INTRODUZIONE alla CONSERVAZIONE dei BENI CULTURALI
Beni Culturali e la legislazione in Italia Rappresentano l insieme delle testimonianze materiali su cui si fonda l identità storica e culturale del nostro paese. IL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO Principale riferimento legislativo che attribuisce al Ministero per i Beni e le Attività Culturali il compito di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese. Decreto legislativo numero 42 del 22 gennaio 2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio. 2
La Normativa Legge 1 giugno 1939, n. 1089 A) Norme generali sulla tutela delle cose di interesse storico ed artistico Tutela delle cose d interesse artistico e storico Capo I Disposizioni generali: (Sono soggette alla presente legge le cose, immobili e mobili, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico, compresi: le cose che interessano la paleontologia, la preistoria e le primitive civiltà; le cose d interesse numismatico; i manoscritti, gli autografi, i carteggi, i documenti notevoli, gli incunaboli, nonché i libri, le stampe e le incisioni aventi carattere di rarità e di pregio. Vi sono pure compresi le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico. Non sono soggette alla disciplina della presente legge le opere di autori viventi o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquanta anni). 3
Definizione di Opera d Arte Il punto di vista dello Storico dell Arte Un oggetto/idea/espressione con contenuto culturalmente significativo: Supportato da una materia; Non supportato da materia (arte concettuale); Di qualunque datazione. 4
Dove interviene la Conservazione Oggetto della Conservazione: La fisicità del Bene Culturale, la materia. 5
La fisicità Le opere composte da materia sono generalmente costituite da: un supporto (pietra, legno, tela, carta, metallo, intonaco...) ed eventualmente da uno strato pittorico 6
Obiettivo della Conservazione: Mantenere inalterato nel tempo il significato trasmesso dall artista attraverso l opera, il concetto, il messaggio. 7
Concetti e loro definizioni in materia di Conservazione Conservazione Prevenzione Restauro Manutenzione 8
Conservazione Conservare significa mantenere l opera in condizioni inalterate attuando misure e interventi mirati: Nei confronti dell ambiente in cui le opere sono collocate Nei confronti delle opere stesse 9
Prevenzione Il termine si riferisce all insieme delle: strategie e delle azioni finalizzate a controllare i fattori che possono indurre al degrado del manufatto, al fine di evitare di dover ricorrere al restauro 10
Restauro 1 Definizione: Atto Critico 1 che si avvale di metodologie di intervento volte a mantenere l integrità (Unità Potenziale) di cui il Bene si compone: Materiale Storica Artistica 1 U. Baldini, Teoria del Restauro e Unità di Metodologia, 1981 11
Restauro 2 Il Restauro di un opera d arte è preceduto da: una fase conoscitiva per mezzo di indagini preliminari una fase di programmazione degli interventi Il Restauro vero e proprio la registrazione della documentazione 12
Manutenzione Insieme degli atti preventivi e/o successivi al Restauro volti ad assicurare la trasmissione del Bene al futuro, nelle condizioni ottimali per la sua esistenza. Metodologia: Interventi programmati e ricorrenti Finalità: evitare di dover ricorrere al restauro; prolungare più a lungo possibile gli effetti positivi ottenuti con eventuali interventi di restauro. 13
Prevenzione e manutenzione Come prevenzione Prevenzione del degrado Prevenzione del restauro MANUTENZIONE Come mantenimento preservazione Successivamente al restauro 14
Finalità La manutenzione deve essere compiuta correttamente, al fine di prevenire l insorgere di fenomeni di degrado che possano produrre un allontanamento dalla idea progettuale che ha generato l opera: perché resti e viva quella catena di collegamento nel tempo che evita il suo rinnovarsi arbitrario, senza interrompere il legame tra l antico e il nuovo. 15
Come si attua La manutenzione si attua con interventi mirati: Agli ambienti di conservazione Alle opere 16
Storicamente Già in passato veniva prestava un'attenzione particolare alla salvaguardia del Patrimonio Artistico. In Toscana, con il Granduca Pietro Leopoldo I (1765-1790), apparvero infatti le prime disposizioni in materia; una serie di ordinanze mirate alla conservazione delle opere e di misure da adottare nei confronti degli ambienti in cui le opere stesse erano custodite. Si trattava di accorgimenti semplici, come la spolveratura programmata e periodica degli oggetti, l arieggiamento delle stanze, l'innaffiamento dei pavimenti per ovviare al caldo e la chiusura dei tendaggi per contenere gli effetti negativi provocati dalla luce[1]. Nonostante ciò molti errori irreparabili sono stati fatti in passato. 17
Come si attua oggi Semplici operazioni come la spolveratura e il controllo periodico delle opere possono risultare, anche oggi, strumenti efficaci di prevenzione del degrado. In alcuni casi può verificarsi l'esigenza di intervenire con azioni vere e proprie sui materiali costitutivi, come ad esempio: la fermatura e il consolidamento di zone circoscritte del supporto, dello strato preparatorio e dello strato pittorico, la disinfestazione, la sostituzione di elementi degradati o costrittori, la sutura delle lacune con relativo intervento pittorico condotto con metodi di differenziazione rispetto all originale e la verniciatura. 18
I limiti La manutenzione si attua, in primo luogo, per mezzo di azioni di controllo e interventi mirati al miglioramento delle condizioni degli ambienti in cui le opere sono custodite. Non è infrequente, però, imbattersi in realtà contrastanti con i principi di base che i luoghi dedicati alla custodia dei Beni Culturali dovrebbero rispettare. Chiese e musei, ad esempio, sono spesso alloggiati in edifici storici, a loro volta vincolati da norme di tutela che ne condizionano le modalità di ristrutturazione, segnando limiti importanti negli allestimenti e nella realizzazione dei requisiti indispensabili alla conservazione delle opere. 19
Valutazione del contesto La manutenzione si attua dunque per mezzo di progetti basati su di una logica d insieme, attraverso l analisi delle peculiarità specifiche delle singole opere e la valutazione del contesto (ambiente) in cui esse si trovano 20
Interventi E opportuno intervenire sull ambiente e/o sull opera con analisi, indagini, controlli, monitoraggi e con azioni specifiche, registrando su di una apposita cartella clinica lo stato di conservazione di ogni singolo manufatto, i materiali usati per prevenire o rallentare il deperimento, le analisi svolte, gli spostamenti per mostre o restauri e i criteri di esposizione adottati. 21
Tabella di programmazione a) Dati relativi all'ambiente Descrizione Dimensioni Localizzazione Problematiche Criteri di esposizione Suggerimenti Note Controlli Indagini Rilievi Monitoraggi Interventi Suggerimenti Osservazioni Tipologia Descrizione Materiali /strumenti Modalità Localizzazione Scadenza Orario Documentazione Note 22
Tabella di programmazione b) Dati relativi alle singole opere Tipologia oggetto Soggetto Autore Datazione Dimensioni Tecnica Stato di conservazione Spostamenti Altra documentazione Controlli Indagini Rilievi Monitoraggi Interventi Suggerimenti Osservazioni Tipologia Descrizione Materiali /strumenti Modalità Localizzazione Scadenza Orario Documentazione Note 23
Alterazioni Nei confronti dell opera è importante il riconoscimento e il pieno rispetto delle sue caratteristiche strutturali e artistiche, con una serena e completa accettazione delle modificazioni intercorse dall istante del suo concepimento al momento dell ultima verifica sul suo stato di conservazione Bernardo Daddi, Madonna delle Grazie, Orsanmichele, Firenze L immagine illustra una alterazione della pellicola pittorica (craquelure) diffusa sulla superficie del dipinto. 24
La patina Immagine raffigurante un tassello di pulitura sulla superficie di un dipinto che svela delle gravi alterazioni pregresse presenti sulla pellicola pittorica. In questo caso la pulitura del dipinto creerebbe uno sbilanciamento negli equilibri raggiunti dall opera nel tempo. La Madonna di Soletta, Hans Holbein, il G. Solothurn, Kunstmuseum Ref. T. Bechert, La Patina, Nardini Ed., Firenze 25
Alterazioni I mutamenti che le opere subiscono sono continui; è necessario, dunque, imparare a distinguere tra alterazioni che possano mettere a repentaglio la loro esistenza, sulle quali è opportuno intervenire, e mutamenti che, se tenuti sotto controllo, non comportano ulteriore pericolo e non ne compromettono la conservazione. Maestro di Signa, Madonna con Bambino e Santi, Museo Diocesano, Chiesa di Santo Stefano al Ponte, Firenze. Alcuni sollevamenti di colore paralleli alla fibratura del legno del supporto del dipinto; questa tipologia di danni può portare alla irrimediabile perdita di zone di colore. 26
I monitoraggi Per accertarsi che non vi siano processi di alterazione in corso può risultare utile lo studio del comportamento delle opere per mezzo di monitoraggi e indagini ripetute anche a distanza di tempo. 27
Controlli Anche quando si è reso necessario il restauro, proprio a seguito dell atto critico di intervento sarà utile e necessario mantenere quelle condizioni di buona conservazione con periodici controlli e revisioni. 28
I punti di forza Una politica conservativa basata sulla manutenzione del patrimonio culturale rappresenta un progresso importante nella creazione di un modello organizzativo nel settore dei Beni Culturali, orientato verso metodologie di qualità del lavoro. I punti di forza di un progetto basato sulla manutenzione consistono in: prevenzione del degrado (evitando successivamente di dover ricorrere a interventi di restauro più invasivi); maggior controllo della situazione nella sua globalità (situazione climatica ambientale e stato di conservazione delle opere); miglior distribuzione delle risorse (garantendo interventi tempestivi ed efficaci nei confronti di tutte le opere della collezione). 29
Ottimizzazione delle risorse e qualità del lavoro Manutenzione Prevenzione Interventi meno invasivi Maggior distribuzione delle risorse 30
I finanziamenti E responsabilità di studiosi e operatori del settore diffondere una maggior sensibilizzazione nei confronti del tema della conservazione, per lo sviluppo di una politica nuova dei finanziamenti che, sarebbe auspicabile, puntasse alla prevenzione e alla manutenzione, e non esclusivamente al restauro del Patrimonio Culturale. 31
La gestione dei Beni Culturali Una visione allargata della gestione dei Beni Culturali CONSERVAZIONE ACCESSO Sostegno alla conservazione TEDUCAZIONE EC NO LO G IA FRUIZIONE DEL SERVIZIO MUSEALE TRASMISSIONE DEL PATRIMONIO BENI CULTURALI PREVENZIONE RESTAURO MANTENIMENTO Cultura della conservazione MANUTENZIONE INTEGRAZIONE Trasmissione delle conoscenze 17 32
La diffusione delle conoscenze Nell ottica di un cambiamento delle politiche di finanziamento mirate alla salvaguardia del Patrimonio Culturale, il coinvolgimento del pubblico è fondamentale; tale coinvolgimento spesso può essere favorito dalla presenza di percorsi conoscitivi, attraverso laboratori virtuali con esposizioni arricchite da indagini approfondite che svelino i misteri delle tecniche artistiche, delle metodologie di intervento e delle problematiche conservative delle opere. 33
L educazione del pubblico EDUCAZIONE DEL VISITATORE CONTESTUALIZZA- ZIONE DELL OPERA SENSIBILIZZAZIONE ALLA CONSERVAZIONE DELL OPERA L OPERA SI RACCONTA E TRASMETTE UNA SERIE DI STIMOLI AL PUBBLICO 15 34