dal 1948 al 1993 (dalla Nakba al processo di pace)

Documenti analoghi
BREVE INTRODUZIONE AL CONFLITTO

La questione palestinese

Il conflitto araboisraeliano. israeliani, palestinesi: due popoli una terra

ELENCO DELLE RISOLUZIONI ONU VIOLATE DA ISRAELE O CHE CONDANNANO ISRAELE

La questione arabo israeliana

STORIA DELLA PALESTINA

Parole Chiave. Terra Promessa Diaspora Antisemitismo Pogrom Sionismo Shoah (Olocausto)

Storia contemporanea dei paesi mediterranei

Storia contemporanea dei paesi mediterranei

Il conflitto israelo-palestinese

A. Ventura - Breve storia della questione palestinese 1 BREVE STORIA DELLA QUESTIONE PALESTINESE. Palestina. Area: km2

PANORAMA INTERNAZIONALE

popolazione

Cronologia della Palestina storica dal 1800 ai giorni nostri

Il popolo palestinese

Il CS raccomanda ad Israele di sospendere la "zona di nessuno" a Gerusalemme.

CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO Nella Palestina,posta sotto-mandato inglese, a metà degli anni 30 abitava circa 1 milione e mezzo di persone.

Breve storia della questione. israelo-palestinese

Problemi e sfide. La povertà

L emancipazione degli stati

Storia contemporanea dei paesi mediterranei

LA QUESTIONE ISRAELO- PALESTINESE

Il fallimento dei negoziati di Camp David nell estate

SCHEDA DI ANALISI dei libri di testo

LA QUESTIONE MEDIO ORIENTALE

OSSERVATORIO SOCIO-POLITICO DI LORIEN CONSULTING

Modulo di Storia delle Relazioni Internazionali

NOI NON SIAMO NEMICI!

IL FASCISMO INOLTRE : PROTESTE DEI LAVORATORI E DEI SINDACATI: E IL BIENNIO ROSSO

Indice-Sommario. Premessa alla sesta edizione Premessa alla quarta edizione. Introduzione. Ius ad bellum, ius in bello, disarmo 19

La questione palestinese. È giusto che sia stato posto M EDIO ORIENTE

IL CONFLITTO ISRAELO- PALESTINESE

VERSO UN ETIOPIA DEMOCRATICA? 23/01/15 Silvia Mantovani

Geografia -Mod. B. Geografia delle Migrazioni. Alessandro Ricci

Israele e la questione palestinese

Breve storia della Palestina moderna

VICENDE STORICO- COSTITUZIONALI. prof.ssa Carli Moretti Donatella 1

Piazza Cavour Roma tel fax ISRAELE

LA PALESTINA STORICA DAL 1799 AI GIORNI NOSTRI (sintesi cronologica)

IL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: DARE PRIORITA AI DIRITTI UMANI E AL DIRITTO INTERNAZIONALE. Daniela Pioppi (IAI) e Nathalie Tocci (IUE)

Università degli Studi di Parma 12 ottobre Maurizio Arcari

ISRAELE E GLI ARABI Tratto da G. Gentile, L. Ronga, Il multilibro di storia. 3. Il Novecento, editrice la Scuola, Brescia, 2001

I LIBRI DI OASIS 4 COLLANA DIRETTA DA GABRIEL RICHI ALBERTI E MARTINO DIEZ

(Adriana Sabbatini) - La Compagnia Narramondo Teatro porta sul palco del Chiostro San Marco di

La questione mediorientale

LA PRIMAVERA EGIZIANA

Le famiglie siriane in fuga dalla guerra

Il muro di separazione visto da un italiano

Ungheria e Romania a Confronto nel corso del XX Secolo

SCHEDA DI ANALISI dei libri di testo

ECCP EUROPEAN COORDINATION OF COMMITTEES AND ASSOCIATIONS FOR PALESTINE. L Italia al Consiglio di Sicurezza dell ONU Memorandum su Palestina - Israele

ISRAELE IN LIBANO Dall'operazione Pace in Galilea al ritiro israeliano

Lo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano.

DIRITTI DAL MONDO.Palestina/3 Aspettando Palestina. Scritto da DirittiDistorti Sabato 19 Febbraio :37

LA BIOGRAFIA POLITICA DI YASSER ARAFAT

OSSERVATORIO SOCIO-POLITICO DI LORIEN CONSULTING

Storia d Israele in mappe

Il mondo tra le due guerre mondiali C O S A A C C A D E N E L M O N D O T R A L A P R I M A E L A S E C O N D A G U E R R A M O N D I A L E?

La rivoluzione russa. Situazione della Russia rispetto agli altri paesi: molto arretrata, difficile da governare per gli zar

Sintesi della relazione dei Consoli dell Unione Europea su Gerusalemme Est e Ramallah.

Annuario italiano dei diritti umani allegati

Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano.

Palestina Cronologia completa dal sito

Le fonti e i principi generali del diritto internazionale umanitario di: Christian Ponti

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

COLONIZZAZIONE E IMPERIALISMO NEL 900. Storia Q2 Lara Fislage

LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN FRANCIA EBBE VARIE CONSEGUENZE POLITICHE COME:

Data Germania Italia

La Rivoluzione Americana

PRIMA PAGINA L a t t u a l i t à s u i b a n c h i d i s c u o l a

Chiedi la sospensione dell accordo militare Italia-Israele

UNA TREGUA SUBITO PER RILANCIARE UN COMPROMESSO DI PACE. OGGI E SEMPRE: DUE POPOLI, DUE STATI.

Fatah e Hamas uniti. Per distruggere Israele

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE

2. II LABORATORIO. 60 minuti. 3. VISIONE DI VIDEO/FILM + COMMENTI 60 minuti 4. CONSEGNA PERSONAGGI E PRIMA LETTURA 15 minuti

Dal biennio rosso alla marcia su Roma

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Medio Oriente e mondo islamico

Assemblea parlamentare NATO

Trovare la speranza da morti inutili? di Gianni Vaggi. il Ticino 18/25 Luglio 2014

Verso la PALESTINA. breve introduzione. storica, geografica e politica

PALESTINA ( Breve Storia )

ISRAELE PALESTINA storia dello Stato d Israele e del conflitto arabo-israeliano

Anche Rifondazione in piazza a fianco del popolo kurdo

MEDITERRANEO E MEDIO ORIENTE

Lo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE PARTE SECONDA

L economia, la terra e la pace

Marina Calculli Institute for Middle Eastern Studies (IMES) Elliott School of International Affairs

Regni di Giuda e d'israele

Le cause che decretarono il fallimento dei negoziati

I GRUPPI TERRORISTICI ATTIVI IN MEDIO-ORIENTE RODOLFO BASTIANELLI PANORAMA INTERNAZIONALE 21

Diritto dei trattati Relazioni diplomatiche e consolari Immunità degli Stati

SIRIA, CAMERA: AMENDOLA A PRESENTAZIONE PROPOSTA DI PACE

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

921 a SEDUTA PLENARIA DEL CONSIGLIO

LA GUERRA: oltre al cambio climatico, l altro lato distruttivo dell energia.

Israele Palestina: storia di un conflitto centenario

Dalla repubblica DI WEIMEr alla nascita DEl partito nazista

Transcript:

PALESTINA Il termine Palestina è qui usato in senso geografico: territorio che va dal mar Mediterraneo (a Ovest) al fiume Giordano (a Est) e dal Libano e Siria (a Nord) alla penisola del Sinai e mar Rosso (a Sud), poco più grande della Sicilia. È detta anche Palestina storica, con riferimento al periodo del Mandato britannico. La Palestina tra il XIX e il XX secolo, fino al 1948 (dal 1516 al 1920 è stata parte dell impero ottomano e dal 1920 al 1948 sotto mandato amministrativo britannico) 1834 sollevazione palestinese (contadina) contro Ibrahim Pasha, governatore egiziano (egli controlla, 1831-1840, tutta la regione, che tornerà poi agli ottomani). 1897 primo congresso sionista di Basilea; obiettivo: Ebrei in Palestina. 1882-1903, 1904-1914, 1919-1923 prima, seconda e terza aliyà (letteralmente "salita"), le immigrazioni in Palestina, provenienti soprattutto dall Europa orientale e dalla Russia. 1914, vigilia della 1GM popolazione: su circa 800.000 abitanti 85.000 ebrei. 1916 accordi segreti Sykes-Picot per la spartizione delle province ottomane del Medio Oriente tra le due potenze europee Gran Breagna e Francia. 1917 lettera di Lord Balfour, ministro degli esteri della Gran Bretagna. 1920 il mandato di amministrare la Palestina viene affidato alla G.B.. 1920-30 continua l immigrazione ebraica; prime tensioni tra arabi ed ebrei: nel 1929 massacro di molti membri della vecchia comunità ebraica di Hebron. 1936-39 grande Rivolta Araba contro il dominio britannico. 1939, libro bianco MacDonald : contenimento dell immigrazione ebraica, divieto di vendita di terre arabe ad ebrei sull 80% del territorio; approvato dai Comuni ma disatteso. 1939-47 in seguito alle persecuzioni e al genocidio degli ebrei in Europa, l immigrazione più o meno clandestina si intensifica e viene tollerata se non favorita (gli USA avevano già chiuso le frontiere). Creazione della commissione UNSCOP delle Nazioni Unite, sottoposta alle pressioni dell Agenzia Ebraica. 1947 Risoluzione 181 dell Assemblea Generale dell ONU (29 novembre) che raccomanda la creazione di uno stato ebraico (56,47% del territorio) e di uno stato arabo (42,88%), e l amministrazione internazionale per Gerusalemme. Azioni violente a scopo terroristico di alcune bande armate ebraiche. dal 1948 al 1993 (dalla Nakba al processo di pace) 1948 9 aprile, massacro di Deir Yassin; 14 maggio, la G.B. lascia la Palestina; 15 maggio telegramma di proclamazione dello stato d Israele. Il nascente stato fa il suo dovere e respinge le truppe di Siria, Giordania (la cosiddetta Legione Araba, che occupa Gerusalemme Est con la Città Vecchia e fa evacuare il quartiere ebraico, i cui abitanti torneranno nel 1967) ed Egitto, e s impossessa di circa il 78% della Palestina, scacciandone buona parte degli abitanti originari (ma confini internazionalmente riconosciuti non verranno mai fissati). 1

La terra dal 1882 al 1948 solo il 7% delle terre della Palestina sono acquistate da ebrei, privati o compagnie (tra cui il Fondo Nazionale Ebraico). Tutto il resto viene nazionalizzato dopo il 1948 e ne è proprietario in diversi modi lo stato. A tutt oggi, delle terre dello stato israeliano solo il 7% è posseduto da privati. 1948-49 Nakba, la catastrofe, la prima grande espulsione dei palestinesi: è stata quantificata, anche dai nuovi storici israeliani, in circa 750.000 persone; questi profughi si rifugiano in Libano, Siria, Cisgiordania, Giordania, striscia di Gaza e ospitati in campi provvisori. Anche alcune centinaia di migliaia di ebrei che vivevano in paesi arabi sono costretti a lasciare le loro case e a spostarsi in Israele. Sono poco più di 400 i villaggi palestinesi distrutti in territorio israeliano. Sono circa 150.000 i palestinesi che rimangono o riescono a rientrare nello stato d Israele, soprattutto in Galilea (nord); questi sono diventati oggi circa 1.200.000, il 20% circa della popolazione israeliana. 11 dicembre 1948, risoluzione 194 dell A.G. dell ONU, che prevede il ritorno dei profughi o il risarcimento di quelli che non vogliono tornare. A metà 49 armistizi separati con Libano, Siria (che mantiene le alture del Golan), Giordania (Cisgiordania) ed Egitto (striscia di Gaza). 1950 due leggi in Israele: la Legge sulle proprietà degli Assenti, che consente l espropriazione delle terre abbandonate dai profughi; la Legge del Ritorno, che dà diritto a ogni ebreo o discendente di ebrea a stabilirsi in Israele e ottenerne la cittadinanza. 1964 nasce l Organizzazione per la Liberazione della Palestina, che riunisce gruppi (per lo più combattenti) tra cui Al-Fatah, fondato da Yasser Arafat. 1967 dal 5 al 10 giugno Guerra dei Sei Giorni, con l occupazione da parte di Israele delle alture del Golan, della intera Cisgiordania, di Gerusalemme Est, di Gaza e della penisola del Sinai. Si verifica il secondo grande esodo palestinese, soprattutto verso la Giordania. 22 novembre, risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza dell ONU (vincolante) che chiede il ritiro dai territori occupati. Invece inizia la costruzione illegale di insediamenti di coloni israeliani nei territori occupati, che giungeranno ad essere oltre 200 ad oggi. 1970 dirottamenti di aerei da parte del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP). La Giordania distrugge le basi dei movimenti palestinesi ( settembre nero ), l OLP si trasferisce in Libano. 1972 attentato alle Olimpiadi di Monaco da parte di una fazione armata di Al-Fatah, con numerosi morti tra gli atleti israeliani. 1973 guerra del Kippur: Israele respinge l attacco improvviso di Siria ed Egitto e si avvicina ad un centinaio di chilometri dal Cairo. 1974 svolta dell OLP: più spazio ad iniziative politiche. Arafat parla all ONU, riconoscimento internazionale dell OLP. 1975 in Libano inizia la guerra civile che durerà fino al 1991, una delle cause è la presenza delle basi dei fedayin palestinesi. 1978 un commando di Al-Fatah, venuto dal mare, sequestra sulla costa un autobus israeliano: 37 persone tra cui 6 guerriglieri rimangono uccise. Frequenti incursioni israeliane nel sud del Libano e occupazione di porzioni di territorio. Con gli accordi di Camp David (USA) Israele fa una pace separata con l Egitto e riconosce i legittimi diritti dei palestinesi. 1980 la Knesset (parlamento israeliano) proclama Gerusalemme unita capitale dello stato (atto illegale per il diritto internazionale e non riconosciuto dagli altri stati del mondo, che non trasferiscono le proprie ambasciate, che rimarranno a Tel Aviv). 1982 Israele occupa il sud del Libano. Beirut sotto le bombe, l OLP si trasferisce a Tripoli del Libano e poi l anno dopo a Tunisi. 2

16-18 settembre, massacro nei campi profughi di Sabra e Chatila ad opera dei falangisti libanesi con il consenso degli israeliani (di Sharon, ministro della Difesa, che è costretto a dimettersi). 1985 raid aereo dell aviazione israeliana sul quartier generale OLP a Tunisi. Sequestro della nave Achille Lauro, dirottamento di un aereo egiziano a Malta, attentati agli aeroporti di Roma e Vienna, da parte di guerriglieri palestinesi. 1987 Fondazione nella striscia di Gaza, da parte di un gruppo di palestinesi affiliati ai Fratelli Musulmani, del movimento Hamas (acronimo per "Movimento di Resistenza Islamico"). 9 dicembre, scoppia nei territori occupati (partendo da Gaza) l insurrezione spontanea della popolazione palestinese (Intifada). 1988 gennaio, 10 donne israeliane, vestite di nero, manifestano in silenzio contro l occupazione dei territori in una piazza centrale di Gerusalemme (nascita del movimento delle Donne in nero). Novembre, il Consiglio Nazionale Palestinese ad Algeri proclama lo stato palestinese indipendente, accetta la risoluzione 242 dell ONU e il principio due stati due popoli. Arafat a Ginevra, nella sede dell ONU, riconosce lo stato d Israele. 1990-1993 Nell Intifada aumenta il livello della violenza. Nella Guerra del Golfo l OLP si schiera con l Iraq, crisi nei rapporti internazionali con i palestinesi. 1991, conferenza di pace di Madrid fra Israele e delegazioni arabe (in quella giordana sono presenti i rappresentanti palestinesi). 1992, scontri pesanti nei territori occupati ed attacchi in Israele. 1993, trattative segrete ad Oslo fra funzionari israeliani e palestinesi. dal 1993 al 2000 (il processo di pace) Il cosiddetto processo di pace è un susseguirsi di accordi provvisori e di impegni la cui attuazione slitta continuamente. Da parte israeliana si denunciano le azioni di guerriglia e gli attentati che minacciano la sua sicurezza; i palestinesi lamentano la mancata applicazione degli accordi e soprattutto il proseguire degli insediamenti di coloni nei territori occupati. 1993 13 settembre a Washington firma da parte di Yasser Arafat e di Yitzhak Rabin della Dichiarazione di principio su accordi transitori di autonomia, che definisce i termini generali di un autonomia destinata a durare 5 anni, in attesa di uno statuto definitivo. Alcune componenti dell OLP e membri di Al-Fatah sono contrari o molto critici sulle concessioni fatte da Arafat. Attentati e sommosse nell autunno, il calendario di attuazione slitta. 1994 Al Cairo ratifica delle modalità di applicazione dell Accordo di Washington (Oslo I). L esercito israeliano (IDF Israeli Defence Forces) si ritira dalla striscia di Gaza e dalla città di Gerico e i poteri civili in quelle zone passano all Autorità nazionale palestinese (ANP). Baruch Goldstein, colono ebreo ultraortodosso, uccide 30 palestinesi in preghiera nella moschea di Hebron. La strage blocca i negoziati di pace. 1995 Attentati suicidi di estremisti palestinesi in Israele. Israele blocca Gaza e Cisgiordania accusando l ANP di non controllare i terroristi e condiziona il seguito del processo di pace alla cessazione della violenza. 28 settembre, firma di un altro accordo transitorio sull estensione dell autonomia a parti della Cisgiordania (Oslo II), suddivisa in zone A, B e C: A: l autonomia tipo Gaza e Gerico viene estesa ad altre 6 città (Ramallah, Qalqilya, Tulkarem, Nablus, Jenin, Bethlehem) e a parte di Hebron (complessivamente 4% del territorio); 3

B: quasi tutti i villaggi palestinesi (27% del territorio) passano all amministrazione civile palestinese, ma restano controllati dall esercito israeliano; C: il resto della Cisgiordania (circa il 70%), comprendente gli insediamenti ebraici, rimane sotto il controllo di Israele. 4 novembre, Rabin viene assassinato da un estremista israeliano. 1996 si svolgono le sempre rimandate elezioni nei territori autonomi. Vince il partito di Arafat, Al-Fatah. Nuova ondata di attentati suicidi in Israele, cresce la preoccupazione per la sicurezza. Aprile, nel corso di una rappresaglia contro il Libano, l esercito israeliano colpisce un campo di profughi palestinesi presso Cana, provocando un centinaio di morti. Maggio, si aprono i negoziati per lo statuto definitivo dei territori autonomi, ma vengono subito sospesi in attesa delle elezioni in Israele; vinte dalla destra con Benyamin Netanyahu. Settembre, l apertura di un tunnel sotto la spianata delle moschee a Gerusalemme scatena gravi violenze (più di 70 morti, di cui più di 50 palestinesi). 1997 gennaio, intesa per un parziale ritiro dell esercito da Hebron e per l attuazione di Oslo II (del 95). Incidenti per nuovi insediamenti di coloni e altri attentati suicidi all interno di Israele bloccano i negoziati. Netanyahu vorrebbe sospendere il processo di Oslo. 1998 ottobre, a Wye Plantation (USA) nuovo accordo sulle modalità del ritiro dell esercito dalla Cisgiordania e impegno di Arafat a reprimere il terrorismo. Novembre, apertura dell aeroporto internazionale a Gaza. Dicembre, in presenza del Presidente degli USA, il Consiglio Nazionale Palestinese (CNP) cancella gli articoli dello Statuto nazionale riguardanti la distruzione di Israele. Il governo israeliano congela la realizzazione dell accordo di Wye, in attesa di nuove elezioni. 1999 le elezioni sono vinte dai laburisti e il governo è formato da Ehud Barak, ma il partito laburista continua a perdere potere; e continua la politica di costruzione di nuovi insediamenti nei territori occupati. Settembre, accordi di Sharm el-sheik (Egitto) per l attuazione di quanto stabilito fra le parti negli accordi precedenti, a partire dal 1993. Le parti si danno un anno di tempo per arrivare ad un trattato di pace definitivo. I firmatari della Quarta Convenzione di Ginevra condannano Israele per la violazione dei diritti umani nei territori occupati e dichiarano che gli insediamenti sono illegali. Australia, Canada, USA e Israele boicottano la conferenza. 2000 ripresa dei colloqui a Washington e parziale ritiro dell esercito israeliano dalla Cisgiordania. Giugno, Arafat minaccia di dichiarare unilateralmente lo stato di Palestina, con i confini precedenti alla Guerra dei Sei Giorni (Linea Verde). Manifestazioni popolari chiedono una nuova Intifada. Luglio, dall 11 al 25 un vertice a Camp David tra Barak e Arafat, con la mediazione di Clinton, si conclude con un nulla di fatto. Per la prima volta sono in discussione i principali punti di scontro: lo status di Gerusalemme, il ritorno dei profughi, il problema dell acqua, la sorte degli insediamenti ebraici nei territori occupati. dal 2000 ad oggi (la nuova Intifada) 2000 settembre, il CNP rinvia la proclamazione dello stato di Palestina. Il 28 Ariel Sharon, capo della destra israeliana, compie una provocatoria visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme (terzo luogo sacro dell Islam), scortato da un migliaio di armati. Inizia e dilaga la rivolta popolare palestinese e la repressione dell esercito. Ottobre, l esercito israeliano spara su una manifestazione di cittadini palestinesi di Israele, uccidendone 13. Il Governo israeliano è in crisi; il parlamento a fine novembre indice nuove elezioni. Dicembre, iniziano nuovi negoziati a Washington, si giunge al 4

cosiddetto piano Clinton. Israele comincia una politica di esecuzioni extra giudiziarie (chiamate eliminazioni mirate ) dei responsabili degli atti terroristici e della resistenza armata. Inizialmente queste esecuzioni falcidieranno soprattutto i capi e gli attivisti dei partiti e delle fazioni laiche. 2001 gennaio, inizia una nuova serie di incontri a Taba (Egitto): si fa qualche progresso, ma attentati e scontri bloccano il negoziato dopo una settimana (del resto la delegazione israeliana è delegittimata essendo emanazione del governo in scadenza). Febbraio, la destra di Sharon vince con il 62,5% dei voti (ma con una partecipazione molto bassa da parte degli elettori). Inizia un governo di coalizione con i laburisti. Il conflitto si inasprisce: attentati ed eliminazioni mirate; l esercito israeliano mette in atto una escalation militare: - blocco dei territori palestinesi, occupazione della sede dell OLP a Gerusalemme (l Orient House). - attacchi alle basi delle milizie palestinesi e assassini mirati degli attivisti, che sempre più di frequente coinvolgono cittadini inermi. - per culminare con l occupazione di tutte le principali città palestinesi a ottobre e l assedio al quartier generale (Moqata a) di Arafat a dicembre. I tentativi di mediazione americani e un incontro a Gaza, a settembre, tra Peres e Arafat non ottengono risultati. Ad aprile e dicembre cominciano le prime campagne di pace di civili europei che si recano in Palestina e manifestano in Israele e nei territori occupati, con la popolazione palestinese e i pacifisti israeliani, per la fine dell occupazione. 2002 inizia in Israele il movimento dei refusenik: 50 militari della riserva dichiarano di non essere più disponibili a operare nei territori occupati. In pochi mesi saranno più di 500. Marzo, risoluzione 1397 del Consiglio di Sicurezza dell ONU, che per la prima volta parla di due stati, Israele e Palestina, entro frontiere riconosciute e sicure. Ma gli attentati e la repressione sempre più violenta continuano. 28 marzo, dopo un ennesimo attentato suicida, a Netanya, la sera della Pasqua ebraica, inizia un operazione militare violentissima (operazione muraglia di difesa ) contro tutte le città palestinesi e i campi profughi. Particolarmente colpito il campo profughi di Jenin, con un centinaio di morti, numerosissimi arresti e deportazioni, decine e decine di edifici completamente demoliti con i Caterpillar. Per accertare i fatti, si forma una commissione d inchiesta ONU, subito rifiutata da Israele. Aprile, assediata per più di un mese la Basilica della Natività a Bethlehem, dove si sono rifugiati civili e miliziani palestinesi. Viene arrestato Marwan Barghouti, leader dei Tanzim (Al-Fatah). Maggio, parziale ritiro dalle città occupate, fine degli assedi. Giugno, inizio dei lavori di costruzione di un muro (in alcuni tratti un pesante recinto) che dovrebbe snodarsi per lo più all interno dei territori occupati (e non lungo la Linea Verde). Settembre, riprende l assedio al quartier generale di Arafat. Risoluzione ONU 1435 ne chiede la sospensione. Ottobre, il quartetto USA-ONU-UE-Russia propone un calendario in tre tappe (detto Road Map) per la costituzione di uno stato palestinese entro il 2005. Sharon accetta, ma dopo una serie di attentati congela l accordo. Novembre, crisi nel governo israeliano, si dimettono i ministri laburisti; Sharon annuncia nuove elezioni entro 3 mesi. Dicembre, rioccupate Bethlehem, Nablus, Hebron ed altre città palestinesi. 2003 L anno inizia con due attentati suicidi a Tel Aviv, che fanno 22 vittime (sono rivendicati dalle brigate Ezzedin al-qassam, ala militare di Hamas, e dalle brigate Martiri di al-aqsa, ala militare di al-fatah). Le elezioni in Israele vedono la netta affermazione del Likud (partito di Sharon) e di un nuovo partito laico di centro-destra, Shinui, che avrà vita brevissima; crollo dei laburisti. Marzo, prima e durante l attacco angloamericano contro l Iraq, forte pressione dell esercito israeliano, in particolare nella striscia di Gaza: demolizioni di case, attacchi mirati contro attivisti di Hamas, 5

coprifuoco ciò non evita altri attacchi suicidi. Uccisi o gravemente feriti anche alcuni pacifisti stranieri dell International Solidarity Movement durante azioni di protezione nonviolenta della popolazione palestinese. Viene nominato, dal Parlamento palestinese, Primo Ministro Mohammed Abbas (Abu Mazen), che incontra Sharon ad Aqaba con la mediazione di Bush. Viene accettata la Road Map da entrambe le parti, Sharon poi propone molti emendamenti. Le fazioni palestinesi contrarie mettono in atto una nuova serie di attentati suicidi. Chiusura totale della striscia di Gaza, anche per i pacifisti internazionali. Trattative di Abu Mazen con Hamas, Jihad Islamica e Brigate dei Martiri di Al-Aqsa conducono a fine giugno alla dichiarazione unilaterale di una tregua. Che verrà poi sospesa a fine agosto in seguito ad alcuni attacchi mirati dell esercito israeliano contro i leader di Hamas. Agli inizi di settembre Abu Mazen si dimette, dopo contrasti con il presidente Arafat. Gli succede Ahmad Qurei (Abu Alaa). Continuano invasioni e coprifuoco in tutte le principali città palestinesi. Ai primi di dicembre viene presentata a Ginevra una proposta di accordo di pace, elaborata nei mesi precedenti e siglata in Giordania da delegazioni informali di uomini politici ed intellettuali palestinesi ed israeliani. La proposta pur diffusa capillarmente, soprattutto in Israele, non riceve particolare attenzione dalle due società e dai rispettivi governi. La costruzione del Muro avanza inesorabilmente ed è sempre più chiaro che non ha nulla a che vedere con il problema della sicurezza interna della popolazione israeliana, ma piuttosto con l intento di creare dei fatti compiuti (creazione di enclaves o bantustan completamente scollegati tra di loro) per impedire la costituzione di uno stato sovrano palestinese. 2004 L Ufficio palestinese di statistica rende noto il numero complessivo dei palestinesi residenti nei Territori occupati: 2,3 milioni in Cisgiordania e 1,4 milioni a Gaza. I palestinesi nel mondo, inclusi quanti vivono in Iasraele, sono 9,7 milioni. Continua l attività di attentati suicidi contro obiettivi militari e civili israeliani da parte delle varie brigate combattenti palestinesi; dall altro lato l esercito israeliano compie numerose incursioni ed esecuzioni mirate, che provocano la morte di civili palestinesi. 22 marzo, viene ucciso lo sceicco Ahmed Yassin, fondatore e leader spirituale di Hamas, la sua auto viene centrata da tre razzi israeliani a Gaza. Il presidente degli Stati Uniti, G.W.Bush, nel ricevere Sharon alla Casa Bianca, dà il via libera al piano di disimpegno unilaterale dalla Striscia di Gaza (evacuazione e abbandono dei 21 insediamenti colonici presenti nella striscia) e di annessione di fatto di alcune zone della Cisgiordania con i grandi blocchi di insediamenti, soprattutto nella cintura Est di Gerusalemme. 17 aprile, Gaza, il numero due di Hamas e nuovo leader dopo la morte di Yassin, Abdel Aziz Rantisi, viene ucciso da due razzi israeliani che colpiscono la sua auto. I dati del Central Bureau of Statistics israeliano: 6 milioni e 780 mila cittadini nello stato d Israele; di questi l 81% sono ebrei. Gerusalemme la città più popolosa: 692 mila abitanti: 464 mila ebrei, 228 mila arabi (2/3 e 1/3). Il piano di disimpegno di Sharon viene bocciato dalla base del partito, il Likud. Sharon insisterà a ripresentarlo. Marwan Barghouti, leader radicale dei Tanzim, gruppo di base di al-fatah, in carcere da due anni, viene condannato a 5 ergastoli. 9 luglio, la Corte Internazionale di Giustizia dell Aja (organo delle Nazioni Unite) emette una sentenza (più propriamente una advisory opinion ) di condanna della costruzione del Muro, perché in violazione del diritto internazionale. Il 20 luglio successivo l Assemblea Generale dell ONU accoglie il parere della Corte a stragrande maggioranza. 26 ottobre, il Parlamento israeliano, la Knesset, vota e approva il Piano di ritiro da Gaza del premier Sharon. 29 ottobre, Yasser Arafat viene trasferito in Francia per sottoporsi a cure, è fortemente indebolito da una malattia che si crede essere leucemia. Il 12 6

novembre Arafat muore; viene sepolto provvisoriamente entro il recinto della Muqata a, il quartier generale del Presidente dell ANP a Ramallah. Viene indicato come candidato ufficiale del partito al-fatah, alla Presidenza dell ANP Mahmoud Abbas Abu Mazen. Le elezioni presidenziali si svolgeranno il 9 gennaio del 2005. 7