programma pluriennale di intervento per la gestione delle risorse umane e per la razionalizzazione della spesa di personale



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Allegato alla deliberazione n. 44 del 20 aprile 2015 Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Brescia programma pluriennale di intervento per la gestione delle risorse umane e per la razionalizzazione della spesa di personale

LE PRESCRIZIONI NORMATIVE Nell affrontare l'analisi della gestione delle risorse umane, è opportuno fornire preliminarmente un quadro delle disposizioni che negli ultimi anni sono state emanate, in modo peraltro disomogeneo e a volte contraddittorio. Assunzioni Il quadro assunzionale è da anni caratterizzato da numerosi vincoli e limitazioni, posti per il contenimento della spesa pubblica. Fino al 2011 la possibilità di assunzione per il sistema camerale era basata sugli indicatori di equilibrio economico finanziario di cui al D.M. 8/2/2006, definiti in base a parametri strutturali e dimensionali, che consentivano un utilizzo progressivamente più alto delle risorse derivanti dalla cessazioni dal servizio in relazione alla loro percentuale d incidenza: - 70% del costo delle cessazioni intervenute nell'anno precedente se l'indice di equilibrio economico-finanziario risultava inferiore a 35; - 35% del costo delle cessazioni intervenute nell'anno precedente se l'indice di equilibrio economico-finanziario risultava compreso tra 36 e 45; - 25% del costo delle cessazioni intervenute nell'anno precedente se l'indice di equilibrio economico-finanziario risultava superiore a 45. L'indice generale di equilibrio economico-finanziario della Camera di Commercio di Brescia, impiegato per definire le assunzioni degli anni precedenti, era il seguente: triennio 2004-2006 (per l'anno 2008...21,06 triennio 2005-2007 (per l'anno 2009)...21,03 triennio 2006-2008 (per l'anno 2010)...20,65 triennio 2007-2009 (per l'anno 2011)...20,59 triennio 2008-2010 (per l'anno 2012)...21,49 ossia sempre inferiore rispetto alla soglia minima stabilita di 35, utile per poter procedere alle assunzioni nel limite di una spesa pari al 70% di quella relativa alle cessazioni dell'anno precedente. Dal 2012 sono subentrate nuove regole per le assunzioni a tempo indeterminato nelle Camere di Commercio, che hanno abbassato il limite percentuale per le nuove assunzioni al 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell anno precedente. Per l'anno 2015 le Camere di Commercio possono procedere ad assunzioni nel limite del 50% della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente. L'individuazione dei limiti assunzionali avviene ora complessivamente su base nazionale e la relativa assegnazione alle singole Camere di Commercio delle unità di personale da assumere è stabilita con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico sulla base dei criteri individuati da un'apposita commissione costituita presso il medesimo Ministero. Dal 2016 è previsto un limite assunzionale del 100% della spesa corrispondente alle cessazioni dell anno precedente, sempre su riparto nazionale. 1

Spese per il personale assunto a tempo determinato Dal 2010 il limite complessivo alla spesa per personale a tempo determinato è previsto nella misura del 50% del costo sostenuto per le stesse finalità nell'anno 2009. Spese relative a contratti di somministrazione di lavoro Dal 2010 il limite alla spesa per contratti di somministrazione di lavoro è fissato nella misura del 50% del costo sostenuto per le rispettive finalità nell'anno 2009. Riduzione del valore dei buoni pasto A decorrere dal 1 ottobre 2012 il valore dei buoni pasto attribuiti al personale, anche di qualifica dirigenziale, non può superare il valore nominale di 7,00 euro. I risparmi di spesa costituiscono economie di bilancio, concorrono al miglioramento dei saldi di bilancio e non possono essere utilizzate per incrementare i fondi per la contrattazione integrativa. Divieto di trattamenti economici sostitutivi delle ferie Dal 2012 le ferie, i riposi ed i permessi spettanti al personale, anche di qualifica dirigenziale, sono obbligatoriamente fruiti secondo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti e non danno luogo in nessun caso alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi. Obbligo di revisione della spesa per i servizi stipendiali Sono stati introdotti con decreto ministeriale 6.7.2012 specifici parametri costo/qualità, da rispettarsi nell'affidamento dei servizi stipendiali. A partire dal 1.1.2013 Infocamere ha proceduto ad erogare in continuità i servizi stipendiali come attualmente organizzati, operando comunque una riduzione del listino del 15% alle voci di spesa di cui al D.L. 6.7.2012 n.95. Dal 1.1.2014 i costi sono tenuti allineati alle tariffe applicate dal MEF, così come definite dal citato decreto ministeriale (attualmente determinate in 2,80/2,50 a cedolino/mese a seconda del numero dei dipendenti gestiti). Riduzione del 50% delle spese per missioni in Italia e all'estero A decorrere dal 2011 non si possono effettuare spese per missioni, anche all'estero, per un ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2009, con obbligo di versamento allo Stato della differenza. Dalla disposizione in esame è escluso il personale adibito a funzioni ispettive, nonché il personale impegnato nello svolgimento di funzioni istituzionali relative a compiti di verifica e controllo. Limitazione dell'uso dell'auto propria nelle missioni A decorrere dal 2010 sono state introdotte limitazioni all'utilizzo dell'auto personale nelle missioni per servizio. Dalla disposizione in esame è escluso il personale adibito a funzioni ispettive, nonché il personale impegnato nello svolgimento di funzioni istituzionali relative a compiti di verifica e controllo. Con deliberazione n.116 del 2

15.10.2010 e con successivo ordine di servizio n.26 del 29.10.2010, sono stati predisposti gli atti organizzativi interni, necessari per disciplinare l'uso dell'auto propria, richiamando il personale ad attenersi ai principi di contenimento della spesa contenuti nella disposizione in esame, facendo ricorso al mezzo proprio solo qualora risulti economicamente più vantaggioso. Riduzione del 50% delle spese per la formazione A decorrere dall'anno 2011 la spesa annua sostenuta per attività esclusivamente di formazione non deve essere superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2009, con obbligo di versamento allo Stato della differenza. La norma richiama le amministrazioni al contenimento della spesa, ponendo un limite preciso al finanziamento delle attività esclusivamente formative dei pubblici dipendenti. Blocco dei contratti Dal 2010 tra le misure urgenti è stato introdotto il blocco dei contratti, senza possibilità di recupero per il triennio 2010-2012. Per gli anni 2013, 2014 e 2015 si dà luogo alle procedure contrattuali e negoziali per la sola parte normativa e senza possibilità di recupero per la parte economica. E' fatta salva l'erogazione dell'indennità di vacanza contrattuale nelle misure previste a decorrere dall'anno 2010. Limite del fondo per il salario accessorio A decorrere dall'anno 2011 l ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, delle amministrazioni pubbliche, non può superare il corrispondente importo dell anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. Limite massimo dei trattamenti retributivi A decorrere dal 1 maggio 2014, il limite massimo dei trattamenti retributivi annuali del personale pubblico è fissato in euro 240.000, comprensivo di competenze fisse e accessorie al lordo dei contributi fiscali e contributivi a carico del lavoratore e al netto degli oneri riflessi a carico dell amministrazione (contributi previdenziali e Irap). Tale disposizione sostituisce il precedente limite corrispondente al trattamento economico annuale complessivo spettante per la carica di Primo Presidente della Corte di Cassazione. 3

LE AZIONI PRECEDENTI La Camera di Commercio di Brescia è in grado di presentare un percorso di costante attenzione nella gestione delle risorse umane e delle risorse economiche ad esse correlate. Un cammino che trae origine da una profonda revisione organizzativa, operata nel corso degli anni 90, e che è proseguita in termini di innovazione ed efficientamento, sia regolamentari che gestionali, anche nel primo decennio degli anni 2000. La perdurante crisi economica, che ha generato numerosi e disarticolati interventi normativi nazionali sulla disciplina delle risorse umane, ha visto questa Camera di Commercio reggere l'urto, perchè consolidata nel tempo dalle buone prassi, come ha riconosciuto Unioncamere Nazionale nel 2014, che ha evidenziato come i parametri di virtuosità, che mettono in relazione costo del personale, entrate correnti, numero di dipendenti e numero di imprese iscritte, collochino questo Ente ai primi posti tra le Camere di Commercio italiane. Tale risultato è il frutto di scelte organizzative e gestionali adottate nei precedenti anni, attraverso politiche di contenimento e di razionalizzazione dei costi del personale, attraverso un'attività continua di monitoraggio dell'utilizzo delle risorse ed un sistema di valutazione periodica dei risultati conseguiti, nell ambito degli obiettivi affidati ai dirigenti. Appare quindi più che opportuno, in tale contesto, rappresentare in modo sintetico la collocazione della Camera di Commercio di Brescia nel sistema di benchmark camerale nazionale, elaborato da Unioncamere Nazionale, proprio per fissare il punto di partenza delle prossime azioni ed interventi che verranno messi in atto dall'ente bresciano con il presente Programma. L'analisi che segue riporta un insieme di indicatori di andamento gestionale di varia natura, anche attraverso grafici esemplificativi, in grado di rappresentare i costi e le risorse assorbite, sulla base di diversi dati di confronto : - indagini svolte da Unioncamere tramite il sistema telematico Pareto, attraverso il quale le Camere di Commercio mettono a confronto le performance raggiunte (i risultati conseguiti e le risorse utilizzate) utilizzando il cluster dimensionale cui appartengono le Camere di Commercio con più di 80.000 imprese iscritte; - risultati della rilevazione del Conto Annuale sul pubblico impiego pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato, che raccoglie i dati sulla consistenza e i costi del personale della Pubblica Amministrazione e costituisce fonte ufficiale di informazioni per le decisioni in materia di pubblico impiego da assumere nelle sedi istituzionali. I dati di confronto con le altre Camere di Commercio sono aggiornati al 2013, dal momento che ad oggi i dati relativi al 2014 sono ancora in corso di rilevazione. 4

Tabella 1 Andamento delle assunzioni 175 170 165 160 155 150 145 140 IL PERSONALE DI RUOLO 149 158 158 159 160 160 158 155 152 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 IL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO Sulla base degli indirizzi strategici e dei programmi operativi definiti ogni anno con il Bilancio Preventivo, è stato determinato il fabbisogno di personale sulla base dei seguenti elementi indicati dalla Giunta camerale: assunzioni di personale a tempo indeterminato in sostituzione del personale cessato dal servizio nell anno precedente, nei limiti di spesa previsti dalla legge; 25 21 20 15 10 18 20 17 13 11 8 7 7 riduzione del personale precario, nei limiti di spesa previsti dalla legge. 5 0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 TOTALE DIPENDENTI IN SERVIZIO 2010 2011 2012 2013 2014 dipendenti a tempo indeterminato e pieno dipendenti a tempo indeterminato e parziale dipendenti a tempo determinato dipendenti in somministrazione 123 123 125 124 122 35 36 35 36 36 12 11 6 6 6 1 0 2 1 1 Totale dipendenti 171 170 168 167 165 5

Tabella 2 Andamento del costo del personale - Bilanci d'esercizio della Camera di Brescia Il costo del personale rappresenta una delle voci di spesa tra le più importanti e significative. Il continuo monitoraggio della spesa permette di incidere sulle scelte e sugli obiettivi gestionali in termini di: ottimizzazione delle risorse, scelte contrattuali decentrate, gestione degli obiettivi collettivi e individuali, gestione degli incentivi economici. 7.224.752 7000000 6.915.042 7.026.501 6.913.100 6.942.940 6.694.571 6.464.026 6000000 5000000 spesa 2008 spesa 2009 spesa 2010 spesa 2011 spesa 2012 spesa 2013 spesa 2014 (*) i dati della spesa 2014 sono calcolati da preconsuntivo in data 31.12.2014 Dal 2010, a seguito delle politiche gestionali dell'ente, il costo del personale è diminuito progressivamente fino al 2014, complessivamente - 10,5%. SPESA 2010 SPESA 2011 SPESA 2012 SPESA 2013 SPESA 2014-168.777-311.652 29.841-248.369-230.545-2% -4% 0% -4% -3% 6

Tabella 3 Costo medio del personale (elaborazione Pareto) Costo medio del personale Costo delle risorse N risorse (F.T.E.) MEDIA CLUSTER TORINO VERONA BRESCIA VICENZA CUNEO VENEZIA BOLOGNA BERGAMO TREVISO PADOVA VARESE CAGLIARI NAPOLI FIRENZE MONZA BRIANZA GENOVA PERUGIA CASERTA ROMA BARI SALERNO MODENA PALERMO CATANIA 40.518 40.914 41.442 41.637 42.792 43.555 44.814 44.961 45.221 48.884 45.799 46.112 47.880 48.564 48.740 49.578 50.578 51.744 51.761 53.783 54.114 56.516 56.579 59.276 66.632 0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 Il costo medio del personale nelle Camere di Commercio italiane con dimensioni simili è pari a 48.884 euro. Il costo medio del personale della Camera di Commercio di Brescia è pari a 41.442 euro. 7

Tabella 4 Dimensionamento del personale (elaborazione Pareto) indicatore Numeratore N risorse (F.T.E.) Dimensionamento del personale Denominatore N imprese attive al 31.12 dell'anno "n" (comprese UU.LL.) 1.000 MEDIA CLUSTER NAPOLI SALERNO MONZA BRIANZA PALERMO CATANIA CASERTA BERGAMO ROMA TREVISO MODENA VERONA PERUGIA CUNEO VICENZA VARESE PADOVA BRESCIA BARI TORINO CAGLIARI FIRENZE GENOVA VENEZIA BOLOGNA 0,40 1,07 0,76 0,76 0,88 0,91 0,91 0,92 0,94 0,96 0,99 1,04 1,06 1,10 1,12 1,12 1,12 1,13 1,13 1,22 1,25 1,27 1,40 1,66 1,72 0 1 2 La dimensione del personale, espresso in unità equivalenti (F.T.E.), che ha svolto attività nella Camera di Commercio di Brescia dal 1 gennaio al 31 dicembre dell anno 2013 è pari a 153 dipendenti (sia di ruolo che a tempo determinato), cioè 1,13 dipendenti ogni 1.000 imprese iscritte (la media del cluster dimensionale è di 1,07, mentre per le Camere lombarde è di 1,27). 8

Tabella 5 Incidenza oneri del personale (elaborazione Pareto) Oneri del personale Oneri personale (voci di conto economico B.6) Oneri correnti (voci di conto economico B) MEDIA CLUSTER NAPOLI PERUGIA ROMA MILANO VERONA TORINO BERGAMO VARESE SALERNO MONZA BRIANZA TREVISO PADOVA MODENA CASERTA CAGLIARI BRESCIA VICENZA VENEZIA FIRENZE BARI CUNEO BOLOGNA GENOVA CATANIA PALERMO 21,26% 9% 14% 15% 15% 16% 17% 17% 18% 18% 18% 19% 19% 19% 19% 20% 21% 21% 22% 22% 22% 24% 25% 26% 43% 55% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Il costo per oneri del personale della Camera di Commercio di Brescia assorbe il 20,70% degli oneri correnti, la media delle altre Camere è del 21,26%, con un minimo del 8,61% nelle Camere più piccole e del 54,97% nelle Camere di Commercio meno virtuose (il dato nel grafico è arrotondato). In generale, minore è l'incidenza degli oneri per il personale e degli oneri di funzionamento sul totale degli oneri correnti, più la Camera di Commercio ha utilizzato risorse per finanziare interventi economici. 9

Tabella 6 Fondo salario accessorio personale non dirigente (elaborazione dal Conto Annuale 2013) Salario accessorio Fondo totale salario accessorio N. Dipendenti MEDIA CLUSTER CATANIA VERONA TORINO VICENZA CUNEO BRESCIA VENEZIA TREVISO BOLOGNA VARESE MONZA BRIANZA BERGAMO PADOVA FIRENZE PALERMO SALERNO GENOVA PERUGIA CASERTA BARI NAPOLI ROMA MODENA 9.012 5.584 5.906 6.147 6.177 6.265 6.708 7.142 7.280 7.636 7.762 7.980 8.215 8.517 9.211 9.269 10.172 10.442 10.675 10.909 11.449 12.885 13.557 17.146 0 5000 10000 15000 20000 A decorrere dal 1 gennaio 2011 l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale non può superare il corrispondente importo dell'anno 2010, ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. Le risorse del Fondo sono destinate alla incentivazione delle politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività (progressione economica orizzontale, retribuzione accessoria posizioni organizzative, valorizzazione delle alte professionalità, indennità maneggio valori e rischio, indennità di responsabilità del personale di cat. D, indennità di comparto, produttività, concorsi a premio, progetti finalizzati). Per la Camera di Commercio di Brescia il valore medio del compenso della produttività, corrispondente ad un livello di impegno significativo, è pari circa a 3.150,00 euro lordi. 10

Tabella 7 Fondo salario accessorio personale dirigente (elaborazione dal Conto Annuale 2013) Salario accessorio Fondo totale salario accessorio dirigenza N. Dirigenti MEDIA CLUSTER CATANIA CUNEO CASERTA SALERNO TREVISO FIRENZE MONZA BRIANZA GENOVA VARESE VENEZIA PADOVA PERUGIA VERONA BOLOGNA BRESCIA TORINO NAPOLI BARI MODENA BERGAMO PALERMO ROMA 37.885 103.779 67.578 69.078 69.719 72.933 75.300 76.054 78.233 80.746 81.218 81.778 95.678 98.066 103.777 104.661 115.193 125.640 140.426 149.942 150.000 151.820 257.418 0 50000 100000 150000 200000 250000 300000 Il trattamento economico accessorio della dirigenza è costituito da due distinte voci della retribuzione di posizione e di quella di risultato e remunera tutte le funzioni ed i compiti attribuiti ai dirigenti, nonché qualsiasi incarico conferito in ragione del loro ufficio. La retribuzione di risultato è attribuita ai Dirigenti solo a seguito della positiva verifica e certificazione dei risultati di gestione conseguiti annualmente, in coerenza con gli obiettivi del Piano della Performance. 11

Tabella 8 Incidenza dei dirigenti sul totale del personale dipendente (elaborazione dal Conto Annuale 2013) Rapporto dirigenti N. dipendenti N. dirigenti MEDIA CLUSTER BARI TORINO ROMA BERGAMO BRESCIA MILANO BOLOGNA PALERMO FIRENZE TREVISO VERONA PADOVA MODENA PERUGIA CUNEO VENEZIA GENOVA VARESE NAPOLI SALERNO MONZA BRIANZA CASERTA CATANIA 8 29 25 22 22 21 17 16 39 40 40 39 39 36 36 34 47 46 53 52 56 68 79 82 0 20 40 60 80 100 La tabella mostra la distribuzione non uniforme del personale sul territorio nazionale, che si riflette anche sul rapporto di incidenza tra dipendenti e dirigenti, con significative variazioni tra le Camere di Commercio (nel complesso delle Regioni l incidenza è di un dirigente ogni 17 unità di personale, nei Comuni diventa di 1/60 e nelle Province di 1/40). La Camera di Commercio di Brescia manifesta un rigoroso rapporto tra dirigenti e dipendenti, che dimostra una razionale organizzazione, con strutture di vertice limitate a quanto necessita per le funzioni datoriali, organizzative e di coordinamento. 12

CRITERI-GUIDA DI INTERVENTO Gli interventi che si prospettano si pongono quindi nel solco del percorso consolidato nel decennio trascorso, confermando la ricerca e l'attenzione alla spesa, garantendo comunque una gestione razionale ed efficiente, al fine di offrire elevati standard qualitativi nei servizi alle imprese, nonostante i numerosi vincoli imposti. L obiettivo strategico che deve guidare questo processo di rinnovamento è quello di ottimizzare le risorse disponibili, mantenendo e/o incrementando la qualità e la quantità dei servizi erogati alle imprese e rafforzando il ruolo della Camera di Commercio come presidio permanente sul territorio a sostegno delle piccole e medie imprese. In attesa della definizione dei contenuti della riforma del sistema camerale, in via di esame al Parlamento, non appare quindi opportuno intervenire in misura drastica sulla riduzione di personale, in funzione degli obiettivi, delle esigenze, delle emergenze o delle opportunità che potranno delinearsi nei prossimi anni, atteso che, a fronte di una drastica riduzione delle risorse economiche, paradossalmente si profila un consolidamento delle competenze camerali, accresciute da ulteriori nuovi servizi, più evoluti, per l'accompagnamento e lo start up di impresa, per la creazione e gestione del fascicolo digitale di impresa, come previsto dalla L.R. 11/2014, e, da ultimo, il profilarsi di un'assegnazione alle Camere di Commercio del ruolo di gestore unico territoriale del SUAP, attualmente frammentato fra le realtà comunali. Il quadro normativo vigente prevede che le amministrazioni pubbliche assumano ogni determinazione organizzativa al fine di assicurare l'attuazione dei princìpi di cui all'articolo 2, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001: a) funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità; b) ampia flessibilità nelle determinazioni operative e gestionali; c) collegamento delle attività degli uffici, comunicazione interna ed esterna ed interconnessione mediante sistemi informatici e statistici pubblici; d) garanzia di imparzialità e trasparenza dell'azione amministrativa, anche attraverso l'istituzione di strutture per l'informazione ai cittadini e l'attribuzione ad un unico ufficio della responsabilità complessiva del procedimento; e) armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze dell'utenza e con gli orari delle amministrazioni pubbliche dei Paesi dell'unione europea. La pianificazione delle risorse umane dell Ente ed il monitoraggio, in corso d anno, del rispetto dei limiti numerici e finanziari imposti dalle norme sulla consistenza del personale, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, rappresentano uno degli obiettivi della Relazione Previsionale e Programmatica 2015, al fine di rispettare al meglio i principi di contenimento della spesa e di ottimale utilizzo del personale nell ambito dell organizzazione dell Ente. Tali aree di intervento sono poi declinate nel Piano della Performance, previsto dall'art.10 del D.Lgs. n.150/2009, in approvazione nella seduta odierna, che collega agli obiettivi strategici e operativi precisi indicatori, misurabili e coerenti con i contenuti della programmazione finanziaria, su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance dell'ente. 13

LINEE DI INTERVENTO Le linee strategiche di intervento prospettate sono necessariamente sinergiche ed interdipendenti tra di loro e troveranno una declinazione operativa in specifiche azioni di intervento annuale, che rappresenteranno gli obiettivi operativi delle Aree di responsabilità e delle unità organizzative in cui si articola l'ente. 1. Potenziamento dei servizi all'utenza - copertura equilibrata dei servizi all'utenza; - razionalizzazione e ricollocazione del personale per il rafforzamento delle strutture sottodimensionate, a vantaggio dei servizi svolti a favore dell utenza; - prosecuzione del processo di semplificazione dei procedimenti amministrativi, facilitando l'accesso on-line ai servizi camerali; - incremento dei flussi informativi e statistici relativi alla realtà economica bresciana. 2. Programmazione dei fabbisogni di personale - blocco del turn-over del personale a tempo indeterminato; - destinazione di 1 posto per la mobilità in uscita, con possibilità di interscambio con altra Pubblica Amministrazione del comparto Regioni-Enti Locali che sia soggetta ad un regime di limitazione delle assunzioni di personale a tempo indeterminato; - assunzioni di personale a tempo determinato solo per esigenze temporanee o eccezionali, tenuto conto del processo di riduzione del personale precario; - valorizzazione del potenziale professionale dei dipendenti, attraverso percorsi di formazione specifica finalizzati a sviluppare e aggiornare le competenze del personale a supporto delle imprese; - rilevazione annuale delle eventuali eccedenze di personale, attraverso un'analisi finalizzata all'allineamento dell'assetto organizzativo e della dotazione di personale alle effettive esigenze dell'ente ed ai processi di innovazione in atto. 3. Riorganizzazione dell assetto operativo - revisione della dotazione organica, in funzione delle finalità di razionalizzazione dei costi e di ottimizzazione delle risorse umane; - promozione di interventi volti al coordinamento dei servizi interni per semplificare e migliorare l efficienza delle attività; - implementazione del sistema di anticorruzione, per garantire la massima trasparenza e integrità dell'azione amministrativa; - monitoraggio delle performance generali e dei risultati specifici della gestione delle risorse umane, al fine di individuare soluzioni che consentano una gestione sempre più razionale ed efficiente; - utilizzo di indicatori di benchmark per verificare gli indici di equilibrio dimensionale; - programmazione della chiusura della sede decentrata di Breno, considerato il diffondersi della gestione telematica dei servizi camerali. 4. Razionalizzazione della spesa di personale - riduzione progressiva dei costi del personale, rispetto alla spesa dell'anno precedente, attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni, con una diminuzione stimata di 150.000 euro ogni anno ed un risparmio complessivo nel triennio 2015-2017 stimabile in 1.000.000 euro; 14

- consolidamento delle risorse decentrate, per garantire un'equa politica di gestione del personale, finalizzata alla valorizzazione del merito e all'incentivazione delle perfomances organizzative ed individuali; - rideterminazione delle retribuzioni accessorie di risultato dirigenziali; - conferma del sistema di misurazione della performance e di incentivazione del personale collegato a obiettivi di sviluppo e miglioramento oggettivamente individuati e verificabili; - distribuzione delle risorse decentrate secondo criteri selettivi e meritocratici, sulla base dell'effettivo apporto individuale; - monitoraggio dell'andamento della spesa rispetto ai vincoli di budget, per un utilizzo ottimale delle risorse. 5. Interventi di gestione per l'azienda Speciale - coordinamento delle attività di gestione delle risorse umane di Pro Brixia con quelle della Camera di Commercio; - attivazione di convenzioni con altre amministrazioni interne al sistema camerale per la gestione associata di alcune funzioni; - sinergie operative con la società controllata Bresciatourism; - riduzione/azzeramento del ricorso al lavoro straordinario; - piani di smaltimento di ferie e permessi arretrati; - revisione del salario di produttività; gestione rigorosa dei criteri di assegnazione dei buoni pasto. IL SEGRETARIO GENERALE (Dr Massimo Ziletti) IL PRESIDENTE (Dr Giuseppe Ambrosi) 15