Assessorato all Area metropolitana, Casa, Demanio Direzione Centrale Decentramento e Servizi al Cittadino Direzione di progetto Area Metropolitana e Municipalità MILANO CITTÀ METROPOLITANA SINTESI DOSSIER 04 TP Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico
2 Il presente documento, che costituisce la sintesi del Dossier 04 - Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico, è stato realizzato dal Centro Studi PIM nell ambito dell Attività istituzionale a favore del Comune di Milano Programma di Collaborazione 2013-2014, avente per oggetto il Progetto Milano Città Metropolitana e Municipalità (IST_13_13). Le sintesi fanno riferimento ai seguenti dossier: 00 [QR] Quadro di riferimento 01 [ES] Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale 02 [PT] Pianificazione territoriale 03 [SP] Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici 04 [TP] Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico 05 [RV] Programmazione delle reti di viabilità 06 [TA] Tutela e valorizzazione ambientale I dossier e le relative sintesi sono scaricabili dai siti web: www.milanocittametropolitana.org www.pim.mi.it Il gruppo di lavoro incaricato della realizzazione dei dossier tematici è composto da: Franco Sacchi (Direttore Responsabile e capo progetto) Francesca Boeri, Dario Corvi, Piero Nobile, Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi (staff PIM) Cesare Benzi (collaboratore esterno PIM) Comunicazione e gestione piattaforma web (www.milanocittametropolitana.org): Francesco Locatelli (collaboratore esterno PIM) Referente per il Comune di Milano (Direzione di Progetto Area metropolitana e Municipalità): Piergiorgio Monaci giugno 2014 IST_13_13_ELA_IL_02_04
Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico La legge 56/2014, al c. 44 dell art. 1, individua, tra le nuove funzioni spettanti alla Città metropolitana, la mobilità e viabilità, anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell ambito metropolitano. Fondamentale il nesso con il piano strategico triennale del territorio metropolitano, che dovrà prevedere una componente strategica di programmazione del trasporto pubblico. Il quadro attuale delle competenze Ad oggi, le funzioni e competenze amministrative in materia di trasporto pubblico, in termini sia di infrastruttura che di servizio, sono normate, a livello nazionale, dal D.Lgs. 422/97 Conferimento alle Regioni ed agli Enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale e, a livello regionale, dal testo unico LR 6/2012 Disciplina del settore dei trasporti. La Regione ha compiti di programmazione, indirizzo, gestione e controllo dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale che richiedono l esercizio unitario a livello regionale, nonché di programmazione e amministrazione inerenti alle ferrovie di interesse regionale e locale, provvedendo al rilascio delle concessioni per la loro gestione. La Provincia ha funzioni e compiti che riguardano il proprio territorio (singolarmente o in forma associata), in particolare relativamente a: programmazione, regolamentazione e controllo dei servizi interurbani e in aree a domanda debole; attuazione delle procedure di gara per l affidamento dei servizi di trasporto pubblico e stipula dei Contratti di Servizio; approvazione del sistema tariffario integrato. 3
4 I Comuni hanno funzioni e compiti che riguardano il rispettivo territorio relativamente alla programmazione, regolamentazione e controllo dei servizi comunali e, per i comuni capoluogo di Provincia, di area urbana. In attuazione della LR 6/2012, in Lombardia molte delle competenze in materia di trasporto pubblico dovrebbero passare alle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, Enti pubblici non economici (partecipati dai Comuni e dalla Città Metropolitana), il cui ruolo è quello di programmare, organizzare, monitorare, controllare e promuovere, in maniera integrata all'interno del bacino di competenza, i servizi di trasporto pubblico, compreso l affidamento dei servizi e la stipula dei Contratti di Servizio. Per la Città metropolitana di Milano, il bacino definito si estende alle Province di Monza e Brianza, Pavia e Lodi, anche se la relativa Agenzia non è ancora operativa. Criteri per la redistribuzione delle funzioni L ipotesi di redistribuzione delle funzioni nel campo del trasporto pubblico dovrà necessariamente partire da una valutazione critica rispetto all indicazione contenuta nella LR 6/2012, circa l effettiva ampiezza del bacino di competenza del trasporto pubblico dell area metropolitana milanese. Infatti, sembrerebbe più opportuno che la corretta dimensione funzionale dell area metropolitana di mobilità, certamente più ampia della sola Città metropolitana, venisse calibrata in relazione a una progressiva integrazione degli elementi che costituiscono la maglia di riferimento dei servizi su cui essa (direttamente o indirettamente) potrà esercitare le proprie funzioni, superando il concetto di competenza in relazione alla tipologia di servizio. Tale maglia di riferimento è articolata in: linee ferroviarie Suburbane; rete delle metropolitane e metrotranvie; linee interurbane del Trasporto Pubblico Locale su gomma; linee del Trasporto Pubblico Locale su gomma di area urbana; linee urbane del Trasporto Pubblico Locale su gomma.
Le funzioni della Città metropolitana: ipotesi di lavoro Le rilevanti differenze tra i caratteri delle diverse aree che definiscono oggi il bacino dell Agenzia - e segnatamente tra Milano e Monza e Brianza e le Province di Lodi e Pavia - mette a tema la questione della ridefinizione del bacino del TPL. L ipotesi potrebbe essere di limitare il bacino alla Città metropolitana di Milano e alla Provincia di Monza e Brianza, maggiormente integrato e omogeneo per territorio, rete, tipologia di servizio e utenza. In questo modo, sarebbe più praticabile la possibilità di definire, tra l altro, una integrazione del sistema tariffario, oltreché del servzio. Tanto più se considerassimo la possibilità di identificare la Città metropolitana come il soggetto rappresentante gli interessi dei Comuni, compreso Milano, all interno dell Agenzia TPL. Pertanto, pare opportuno avviare un processo di adeguamento della LR 6/2012, con particolare riferimento alle nuove e rafforzate funzioni attribuite dalla L 56/2014 alla Città metropolitana in tema di mobilità. Altro elemento rilevante attiene all integrazione delle politiche e della gestione del trasporto pubblico di area metropolitana, superando la distinzione tra servizi urbani e interurbani. Declinando in termini operativi le funzioni attribuite dalla legge alla Città metropolitana attraverso il suo braccio operativo costituito dall Agenzia del TPL, si propongono quattro ambiti di intervento: 1. 2. 3. 4. modello gestionale e di governance, ripensando in particolare il ruolo delle società che gestiscono il servizio e le relazioni con altri Enti e Agenzie TPL; programmazione integrata del TPL, anche in riferimento alla pianificazione territoriale, comprensiva di organizzazione, monitoraggio, controllo e promozione, superando la distinzione di gestione per tipologia di rete e mezzo; integrazione modale, tra TPL e altre forme di mobilità; definizione del sistema tariffario, attuandone l integrazione. 5
1. MODELLO GESTIONALE E DI GOVERNANCE Governance interna Relazioni con altri Enti Governance interna Identificazione del modello di governance tra la Città metropolitana e i Comuni Governance delle società a partecipazione pubblica che gestiscono il servizio di TPL Relazioni con altri Enti Definizione dei rapporti tra la Città metropolitana e l Agenzia TPL, anche in considerazione della possibilità di revisione del bacino Relazioni con altre Agenzie TPL e Regione Lombardia, ai fini dell integrazione dei servizi, in particolare con il Servizio Ferroviario Regionale 2. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA TPL Pianificazione territoriale e pianificazione di settore Programmazione integrata dei servizi metropolitani Affidamento dei servizi 6 Pianificazione territoriale e pianificazione di settore Integrazione tra le previsioni del Piano Territoriale Metropolitano e il Piano di Bacino del TPL Programmazione dei servizi Programmazione del Piano di Bacino Programmazione e gestione delle risorse finanziarie Determinazione degli standard gestionali, qualitativi, tecnici ed economici dei servizi, finalizzati alla predisposizione dei bandi Affidamento dei servizi Espletamento delle procedure per l affidamento dei servizi Stipula dei Contratti di Servizio Attivazione del sistema di controllo dei Contratti di Servizio, in relazione agli standard definiti
3. INTEGRAZIONE MODALE Integrazione con mobilità viaria Integrazione con altre forme di mobilità sostenibile Integrazione con mobilità viaria Programmazione infrastrutturale integrata, tra reti di viabilità e reti infrastrutturali del trasporto pubblico Programmazione integrata delle politiche di mobilità Integrazione con mobilità sostenibile Integrazione con la rete di mobilità dolce Attivazione di politiche integrate con forme complementari di mobilità sostenibile 4. SISTEMA TARIFFARIO Integrazione del sistema tariffario Integrazione del sistema tariffario Approvazione del sistema tariffario di bacino, stabilendone il modello, in forma integrata su tutta la rete Determinazione delle tariffe Definizione di agevolazioni tariffarie 7
A cura del Centro Studi PIM