Raccomandazioni della Commissione U.E. Condizionalità ex-ante lunedì 28 aprile 2014 Sala Belli Roberto Pettenello, 28 aprile 2014 1
Le Raccomandazioni U.E. all Italia 1. Tenere il disavanzo al di sotto del 3% del PIL; ridurre il rapporto debito/pil; migliorare efficienza e qualità della spesa pubblica a tutti i livelli (spending review); 2. Attuare le riforme necessarie a tutti i livelli di governo e da parte di tutti i soggetti interessati:efficienza P.A.; semplificazione norme per cittadini e imprese; durata procedimenti civili; corruzione; gestione fondi U.E. ; Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
Le Raccomandazioni U.E. all Italia 3. Migliorare efficienza del sistema bancario; accesso al credito; 4. Innalzare tassi di occupazione, specie per giovani e donne; innalzare livelli di istruzione; migliorare andamento e produttività del mercato del lavoro; potenziare istruzione professionale e formazione professionale; rendere più efficienti servizi per l impiego e per l orientamento; ridurre abbandoni scolastici; privilegiare le fasce più vulnerabili nel sistema previdenziale; 5. Ridurre l evasione fiscale; ridurre la pressione fiscale sul lavoro spostandola su consumo, beni immobili, ambiente; ridurre economia sommersa e lavoro nero; Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
Le Raccomandazioni U.E. all Italia 6. Incoraggiare la concorrenza, specie nei servizi pubblici locali; migliorare l accesso ai mercati delle industrie di rete (trasporti)e delle infrastrutture energetiche e delle telecomunicazioni. NOTA: art 23, c.17 Reg.Generale: Qualora subentrino importanti cambiamenti nella situazione socioeconomica dell Unione, La Commissione può presentare una proposta di riesame del legame tra l efficacia dei fondi e una sana governance economica... oppure il Parlamento Europeo o il Consiglio possono richiedere alla Commissione di presentare tale proposta Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
Condizionalità ex ante L Accordo di Partenariato deve illustrare tutte le precondizioni soddisfatte che consentano di attuare le azioni previste dall Accordo stesso ; e, nel caso non siano soddisfatte, deve indicare le azioni da intraprendere, gli organismi responsabili e il calendario di attuazione che ne consentano la realizzazione entro il 31 dicembre 2016; La Commissione può decidere la sospensione parziale o totale dei pagamenti relative alle priorità che non abbiano visto soddisfatte le previste condizionalità ex ante. Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
Tematiche della condizionalità ex ante (Italia, 9 aprile 2014) 1.1 Ricerca e innovazione 1.2 Infrastrutture per ricerca e innovazione 2.1 Crescita digitale 2.2 infrastrutture di reti 3.1 PMI 4.1 Efficienza energetica infrastrutture, edifici pubblici ed abitazioni 4.2 Cogenerazione 4.3 Energie rinnovabili 5.1 Prevenzione e gestione dei rischi 6.1 Settore delle risorse idriche 6.2 settore dei rifiuti Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
Tematiche della Condizionalità ex ante (Italia, 9 aprile 2014) 7.1 Trasporti 7.2 Ferrovie 7.3 Altri modi di trasporto 8.1 Accesso al mercato del lavoro 8.2 Lavoro autonomo, imprenditorialità, creazione d imprese 8.3 Istituzioni del mercato del lavoro 8.4 Invecchiamento attivo e in buona salute 8.5 Adattamento dei lavoratori, imprese e imprenditori al cambiamento 8.6 Occupazione giovanile Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
Tematiche della Condizionalità ex ante (Italia 9 aprile 2014) 9.1. Inclusione attiva 9.2 Integrazione dei Rom 10.1 Abbandono scolastico 10.2 Istruzione superiore 10.3 Apprendimento permanente 10.4 Sistemi di istruzione e formazione professionale 11.1 Capacità istituzionale e Amministrazione Pubblica efficiente Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
Tematiche della Condizionalità ex ante generali (Italia 9 aprile 2014) 1. Antidiscriminazione 2. Parità di genere 3. Disabilità 4. Appalti pubblici 5. Aiuti di Stato 6. Normativa ambientale 7. Sistemi statistici e indicatori di risultato 8. Sistemi statistici e indicatori di risultato del FEAMP (Fondo pesca) Roberto Pettenello, 28 aprile 2014
8.1 Accesso al mercato del lavoro - Definizione e attuazione di politiche attive per il mercato del lavoro alla luce degli orientamenti in materia di occupazione.
9.1 Inclusione attiva - Esistenza e attuazione di un quadro politico strategico nazionale per la riduzione della povertà ai fini dell'inclusione attiva delle persone escluse dal mercato del lavoro alla luce degli orientamenti in materia di occupazione.
10.1 Abbandono scolastico - esistenza di un quadro politico strategico inteso a ridurre l'abbandono scolastico (ESL) nei limiti previsti dall'articolo 165 del TFUE.