Progetto di vita fra scuola e territorio 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 1

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Gesù chiama Levi e lui risponde subito, con generosità. Ai fidanzati cerchiamo di spiegare proprio questo. La famiglia rappresenta la

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Progetto di vita fra scuola e territorio 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 1

Cos è un progetto di vita? 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 2

«Chi sono io?» Fare un Progetto di vita significa innanzitutto un «pensare» in prospettiva futura Saper immaginare, fantasticare, desiderare, volere.. Preparare le azioni necessarie, valutare aspetti positivi e negativi, prevedere le fasi, gestire i tempi, comprendere la fattibilità Dario Ianes in «Famiglia e progetto di vita» Erickson 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 3

Rete. che cosa vuol dire? rete di ISTITUZIONI Relazioni formali tra enti servizi e strutture di PERSONE relazioni tra persone fisiche (professionisti e non) sociale Relazioni tra persone significative per «ego» di fronteggiamento Relazioni tra persone impegnate nella soluzione di un problema 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 4

Reti di fronteggiamento Composte da persone qualsiasi Composte da professionisti miste 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 5

2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 6

Lavoro integrato 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 7

Anche se qualche volta si fa fatica 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 8

LA RESPONSABILITA Ognuno di noi è interamente responsabile delle proprie azioni, delle proprie parole, dei propri pensieri e delle proprie emozioni; Siamo corresponsabili dei rapporti che intratteniamo con gli altri 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 9

EMPOWERMENT L empowerment è un processo attraverso il quale una persona, in condizioni di vita emarginanti, prende coscienza, attraverso azioni concrete, della sua possibilità di esercitare un maggior controllo sulla propria vita e sul contesto sociale in cui è inserita. Questo sentimento può sfociare in un controllo effettivo ovvero in un sentimento di autoefficacia (Claudia Piccardo Lucia Orso Giacone in Animazione Sociale n. 10, 1995) 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 10

EMPOWERMENT COME STRATEGIA OPERATIVA Capacità degli operatori di impegnarsi nella relazione di aiuto favorendo il potere di fare degli utenti Attenzione ai processi di deresponsabilizzazione degli utenti 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 11

Atteggiamento dell empowerment Presupporre forza e capacità altrui, fino ad evidenza contraria Non ignorare o svalutare le capacità dei propri interlocutori quando esse sono evidenti, ancorché minime o minori rispetto alle proprie (evitare di fare al posto loro ciò che loro sono in grado di fare) Credere fortemente che sufficienti capacità altrui possano sbloccarsi o maturare domani anche quando esse sono oggi assenti, predisponendo favorevoli condizioni di esercizio delle stesse 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 12

Fare rete attivare legami di collaborazione e fiducia reciproca Motivazione Fiducia Collaborazione Reciprocità Pari status: stessa possibilità di dire la loro nel ragionamento complessivo 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 13

Griglia di valutazione (assessment) del fronteggiamento [rielaborazione da Goldfarb L.A. et al. (1990), La sfida dell handicap e della malattia cronica, Trento, Erickson] PRINCIPALI COMPITI DI VITA / 1 Quanto questo bisogno è importante per la persona/la famiglia? I compiti sono percepiti, vengono ritenuti importanti? Cosa ne pensano i diretti interessati? E altre persone eventualmente coinvolte? Quanto questo bisogno è soddisfatto? I compiti sono fronteggiati? Cosa ne pensano i diretti interessati? E altre persone eventualmente coinvolte? Chi fa qualcosa per affrontare questi compiti (persona/famiglia amici/parenti/vicini operatori)? Chi altri potrebbe preoccuparsene, o essere disponibile a collaborare (persona/famiglia amici/parenti/vicini operatori)? 1. Disporre di un reddito e gestirlo -avere un reddito soddisfacente -gestire il bilancio efficacemente -... 2. Prendersi cura della salute fisica -fare esercizio fisico -seguire una alimentazione corretta -dormire a sufficienza, recuperare energie fisiche -avere cure mediche soddisfacenti -essere al sicuro dal pericolo -... 3. Svolgere le attività quotidiane -preparare e consumare i pasti -aver cura del vestiario -aver cura della propria persona -pulire la casa -potersi spostare fuori casa -fare la spesa -... 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 14

PRINCIPALI COMPITI DI VITA / 2 4. Svago e riposo (ad es. seguire degli hobby interessanti, partecipare ad attività sportive, avere dei momenti di svago in famiglia, potersi rilassare, ) Quanto questo bisogno è importante per la persona/la famiglia? I compiti sono percepiti, vengono ritenuti importanti? Cosa ne pensano i diretti interessati? E altre persone eventualmente coinvolte? Quanto questo bisogno è soddisfatto? I compiti sono fronteggiati? Cosa ne pensano i diretti interessati? E altre persone eventualmente coinvolte? Chi fa qualcosa per affrontare questi compiti (persona/famiglia amici/parenti/vicini operatori)? Chi altri potrebbe preoccuparsene, o essere disponibile a collaborare (persona/famiglia amici/parenti/vicini operatori)? 5. Rapporti sociali (ad es. stare con familiari e parenti, stare con gli amici, avere amicizie ) 6. Rapporti di intimità/affetto (ad es. sentirsi amato, esprimere affetto, avere delle relazioni intime,...) 7. Sviluppo e sostegno della propria personalità (ad es. conoscere se stessi, sentirsi utili e validi, sentirsi soddisfatti di se stessi, sentirsi aperti verso altre persone, sentirsi soddisfatti del proprio lavoro, sentirsi soddisfatti della famiglia e dei propri legami,...) 8. Istruzione, imparare cose nuove (ad es. andare a scuola, imparare nuove abilità di lavoro, imparare nuove cose, ) 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 15

«Utopia significa non arrendersi alle cose così come sono e lottare per le cose così come dovrebbero essere.» (Canevaro, 1999) grazie 2/3/2016 IVANA FERRAZZOLI 16