RELAZIONE TECNICA SALVAGUARDIA del COSTONE ROCCIOSO SOTTOSTANTE IL CASTELLO di FRANCAVILLA di Sicilia Sommario 1. Premessa... 2 2. Interventi di progetto... 2 2.1 Imbracature... 3 2.2 Rafforzamento corticale... 3 2.3 Placcaggio dei blocchi... 4 2.4 Ancoraggi... 4 2.5 Opere di regimentazione delle acque meteoriche... Errore. Il segnalibro non è definito. 1
1. PREMESSA Il presente elaborato è redatto al fine di illustrare le caratteristiche tecniche degli interventi previsti nel progetto preliminare di Salvaguardia del costone roccioso sottostante il Castello di Francavilla di Sicilia Considerato il livello di progettazione, del suddetto progetto nei paragrafi a seguire saranno fornite esclusivamente informazioni generali e non di dettaglio in merito agli interventi da realizzare. I fenomeni causa del dissesto di cui alla presente risultano chiaramente e direttamente riconducibili a due fattori: 1.,il rilevante grado di fratturazione delle rocce nell area sottostante il castello, nella quale si rinvengono profonde fratture nel substrato roccioso, con conseguente imminente pericolo di cinematismi. 2. Il precario equilibrio geostatico del versante. Le scelte progettuali sono, pertanto, rivolte alla necessità di perseguire i seguenti obiettivi : - Minimo impatto ambientale e paesaggistico; - Eliminazione dei fenomeni di instabilità locale riguardanti blocchi rocciosi aventi volumetria superiore ad un metro cubo; - Eliminazione dei fenomeni di instabilità diffusa riguardanti blocchi rocciosi aventi volumetria inferiore ad un metro cubo. 2. INTERVENTI DI PROGETTO Con preciso riferimento alle criticità riportate al paragrafo 4 della Relazione illustrativa, a seguire si riportano le soluzioni progettuali adottate per ciascuna delle stesse: 1) PERICOLO DI CADUTA MASSI a) disgaggio e demolizione dei blocchi in procinto di cadere, previa estirpazione delle essenze vegetali presenti sul fronte roccioso e messa in sicurezza provvisoria dei fronti da disgaggiare; b) Imbracature con funi ed ancoraggi passivi dei singoli blocchi aventi volumetria superiore al metro cubo; c) Rafforzamento corticale per fenomeni diffusi riguardanti blocchi aventi volumetria inferiore al metro cubo mediante pannelli di rete opportunamente ancorata al fronte roccioso mediante ancoraggi passivi e funi di ancoraggio; d) Disposizione di barriera paramassi trasversali, elastiche e deformabili, con funzione di dissipazione dell energia cinetica di massi movimentatisi; pag. 2 di 5
3. DESCRIZIONE CARATTERISTICHE TECNICHE degli INTERVENTI 3.1 IMBRACATURE L imbracatura dei gruppi di blocchi sarà effettuata attraverso la messa in opera di barre d ancoraggio passivo a filettatura continua laminate a caldo, distribuite lateralmente su entrambi i lati dei massi da imbracare, collegate tra loro da funi in acciaio. Quest ultime avranno la funzione di contenimento del masso e di mantenimento con una spinta di tipo passivo nelle attuali condizioni di assetto. A seguire si riporta uno schema tipo delle tipologie di imbracature previste: Figura 1 - Imbracatura con funi d acciaio ancorate a tiranti posti ai lati del blocco da consolidare 3.2 RAFFORZAMENTO CORTICALE Il sistema di rafforzamento corticale diffuso sarà composto da una rete metallica ad alta resistenza del tipo in pannelli, in filo metallico zincato, a maglia esagonale a doppia torsione, ancorata con barre d acciaio filettate, per l ancoraggio passivo, disposte secondo il perimetro quadrato/rettangolare della rete, in senso verticale ed orizzontale. La rete sarà fissata in cima, al piede e lateralmente con una fune perimetrale in acciaio, opportunamente ancorata; a seguire se ne riporta uno schema esemplificativo: pag. 3 di 5
Figura 2 Rafforzamento corticale mediante rete metallica armata con funi orizzontali, diagonali, verticali 3.3 PLACCAGGIO dei BLOCCHI In alcuni casi, in cui i blocchi interessati dal fenomeno di instabilità siano caratterizzati da volumetrie importanti e la cui posizione sia pericolosamente aggettante, sarà necessario placcarli singolarmente. A seguire si riportano dei particolari costruttivi relativi alle modalità del placcaggio suddetto: 3.4 ANCORAGGI Figura 3 placcaggio dei singoli blocchi mediante ancoraggi puntuali A seguire si riportano alcuni particolari degli ancoraggi previsti in progetto: pag. 4 di 5
Figura 4 particolare ancoraggio pannelli e funi Figura 5 particolare ancoraggio per il placcaggio diretto dei blocchi pag. 5 di 5