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dipvvf.dcemer.registro UFFICIALE.U.0016938.22-11-2016 DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE Roma, data del protocollo Oggetto: Direzioni Regionali ed Interregionali dei Vigili del Fuoco Direzione Centrale per la Formazione Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco Sicurezza nelle operazioni con tecniche SAF in attività di soccorso, di addestramento e di formazione. L'analisi degli incidenti accaduti durante l'esecuzione di manovre SAF ha condotto ad emanare la circolare EM 3058/3706 del 15/05/2013, in cui si richiama il rispetto delle procedure operative stabilite nei manuali SAF e si forniscono ulteriori istruzioni operative tese ad aumentare la sicurezza degli operatori in ambito formativo, operativo ed addestrativo. A tre anni dalla sua emanazione, è stata segnalata, in alcuni casi, la mancata applicazione delle istruzioni sopra citate. Un esempio importante quanto delicato è la disposizione dell utilizzo della corda di sicura manovrata da un operatore terzo o, in alternativa, l applicazione di un sistema anti-caduta di tipo guidato su corda, che deve essere sempre utilizzata, anche in ambiti di semplice applicazione o in addestramenti su scenari che la richiederebbero. La rilevanza di tali argomento è di particolare, evidente, rilievo nelle operazioni in corso nei luoghi colpiti dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto u.s. nell Italia centrale. Si trasmettono in allegato A le istruzioni che si ritiene necessario richiamare ed ulteriori disposizioni e precauzioni da adottare negli interventi in quota con l ausilio di autogrù, di cui alla nota EM 2337/3706 del 3 maggio 2010. Si trasmettono in allegato B indicazioni per una puntuale compilazione delle Schede di segnalazione inconveniente, incidente o mancato incidente. In Allegato C si trasmette l elenco degli argomenti che devono essere trattati nella fase preliminare d informazione del personale partecipante alle operazioni all inizio dell attività programmata. Cordiali saluti. IL DIRETTORE CENTRALE (Romano) (firma digitale ai sensi di legge)

CORDA DI SICURA ALLEGATO A Nelle manovre eseguite con tecniche di livello superiore all'ex SAF 1A, dove l utilizzo della corda di sicura non è tecnicamente possibile ovvero incompatibile con l'efficacia dei tempi in cui devono essere svolte le operazioni di soccorso, si è data indicazione di utilizzare, in alternativa alla corda di sicura, procedure tese ad assicurare un equivalente grado di sicurezza. LAVORI IN QUOTA CON AUTOSCALE O PIATTAFORME AEREE Nel caso dell esecuzione di manovre SAF che utilizzano, come ancoraggi per le funi di lavoro e sicura, i punti di attacco posti sulla sommità delle autoscale e delle piattaforme aeree (tridimensionali e ragno) è necessario che : a) La fune di sicura sia sempre leggermente tesa, senza lasco. Tale condizione impedisce che l energia sviluppata a seguito di cadute accidentali o di collassi degli edifici superi la portata ammissibile della piattaforma o dell autoscala. b) L operatore SAF, collegato con le funi di lavoro e di sicura alla sommità della piattaforma aerea o dell autoscala, si mantenga in prossimità della verticale dell ancoraggio. In caso di caduta o collasso della struttura è necessario evitare l effetto pendolo dell operatore e la conseguente sollecitazione laterale dell ancoraggio. Tale sollecitazione porterebbe all alterazione dell equilibrio tra il momento della resistenza e il momento della potenza; c) Sia interposto un cavo di acciaio (EN 354 o EN 759/B) tra l ancoraggio e le corde di lavoro e sicura qualora tali corde siano soggette a sfregamento contro strutture fisse quali grondaie, cornicioni od altri elementi costruttivi che svolgano una funzione abrasiva; d) In caso di rimozione e sollevamento con autogru di pesanti elementi costruttivi, la movimentazione degli operatori SAF deve essere garantita da un secondo automezzo destinato esclusivamente a tale scopo. e) Qualora si ritenga necessaria la presenza dell operatore SAF durante la fase di sollevamento di beni mobili di peso limitato (quadri, elementi decorativi, statue, ecc.), la posizione dell operatore deve essere tale da non essere coinvolto da un eventuale crollo dell elemento trasportato. f) Gli operatori che trovandosi all interno del cestello delle piattaforme aeree si espongono al rischio di caduta, per necessità di abbandonare il cestello stesso o perché sottoposti a oscillazioni non previste, devono indossare l imbracatura di sicurezza con cintura di posizionamento conforme alle norme EN361, EN 813 ed EN358 e assicurarsi ai previsti punti di attacco. g) Il braccio del mezzo di sollevamento non deve essere allungato oltre il limite stabilito dal software, in base al peso di lavoro iniziale, anche quando l operatore ancorato trasferisca temporaneamente il proprio peso su altre strutture o piani di lavoro.

SCHEDE DI SEGNALAZIONE ALLEGATO B Non essendo pervenute segnalazioni su incidenti, anche gravi, che si sono verificati in diversi Comandi provinciali, si richiamano gli uffici in indirizzo ad una puntuale compilazione ed inoltro delle Schede di segnalazione inconveniente, incidente o mancato incidente, allegate alla circolare sopra citata, per consentire allo scrivente Ufficio una analisi sistematica delle cause d'incidente ai fini dell abbattimento del rischio residuo. Al fine di fornire dettagliate indicazioni, si elencano le manovre in cui si devono applicare le indicazioni operative fornite dalla circolare EM 3058/3706: Manovre riguardanti il livello SAF BASE (ex SAF 1A) 1. Discesa e risalita in emergenza con assicuratore discensore; 2. Progressione in salita con utilizzo del dispositivo assicuratore in fase formativa; (ex SAF 1B) 1. Discesa su corda fissa con discensore auto-frenante per corda singola; 2. Discesa su corda doppia con piastrina discensore; 3. Progressione in salita con bloccanti meccanici; 4. Inversione di progressione su corda singola; 5. Superamento dei frazionamenti in progressione su corda singola; 6. Superamento d un nodo in progressione su corda singola; 7. Manovra di calata in corda doppia d un pericolante con l uso del discensore controllato dal basso; 8. Soccorso uomo/uomo su corda fissa; 9. Svincolo di persona e accompagnamento in discesa.

Manovre relative al livello SAF AVANZATO: (ex SAF 2A) 1. Autosoccorso nella progressione al 1 di cordata, fase formativa e addestrativa; 2. Autosoccorso nella progressione al 2 di cordata, fase formativa e addestrativa; 3. Discesa e accompagnamento di infortunato in corda doppia. 4. Progressione in orizzontale. Manovre relative al livello ELISOCCORRITORE: (ex SAF 2B) Operatore esterno alla manovra con il compito di assicurare il personale impegnato in manovre di verricello in: 1. Vincolo e svincolo autonomo da punto di sosta in fase formativa e addestrativa; 2. Vincolo e svincolo assistito da punto di sosta e addestrativa. Le indicazioni operative fornite dalla circolare EM 3058/3706 devono essere applicate anche nelle manovre di discesa e risalita su fune anche quando siano eseguite con sistemi non prescritti dal Manuale operativo SAF quali il sistema Rollgliss od equivalenti.

ALLEGATO C TIPO DI INTERVENTO LOCALITA N DI INTERVENTO. SICUREZZA NELLE OPERAZIONI SAF Estratto circolare EM 3058/3706 Il ROS ed il responsabile tecnico SAF delle operazioni sviluppano i seguenti argomenti prima dell inizio dell attività programmata: 1. Pianificare l attività esercitativa prevedendo la partecipazione di personale che abbia fruito di tempi di riposo adeguati; 2. Individuare preventivamente per ogni attività svolta, sia che afferisca ad interventi di soccorso ovvero ad esercitazioni, il responsabile delle operazioni tecniche SAF; 3. Effettuare a cura del responsabile delle operazioni e prima dell inizio di ogni attività di soccorso o esercitativa, un briefing ove siano affrontati i seguenti argomenti: a) Analisi e valutazione dello scenario con individuazione dei pericoli e rischi primari b) Presentazione dell attività c) Definizione delle modalità di svolgimento della manovra d) Indicazione delle azioni fondamentali (posizionamento mezzi, ancoraggi, rimozione, cerchiaggio, sbatacchiature, ecc.)

e) Assegnazione incarichi agli operatori f) Pianificazione delle attività da attuare al verificarsi di situazioni di emergenza ragionevolmente ipotizzabili sulla base dello scenario operativo g) Pianificazione della manovra di emergenza