CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE TEORIA TECNICA E DIDATTICA DEGLI SPORT NATATORI A.A. 2008/2009 COORDINATRICE Docenti: Prof.ssa Simonetta Simonetti Prof.ssa Simonetta Simonetti Prof.ssa Enrichetta Leonetti Prof. Talal Al Bringi A) PROGRAMMA D INSEGNAMENTO TTD SPORT NATATORI DEI PROF. SIMONETTI- LEONETTI- AL BRINGI CLASSIFICAZIONE E PECULIARITÀ DELLE ATTIVITÀ NATATORIE Obiettivo :illustrare le varie caratteristiche del mezzo acqua ; spiegare l importanza delle leggi fisiche rapportate al corpo umano; far conoscere le varie resistenze che crea l acqua allo scopo di poter sviluppare poi metodologie adeguate all insegnamento della tecnica e della didattica. Classificazione degli sport Particolarità del mezzo liquido Principali leggi fisiche che regolano e condizionano il corpo umano in acqua Resistenze all avanzamento : frontale, superficiale, vortice o risucchio ASPETTI EDUCATIVI DEL NUOTO Obiettivo : far conoscere allo studente le finalità e gli obiettivi dell attività natatoria rispetto alle attività svolte in ambiente terrestre. Educazione all acqua, educazione attraverso l acqua Valenze educative del nuoto La motivazione e la comunicazione Nuoto e sviluppo della personalità ( relazione tra attività natatoria e sviluppo dell area cognitiva, affettiva e relazionale della personalità ) Nuoto e salute ( aspetti preventivi e riabilitativi delle attività natatorie ) Il gioco come strumento educativo
Nuoto e fitness ( analisi degli adattamenti morfologici e funzionali e degli effetti delle attività natatorie sul fitness). FORMAZIONE DELLE CAPACITÀ E DELLE ATTIVITÀ MOTORIE RIFERITE ALL AMBIENTE ACQUA Obiettivo : suggerire esercizi e strategie adeguate per lo sviluppo delle capacità acquatiche ; fornire esercizi generali coordinativi e condizionali, selezionati rispetto alle capacità dominanti nel nuoto. Capacità senso percettive ed analizzatori Schemi motori ed abilità Capacità fisiche nel nuoto Sviluppo della coordinazione e apprendimento delle abilità natatorie ( nascita delle tecniche ) INSEGNAMENTO DEL NUOTO : PRINCIPI DIDATTICI E METODOLOGICI DELL AMBIENTAMENTO Obiettivo : apprendere gli elementi base per l acquaticità ed imparare ad insegnare. Principi didattici e metodologici relativi all ambientamento, al galleggiamento e allo scivolamento ( finalità, obiettivi specifici, modalità di realizzazione ) Nuotate alternative per i primi spostamenti in acqua alta Aspetti generali della didattica nell insegnamento del nuoto Elementi di gioco sport per fasce di età ANALISI BIOMECCANICA DELLE QUATTRO NUOTATE : INSEGNAMENTO DEL NUOTO In queste lezioni gli allievi muniti del necessario per entrare in acqua eseguono in prima persona gli esercizi proposti e ne sperimentano difficoltà ed esiti. Gli studenti avranno la possibilità di eseguire in pratica i contenuti più adatti per le loro capacità motorie di partenza. Chi possiede difficoltà negli elementi base della disciplina, inizierà dalle nozioni elementari, mentre chi ha già buone capacità tecniche potrà perfezionare ulteriormente le nuotate. L allievo potrà individuare e correggere i propri errori attraverso l impostazione di un programma di esercizi di coordinazione.
La prima lezione sarà dedicata alla verifica iniziale per valutare i livelli di partenza degli allievi. Durante il proseguimento dell attività pratica saranno effettuate continue verifiche sul livello natatorio raggiunto. Al termine dell A.A. verrà effettuato l esonero pratico con lo scopo di valutare i risultati raggiunti al termine delle lezioni ( verifica del livello tecnico raggiunto ). La valutazione finale eseguita in acqua costituirà elemento di giudizio ai fini dell esame conclusivo orale. Obiettivo : acquisire l acquaticità attraverso la sperimentazione diretta in piscina, apprendere gli elementi tecnici per eseguire correttamente le nuotate, imparare ad insegnare. L insegnamento delle nuotate ; principi didattici e metodologici delle quattro nuotate : dorso, crawl, rana, farfalla (arti inferiori, arti inferiori e respirazione, arti superiori, arti superiori con respirazione, coordinazione arti superiori ed arti inferiori, coordinazione arti superiori, inferiori e respirazione ). Teoria e tecnica delle nuotate: analisi biomeccanica delle nuotate agonistiche e nuotate didattiche ( elementari ) Tecnica e didattica delle virate e dei tuffi di partenza Diversificazioni didattiche Il problema dell errore : imparare ad insegnare Aspetti pratici della correzione GINNASTICA EDUCATIVA E PRENATATORIA Obiettivo : proporre esercizi preparatori generali coordinativi e condizionali, selezionati rispetto alle capacità prevalenti nel nuoto ( resistenza aerobica, resistenza alla forza, orientamento spazio temporale ); apprendere a secco i movimenti principali delle nuotate ( es. gambata a rana ); aumentare l escursione articolare delle principali articolazioni sollecitate nel nuoto ( scapolo omerale, coxo femorale ). Finalità e limiti della ginnastica educativa e prenatatoria ( effetti sui grandi apparati, influenze sullo sviluppo coordinativo, limiti degli esercizi imitativi ) Obiettivi specifici per fasce di età ( forza, resistenza, mobilità articolare ) Analisi dei distretti da trattare ( principali gruppi muscolari e strutture articolari ) Intensità, durata e modalità esecutive delle esercitazioni
Organizzazione e controllo del lavoro sul piano vasca Precauzioni e consigli per lo svolgimento dell attività sul piano vasca ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA NATATORIA Obiettivo : fornire allo studente indicazioni organizzative per insegnare la disciplina natatoria Strutturazione delle lezioni di nuoto per le varie fasce di età ( infanzia, adolescenza, adulti, anziani ) Razionalizzazione dell attività natatoria Analisi dei moduli organizzativi Gestione di un corso di nuoto in relazione ai vari livelli tecnici NOZIONI SULLE ATTIVITA NATATORIE PER POPOLAZIONI SPECIALI Obiettivo : permettere all allievo di acquisire conoscenze e competenze per insegnare l attività natatoria in settori particolari. Obiettivi natatori per popolazioni speciali Vantaggi e svantaggi dell acqua Nuoto per diversamente abili Nuoto e gravidanza Nuoto per la terza età SALVAMENTO E PRIMO SOCCORSO Obiettivo: fornire le norme elementari per intervenire nel primo soccorso Avvicinamento Annegamento respirazione artificiale Prevenzione e trattamento delle piccole patologie
B) CURRICOLA SCIENTIFICI DEL COORDINATORE E DEI DOCENTI DEI SINGOLI MODULI Vedere allegati alla presente C) RISULTATI D APPRENDIMENTO PREVISTI Acquisizione da parte dello studente della conoscenza globale dei concetti costituenti la struttura della disciplina Acquisizione di capacità operativo professionali nel settore della teoria, tecnica e didattica degli sport natatori D) TESTI DI RIFERIMENTO A.A. V.V. Manuale per istruttori di I e II livello, vol. I e II, F.I.N. Multimedia Sport Service, Roma 2000 M. ANDOLFI, M. PARIGIANI, Scuola Nuoto. Esperienze dal bordo vasca, Zanichelli editrice, Bologna, 1993 Testi consigliati per l approfondimento della disciplina: A.A. V.V., Manuale didattico, Grafiche Crivellari, Treviso,1994 G. VISINTIN, A. COLZI, Acqua movimento e sviluppo, Grafiche Crivellari, Treviso,1998 A. MAIELLO, Acquaticità, casa Editrice Acquarius, 1990 J. E. COUNSILMAN, B. E. COUNSILMAN, The new science of swimming, casa editrice P. Hall,1994 E) ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni teoriche in aula sugli argomenti tecnici scientifici e pedagogici Lezioni pratiche in acqua per l apprendimento ed il perfezionamento tecnico delle quattro nuotate Tirocinio a bordo vasca per insegnare ad insegnare F) MODALITA DI VALUTAZIONE Test di valutazione pratica obbligatorio Prova scritta a risposte aperte Prova finale orale
G) ATTIVITA DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA Il supporto alla didattica viene svolto in piscina per permettere l acquisizione o perfezionamento delle attività natatorie. Gli allievi al termine del monte ore di lezione devono aver appreso la tecnica base almeno di due stili (dorso e crawl); mentre chi già è in possesso di buone capacità natatorie deve aver perfezionato la tecnica dei quattro stili. Tutti gli allievi devono aver acquisito la tecnica dei tuffi di partenza. H) ORARIO E LUOGO DI RICEVIMENTO DEI DOCENTI martedì dalle ore 13,00 alle ore 14,00 (su appuntamento) presso la sede di Scienze Motorie e Sportive I) CALENDARIO DELLE ATTIVITA DIDATTICHE Martedì 9.00 / 13.00 lezioni teoriche Martedì e venerdì dalle 8.00 alle 9.00 attività pratica (l orario e i giorni possono subire delle variazioni per le esigenze della piscina universitaria). Calendario esami Febbraio 2009 3 /02/ 09 ore 10,30 17/02/09 ore 10,30 Sessione estiva Giugno 2009 16/06/09 ore 9.00 02/07/09 ore 9.00 Sessione autunnale Settembre 03/09/09 ore 9.00 17/09/09 ore 9.00 Sessione straordinaria Dicembre 16/12/09 ore 9.00 Sessione recupero Febbraio 02/02/10 ore 9.00 18/02/10 ore 9.00 Appelli riservati per i fuoricorso o lavoratori Gennaio 13/01/09 ore 9.00 Marzo 03/03/09 ore 9.00 Maggio 05/05/09 ore 9.00 Ottobre 06/10/09 ore 9.00