LABORATORIO IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Prof. Arch. Gianfranco Neri (4 CFU)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LABORATORIO IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Prof. Arch. Gianfranco Neri (4 CFU)"

Transcript

1 Corso di Laurea in Architettura U.E. LABORATORIO 2 a LEZIONE IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 Il concetto Prof. Ing. di valutazione Arch. Maurizio Di Stefano A. A. 2009/2010 Gli ambiti valutativi Corso di Laurea in Architettura U.E. LABORATORIO IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Prof. Arch. Gianfranco Neri (4 CFU) Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano Anno Accademico 2009/2010 1di 13

2 Il Concetto di Valutazione La Valutazione èuna misurazione dei vantaggi e/o svantaggi che una scelta ( una decisione ) implica. ( Non èun giudizio soggettivo ). La Valutazione tra: Etica Tecnica Sintesi Valutativa Perdita di professionalità In tutti gli atti di professione esiste questa sintesi Mercato 2di 13

3 L interdisciplinarietà nell ambito della dell Architetto La Valutazione economica dei progetti èmateria interdisciplinare Progettazione Urbanistica Progettazione Architettonica dell Ingegnere dell Economista dell Agronomo Progettazione Infrastrutturale e dei trasporti Valutazioni socio economiche e di andamento del mercato Valutazioni agronomiche (estimi catastali) del Valutatore Stiamo conoscendo nuove prospettive professionali Statistico Giudizio complesso o composito La valutazione economica dei progetti si è affermata materia di pianificazione economica strategica con la crescita degli interventi a scala territoriale 3di 13

4 La Legge 17 maggio 1999, n. 144 "Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all' occupazione e della normativa che disciplina l' INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali" ed i Nuclei di Valutazione (NUVAL) 1. Al fine di migliorare e dare maggiore qualita' ed efficienza al processo di programmazione delle politiche di sviluppo, le amministrazioni centrali e regionali, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, istituiscono e rendono operativi, entro il 3 1 ottobre 1999, propri nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici che, in raccordo fra loro e con il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, garantiscono il supporto tecnico nelle fasi di programmazione, valutazione, attuazione e verifica di piani, programmi e politiche di intervento promossi e attuati da ogni singola amministrazione. E' assicurata l'integrazione dei nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici con il Sistema statistico nazionale, secondo quanto previsto dall'articolo 6 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n I nuclei di valutazione e verifica di cui al comma 1 operano all'interno delle rispettive amministrazioni in collegamento con gli uffici di statistica costituiti ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, ed esprimono adeguati livelli di competenza tecnica ed operativa al fine di poter svolgere funzioni tecniche a forte contenuto di specializzazione, con particolare riferimento per: a) l'assistenza e il supporto tecnico per le fasi di programmazione, formulazione e valutazione di documenti di programma, per le analisi di opportunita' e fallibilita' degli investimenti e per la valutazione ex ante di progetti e interventi, tenendo conto in particolare di criteri di qualita' ambientale e di sostenibilita' dello sviluppo ovvero dell'indicazione della compatibilita' ecologica degli investimenti pubblici; b) la gestione del Sistema di monitoraggio di cui al comma 5, da realizzare congiuntamente con gli uffici di statistica delle rispettive amministrazioni; 4di 13

5 Cos è il NUVAL La legge 17 maggio 1999, n. 144 dispone l'istituzione, nelle amministrazioni centrali e nelle regioni, di Nuclei di valutazione con il compito di migliorare la qualità e l'efficienza del processo di programmazione delle politiche di sviluppo Il NUVAL èimpegnato a svolgere una funzione di stimolo intellettuale allo sviluppo della cultura del monitoraggio e della valutazione, promuovendo e incentivando l utilizzo dell attività valutativa come strumento di orientamento per l elaborazione delle strategie di sviluppo regionale. Il NUVAL organizza il proprio lavoro attraverso un piano di attività, che viene aggiornato e rielaborato periodicamente Il Progetto Nuval, finalizzato alla formazione a sostegno della Rete dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici operanti presso le Amministrazioni centrali e regionali,. elabora il programma delle attività formative tiene conto dell esperienza e dei risultati già acquisiti e delle tematiche prioritarie per le Amministrazioni e per i Nuclei impegnati nell esecuzione dei compiti delineati nel QSN Le iniziative formative prevedono interventi mirati: a) i metodi di valutazione di impatto b) i progetti cardine. 5di 13

6 La Valutazione economica come componente della progettazione Valutazione economica Studi di fattibilità Progettazione strategica D.Lgs. 267 del 18/08/2000 art.34 Concertazione: Accordo di programma Legge 21dicembre 2001, n. 443 "Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive Programmazione 2007/2013 Programmi Integrati Urbani PIU' EUROPA DOS Documento di Orientamento Strategico Progettazione Urbanistica Legge 5 agosto 1978, n. 457 Norme per l'edilizia residenziale. D.Lgs. 267 del 18/08/2000 art.120 e segg. Piani di trasformazione urbana (Società di Trasformazione Urbana) Piani di rigenerazione urbana Progettazione Architettonica Preliminare Definitiva Esecutiva Cantierabile D.P.R. 554/1999 Perequazione Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di LL.PP. N.109/94 e s.m.e i. Art.18/23 Documenti componenti il progetto preliminare (g ) Art. 25/34 Documenti componenti il progetto definitivo Art. 35/45 Documenti componenti il progetto esecutivo Legge 626/ 94 Legge 494/96 Legge 81/2008 Costi della sicurezza Costi ambientali Edilizia Infrastrutture Beni Culturali Sicurezza 6di 13

7 Tematismi con cui ci confrontiamo A M B I T I D I P R O G E T T A Z I O N E Il nuovo Il vecchio Il Patrimonio Culturale Nuove Città Nuovi Quartieri Nuovi Edifici Nuove Infrastrutture strade sottoservizi trasporti energia ambiente Vecchi Quartieri Centri Storici (Trasformazioni urbane) Naturale Materiale Immateriale Beni Capacità di riconoscere i costi necessari per effettuare la valutazione Indicatori di costo 7di 13

8 L economia si basa sullo studio dei comportamenti di massa e del loro rapporto con le risorse I Beni economici si possono classificare in Beni materiali Beni diretti o di consumo Sono beni di consumo i beni che producono una utilità diretta per il consumatore finale, come ad esempio la casa, i capi di abbigliamento, gli elettrodomestici ecc. Beni strumentali (o capitali) Sono strumentali alla produzione di beni diretti Sono beni strumentali quei beni che non vengono direttamente consumati, ma sono utilizzati per la produzione di altri beni. Essi sono chiamati anche beni indiretti o fattori produttivi. EDILIZIA Casa Industria Beni immateriali Relativi alla progettazione Possono essere mobili o immobili a secondo che possono essere spostati o no Dati qualitativi Orientamento Panoramicità Esposizione Localizzazione COSTI EDILIZIA di consumo strumentali di manutenzione Le caratteristiche valutative sono dipendenti da queste classificazioni 8di 13

9 di beni culturali e sul Patrimonio culturale Con il concetto di bene culturale si intende: tutto ciò che costituisce testimonianza materiale avente valore di civiltà avendo, il nostro ordinamento sulla materia, superato la concezione estetizzante di bene culturale. LA LEGGE 1 GIUGNO 1939, N.1089 (G.U , n.184) fornisce una prima definizione di bene culturale TUTELA DELLE COSE D'INTERESSE ARTISTICO O STORICO Capo I DISPOSIZIONI GENERALI Art.1. Sono soggette alla presente legge le cose, immobili e mobili, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico, compresi: a) le cose che interessano la paleontologia, la preistoria e le primitive civiltà; b) le cose d'interesse numismatico; c) i manoscritti, gli autografi, i carteggi, i documenti notevoli, gli incunaboli, nonché i libri, le stampe e le incisioni aventi carattere di rarità e di pregio. Vi sono pure compresi le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico. Non sono soggette alla disciplina della presente legge le opere di autori viventi o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquanta anni. In campo internazionale bisogna aspettare il 1954, con la Convenzione dell Aja sulla protezione dei beni culturali in caso di guerra, firmata il 14 maggio 1954 da quaranta Stati di tutti il mondo e confermata in Italia con la legge del 7 febbraio 1958 (sostituendo per la materia l'articolo 822 del Codice civile del 1942) per vedere il termine patrimonio culturale In Italia bisogna attendere altri 13 anni per vedere questa dizione per la prima volta in un atto ufficiale. Nel 1967, si conclusero, dopo tre anni, i lavori della Commissione d indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, archeologico e del paesaggio meglio nota come Commissione Franceschini, nel documento conclusivo fu proposto per la prima volta la definizione di "patrimonio culturale" e quindi in definitiva di bene culturale 9di 13

10 di beni culturali e sul Patrimonio culturale La Convenzione dell Aja (1954) identifica i seguenti beni culturali materiali: i beni, mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli, come i monumenti architettonici, di arte o di storia, religiosi o laici; i siti archeologici; i complessi di costruzioni che, nel loro insieme, offrono un interesse storico o artistico; le opere d arte; i manoscritti, libri e altri oggetti d'interesse artistico, storico o archeologico; nonché le collezioni scientifiche e le collezioni importanti di libri o di archivi o di riproduzioni dei beni sopra definiti; gli edifici la cui destinazione principale ed effettiva èdi conservare o di esporre i beni culturali mobili definiti al comma precedente, quali i musei, le grandi biblioteche, i depositi di archivi, come pure i rifugi destinati a ricoverare, in caso di conflitto armato, i beni culturali mobili definiti al comma precedente; i centri comprendenti un numero considerevole di beni culturali, definiti ai commi precedenti, detti centri monumentali. Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale Conchiusa a Parigi il 23 novembre 1972 Approvata dall Assemblea federale il 19 giugno Istrumento di ratificazione depositato il 17 settembre 1975 La successiva e definitiva ratifica viene fissata dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 Art.2 Patrimonio culturale 1. Il patrimonio culturale e' costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici. 2. Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà. 3. Sono beni paesaggistici gli immobili e le aree indicati all'articolo 134, costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio, e gli altri beni individuati dalla legge o in base alla legge. 4. I beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività, compatibilmente con le esigenze di uso istituzionale e sempre che non vi ostino ragioni di tutela. 10 di 13

11 di beni culturali e sul Patrimonio culturale La Convenzione Internazionale per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (Parigi il 17 ottobre 2003) invece definisce i beni culturali immateriali che si caratterizzano per : le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. 11 di 13

12 Ambito valutativo 2. Valutazione Immobiliare 1. Valutazione Catastale 1 3. Valutazione Agronomica Valutazione Economica 5 5. Valutazione Progettuale n n Valutazione Strategica Valutazione catastale del singolo cespite Valutazione Strategica 12 di 13

13 La Valutazione economica tende a Valorizzare ( Capitalizzare ) l impegno cercando di conoscere preventivamente i costi del progetto. La conoscenza dei costi e dei vantaggi consentirà di conoscere l equilibrio prima finanziario e poi economico, attraverso i fattori di misurazione. La buona valutazione economica preventiva deve avere tra gli obiettivi quello di limitare gli Strategico IMPREVISTI causa di varianti e limitazioni di costi. 1 L impegno degli attori del progetto Valutazione economica : Costi di sviluppo e gestione Parcella Mercato 5 Il Monitoraggio Piani di gestione Cosa valutiamo La Valutazione economica Urbanistico Architettonico 2 La Progettazione Valutazione economica: Analisi finanziaria ACR (Analisi costi e ricavi) Analisi costi e benefici ACB Analisi multicriterio 3 L opera Valutazione economica : Trasformazione urbana Pubblico Misto 4 Gli effetti Valutazioni economiche nel tempo: Computo metrico Manutenzione 13 di 13

I vincoli paesaggistici negli strumenti di pianificazione

I vincoli paesaggistici negli strumenti di pianificazione VINCOLI PAESAGGISTICI: ricadute sulla pianificazione giovedì 24 settembre 2015// Centro Studi PIM Villa Scheibler I vincoli paesaggistici negli strumenti di pianificazione a cura di ing. Francesca Boeri

Dettagli

D Iniziativa del Senatore DI GIORGI

D Iniziativa del Senatore DI GIORGI DISEGNO DI LEGGE Misure per tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'unesco D

Dettagli

La convenzione dell'aja identifica i seguenti beni culturali materiali:

La convenzione dell'aja identifica i seguenti beni culturali materiali: I beni culturali si contrappongono, per definizione, ai beni naturali in quanto questi ultimi ci sono offerti dalla natura, mentre i primi sono il prodotto della cultura dell'essere umano. Secondo l'art.10

Dettagli

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Docente: Simone Ombuen Anno accademico 2014-2015 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente: Roberto Gallia

Dettagli

Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale

Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale REGIONE Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale Arch. Osvaldo FERRERO Settore Attività di gestione e valorizzazione del paesaggio venaria La reggia di Venaria olimpiadi Olimpiadi invernali

Dettagli

Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali

Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Classe LMR 02 Laurea Abilitante - numero programmato Entrata diretta nel mondo del lavoro BENE CULTURALE Tutto

Dettagli

OGGETTO: Individuazione bene culturale (fattispecie relativa al cimitero

OGGETTO: Individuazione bene culturale (fattispecie relativa al cimitero il Portale del Tecnico Pubblico Lombardo (www.ptpl.altervista.org) (quesito proposto dal Comune di ) OGGETTO: Individuazione bene culturale (fattispecie relativa al cimitero comunale) ex art. 10 D.Lgs.

Dettagli

S.p.A. di trasformazione urbana (Stu)

S.p.A. di trasformazione urbana (Stu) Segnalazioni Settore Attività amministrative e finanziarie per il Governo del territorio novembre 2005 S.p.A. di trasformazione urbana (Stu) le Società di trasformazione urbana (STU) sono SpA, costituite

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.

DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137. DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76,

Dettagli

STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE

STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE DIREZIONE MUNICIPALITA LIDO PELLESTRINA Via S. Gallo 32/a 30126 Lido di Venezia tel. 041-2720511 fax 041-2720540 CODICE INTERVENTO 13065 C. I. 13065 MANUFATTI ADIBITI A STRUTTURE DI PERTINENZA ATTIVITA

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI CONCEI PROVINCIA DI TRENTO PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PUNTUALE N. 4 RELAZIONE ILLUSTRATIVA BENI DI USO CIVICO CONCEI, dicembre 2009 Collaboratore per la parte socio demografica: Il progettista

Dettagli

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Contenuti della scheda Per la definizione degli indirizzi di valorizzazione dei paesaggi gli elementi conoscitivi relativi ad ogni territorio

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea interclasse L-7/L-23 in Ingegneria Civile e dei Sistemi Edilizi conforme al D.M. 270

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea interclasse L-7/L-23 in Ingegneria Civile e dei Sistemi Edilizi conforme al D.M. 270 11 Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea interclasse L-7/L-23 in Ingegneria Civile e dei Sistemi Edilizi conforme al D.M. 270 Denominazione del corso di studio: Ingegneria Civile e dei Sistemi Edilizi

Dettagli

COMUNE DI FORTE DEI MARMI

COMUNE DI FORTE DEI MARMI COMUNE DI FORTE DEI MARMI DISCIPLINA DELLA ALLEGATO 10 Disciplina della Distribuzione e localizzazione delle Funzioni ILLUSTRATIVA (ai sensi art. 109 LR 65/2014) settembre 2015 PREMESSA: La presente disciplina,

Dettagli

PIANO DI BACINO DELLA PROVINCIA DI TERNI

PIANO DI BACINO DELLA PROVINCIA DI TERNI Revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP): PIANO DI BACINO DELLA PROVINCIA DI TERNI 20 Gennaio 2010 Argomenti Introduzione Obiettivi generali Piano di Bacino (PdB) Linee guida

Dettagli

Consumo di suolo: i dati e le iniziative regionali

Consumo di suolo: i dati e le iniziative regionali Consumo di suolo: i dati e le iniziative regionali Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio CONSUMO DI SUOLO La necessità di limitare il consumo di suolo Se il suolo viene consumato/degradato

Dettagli

Corso di Laurea a ciclo unico in ARCHITETTURA (classe 4S)

Corso di Laurea a ciclo unico in ARCHITETTURA (classe 4S) Corso di Laurea a ciclo unico in ARCHITETTURA (classe 4S) C.d.L a numero programmato: n 192 posti per studenti italiani n 8 posti per studenti stranieri Le caratteristiche del percorso rispettano gli 11

Dettagli

Protocollo d intesa tra

Protocollo d intesa tra Ministero per Culturali Dipartimento i Beni e le Attività per i Beni Culturali e Paesaggistici Regione Autonoma della Sardegna Protocollo d intesa tra MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI DIPARTIMENTO

Dettagli

2. Agli stessi effetti rientra, fra le funzioni inerenti la materia, la vigilanza sull'attivita' privata di formazione professionale.

2. Agli stessi effetti rientra, fra le funzioni inerenti la materia, la vigilanza sull'attivita' privata di formazione professionale. Decreto Legislativo n.112 Roma, 31 marzo 1998 Oggetto: Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997,

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

A cura dell Ing. Salvatore Barone

A cura dell Ing. Salvatore Barone Università degli Studi di Palermo Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo Esami di abilitazione all esercizio della professione di ingegnere Anno 2015 CORRISPETTIVI PROFESSIONALI INGEGNERI ED

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo

Dettagli

Il Centro di Alta Formazione del DTC

Il Centro di Alta Formazione del DTC Il Centro di Alta Formazione del DTC Giovanni Fiorentino Università degli studi della Tuscia Marilena Maniaci Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale La rete A partire dal 2014 2015 cinque

Dettagli

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali T Obiettivi formativi Fornire strumenti CULTURALI, TECNICI e ORGANIZZATIVI per operare in autonomia con COMPITI PROGETTUALI, DECISIONALI e DIRETTIVI

Dettagli

Corso di Alta Formazione Esperto Valutatore Immobiliare Edizione 2017 Moduli didattici frequentabili singolarmente

Corso di Alta Formazione Esperto Valutatore Immobiliare Edizione 2017 Moduli didattici frequentabili singolarmente Corso di Alta Formazione Esperto Valutatore Immobiliare Edizione 2017 Moduli didattici frequentabili singolarmente MODULO I PRINCIPI DI ECONOMIA, STATISTICA E MATEMATICA FINANZIARIA PER LA VALUTAZIONE

Dettagli

TITOLO IV MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE

TITOLO IV MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE TITOLO IV MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE CAPO I PRINCIPI E DEFINIZIONI ART. 60 FINALITÀ Il Comune misura e valuta la performance con riferimento all Amministrazione

Dettagli

Incontri con i Sindaci

Incontri con i Sindaci Fasi per il raggiungimento degli obiettivi al 2020 Nomina di un team management per l energia e il clima all interno del comune. L inventario delle emissioni di CO 2. Sviluppo del Piano d Azione per l

Dettagli

N. 138 del 5 dicembre 2006 Registro NVVIP IL NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE PUGLIA

N. 138 del 5 dicembre 2006 Registro NVVIP IL NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE PUGLIA REGIONE PUGLIA SETTORE PROGRAMMAZIONE E POLITICHE COMUNITARIE NUCLEO DI VALUTAZIONE VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI VIA CADUTI DI TUTTE LE GUERRE, 15 70100 BARI ------------------ Parere del NVVIP

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA PER LA GESTIONE DEI BENI CULTURALI E IL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI.

L ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA PER LA GESTIONE DEI BENI CULTURALI E IL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. L ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA PER LA GESTIONE DEI BENI CULTURALI E IL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. L organizzazione dell amministrazione centrale E nata con la legge n. 5 del 29 gennaio

Dettagli

Regione Campania Programma Operativo FESR Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa

Regione Campania Programma Operativo FESR Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa Allegato G Regione Campania Programma Operativo FESR 20072013 Asse 6 Obiettivo Operativo 6.1 Programma PIU Europa SCHEDA DI SINTESI INTERVENTI AUTORITÀ CITTADINA DI ERCOLANO Lavori di Riqualificazione

Dettagli

EX RIMESSA ATAC ZONA SAN PAOLO

EX RIMESSA ATAC ZONA SAN PAOLO EX RIMESSA ATAC ZONA SAN PAOLO Sabrina Americola Corso di Laurea Magistrale in Restauro Facoltà di Architettura Massimiliano Scialla Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Facoltà di Giurisprudenza

Dettagli

CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA

CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA SETTORE SERVIZI PER L EDILIZIA E L'URBANISTICA DIVISIONE URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA DOCUMENTAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA CERTIFICATI URBANISTICI ED EDILIZI CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA

Dettagli

ALLEGATO 1 A B C D E F D H. Tipologia incarico riferita all allegato B (1) Importo lavori progettati relativo alla categoria di opere/prestazio ni ( )

ALLEGATO 1 A B C D E F D H. Tipologia incarico riferita all allegato B (1) Importo lavori progettati relativo alla categoria di opere/prestazio ni ( ) AVVISO PUBBLICO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI PROFESSIONISTI IDONEI PER IL CONFERIMENTO DI SERVIZI ATTINENTI ALL ARCHITETTURA ED ALL INGEGNERIA ANCHE INTEGRATA E ALTRI SERVIZI CONNESSI, DI IMPORTO

Dettagli

OGLIASTRA COMUNE DI TORTOLÌ PROVINCIA DELL OGLIASTRA BANDO PROGETTI DI QUALITÀ 2005/2006 MISURA 5.1 TORTOLÌ PORTA DELL OGLIASTRA

OGLIASTRA COMUNE DI TORTOLÌ PROVINCIA DELL OGLIASTRA BANDO PROGETTI DI QUALITÀ 2005/2006 MISURA 5.1 TORTOLÌ PORTA DELL OGLIASTRA COMUNE DI TORTOLÌ PROVINCIA DELL OGLIASTRA BANDO PROGETTI DI QUALITÀ 2005/2006 MISURA 5.1 OGLIASTRA QUADRO TERRITORIALE URBANO DI RIFERIMENTO CONTESTO URBANO E STRATEGICO DEL PROGETTO PLANIMETRIE GENERALI

Dettagli

FGTecnopolo progettazione integrata FILOSOFIA approccio progettuale di tipo olis tico

FGTecnopolo progettazione integrata FILOSOFIA approccio progettuale di tipo olis tico FILOSOFIA FGTecnopolo èun gruppo di Società altamente specializzate in varie discipline tecniche. L organizzazione opera attraverso un team di professionisti di eccellenza e offre servizi di progettazione

Dettagli

I l n uovo c ontesto.

I l n uovo c ontesto. Fabbisogni formativi, competenze e figure professionali nella filiera beni culturali tecnologie turismo Il nuovo contesto Il settore dei beni culturali, è stato negli ultimi anni oggetto di un costante

Dettagli

CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA

CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA SERVIZI PER L EDILIZIA E L'URBANISTICA TERRITORIO E AMBIENTE EDILIZIA PRIVATA DOCUMENTAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA CERTIFICATI URBANISTICI ED EDILIZI CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA ( art. 30

Dettagli

ALLEGATO A PARTE PRIMA: A PROGETTAZIONE E ATTIVITA TECNICHE CONNESSE ALLA PROGETTAZIONE

ALLEGATO A PARTE PRIMA: A PROGETTAZIONE E ATTIVITA TECNICHE CONNESSE ALLA PROGETTAZIONE ALLEGATO A PARTE PRIMA: A PROGETTAZIONE E ATTIVITA TECNICHE CONNESSE ALLA PROGETTAZIONE A SEZIONE I: SETTORE EDILE a Arredo urbano Attività di progettazione per la b Edilizia residenziale realizzazione,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione) PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (di seguito Regione) e Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito Comitato Giovani) PER LA COOPERAZIONE TESA ALLA REALIZZAZIONE

Dettagli

prof. arch. Giuseppe Guida

prof. arch. Giuseppe Guida Le Società di Trasformazione Urbana Le società di trasformazione urbana (STU) sono state introdotte nel nostro ordinamento dall'art. 17, comma 59, della legge n. 127/97 (la cosiddetta Bassanini-bis ) e

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato VACCARO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato VACCARO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 461 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato VACCARO Istituzione dell Agenzia speciale per la salvaguardia e la tutela del sito archeologico

Dettagli

APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE

APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE Riepilogo Esistono normative alle quali fare riferimento durante lo sviluppo del progetto stradale; La progettazione stradale va considerata come un intervento

Dettagli

Pianificazione urbanistica ed energia

Pianificazione urbanistica ed energia Pianificazione urbanistica ed energia i progetti europei AlpBC e CABEE Venezia, 22 maggio 2015 AlpBC Linee guida Piano urbanistico e energia IL PROGETTO AlpBC IL TEMA DELL ENERGIA È, AL MOMENTO, POCO PRESENTE

Dettagli

DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA

DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA 10% utilizzo urbano di suolo (2.280 km 2 ) 23% dispersione urbanistica (Insediamenti situati al di fuori di contesti urbani) Previsti 250 km 2 di espansione urbanistica DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE

Dettagli

Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte. VAS nel processo di pianificazione

Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte. VAS nel processo di pianificazione Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte VAS significato e norme Lucia Brizzolara - Giuseppina Sestito Settore Sistema Informativo Ambientale

Dettagli

Introduzione alla programmazione dei costi e della contabilità dei lavori

Introduzione alla programmazione dei costi e della contabilità dei lavori Università degli Studi di Trento Programmazione Costi e Contabilità lavori a.a. 2003-4 Introduzione alla programmazione dei costi e della contabilità dei lavori Marco Masera, dott. arch., d.d.r. ing. marco.masera

Dettagli

Allegato 1. Adeguamento delle pianificazioni comunali ai principi di liberalizzazione delle attività produttive e semplificazione amministrativa

Allegato 1. Adeguamento delle pianificazioni comunali ai principi di liberalizzazione delle attività produttive e semplificazione amministrativa Allegato 1 Adeguamento delle pianificazioni comunali ai principi di liberalizzazione delle attività produttive e semplificazione amministrativa SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE La precedente programmazione

Dettagli

Protocollo ITACA La certificazione di sostenibilità delle costruzioni

Protocollo ITACA La certificazione di sostenibilità delle costruzioni INIZIATIVA ITALIANA PER LA VALORIZZAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DEGLI EDIFICI SOSTENIBILI Protocollo ITACA La certificazione di sostenibilità delle costruzioni Arch. Claudio Capitanio iisbe Italia Protocollo

Dettagli

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo - UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIIONE CALABRIIA Fondii Sttrrutttturrallii 2000 -- 2006 Programma Operativo Regionale NN 11 99 99 99 I TT 11 66 11 PP OO 00 00 66 DD e c i i s i

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 24 ottobre 2014. Procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell elenco

Dettagli

PERUGIA EUROPA

PERUGIA EUROPA Seminario di Studio Il ruolo delle assemblee elettive nei processi di pianificazione strategica 2003- Strumenti ed esperienze di pianificazione strategica PIANIFICAZIONE STRATEGICA Nuova modalità di programmazione

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CASTIELLO, BERNARDO, FITZGERALD NISSOLI, RICCARDO GALLO, LONGO, VECCHIO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CASTIELLO, BERNARDO, FITZGERALD NISSOLI, RICCARDO GALLO, LONGO, VECCHIO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 3808 PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEI DEPUTATI CASTIELLO, BERNARDO, FITZGERALD NISSOLI,

Dettagli

FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014

FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014 FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014 Pavia, 27 giugno 2014 Lombardia 1544 comuni in 12 province, Piemonte 1207, Veneto 581, Emilia-Romagna 348, Toscana 287, Liguria

Dettagli

Centro Incontri Regione Piemonte Direzione Promozione della Cultura del Turismo e dello Sport Soprintendenza ai Beni Librari

Centro Incontri Regione Piemonte Direzione Promozione della Cultura del Turismo e dello Sport Soprintendenza ai Beni Librari Torino 14 Maggio 2015 Centro Incontri Regione Piemonte Direzione Promozione della Cultura del Turismo e dello Sport Soprintendenza ai Beni Librari Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale La prevenzione

Dettagli

CONVEGNO - Giornata di studi

CONVEGNO - Giornata di studi CONVEGNO - Giornata di studi GESTIRE LE TRASFORMAZIONI PAESAGGISTICHE: TEMI E STRUMENTI PER LA QUALITÀ, DAL PIANO AL PROGETTO SIENA venerdì 29 gennaio 2010 9.30-18.30 presso Archivio di Stato via Banchi

Dettagli

1ª PROVA SCRITTA PROVA N.1

1ª PROVA SCRITTA PROVA N.1 PROVA N.1 2) Il candidato, sulla base dell art. 3 della Legge regionale 10 giugno 1983, n. 56 ( Misure urgenti per la tutela dei beni culturali ), illustri quali sono i compiti della Commissione regionale

Dettagli

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015

legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Parte I - Pianificazione del territorio: strumenti di governo

Dettagli

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Determinazione n. 13/2004. del 28 luglio 2004

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Determinazione n. 13/2004. del 28 luglio 2004 Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici Determinazione n. 13/2004 del 28 luglio 2004 Chiarimenti in merito ai lavori di manutenzione ed ai contratti aperti Considerato in fatto L Associazione Nazionale

Dettagli

Regione Umbria. Sessione tematica V: Standardizzazione ed armonizzazione interistituzionale delle informazioni :

Regione Umbria. Sessione tematica V: Standardizzazione ed armonizzazione interistituzionale delle informazioni : DIREZIONE AMBIENTE TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Sessione tematica V: Standardizzazione ed armonizzazione interistituzionale delle informazioni : CONDIVIDERE LE INFORMAZIONI DEGLI STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI

Dettagli

LE NORME SULLA CIRCOLAZIONE DEI BENI CULTURALI

LE NORME SULLA CIRCOLAZIONE DEI BENI CULTURALI D.LGS. 22 GENNAIO 2004 N. 42 CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO LE NORME SULLA CIRCOLAZIONE DEI BENI CULTURALI Luca Leone - 2012 53. Beni del demanio culturale. 1. I beni culturali appartenenti

Dettagli

D.Lgs. 14 gennaio 2008, n. 22

D.Lgs. 14 gennaio 2008, n. 22 D.Lgs. 14 gennaio 2008, n. 22 (1). Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro, a norma dell'articolo 2, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1. (1) Pubblicato

Dettagli

Profilo Professionale

Profilo Professionale Profilo Professionale Esperto in conservazione dei beni architettonici Roma 04 Settembre 2015 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 Finalità

Dettagli

Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici

Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici Studio di dettaglio Composizione Approvazione delibera Obblighi L appartenenza delle singole unità edilizie alle tipologie

Dettagli

Supporto per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali per la Regione Sardegna

Supporto per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali per la Regione Sardegna pwc.com/it Supporto per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali per la Regione Sardegna Bozza Ottobre 2011 Indice 1. L analisi di contesto 2. I primi fabbisogni individuati 3. Le azioni infrastrutturali

Dettagli

I BENI CULTURALI DI INTERESSE RELIGIOSO

I BENI CULTURALI DI INTERESSE RELIGIOSO I BENI CULTURALI DI INTERESSE RELIGIOSO Res Mixta: bene su cui verte sia la competenza dello Stato che della Chiesa Normativa canonica Normativa civile Normativa pattizia Il patrimonio culturale di interesse

Dettagli

Energy Check Management e Tutela delle Costruzioni

Energy Check Management e Tutela delle Costruzioni Energy Check Management e Tutela delle Costruzioni Ing. Roberto Pasini Autorizzazioni amministrative per l installazione di impianti fotovoltaici e solari: semplificazioni e agevolazioni Camera di Commercio

Dettagli

Studio tecnico di ingegneria Ing. ANDREA BREZIGAR. Curriculum professionale

Studio tecnico di ingegneria Ing. ANDREA BREZIGAR. Curriculum professionale Studio tecnico di ingegneria Ing. ANDREA BREZIGAR Sede legale: Via A. Rosmini, 15 36100 VICENZA Sede Operativa: via G. Pascoli, 38-36100 VICENZA Curriculum professionale Data: Gennaio 2014 Il professionista

Dettagli

C URRICULUM PROFESSIONALE

C URRICULUM PROFESSIONALE C URRICULUM PROFESSIONALE INFORMAZIONI PERSONALI Nome GOFFREDO NAPOLETANO Indirizzo VIA VARIANTE EST 20 83030 MANOCALZATI (ITALIA) Telefono 328 4205413 Nazionalità Italiana Data e luogo di nascita 26.01.1954

Dettagli

RISULTATI ATTESI 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012

RISULTATI ATTESI 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL 2012 ALBERO DELLA PERFORMANCE Linee Programmatiche di Mandato Consiglio Comunale n. 53 del 26/6/2009 Piano Generale di Sviluppo

Dettagli

DECRETO MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 1 DICEMBRE 1994

DECRETO MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 1 DICEMBRE 1994 DECRETO MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 1 DICEMBRE 1994 (G.U. 12-12-1994, n.289) PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO - MODALITA' E CRITERI GENERALI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI, PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE

Dettagli

Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile

Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile Federazione Regionale Ligure Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali La Spezia Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile La Spezia c/o Centro Integrato di Protezione Civile

Dettagli

SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. In data, presso,

SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. In data, presso, ALLEGATO D SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 In data, presso, il Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione regionale per i beni culturali

Dettagli

BIOEDILIZIA ITALIA 2012

BIOEDILIZIA ITALIA 2012 BIOEDILIZIA ITALIA 2012 Verso l edificio a energia quasi zero : il ruolo dell innovazione tecnologica e del mercato Prodotto, Edificio, Città: il Protocollo Itaca per la qualità del costruito La Variante

Dettagli

POR CAMPANIA FESR Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION

POR CAMPANIA FESR Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION POR CAMPANIA FESR 2007-2013 Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION SERVIZI COMPLESSI RELATIVI ALL ATTUAZIONE DELL INTERVENTO AGENZIA DI INNOVAZIONE E RICERCA TERRITORIALE FOCUS GROUP Preliminare

Dettagli

Prescrizioni del PTC del Parco

Prescrizioni del PTC del Parco obiettivi del Piano Ridefinizione della perimetrazione degli ambiti Valutare gli impatti delle trasformazioni che avverranno durante l applicazione del Piano Considerare gli aspetti morfologico-percettivi

Dettagli

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto Regolamento recante istruzioni tecniche per la redazione degli strumenti della pianificazione provinciale e comunale in materia di cave e torbiere, di recupero di cave dimesse o in abbandono e di riutilizzo

Dettagli

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 31 ottobre 2013, n (GU n.298 del ) IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. di concerto con

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 31 ottobre 2013, n (GU n.298 del ) IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. di concerto con MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 31 ottobre 2013, n. 143 Regolamento recante determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi

Dettagli

Scheda di Sintesi Intervento

Scheda di Sintesi Intervento COMUNE DI CASERTA DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO ALLEGATO 5) Scheda di Sintesi Intervento Codice dell intervento : HS 2.4 SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL INTERVENTO TITOLO PROGETTO: PROGRAMMA REGIONALE

Dettagli

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 10 settembre 2010. Linee guida per l autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo CAMPISI SALVATORE N. 22 di Via Sortino, 95043 Militello in Val di Catania (CT) Telefono 095 656179 Fax 095 656179 E-mail s.campisi@comune.scordia.ct.it

Dettagli

Regione Piemonte - Dipartimento 2 : Organizzazione del territorio Assessorato alla Pianificazione e Gestione Urbanistica

Regione Piemonte - Dipartimento 2 : Organizzazione del territorio Assessorato alla Pianificazione e Gestione Urbanistica Regione Piemonte - Dipartimento 2 : Organizzazione del territorio Assessorato alla Pianificazione e Gestione Urbanistica SCHEDA QUANTITATIVA DEI DATI URBANI (Art.14, 1 comma, lettera 2c della Legge Regionale

Dettagli

PIANO STRAORDINARIO PER L'EDILIZIA SCOLASTICA E MESSA IN SICUREZZA Nuova sede della "Scuola per l'europa" di Parma SCHEDA N. 182

PIANO STRAORDINARIO PER L'EDILIZIA SCOLASTICA E MESSA IN SICUREZZA Nuova sede della Scuola per l'europa di Parma SCHEDA N. 182 PIANO STRAORDINARIO PER L'EDILIZIA SCOLASTICA E MESSA IN SICUREZZA Nuova sede della "Scuola per l'europa" di Parma SCHEDA N. 182 LOCALIZZAZIONE CUP: TIPOLOGIA OPERA: SOGGETTO TITOLARE: Edilizia scolastica

Dettagli

I costi di insediamento

I costi di insediamento Corso di laurea specialistica in architettura Indirizzo architettura per la città Laboratorio integrato ClaMARCH 3 - Cattedra B Valutazione economica del progetto I costi di insediamento Docente: Collaboratrice:

Dettagli

Lo studio di fattibilità della valorizzazione

Lo studio di fattibilità della valorizzazione Lo studio di fattibilità della valorizzazione Venezia, 3 dicembre 2014 Prof. Antonella Faggiani valutareilprogetto2@gmail.com Estimo Corso di laurea magistrale in Architettura per il Nuovo e per l Antico

Dettagli

Principali Convegni ed Eventi dell INU

Principali Convegni ed Eventi dell INU Principali Convegni ed Eventi dell INU 1938 Raduno in Sicilia L urbanistica delle Stazioni di cura, soggiorno e turismo Sicilia, 25-30 maggio 1938 1949 di Urbanistica I problemi urbanistici nelle città

Dettagli

EX MAGAZZINI DEL SALE DISAMPIERDARENA

EX MAGAZZINI DEL SALE DISAMPIERDARENA PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE EX MAGAZZINI DEL SALE DISAMPIERDARENA Attività relative al Programma di valorizzazione ex art. 5, comma 5 del D.Lgs.85/2010 Aprile 2016 Direzione Patrimonio, Demanio, Impiantistica

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

TESTO DI RAFFRONTO TRA L.P. 1/2008 E L.P. 22/1991

TESTO DI RAFFRONTO TRA L.P. 1/2008 E L.P. 22/1991 TESTO DI RAFFRONTO TRA L.P. 1/2008 E L.P. 22/1991 CRONOLOGIA DELLE 17 marzo 2008 prima versione pubblicata sul sito internet 27 marzo e' stata tolta l'evidenziazione con sfondo grigio dell'articolo 116,

Dettagli

Profilo Professionale

Profilo Professionale Profilo Professionale Esperto in conservazione dei beni architettonici Roma 21 Giugno 2016 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 Finalità

Dettagli

Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18

Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Bando di raccolta delle manifestazioni d'interesse dei privati COMUNE DI CALDOGNO (VI) REDAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI

Dettagli

Al comma 1, capoverso «Art. 117», al comma secondo, lettera e), sopprimere le parole: «e promozione».«

Al comma 1, capoverso «Art. 117», al comma secondo, lettera e), sopprimere le parole: «e promozione».« 31.3C Sostituire l articolo, con il seguente: «Art. 31. (Modifica dell articolo 117 della Costituzione). 1. L articolo 117 della Costituzione è sostituito dal seguente: «Art. 117». La potestà legislativa

Dettagli

PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi

PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi Arch. Flora Vallone Direttore Settore Arredo Verde e Qualità Urbana Comune di Milano 1 Giunta Comunale

Dettagli

GESTIONE DELLA SICUREZZA NEL CONDOMINIO. ANACI - BAT Ing. Giuseppe PARADIES - 1

GESTIONE DELLA SICUREZZA NEL CONDOMINIO. ANACI - BAT Ing. Giuseppe PARADIES - 1 ANACI - BAT Ing. Giuseppe PARADIES - 1 CHE COSA É? PER QUALI OPERE? QUANDO DEVE ESSERE PREDISPOSTO? CHE SUCCEDE SE NON VIENE PREDISPOSTO? CHI LO DEVE PREDISPORRE? CHI LO GESTISCE? COSA DEVE CONTENERE?

Dettagli

A) Relazione sintetica - (max 20 cartelle, formato A4) - riepilogativa della proposta rispetto ai seguenti punti:

A) Relazione sintetica - (max 20 cartelle, formato A4) - riepilogativa della proposta rispetto ai seguenti punti: Allegato VII PROPOSTA PROGETTUALE La proposta progettuale dovrà contenere, a pena di esclusione, la seguente documentazione A) Relazione sintetica; B) Programma di valorizzazione, C) Piano di Gestione;

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente:

UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: Il territorio, la sua gestione e la sua valorizzazione agricola e forestale UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI \ PIANO DI LAVORO Scheda per la certificazione delle competenze

Dettagli

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Bellelli Sara Provincia di Mantova AREA MORENICA MANTOVANA: PROGETTI, PATRIMONIO, TESORI NASCOSTI, EVENTI PATRIMONIO Villa Mirra, Cavriana, 5 maggio 2008

Dettagli

Corso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese

Corso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese Corso di Economia e Gestione delle Imprese I principi della gestione delle imprese I principi della gestione delle imprese La gestione dell impresa riguarda la scelta di che cosa essa deve fare (tipicamente:

Dettagli

Stato di fatto e tendenze

Stato di fatto e tendenze Storia di Mola Stato di fatto e tendenze Idee, piani e progetti! " BASE ASCOLTO REGOLE Attività legate al progetto CONSULENZA SUPPORTO TECNICO E FORMAZIONE PROGETTAZIONE LOGICA PROGETTAZIONE ESECUTIVA

Dettagli

Il Codice dei Beni Culturali

Il Codice dei Beni Culturali Il Codice dei Beni Culturali Il Codice dei Beni Culturali raccoglie e organizza tutte le leggi emanate dallo Stato Italiano in materia di tutela e conservazione dei beni culturali. Il Codice è stato approvato

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per

Dettagli