Newsletter DC del 1 Sommario Eni annuncia la nuova unità di Eni Trading per la gestione dell'asset backed trading e il risk management..a pag. 02 Regione Sicilia, prosegue lo sciopero e carburante quasi esaurito...a pag. 03 Faib-Fegica, i petrolieri stringono l accerchiamento al Governo..a pag. 04 Faib, urgente riforma di rete. Varato il programma di lavoro 2012.... a pag. 05 Carburanti, quinto rialzo per Eni...a pag. 06 Up, indispensabile piano europeo raffinazione...a pag. 07 Autotrasportatori, in Sicilia prosegue la protesta...a pag. 07 Regione Puglia, manifestazione contro le trivellazioni.. a pag. 08 Prezzi carburanti, listini in assestamento sulla rete....a pag. 09
Eni annuncia la nuova unità di Eni Trading per la gestione dell'asset backed trading e il risk management 2 Eni annuncia la nascita di Eni Trading, la nuova business unit interna responsabile della gestione integrata del rischio commodity e dell'asset backed trading. Grazie a questa nuova unità, Eni valorizzerà l'ampio portafoglio di asset che possiede a livello globale e la propria combinazione di risorse come il petrolio, il gas, il GNL e l'energia elettrica, al fine di posizionarsi tra i leader nell'attività di asset backed trading. Eni Trading è stata creata per far fronte alla maggiore volatilità e correlazione tra le diverse commodity, alle opportunità di trading più sofisticate e alle normative sempre più severe. Eni Trading ottimizzerà gli asset di Eni, quali raffinerie, centrali elettriche, contratti di gas e petrolio, oleodotti e stoccaggi attraverso il costante coordinamento con i portfolio manager della compagnia, senza esporsi a ulteriori rischi ed entro i limiti di rischio già fissati a livello centrale. Attraverso la gestione integrata dei prezzi delle commodity, Eni prevede inoltre di ottenere: Lo sviluppo di best practice globali e soluzioni informatiche integrate per il risk management. La creazione di un unico centro di eccellenza per la negoziazione e il controllo dei rischi nel pieno rispetto di tutte le normative nazionali e internazionali. La definizione di nuovi e avanzati servizi di pricing in tempo reale delle commodity, risk management e soluzioni di gestione del portafoglio, da offrire all'ampia base di clienti industriali. Lo sviluppo e l'implementazione della strategia CO2 di Eni a livello di gruppo. L'istituzione di Eni Trading, che opererà sul mercato attraverso Eni Trading and Shipping (ETS), è un ulteriore passo in avanti nel percorso che a fine 2010 aveva centralizzato in ETS tutte le commodity di Eni, quali greggio, prodotti petroliferi, gas, energia elettrica, CO2 e i rispettivi derivati. ETS continuerà a formare alleanze per sviluppare il proprio portafoglio di trading e logistica e per promuovere lo sviluppo di opportunità di business integrate con le principali aziende internazionali di commodity, e le compagnie di stato anche grazie alle solide relazioni di Eni nei principali paesi petroliferi. ETS è presente a Londra, Roma, Milano, Houston, Bruxelles, Amsterdam e Singapore.
Regione Sicilia, prosegue lo sciopero e carburante quasi esaurito 3 Prosegue lo sciopero degli autotrasportatori in Sicilia che protestano da lunedì contro il caro benzina. A causa del blocco dei 'padroncini' ai caselli autostradali, ma anche lungo le arterie delle Statali, iniziano a scarseggiare già le scorte di viveri nei supermercati e la benzina. Anche questa mattina ci sono lunghe code ai distributori con automobilisti inferociti. Gli autotrasportatori dell'aias, che hanno organizzato la protesta, hanno annunciato che lo sciopero proseguirà almeno fino a venerdì, 20 gennaio. I manifestanti chiedono la riduzione delle accise e sconti per alcune categorie. Secondo l'associazione per i diritti dei consumatori Codacons, "nell'isola il prezzo della benzina è il più caro d'europa" e quest'anno ogni automobilista spenderà in media 202 euro in più. La giunta regionale ha presentato la scorsa settimana un esposto all'antitrust per accertare l'eventuale esistenza di pratiche concordate tra le imprese per mantenere più elevato il costo dei carburanti in Sicilia, dove, insieme alla Sicilia, si raffina circa il 40% del greggio lavorato in Italia.
Faib-Fegica, i petrolieri stringono l accerchiamento al Governo 4 Stando ad accreditate indiscrezioni provenienti direttamente dal Ministero dello sviluppo economico, il settore della distribuzione carburanti sarebbe, nella sostanza, cancellato dal decreto liberalizzazioni. Nei meandri del ministero, infatti, si va stringendo l assedio portato dalla potente lobby dei petrolieri per smontare, pezzo a pezzo, tutti i principi della riforma annunciati a più riprese da autorevoli esponenti del Governo ed ai quali avevano lavorato gli uffici della Presidenza del Consiglio. Nessun intervento teso a ridimensionare lo strapotere delle compagnie petrolifere, nessuna apertura alla competizione ed al mercato, niente impianti multimarca (per rimanere alle parole utilizzate dall Antitrust) e persino niente sul vincolo di fornitura in esclusiva che impedisce ai gestori di tutti i 25.000 impianti della rete italiana di praticare gli stessi prezzi che, attualmente, gli automobilisti trovano solo preso gli impianti no logo e sotto i supermercati. E quanto è stato appreso dal Coordinamento Nazionale Unitario dei Gestori di Faib Confesercenti e Fegica Cisl e che viene riferito in una nota. Si preannuncia - ove tali indiscrezioni non fossero smentite dai fatti - una clamorosa marcia indietro che frustra, oltre le buone intenzioni annunciate, anche le speranze di tutti coloro - gestori e automobilisti - avevano riposto grande fiducia nella capacità di questo Governo di intervenire concretamente per colpire posizioni dominanti e monopolio, oltreché privilegi e rendite di posizione. Ciò nonostante - conclude la nota di Faib e Fegica - vogliamo ancora augurarci che, in extremis, la Presidenza del Consiglio intenda sostenere le ragioni profonde di una riforma alla quale sarà comunque legato un messaggio inequivocabile, in un verso o al suo opposto, per l intero Paese. Ma almeno ci si astenga dall impudenza di continuare a sostenere che sono le categorie, tutte le categorie, ad opporsi al cambiamento ed alle liberalizzazioni.
Faib, urgente riforma di rete. Varato il programma di lavoro 2012 5 La presidenza nazionale della Faib riunita a Roma ha deliberato sugli importanti punti all ordine del giorno. La presidenza ha approvato le linee guida del programma di lavoro 2012 incentrato sulle politiche istituzionali, le relazioni industriali e gli aspetti organizzativi. Sulle politiche istituzionali la nuova priorità è data dall evoluzione del pacchetto liberalizzazioni annunciato dal Governo Monti. Le linee annunciate dalla stampa sotto questo profilo riproducono parte delle istanze avanzate dal coordinamento delle associazioni dei gestori. Sul fronte della legislazione regionale bisogna continuare la corretta applicazione della legge 133/2008 di modernizzazione della rete, sia in senso ambientale che strutturale, rilancio della questione sicurezza e pacchetto di proposte Faib ed esigibilità della gratuità della monetica. Sul fronte delle relazioni industriali la presidenza ha preso atto di dover riavviare le trattative con tutte le compagnie per rinnovo accordi scaduti, ancorando la stagione a nuovi criteri di salvaguardia delle redditività e procedere allo stesso tempo alla reimpostazione del confronto con Unione Petrolifera. Sugli aspetti organizzativi, la presidenza ha salutato con soddisfazione il positivo e omogeneo andamento del tesseramento 2011 e l avvio dell organizzazione e svolgimento della prossima Assemblea elettiva Faib di fine anno. La Federazione rinnoverà la convenzione con Innova Energia per il risparmio energetico. Sulle liberalizzazioni, la presidenza ha valutato con interesse e attenzione le proposte in circolazione auspicando un positivo riscontro alle aspettative degli operatori della rete che più di altri stanno pagando la crisi di erogati. La presidenza ha stigmatizzato l ennesima presa di posizione di Figisc finalizzata a spaccare la categoria e a fornire assistenza alla controparte contrattuale rappresentata dalle compagnie. La Faib giudica strumentale e destituita di ogni fondamenta politico-sindacale la proditoria dichiarazione di sciopero proclamata precipitosamente, genericamente e unilateralmente. Al contrario, la Faib ritiene il testo di riforma governativa, attualmente in circolazione, una buona base di ragionamento sul futuro della rete, ritenendo che vengano colti alcuni nodi essenziali per lo sviluppo della competizione e per i processi di ammodernamento. Vanno in questa direzione le risposte a favore dei cittadini e dei gestori laddove si introducono misure atte sia a favorire la possibilità di rifornimento fuori dai vincoli di esclusiva che a consentire la possibilità di acquisire la titolarità degli impianti dietro riscatto. La presidenza ritiene queste misure importanti risultati dell azione politico-sindacale della Faib, obiettivi perseguiti da lungo tempo, con chiarezza e trasparenza da anni, e da ultimo dal documento congressuale Faib del 4 ottobre 2007. Alla luce di ciò rimane difficile comprendere come una associazione di gestori possa opporsi a proposte che allargano in modo chiaro e inequivocabile la possibilità di vendita a prodotti a lungo inseguiti come i tabacchi e i generi di monopolio, chiuda ogni possibilità di realizzazione di impianto ghost e contempli misure capaci di favorire lo sviluppo dell imprenditorialità dei gestori. Fermo restando che si attende la formulazione ufficiale del testo di decreto legge per esprimere un giudizio compiuto, Faib
giudica l azione di contrasto alle azioni proposte con severità, dettate come sono dall esigenza esclusiva della difesa egoistica dello status quo e degli interessi premianti a scapito della filiera nel suo complesso e della collettività. Sull esame del nuovo quadro politico e associativo, la presidenza Faib ha confermato la preoccupazione per il generale andamento dell economia, alla base dell insostenibile inasprimento fiscale che ha toccato innanzitutto il settore dei carburanti, con il prelievo straordinario sulle accise, alla base della contrazione degli erogati. A fronte di un esecutivo tecnico, resosi necessario per il fallimento politico del precedente governo, Faib giudica le proposte in campo come una risposta alle esigenze di apertura dell economia nazionale, dei consumatori, dei mercati e riconferma la validità del coordinamento unitario dei gestori Faib Fegica sottolineando con rammarico la deriva filo petrolifera della Figisc, che appare sempre più lontana dai problemi dei gestori. 6 Carburanti, quinto rialzo per Eni Quinto rialzo in meno di due settimane per Eni, che questa mattina ha aumentato di 0,6 centesimi il prezzo raccomandato della benzina e di 0,8 centesimi quello del diesel. Su anche Tamoil, che ha ritoccato di 0,6 centesimi la sola verde, mentre ferme, almeno per il momento, tutte le altre compagnie. Sul territorio si segnalano piccoli aggiustamenti al rialzo sia per le petrolifere che per gli impianti no-logo, con punte massime di 1,841 euro/litro per la benzina e di 1,746 euro/litro nelle macroaree Centro e Sud. È quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it. A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi dall 1,758 euro/litro degli impianti Shell all 1,763 di quelli Q8 e TotalErg (no-logo a 1,675). Per il diesel si passa dall 1,714 euro/litro di Esso all 1,722 di Q8 (no-logo a 1,624). Il Gpl è tra lo 0,745 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil e TotalErg (no-logo a 0,725).
17.01.2012 Up, indispensabile piano europeo raffinazione 7 E indispensabile un piano europeo sulla raffinazione. E l Unione Petrolifera a chiederlo ribadendo ancora l'allarme per la crisi di un settore che in Italia occupa direttamente e indirettamente 100mila lavoratori. Secondo uno studio della Woodmackanzie, si legge nel materiale consegnato dall'up alla commissione attività produttive in occasione di un'audizione, poi revocata, del presidente Pasquale de Vita, nel 2009 il 25% delle raffinerie europee risultava economicamente insostenibile e nel 2011 tale percentuale salita al 75%. Secondo l'up, pertanto serve un piano d'emergenza, per mantenere la competitività sui mercati internazionali che consenta di programmare gli ingenti investimenti necessari (almeno 50 miliardi di euro) ad adeguare la struttura industriale alle mutate esigenze del mercato. Inoltre, conclude l'up, la competitività dell'industria della raffinazione deve essere resa compatibile con la legislazione ambientale comunitaria in generale e con quella sui cambiamenti climatici in particolare. 17.01.2012 Autotrasportatori, in Sicilia prosegue la protesta In Sicilia non si arresta lo sciopero indetto dagli autotrasportatori contro l'aumento del prezzo della benzina. A causa dello stop dei tir è stato interrotto questa mattina il traffico automobilistico nella strada statale Palermo-Sciacca all'altezza di San Cipirello. Oltre 40 mezzi pesanti hanno bloccato l'arteria stradale. Sul posto ci sono pattuglie della polizia stradale e dei carabinieri. Sono numerosi i disagi per gli automobilisti anche nel resto della Sicilia. Presidi anche questa mattina al casello autostradale palermo-messina. Lo sciopero proseguirà fino al 20 gennaio.
17.01.2012 Regione Puglia, manifestazione contro le trivellazioni 8 La Puglia dice No alle trivellazioni in Adriatico. Sin dall inizio abbiamo protestato con grande vivacità contro un idea demenziale che è quella che si possa trovare ricchezza devastando il mare, la costa. Per noi il petrolio è il mare e cercare il petrolio nel mare significa invece rischiare di distruggere quel tesoro che già abbiamo. E stato il commento del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola durante la presentazione della manifestazione che si terrà il 21 gennaio prossimo a Monopoli contro le trivellazioni in Adriatico. Le trivellazione in questa parte di Adriatico sono un nonsense perché rischiano di pregiudicare lo sviluppo di quell economia della bellezza, del turismo, delle attività legate alla pesca che sono uno dei cuori pulsanti della vera ricchezza di questa regione. La Puglia, la prima produttrice di energia rinnovabile d Italia ha continuato Vendola - dice no all energia che inquina e fa male perché intendiamo salvaguardare la bellezza della nostra regione. Noi metteremo insieme tutto il potere istituzionale delle comunità, che unitariamente si stanno battendo, faremo tutti i passi che si potranno fare sul piano giuridico, diremo tutto ciò che si può esprimere sul piano politico per fare una grande rivolta, un grande momento di disobbedienza civile. L abbiamo già fatta questa battaglia contro il nucleare e l abbiamo vinta piegando la volontà di portare le centrali atomiche nel nostro territorio. Insieme qui abbiamo detto no al nucleare, abbiamo detto no al rigassificatore nella pancia della città di Brindisi. Noi qui abbiamo scelto la frontiera del rinnovabile, ci siamo sentiti impegnati nella battaglia, da Kyoto in poi, di come liberarci dalla dittatura dei combustibili fossili, di come uscire dalla dipendenza del petrolio. È una prova straordinaria di maturità democratica quella che per l ennesima volta ci vede uniti su battaglie che riguardano il modello di sviluppo, che rimandano direttamente all idea che noi abbiamo di ricchezza.
17.01.2012 Prezzi carburanti, listini in assestamento sulla rete 9 Dopo i significativi aumenti degli ultimi giorni, i prezzi dei carburanti sono in assestamento sulla rete nazionale. Quelli raccomandati registrano solo un movimento al rialzo di Esso di 0,5 cent euro/litro sia su benzina che su diesel. Di conseguenza, fotografia di stabilità anche sul territorio. Con punte massime tuttavia sempre alte a 1,830 per la verde e 1,743 per il diesel nelle macroaree Centro e Sud dove si conferma l effetto addizionali. È quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it. A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi dall 1,756 euro/litro degli impianti Eni all 1,763 di quelli Q8 (no-logo a 1,671). Per il diesel si passa dall 1,712 euro/litro sempre di Eni all 1,721 di Q8 (no-logo a 1,623). Il Gpl è tra lo 0,745 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,725).