LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO D. Lgs 81/2008 art.17 c.1 lett. a) e art 28 c.1 D. Lgs 151/2001 art.11.c.

Documenti analoghi
norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30 dicembre 1971, n. 1204, artt. 3, 30, comma 8 e 31, comma 1;

LAVORATRICI GESTANTI

Istituto Comprensivo Statale A. MARTINI di Peseggia

Nel caso specifico di tirocinanti di genere femminile si applicano in particolare i disposti del DLgs 151/2001.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO LAVORATRICI MADRI

Dipartimento di Prevenzione Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Sede operativa Fabriano

master universitario di I livello in management ostetrico per le funzioni di coordinamento dell area materno infantile Torino,

ISTITUTO COLOMBO LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA TORRE DEL GRECO NA

LA GRAVIDANZA NELLA SALUTE GLOBALE LA TUTELA DELLE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA

Dal citato documento risulta che, relativamente alle mansioni svolte dalla Sig.ra e precisamente (dettagliare mansioni svolte e orario giornaliero)

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI. -- Informativa --

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI CORRELATI ALL ATTIVITÀ

La normativa in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità

LAVORATRICI GESTANTI E PUERPERE

VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORATRICI MADRI

WOMEN IN CHANGE Modena, 27 marzo 2010

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO PROCEDURE DI SICUREZZA: LAVORATRICI GESTANTI

D.V.R. delle Scuole dell infanzia comunali Ai sensi del D.Lgs. 626/94 e s.m.i. SOMMARIO...1 PREMESSA...2 NORME GIURIDICHE DI RIFERIMENTO...

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

Oggetto: NOTA INFORMATIVA PER LA TUTELA DELLA LAVORATRICE MADRE

Istituto Comprensivo Statale di San Daniele del Friuli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO ai sensi dell art. 28 comma 1 del D. Lgs 81/08 ed in conformità al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151

OGGETTO LIMITAZIONI AL LAVORO NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO

PROT.N.6407/A02F PARMA, ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE MACEDONIO MELLONI PER LE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN ALLATTAMENTO

Alle lavoratrici dipendenti della Direzione Didattica Statale 2 circolo di Cava de Tirreni

Guida pratica. salute e sicurezza della lavoratrice in gravidanza e dopo il parto tutele per i genitori lavoratori

LINEE GUIDA PER LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI

Torino, 26/11/2014 Alle docenti al personale ATA al RLS

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 28/29 Testo Unico)

VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLA MATERNITÀ E PROCEDURA PER LA GESTIONE IN SICUREZZA

PROCEDURA PER LE LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA

Azienda Sanitaria Locale BR Via Napoli, 8 Brindisi

DVR Appendice DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI. 1 ISTITUTO COMPRENSIVO V. Veneto Comune di Lentini Prov. di Siracusa

Sull'applicazione del presente D.Lgs. si veda la Circolare 6 maggio 1997, n. 66/97.

D.V.R. Direzione Cultura e Turismo Biblioteca e Sale d arte Ai sensi del D.Lgs. 626/94 e s.m.i. SOMMARIO...1 PREMESSA...2

D.Lgs. 26 marzo 2001, n.151

5.1b. Le lavoratrici madri CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

ASPETTI ERGONOMICI PROVVEDIMENTI NEI SETTE MESI DOPO IL PARTO

PREMESSA METODO E CRITERI UTILIZZATI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI

DONNE E LAVORO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA CATTEDRA DI MEDICINA DEL LAVORO PROF. A. MAGRINI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

3. DESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE SEGUITO

TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA TUTELA DELLA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE E IN PERIODO DI ALLATTAMENTO

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026

Istituto Superiore di Sanità

PROCEDURA GESTIONALE VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI

LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE IN GRAVIDANZA E dopo il parto

PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

La tutela della lavoratrice in gravidanza, puerperio ed allattamento

Decreta: Art. 1. Le norme che vietano il licenziamento non escludono il licenziamento per esito negativo della prova.

RISCHI PER LE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO (ART. 11 D. LGS. 151/2001)

TUTELA DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI LINEE DI INDIRIZZO PER L APPLICAZIONE DEL D. LGS. 151/01 ARTT e 12

Disposizioni a tutela e sostegno della maternità e della paternità dei genitori lavoratori

regolamenti. - La legge 22 febbraio 1994, n. 146, reca disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia alle

AZIENDA SANITARIA LOCALE SALERNO Ambito Disciolta ASL SA 1

Documento di Valutazione dei rischi

PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

MATERNITA E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI E GESTANTI Ai sensi D.Lgs. n. 151 del 26 marzo 2001

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LE LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA

PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 28/29 Testo Unico)

16. Divieto di adibire al lavoro le donne. (legge 30 dicembre 1971, n. 1204, art. 4, comma 1 e 4)

D V R. Scuola Media Statale Dante Alighieri. TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI (ai sensi del D. Lgs. 151/2001) Marzo 2012

REPUBBLICA DI SAN MARINO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE LAVORATRICI MADRI

STRUMENTI DI LAVORO. Coordinamento Donne Cisl Lombardia. Tutela della maternità/paternità e congedi parentali

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLE LAVORATRICI GESTANTI PUERPERE E IN ALLATTAMENTO

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE LAVORATRICI MADRI

Tutela delle lavoratrici madri

DVR. Esempio di Stampa. TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI (ai sensi del D. Lgs. 151/2001 e D. Lgs. 81/08 e s.m.i.

Procedura per le lavoratrici in stato di gravidanza PROCEDURA PER LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA DICHIARAZIONE STATO DI GRAVIDANZA

Le assenze tutelate: congedi,malattia,infortunio

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

I Congedi Parentali. CGIL FP Friuli Venezia Giulia Pasian di Prato, 21 ottobre 2008

AMBIENTE ECOLOGIA SICUREZZA & MEDICINA DEL LAVORO GRUPPO DI FALCO SRL VIA LAMBRO OPERA (MI)

Ordinanza del DFE sui lavori pericolosi o gravosi durante la gravidanza e la maternità

Liceo T. Mamiani. Viale delle Milizie, 30 Roma. Febbraio 2014

Allegato n 6: Valutazione rischio in gravidanza

INFORMATIVA VALUTAZIONE DEI RISCHI NEI LUOGHI DI LAVORO TUTELA LAVORATRICI MADRI

ACCERTAMENTI CLINICI E VISITE MEDICHE SPECIALISTICHE PRENATALI

PROTEZIONE DELLA GRAVIDANZA E DELLA MATERNITÀ. Legislazione. M. Fontaine Ostetricia

PUO ESSERE RICHIESTA PER:

Maternità e paternità Diritti e tutele

DVR. TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI (ai sensi del D. Lgs. 151/2001) Azienda: Azienda SPA. Indirizzo: via sede legale, 9

Sorveglianza sanitaria obbligatoria

VALUTAZIONE DEI RISCHI E TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI

PROCEDURA PER LE LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA

INDICE. Edizione 2011 Revisione n. 0 Data 24/02/11 Pagine 9. DATA 15/03/11 Pagina 1 di 9

DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO TREZZANO SUL NAVIGLIO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ALLEGATO 0. Data Per condivisione Elaborato da

CONGEDO PER MATERNITA /PATERNITA, CONGEDI PARENTALI

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Oggetto: INTEGRAZIONE DEL DVR PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI

Ordinanza del DFE sui lavori pericolosi o gravosi durante la gravidanza e la maternità

Documento di Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro delle lavoratrici in età fertile

Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi. Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi

Ordinanza del DEFR sui lavori pericolosi o gravosi durante la gravidanza e la maternità

Transcript:

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELAZIONE TECNICA SPECIFICA D V R DOC. N. 5TMA Pagina 1 di 8 LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO D. Lgs 81/2008 art.17 c.1 lett. a) e art 28 c.1 D. Lgs 151/2001 art.11.c. 1 Documento redatto dal Datore di Lavoro (Dirigente scolastico) con la consulenza di: 0 18/01/2012 Rev. N. Data Oggetto della revisione

1. PREMESSA La presente valutazione analizza le condizioni di svolgimento delle attività da parte delle lavoratrici durante la gestazione, il puerperio e durante l allattamento fino a sette mesi dopo il parto. E evidente che la gravidanza comporta, a seconda delle varie situazioni, l adozione di particolari procedure, pertanto è fondamentale che la lavoratrice, appena a conoscenza del proprio stato di gravidanza, ne dia notizia all azienda per l attivazione delle procedure previste a sua tutela. 2. VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione si articola secondo il percorso schematizzato come segue: IL DATORE DI LAVORO VALUTA I RISCHI PER LA GRAVIDANZA E L ALLATTAMENTO INDIVIDUA I LAVORI VIETATI DI CUI AGLI ALLEGATI A e B (D.Lgs. 151/01) INDIVIDUA I LAVORI CHE RICHIEDONO MISURE QUALI- QUANTITATIVE DI CUI ALL ALLEGATO C (D.Lgs. 151/01) I LAVORI SONO DI PREGIUDIZIO I LAVORI NON SONO DI PREGIUDIZIO C E POSSIBILITA DI SPOSTAMENTO NON C E POSSIBILITA DI SPOSTAMENTO NON ESISTONO RISCHI PER LA GRAVIDANZA E L ALLATTAMENTO IL DATORE DI LAVORO COLLOCA LA LAVORATRICE A MANSIONE IDONEA E INVIA COMUNICAZIONE ALLA DIREZIONE PROV.LE LAVORO IL DATORE DI LAVORO ALLONTANA LA LAVORATRICE E INVIA COMUNICAZIONE ALLA DIREZIONE PROV.LE LAVORO (DPL) E ALLA ASL LA DPL EMETTE IL PROVVEDIMENTO DI ASTENSIONE PREVIO ACCERTAMENTO DELLA ASL pag. 2 di 8

3. ASTENSIONE OBBLIGATORIA Nel caso in cui non esistano rischi per la gravidanza e l allattamento per motivi di lavoro e la lavoratrice non presenti rischi connessi con la gravidanza (complicanze per la gestante o il nascituro), la norma prevede quanto di seguito riportato: - congedo di maternità (art. 16 del D.Lgs. 151/2001) La lavoratrice ha il diritto e dovere di usufruire dell astensione obbligatoria dal lavoro due mesi prima del parto e tre mesi dopo. La lavoratrice in stato di gravidanza può optare per lavorare fino ad un mese prima del parto e ad astenersi fino ai quattro mesi dopo; in questo caso la stessa deve produrre una certificazione redatta da un medico specialista attestante le sue buone condizioni di salute e che la prosecuzione al lavoro non sia pregiudizievole allo stato di gravidanza. - estensione del divieto (art. 17 comma 1 del D.Lgs. 151/2001) Il divieto è anticipato a tre mesi dalla data presunta del parto quando le lavoratrici sono occupate in lavori che, in relazione all avanzato stato di gravidanza, siano da ritenersi gravosi o pregiudizievoli. 4. ATTIVITÀ VIETATE 4.1 Elenco dei lavori faticosi, pericolosi e insalubri di cui all'art. 7 del D.Lgs.151/2001 (Allegato A) Il divieto di cui all'art. 7, primo comma, del testo unico si intende riferito al trasporto, sia a braccia e a spalle, sia con carretti a ruote su strada o su guida, e al sollevamento dei pesi, compreso il carico e scarico e ogni altra operazione connessa. I lavori faticosi, pericolosi ed insalubri, vietati ai sensi dello stesso articolo, sono i seguenti: A. quelli previsti dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345 e dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 262; B. quelli indicati nella tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, per i quali vige l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto; C. quelli che espongono alla silicosi e all'asbestosi, nonché alle altre malattie professionali di cui agli allegati 4 e 5 al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni: durante la gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto; D. i lavori che comportano l'esposizione alle radiazioni ionizzanti: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto; E. i lavori su scale ed impalcature mobili e fisse: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; F. i lavori di manovalanza pesante: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; G. i lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell'orario o che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante, durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; H. i lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; I. i lavori con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni: durante la pag. 3 di 8

gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; L. i lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie infettive e per malattie nervose e mentali: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto; M. i lavori agricoli che implicano la manipolazione e l'uso di sostanze tossiche o altrimenti nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto; N. i lavori di monda e trapianto del riso: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; O. i lavori a bordo delle navi, degli aerei, dei treni, dei pullman e di ogni altro mezzo di comunicazione in moto: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro. 4.2 Elenco dei lavori faticosi, pericolosi e insalubri di cui all'art. 7 del D.Lgs. 151/2001 (Allegato B) A. Lavoratrici gestanti di cui all'art. 6 del testo unico. 1. Agenti: a) agenti fisici: lavoro in atmosfera di sovrapressione elevata, ad esempio in camere sotto pressione, immersione subacquea; b) agenti biologici: -toxoplasma; -virus della rosolia, a meno che sussista la prova che la lavoratrice e' sufficientemente protetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione; c) agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui questi agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano. 2. Condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario. B. Lavoratrici in periodo successivo al parto di cui all'art. 6 del testo unico. 1. Agenti: a) agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui tali agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano. 2. Condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario. 4.3 Lavoro notturno di cui all art. 53 del D.Lgs. 151/2001 1. E vietato adibire le donne al lavoro, dalle ore 24:00 alle ore 06:00, dall accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino. 2. Non sono obbligati a prestare lavoro notturno: a) La lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa; b) La lavoratrice o il lavoratore che sia l unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a dodici anni. 5. ASPETTI ANALIZZATI IN FASE DI VALUTAZIONE Elenco non esauriente di agenti processi e condizioni di lavoro di cui all'art. 11 del D.Lgs. 151/2001 (Allegato C) A. Agenti. pag. 4 di 8

1. Agenti fisici, allorché vengono considerati come agenti che comportano lesioni del feto e/o rischiano di provocare il distacco della placenta, in particolare: a) colpi, vibrazioni meccaniche o movimenti; b) movimentazione manuale di carichi pesanti che comportano rischi, soprattutto dorsolombari; c) rumore; d) radiazioni ionizzanti; e) radiazioni non ionizzanti; f) sollecitazioni termiche; g) movimenti e posizioni di lavoro, spostamenti, sia all'interno sia all'esterno dello stabilimento, fatica mentale e fisica e altri disagi fisici connessi all'attività' svolta dalle lavoratrici di cui all'art. 1. 2. Agenti biologici. Agenti biologici dei gruppi di rischio da 2 a 4 ai sensi dell'art. 75 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni, nella misura in cui sia noto che tali agenti o le terapie che essi rendono necessarie mettono in pericolo la salute delle gestanti e del nascituro, semprechè non figurino ancora nell'allegato II. 3. Agenti chimici. Gli agenti chimici seguenti, nella misura in cui sia noto che mettono in pericolo la salute delle gestanti e del nascituro, semprechè non figurino ancora nell'allegato II: sostanze etichettate R 40; R 45; R 46 e R 47 ai sensi della direttiva n. 67/548/CEE, purché non figurino ancora nell'allegato II; agenti chimici che figurano nell'allegato VIII del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni; mercurio e suoi derivati; medicamenti antimitotici; monossido di carbonio; agenti chimici pericolosi di comprovato assorbimento cutaneo. B. Processi. Processi industriali che figurano nell'allegato VIII del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni. C. Condizioni di lavoro. Lavori sotterranei di carattere minerario. 6. ASPETTI E DISTURBI DURANTE LA GRAVIDANZA CHE POSSONO INTERFERIRE CON L ATTIVITA LAVORATIVA - nausea frequente; - necessità di frequenti ed urgenti visite al bagno; - lombalgie per posizione in piedi, lavoro manuale, posture; - variazioni posturali legate alla gravidanza che potrebbero favorire l'insorgenza di disturbi dorsolombari; - vene varicose, altri problemi circolatori, emorroidi per prolungata stazione eretta o seduta; - aumento delle misure e del peso corporeo con disturbi muscolo scheletrici; - diminuzione della destrezza e coordinazione, velocità di movimento; - diminuzione della capacità di flessione; pag. 5 di 8

- diminuzione della concentrazione, distraibilità, fatica mentale; - disagio psichico per le particolari condizioni personali; - diminuzione della capacità di sopportare il carico; - stanchezza, fatica, stress per durata della giornata lavorativa, ore particolari, ore eccessive, ritmi di lavoro; - influenza sfavorevole su patologie già esistenti e sulla gravidanza; - riflessi negativi sulle funzioni psicofisiche, - rischio di perdita di equilibrio. 7. POSSIBILI RISCHI SPECIFICI E/O RESIDUI SIGNIFICATIVI IN RAGIONE DELLO STATO DI GRAVIDANZA DELLA LAVORATRICE - urti e difficoltà di movimenti per spazio ridotto, passaggi ristretti, difficoltà di passaggio; - caduta di oggetti durante la manipolazione; - presenza di animali sul posto di lavoro; - scivolamenti, cadute ed inciampamenti in genere, su/lungo le scale di passaggio; - affaticamento fisico dovuto alla postura incongrua in posizione fissa; - lavori che obbligano a frequenti flessioni; - affaticamento fisico dovuto alla movimentazione gravi; - affaticamento fisico dovuto a movimenti ripetitivi; - disagio climatico o microclimatico; - pendolarismo; - momenti di condizioni fisiche sfavorevoli, sonnolenza e altri disagi fisici connessi al particolare stato delle lavoratrici. 8. MISURE DI SICUREZZA SPECIFICHE CHE POSSONO ESSERE MESSE IN ATTO DURANTE IL PERIODO DI GRAVIDANZA - prendere in considerazione eventuali indicazione mediche; - modificare temporaneamente le condizioni di lavoro individuali; - modificare temporaneamente l orario di lavoro individuale per renderlo più consono allo stato di gravidanza o di allattamento; - evitare il lavoro straordinario; - non adibire a mansioni che comportano posizione particolarmente affaticante; - non adibire ad operazioni di trasporto e sollevamento di oggetti pesanti e/o ingombranti ed operazioni connesse; - non adibire ad attività con pericolo di contagio da contatti con il pubblico o con particolari strati della popolazione, specie in periodi di epidemia, con riferimento allo stato di immunizzazione della donna; - evitare zone con presenza di animali, potenzialmente infette, laboratori, ecc.; - dare modo nei lavori continuativi di lavorare stando a sedere ogni qualvolta ciò non pregiudica la normale esecuzione del lavoro; - dare la possibilità di pause di riposo più frequenti, di riposarsi (quando possibile) in posizione distesa e in condizioni appropriate e di avere regolare nutrizione; - analizzare il luogo, l ambiente, la condizione di lavoro, gli spazi e la postazione specifica della lavoratrice anche in considerazione delle particolari posture legate al lavoro; - esaminare la postazione e le condizioni di lavoro insieme alla lavoratrice e prendere in considerazioni eventuali suggerimenti dell interessata per migliorare la postazione di lavoro; - affidare mansioni ove sia assicurata presenza di altro personale; - prevedere per le attività al videoterminale pause più frequenti e di durata superiore a quelle stabilite; - assicurarsi che la postazione di lavoro al videoterminale abbia i requisiti richiesti dalla normativa per tale attività; pag. 6 di 8

- evitare mansioni che espongano la lavoratrice a sfavorevoli condizioni microclimatiche, caldo, freddo; - evitare di affidare incarichi che richiedono spostamenti frequenti dall interno all esterno e viceversa per evitare sbalzi termici; - tenere presente il particolare stato della lavoratrice e tenere conto delle esigenze e delle sue condizioni psicofisiche. 9. VALUTAZIONE CONCLUSIVA In funzione delle mansioni operanti in azienda e delle relative attività sviluppate nonché dei rischi valutati, si riporta nelle schede seguenti i risultati conclusivi della valutazione. Schede di valutazione: MANSIONE: 01 Insegnante scuola dell infanzia PRINCIPALI POSSIBILI FATTORI DI RISCHIO Postura incongrua Rischio biologico da stretto contatto e igiene dei bambini ASTENSIONE DAL LAVORO In gravidanza In gravidanza e fino a 7 mesi dopo il parto RIFERIMENTI NORMATIVI D. Lgs 151/01 All. A punto G (lavori che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante, durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro) D. Lgs 151/01 art 7 all. B lett. A punto 1 lett. b (per virus rosolia e toxoplasma in assenza di comprovata immunizzazione) EVENTUALI LIMITAZIONI O PRESCRIZIONI MANSIONE: 02 Insegnante di sostegno scuola dell infanzia PRINCIPALI POSSIBILI FATTORI DI RISCHIO Postura incongrua Rischio biologico da stretto contatto e igiene dei bambini ASTENSIONE DAL LAVORO In gravidanza In gravidanza e fino a 7 mesi dopo il parto RIFERIMENTI NORMATIVI D. Lgs 151/01 All. A punto G (lavori che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante, durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro) D. Lgs 151/01 art 7 all. B lett. A punto 1 lett. b (per virus rosolia e toxoplasma in assenza di comprovata immunizzazione) EVENTUALI LIMITAZIONI O PRESCRIZIONI pag. 7 di 8

MANSIONE: 03 Collaboratore scolastico scuola dell infanzia PRINCIPALI POSSIBILI FATTORI DI RISCHIO Stazione eretta prolungata Rischio biologico da stretto contatto e igiene dei bambini ASTENSIONE DAL LAVORO In gravidanza In gravidanza e fino a 7 mesi dopo il parto RIFERIMENTI NORMATIVI D.Lgs. 151/01 art.7 all. A lett. G (lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell'orario di lavoro) D. Lgs 151/01 art 7 all. B lett. A punto 1 lett. b (per virus rosolia e toxoplasma in assenza di comprovata immunizzazione) EVENTUALI LIMITAZIONI O PRESCRIZIONI pag. 8 di 8