Ascoltare significa sospendere il proprio giudizio ASCOLTO ATTIVO

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Transcript:

Ascoltare significa sospendere il proprio giudizio : ASCOLTO ATTIVO

ASCOLTO ATTIVO: DUE COMPETENZE RIFORMULAZIONE DEI MESSAGGI Garantisce la ricezione corretta e promuove senso di accettazione, di interesse lontano da giudizi personali L interlocutore non subirà valutazioni negative e si sentirà oggetto d attenzione cogliendo la disponibilità a comprenderlo, a contenerlo emotivamente per poter trovare da solo la soluzione INVIO DEI MESSAGGI IO E un messaggio in prima persona, chiaro, comprensibile, non mascherato da un linguaggio indiretto o vago; è una dichiarazione agli altri sui nostri sentimenti, pensieri e soprattutto reazioni rispetto ai comportamenti e affermazioni altrui; aiuta gli altri a conoscerci meglio e a capirci. Si differenzia dal messaggio-tu che è un messaggio in seconda persona che porta con sé un giudizio sull altro e può interrompere la comunicazione.

ESEMPIO DI RIFORMULAZIONE - Sono stufo di questa scuola, i miei insegnanti non mi valorizzano, gli unici che vengono premiati sono i soliti ruffiani. Non è giusto! -Capisco Pietro. Perché non pensi di cambiare scuola, sei brillante quanto i tuoi compagni, forse ti senti solo un po demotivato o c è altro? (l altro potrebbe chiudersi) -Sono stufo di questa scuola, i miei insegnanti non mi valorizzano, gli unici che vengono premiati sono i soliti ruffiani. Non è giusto! -Sei avvilito riguardo alla possibilità di essere riconosciuto qui dentro! (apertura) - Già, non so se riuscirò ad emergere (continuazione)

UN ESEMPIO DI ASCOLTO ATTIVO E RIFORMULAZIONE A SCUOLA Ivano si avvicina piangendo. La maestra in silenzio aspetta che parli (ascolto passivo). Gli sorride per incoraggiarlo (messaggio d accoglimento). Ivano: Maestra, Simona non mi vuole nel suo gruppo. (si interrompe e seguita a piangere) Insegnante: Ti ascolto. Vuoi dirmi altro? (invito caloroso) Ivano: Simona mi ha detto che non mi vuole perché tutti hanno preparato un lavoro e io no.

UN ESEMPIO DI ASCOLTO ATTIVO E RIFORMULAZIONE A SCUOLA Insegnante: Ti dispiace? Ivano: Sì, molto. (smette di piangere) Insegnante: Che cosa pensi di fare? Ivano (pensa un poco, poi dice): Potrei chiedere a Simona se posso occuparmi del disegno che illustrerà il cartellone. La prossima volta preparerò il mio lavoro come tutti gli altri. Insegnante: Benissimo. Hai trovato un ottima soluzione. L alunno non è stato mortificato dall insegnante come sarebbe invece avvenuto se anziché ascoltare, ella avesse parlato incorrendo in una barriera della comunicazione. Ancora l allievo ha trovato da solo una soluzione a sua misura senza trovarla offerta dall insegnante. L ascolto attivo risulta efficace proprio perché permette agli allievi la piena gestione dei loro stessi problemi, evitando incomprensioni e fraintendimenti.

ESEMPI DI MESSAGGI-TU E MESSAGGI-IO 1) Messaggio-tu (in seconda persona): «Ragazzi fate ordine in camera, possibile debba farlo sempre io, siete maleducati e indisciplinati!» Messaggio-io (in prima persona): «Ragazzi ho bisogno che mettiate in ordine la camera, non sono in grado di farlo senza di voi, dato che devo terminare un altro lavoro» 2) Messaggio-tu (in seconda persona): «vuoi stare zitto?! Devo lavorare!» Messaggio-io (in prima persona): «credo di non riuscire a finire questo lavoro se continuo a chiacchierare con te»

LA COSTRUZIONE DEL MESSAGGIO-IO Quando : contestualizzare il momento Tu dici fai: essere concreti, esprimersi in modo o in termini coerenti e tangibili, evitando generalizzazioni Io: è una posizione soggettiva e personale Sento : è comunicare le proprie emozioni, spiacevoli e piacevoli, solo la comunicazione di ciò che proviamo può spingere la persona al cambiamento.

PROPOSTA DI LAVORO Pensa ad alcune situazioni concrete nelle quali, ad esempio, ti sei arrabbiato. Come ti sei espresso? Nel caso avessi formulato una critica o un espressione in seconda persona, prova a riformularla con un messaggio in prima persona. Messaggio in seconda persona: Messaggio in prima persona:

LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE 1.Ordinare: Basta con le lacrime. Piuttosto la volta prossima studia. 2. Avvertire, minacciare: Se seguiterai a non studiare, dirò ai tuoi compagni di non volerti in alcun gruppo. 3. Esortare, moraleggiare: Cerca di studiare. Tu sai qual è il tuo dovere. Se seguiterai così darai un dolore ai tuoi genitori. 4.Consigliare, offrire soluzioni: Prendi l enciclopedia. Prepara un breve lavoro. Metterai il tuo elaborato sul cartellone da solo. 5. Persuadere con argomentazioni logiche: Tu hai avuto torto a non preparare alcun elaborato. Dal momento che non dai un contributo non ti vogliono. 6. Giudicare, criticare, biasimare: Sei un fannullone, sei pigro e svogliato, e non riesci a combinare nulla».

LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE 7. Ridicolizzare, umiliare: Sei buffissimo, piangere alla tua età! A furia di lacrime allagherai la classe. 8.Interpretare, analizzare: Tu piangi per commuovere Simona e costringerla ad accettarti. 9. Fare apprezzamenti, approvare: Sei tanto simpatico e sei bravo. Troverai altri gruppi che ti vorranno. 10. Rassicurare, consolare. Forza, non è poi così grave che Simona non ti voglia nel suo gruppo 11. Informarsi, indagare, interrogare: Come mai non hai preparato il tuo lavoro? Ti sei sentito male? Hai guardato la tv tutto il pomeriggio? 12. Cambiare argomento, minimizzare, beffarsi: Non è questo il momento per piangere. Io devo seguire il lavoro dei tuoi compagni. Cercati un altro gruppo.