Dgr n del

Documenti analoghi
Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. Analisi dei dati e monitoraggio del Piano e dei suoi risultati

Regione Veneto: risultati dell attività di vaccinazione nell anno 2005

Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano

Organizzazione delle attività di vaccinazione a livello di Azienda Sanitaria Locale

Il calendario della Regione Veneto e i nuovi vaccini

Principi normativi sulla sospensione dell obbligo vaccinale

Andamento della vaccinazione HPV in Italia alla luce del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e le popolazioni migranti

Piano Nazionale per l Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita. I risultati nell Azienda Sanitaria ULSS 22 della Regione Veneto

Dr.ssa Margherita MEDA Servizio Igiene Sanità Pubblica ASL 1 -Torino. Assistente Sanitaria Giannalisa CAVANI SISP / ASL 1 -Torino

Giornate Pediatriche Meridionali FIMP 2002 Le vaccinazioni : il ruolo del pediatra di famiglia

Regione Veneto: risultati dell attività di vaccinazione nell anno 2006

Piano nazionale prevenzione: cronoprogramma del progetto di vaccinazione - 31/3/2006

Delibera della Giunta Regionale n. 2 del 09/01/2015

UN DECENNIO DI SOSPENSIONE DELL OBBLIGO VACCINALE NEL VENETO: EPICRISI

Piano Nazionale della Prevenzione Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre 06

La formazione per operatori sanitari in ambito vaccinale nella Regione Veneto: sintesi di due anni di attività

L attività di prevenzione vaccinale: poliovirus, malattie batteriche invasive, morbillo e rosolia

Piano nazionale prevenzione: cronoprogramma del progetto vaccinazione (peso10%) Progetto di implementazione anagrafe vaccinale Regione Emilia-Romagna

Il Piano nazionale vaccini in Gazzetta. Tra le novità il vaccino HPV per i maschi e l antimeningococco

Stato dell Arte ed Evoluzione

Vaccinazioni dell'età pediatrica. Anno 2015 (coorte 2013)

COPERTURE VACCINALI NELL ASL 22 DELLA REGIONE VENETO ANNO Come noto, la somministrazione

SOSPENSIONE DELL OBBLIGO VACCINALE NEL VENETO

Dieci anni di sospensione dell obbligo vaccinale nella Regione Veneto

ALLEGATO 1 alla Deliberazione. del ADEGUAMENTO OFFERTA VACCINALE E NUOVA SCHEDULA VACCINALE ANTIMENINGOCOCCO. Introduzione

Dall esecuzione alla programmazione vaccinale nell adulto: evoluzione di vaccini e vaccinazioni nel setting della Medicina Generale

Antonio Ferro Servizio Sanità Pubblica e Screening Direzione per la Prevenzione Regione del Veneto

RECUPERO DELLE COPERTURE VACCINALI Sperimentazione di un Audit regionale

ALLEGATOB alla Dgr n del 29 novembre 2016 pag. 1/6

Coperture vaccinali e rischio epidemie

Il caso delle vaccinazioni: la visione del Ministero della Salute. R. Guerra DG Prevenzione sanitaria Ministero della Salute

REGIONE PIEMONTE PROGETTO PIEMONTESE DI ELIMINAZIONE DEL MORBILLO

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2009

Epidemiologia della rosolia nel contesto nazionale e internazionale

DECRETO N Del 29/12/2016

Regione Campania. TITOLO DEL PROGETTO Attuazione del Piano delle Vaccinazioni in Regione Campania e monitoraggio dello stato di salute.

Il Piano Vaccini della Regione Lazio La prospettiva dell Università. Elisabetta Franco Dip. Biomedicina e Prevenzione Università di Roma Tor Vergata

LE COPERTURE VACCINALI NEL PRIMO ANNO DI VITA V I N C E N Z O B A L D O

Progetto: PIANO NAZIONALE VACCINI

Perché è importante vaccinarsi??

Epidemiologia della rosolia e della rosolia congenita nel contesto internazionale e nazionale

Strategia per l offerta attiva della vaccinazione anti-papilloma virus umano-hpv in Piemonte

Meningite Cosa c è da sapere.

Promuovere le vaccinazioni

REPORT ANNUALE COPERTURE VACCINALI 2010 Dati rilevati al 31 dicembre 2010 nell Azienda Sanitaria ULSS 22

Piano Regionale di Prevenzione Piano Attuativo Aziendale

Come si può eliminare il morbillo in Italia e in Europa. M. Ciofi degli Atti

. Al Direttore Dipartimento di Prevenzione Loro Sedi

La vaccinazione delle adolescenti e delle donne in età fertile: esperienze regionali Regione Puglia

COPERTURE VACCINALI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

VACCINI E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE: COSA I GENITORI DEVONO SAPERE

Epidemiologia della rosolia e della rosolia congenita

DELIBERAZIONE N IX / 4475 Seduta del 05/12/2012

MIUR.AOODRPI.REGISTRO UFFICIALE(U) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Vaccino quadrivalente MMRV: È giunto finalmente il momento di partire con la vaccinazione antivaricella? Chiara Azzari

Sospensione dell obbligo vaccinale

Prevenzione della rosolia competenze e attività dei servizi igiene e sanità pubblica e pediatria di comunità

Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica

Il Piano Nazionale della Prevenzione

Il Pediatra e la cultura delle vaccinazioni

Sorveglianza Pediatri Sentinella. SPES, ASL BN1 report 2006

Vaccini, entra in vigore il nuovo piano di prevenzione Il ministro Lorenzin: "Nel progetto collegato ai nuovi Livelli essenziali di

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

Prevenzione e controllo delle malattie infettive

Meningite Cosa c è da sapere.

PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI

Piano Nazionale della Prevenzione 2008 Scheda sintetica di Progetto

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi

LA VACCINAZIONE NEL SOGGETTO CON INFEZIONE DA HIV

POLITICHE VACCINALI IN EMILIA-ROMAGNA NEL TRIENNIO

BOLLETTINO UFFICIALE. della Regione Puglia REPUBBLICA ITALIANA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta :11:54 +02'00'

Promozione delle vaccinazioni

Report Sull Attività Vaccinale Dell Anno Monitoraggio Della Sospensione Dell Obbligo Vaccinale

Assistenza Sanitaria Collettiva

LE VACCINAZIONI A SAN MARINO ANNO 2015

Impatto delle diverse strategie sulla salute della popolazione

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

Informare. per una adesione consapevole

Report Monitoraggio Sospensione Obbligo Vaccinale

CALENDARIO REGIONALE DELLE VACCINAZIONI

Corso di aggiornamento Le Vaccinazioni raccomandate nei bambini e negli adulti L'anagrafe vaccinale

Carlo Signorelli Ordinario di igiene, Università di Parma con la collaborazione di P.Bonanni

PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Vaccinazioni VACCINAZIONI. Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antirosolia

Ruolo delle società scientifiche nei Programmi di prevenzione

Piano Nazionale della Prevenzione Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre 07

DECRETO N Del 26/02/2016

Scheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e proroga 2013

Situazione attuale e prospettive, Focus su: Morbillo Tra libero arbitrio e ragion di Stato

Coperture per le quattro vaccinazioni obbligatorie per AUSL. Trend

L esperienza degli ospedali in Campania

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014

Deliberazione della Giunta Regionale 29 luglio 2013, n Approvazione del Piano Piemontese di Prevenzione Vaccinale (PPPV)

Requisito previsto dal Piano Triennale di miglioramento della profilassi Evidenza atto formale di nomina

Il «decreto-legge prevenzione vaccinale» a seguito della conversione in Legge da parte del Parlamento (28 luglio 2017)

Istituto Superiore di Sanità. Comunicazione e Vaccinazioni: Razionale e Percezioni

Realizzazione della campagna vaccinale: pianificazione, organizzazione, criticità e vincoli

Vaccinazioni: un opportunità per la vita

La gravidanza nella salute globale

Transcript:

giunta regionale 8^ legislatura pag. 1/61 ALLEGATO A 1. Premessa 1.1 Gli ambiti del Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Gli ambiti del Piano Nazionale di Prevenzione per il triennio 2005-2007 sono quelli già previsti nell accordo di Cernobbio: la prevenzione della patologia cardiovascolare e la prevenzione delle complicanze del diabete, la diagnosi precoce dei tumori, le vaccinazioni, a tali ambiti va aggiunta la prevenzione degli incidenti, ivi compresi gli incidenti domestici, per l impatto in termini di anni di vita persi e di invalidità. Di ognuno di questi temi si delineano le linee strategiche, gli obiettivi attesi le linee generali dei piani di attuazione nella regione Veneto e i tempi di attuazione. 2. Obiettivi 2.1.Vaccinazioni 2.1.1 Il contesto regionale Per le vaccinazioni obbligatorie i livelli di copertura vaccinale medi raggiunti nella regione Veneto sono molto elevati ed hanno superato negli ultimi due anni il valore del 97%; anche per le vaccinazioni raccomandate i livelli di protezione raggiunti sono soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda la pertosse e per le malattie invasive da Hib. I risultati raggiunti nella effettuazione delle dosi di richiamo previsti dal calendario regionale (4^ polio nel terzo anno e 4^ DT nel sesto anno) sono adeguati ed evidenziano la capacità del sistema di garantire il completamento dell attività di vaccinazione dell infanzia (tab 2.1).

pag. 2/61 Tabella 2.1 Coperture vaccinali in alcuni paesi industrializzati e in Veneto - anno 2003 Posizione >= 3 Polio >= 3 DTP = 1 MPR = 3 HBV = 3 Hib 1^ Svezia (99%) Svezia (99%) Giappone (99%) Veneto * (97%) Svezia (98%) 2^ Veneto * (98%) Veneto * (98%) Spagna (97%) Israele (95%) Spagna (98%) 3^ Spagna (98%) Spagna (98%) Svezia (94%) Australia (95%) Israele (96%) 4^ Italia (97%) Giappone (97%) Israele (95%) Italia (94%) Italia (95%) 5^ Giappone (97%) Italia (96%) Australia (93%) U.S.A. (92%) Veneto * (95%) 6^ Germania (94%) U.S.A. (96%) U.S.A. (93%) Spagna (83%) U.S.A. (94%) 7^ Israele (93%) Israele (95%) Veneto * (91%) Germania (81%) Australia (94%) 8^ Australia (92%) Australia (92%) Germania (92%) U. K. (91%) 9^ U. K. (91%) U. K. (91%) U. K. (80%) Germania (89%) 10^ U.S.A. (91%) Germania (89%) Italia (83%) fonte WHO (settembre 2004) * Veneto 2004 Specularmente, le coperture vaccinali ottenute dalle singole ULSS sono generalmente molto alte: per le vaccinazioni tradizionalmente obbligatorie e per la pertosse, più della metà delle Aziende supera il valore medio regionale e i range appaiono omogeneamente distribuiti. La regione Veneto detiene da diversi anni coperture vaccinali per morbillo piuttosto elevate, sfiorando il 90% per prime dosi MPR nei soggetti di età inferire ai 24 mesi già nell anno 1997, al quale hanno fatto seguito le campagne regionali di vaccinazione, di informazione e di monitoraggio degli anni 1998-2000, che hanno ulteriormente incrementato le coperture regionali per coorte di età (+ 150 mila nuovi nati, e +70 mila soggetti recuperati).

pag. 3/61 Nel 2003 la Regione Veneto, con funzioni di coordinamento, ha aderito al Piano Nazionale per l eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, i cui obbiettivi sono l eliminazione del morbillo e l assenza di casi di rosolia congenita entro il 2007. Tali attività si esplicano mediante la vaccinazione dei bambini oltre i 2 anni di età e degli adolescenti ancora suscettibili, effettuando una attività straordinaria di recupero rivolta ai bambini che frequentano le scuole elementari e ai ragazzi che frequentano le scuole medie, durante gli anni scolastici 2003-2004 e 2004-2005 e l introduzione dell offerta sistematica per tutti i bambini di una seconda dose di MPR, secondo il modello organzzativo flessibile sperimentato per la regione Veneto. Considerate le alte coperture già raggiunte negli anni precedenti (vedi grafico 2.1), lo sforzo vaccinale si è concentrato principalmente nell incremento delle coperture per seconde dosi. Grafico 2.1. Copertura vaccinale per morbillo in Veneto - periodo 1980-2004 81,9 81,4 81 77,2 77,9 77,6 78,5 72,4 69,3 66,1 66,1 60,3 55,3 87,3 90,6 90,5 89,8 90,5 89,8 90,2 91 93 40,5 47 29,5 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 anno Attualmente, le coperture vaccinali per prime dosi MPR nei soggetti di età inferiore ai 24 mesi si attestano per l intera regione al 93% per prime dosi e 69% per seconde dosi (dati 2004).

pag. 4/61 Nel conseguimento di tali risultati ha sicuramente influito l ottima collaborazione con i pediatri di famiglia. A fronte di questi risultati sicuramente confortanti, l estensione delle raccomandazioni di vaccini già disponibili sul mercato e l esigenza di mantenere adeguate coperture vaccinali per le vaccinazioni considerate ormai storiche contrastata dalla bassa percezione nella popolazione del rischio delle patologie evitate, impone alla Regione Veneto l aggiornamento del Calendario regionale delle vaccinazioni e l adozione di linee di lavoro correlate alla riforma del calendario. 2.1.2. Implementazione del Sistema Vaccinale Veneto e implementazione del nuovo Calendario Regionale La Direzione Generale per la Prevenzione ha predisposto un nuovo Calendario regionale che risponde a quanto previsto dal Piano Sanitario Regionale 2005 2007 e dall Accordo di Conferenza Stato Regioni sul Piano Nazionale Vaccini del 3 Marzo 2005. Obiettivi generali del Sistema Vaccinale Veneto mantenere elevate coperture vaccinali per le malattie per le quali sono stati raggiunti gli obiettivi previsti dai Piani Sanitari Nazionali e regionali, nonché dall Ufficio Regionale Europeo dell Organizzazione Mondiale della Sanità; promuovere appropriati interventi vaccinali di recupero per le malattie per le quali è già stata definita una strategia operativa di base, ma per le quali non sono ancora stati raggiunti livelli di copertura ottimali; fornire indicazioni sui nuovi obiettivi perseguibili e sull avvio di iniziative mirate di prevenzione vaccinale in seguito alla disponibilità di nuovi vaccini; incrementare la sicurezza delle pratiche di immunizzazione e la conoscenza degli eventi avversi; incrementare gli interventi di ordine strutturale, organizzativo, formativo e comunicativo necessari per consentire l evoluzione della politica vaccinale dall ambito degli interventi impositivi a quello della partecipazione consapevole delle famiglie.

pag. 5/61 Obiettivi specifici del Nuovo Calendario Regionale Obiettivi specifici ed al contempo punti qualificanti del nuovo Calendario Regionale delle Vaccinazioni saranno: a) Rispetto dei livelli essenziale di assistenza. Le vaccinazioni previste da Nuovo Calendario Regionale debbono essere garantite a tutti i cittadini veneti con pari opportunità di ricevere adeguata protezione dai danni provocati dalle malattie evitabili mediante le vaccinazione oggetto di questo piano. Il processo decisionale deve essere basato sui dati epidemiologici e sulle migliori prove di efficacia e di sicurezza disponibili a sostegno dei decisori le priorità di vaccinazione. b) Eliminazione delle differenze territoriali. L eliminazione delle differenze nella protezione verso malattie quali morbillo, parotite, rosolia costituisce una priorità per garantire gli obiettivi di salute individuati dai paini di indirizzo nazionali e regionali. c) Qualità dei servizi vaccinali. La capacità di ottenere una consapevole adesione alle vaccinazioni raccomandate non costituisce ancora patrimonio professionale consolidato di tutti gli operatori dei servizi vaccinali: la professionalità degli operatori deve essere pertanto ampliata, aggiungendo alle competenze esistenti una maggiore capacità di informazione e comunicazione, elementi necessari per ottenere una adesione consapevole e un valido consenso. L organizzazione dei servizi di vaccinazione deve essere sviluppata in modo da poter assicurare la realizzazione di tutte le azioni di dimostrata efficacia nell aumentare la protezione vaccinale della popolazione d) Promozione delle vaccinazioni. La riduzione della percezione nella popolazione del rischio delle patologie evitate mediante vaccinazione originata proprio dal controllo degli agenti causali di malattia mediante le strategie vaccinali rende necessario rinforzare la fiducia del pubblico nei confronti dei programmi di immunizzazione, nella consapevolezza che nessun vaccino è totalmente esente da rischi o completamente efficace. Nello stesso tempo è necessario garantire una tempestiva ed efficace

pag. 6/61 informazione scientifica in risposta alle notizie non corrette che vengono talvolta diffuse attraverso i mass media per evitare ingiustificati allarmi. Le strategie di promozione devono far parte integrante di ogni programma di vaccinazione anche perché il successo di tutti i programmi rivolti alla comunità dipende dalla attenzione con cui ogni cittadino ne segue lo sviluppo. e) Anagrafi vaccinali informatizzate. La creazione di un anagrafe vaccinale che permetta di conoscere lo stato vaccinale di ciascun bambino in qualsiasi luogo egli sia stato vaccinato e consenta garantire una corretta conduzione dei programmi di vaccinazione, la sorveglianza e il miglioramento delle coperture vaccinali costituisce una priorità assoluta e improrogabile per ogni servizio di vaccinazione della regione. f) Sorveglianza e monitoraggio. Si prevede l implementazione di un sistema di sorveglianza delle malattie prevenibili con vaccinazione tale da garantire la raccolta delle informazioni necessarie a monitorare e valutare i risultati dei programmi di vaccinazione ed il loro impatto sulla salute (ricoveri, complicanze, decessi). In particolare, si prevede lo sviluppo di un sistema di sorveglianza su ogni possibile evento avverso temporalmente correlato alla vaccinazione prevedendone la segnalazione tempestiva e dettagliata e garantendone il follow up. 2.1.3 Piani operativi specifici per il miglioramento del sistema vaccinale veneto Sulla base dei temi cardine che animano la discussione scientifica e l attuazione delle strategie vaccinali, considerati gli indirizzi del Piano Sanitario Nazionale 2005-2007, le priorità indicate dal neonato CCM e la normativa regionale, la Regione Veneto ha inoltre definito sei Piani specifici correlati alla riforma del calendario e finalizzate alla concreta attuazione di interventi sanitari a favore della popolazione in campo vaccinale: 2.1.3.1.1 Piano di eliminazione del morbillo e della Rosolia Congenita: verifica del raggiungimento degli obiettivi e delle attività previste dal Piano.

pag. 7/61 2.1.3.1.2 Piano per la ricerca attiva dei gruppi a rischio e attuazione di quanto previsto dalla DGR 2460/2004 per la prevenzione vaccinale nei gruppi a rischio 2.1.3.1.3 Elaborazione di un piano per l introduzione dei "nuovi vaccini" nel Veneto (meningococco C, pneumococco e varicella). 2.1.3.1.4 Piano per la sorveglianza attiva delle meningiti e delle patologie correlate alle nuove vaccinazioni introdotte. 2.1.3.1.5 Piano per il miglioramento della qualità dei Servizi Vaccinali mediante l istituto dell accreditamento e la formazione del personale. 2.1.3.1.6 Programma regionale denominato Canale Verde per la rilevazione delle reazioni avverse gravi a vaccino (RAV) e la consulenza vaccinale per gli operatori del territorio in collaborazione con l Università di Verona. 2.1.4 Monitoraggio del progetto Ogni Piano specifico prevede un monitoraggio delle attività con indicatori di efficacia e di qualità del programma. I principali indicatori dei vari programmi sono i seguenti: 2.1.4.1 Piano di eliminazione del morbillo e della Rosolia Congenita: - copertura vaccinale anti-morbillo-parotite-rosolia per una dose nei bambini al secondo anno di vita - copertura vaccinale per una dose di vaccino nei bambini oltre i due anni di vita e gli adolescenti suscettibili - copertura vaccinale per seconda dose nelle coorti 1992-1997 nel 2004 e per le coorti 1990-1991 nel 2005. 2.1.4.2 Piano per la ricerca attiva dei gruppi a rischio e attuazione di quanto previsto dalla DGR 2460/2004 per la prevenzione vaccinale nei gruppi a rischio:

pag. 8/61 - numero di Aziende ULSS che adottano il protocollo di ricerca attiva previsto dalla DGR. N. 4260/2004 - percentuali di copertura nei vari gruppi a rischio, - attivazione di una campagna regionale di marketing per uno specifico gruppo a rischio. 2.1.4.3 Offerta dei "nuovi vaccini" nel Veneto: - istituzione di un gruppo di lavoro dedicato ed elaborazione del documento di attuazione, - percentuali di copertura 2.1.4.4 Piano per la sorveglianza attiva delle meningiti e delle patologie correlate alle nuove vaccinazioni introdotte: - attivazione di una sorveglianza attiva delle meningiti nei laboratori che effettuano la diagnosi per le stesse nelle ULSS della regione - stesura di un protocollo per il monitoraggio dei casi di malattie infettive prevenibili con vaccinazione mediante verifica delle schede di dimissione ospedaliera. 2.1.4.5 Piano per il miglioramento della qualità dei Servizi Vaccinali mediante l istituto dell accreditamento e la formazione del personale: - rilevazione mediante questionario sulla situazione attuale dei servizi vaccinali del Veneto - numero di ULSS che hanno avviato un iter di accreditamento, - numero di ULSS che hanno partecipato ai corsi di counselling per le vaccinazioni destinati agli operatori - attivazione dei tavoli di concertazione periferici con la pediatria di famiglia. 2.1.4.6 Programma regionale denominato Canale Verde per la rilevazione delle reazioni avverse gravi a vaccino (RAV) e la consulenza vaccinale per gli operatori del territorio in collaborazione con l Università di Verona: - istituzione di un centro di Riferimento Regionale per le attività di sorveglianza delle Reazioni Avverse gravi a Vaccino - protocollo per l identificazione delle Reazioni Avverse gravi a Vaccino

pag. 9/61 2.1.5 Modalità di coordinamento del programma Il coordinamento delle attività dei Piani nella regione Veneto è assicurato dalla sinergia di dirigenti e professionisti del Servizio Sanità Pubblica della Direzione Regionale per la Prevenzione e rappresentanti delle Aziende Ulss del Veneto. L indirizzo della politica vaccinale è garantito dalla Commissione Regionale Malattie Infettive e Vaccinazioni costituita da esponenti della sanità pubblica, della pediatria di libera scelta ed ospedaliera e dell Università. Le proposte presentate nei Piani attuativi sono state elaborate da un gruppo di lavoro formato da rappresentanti dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica del Veneto, dalla Pediatria di Famiglia e dall Università; tale gruppo è coordinato dal Responsabile del Servizio di Sanità Pubblica della regione. A livello locale, ogni Azienda ULSS ha nominato un referente per la profilassi vaccinale che assicura l applicazione dei Piani ed il monitoraggio delle relative attività. 2.1.6 Tempi 2.1.6.1 Piano di eliminazione del morbillo e della Rosolia Congenita Cronogramma: in fase di attuazione 2.1.6.2 Piano per la ricerca attiva dei gruppi a rischio e attuazione di quanto previsto dalla DGR 2460/2004 per la prevenzione vaccinale nei gruppi a rischio Cronogramma: il programma è in fase di attuazione 2.1.6.3 Elaborazione di uno studio sull'impatto dell'introduzione dei "nuovi vaccini" nel Veneto e conseguente elaborazione di un programma strategico per le vaccinazioni disponibili per le Meningiti e per la Varicella. Cronogramma: attivazione del nuovo calendario dal 2006

pag. 10/61 2.1.6.4 Piano per la sorveglianza attiva delle meningiti e delle patologie correlate alle nuove vaccinazioni introdotte Cronogramma: attivazione entro il 2005. 2.1.6.5 Piano per il miglioramento della qualità dei Servizi Vaccinali mediante l istituto dell accreditamento e la formazione del personale. Cronogramma: in fase di attuazione 2.1.6.6 Programma regionale denominato Canale Verde per la rilevazione delle reazioni avverse gravi a vaccino (RAV) e la consulenza vaccinale per gli operatori del territorio in collaborazione con l Università di Verona. Cronogramma: in fase di attuazione