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ATLANTE NAZIONALE DEL TERRITORIO RURALE di DOSSIER di SAN TEODORO TEODORO SAN DOSSIER Dossier del Sistema Locale di SAN TEODORO Provincia di Nuoro Comuni di: Budoni, San Teodoro, Torpe

S O M M A R I O PRESENTAZIONE Lo sviluppo rurale nella prospettiva dei Sistemi Locali. Il contributo dell Atlante Rurale alla stagione di programmazione comunitaria GUIDA ALLA LETTURA I CARATTERI SOCIO - ECONOMICI Scheda socio-economica del Sistema Locale di SAN TEODORO L EVOLUZIONE DEL SISTEMA LOCALE I Sistemi Locali e i Piani di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna I Sistemi Locali al 1981 I Sistemi Locali al 1991 I Sistemi Locali al 2001 La zonizzazione dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) periodo 2007-2013 I CARATTERI TERRITORIALI L accessibilità e le variazioni di accessibilità della popolazione L accessibilità al 2010 Le variazioni di accessibilità 1951-2001 Le variazioni di accessibilità 1991-2001 Le variazioni di accessibilità 2001-2010 L ECONOMIA DEL SISTEMA LOCALE Il Valore Aggiunto in agricoltura - industria - servizi Il Valore Aggiunto TOTALE in agricoltura - industria - servizi La dinamica del Valore Aggiunto per i Sistemi Locali della Provincia di Nuoro nei tre macrosettori dal 2001 al 2005 LA CARATTERIZZAZIONE AGRICOLA I prodotti tipici e le identita territoriali Le Produzioni Tipiche Sistemi Locali nelle Identità territoriali Le eccellenze locali - prodotti tipici DOP e IGP, vini DOC DOCG e IGT I Prodotti Tipici: DOP, IGP (Denominazioni registrate presenti nel SL di San Teodoro) I Vini: DOC, DOCG e IGT (Denominazioni registrate presenti nel SL di San Teodoro) LE RISORSE CULTURALI E LA FRUIZIONE I Sistemi Locali e il Patrimonio culturale e paesaggistico Le città storiche Il patrimonio paesaggistico La fruizione L accessibilità e la fruizione L accessibilità ai parchi L OSPITALITÀ L offerta e la domanda turistica Gli esercizi agrituristici La popolazione turistica Le presenze turistiche negli esercizi alberghieri e complementari GLOSSARIO 2 ANALISI SWOT (pm) D O S S I E R del Sistema Locale

PRESENTAZIONE Lo sviluppo rurale nella prospettiva dei sistemi locali. Il contributo dell Atlante Rurale alla stagione di programmazione comunitaria Con la redazione dell Atlante Nazionale del Territorio Rurale, il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha promosso, a partire dagli anni 90, la formazione di un nuovo strumento di supporto alle politiche di sviluppo rurale. Uno strumento orientato ad indagare e interpretare le diverse geografie dello sviluppo rurale, impiegando strumenti di simulazione e di valutazione capaci di costruire indicatori significativi dell impatto sul territorio delle politiche agricole. Operando con una logica che ha così anticipato le direttive europee del 2001 sulla VAS che affermano la necessità di produrre sempre la valutazione di sostenibilità delle politiche. Nello scenario economico e territoriale che si è venuto largamente a modificare nel corso degli ultimi anni, riproporre in modo aggiornato i temi dell Atlante Rurale vuol dire assumere nuove ottiche e nuovi punti di vista. E vuol dire portare innanzitutto l attenzione sul tema emergente della dimensione locale dei processi di sviluppo. È in questo contesto che è infatti possibile apprezzare appieno il nuovo ruolo e i nuovi servizi che il territorio rurale è in grado di offrire alla società contemporanea. Una offerta di servizi in grado di interpretare positivamente la nuova frontiera della green economy e di valorizzarne le opportunità anche per territori posti ai margini dello sviluppo conosciuto dal paese nella lunga stagione della crescita urbana e industriale. L Atlante ben si presta, con il suo approccio geografico, a proporre visioni dello sviluppo locale che sanno trarre alimento dalla considerazione del capitale fisso sociale presente nello spazio rurale paesaggi agrari e risorse urbane ma anche delle condizioni di accessibilità con cui questo patrimonio si offre alla fruizione e della consistenza e qualità delle risorse umane e imprenditoriali che questa offerta possono organizzare. Là dove lo spazio rurale è non quindi solo il deposito di valori identitari e la garanzia di azione efficace sulla qualità dell ambiente (biodiversità, sicurezza), ma anche, con le sue comunità e le sue aziende agricole, il veicolo più forte per offrire l Italia ad una domanda turistica e fruitiva che cerca nei luoghi tanto il paesaggio colturale che quello culturale e nelle differenze locali orienta la propria preferenza e acquista servizi. La strategia si focalizza dunque sulla dimensione locale per portare in valore i servizi che il patrimonio è in grado di offrire ad una domanda globale, metropolitana e internazionale, divenuta più sensibile ed accorta, agendo con politiche appropriate su nuove ragioni di scambio e cooperazione tra la dimensione rurale e quella urbana. Da queste considerazioni prende avvio l iniziativa di focalizzare sulla dimensione dei Sistemi Locali il vasto patrimonio di indicatori territoriali e di rappresentazioni che l Atlante Rurale è venuto formando nel tempo, presentandone i dati e le immagini più significative per ciascuno degli oltre 600 sistemi locali in cui l ISTAT suddivide il territorio nazionale. La scelta dei Sistemi Locali consolida un orientamento largamente diffuso nella ricerca sociale che intende questi aggregati come una rappresentazione efficace della dimensione locale. Una scelta sicuramente fondata, posto che il territorio comunale appare ormai evidentemente inadeguato a rappresentare lo spazio di relazione della vita quotidiana della popolazione e che viceversa gli ambiti provinciali proiettano sul territorio un ritaglio amministrativo assai poco caratterizzato sotto il profilo geografico. La sfida è dunque quella di proporre per ciascun sistema locale letto nel proprio contesto regionale - in una dimensione che è geografica ancor prima che istituzionale i tratti caratterizzanti della propria fisionomia e del proprio potenziale. 3 SAN TEODORO

GUIDA ALLA LETTURA Il fascicolo è stato organizzato cercando di costruire un filo logico che tenga assieme le diverse dimensioni (geografica, economica, sociale, istituzionale) del locale e le sue diverse declinazioni tematiche che si possono offrire ad una strategia di approccio allo sviluppo che vuole essere appunto place based ed integrata. La parte introduttiva vuole offrire una prima istantanea del contesto che ci troviamo ad affrontare offrendo un panorama di indicatori statistici ad ampio spettro che può fungere da punto di partenza su cui basare i ragionamenti e le riflessioni. Il primo degli approfondimenti riguarda i luoghi: abbiamo ricostruito l evoluzione geografica dei Sistemi Locali del Lavoro nelle tre serie del 1981, 1991, e 2001, e abbiamo inquadrato i nostri Sistemi all interno della geografia stabilita nei Piani di Sviluppo Rurale, per dare una idea corretta del contesto geografico in cui si opera. Il passo successivo propone una interazione tra dato statistico localizzato e dimensione territoriale delle relazioni: tutte le differenti accezioni di accessibilità proposte sono sfaccettature dello stesso problema, ovvero la facilità per le persone di arrivare in determinati luoghi o accedere al sistema dei servizi. Iniziando dallo stato dell arte attuale (l accessibilità della popolazione residente al 2010) abbiamo osservato la variazione di questa grandezza del breve, medio, e lungo LE PROSPETTIVE periodo. DELLO SVILUPPO Una terza sezione propone l approfondimento dei caratteri economici, con l analisi del valore LOCALE aggiunto del sistema locale del lavoro con la collocazione dello stesso all interno della provincia (i sistemi locali da sia per valore della produzione, che dal punto di vista occupazionale. innovare) Un focus sulla caratterizzazione agricola, e le eccellenze locali in termini di prodotti tipici, introduce la parte conclusiva sulle risorse culturali e la fruizione, tutto da leggere nell ottica dell offerta turistica che presenta il sistema locale (città storiche, parchi naturali, patrimonio culturale vocazioni e marketing), e alla domanda che c è rispetto all offerta appena illustrata (accessibilità agli agriturismi, presenze turistiche, accessibilità della popolazione turistica). Il fascicolo del sistema locale non propone ancora una sintesi qualitativa delle diverse dimensioni indagate, che dia luogo ad esempio ad una valutazione SWOT. Una valutazione sicuramente appropriata nel contesto ma che sarebbe parso inadeguato e presuntuoso affrontare con un approccio a tavolino, operando con letture standardizzate e poco sensibili alle soggettività dei protagonismi locali. Questa sintesi conclusiva viene però proposta a titolo esemplificativo per alcuni dei sistemi locali, uno per ciascuna circoscrizione geografica regionale, scegliendo in modo del tutto arbitrario i luoghi per i quali i curatori della applicazione possono contare su un bagaglio di informazioni qualitative ulteriori e di riscontri con testimoni privilegiati che consentono pur con qualche pudore - di varcare la soglia dell interpretazione per mettere in valore il patrimonio informativo e consentire che si trasformi in discorso e visione. Quello che in modo arbitrario e provvisorio i curatori della ricerca hanno tentato di fare per i Sistemi Locali campione, meglio potranno fare, per ciascuno dei Sistemi, gli attori locali cui questo patrimonio informativo è rivolto, per costruire SLL di SAN TEODORO una interpretazione convincente dei caratsll con diverse esigenze di innovazione teri e delle peculiarità del locale, direttasll medio-bassa centralità e bassa dinamica SLL con processi di declino mente nel vivo del confronto sulle politiche SLL con processi di declino e basso reddito di sviluppo. SLL centrali e diamici La formazione dei fascicoli vuole offrire SLL ad alta centralità e forte dinamica Altri SLL meno dinamici informazioni e rappresentazioni non scontate a questo sforzo che vedrà impegnati i protagonisti locali delle politiche di sviluppo rurale della prossima stagione di programmazione comunitaria. 4 nota bene tra i Sistemi indicati per ciscuna provincia vengono riportati tutti i Sistemi Locali nei quali almeno un comune appartiene a quella provincia, indipendentemente dalla localizzazione del centro di riferimento del Sistema Locale. D O S S I E R del Sistema Locale

I CARATTERI SOCIO - ECONOMICI SCHEDA SOCIO - ECONOMICA DEL SISTEMA LOCALE DI SAN TEODORO INDICATORI GENERALI N COMUNI 3 POPOLAZIONE RESIDENTE AL 2010 12.236 POP. STRANIERA RESIDENTE AL 2009 607 STRANIERI PER 100 RESIDENTI 5,03 SUPERFICIE TERRITORIALE (KMQ) 253,1 RESIDENTI PER KMQ AL 2010 48,4 ABITANTI EQUIVALENTI (1) 49.148 ABITANTI EQUIVALENTI PER 100 RES. 402 UNITA' LOCALI AL 2001 1.118 INDICATORI SOCIODEMOGRAFICI - DEMOGRAFICI COMPONENTI MEDI PER FAM. AL 1991 3,14 COMPONENTI MEDI PER FAM. AL 2001 2,21 % FAMIGLIE CON 1 COMP.TE AL 2001 25,35 INDICE DI VECCHIAIA AL 2001 98,58 INDICE DI VECCHIAIA AL 2010 127,62 % POP. CON 64 ANNI E OLTRE AL 2001 14,99 % POP. CON 64 ANNI E OLTRE AL 2010 16,80 ANALFABETI E ALFABETI SENZA TITOLO PER 100 RES. =>6 ANNI 1991 22,83 COMUNI APPARTENENTI AL SISTEMA LOCALE DEL LAVORO (SLL) SAN TEODORO: Budoni, San Teodoro, Torpe ADDETTI AL 2001 2.565 P.LETTO ALBERGHIERI AL 2009 6.720 P.LETTO TOTALI AL 2009 13.940 NUMERO FAMIGLIE 2010 5.450 ANALFABETI E ALFABETI SENZA TITOLO PER 100 RES. =>6 ANNI - 2001 LAUREATI E DIPL. /100 RES. =>6 ANNI 1991 10,92 LAUREATI E DIPL. /100 RES. =>6 ANNI 2001 15,80 21,19 INDICATORI DEMOGRAFICI INDICATORI MERCATO DEL DEL LAVORO LAVORO TASSO ATTIVITA' 1991 37,67 VAR. % POP. RESIDENTE 1871-1921 87,62 VAR. % POP. RESIDENTE 1921-1951 62,22 VAR. % POP. RESIDENTE 1951-1961 14,88 VAR. % POP. RESIDENTE 1961-1971 -2,18 VAR. % POP. RESIDENTE 1971-1981 11,87 VAR. % POP. RESIDENTE 1981-1991 14,17 VAR. % POP. RESIDENTE 1991-2001 10,51 SALDO NATURALE 2006-10 PER 1000 RES. 1,95 SALDO MIGRATORIO 2006-10 PER 1000 RES. 9,71 INDICE DI RICAMBIO SOCIALE 2006-10 (2) 0,35 INDICE DI RICAMBIO TOTALE 2006-10 (3) 0,44 INDICATORI AMBIENTALI % SUP. >400 METRI 14,91 % SUP. >600 METRI 4,51 % SUP. >1200 METRI 0,00 % SUP. CON PENDENZA<5 33,39 % SUP. CON PENDENZA >25 3,05 % SUP. AD ALTA FERTILITA' 53,4 % SUP. AD ALTA NATURALITA' 3,8 % SAU SU SUPERFICIE 23,4 % AREE PROTETTE 2003 0,0 INDICATORI INSEDIATIVI PENDOLARI EXTRACOMUNALI PER 100 ATTIVI AL 2001 (4) 22,40 POP. ACCESSIBILE MEDIA IN 30' AL 1951 (5) 22.411 POP. ACCESSIBILE MEDIA IN 30' AL 1971 (5) 28.048 POP. ACCESSIBILE MEDIA IN 30' AL 2001 (5) 46.685 POP. ACCESSIBILE MEDIA IN 30' AL 2008 (5) 54.224 VAR. % POP. ACC. IN 30' 1951-71 25,1 VAR. % POP. ACC. IN 30' 1971-2001 66,4 VAR. % POP. ACC. IN 30' 1991-2001 12,8 VAR. % POP. ACC. IN 30' 2001-2008 16,2 DISTANZA MEDIA(IN PRIMI) DEI COMUNI DAL POLO URBANO PRINCIPALE 42,3 % POP. SPARSA (NUCLEI+C.S.) AL 1991 19,68 VAR. % ABITAZIONI TOT. 1991-01 53,04 TOTALE ABITAZIONI 2001 17.298 % ABITAZIONI VUOTE 2001 78,6% TASSO ATTIVITA' 2001 44,77 TASSO DISOCCUPAZIONE 2001 22,20 % ATTIVI AGRICOLTURA 2001 8,16 % ATTIVI INDUSTRIA 2001 34,14 % ATTIVI TERZIARIO 2001 57,69 INDICATORI ECONOMICI E - AGRICOLTURA R.L.S./U.L.A. 1990 (MIO ) (6) 13,35 VAR. % S.A.U. 1990-2000 -40,69 VAR. % GIORNATE LAV. AGRICOLO 1990-00 -13,80 HA S.A.U. PER AZIENDA AGRICOLA AL 1990 10,36 HA S.A.U. PER AZIENDA AGRICOLA AL 2000 7,69 V. AGG. AGRI/U.L.A. AL 2000 (7) 1.433.335,8 V. AGG. AGRI/S.A.U. AL 2000 (8) 752,4 SERVIZI INDICATORI ECONOMICI INDUSTRIA P.I.L. PRO CAPITE 1996 (MIO ) 21,24 REDDITO DISP. PRO CAPITE 2006 (9) 13.027,4 RAPPORTO ADDETTI/UNITA' LOCALI 2001 2,29 ADDETTI/ATTIVI EXTRA-AGRICOLI AL 2001 0,97 ADDETTI PER 100 RES. 2001 26,30 ADDETTI MANIFATTURIERO PER 100 RES. 2001 2,43 TOTALE UNITA' LOCALI 2009 2.456 UNITA' LOCALI PER 100 RESIDENTI 2009 20,36 % ADDETTI ARTIGIANI AL 2001 29,24 VAR. % ADDETTI INDUSTRIA 1991-01 17,73 VAR. % ADDETTI MANIFATTURA 1991-01 (10) 36,2 VAR. % ADDETTI 1991-2001 15,75 SERVIZI V.A. TERZIARIO/ADDETTO 2005 (11) 84.352,5 V.A. INDUSTRIA/ADDETTO 2005 (11) 62.109,1 % ADDETTI HITECH/ ADD. EXTRAGARICOLI (12) 3,2 % ADDETTI KIS/ ADD. TERZIARIO (13) 34,3 1 Gli abitanti equivalenti vengono calcolati sommando ai residenti gli abitanti potenziali delle case per vacanza nella misura di 4 abitanti per ogni alloggio. 2 L indice di ricambio sociale misura la quota di popolazione che è mutata nel periodo 2005-2009 per effetto di uscite e ingressi dovute a migrazioni. Nel caso dell aggregato è una media dei valori dei comuni che lo compongono. 3 L indice di ricambio totale misura la quota di popolazione che è mutata nel periodo 2005-2009 per effetto iscrizioni e cancellazioni all anagrafe, oltre che nascite e decssi. Nel caso dell aggregato è una media dei valori dei comuni che lo compongono. 4 Rapporto tra pendolari che escono dal comune e popolazione attiva (Dati Censimento Popolazione Istat 2001). 5 Per accessibilità si intende la quantità di popolazione residente raggiungibile in 30 minuti da un comune: il valore del raggruppamento esprime la media tra le accessibilità dei comuni facenti parte dell aggregato. 6 Media artimetica del quoziente comunale tra Reddito Lordo Standard (Censiomento Agricoltura Istat 2000) e Unità di Lavoro Annua. 7 Media aritmetica delle quantità di Valore Aggiunto Agricolo prodotte nei comuni inclusi nell aggregato sulla base delle ULA impiegate del 2000. 8 Media aritmetica dei quozienti tra valore aggiunto comunale come definito in 4) e Superficie Agricola Utilizzata. 9 Media aritmetica del reddito disponibile Istat 2006 ripartito a livello comunale sulla base dei redditi dichiarati. 10 Differisce dalla variabile sovrastante per il fatto che vengono considerati solo gli addetti che rientrano nella lettera D della classificazione ATECO (settore manifatturiero), mentre la dicitura industria include anche il settore costruzioni. 11 Il valore aggiunto unitario per addetto che viene associato al singolo comune ha come base di partenza il valore aggiunto dei Sistemi Locali del Lavoro, poi si effettua la media aritmetica tra tutti i comuni inclusi nel raggruppamento. 12 Quoziente tra ddetti nei settori hi-tech (fabbricazione di macchine, produzione di metalli e loro leghe, poste e telecomunicazioni, informatica, ricerca e sviluppo) e totale degli addetti dei settori secondario e terziario. 13 Quoziente tra addetti nei Knowledge Intensive Services (trasporti, poste, intermediazione finanziaria, attività immobiliari, informatica, sanità, istruzione) e totale degli addetti nel settore terziario. 5 SAN TEODORO

L EVOLUZIONE DEL SISTEMA LOCALE I SISTEMI LOCALI E I PIANI DI SVILUPPO RURALE (PSR) DELLA REGIONE SARDEGNA I Sistemi Locali al 1981 Alghero Arzachena Bono Bonorva Buddusò Calangianus La Maddalena Olbia Ozieri Perfugas Santa Teresa- Gallura Sassari Tempio Pausania Thiesi Valledoria Bitti Bosa Budoni Desulo Isili Jerzu Lanusei Macomer Nuoro Orosei Ottana Perdasdefogu Siniscola Sorgono Tortolì Cagliari Iglesias Muravera Nuraminis Senorbì Silius Villacidro Villamar Villasor Cuglieri Ghilarza Mogoro Oristano Samugheo San Vero Milis Terralba numero SL 46 6 I Sistemi Locali al 1991 Alghero Arzachena Benetutti Bono Bonorva Budduso Castelsardo La Maddalena Olbia Oschiri Ozieri Perfugas Pozzomaggiore Santa Teresa- Gallura Sassari Tempio Pausania Thiesi Valledoria Bitti Bosa Budoni Fonni Isili Jerzu Lanusei Macomer Nuoro Orosei Siniscola Sorgono Tortoli Cagliari Iglesias Muravera Pula Sanluri Sant antioco Senorbi Silius Villacidro Ales Ghilarza Mogoro Oristano Samugheo Terralba numero SL 46 D O S S I E R del Sistema Locale

L EVOLUZIONE DEL SISTEMA LOCALE I Sistemi Locali al 2001 Senorbì Silius Villacidro Ales Cuglieri Ghilarza Mogoro Oristano Terralba Alghero Arzachena Bono Bonorva Buddusò Calangianus Castelsardo La Maddalena Olbia Ozieri Ploaghe Santa TeresaGallura Sassari Tempio Pausania Thiesi Valledoria Bitti Bosa Isili Jerzu Lanusei Macomer Nuoro Orosei San Teodoro Siniscola Sorgono Tortolì Cagliari Carbonia Guspini Iglesias Muravera Pula Sanluri Santadi numero SL 45 La zonizzazione dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) nel periodo 2007-2013 superficie Kmq AREE RURALI PSR CLASSIFICAZIONE Poli85,55 UrbaniKmq 535,10 Aree ruralikmq ad agricoltura specializzata 3.852,33 Aree ruralikmq intermedie 19.616,91 Aree rurali Kmq con problemi di sviluppo totale 24.089,89 Kmq CLASSIFICAZIONE AREE RURALI PSR Poli Urbani Aree rurali ad agricoltura specializzata Aree rurali intermedie Aree rurali con problemi di sviluppo SAN TEODORO 7

I CARATTERI TERRITORIALI L ACCESSIBILITA E LE VARIAZIONI DI ACCESSIBILITA DELLA POPOLAZIONE L accessibilità al 2010 Accessibilità della popolazione residente al 2010 tempo 30 Sistema locale Acc. media 2010 Buddusò 9.857 Bitti 6.871 Bosa 14.960 Isili 18.168 Jerzu 8.419 Lanusei 27.181 Macomer 37.005 Nuoro 31.935 Orosei 18.166 San Teodoro 56.156 Siniscola 19.407 Sorgono 10.086 Tortolì 23.425 Cuglieri 17.100 Le variazioni di accessibilità 1951-2001 Differenza di accessibilità della popolazione residente 1951-2001 tempo 30 Sistema locale diff.acc. % 1951-2001 Buddusò -16,4 Bitti -40,3 Bosa -22,5 Isili -21,1 Jerzu -7,2 Lanusei 31,6 Macomer -7,4 Nuoro 26,3 Orosei 34,0 San Teodoro 108,3 Siniscola 55,9 Sorgono -23,0 Tortolì 48,5 Cuglieri -25,7 8 D O S S I E R del Sistema Locale

I CARATTERI TERRITORIALI Le variazioni di accessibilità 1991-2001 Differenza di accessibilità della popolazione residente 1991-2001 tempo 30 Sistema locale diff.acc. % 1991-2001 Buddusò -6,5 Bitti -8,9 Bosa -4,0 Isili -5,7 Jerzu -6,5 Lanusei -2,2 Macomer -4,7 Nuoro -2,9 Orosei 4,8 San Teodoro 12,8 Siniscola 11,9 Sorgono -6,4 Tortolì 0,8 Cuglieri -4,8 Le variazioni di accessibilità 2001-2010 Differenza di accessibilità della popolazione residente 2001-2010 tempo 30 Sistema locale diff.acc. % 2001-2010 Buddusò -5,0 Bitti -10,9 Bosa -1,9 Isili -6,3 Jerzu -1,8 Lanusei 0,4 Macomer -5,2 Nuoro -2,7 Orosei 8,5 San Teodoro 20,3 Siniscola 14,8 Sorgono -9,2 Tortolì 3,5 Cuglieri -3,0 9 SAN TEODORO

L ECONOMIA DEL SISTEMA LOCALE IL VALORE AGGIUNTO IN AGRICOLTURA - INDUSTRIA - SERVIZI - Anno 2005 Il Valore Aggiunto PRO-CAPITE Valore Aggiunto pro-capite al 2005 fino a 10.000 da 10.000 a 13.750 da 13.750 a 18.500 da 18.500 a 22.000 oltre 22.000 Il Valore Aggiunto - TOTALE dei SLL della provincia di Nuoro anni 2001-2005 - dati in milioni di euro Denominazione Totale 2001 Totale 2002 Totale 2003 Totale 2004 Totale 2005 Nuoro 1.472,7 1.541,9 1.599,1 1.523,6 1.569,1 Macomer 391,3 430,4 437,2 448,8 468,4 Tortolì 256,8 295,2 333,0 364,1 377,7 Isili 259,4 246,3 269,2 281,1 297,7 Lanusei 209,5 208,5 223,1 235,3 243,1 San Teodoro 119,8 150,0 177,6 189,7 200,6 Siniscola 151,3 165,1 173,2 173,1 189,7 Sorgono 159,7 161,5 172,4 172,7 185,6 Orosei 119,3 131,3 144,6 153,6 159,4 Jerzu 130,8 140,3 148,8 133,7 140,7 Bosa 70,2 71,2 77,2 79,2 86,5 Cuglieri 58,2 60,5 64,7 66,3 69,8 Buddusò 56,6 56,6 60,4 57,6 55,4 Bitti 47,9 48,5 53,6 54,7 55,0 La Dinamica del Valore Aggiunto per SLL nei tre macrosettori dal 2001 al 2005 Sll di Buddusò Sll di Bitti Sll di Bosa 40 40 80 30 20 10 30 20 10 60 40 20 10 D O S S I E R del Sistema Locale

L ECONOMIA DEL SISTEMA LOCALE Sll di Isili Sll di Jerzu Sll di Lanusei 250 120 200 200 150 100 50 100 80 60 40 20 150 100 50 Sll di Macomer Sll di Nuoro Sll di Orosei 400 1.500 120 300 200 100 1.000 500 100 80 60 40 20 200 SLL Sll SAN di San TEODORO Teodoro 150 Sll di Siniscola 120 Sll di Sorgono 150 100 50 100 50 100 80 60 40 20 Sll di Tortolì Sll di Cuglieri 300 50 250 200 150 100 50 40 30 20 10 11 SAN TEODORO

LA CARATTERIZZAZIONE AGRICOLA I PRODOTTI TIPICI E LE IDENTITA TERRITORIALI Le produzioni tipiche Numero prodotti DOPe IGP Numero Associazioni di Identità Associazioni presenti Nessuna Sistemi Locali nelle Identità territoriali fonte: Associazione Nazionale Res Tipica 12 D O S S I E R del Sistema Locale

LA CARATTERIZZAZIONE AGRICOLA LE ECCELLENZE LOCALI: PRODOTTI TIPICI DOP, IGP E VINI DOC, DOCG, IGT I Prodotti Tipici: DOC E IGP (Denominazioni registrate presenti nel SL di San Teodoro) PRODOTTI TIPICI Agnello di Sardegna IGP Fiore Sardo DOP Pecorino Romano DOP Pecorino Sardo DOP Olio extra-vergine di oliva Sardegna DOP Carciofo Spinoso di Sardegna DOP Numero prodotti DOP e IGP I Vini: DOC, DOCG E IGT (Denominazioni registrate presenti nel SL di San Teodoro) VINI DOC, DOCG e IGT Colli del Limbara IGT Isola dei Nuraghi IGT Provincia di Nuoro IGT Cannonau di Sardegna DOC Monica di Sardegna DOC Moscato di Sardegna DOC Sardegna Semidano DOC Vermentino di Gallura DOC Vermentino di Sardegna DOC Numero vini DOC, DOCG e IGT 13 SAN TEODORO

LE RISORSE CULTURALI E LA FRUIZIONE IL PATRIMONIO CULTURALE E PAESAGGISTICO Le città storiche Il patrimonio paesaggistico PAESAGGI RURALI DI INTERESSE STORICO () DELLA REGIONE SARDEGNA 1 2 3 4 5 Paraggi rurali dell Asinara Oliveti periurbani del sassarese Sugherete galluresi Vigneti tradizionali del Mandrolisai Paesaggio agro-silvo-pastorale del Monte Minerva Porto Torres (SS) Sassari (SS) Aglientu (SS) Atzara (NU) Villanova Monteleone (SS) () fonte: Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali di interesse Storico - MIPAAF-DG Sviluppo Rurale 14 D O S S I E R del Sistema Locale

LE RISORSE CULTURALI E LA FRUIZIONE LA FRUIZIONE L accessibilità e la fruizione Rete ferroviaria in esercizio Rete ferroviaria dismessa Rete ciclabile EUROVELO Altre ciclovie (da FIAB - Rete Ciclabile Nazionale) Aeroporti maggiori Aeroporti minori Posti barca porti turistici Parchi nazionali e regionali SIC e ZPS sfondo Uso storico del suolo CNR Touring 1958-62 L accessibilità e i parchi Accessibilità ai parchi nazionali e regionali al 2009 - tempo 30 15 SAN TEODORO

L OSPITALITA L OFFERTA E LA DOMANDA TURISTICA Gli esercizi agrituristici Accessibilità agli esercizi agrituristici al 2010 - tempo 30 La popolazione turistica posti letto posti letto Sistema Locale alberghieri es.compl. Buddusò 48 74 Bitti 28 140 Bosa 726 428 Isili 391 442 Jerzu 264 534 Lanusei 384 786 Macomer 190 82 Nuoro 3.927 2.433 Orosei 4.918 3.197 San Teodoro 7.589 5.953 Siniscola 738 2.535 Sorgono 667 633 Tortolì 5.145 6.010 Cuglieri 174 1.706 Accessibilità della popolazione turistica al 2010 - tempo 30 16 D O S S I E R del Sistema Locale

L OSPITALITA Arrivi e presenze turistiche negli esercizi alberghieri al 2010 e 2005 Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri al 2010 e 2005 ESERCIZI ALBERGHIERI 2010 ESERCIZI ALBERGHIERI 2005 CIRCOSCRIZIONE TURISTICA Italiani Stranieri Italiani Stranieri Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi e presenze turistiche negli esercizi alberghieri al 2010 e 2005 Nuoro 9.163 23.152 2.065 5.944 17.265 33.212 3.469 6.521 Altri comuni Nuoro 120.371 721.837 74.467 402.900 133.000 1.056.994 58.676 412.136 TOTALE 129.534ESERCIZI 744.989 ALBERGHIERI 76.532 2010 408.844 150.265ESERCIZI 1.090.206 ALBERGHIERI 62.145 2005 418.657 CIRCOSCRIZIONE TURISTICA Italiani Stranieri Italiani Stranieri Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi e presenze turistiche negli esercizi complementari al 2010 e 2005 Nuoro 9.163 23.152 2.065 5.944 17.265 33.212 3.469 6.521 Altri comuni Nuoro 120.371 721.837 74.467 402.900 133.000 1.056.994 58.676 412.136 TOTALE 129.534 ESERCIZI 744.989 COMPLEMENTARI 76.5322010 408.844 150.265 ESERCIZI 1.090.206 COMPLEMENTARI 62.1452005 418.657 CIRCOSCRIZIONE TURISTICA Italiani Stranieri Italiani Stranieri Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi e presenze turistiche negli esercizi complementari al 2010 e 2005 Nuoro 340 617 245 452 10 10 4 6 Arrivi e presenze negli esercizi complementari al 2010 e 2005 Altri comuni Nuoro 78.594 579.989 42.394 226.260 49.830 388.883 26.642 121.480 TOTALE 78.934 ESERCIZI 580.606 COMPLEMENTARI 42.6392010 226.712 49.840 ESERCIZI 388.893 COMPLEMENTARI 26.6462005 121.486 CIRCOSCRIZIONE TURISTICA Italiani Stranieri Italiani Stranieri Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Nuoro 340 617 245 452 10 10 4 6 Altri comuni Nuoro 78.594 579.989 42.394 226.260 49.830 388.883 26.642 121.480 TOTALE 78.934 580.606 42.639 226.712 49.840 388.893 26.646 121.486 Circoscrizioni turistiche della provincia di Nuoro al 2010 17 SAN TEODORO

GLOSSARIO GLOSSARIO: L ACCESSIBILITA ; Cosa misura, come si misura Accessibilità, centralità, mercato potenziale L accessibilità generale della popolazione rappresenta uno degli indicatori più efficaci per misurare le condizioni di centralità di un determinato territorio misurando le dimensioni del bacino di utenza che è rappresentato dalla somma della popolazione insediata i tutti i luoghi che da quel luogo sono raggiungibili, muovendosi entro un intervallo spazio-temporale pre-determinato lungo le reti di mobilità presenti; reti qualificate in funzione della loro morfologia ed alle loro caratteristiche funzionali. Un indicatore di centralità che misura il mercato potenziale di una determinata offerta localizzata sul territorio di servizi pubblici o privati (di beni pubblici o merci), naturalmente senza tener conto delle possibile concorrenza che altre analoghe offerte localizzate su territorio possono esercitare. Non a caso, per comunicare con immediatezza il significato di una carta di accessibilità della popolazione è usuale fare riferimento al suo impiego per la localizzazione delle grandi strutture commerciali per le quali il valore dell accessibilità come misura del mercato potenziale, è del tutto evidente. Le diverse popolazioni accessibili Per rappresentare le condizioni di accessibilità del territorio è possibile che la popolazione residente venga sostituita dai valori di altre popolazioni : ad esempio i turisti, gli addetti all industria, o in senso ancora più ampio, da valori economici,come il PIL, o funzionali, come i posti letto ospedalieri o le aule scolastiche o altre unità di offerta di servizi. Ciascuno di questi indicatori rappresenta sempre un potenziale di mercato (latu sensu) per l offerta di una qualche specie di servizi: l accessibilità ai posti barca diportistici rappresenterà un mercato potenziale per i servizi di accoglienza turistica, l accessibilità agli addetti all industria o al PIL, per esempio, rappresenta il mercato potenziale per l offerta di servizi alle imprese e così via. L accessibilità come media mobile spaziale C è però un significato più generale ed astratto delle rappresentazione della distribuzione geografica di un fenomeno attraverso la misura delle sue condizioni di accessibilità ed è quella che l accessibilità rappresenta una sorta di media mobile spaziale che, come le usuali medie mobili temporali, consente di smorzare le fluttuazioni statistiche di natura casuale. Ogni volta che si tratta un indicatore statistico rappresentandone la distribuzione nello spazio per unità geostatistiche che presentano una forte disaggregazione, il rischio che la normale oscillazione casuale dei valori osservati generi distribuzioni a macchia di leopardo si presenta con regolarità rendendo meno evidente ed immediato il senso della rappresentazione. Pensate a due piccoli comuni contigui che presentino una connotazione funzionale complementare: uno sede piuttosto di attività economiche e l altro che ospita prevalentemente funzioni residenziali (di soggetti che magari trovano nel comune contiguo la propria sede di lavoro). Un indicatore di consistenza del potenziale economico locale come è ad esempio il numero di addetti per 100 residenti presenterà configurazioni opposte nei due comuni senza che ciò testimoni una differenza effettivamente significativa nelle condizioni di vita delle due popolazioni. Se però, attraverso il calcolo e la rappresentazione della accessibilità, noi misuriamo il potenziale locale non solo per il valore caratteristico di una certa unità amministrativa (che peraltro, come accade per i comuni italiani, è assai variabile nelle stesse dimensioni geografiche) ma anche per quelli che caratterizzano il suo intorno, possiamo attenuare - sino a rendere trascurabili - le variazioni aleatorie e cogliere con immediatezza il valore strutturale del fenomeno rappresentandone la effettiva variabilità geografica. Questa rappresentazione della distribuzione geografica di indicatori socio-economici attraverso una loro media mobile spaziale è dunque un contributo di portata più generale che l analisi della accessibilità consente di offrire alle scienze regionali. Una misura generalizzata Il modello di calcolo dei valori di accessibilità della popolazione ha il suo nocciolo in un grafo infrastrutturale i cui rami sono le infrastrutture stradali e ferroviarie e i cui vertici sono punti rappresentativi dei luoghi geografici nei quali sono concentrati gli insediamenti (le frazioni geografiche risultanti al censimento della popolazione del 1951). La misura della accessibilità non è tuttavia limitata ai soli vertici del grafo ma può essere estesa, attraverso un apposito algoritmo, ad una maglia indifferenziata (grid) che copre con passo regolare l intero territorio, considerando le velocità medie consentite dalla morfologia del territorio o dalla densità del reticolo minore e considerate le barriere fisiche invalicabili. 18 D O S S I E R del Sistema Locale

analisi SWOT analisi SWOT appunti per una analisi SWOT punti di forza punti di debolezza minacce opportunita

SISTEMA LOCALE DI SAN TEODORO SISTEMA LOCALE DI SAN TEODORO Elaborazione su base Touring Carta Stradale d Italia 1:200.000