Aspetti relazionali e comunicativi

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1 Convegno per i Coord. Inf. Delle Unità Operative che accolgono bambini sottoposti ad intervento di adeno/tonsillectomia Aspetti relazionali e comunicativi dott. Parente Ernestina, counselor e formatore alle abilità di counseling Data: 26 Settembre 2013 Sede: Aula Rossa Presidio Ospedaliero S. Anna (IV piano) Corso Spezia n. 60, Torino

2 SPUNTI TEORICI Informare e gestire le criticità relazionali e comunicative:il passaggio da una comunicazione spontanea ad una professionale

3 Comprendere la complessità della relazione Non banalizzare Controllo professionale delle parole e degli atteggiamenti Qualità di vita personale

4 RELAZIONE tra famiglia e operatore: caratteristiche evento attiva la comunicazione stimola la collaborazione alimenta la motivazione far percepire sensazioni di autoefficacia

5 I sistemi in relazione Famiglia Ospedale Operatore Bambino Il genitore Il medico L infermiere

6 SISTEMA UMANO Sistema in movimento Sistema che entra in contatto continuamente con stimoli esterni Informazioni Relazioni Emozioni Regole Imprevedibile

7 Approccio sistemico alla relazione Nelle comunicazione i possibili livelli che intervengono sono: presenza di sistemi diversi che si relazionano con regole diverse, che possono anche cambiare durante la relazione con valori diversi che presentano coesistenza di descrizioni imprevedibilità

8 DIFFICOLTA DEI SISTEMI Problemi informativi Informazioni contrastanti Troppe informazioni Incapacità di organizzarle in modo efficace

9 CONTESTO E composto dagli elementi fisici, ma anche dalle aspettative, timori, desideri con cui la persona si rapporta all altra nello scambio comunicativo Influenza e ne determina l andamento Essere consapevoli è estremamente importante

10 CONTESTO Fisico: luogo Temporale: momento in cui si comunica Storico: in relazione ai rapporti preesistenti tra gli interlocutori Emotivo-affettivo Relazionale simmetrica o complementare

11 UN NUOVO PUZZLE DELLA COMUNICAZIONE Le persone che si scambiano messaggi I messaggi verbali I messaggi non verbali Gli effetti dei messaggi e la loro circolazione nella relazione Contesto Uso del feedback

12 POSSIBILI RISPOSTE NEGLI SCAMBI Conferma Rifiuto disconferma

13 IN OGNI COMUNICAZIONE ASPETTO DI CONTENUTO Argomento del discorso ASPETTO DI RELAZIONE Parole,tono,atteggiamento, indicano cosa mi aspetto che tu faccia

14 IMPATTO DELLA COMUNICAIZONE Uno studio condotto nel 1972 da Albert Mehrabian ("Non-verbal communication") ha mostrato che ciò che viene percepito in un messaggio vocale può essere così suddiviso: Non verbale:linguaggio del corpo 55% Verbale:Parole 7% Paraverbale:Tonalità voce 38%(volume, tono,ritmo,timbro parole)

15 METACOMUNICARE INTERVENTO COMUNICATIVO DI DESCRIZIONE DELLA COMUNICAZIONE PUO ESSERE UNA RISORSA PER USCIR DALL ESCALATION CERCA DI DESCRIVERE COSA STA SUCCEDENDO HO L IMPRESSIONE CHE ABBIAMO PRESO UNA STRADA SENZA VIA DI USCITA IL SOGGETTO E NOI ( NO IO E TU)

16 IL PAZIENTE RACCONTA, chiede, interroga, ribadisce,. Le parole possono diventare dei ponti per traghettare le informazioni al paziente attivandone le possibilità Le parole possono diventare delle chiavi di accesso o al contrario come pallottole possono colpire e distruggere

17 Le parole Le parole sono simbolo Le parole sono sintesi Le parole sono relazione Le parole sono come i profumi: ricordano emozioni

18 LA DESCRIZIONE In ogni descrizione giocano le predisposizioni mentali della persona Esistono molte descrizioni dello stesso evento/situazione Ciascuno fa una propria descrizione che non e disposto ad abbandonare facilmente

19 La reazione abituale ad una descrizione troppo diversa dalla propria puo essere di: Incredulità Incomprensione Irritazione

20 Può creare: svalutazione oppositivita ostilita

21 LAVORI DI GRUPPO 1 Nelle situazioni di lavoro, quello che trovo difficile fare sul piano della comunicazione è soprattutto 2 Le persone o gli atteggiamenti che mi mettono in difficoltà sono 3 Sempre dal punto di vista della comunicazione, quello che vorrei riuscire a fare meglio è

22 Dove arriva l informazione? Cosa c è nella mente del paziente? Pregiudizi e convinzioni Paure Aspettative Progetti Oscilla tra voler sapere e non voler sapere

23 NUOVA POSTURA COMUNICATIVA Si esplorano le strutture di riferimento del paziente Si passa da una modalità esplicativo informativa a interrogativo esplorativa

24 MAPPA DELLA PERSONA/FAMIGLIA Importanza di indagare quali sono le priorità,le conoscenze, i dubbi del paziente Ognuno di noi ha la propria mappa della realtà, con modalità proprie nell osservarla e nel rappresentarla La mappa è la porta alla conoscenza ma puo diventare anche una prigione quando siamo troppo attaccati alle nostre credenze e abitudini Ogni INDIVIDUO è parte anche del SISTEMA in cui è inserito

25 INFORMAZIONI E MAPPA DI COMPRENSIONE COMPATIBILE ASSIMILABILE INTERESSANTE

26 Le indicazioni di comportamento COMPRENSIBILI (adeguato linguaggio) ACCETTABILI (rispetto convinzioni) CONCRETE (traducibile in azione) REALIZZABILI ( rispetto limiti)

27 ALCUNE MASSIME ECCESSO Troppa info= 0 info DISSONANZA info lontana dalla griglia di conoscenza= no info GROVIGLIO (emozioni,informazioni,ipotesi,obiettivi) RETTIFICA INFORMAZIONE

28 LE INFORMAZIONI DEVONO ESSERE INTERESSANTI ( motivazione) COMPRENSIBILI (adeguato linguaggio) ACCETTABILI (rispetto convinzioni) UTILIZZABILI (progetti) ASSIMILABILI ALLE INFORMAZIONI PRECEDENTI ( informazioni possedute)

29 Stimolare altre descrizioni Uscire dalla rete delle categorizzazioni Etichettature Stimolare altre descrizioni TUTTO CIO PUO AGIRE SULL AUTOEFFICACIA CHE A SUA VOLTA AGISCE SULLA MOTIVAZIONE

30 Quando si comunica in modo spontaneo

31 Proposta: uso della comunicazione professionale EVITARE GENERALIZZAZIONI INDIVIDUALIZZARE GLI INTERVENTI ATTENZIONE A MODI BARRIERA

32 Counselling: abilità relazionale e una postura comunicativa Abilità relazionale da apprendere in un percorso formativo Stile comunicativo esplorativo ed interrogativo che facilita la trasformazione delle indicazioni terapeutiche in comportamenti dei pazienti

33 Abilità di counselling Capacità di analisi della comunicazione Capacità di usare una comunicazione consapevole Capacità di vedere più elementi nel sistema (Tenere presente sia il punto di vista dell operatore, del singolo, del gruppo) Capacità di riconoscere le reazioni emotive Atteggiamento mentale, che rende possibile la coesistenza di punti di vista differenti, in particolare rende possibile far circolare le informazioni su stile di vita, credenze e pregiudizi dei sistemi.

34 Abilita di counseling strumenti di comunicazione professionale Empatia Feedback Ascolto attivo riformulazione riassumere Uso professionale delle domande Postura comunicativa esplorativa che aggira la resistenza

35 Counseling COUNSELING (OMS, 1992) Il counseling è un processo di dialogo e di interazione duale attraverso il quale si aiuta il paziente a prendere delle decisioni e ad agire di conseguenza Il counseling è diretto ad aiutare il paziente in un momento di crisi, ad incoraggiare cambiamenti nel suo stile di vita, proponendo azioni e comportamenti realistici. INTERVENTO CHE FAVORISCE IL CAMBIAMENTO E SOLLECITA LE RISORSE DEL SOGGETTO STESSO.

36 Stile esplorativo:alcuni elementi Uso delle domande Ascolto attivo Feedback Domanda aperte

37 DOMANDE Domanda chiusa: dati personali, clinici Domanda aperta: espressione di esperienze, tentativi, difficoltà incontrate.

38 ASCOLTO ATTIVO Clima dove è il paziente può esprimere dubbi, ipotesi, obiettivi senza giudizio o valore Non dare per scontato di capire cosa l altro ci dice, non usare impliciti, attenzione all uso di termini Uso di domande aperte che facilitano la descrizione del paziente, di cosa intende

39 LA DOMANDA APERTA Servono a ridescrivere una situazione presentata A raccogliere più informazioni e ad orientare il problema A creare movimento A proporre degli approfondimenti A cogliere sfumature e differenza A cogliere contraddizioni e incongruenza.

40 Colloquio: con domande ed ascolto attivo Spazio delle conoscenze,della informazione Quello che: Ha osservato Sa pensa di sapere Quello che: Il professionista vuole che il paziente sappia Spazio dei comportamenti Quello che: Fa abitualmente Vorrebbe fare non vuole fare Teme di non poter fare Quello che: Il professionista vuole che il paziente faccia

41 ATTEGGIAMENTI CHE OSTACOLANO E CREANO RESISTENZA TRAPPOLE COMUNICATIVE Giudicare Disapprovare Criticare Fare la predica Ridicolizzare Minimizzare Cambiare argomento Consolare frettolosamente Fornire soluzioni già pronte

42 ALTRE DUE ABILITA TECNICHE RIFORMULARE RIASSUMERE

43 Bibliografia: vedasi allegata

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