Alle pagine da 4 a 7: il testo della dichiarazione n. 4 è sostituito dal seguente:

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CONFERENZA DEI RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI Bruxelles, 22 ottobre 2007 (23.10) (Or. fr) CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 ERRATA CORRIGE DELLA NOTA della Presidenza della CIG in data: 22 ottobre 2007 alla: Conferenza intergovernativa (CIG) Oggetto: CIG 2007 Progetto di dichiarazioni Occorre apportare le seguenti correzioni al testo: Alle pagine da 4 a 7: il testo della dichiarazione n. 4 è sostituito dal seguente: "4. Dichiarazione relativa agli articoli 9 C, paragrafo 4 del trattato sull'unione europea e 205, paragrafo 2 del trattato sul funzionamento dell'unione europea La conferenza dichiara che la decisione relativa all'attuazione degli articoli 9 C, paragrafo 4 del trattato sull'unione europea e 205, paragrafo 2 del trattato sul funzionamento dell'unione europea sarà adottata dal Consiglio alla data della firma del trattato che modifica il trattato sull'unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea ed entrerà in vigore il giorno dell'entrata in vigore di detto trattato. Il progetto di decisione figura qui di seguito. Progetto di decisione del Consiglio relativa all'attuazione degli articoli 9 C, paragrafo 4 del trattato sull'unione europea e 205, paragrafo 2 del trattato sul funzionamento dell'unione europea tra il 1º novembre 2014 e il 31 marzo 2017, da un lato, e a decorrere dal 1º aprile 2017, dall'altro Il CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 1

considerando quanto segue: (1) È opportuno adottare disposizioni tali da consentire una transizione fluida dal sistema decisionale del Consiglio a maggioranza qualificata - quale definito all'articolo 3, paragrafo 3 del protocollo sulle disposizioni transitorie, che continuerà ad applicarsi fino al 31 ottobre 2014 - al sistema di voto previsto agli articoli 9 C, paragrafo 4 del trattato sull'unione europea e 205, paragrafo 2 del trattato sul funzionamento dell'unione europea, che si applicherà a decorrere dal 1 novembre 2014, comprese, durante un periodo transitorio fino al 31 marzo 2017, le disposizioni specifiche di cui all'articolo 3, paragrafo 2 di detto protocollo. (2) Si rammenta che è pratica del Consiglio compiere ogni sforzo per rafforzare la legittimità democratica delle deliberazioni prese a maggioranza qualificata. DECIDE: Sezione 1 Disposizioni applicabili tra il 1 novembre 2014 e il 31 marzo 2017 Articolo 1 Tra il 1 novembre 2014 e il 31 marzo 2017, se un numero di membri del Consiglio che rappresenta a) almeno i tre quarti della popolazione, o b) almeno i tre quarti del numero degli Stati membri, necessari per costituire una minoranza di blocco risultante dall'applicazione degli articoli 9 C, paragrafo 4 del trattato sull'unione europea e 205, paragrafo 2 del trattato sul funzionamento dell'unione europea, manifesta l'intenzione di opporsi all'adozione da parte del Consiglio di un atto a maggioranza qualificata, il Consiglio discute la questione. Articolo 2 Durante le discussioni, il Consiglio fa tutto il possibile per raggiungere, entro un tempo ragionevole e senza pregiudicare i limiti di tempo obbligatori stabiliti dal diritto dell'unione, una soluzione soddisfacente che tenga conto delle preoccupazioni manifestate dai membri del Consiglio di cui all'articolo 1. Articolo 3 A tal fine, il presidente del Consiglio mette in atto, con l'assistenza della Commissione e nel rispetto del regolamento interno del Consiglio, qualsiasi iniziativa necessaria per facilitare la realizzazione di una più ampia base di accordo nel Consiglio. I membri del Consiglio gli prestano la loro assistenza. CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 2

Sezione 2 Disposizioni applicabili a decorrere dal 1º aprile 2017 Articolo 4 A decorrere dal 1 aprile 2017, se un numero di membri del Consiglio che rappresenta a) almeno il 55% della popolazione, o b) almeno il 55% del numero degli Stati membri, necessari per costituire una minoranza di blocco risultante dall'applicazione degli articoli 9 C, paragrafo 4, primo comma del trattato sull'unione europea o 205, paragrafo 2 del trattato sul funzionamento dell'unione europea, manifesta l'intenzione di opporsi all'adozione da parte del Consiglio di un atto a maggioranza qualificata, il Consiglio discute la questione. Articolo 5 Durante le discussioni, il Consiglio fa tutto il possibile per raggiungere, entro un tempo ragionevole e senza pregiudicare i limiti di tempo obbligatori stabiliti dal diritto dell'unione, una soluzione soddisfacente che tenga conto delle preoccupazioni manifestate dai membri del Consiglio di cui all'articolo 4. Articolo 6 A tal fine, il presidente del Consiglio mette in atto, con l'assistenza della Commissione e nel rispetto del regolamento interno del Consiglio, qualsiasi iniziativa necessaria per facilitare la realizzazione di una più ampia base di accordo nel Consiglio. I membri del Consiglio gli prestano la loro assistenza. Sezione 3 Entrata in vigore e decorrenza della decisione Articolo 7 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'entrata in vigore del trattato che modifica il trattato sull'unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea.". CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 3

Alla pagina 14: il testo della dichiarazione n. 28 è sostituito dal seguente: "28. Dichiarazione relativa alla delimitazione delle competenze La conferenza sottolinea che, conformemente al sistema di ripartizione delle competenze tra l'unione e gli Stati membri previsto dal trattato sull'unione europea e dal trattato sul funzionamento dell'unione europea, qualsiasi competenza non attribuita all'unione nei trattati appartiene agli Stati membri. Quando i trattati attribuiscono all'unione una competenza concorrente con quella degli Stati membri in un determinato settore, gli Stati membri esercitano la loro competenza nella misura in cui l'unione non ha esercitato la propria o ha deciso di cessare di esercitarla. Quest'ultimo caso si verifica quando le competenti istituzioni dell'unione decidono di abrogare un atto legislativo, in particolare per assicurare meglio il rispetto costante dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. Il Consiglio può chiedere, su iniziativa di uno o più dei suoi Stati membri (rappresentanti di Stati membri) e in conformità dell'articolo 208 del trattato sul funzionamento dell'unione europea, alla Commissione di presentare proposte per abrogare un atto legislativo. La conferenza si compiace che la Commissione dichiari che presterà particolare attenzione a queste richieste. Parimenti, i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di conferenza intergovernativa, conformemente alla procedura di revisione ordinaria di cui all'articolo 33, paragrafi da 2 a 5 del trattato sull'unione europea possono decidere di modificare i trattati, anche per accrescere o ridurre le competenze attribuite all'unione in detti trattati.". Alla pagina 17: tra le dichiarazioni nn. 38 e 39 è inserita la nuova dichiarazione seguente: "38 bis. Dichiarazione relativa all'articolo 9 E del trattato sull'unione europea 1. La conferenza dichiara che, durante i lavori preparatori della nomina dell'alto rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza prevista alla data di entrata in vigore del trattato che modifica il trattato sull'unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, conformemente all'articolo 9 E del trattato sull'unione europea e all'articolo 5 del protocollo sulle disposizioni transitorie, e il cui mandato decorrerà da tale data fino alla scadenza del mandato della Commissione in carica a tale data, saranno presi gli opportuni contatti con il Parlamento europeo. 2. Inoltre, la conferenza ricorda che, per quanto riguarda l'alto rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, il cui mandato decorrerà dal novembre 2009 nello stesso momento e per la stessa durata della Commissione successiva, sarà nominato in conformità delle disposizioni degli articoli 9 D e 9 E del trattato sull'unione europea.". CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 4

Alla pagina 17: dopo la dichiarazione n. 39 sono inserite le tre nuove dichiarazioni seguenti: "39 A. Dichiarazione relativa all'articolo 222 del trattato sul funzionamento dell'unione europea concernente il numero di avvocati generali presso la Corte di giustizia La conferenza dichiara che se, in conformità dell'articolo 222, primo comma del trattato sul funzionamento dell'unione europea, la Corte di giustizia chiederà che il numero degli avvocati generali sia aumentato di tre (undici avvocati generali anziché otto), il Consiglio, deliberando all'unanimità, approverà tale aumento. In tal caso, la conferenza conviene che la Polonia disporrà, come già avviene per Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito, di un avvocato generale permanente e non parteciperà più al sistema di rotazione, mentre l'attuale sistema di rotazione riguarderà cinque avvocati generali anziché tre. 39 B. Dichiarazione sulla composizione del Parlamento europeo Il seggio supplementare al Parlamento europeo sarà attribuito all'italia. 39 C. Dichiarazione sull'accordo politico del Consiglio europeo relativo al progetto di decisione sulla composizione del Parlamento europeo Il Consiglio europeo darà il suo accordo politico in merito al progetto riveduto di decisione sulla composizione del Parlamento europeo, in base alla proposta del Parlamento europeo.". CIG 3/1/07 REV 1 COR 2 5