UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALEREMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA

Documenti analoghi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA

BARI, 1 DICEMBRE 2017

La relazione socio - ambientale del servizio sociale nel percorso di tutela

Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI FORMAZIONE TITOLI

S.S. di Psicotraumatologia e Riabilitazione Cognitiva

Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole

L USO TERAPEUTICO DEL RITRATTO FOTOGRAFICO. L OBIETTIVO SUL SÉ.

AUSL 6 Palermo. in relazione a quanto previsto dal comma 1 dell art.21 della Legge 18 giugno 2009 n. 69 INFORMAZIONI PERSONALI

La prevenzione della violenza contro le donne: l esperienza della Valle d Aosta

CHILD ABUSE. Tutte le forme di abuso fisico e/o psicoemozionale,

L EFFICACIA DEGLI INTERVENTI NON FARMACOLOGICI PER RIDURRE L ANSIA PREOPERATORIA NEI PAZIENTI PEDIATRICI

LE CONSULENZE ONLINE DEL 114

CONSULENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO Tariffa minima Tariffa massima 1. Seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale 35,00 115,00

Conoscere il fenomeno per Prevenirlo. Dott.ssa Gaetanina Parrella Dottore in Psicologia-Counselor Dott.ssa Francesca Siano Psicologa Psicoterapeuta

Il C.T.i.F. Potenza e impotenza nell accostare e curare i traumi C.T.i.F. Luisa Della Rosa

Psicologia criminologica

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN. SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (L24) (Coordinatore: Prof.ssa Anna Maria Parroco)

Curriculum Vitae Europass

Curriculum Vitae di ELEONORA GIOVANAZ

La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma

L intervento dopo la rivelazione. Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza

Curriculum Vitae di MARIA MONTANARO

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

! " " ), -. ( / - " 0 / - / - 1

DEFINIZIONE OMS (RAPPORTO VIOLENZA E SALUTE 2002)

Le conseguenze psicologiche dell aborto volontario. Dott.ssa Sara Pagnini

Corso di Alta Formazione in Psicologia Forense, Criminale e Investigativa Gennaio Giugno Programma delle lezioni

Indice generale 1. PSICOLOGIA CLINICA E PSICOPATOLOGIA. I CONCETTI CHIAVE 3 2. DEFINIRE LA PSICOPATOLOGIA SPIEGARE LA PSICOPATOLOGIA 26

La collaborazione genitori-professionisti nel processo di Cura della persona con DSA

SAPIENZA Università di Roma

MASTER IN PSICOLOGIA GIURIDICA E CRIMINOLOGIA APPLICATA

PSICOLOGIA CLINICA e NEUROPSICOLOGIA

La comunità di tipo familiare per minori. Tutela, accoglienza, protezione e cura

SCUOLA FAMIGLIA PSICOSOMATICA CENPIS ORION CENPIS. Prof. Dott. Antonio Popolizio GRUPPO. la mente che ti accresce

Corso di formazione I DISTURBI SPECIFICI DELL' APPRENDIMENTO: DIAGNOSI E RIABILITAZIONE

Curriculum Vitae di FABRIZIO RIZZI

AUSL 6 Palermo. Psichiatria della Facoltà di Medicina dell Università degli Studi di Palermo

Il danno non patrimoniale, le tabelle di Milano e la consulenza tecnica psicologica. Criteri di personalizzazione del danno non patrimoniale

DOCENZA DI PSICOLOGIA E ATTIVITA DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO

Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere per saper rispondere ed agire. Il fenomeno del Child Abuse & Neglect nei suoi vari aspetti

Vivere soli nel mondo: bisogno di sostegno e di rete

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia

Presenta IL TRATTAMENTO DI TRAUMI INFANTILI E DELL ATTACCAMENTO INSICURO ALL'INTERNO DELLA TERAPIA FAMILIARE con Daniel Hughes

Voto di Laurea: 110 /110 Lode

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN DIDATTICA IN MEDICINA GENERALE. TEORIE, STRUMENTI E METODI

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA F O R M A T O E U R O P E O P E R IL C U R R I C U L U M V I T A E ZAMBOTTI SARA

Curriculum Vitae di SILVANA PIAZZI

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

Pagina Psicologia clinica Psicologia clinica


LA RELAZIONE TERAPEUTICA NEL TRATTAMENTO DELLE GRAVI DISFUNZIONI GENITORIALI

ADOLESCENZA E PREVENIRE IL DISAGIO POST-TRAUMATICO: UNA PROPOSTA DI COLPITE DAL SISMA

Da un welfare minore ad un welfare per i minore Lo psicologo nell ascolto attivo del minore

INDICE SOMMARIO. pag.

MINORI NELLA RETE. Il minore esposto alla pedo-pornografia su Internet

Telefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità

dr.ssa Lorella Gabriele

ARTICOLI DI SERVIZIO SOCIALE Violenza sui minori: conseguenze e possibili interventi.

Introduzione: Perché la Medicina Narrativa

Servizio Tutela Minori del Cissabo

L INTERVENTO La segnalazione

Corso di formazione Il tirocinio nella formazione degli operatori di supporto

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA RELAZIONE

Resoconto dell attività di tirocinio presso l A.I.P.O. Associazione Internazionale di Psicologia ed Oltre

PROFESSIONE: PSICOLOGA! d.ssa Viviana Rossetti Psicologa-Psicoterapeuta infantile

Psicologia Sociale. Programma a.a. 2016/2017

Curriculum Vitae di ANNALISA JELLICI

Rapporto empatico con l anziano. Prof.ssa Adriana Celesti

Cascino Astrella Passaggio Fratelli Benelli Pesaro cell Dal 15 al 17/09/2002, totale di 20 ore. Prof..ssa Manuela Lavelli

Formazione e sensibilizzazione

MONICA BORGESE C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA. Nome

RESILIENZA. Elementi chiave: condizione di avversità, manifestazione di adattamento positivo

Analisi dei rischi di incidente rilevante attraverso l applicazione del metodo HazOp ad una raffineria

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Polo didattico di Pesaro. 1 ANNO DI CORSO a.a PRESENTAZIONE DEL TIROCINIO 22 gennaio 2013

Disabilità e educazione alla fede

Lo psicologo a scuola

DISTURBI DEPRESSIVI E ATTIVITÀ FISICA: IMPLICAZIONI DIDATTICHE

PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA

Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva. Dott.ssa Elena Luisetti

Che cos è la Psicologia sociale? Dott.ssa Daniela Cipollone

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società

Irdap. Corso Avanzato di Psicologia e Psicopatologia Forense. Irdap - Istituto Romano Disturbi d Ansia e Panico giugno 2008 (6o ore)

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

Nomenclatore Tariffario [tratto dal sito dell Ordine degli Psicologi del Lazio]

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

LINEE PER CORSI DI FORMAZIONE IN TEMA DI VIOLENZA SULLE DONNE E DI ABUSO SUI MINORI

Trasformare le assenze. La formazione dell U nità di C risi come risorsa nei vissuti di lutto naturale e traumatico della comunità scolastica

Il progetto pilota di teatroterapia un nuovo approccio alla fibrosi cistica per le famiglie P.Catastini AOU Meyer

COLLABORAZIONI INTERISTITUZIONALI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI MINORI

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI

Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Dicembre 2014

Che emozione Conoscere, esprimere e gestire le emozioni

F O R M A T O E U R O P E O

Corso di formazione PROGETTO ADOLESCENZA Cesena, Bologna e Reggio Emilia

Una ricerca esploratoria sugli studenti con difficoltà psicologiche frequentanti l Università degli Studi di Milano

Relazione d aiuto e sostegno al coniuge maltrattato. Ripercussioni sul minore. e relazioni familiari

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BRESCIA

Transcript:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALEREMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE I DISEGNI DEI BAMBINI TRASCURATI COME STRUMENTO DI COMUNICAZIONE DEL TRAUMA Tesi di laurea di: Manuela Scala Relatore: Ch.ma Prof.ssa Giovanna Manna Tutor: Dott.ssa Maria Rosaria Como ANNO ACCADEMICO 2004-2005

Introduzione L argomento trattato nel presente lavoro riguarda le rappresentazioni che i bambini trascurati hanno di se stessi e degli altri, espresse attraverso l attività grafica. Il disegno rappresenta una modalità espressiva consueta e spesso piacevole una sorta di via regia per accedere alle rappresentazioni mentali del bambino (Gallino, 2000). Molti autori (Widlöcher, 1965; Oliverio Ferraris, 1973; Bombi & Pinto, 2000; Arace & Gallino, 2003) hanno sottolineato che il modo di tradurre in immagini grafiche ciò che viene visto e lo stile assunto dalla raffigurazione prodotta, altro non costituiscono che la personale visione che ognuno ha di se stesso e del mondo, ed è questo processo che conferisce al disegno un valore proiettivo. L attività grafica costituisce dunque un mezzo che, nello spazio prestabilito di un foglio, permette di esprimere ed organizzare pensieri, bisogni, stati d animo e, talvolta, anche vissuti così traumatici da non poter essere espressi che attraverso tale canale (Ionio & Procaccia, 2003). In particolare, la letteratura mostra l utilità applicativa del disegno nell intervento con bambini maltrattati; si tratta di uno strumento che consente di conoscere l immagine che il bambino ha di sé, degli altri e di sé con gli altri (Gallino, 2003). 3

In situazioni di maltrattamento, il disegno si rivela uno mezzo che facilita il ricordo e la verbalizzazione delle esperienze traumatiche, nonché uno strumento di valutazione diagnostica. Nell espressione di un trauma quale quello del maltrattamento, dunque il disegno assume ancor più il valore di una comunicazione personale che rivela la realtà interna di chi disegna, dei suoi stati emotivi, dei turbamenti, delle paure e dei conflitti presenti. Inoltre, rispetto alla narrazione traumatica, l attività grafica potrebbe facilitare l espressione dello stato emotivo e nel contempo restituire al bambino un senso di padronanza e di competenza che lo aiuti indirettamente nelle relazioni interpersonali e nel racconto delle proprie esperienze (Yates et al., 1985; Burgess & Hartman, 1993). Nel presente lavoro l interesse è rivolto allo studio degli aspetti psicologici della trascuratezza, indicata dalla letteratura come una condizione spesso cronica, che provoca effetti a lungo termine di rilevante entità dal punto di vista emotivo ed affettivo. Il primo capitolo viene dedicato alla definizione del maltrattamento e alle caratteristiche assunte dal fenomeno. Ad un breve excursus storico, in cui vengono sottolineati i numerosi sforzi compiuti per definire univocamente cosa si debba intendere per violenza all infanzia, segue la trattazione degli aspetti più significativi dei vari tipi di maltrattamento infantile. Attenzione viene dedicata anche alle principali conseguenze psicologiche e sociali del maltrattamento e alla qualità dell intervento. 4

Il secondo capitolo, attraverso recenti contributi empirici che mostrano l utilità diagnostica e terapeutica degli strumenti grafici ampiamente utilizzati nei settori della ricerca psicologica, clinica e forense, focalizza l attenzione sul valore narrativo del disegno, utile e talvolta indispensabile ausilio per la comunicazione del trauma. Nel terzo capitolo viene presentata la ricerca svolta, i soggetti coinvolti, gli strumenti utilizzati e i dati ottenuti attraverso l interpretazione qualitativa di test quali il Disegno della Figura Umana (DFU; Machover, 1953), il Disegno Cinetico della Famiglia (Kinetic Family Drawings, KFD; Burns & Kaufmann, 1970) e il Disegno del Tipo Preferito di Giornata (The Favorite Type of Day Drawing, FTD; Manning, 1987). 5

CAPITOLO I L infanzia violata: analisi del fenomeno 6

I.1. Definizione e classificazione del maltrattamento Il tema dell abuso e del maltrattamento sui minori è sempre stato un argomento difficile da trattare, probabilmente a causa delle difficoltà presenti nell affrontare un problema che provoca un alto coinvolgimento emotivo. Nelle diverse epoche storiche la presenza di condotte che non esiteremmo, oggi, a definire di abuso (sfruttamento economico, violenze sessuali, abbandono, incuria, esercizio di un potere pressoché assoluto), non si traduceva nel riconoscimento collettivo di tali comportamenti come devianti per il semplice motivo che tali non venivano considerati, esprimendo di fatto piuttosto la norma che l eccezione (Cofano, Oldani & Poli, 1993). Il riconoscimento dell abuso infantile come un problema individuale e sociale nello stesso tempo si pone pertanto in tempi relativamente recenti. Negli ultimi anni le segnalazioni di casi di maltrattamento hanno avuto un aumento vertiginoso grazie ad una maggiore sensibilizzazione della società nel suo complesso e all accresciuta capacità di rilevare le situazioni di maltrattamento da parte degli operatori che lavorano con i bambini. Ma cosa si intende per abuso infantile? Nonostante si intenda il più delle volte il solo maltrattamento fisico, il termine, inizialmente coniato per descrivere gli aspetti medici della violenza fisica sul bambino, è stato esteso ad includere le forme di trascuratezza e l abuso sessuale. Il decreto di legge approvato negli Stati Uniti nel 1974 ha definito il maltrattamento infantile come il danno fisico o mentale, l abuso sessuale, il trattamento negligente o il maltrattamento di un soggetto inferiore ai 18 anni, o all età specificata dalla normativa sulla protezione 7