Indicazioni per un corretto uso dei Videoterminali - D.Lgs 81/2008. Servizio di Prevenzione e Protezione Giunta Regione Marche

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Indicazioni per un corretto uso dei Videoterminali - D.Lgs 81/2008 Servizio di Prevenzione e Protezione Giunta Regione Marche

Attrezzature di Lavoro SCHERMO I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee; l immagine sullo schermo deve essere stabile; la luminosità ed il contrasto tra i caratteri devono poter essere facilmente regolabili da parte dell utilizzatore del VDT; lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente. Il videoterminale deve essere posizionato sul tavolo di lavoro, in modo tale che il margine superiore dell'apparecchio non si trovi ad un livello più elevato dell'occhio dell'utilizzatore, al fine di non causare indebiti movimenti di estensione del collo.

Attrezzature di Lavoro Tastiera La tastiera deve essere collocata in modo tale da favorire una posizione delle mani e delle braccia che non affatichi l'operatore. A tal fine la tastiera deve essere indipendente dagli altri componenti, essere inclinabile rispetto al piano di lavoro, consentire posizioni intermedie, possedere un bordo anteriore sottile al fine di permettere un corretto appoggio del polso sul tavolo, possedere una superficie opaca al fine di evitare possibili riflessi, fastidiosi per l operatore.

Attrezzature di Lavoro Piano e Sedile di Lavoro Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente, essere di dimensioni sufficienti e permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio. Il sedile di lavoro deve essere stabile, a cinque razze, permettere all utilizzatore una certa libertà di movimento ed una posizione comoda; il sedile deve poter essere regolabile in altezza e deve possedere uno schienale regolabile in altezza e facilmente inclinabile. Un poggia piedi potrà essere messo a disposizione di coloro che lo desiderino. L impiego del poggia piedi risulta necessario allo scopo di alleggerire la compressione del bordo della sedia sulla superficie posteriore delle cosce, quando l operatore è di statura inferiore alla media e utilizza una sedia non regolabile in altezza.

Ergonomia e Piano di Lavoro

Ergonomia e Piano di Lavoro Postura Il tronco deve essere in posizione tendenzialmente eretta, con appoggio del tratto lombare allo schienale per ridurre la compressione dei dischi intervertebrali. Gli angoli "braccio-avambraccio" e "cosciagamba" devono essere di circa 90 per ridurre al minimo l'affaticamento muscolare e permettere una buona circolazione periferica. L'angolo "tronco-coscia" deve essere all'incirca di 100 per garantire una adeguata distribuzione dei carichi sull'apparato osteoarticolare ed impedire dannose compressioni pelvico-addominali. Il bordo superiore dello schermo deve essere posto all'altezza degli occhi, o al di sotto di essa, e a una distanza compresa tra i 50 e 70 cm, per evitare l'affaticamento della muscolatura oculare e contratture dei muscoli del collo. La tastiera deve essere disposta in modo tale da permettere l'appoggio degli avambracci (a 15 cm circa dal bordo del tavolo) per evitare contratture muscolari.

Ergonomia e Piano di Lavoro Sedile II sedile deve essere mobile con rotelle in modo da consentire l'accesso alle diverse attrezzature del posto di lavoro e facilitare l'aggiustamento posturale. La stabilità del sedile deve essere garantita da una base sufficientemente ampia, con cinque razze, tale da impedire ribaltamenti accidentali. Il piano del sedile deve essere di dimensioni idonee, di materiale lavabile e che non ostacoli la traspirazione, con i bordi arrotondati, con imbottitura semirigida, e superficie piana per permettere una corretta distribuzione dei pesi del tronco.

Ergonomia e Piano di Lavoro Sedile L'altezza del piano sedile deve essere regolabile tramite comandi facilmente accessibili e azionabili; Lo schienale, con le stesse caratteristiche costruttive del sedile e anatomicamente conformato, deve essere agevolmente regolabile in altezza ed in inclinazione, in modo da permettere un comodo appoggio del tratto lombare della colonna; I braccioli, se presenti, non devono impedire l'accesso al piano di lavoro e devono essere del tipo chiuso per impedire I'impigliamento;

Ergonomia e Piano di Lavoro Sbagliato: le finestre si riflettono nello schermo video. Sbagliato: finestra nel campo visivo, elevate differenze di intensità luminosa. Giusto: differenza equilibrata dell intensità luminosa. Nella zona di riflessione dello schermo non esistono superfici luminose.

Sorveglianza Sanitaria Ai sensi dell Art 173, comma 1, lettera c, del D.Lgs 81/08, il lavoratore che utilizza un attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per 20 ore settimanali, è sottoposto a Sorveglianza Sanitaria, Art 176, D.Lgs 81/08. La Sorveglianza Sanitaria è attivata dal Datore di Lavoro per i Dipendenti, segnalati dai rispettivi Dirigenti mediante Monitoraggio Annuale di Rilevazione dei Rischi. La periodicità della visita (Art 176, comma 3, D.Lgs 81/08), è quinquennale salvo i casi particolari con frequenza stabilita dal Medico Competente; la periodicità della visita è biennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni o limitazioni e per i lavoratori che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.

Informazione e Formazione Ai sensi dell Art 177, D.Lgs 81/08, il Datore di Lavoro fornisce informazioni per quanto riguarda le misure applicabili al posto di lavoro, le modalità di svolgimento dell attività, la protezione degli occhi e della vista ed assicura ai lavoratori una formazione adeguata mediante un corso di formazione della durata di 4 ore.

Pause Art 175, comma 3, D.Lgs 81/2008 II lavoratore addetto in modo continuativo ai videoterminali ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività. Viene stabilito un tempo minimo, ossia una pausa di quindici minuti ogni 2 ore. Condizioni migliorative potranno essere stabilite dalla contrattazione collettiva, anche aziendale. Usare alcuni momenti delle pause in modo intelligente

Come acquisire una buona posizione di partenza per gli esercizi da seduto Rilascia del tutto la colonna, come nella fig. 1 e poi raddrizza lentamente inarcando il più possibile la schiena, come nella fig. 2; ripeti per 5 volte. La posizione migliore per gli esercizi che seguono è quella della fig. n.2 ma un po' meno esagerata

Stiramento dei muscoli del collo Esercizio 1 Mettiti in questa posizione, intreccia le dita sulla testa e tira lentamente il capo in basso: Compi alcuni atti respiratori, lasciando uscire a fondo l'aria. Ripeti più volte, fino a sentir calare la tensione dietro.

Stiramento dei muscoli del collo Esercizio 2 Piega il collo da un lato continuando a guardare diritto davanti a te (non alzare la spalla). L'esercizio è più efficace se ti aiuti con la mano (v. figura). Compi alcuni atti respiratori, rilasciando l'altra spalla.

Mobilitazione del collo Esercizio 3 Ritrai il mento continuando a guardare diritto davanti a te; compi alcuni atti respiratori, poi ritorna nella posizione di partenza. Ti puoi aiutare guidando il mento con la mano.

Mobilitazione delle Spalle Esercizio 4 Allarga le braccia e descrivi 10 piccoli cerchi con le mani, in entrambe le direzioni. Porta le braccia in alto e fai altri 10 piccoli cerchi, sempre in entrambe le direzioni.

Mobilitazione delle Spalle Esercizio 5 Alzati in piedi, allarga un po' le gambe. Solleva le spalle, conta fino a 10, poi rilassale. Portale in basso, conta fino a 10, poi rilassale. Ripeti 5 volte.

Mobilitazione delle Spalle Esercizio 6 Porta indietro le spalle, conta fino a 10 poi rilassale; portale in avanti, conta fino a 10, poi rilassale. Ripeti 5 volte.

L opuscolo è stato redatto dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione della Giunta Regionale Lorenzo Antonelli. Fonti: INAIL (EX ISPESL). Ha collaborato alla redazione del presente opuscolo il Tirocinante Luigi Ria, corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, della Facoltà di Medicina e Chirurgia, dell Università Politecnica delle Marche.