Nota di commento alle Statistiche culturali. Anno 2015

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Transcript:

Nota di commento alle Statistiche culturali Anno 2015 Fonte: Istat Le tavole diffuse dall Istat forniscono una rappresentazione statistica dei principali fenomeni legati alla produzione, alla distribuzione e alla partecipazione culturale nel nostro Paese. Nello specifico, le tavole statistiche sono organizzate e raccolte in otto capitoli che contengono le informazioni di seguito indicate: 1. Patrimonio storico-artistico: propone dati su musei, gallerie, monumenti, aree archeologiche e circuiti museali, volti a descrivere le principali caratteristiche delle istituzioni museali statali, la loro utenza e gli introiti realizzati; 2. Archivi: propone dati sulla distribuzione, il patrimonio conservato, i servizi erogati, le modalità di gestione e le caratteristiche dell utenza del sistema archivistico statale; 3. Editoria a stampa e lettura: propone dati a carattere censuario sul settore editoriale e sulla produzione libraria, nonché dati campionari sulla lettura di libri da parte della popolazione italiana; 4. Biblioteche: propone dati sul sistema bibliotecario italiano e in particolare sul materiale conservato, i servizi forniti al pubblico ed il livello di fruizione; 5. Spettacolo dal vivo: propone dati sulle rappresentazioni teatrali e musicali e sul pubblico; 6. Industria audiovisiva, Mass media e nuove tecnologie: propone dati sui principali mezzi di comunicazione audiovisuale come la televisione, la radio e il cinema, nonché sulle forme di fruizione e partecipazione culturale attraverso le nuove tecnologie digitali; 7. Sport: propone dati sui livelli di partecipazione alle diverse attività e manifestazioni sportive; 8. Cultura, economia e benessere: propone dati sull impatto del settore culturale in termini sociali ed economici e che rappresentano, da una parte, il rapporto tra la partecipazione e la fruizione culturale e la qualità della vita degli individui e, dall altra, la rilevanza del settore culturale in termini economici, produttivi e occupazionali. I dati proposti nelle tavole derivano dalle principali fonti istituzionali che, nell ambito delle proprie attività e con diverse finalità, statistiche, amministrative e/o gestionali, producono informazioni sul settore culturale; tra queste, oltre all Istat, compaiono il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Società italiana autori e editori (Siae), il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica.

MUSEI, ARCHIVI DI STATO E BIBLIOTECHE Nel 2015 la Liguria presentava 217 musei e istituti similari, di cui 202 musei veri e propri, 2 aree archeologiche e 13 complessi monumentali. Le principali tipologie di collezione rappresentate nei musei sono: etnografia e antropologia (30 musei), storia (28), scienza (storia e scienze naturali, scienza e tecnica) (26), arte - da medievale a tutto l 800 (23), arte moderna e contemporanea (22), archeologia (21), tema religioso (8), tema industriale (6), musei tematici o specializzati (30). Di questi 217 istituti, solo 9 (il 4,1%) sono statali. Si tratta della quota più bassa tra le regioni italiane dopo il Piemonte. La media italiana è dell 8,8% e in alcune regioni del centro-sud gli istituti statali superano il 20% del totale (Lazio, Campania, Molise, Basilicata). In ogni caso la proprietà degli istituti liguri è prevalentemente pubblica: è privato il 38,2% degli istituti, valore che colloca la Liguria al nono posto tra le regioni italiane. I visitatori (paganti e non paganti) registrati nel 2015 per il complesso di queste strutture museali sono stati 1.635.576. Il 47,6% di questi ha pagato l ingresso, mentre il 50,9 % è risultato non pagante.

MUSEI E ISTITUTI SIMILARI PER TIPOLOGIA PRINCIPALE DEI BENI E DELLE COLLEZIONI - LIGURIA Anno 2015 A questi istituti museali si aggiungono in Liguria 4 Archivi di Stato e 2 sezioni di Archivio 1 ( a Sanremo e Ventimiglia). Presso tali strutture trovano occupazione 80 persone (erano 67 nel 2013). Le richieste di ricerca avanzate in loco o per corrispondenza ammontavano nel 2014 a 1.818 (-9,8% rispetto al 2013) e le spese di gestione a 545.474 euro (-11,7% rispetto all anno precedente). In Liguria si trovano inoltre 401 biblioteche 2, due in più rispetto al 2014; esse rappresentano il 3,0% delle biblioteche italiane. Una sola di queste dipende dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), ossia la Biblioteca universitaria di Genova. Quest ultima conta 57 unità di personale, di cui 18 bibliotecari. Nel 2014 la biblioteca ha registrato 4.598 prestiti a privati e le spese di gestione ammontavano a 446.935 euro. 1 Dato al 2014. Le Sezioni di Archivio di Stato sono istituti di conservazione archivistica presenti nei comuni non capoluogo di provincia (art.1 della legge degli archivi del 30/09/1963 n. 1409). A differenza degli archivi, situati ciascuno in ogni capoluogo di provincia, le Sezioni si trovano nei comuni particolarmente importanti per la presenza di rilevante documentazione archivistica locale. Sebbene risultino istituiti, non sono ancora funzionanti gli Archivi di Aosta, Crotone, Lecco, Lodi, che ovviamente non compaiono nelle tavole. 2 I dati riguardano le biblioteche descritte nell Anagrafe dell Iccu al 31 dicembre 2015.

EDITORIA E LETTURA, SPETTACOLI DAL VIVO, MASS MEDIA Nel campo dell editoria, nel 2014 erano attivi in Liguria 53 editori (-10,2% rispetto al 2013), 30 dei quali di piccole dimensioni, 12 di medie dimensioni, 3 grandi. Otto editori risultavano avere produzione nulla nel 2014. Quasi il 70% di questi editori opera sul territorio della provincia di Genova. Nel 2014 in Liguria il 50,4 % delle persone di 6 anni e più ha letto almeno un libro. Si tratta di un dato piuttosto elevato, che colloca la Liguria al terzo posto tra le regioni italiane. L andamento risulta in leggero calo negli ultimi anni, coerentemente con la dinamica registrata nei comparti territoriali di riferimento, ma il livello rimane superiore al dato medio nazionale e del Nord Ovest. PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ CHE HANNO LETTO ALMENO UN LIBRO NEGLI ULTIMI 12 MESI PER REGIONE (per 100 persone con le stesse caratteristiche) Anno 2014

PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ CHE HANNO LETTO ALMENO UN LIBRO NEGLI ULTIMI 12 MESI PER REGIONE (per 100 persone con le stesse caratteristiche) Anni 2005-2014 Per quanto riguarda gli spettacoli di intrattenimento, nel 2015 in Liguria sono state effettuate 4.816 rappresentazioni teatrali e musicali, 341 ogni 100.000 abitanti. Si tratta di un valore superiore sia al dato medio del Nord, sia alla media nazionale (rispettivamente 326 e 292 rappresentazioni ogni 100.000 abitanti) e in crescita rispetto all anno precedente (+12,6%). Anche il numero di biglietti venduti per 100.000 abitanti risulta in aumento rispetto al 2014 ed è superiore al dato del Nord e del livello nazionale, ripartizioni dove il numero di biglietti venduti è invece in leggero calo. La spesa al botteghino per abitante è invece inferiore rispetto ai comparti di riferimento. Quest ultima infatti, pur crescendo, si attesta in Liguria sui 9,99 euro, a fronte di 14,72 euro per il Nord e di 11,63 euro per l Italia. In termini di fruizione, per la Liguria la quota di persone di 6 anni e più che hanno fruito nel 2015 di spettacoli di intrattenimento (per 100 persone di 6 anni e più della stessa zona) è inferiore a quella registrata a livello nazionale e per il Nord Ovest.

PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ CHE HANNO FRUITO NEGLI ULTIMI 12 MESI DEI VARI TIPI DI SPETTACOLO E INTRATTENIMENTO PER REGIONE (per 100 persone di 6 anni e più della stessa zona) Anno 2015 La fruizione dei mass media e degli spettacoli cinematografici è variata nell ultimo decennio in modo considerevole. Se in Liguria il primato di utilizzo abituale spetta ancora alla televisione, i cui fruitori abituali con più di 3 anni sono aumentati nell ultimo anno di 0,3 punti percentuali, dopo un calo registrato nel 2014, la seconda quota più elevata riguarda l utilizzo di internet, che interessa nel 2015 il 61,1% delle persone liguri con 6 anni e più. Si noti come nel 2005 Internet presentasse la quota di utilizzo minore tra i mass media qui considerati e come la crescita costante di questo tipo di strumento lo abbia portato negli ultimi 4 anni a superare tutti gli altri mezzi di informazione e intrattenimento, fatta eccezione per la televisione. La radio e i quotidiani hanno fatto registrare nel decennio dinamiche altalenanti e, nel 2015, si attestano sul un livello di fruizione abituale piuttosto simile (54,7% per la radio, 51,9% per i quotidiani). In calo la fruizione di spettacoli cinematografici.

PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ* CHE HANNO FRUITO NEGLI ULTIMI 12 MESI O CON CARATTERE ABITUALE DEI VARI TIPI DI SPETTACOLO E INTRATTENIMENTO (per 100 persone di 6 anni e più della stessa zona) - LIGURIA AnnI 2005-2015 *Nel caso di televisione e radio: 3 anni e più. PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ* CHE HANNO FRUITO NEGLI ULTIMI 12 MESI O CON CARATTERE ABITUALE DEI VARI TIPI DI SPETTACOLO E INTRATTENIMENTO (per 100 persone di 6 anni e più* della stessa zona) - REGIONI ITALIANE Anno 2015

*Nel caso di televisione e radio: 3 anni e più.