L USO DELL OZONO NEI VARI SETTORI MERCEOLOGICI



Documenti analoghi
L acqua. Quando tantissime molecole di acqua si fondono insieme possiamo vedere l'acqua e berla o usarla.

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.

SCHEDA TECNICA. Liquido Biologico per le Acque.

Genova TIPOLOGIE DI LAMPADE

Caratteristiche delle acque naturali


Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.

Cultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio.

BIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS

Impianti di COGENERAZIONE

L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE

Cillichemie. Cillit -Atopool. Lunga vita all acqua

Principi e comportamenti sui punti critici dell HACCP

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

Che cos è un detersivo?

NAOHG LIVING WATER

Disinfezione con UV. Uccisione dei microrganismi. Luce ultravioletta


IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

Bio-San. Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico

ELIMINAZIONE DEL NICHEL DALLE ACQUE POTABILI

Acque minerali. Acque potabili

Alto livello igienico

DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO

Studio di fattibilità per la climatizzazione di una struttura alberghiera mediante sistema di trigenerazione

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

QUALITÀ E TRATTAMENTO DELL ACQUA DEL CIRCUITO CHIUSO

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Anno Rapporto ambientale

LE ANALISI SULL ACQUA

prima volta il riscaldamento elettrico in un opzione conveniente.

Microbiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque

Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese S.p.A. IL CICLO INTEGRATO DELL ACQUA

L acqua rappresenta la base della vita.

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA

(Auto)analisi microbiologiche in farmacia?

INVESTIRE IN NUOVE TECNOLOGIE PER UN RITORNO ECONOMICO NELLA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Ciao, il mio nome è Sheppy e aiuterò il professore nella sua lezione! Salve, io sono il prof KinderCovi e oggi vi accompagnerò nel mondo dellʼacqua

STERILIZZAZIONE CON PLASMA

Rapporto ambientale Anno 2012

CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI

Consigli per la pulizia dei vostri tessuti per esterni. Bisogno di proteggere e restituire splendore ai vostri tessuti per esterni?

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici

Bisogna sapere che ogni italiano consuma in media, per le sole necessità domestiche, circa 210 litri di acqua al giorno, l equivalente di due vasche

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

Disidratatore di rifiuti umidi

Glossario dei termini utilizzati nella tabella dei dati di rilevamento:

Vires5 Food. Scheda Tecnica. Protegge dai virus, funghi (muffe) e batteri NRA

IL PRIMO ED UNICO RIEQUILIBRATORE DELL ACQUA

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)

Circuito del tabacco Schede informative

KEIM Biosil. Pittura minerale per un ambiente sano

LEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini

Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo".

ristrutturazione centrali termiche comunali dei comuni di Trezzo d Adda (MI), Vaprio d Adda (MI), Pozzo d Adda (MI), Grezzago (MI) PROGETTO:

Analisi delle acque dell isola di Favignana

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

Qualità dell'acqua nel tuo comune

Consumo di acqua. Uomo città litri/giorno Industria. Carta 185 m 3 /TONN Cereali 450 m 3 /TONN Carne bovina 31.

POTEMA per abitare sano

IMPIANTO PREVENZIONE INCENDI

HPW SERIE GENERATORI DI OZONO CON GRUPPO IDRICO

PARAMETRI ORGANOLETTICI L ACQUA DEVE ESSERE: LIMPIDA, INCOLORE, INODORE, INSAPORE FRESCA

Pulizia professionale di pannelli fotovoltaici

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

I clienti scappano dai vostri bagni? Bio-Active risolve.

IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA. Roma, 9 dicembre Relatore Fernando Pettorossi Assoclima

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

Cambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione?

Rischio di atmosfera esplosiva e misuratori elettronici e meccanici di gas G4 in ambiente domestico

Cos è una. pompa di calore?

risparmio, utilizzo, produzione di energia

L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: realizzato da

SISTEMI di ABBATTIMENTO. e DEPURAZIONE ARIA

Non mi sciupare! Scuola Primaria di Maggiate Classe terza

Rifiuti: problema o risorsa?

Lavoro di. Istituto Comprensivo Statale Console Marcello MILANO

La libertà di sorridere

Scopo della lavorazione

Requisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti

LE FONTANELLE DEL III MILLENNIO UNA PROPOSTA INNOVATIVA. Mercoledì 19 Maggio 2010 FIERA ACCADUEO - FERRARA

CONFORMAL COATING. srl Via Villoresi Turbigo Mi Tel Fax

VERIFICHE PERIODICHE DEL MANTENIMENTO DI REQUISITI IMPIANTISTICI ED IGIENICO AMBIENTALI IN SALA OPERATORIA.

Esposizione ad agenti biologici

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

SOLUZIONI INNOVATIVE PER IL RISCALDAMENTO DEGLI AMBIENTI

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo

Transcript:

O\Three Engineering - Impianti per l Ambiente L USO DELL OZONO NEI VARI SETTORI MERCEOLOGICI O\Three - Engineering Impianti per l Ambiente - D.I. GASPARINI BARNABA 24018 Villa d Almè (BG) IT -Via Ventolosa, 22 tel/fax ++39.035.639551 tel. 035.635540 - E-Mail bagasp@alice.it. 1

OZONO Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. L'ozono (simbolo O 3) è un gas dal caratteristico odore agliaceo (lo stesso che accompagna talvolta la pioggia, dovuto proprio all'ozono liberato dalle nubi), le cui molecole sono formate da tre atomi di ossigeno. Christian Friedrich Schönbein ne fu lo scopritore, durante esperimenti di ossidazione lenta del fosforo bianco e di elettrolisi dell'acqua. Presente negli strati alti dell'atmosfera, si forma da molecole di ossigeno (O 2) in prossimità di scariche elettriche, scintille, fulmini. La sua struttura chimica è un ibrido di risonanza tra tre formule limite possibili: che ne fa una molecola estremamente reattiva. È un gas essenziale alla vita sulla Terra per via della sua capacità di assorbire la luce ultravioletta; lo strato di ozono presente nella stratosfera protegge la Terra dall'azione nociva dei raggi ultravioletti UV-B provenienti dal Sole. Proprio per la loro capacità di distruggere lo strato di ozono della stratosfera, i freon sono stati banditi dalla produzione e dall'utilizzo. E anche diminuito molto l'uso dei CFC, ma che non sono stati aboliti del tutto. In Cina e in India ad esempio si persevera ancora nel loro utilizzo. I composti derivanti dall'ozono sono chiamati ozonuri. L'ozono non è stabile sul lungo periodo e non viene pertanto prodotto e commercializzato in bombole come gli altri gas industriali. Viene generalmente preparato al momento dell'utilizzo attraverso apparecchi detti ozonizzatori che convertono l'ossigeno dell'aria in ozono tramite scariche elettriche. Dato il suo potere ossidante, l'ozono viene impiegato per sbiancare e disinfettare, in maniera analoga al cloro. Tra gli usi industriali dell'ozono si annoverano i seguenti: disinfezione dell'acqua negli acquedotti disinfezione dell'acqua delle piscine disinfezione dell'acqua destinata all'imbottigliamento disinfezione di superfici destinate al contatto con gli alimenti disinfezione dell'aria da spore di muffe e lieviti disinfezione di frutta e verdura da spore di muffe e lieviti ossidazione di inquinanti chimici dell'acqua (ferro, arsenico, acido solfidrico, nitriti e complessi organici) ausilio alla flocculazione di fanghi attivi nella depurazione delle acque pulizia e sbiancamento dei tessuti abrasione superficiale di materie plastiche e altri materiali per consentire l'adesione di altre sostanze o per aumentarne la biocompatibilità invecchiamento accelerato di gomme e materie plastiche per verificarne la resistenza nel tempo disinfestazione delle derrate alimentari e del legno 2

Introduzione all'utilizzo dell Ozono Il vantaggio dell'ozono rispetto a prodotti che sviluppano cloro libero, utilizzati spesso per la potabilizzazione dell'acqua, è che l ozono sterilizza nettamente meglio sia nei confronti dei batteri che dei virus; senza alterare le caratteristiche dell'acqua, in particolare il sapore (Viebahn, 1977). A convalida dell'assoluta compatibilità dell'ozono, nelle giuste misure, con le attività umane, dal 26 giugno 2001 la FDA - Food and Drug Administration - ammette l'impiego di ozono anche nei processi produttivi dell'industria alimentare. - FDA è l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Dipende dal United States Department of Health and Human Services, il corrispondente dell'italiano Ministero della Sanità) Città come Nizza, Amsterdam, Mosca, Parigi, Torino, Firenze, Bologna e Ferrara possiedono impianti che forniscono acqua potabile prelevata da fiumi e trattata con ozono. APPLICAZIONI BASE DELL OZONO Alcune applicazioni tipiche ove viene utilizzato l ozono: 1) Decontaminazione, sterilizzazione, decolorazione, deodorazione delle acque potabili; 2) torri di raffreddamento per il controllo dell equilibrio microbico della corrosione; 3) negli impianti dell aria condizionata per la sterilizzazione ed eliminazione dei cattivi odori nelle condotte e negli apparati di distribuzione; 4) nell allevamento ittico; 5) nelle piscine pubbliche e private in sostituzione del cloro; 6) nella sterilizzazione dei containers; 7) nei processi di imbottigliamento delle acque; 8) nel settore alimentare; 9) nel settore medicale con infinite applicazioni. Per il trattamento ernie del disco, piaghe diabetiche, autoemotrasfusioni, epilessia, etc.: 10) trasporti di frutta e verdura e carni; 11) per eliminazione degli odori nelle cucine, nei ristoranti per la eliminazione del fumo da sigaretta; 12) per migliorare l aria nei locali pubblici; 13) per la rigenerazione dell aria e togliere i cattivi odori all interno delle macchine; 14) per la sterilizzazione delle ambulanze; 15) per l igiene del cavo orale e dentale; 16) in odontoiatria; 17) negli alberghi per la igienizzazione delle camere e dei servizi igiene, etc. 3

APPLICAZIONI DOMESTICHE 1) Nei frigoriferi per aumentare la durata dei cibi e togliere i cattivi odori; 2) per togliere l aria viziata dove si fuma e dove ci sono infermi; 3) per abbattere Acari, spore etc.; 4) per deodorizzazione della cucina toglie i cattivi odori; 5) nelle piscine; 6) per togliere i pesticidi dalla frutta e verdura; 7) per togliere il sapore di Cloro dall acqua e così risparmiare sul costo dell acqua minerale; 8) per combattere le allergie in genere; etc. APPLICAZIONI DI BORDO SULLE IMBARCAZIONI 1) Purificazione dell acqua; 2) sterilizzazione dell acqua di zavorra; 3) eliminazione del cattivo odore da muffe ed eliminazione delle stesse; 4) eliminazione del fumo da tabacco; 5) controllo degli odori delle casse acqua nere e grigie; 6) controllo degli odori della sentina; 7) sterilizzazione degli impianti dell aria condizionata in tutti i suoi componenti; 8) eliminazione dei parassiti; 9) eliminazione di acari ed odori di animali; 10) nelle cambuse; 11) nei frigoriferi, etc. Le applicazioni industriali dell'ozono ne sfruttano le proprietà antisettiche che lo hanno reso indispensabile nella disinfezione delle acque, sia sotto l'aspetto della potabilizzazione, che del trattamento delle acque reflue. Risulta al riguardo più efficace del cloro, eliminando anche i virus in grado di sopravvivere ad alte concentrazioni di cloro. Viene anche impiegato per la neutralizzazione dei gas di scarico industriali contenenti solfato, sensibili all'ozono a causa del suo elevato potenziale ossidativo. Molto diffuso è l'utilizzo dell'ozono nell'igienizzazione delle piscine per il suo potere disinfettante ad ampio spettro d'azione. Un altro importante vantaggio è rappresentato dalla sua economicità di esercizio. Infatti non necessita di alcun intervento di personale essendo l'impianto automatizzato. L'ozono in confronto al cloro è: 25 volte più efficiente nell'abbattere i coliformi 40 volte più efficiente nel neutralizzare le spore 4 volte più efficiente per neutralizzare i virus 10 volte per più efficiente nell eliminare i parassiti 4

Ozono in acquacoltura La disinfezione delle acque in acquacoltura con Ozono è una tecnica che consente di disinfettare dagli agenti patogeni le acque in ingresso alle vasche siano esse fresche o di ricircolo e di trattare le acque di scarico in modo che siano conformi ai parametri imposti dalle leggi e normative relative al riutilizzo di fonti idriche, o più semplicemente per l'immissione dei reflui provenienti da una piscicoltura in un altro corpo idrico. L Ozono disciolto nelle acque in ingresso va da 0,1 a 1,5 ppm in funzione del tipo di acqua e dell agente patogeno da eliminare. A seguito del trattamento con ozono delle acque in ingresso o ricircolo degli allevamenti, si migliora la qualità dell acqua ottenendo i seguenti ulteriori benefici: incremento del tasso di accrescimento (maggiore velocità nella crescita dei pesci); aumento del fattore di conversione alimentare (fattore di trasferimento alimentare), con conseguente diminuzione della quantità di mangime somministrata per ottenere lo stesso accrescimento percentuale; maggior produzione ittica ottenibile con le stesse strutture ; (le epidemie causate da un determinato agente patogeno possono causare perdite di produzione che vanno dal 20 al 70%) prodotto ittico ottenuto ad un minor costo e quindi più concorrenziale. 5

L Ozono viene impiegato negli allevamenti di ostriche, vongole ed altre colture ittiche, in particolare nella fase di avannotti per le specie pregiate e nelle rare specie di pesci tropicali non più importabili. Si utilizzano sistemi con gorgogliamento micronizzato di aria od ossigeno ozonizzati. Prodotti ittici: loro conservazione con l impiego combinato della refrigerazione e dell ozono L'utilizzo combinato della refrigerazione con l'ozono nella conservazione del pescato apporta i seguenti vantaggi: - Diminuzione della carica batterica sul prodotto, nel microclima e sulle pareti della cella. - Prolungamento dei tempi di conservazione del prodotto. - Abbattimento degli odori. - Riduzione dei costi per l'eliminazione di prodotti non più conformi alle norme igieniche. - Rispetto delle norme H.A.C.C.P. e D.Lgs. 626/94. Ghiaccio ozonizzato per la conservazione di prodotti ittici I vantaggi derivanti dall'impiego di ghiaccio ozonizzato per la disinfezione conservativa del pescato possono così riassumersi: - Diminuzione della carica batterica iniziale. - L'assenza o riduzione di microrganismi consente di prolungare sensibilmente i tempi di conservazione del prodotto. - Abbattimento degli odori. - Riduzione dei costi per l'eliminazione di prodotti avariati o non più conformi alle norme igieniche. Conformità alle norme H.A.C.C.P e D.Lgs. 626/94 "Ricerche e sperimentazioni sul trattamento dell'acqua e la disinfezione in acquicoltura e nella depurazione" L'acqua è da sempre fonte di vita, tanto che la vita sul nostro pianeta è nata nell'acqua e dall'acqua. Questo è particolarmente vero ed importante quando si parla di acquicoltura e di tutto il ciclo produttivo connesso con questa importantissima attività, già oggi estremamente rilevante e di cui è facile prevedere un enorme sviluppo futuro. E' intuitivo che quando l'acqua è inquinata esercita una immediata influenza sul prodotto di tutte le attività di acquicoltura; infatti i pesci hanno una tolleranza all'inquinamento dell'acqua che è variabile da specie a specie ma comunque piuttosto bassa e, in ogni caso la qualità dell'acqua influenza notevolmente la qualità del prodotto e la produttività. 6

Quando l'inquinamento è di tipo batteriologico, può originare disastrose epidemie ed addirittura comportare pericoli per il consumatore ma anche quando è chimico i problemi non sono minori. Anche organismi particolarmente resistenti all'inquinamento chimico e batteriologico, come i mitili che possono crescere in acque inquinate, necessitano poi di un periodo di depurazione in acqua pulita per poter espellere le sostanze tossiche accumulate e depurarsi dai batteri per evitare che in consumatore, ingerendoli, possa averne conseguenze sulla salute. Per questo motivo, sempre, in tutti i sistemi di acquicoltura ci sono sistemi di ricambio dell'acqua per evitare gli accumuli di sostanze e microrganismi pericolosi inevitabili nei bacini necessariamente ristretti in cui vivono i pesci o vengono stabulati i molluschi. Questo ricambio continuo d'acqua presa e restituita al mare o a corsi d'acqua era un vincolo che poneva enormi limiti non solo di gestione degli impianti ma anche di qualità del prodotto. Oltre a ciò la coscienza ecologica e le relative leggi che ne derivano hanno gradualmente limitato, in maniera sempre più rigorosa, le caratteristiche chimiche e batteriologiche degli scarichi. Per questo si sono cominciate ad applicare tecniche di trattamento e ricircolo dell'acqua per riutilizzare nei bacini sempre la stessa acqua, ovviamente previa depurazione. Si perseguivano così più obiettivi contemporaneamente e cioè la riduzione del volume delle vasche, dato che l'acqua sottoposta a trattamenti spinte ha caratteristiche migliori rispetto all'acqua del mare o dei fiumi e quindi consente un maggior rapporto peso-volume, una migliore qualità del prodotto collegata con la migliore qualità dell'acqua depurata, una certezza di continuità nella fonte di approvvigionamento (quando il mare è in tempesta o quando ci sono situazioni particolari come crescite algali, come pure se i fiumi od i canali sono in piena non è possibile lavorare con sistemi a ricambio di acqua, mentre l'impianto di depurazione dell'acqua ricircolata continua a funzionare regolarmente) ed ultimo, ma non per importanza, una riduzione drastica della quantità di acqua inquinata scaricata il che ne rende possibile una adeguata depurazione. LE PRIME ESPERIENZE NELLA DEPURAZIONE DEI MITILI Il primo settore in cui già oltre 20 anni or sono state fatte esperienze di ricircolo e trattamento dell'acqua delle vasche è stato quello della depurazione dei mitili. In questo caso il problema è quello di immergere il prodotto in acqua pulita in modo che possa eliminare batteri e sostanze tossiche accumulate nella zona di coltivazione che spesso, per non dire quasi sempre, è in acque a carico inquinante medio-alto. In questo processo di depurazione i mitili rilasciano gli inquinanti accumulati e quelli depositati sul guscio depurandosi, ma sporcando l'acqua di depurazione. Il primo obiettivo fu pertanto quello di recuperare quest'acqua, filtrarla adeguatamente, disinfettarla, ossigenarla e restituirla con caratteristiche di purezza elevatissime alle vasche di depurazione. 7

In un primo tempo si adottarono sistemi di filtrazione con filtri analoghi a quelli impiegati nella potabilizzazione dell'acqua. Questo consentiva l'eliminazione dei corpi solidi e mucillaginosi e con i sistemi di filtrazione più raffinati anche di una buona parte dei batteri, ma la carica batterica rimaneva comunque elevata. Si tentò pertanto la strada di integrare la filtrazione con una disinfezione, mediante il disinfettante delle acque all'epoca più comune, e cioè il cloro. Il cloro peraltro è altamente tossico per tutti gli animali marini ed in più forma derivati pericolosi e spesso cancerogeni. Pertanto, in questi sistemi, il cloro veniva rimosso normalmente con filtri a carbone attivo. Questa procedura rivelò però rapidamente i suoi limiti, non solo perché di efficacia discutibile e difficile da gestire, ma anche per le problematiche connesse agli scarichi. Venne pertanto l'idea di utilizzare come disinfettante l'ozono. RECENTI ESPERIENZE IN PISCICOLTURA Anche il settore della piscicoltura ha problematiche per certi versi analoghe a quelle della depurazione ma, per altri versi, ancora più complesse perché i pesci nascono e crescono in appositi bacini ove si accumulano anche i residui di mangimi e le deiezioni ed in questi bacini permangono per tutta la loro vita. Oltre a ciò i bacini di piscicoltura sono notevolmente più ampi rispetto a quelli destinati alla depurazione dei mitili. Per questi motivi il concetto del ricircolo dell'acqua, previa depurazione, ha incontrato in questo settore resistenze notevoli e la metodologia prevalente è ancora quella del ricambio d'acqua con i problemi già esposti. Solo in tempi recenti è stato possibile condurre sperimentazioni significative in questo settore e naturalmente il sistema adottato è quello della filtrazione combinata con l'ozono. I risultati sono stati sorprendenti perché non solo si è riusciti a ridurre enormemente il volume di acqua necessaria per tonnellata di pesce, ma si è anche riscontrato che i pesci allevati in acqua depurata assimilano il mangime molto meglio, per cui il rapporto di accrescimento di peso in funzione della quantità di mangime fornito è decisamente più favorevole, con l'evidente ritorno economico che ne consegue. Le esperienze pratiche hanno altresì dimostrato che la qualità del prodotto è significativamente superiore perché la carne è più soda e più saporita come quella dei pesci pescati in mare e, non da ultimo, non solo non vi sono state epidemie ma addirittura si è riusciti, con una metodologia particolare e senza utilizzo di medicinali, ad ottenere la guarigione di esemplari malati appositamente introdotti nel sistema a scopo di studio. Questa ricerca, effettuata su un impianto pilota già di dimensioni industriali, ha portato alla realizzazione di progetti concreti con l'utilizzo di questo sistema di depurazione dell'acqua. 8

RICERCHE SPERIMENTALI IN CORSO Il concetto del trattamento dell'acqua e della sua reimmissione nelle vasche, sia che si tratti di depurazione di mitili, sia che si tratti di piscicoltura, apre frontiere inimmaginabili solo pochi anni fa, infatti l'obiettivo successivo non è più solo quello di dare un'acqua disinfettata, ricca di ossigeno e rinnovata in continuo, ma quello di arrivare a mantenere l'azione disinfettante e vivifica nelle vasche stesse. Anche qui va detto che già oggi si utilizzano, soprattutto nella depurazione dei mitili, disinfettanti a base di cloro o di altri composti chimici ma a nessuno sfugge che questo è comunque un compromesso senza futuro perché il cloro è mortale per tutte le specie ittiche e quindi può essere usato solo in quantitativi troppo bassi per poter essere efficace mentre altri prodotti chimici hanno, o quanto meno possono avere, conseguenze sulla qualità del prodotto e sulla sua appetibilità. Le ricerche si sono quindi ora indirizzate su sostanze che, per loro natura, non possono dare sottoprodotti e, nella piscicoltura, è stato testato l'utilizzo dell'ozono con dosaggi particolarmente studiati in via sperimentale per raggiungere quell'equilibrio che consente la disinfezione senza alcun effetto sul pesce. In questa direzione sono stati ottenuti risultati particolarmente significativi, come abbiamo già accennato, su esemplari con malattie epidemiche particolarmente gravi e diffuse ottenendo, senza l'utilizzo di medicinali, guarigioni superiori al 98% da malattie che danno normalmente mortalità dello stesso ordine di grandezza. Nel caso della depurazione dei mitili l'utilizzo dell'ozono, come già detto, ha dato risultati eccezionali per trattare l'acqua prima che questa venga reimmessa nella vasca. L'obbiettivo attuale delle ricerche è quello di introdurre nelle vasche stesse un disinfettante come l'ozono che presenta però alcune limitazioni perché causa una iperattività dei molluschi e questo può in qualche caso influenzare la qualità del prodotto. Per questo si sono fatti esperimenti utilizzando l'ozono per disinfettare l'acqua prima della reimmissione in vasca e un agente perossidico equilibrato per la disinfezione in vasca. Questo agente ha un vantaggio enorme rispetto ad ogni altro prodotto, perché in tempi brevissimi si trasforma in ossigeno e acqua. Con questo agente i risultati sono stati sorprendenti perché si sino rilevati i seguenti effetti: efficace ossigenazione dell'acqua e persistenza di presenza di ossigeno: i mitili, appena immersi nell'acqua cui era stato addizionato l'agente attivo, hanno cominciato ad aprirsi in modo assolutamente naturale; la polpa, che generalmente nella stagione in cui è stata condotta la sperimentazione, è bianchiccia e quindi poco gradita dal mercato, ha riassunto, nel giro di poche ore, la propria colorazione naturale ed è risultata essere molto soda; lo sporco presente sull'esterno dei mitili, che normalmente deve essere faticosamente rimosso con mezzi meccanici quali getti d'acqua, si è dissolto formando una schiuma marrone galleggiante che può essere facilmente eliminata; i mitili sono quindi stati estratti dalla vasca già pronti per il confezionamento, perfettamente puliti e lucidi; il livello di ossigeno nell'acqua si è alzato ed è rimasto stabilmente elevato; la carica batterica dell'acqua è sparita dopo 5 ore; 9

la carica batterica della polpa è sparita in 24 ore, per cui si è arrivati addirittura ad assenza totale di colonie su 100 grammi di polpa, risultato questi molto migliore della più restrittiva delle prescrizioni sanitarie. OBIETTIVI DELLE PROSSIME RICERCHE Considerati i risultati fino ad ora ottenuti, rivoluzionari rispetto alle attuali tecniche di acquacoltura, e considerati lo scopo e l'obiettivo della nostra Associazione che deve sviluppare la tecnica e la qualità in un settore destinato ad un futuro sempre più importante, ci siamo posti l'obiettivo di nuove e più complete sperimentazioni nel campo della piscicoltura, della depurazione ed in un campo, non ancora esplorato ma importantissimo, che riguarda la commercializzazione del prodotto e più in particolare la sua conservazione nei punti di vendita o in quelli di consumo, fase questa che assai spesso è la più critica della catena, perché è facile che prodotti ineccepibili per qualità e igiene si deteriorino nel punto di vendita al pubblico. Gli obiettivi sono i seguenti: Nella piscicoltura Sperimentare l'utilizzo combinato dell'ozono con il composto che ha dato risultati così interessanti nella depurazione, verificandone la sinergia per arrivare a determinare i dosaggi più favorevoli dal punto di vista del costo gestionale oltre che del risultato. In questa direzione i primi esperimenti di laboratorio stanno dando risultati estremamente lusinghieri per cui, a breve, si potrà passare alla fase dell'impianto pilota in scala reale. Nella depurazione dei mitili In questo caso, dato per assodato il sistema di trattamento con ozono, già regolarmente previsto da anni nei migliori impianti di depurazione, si sta approfondendo la ricerca sui nuovi disinfettanti innocui ed ecologici e, visti i risultati delle prime sperimentazioni effettuate su impianto pilota, già descritte in precedenza, si passerà ora una fase di sperimentazione su scala reale, per avere una definizione completa ed esatta di tutti i vantaggi che l'impianto pilota ha già posto in evidenza e di altri che si sono delineati durante la ricerca. Nella commercializzazione In questo caso l'obbiettivo è ancora più ambizioso, perché prevede la realizzazione di un sistema totalmente nuovo che consente la depurazione nel punto stesso di vendita per cui non solo si garantisce che il prodotto, partito con caratteristiche perfette dal luogo di produzione, mantenga le stesse caratteristiche anche presso il rivenditore o il ristorante che lo deve utilizzare, ma addirittura la fase di depurazione continua per cui eventuali inquinamenti subiti durante il trasporto effettuato con il tradizionale impiego di refrigeratori, vengono eliminati. In sintesi, la nostra Associazione si pone obiettivi di ricerca e di sviluppo tecnico-scientifico per favorire la crescita di un settore estremamente importante che ormai sta passando dalla fase artigianale ad una fase di maturità che comporterà inevitabilmente la necessità di rispondere costantemente non più a limiti igienici minimi bensì a standard qualitativi sempre più elevati. 10

Disinfezione finale di acque reflue in un impianto per la lavorazione di seppie Il trattamento di disinfezione conclude normalmente la sequenza di trattamenti che si attuano negli impianti di lavorazione di seppie e polipi. Lo scopo è quello di abbattere i microrganismi patogeni ancora presenti nel liquame depurato riducendo quanto più possibile le probabilità di infezione. I liquami possono contenere vari patogeni, trasmissibili per via d acqua in genere al circuito oro-fecale. Il colera, l epatite virale, tifo, paratifi, gastroenteriti, febbri tifoidi sono alcune delle patologie di origine batterica o virale più note. Il nuovo testo unico, Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n 152 (all. 5) afferma: I punti di scarico degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane devono essere scelti, per quanto possibile, in modo da ridurre gli effetti sulle acque recettrici. Tutti gli impianti dovranno avere obbligatoriamente un trattamento di disinfezione, sia per far fronte alle eventuali emergenze relative a situazioni di rischio sanitario sia per garantire i raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientali ovvero gli usi esistenti per il corpo idrico recettore. In generale il processo di disinfezione deve poter inattivare il più rapidamente possibile tutti gli agenti patogeni evitando quanto più possibile la formazione di residui o sottoprodotti dannosi per il ricettore finale. La disinfezione delle acque reflue comporta l uso di agenti disinfettanti energici. La capacità disinfettante è proporzionale al potere ossidante dell agente chimico utilizzato. L ozono ha il potere ossidante più elevato ed è quindi in grado di inattivare e distruggere i microrganismi. Idropulitrici per pulizia e disinfezione con acqua ozonizzata Utilizzo nella disinfezione ambientale. Inoltre disinfezione contenitori, linee di imbottigliamento, autocisterne, serbatoi, vasche di stoccaggio, celle frigorifere, ecc. Nel Comune di Roma ad esempio l'acqua utilizzata per i lavaggio di marciapiedi, strade e piazze viene preventivamente ozonizzata. 11

Avicoltura e allevamenti L'ozono, per la sua proprietà battericida, fungicida e deodorante costituisce un elemento imprescindibile per l'industria avicola. Fra gli ossidanti l'ozono è il più attivo, dopo il fluoro, nei confronti di tutti i microrganismi, spore e virus compresi. A basse concentrazioni, come normalmente si usa, non è pericoloso, non lascia residui e non inquina l'ambiente. In linea generale, i benefici che l'ozono apporta in avicoltura, nella fase di accrescimento degli animali sono: - Sanificazione dell'ambiente mantenuto esente da microrganismi patogeni per l'azione battericida e batteriostatica dell'ozono. - Distruzione delle emanazioni ammoniacali. - Maggiore ossigenazione del microclima ambientale. - Miglioramento della digestione e trasformazione del mangime con conseguente incremento del peso. - Miglioramento della qualità della carne. - Deodorazione dell'ambiente. - Minori rischi di contagio incrociato. - L'ozono, ricavato dall'ossigeno dell'aria, finito il suo ciclo si trasforma nuovamente in ossigeno, senza lasciare tracce diversamente da altri prodotti che possono portare a derivati tossici o dannosi. - Conformità alla norme H.A.C.C.P e D. Lgs. 626/94. Lavorazione della carne L ozono trova numerose applicazioni nell industria del trattamento delle carni. L ozono può essere impiegato all interno degli espositori refrigerati per carni, nonché nelle celle frigorifere, nelle quali le carni vengono mantenute per la frollatura. Le conseguenze sono un marcato aumento del tempo medio di conservazione delle merci sia nei banchi refrigerati che all interno delle celle frigorifere (fino ad una settimana in più per le frattaglie e per i tagli di manzo e di maiale). Altra conseguenza sono l eliminazione degli odori di natura organica. In presenza di ozono il tasso di umidità nelle celle può essere mantenuto ad una gradazione più elevata attenuando il calo di peso. Nel giugno del 2001 la Food and Drugs Administration americana ha pubblicato il regolamento finale del registro federale che approva l ozono come additivo per eliminare i batteri patogeni del cibo. 12

L ozono può essere utilizzato per il trattamento del cibo in fase gassosa, oppure disciolto nell acqua. Il regolamento autorizza all uso dell ozono nel trattamento e la conservazione di tutti i tipi di cibo, inclusi carne e pollame. L ozono non lascia residui né nell acqua né nel prodotto e di conseguenza non si hanno cambiamenti di colore, sapore e odore dei cibi trattati. Inoltre l utilizzo dell ozono fornisce maggiori garanzie contro i patogeni come Ecoli, altri microrganismi simili, i micro patogeni della Listeria dalla salsicce, ecc.. La conservazione del maiale si può incrementare almeno del 20%. Nel caso della carne già cucinata il trattamento con ozono gassoso viene effettuato prima di sigillare le confezioni: una esposizione per 10 secondi al flusso di gas garantisce la scomparsa praticamente totale dei pericolosi batteri patogeni, responsabili del 50% delle intossicazioni alimentari. L industria del pollame utilizza enormi quantità di acqua; con la ozonizzazione dell acqua utilizzata è possibile riutilizzarla evitando quindi pericoli di tipo sanitario e garantendo notevoli risparmi. Inoltre il pollame sia prima che dopo l eviscerazione può essere lavato con una doccia di acqua ozonizzata sanificando completamento il prodotto. Eliminazione dei cattivi odori Tra le svariate applicazioni di questo gas vi è l azione di deodorazione dell aria, con capacità di trattamento su volumi di aria ambiente variabili da 50 a 10.000 m³ e con dosaggi in accordo con il MAC. Tutto ciò grazie ad un azione ossidante dell ozono oppure con formazione di composti instabili (ozonidi) che portano alla rottura della sostanza odorifera mediante decomposizione. Gli interventi con l utilizzo dell ozono, consentono di realizzare dopo lo spegnimento di un incendio, due obiettivi: un azione antimicrobica, con ossidazione fino a rottura delle strutture proteiche, sia di batteri che di virus e con garanzia di azione batteriostatica residua nell aria; un azione deodorante, senza mascheramento ma con distribuzione dei gruppi portatori di odori. L ozono è di notevole importanza per le strutture turistico - ricettive, dove la sua applicazione in fase gassosa di solo 10 minuti per stanza unisce ad una perfetta disinfezione, una completa eliminazione di tutti gli odori compreso quello generato dal fumo di sigarette. Ecco alcuni esempi di destinazioni d uso ed applicazioni dell ozono per la deodorazione: Ristoranti, Mense, Bar, Locali prova motori, Industrie Alimentarie, Casearie, Farmaceutica, Ambulanze, Caravan, Roulottes, Autovetture, Autobus, Corriere ecc. 13

I vantaggi ottenibili con l'impiego dell'ozono Ha un forte potere ossidante. Non produce fanghi. Degrada gli inquinanti, senza trasferire l'inquinamento ad altre fasi. Non causa inquinamento secondario; infatti l'ozono, a reazione avvenuta, si degrada ad ossigeno molecolare e non lascia residui nocivi. Migliora le caratteristiche generali delle acque ed aumenta la biodegradabilità del refluo. Ha proprietà battericide. Rimozione del colore, dei tensioattivi e del COD residuo. Viene usato con successo nella Disinfezione. Proprietà sporicide, fungicide e protozoicide. Non apporta ulteriore salinità all'acqua da trattare. L'ossigeno non convertito in ozono, può essere recuperato e utilizzato in altre fasi del trattamento depurativo. Dopo il trattamento con ozono, il refluo è già disinfettato; si evita così l'uso di composti del cloro e quindi la formazione di sottoprodotti clorurati organici tossici. La forte disinfezione ed ossigenazione evita fenomeni corrosivi e fermentativi con conseguenti emissioni di cattivi odori, anche in caso di soste prolungate. Ha una grande flessibilità di dosaggio e semplicità impiantistica, che minimizzano i costi di gestione e di controllo operativo. Migliora le caratteristiche generali delle acque ed aumenta la biodegradabilità del refluo. Acque Potabili Per poter essere considerata potabile, l'acqua deve corrispondere ad una serie di requisiti di carattere organolettico, chimico e batteriologico. I requisiti di carattere organolettico, pur importanti, sono i meno impegnativi e vincolanti. È logico, quindi, che un'acqua potabile dovrebbe essere fresca, limpida, inodore e possedere un gusto gradevole. Come requisiti chimici, in parte anch'essi legati a caratteri organolettici, l'acqua deve essere priva di sostanze velenose (sali di metalli pesanti), non deve presentare eccessivo contenuto di solfati, cloruri e ioni di magnesio, che, in forte concentrazione impartiscono un sapore sgradevole, ma non deve essere neppure del tutto demineralizzata e deareata per non risultare insipida. 14

È bene poi che l'acqua potabile non sia eccessivamente dura per non originare depositi e incrostazioni nelle tubazioni e per non divenire eccessivamente torbida all'ebollizione. Criterio fondamentale per la potabilità dell'acqua è, comunque, quello batteriologico: completa assenza di germi patogeni. UUso dell Ozono per la potabilità dell Acqua L'attività germicida dell'ozono si fonda sulla sua capacità elevata di ossidante diretto: grazie a questa qualità, tutte le strutture macromolecolari delle cellule, microbiotiche e non (muffe, batteri acetici, etero lattici, lieviti apiculati, etc.) vengono profondamente alterate ed inattivate. Non esiste specie microbiotica che resista, anche se produce spore o cisti. In ogni caso l'azione germicida è rapida, completa e senza residui secondari apprezzabili. La concentrazione di ozono utile ai fini della potabilizzazione delle acque deve essere ovviamente proporzionale alla contaminazione. L'azione germicida dell'ozono non appare influenzata da variazioni del ph, della temperatura (in alcune acque questa risulta essere piuttosto bassa), così come non è influenzata, se non in scarsa misura, dalla contemporanea presenza di sostanze organiche. L'azione disinfettante dell'ozono non si limita ai batteri (ed alle loro spore) ed i virus. Ne sono investiti anche altri organismi. Grazie al suo potente effetto ossidante, si possono rompere anche complicate molecole. È di enorme importanza la sua capacità di reagire con composti che non si possono disgregare con agenti biologici, o altrimenti integrare nel processo biologico per produrre sostanze disponibili per ulteriori trasformazioni, per esempio: i batteri. Per motivi sopra esposti è importantissima l'azione disinfettante dell'ozono. Essendo questo un fortissimo ossidante (secondo solamente al fluoro), si possono abbattere composti aromatici altamente velenosi o etero aromatici, vengono distrutti e possono essere così rimossi. È persino possibile assoggettare il noto successore del DDT, il perchlolathed biphenylis. È nota la possibilità del lavaggio delle condutture con acqua ozonizzata evitando l'uso di sostanze che aggiungono componenti inquinanti chimici velenosi che sono pure sotto accusa di cancerogenicità. È importantissimo far presente che il lavaggio di condutture con ozono, oltre che assicurare la più assoluta disinfezione di queste, ne assicura una perfetta assenza di odori o sostanze residue. L'ozono, contrariamente al cloro o ai vari cloro derivati, ha azione non solo sui batteri, ma anche sui virus e sulle spore. Nella sua azione sterilizzante l'ozono agisce direttamente sui batteri inducendo, sulla massa delle proteine batteriche, un processo di ossidazione catalitica, diversamente dal cloro che agirebbe attraverso un avvelenamento enzimatico specifico dei centri vitali, processo che necessita di maggior intervallo di tempo per la diffusione all'interno del citoplasma. Circa l'azione virucida, è interessante tenere presente che, con un tasso residuo di ozono di 0,3 ppm e con un tempo di contatto di 4 minuti, la percentuale di inattivazione è superiore al 99,99% dei virus presenti originariamente nel refluo. 15

All'opposto del cloro, l'ozono non trova limiti alla propria azione, né per torpidità, ne per ph e non da luogo a prodotti addizionali o di sostituzione negativi. L'ozono sviluppa ossigeno molecolare mentre procede all'eliminazione delle macromolecole organiche in soluzione, che produrrebbero, in acqua, sapori o odori sgradevoli. L'ozono, anche se dosato in eccesso, dopo circa 5 minuti di contatto, si trasforma totalmente in ossigeno, senza alcun pericolo o senza azioni negative, anzi, con arricchimento di ossigeno in acqua. Altri ricercatori e studiosi fanno rientrare tra gli effetti positivi dell'ozono, in via indiretta, anche una certa presunta azione dell'ozono contro il virus dell'epatite. Raffronto sull'azione del cloro e dell'ozono della potabilizzazione delle acque. AZIONE CLORO OZONO Odore sgradevole nessuno Sapore sgradevole nessuno Colore tende a giallo nessuno Potere ossidante buono inferiore solo al fluoro Attività antivirale nessuna elevata Attività antibatterica variabile da specie a specie spettro di attività distruttiva ampio Attività distruttiva alghe e protozoi lieve elevata Attività distruttiva sui miceti lieve elevata Attività distruttiva su spore e cisti Attività su molecole organiche sgradevoli * Meccanismo di reazione produzione intermedia * odore e sapore lieve nessuna ossidazione indiretta con produzione cloramine, clorofenoli ecc elevata elevata ossidazione indiretta con ossigenazione dell'acqua IL RAPPORTO COSTO/BENEFICIO DELL'OZONO, RISULTA ESSERE DI GRAN LUNGA PIÙ VANTAGGIOSO RISPETTO AD ALTRI SISTEMI DI DISINFEZIONE 16

L OZONO IN PISCINA Dal 1984 tutte le piscine di nuoto dei giochi olimpici devono essere purificate con ozono. La piscina è sinonimo di sport, di benessere e di relax. L'aumento dei frequentatori di tale ambiente comporta l'aumento di possibili rischi derivati da inquinanti di diverso tipo. La facilità con la quale l'acqua può raggiungere e penetrare non solo la nostra superficie cutanea, ma tutte le cavità coperte da mucose in comunicazione con l'ambiente esterno, crea in effetti un'intimità di contatto fra le persone assimilabile al contatto diretto. L'obiettivo di qualità delle acque prevede la realizzazione di un ambiente ottimale, assimilabile all'acqua potabile. I convenzionali sistemi di depurazione in uso (tipo il cloro e gli ultravioletti) non sono all'altezza di tale obiettivo (vedasi problema virus e batteri). L'ozono si pone come eccellente mezzo di disinfezione, depurazione e pulizia dell'acqua, grazie a diverse Azioni a cui conseguono numerosi Vantaggi. Azioni: Disinfezione batterica Disinfezione virale Eliminazione colore Disinfezione micotica Eliminazione alghe Eliminazione della torpidità Eliminazione dell'odore e del sapore Gli usi possibili sono: Ossidazione delle sostanze organiche (idrocarburi, derivati organici complessi) Deodorizzazione (eliminazione per ossidazione) Deferrizzazione Riduzione del COD-BOD Eliminazione dei cianuri Ossidazione dei fenoli 17

L'utilizzo dell'ozono nell'igienizzazione delle piscine induce un risparmio dell'80-90% di cloro ed una diminuzione del 50% dell'acqua di reintegro. L'ozonizzazione delle piscine riduce altresì le cloramine dell'80%, conferisce una maggiore cristallinità all'acqua per una maggiore filtrabilità delle sostanze organiche e riduce i trialometani. L'ozono è un agente di disinfezione molto efficace e può essere usato nelle piscine per sostituire il cloro ed il bromo che contengono i prodotti chimici di disinfezione. Il vantaggio dell'uso di ozono se confrontato con agli altri agenti di trattamento delle piscine, consiste nel fatto che la qualità dell'ambiente aumenterà drammaticamente. L'uso dell'ozono impedisce la formazione di sottoprodotti contenenti cloro o bromo, come le clorammine ed i trialometani. L'ozono distrugge i sottoprodotti clorurati indesiderati già formati. Ciò riduce i problemi di occhi rossi e di respirazione. L'uso di ozono consente di bagnarsi in un'acqua più pulita e limpida. Per le piscine con una temperatura dell'acqua compresa fra i 28 C e i 33-35 C si usa una concentrazione di ozono rispettivamente di 0.8 e 1.2 grammi per m 3 di acqua. Al di la dell'odore sgradevole, l'uso del cloro presenta molti aspetti negativi, anche dal punto di vista sanitario come le classiche irritazioni agli occhi e alle mucose. Alcune persone soffrono di raffreddore da piscina, altre hanno problemi di allergia e presentano dopo un bagno, delle eruzioni cutanee. L'ozono non da nessuno di questi effetti perché rende l'acqua insapore ed inodore, inoltre, permette all'abbronzatura di non scolorire dopo un bagno rinfrescante. Si tenga presente che il nostro corpo in un bagno della durata di un'ora, assorbe circa mezzo litro di acqua ed è per questo motivo che la stessa deve assumere le caratteristiche dell' acqua da bere. Un altro vantaggio dell'uso di ozono, è di rendere l'acqua trasparente e limpida, non giallognola e torbida come nel caso del cloro, e non necessita di correzioni del ph perché non viene influenzato nella sua azione e non ne altera il valore. Il tutto con comodità e a tutela dell'ambiente e dei bagnanti: infatti l'uso dell'ozono riduce la manutenzione della vasca, evita l'approvvigionamento di sali, non disperde sostanze inquinanti. Oltre a ciò l'ozono ha un ciclo di produzione che potremmo definire: "ecologico" perché l'o3 viene creato dall'ossigeno presente nell'aria, e nel giro di qualche minuto, dopo aver depurato l'acqua, ridiventa ossigeno senza dare origine ad inquinamenti secondari. Con il cloro l'acqua tende ad "invecchiare" e si ha quindi bisogno di aggiungere costantemente acqua "fresca", con l'uso di ozono non si ha questo spreco perché la stessa migliora le sue caratteristiche e si ossigena ogni volta che viene trattata. Vantaggi: Azione disinfettante ad altissimo spettro con effetto rapidissimo Evita ogni problema di gusto e di odori sgradevoli Rende l'acqua incolore e cristallina Effetto benefico termale Non irrita le mucose e le congiuntive Attrezzatura di minimo ingombro e facile istallazione Risparmio per i bassi consti d'esercizio Evita problemi di approvvigionamento e di scorte 18

Efficace a basse concentrazioni Non forma composti nocivi e non rilascia ozono in atmosfera Cloro nelle piscine - Responsabile aumento dell`asma Infantile Sarebbe il cloro dei disinfettanti usati nelle piscine il responsabile dell'aumento di asma nei bambini dei Paesi occidentali. Questa la tesi dei ricercatori dell'università' cattolica di Louvain, in Belgio. La tricloramina, un gas volatile che si genera dal processo di clorazione cui vengono sottoposte le piscine, specie se entrato a contatto con liquidi biologici come il sudore e le urine, ''verrebbe subito inalato dai nuotatori e spiegherebbe l'aumento negli ultimi anni, dei casi di asma tra i bambini'', rivelano gli scienziati sul British Medical Journal. L'abitudine ad andare in piscina, e quindi l'esposizione alla tricloramina ''sarebbero associate in misura significativa e costante alla distruzione delle barriere cellulari che proteggono i polmoni (l'epitelio polmonare), rendendo più facile il passaggio degli allergeni''. Alla scoperta si e' arrivati dopo aver misurato i livelli di alcune proteine nei polmoni (SP-A, SP-B e CC16), associate a danni cellulari, attraverso gli esami del sangue di 226 bambini delle elementari, andati in piscina regolarmente o saltuariamente sin dalla prima infanzia. I dati sono stati messi a confronto con quelli prelevati da 16 ragazzi tra i 5 e 14 anni e 13 adulti tra i 26 e i 47, raccolti prima e dopo una lezione di nuoto. Per determinare la prevalenza dell'asma tra i bambini, infine, i ricercatori belgi hanno studiato i dati di almeno 2 mila ragazzi tra i 7 e i 14 anni, negli anni 1996-1999. ''Per i bambini che nuotano regolarmente - rivela il coordinatore della ricerca, Alfred Bernard - gli effetti sono del tutto assimilabili ai danni ai polmoni dovuti all'esposizione regolare al fumo di sigaretta''. Ma secondo le analisi effettuate, le conseguenze nocive sono evidenti anche dai marker delle proteine che segnalano il danno polmonare, ''significantemente alti anche solo dopo un'ora passata nei pressi di una piscina, senza essere scesi in acqua''. I livelli di tricloramina, suggeriscono gli scienziati, possono però essere tenuti sotto controllo attraverso un migliore sistema di ventilazione, limitando l'afflusso dei frequentatori e imponendo loro una maggiore igiene. ''Ma la cosa migliore - concludono - sarebbe quella di scegliere un altro tipo di disinfettanti non a base di cloro. 19

Acque Ospedaliere Batteri (legionella, pseudomonas, ecc) e virus nelle acque ospedaliere La legionella è diffusa nell'ambiente idrico e in particolare nelle condutture di acqua calda sanitaria e nelle interfacce degli scambiatori di calore degli impianti di climatizzazione. Pertanto due sono le situazioni più a rischio: 1) gli ospedali e tutti i complessi di cura e assistenza come case di cura, case di riposo, centri termali, piscine, ecc. 2) tutte quelle strutture che accolgono un numero considerevole di persone come alberghi, campeggi, villaggi turistici ma anche caserme, convitti, campi estivi, dove gli ospiti si espongono ad un alto rischio collettivo. Esistono prove sicure che la legionella p. ha la capacità di moltiplicarsi nell'acqua (specialmente in quella calda) dei sistemi di distribuzione dell'acqua potabile, sia di grandi dimensioni (ospedali, alberghi, ecc) che di piccole dimensioni (a livello di case private) che resiste ai trattamenti tradizionali (shock termico, iperclorazione) per la capacità di annidarsi all'interno di spore, amebe, biofilm, incrostazioni. Nell'ottica del raggiungimento qualitativo nel ciclo delle acque e nella disinfezione delle stesse ben si inserisce l'ozono che svolge un'azione battericida e fungicida assoluta e documentata da una ricca bibliografia scientifica. INNOVAZIONE NELLA DISINFEZIONE ACQUE PER EMODIALISI Ozono: strumento di lotta all'inquinamento da Pseudomonas L'ACQUA IN EMODIALISI: BIOCOMPATIBILITÁ L'acqua nei trattamenti di emodialisi è un elemento insostituibile per la formazione del liquido di dialisi e del liquido d'infusione. Durante il trattamento emodialitico vengono impiegati mediamente dai 80 ai 120 litri di acqua osmotizzata. É quindi evidente che l'elemento principe nei trattamenti emodialitici è l'acqua, da ciò scaturisce la necessità di garantire attraverso opportuni trattamenti e controlli periodici e continui un liquido Biocompatibile con minime o meglio con assenza di carica batterica o di endotossine, contemporaneamente l'acqua deve possedere tutti i parametri inferiori alle direttive sulla qualità dell'acqua destinata al consumo umano (direttiva 98/83 EC). É evidente che utilizzare acqua micro biologicamente e chimicamente inquinata in dialisi equivale ad inquinare inevitabilmente tutte le componentistiche del sistema dialitico (filtri, addolcitori, carboni attivi, membrane dell'osmosi, linea distribuzione, liquido di dialisi, filtro sangue, rene artificiale). Da ciò un trattamento di emodialisi realizzato utilizzando acqua Biocompatibile e priva di inquinanti chimici significa garantire sicurezza e benessere al paziente che si sottopone a sedute di emodialisi. 20

L'OZONO: DECONTAMINANTE CHIMICO ALTERNATIVO L'uso del cloro e dei suoi derivati come preossidante nel trattamento dell'acqua potabile, da origine agli inquinanti denominati aloformi (p.e. cloroformio), sostanze cancerogene e mutageni. La formazione di detti composti è strettamente dipendente dal carico di sostanze organiche contenenti il gruppo acetilico (CH 3C=0-R) presenti nell'acqua. Queste sostanze organiche, chiamate materiali Umici e Fulvici, si trovano disciolte nelle acque superficiali quali risultato di complesse reazioni chimiche innescate dalla presenza negli ecosistemi acquatici di residui organici animali e vegetali. Altre sostanze che possono essere precursori di Trialometani sono: tannini, lignine clorofilliane, acido malonico, tartarico, succinico, citrico ed altri. La quantità di aloformi presenti nell'acqua è espressione della stagione, della quantità di cloro utilizzata, del tempo di contatto, della temperatura e del Ph. Rimuovere queste sostanze cancerogene come gli aloformi è molto difficile, ma un aiuto in questo senso ci viene dall'ozono, che opportunamente miscelato all'acqua, produce una depolimerizzazione dei composti umici producendo una grande quantità dì sostanze a basso peso molecolare, l'ossidazione potrebbe essere spinta fino ad ottenere CO 2, ma con dosi di ozono molto elevate. L'esperienza ha provato l'efficacia di basse dosi di ozono che danno origine a prodotti scarsamente solubili e facilmente eliminati con la flocculazione, ciò inoltre triplica la vita media dei filtri a carbone attivi, utilizzati per eliminare i trialometani presenti nelle acque. L'OZONO DISINFETTA E/O STERILIZZA L'ozono è disponibile allo stato gassoso, è molto instabile, decade rapidamente ed è molto più reattivo rispetto all'ossigeno, è un gas di colore lievemente blu e si avverte anche a basse concentrazioni. La stabilita del prodotto nell'aria è di alcune ore mentre in acqua decade rapidamente formando ossigeno in circa 30 min., la sua forza di ossido-riduzione (1.36 V.) è inferiore solo a quella del fluoro (2.07 V.), da ciò risulta essere una molecola estremamente ossidante. La sua grande reattività con le sostanze organiche ed inorganiche, determina una notevole proprietà battericida, virucida, fungicida, e il suo impiego e particolarmente interessante e funzionale per la potabilizzazione e disinfezione dell'acqua, nel trattamento delle acque di scarico e da ricircolare, nell'eliminazione dei Biofilm nelle tubazioni, nonché inoltre è impiegato nell'industria farmaceutica. In medicina, nella cura di patologie caratterizzate da scarso apporto di ossigeno, di patologie battericide virali, viene utilizzato l'ozono opportunamente miscelato con ossigeno e soluzione fisiologica. L'ozono esplica la sua azione disinfettante/sterilizzante attaccando, inizialmente con un meccanismo ossidativo, le glicoproteine, i glicolipidi, il triptofano ed i gruppi SH della membrana cellulare; nella fase successiva agisce alterando enzimi, RNA, e DNA intracellulari. Le caratteristiche chimiche e fisiche dell'ozono permettono quindi di debellare molte specie di batteri e uno fra tutti e lo "Pseudomonas Aeruginosa" vero flagellatore degli impianti di emodialisi, questo batterio risulta resistente anche alle alte concentrazioni di Cloro. L'ozono da ottimi risultati anche ove la buona pratica di disinfettare con acqua calda può risultare insufficiente nei confronti di batteri quali i termophili, il Caldariella acidophila, che può tranquillamente crescere a 87 C in ambiente acido, si moltiplica a 97 C e sopravvive a 100 C per 15-20 min. senza assumere forme di resistenza (spore). 21

L'OZONO: IMPIEGO PER DISINFEZIONE IN EMODIALISI In emodialisi, come già detto in precedenza l'acqua ha un posto di primissima importanza, considerato che la maggior parte dei trattamenti avviene con acqua trattata con variegati procedimenti. Il sistema dì trattamento di disinfezione messo in atto utilizzando l'ozono ha vari punti di intervento nel circuito di emodialisi che può variare dal trattamento dell'acqua greggia in arrivo dall'approvvigionamento idrico, al mantenimento della sterilità nei serbatoi di stoccaggio, alla sterilizzazione del Loop di distribuzione ai reni, al trattamento del liquido di dialisi in uscita dal rene artificiale. Quindi ciò consente di garantire con poco sforzo la sterilità di tutto il circuito di emodialisi e inoltre lo stesso sistema può essere sostitutivo o integrativo al sistema di sterilizzazione chimica (generalmente sanificazione con acido per acetico) messo in atto per garantire soprattutto la sterilità del Loop di distribuzione al reni e delle membrane dell'osmosi. L'ozono, grazie alle sue caratteristiche, è compatibile con molti dei materiali utilizzati per la realizzazione degli anelli di distribuzione dell'acqua osmotizzata, e non ha contro indicazione durante le disinfezioni e in tempi rapidi garantisce un efficace e profonda disinfezione e sanificazione del Loop. L'ozono può tranquillamente essere utilizzato su loop realizzati con tubazioni e raccordi in PVDF o in acciaio, senza avere quegli evidenti inconvenienti, riscontrabili o immaginabili, facilmente prodotti dall'utilizzo del vapore pulito a 127 C, infatti certamente il vapore non può essere utilizzato nella disinfezioni di loop in PVDF o delle resine scambiatrici della osmosi, porta le tubazioni in acciaio ad elevate temperature che producono certamente scottature in accidentali contatti con le tubazioni ecc. La disinfezione garantita dell'acqua greggia, realizzabile con il vapore solo con costi notevoli, viene espletata e garantita nei centri dialisi con pochi posti rene (fino a 6) e quindi con poco consumo di acqua (mediamente 380-400 l/h), anche on-line considerato che basta un contatto di pochi minuti tra i batteri presenti e l'acqua ozonata, mentre nei grossi centri (12-24 posti rene), la necessità di notevoli quantità di acqua porta alla realizzazione di serbatoi con acqua ozonizzata, atti a prolungare il tempo di contatto tra i batteri e le molecole di ozono prodotte dall'apposita apparecchiatura. Questo nuovo sistema dì sterilizzazione e sanificazione dell'acqua greggia e del intero circuito di emodialisi, sperimentato in alcuni centri della AUSL LE/1 sta dando ottimi risultati con costi contenuti. OZONO - ESPERIENZE La convinzione nell'uso del sistema di sterilizzazione con ozono scaturisce da esperienze personali, legate all attività professionale di progettazione di centri dialisi all'interno della AUSL LE/1 e di altre strutture sanitarie. Nell'anno 2001 in un centro di emodialisi di un presidio ospedaliero della AUSL LE/1, si è stati costretti, in urgenza, a sospendere le attività di dialisi per il forte inquinamento da "Pseudomonas Aeruginosa" (P.a.) di tutta l'apparecchiatura della centrale di produzione acqua osmotizzata e del loop di distribuzione, anche se costantemente adottati i classici protocolli di disinfezione delle apparecchiature e del loop di distribuzione ai singoli reni. Detto inquinamento è stato determinato dall'acqua greggia in arrivo alla centrale dialisi, che durante i momenti di carenza idrica veniva integrata con acqua proveniente dal pozzo artesiano. Dai riscontri eseguiti, l'acqua prelevata dal pozzo, risultava leggermente inquinata da diversi batteri tra cui lo Pseudomonas Aeruginosa. 22