REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA

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Transcript:

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA - Approvato con Delibera del Consiglio comunale n. 97 del 08/11/2006. - Modificato con Delibera del Consiglio comunale n. 23 del 07/03/2007. - Modificato ulteriormente con Delibera del Consiglio comunale n. 109 del 22/10/2009.

COMUNE DI CIAMPINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITÀ Art. 1 - ISTITUZIONE E FINALITÀ 1) E istituita presso il Comune di Ciampino la Consulta comunale per le Pari Opportunità, quale organismo permanente, con funzione propositiva e consultiva del Consiglio e della Giunta. 2) In attuazione dei principi sanciti dallo Statuto del Comune di Ciampino art. 13 e 14, dagli artt. 3, 37 e 51 della Costituzione Italiana, della legge 125/91, del Dlgs 196/2000 e del Dlgs 198/2006, in conformità con i principi contenuti nella Legge Statutaria 11 novembre 2004, N. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio, la Consulta opera per rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta e/o indiretta nei confronti delle donne, per valorizzare la differenza di genere e per favorire le condizioni di equilibrio della rappresentanza tra uomo e donna in tutti i luoghi decisionali e nelle posizioni di lavoro e di sviluppo professionale del territorio comunale. 3) La Consulta promuove rapporti di collaborazione con gli organismi preposti alla realizzazione della parità e delle pari opportunità a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale ed internazionale. 4) Sulla base del D.P.C.M. del 27 marzo 1997 la Consulta promuove e favorisce Azioni volte a promuovere l attribuzione di poteri e responsabilità alle donne, a riconoscere e garantire libertà di scelte e qualità sociale a donne e uomini. Art. 2 PRINCIPI ORGANIZZATIVI 1) La Consulta esercita le sue funzioni in piena autonomia, operando anche per un raccordo con amministratori e consiglieri e con le donne elette negli Enti Locali del territorio provinciale e regionale. 2) La Consulta, per l espletamento delle sue funzioni, si avvale della collaborazione di Enti pubblici e privati, di Associazioni femminili, Associazioni sindacali, imprenditoriali e di categoria, nonché di tutti gli organismi interessati ed esperti della condizione femminile. 3) Tale collaborazione si esplica: - attraverso momenti partecipativi su temi specifici, a richiesta delle singole Associazioni o Enti; - con la partecipazione delle Associazioni e degli Enti a gruppi di lavoro istituiti nell ambito della Consulta.

Art. 3 COMPETENZE 1) La Consulta per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione all attività degli organismi di rappresentanza regionale, provinciale, nazionale e internazionale che si occupano di parità e pari opportunità: a) promuove ed attua indagini e ricerche sui percorsi dell identità femminile e sulla condizione delle donne del territorio comunale; b) opera per favorire l accesso delle donne nel mercato del lavoro e per incrementare le opportunità di formazione e di progressione professionale delle donne stesse, in ottemperanza delle normative provinciali, regionali, nazionali ed internazionali. Sviluppa e promuove interventi nel mondo della scuola in collaborazione con le istituzioni preposte per rafforzare la soggettività femminile docente, per educare le nuove generazioni al riconoscimento e alla valorizzazione della differenza di genere; c) attraverso l Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ciampino, promuove iniziative che favoriscano la visibilità della cultura delle donne sia nel campo del sapere (storia, sociologia, filosofia, psicologia, pedagogia, medicina, etc.) sia nel campo del saper fare (professioni tradizionali e non, imprenditoria, cinema, teatro, giornalismo, arte, scrittura, etc); d) attraverso l Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ciampino, attua iniziative dirette a promuovere condizioni familiari di piena corresponsabilità della coppia che consentano alla donna di rendere compatibile l esperienza familiare e quella di convivenza civile con l impegno pubblico, sociale, professionale; e) favorisce la costituzione di reti di relazioni con l Associazionismo femminile locale, provinciale, regionale, nazionale, ma anche a livello comunitario ed extracomunitario, per rendere operante il diritto alla diversità nella comunanza di genere e per promuovere scambi di esperienze, di elaborazioni e di proposte; f) attua interventi tesi a creare memoria storica di progetti realizzati nel corso della legislatura, anche per garantire una continuità dei progetti in corso. 2) La Consulta per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione all attività dell Amministrazione comunale: a) può chiedere al Consiglio ed alla Giunta comunale il riesame di un atto deliberativo se ritenuto in contrasto con i principi di parità e pari opportunità. Gli organi in questione forniscono risposta, attraverso il Sindaco e il Presidente del Consiglio o da un membro delegato, entro un termine di 30 giorni, sull ammissibilità della richiesta; b) promuove e sostiene la presenza delle donne nelle nomine e negli incarichi di competenza comunale; c) formula proposte di comportamento per definire regole di condotta conformi alla parità e opera affinché gli strumenti di comunicazione sociali superino atteggiamenti stereotipati e comportamenti discriminatori nei confronti dell immagine della donna; d) collabora con il comitato pari opportunità al fine di superare ogni eventuale condizione di svantaggio del personale femminile in servizio presso il Comune di Ciampino. 3) La Consulta al fine di ottemperare ai principi del D.lgs 267/2000 e della Legge 241/1990 e successive modificazioni, nonché dello Statuto del Comune di Ciampino attraverso l Assessorato alle Pari Opportunità e nei limiti previsti dalle disponibilità finanziarie: a) può provvedere al reperimento, acquisto, conservazione e diffusione di ogni tipo di materiale sulla cultura di genere e sulla condizione femminile, organizzando iniziative in tal senso al fine di favorire la più ampia conoscenza verso le cittadine e i cittadini; b) allo scopo di una migliore utilizzazione di tali fondi, istituisce un archivio documentario. Il prestito dei libri e la consultazione dei documenti relativi avverrà tramite lo scaffale delle pari opportunità che verrà istituito presso la Biblioteca comunale;

c) favorisce la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne, nonché dei risultati di indagini e ricerche, assumendo iniziative di informazione rivolte alle istituzioni e al mondo del lavoro nel suo complesso; d) provvede su richiesta scritta a rendere visibile ogni atto programmatorio e/o deliberativo prodotto dalla Consulta stessa o dall Assessorato alle Pari Opportunità, all interno delle proprie competenza. e) tutte le attività e gli atti prodotti dalla Consulta saranno pubblicizzati sul Sito del Comune di Ciampino. 4) La Consulta predispone una relazione annuale sull attività svolta e un documento programmatico per l anno successivo contenente la previsione di spesa per la sua attuazione; essi vengono trasmessi entro il 30 ottobre di ogni anno, per il tramite del responsabile competente che ne verifica la compatibilità con la disponibilità finanziaria, nel rispetto della razionalità, economicità e uniformità della spesa, al Sindaco, al Presidente del Consiglio, all Assessore alle Risorse, Programma ed Innovazione e a tutti i Capi Gruppo consiliari o eventuali loro delegati. 5) La Consulta si pone come punto di riferimento e di confronto con i soggetti pubblici e con soggetti privati quali, in particolare, le Associazioni e i Gruppi, organizzati e non, delle donne, svolgendo attività di: - informazione e consulenza in materia di pari opportunità e cultura di genere; - informazione di iniziative culturali. Art. 4 COMPOSIZIONE E NOMINA 1) La composizione della Consulta è paritetica nel rispetto delle rappresentanze e non superiore ai 25 membri esclusi quelli di diritto. 2) Della Consulta fanno parte di diritto l Assessore alle Pari Opportunità, le componenti la Giunta comunale e le elette al Consiglio comunale sia di maggioranza che di minoranza che ne facciano richiesta di partecipazione. 3) Oltre alle consigliere di diritto, di cui al comma precedente, la Consulta è composta da membri in rappresentanza di: Associazioni culturali, ricreative, ambientali e da Associazioni e movimenti femminili presenti ed operanti nel territorio di Ciampino; dalle Organizzazioni politiche; dalle Organizzazioni sindacali; dalle Organizzazioni imprenditoriali e cooperative; dall Università; dai Consultori della ASL; dagli Albi professionali; da Enti culturali e da singole persone che ne facciano motivata richiesta. 4) L Assessorato alle Pari Opportunità provvede a dare pubblicità all istituzione della Consulta attraverso bando, mediante il quale si invitano i soggetti individuati al comma precedente a presentare proposte di candidature, per la parte elettiva della Consulta, entro un termine di 30 giorni. 5) Le candidature devono possedere competenza ed esperienza sul versante della parità e delle pari opportunità. Pre-requisito essenziale per accedere alla graduatoria è la vocazione primaria dell associazione nei confronti delle pari opportunità, comprovata nello statuto dell associazione oppure attraverso la presentazione di un progetto, da allegare alla domanda, che attesti la volontà di realizzare iniziative sulle pari opportunità. 6) La proposta di candidatura deve essere presentata alla Commissione istituita presso l Assessorato Pari Opportunità composta dall Assessore alle Pari Opportunità, dall Assessore Organi Istituzionali, dal Funzionario dell Area organi istituzionali, dal Segretario Generale, dai Capi Gruppo dei partiti del Consiglio comunale o eventuali loro delegati.

7) Le domande devono essere corredate da un curriculum dal quale risulti il possesso di una o più competenze specificate al comma 5. 8) La Commissione in riferimento alle candidature avanzate, stilerà una graduatoria, adottando criteri che tendenzialmente assicurino la più ampia rappresentatività territoriale del tessuto culturale, sociale ed economico. 9) La Commissione presenterà l elenco dei componenti della Consulta al primo Consiglio comunale utile. 10) Il Consiglio comunale procede alla nomina dei componenti della Consulta. La nomina avviene mediante votazione palese. Art. 5 FUNZIONAMENTO 1) La Consulta resta in carica per la durata del Consiglio comunale che l ha eletta ed esercita le sue funzioni fino all elezione della nuova Consulta che deve avvenire entro 90 giorni dall insediamento del Consiglio comunale. 2) La Consulta si riunisce almeno una volta ogni due mesi, ed è convocata dal Presidente con il recapito dell ordine del giorno, al domicilio dei suoi componenti, almeno cinque giorni prima della data delle riunioni. 3) Il Presidente è tenuto a convocare la Consulta, in un termine non superiore a dieci giorni, quando lo richiedono un terzo dei componenti, inserendo all ordine del giorno le questioni richieste. 4) Le decisioni della Consulta sono assunte a voto palese, salvo che sulle questioni riguardanti fatti e apprezzamenti personali o argomenti per i quali la Consulta decida di procedere al voto segreto su proposta di almeno 1/5 dei componenti. 5) Per la validità delle sedute della Consulta è necessaria, in prima convocazione, la presenza della maggioranza assoluta dei componenti, mentre in seconda convocazione le sedute sono valide con la presenza di 1/5 dei componenti. 6) Qualsiasi membro della Consulta decade dalla carica in caso di assenza ingiustificata a tre adunanze consecutive della Consulta e viene sostituito dal primo membro della graduatoria. La decadenza è pronunciata dalla Consulta previa contestazione del fatto all interessato da parte del Presidente. 7) Delle sedute della Consulta viene redatto un verbale dal segretario. I componenti che vogliono far risultare a verbale le loro dichiarazioni testuali, le dettano o ne forniscono il testo scritto, durante la seduta. 8) Il verbale di ogni seduta resta agli atti raccolto in apposito registro. E firmato dal Presidente e dal segretario. Tale verbale è sottoposto all approvazione della Consulta alla fine di ogni riunione. Art. 6 ORGANI DELLA CONSULTA 1) Sono organi della consulta: Il Presidente e un segretario. 2) Il Presidente è nominato con le procedure previste al successivo Art. 7.

Art. 7 NOMINA E ATTRIBUZIONI DEL PRESIDENTE - Il Presidente è eletto dalla Consulta. A tale scopo la Consulta si riunisce entro 15 giorni dalla nomina da parte del Consiglio comunale e, in questa occasione, essa è convocata e presieduta dal Sindaco di Ciampino. - Il Presidente viene eletto in prima convocazione con i 2/3 dei voti dei componenti la Consulta e in seconda convocazione è sufficiente la metà più uno dei componenti. - Il Presidente convoca, stabilendo l Ordine del Giorno, la Consulta e ne coordina tutte le attività. - Il Presidente affida compiti od incarichi temporanei ai singoli componenti della Consulta in relazione alle singole competenze degli stessi. Art. 8 - COMPITI DEL PRESIDENTE 1) Decide le linee guida degli argomenti da proporre all ordine del giorno, considerando anche i suggerimenti che gli vengono dagli altri membri della Consulta. 2) Cura e controlla che le attività della Consulta siano dirette al progressivo raggiungimento dei fini istituzionali di cui all Art. 1. 3) Da piena attuazione alle attività deliberate dalla Consulta. 4) Assicura i rapporti con gli amministratori e dirigenti del Comune, della Provincia, della Regione, con Enti, Associazioni ed Organizzazioni esterne. 5) Accoglie le istanze della cittadinanza da riportare successivamente alla Consulta comunale per le Pari Opportunità. 6) Predispone il documento programmatico da discutere in sede di Consulta e da trasmettere entro i termini stabiliti al Sindaco del Comune di Ciampino e ai Capi Gruppo consiliari o eventuali loro delegati. Art. 9 COMPITI DEL SEGRETARIO 1) E di supporto a tutte le attività del Presidente. 2) Redige i verbali delle riunioni della Consulta. 3) Convoca le riunioni su richiesta del Presidente. 4) Gestisce la nota spese di tutte le attività della consulta (ha anche funzione di Segretario Amministrativo). Art. 10 MODALITÀ E STRUMENTI DI LAVORO DELLA CONSULTA 1) La Consulta svolge la propria attività attraverso la formazione di Gruppi di lavoro, a cui possono partecipare anche cittadine e cittadini esterni alla Consulta che ne facciano richiesta, ovvero dietro invito del Presidente o del Coordinatore del Gruppo.

2) I Gruppi di lavoro sono istituiti dalla Consulta che ne definisce la formazione, i compiti, la durata e le modalità di funzionamento in base a specifici progetti presentati nel Documento programmatorio annuale. 3) Ogni Gruppo di lavoro è convocato dal Presidente o da un suo delegato che assumerà il ruolo di Coordinatore, scelto tra i componenti della Consulta; il Coordinatore delegato riferisce sempre al Presidente. 4) I verbali delle riunioni dei Gruppi di lavoro devono essere inviati all Ufficio di Presidenza, entro 10 giorni dall avvenuta riunione. 5) I Gruppi di lavoro possono, motivandone l opportunità e previa autorizzazione del Presidente, riunirsi in sedi diverse da quella ordinaria purché pubbliche. Art. 11 ONERI FINANZIARI 1) L attività della Consulta è svolta a titolo volontario e gratuito; 2) All onere derivante dal funzionamento della Consulta comunale per le Pari Opportunità tra uomo e donna, l Amministrazione comunale provvede mediante apposito stanziamento iscritto tra le spese di Bilancio di competenza comunale. - Approvato con Delibera del Consiglio comunale n. 97 del 08/11/2006. - Modificato con Delibera del Consiglio comunale n. 23 del 07/03/2007. - Modificato ulteriormente con Delibera di Consiglio comunale n. 109 del 22/10/2009.