Scuola, cittadinanza, sostenibilità Le pietre e i cittadini Progetto nazionale per l Educazione al Patrimonio SCHEDA DI LETTURA E DI INDAGINE DEL PAESAGGIO Docente Montana Anna Tel. 3391159953 e-mail: mamma452@hotmail.it Docente Fanale Maria Grazia Tel. 3202169509, e-mail mariagraziafanale@gmail.com Scuola / Istituto. I.C.S Calderone Torretta di Carini. Via Emilia n.1, Città Carini, CAP 90044, Prov (PA), Tel. 091-8668399 e-mail: paic8ag007@istruzione.it Scuola / Istituto: I.C.S. Biagio Siciliano Via Isola delle Femmine 11/ibis, Città Capaci, CAP 90040 Prov (PA) Tel. 091 8698254 e-mail: paic8a400q@istruzione.it IL PAESAGGIO SCELTO Piccola isola chiamata Isola delle Femmine di fronte all omonimo comune, piccolo centro marinaro LOCALITÀ Toponimo (anche dialettale) Isola delle Femmine ad oggi detto Isolotto o denominata anche Isola di Fuori. Il nome dell isola trova altra presunta origine nel nome latino Fimis la traduzione dall arabo fim che indicherebbe la bocca, il canale che separa l isola dalla costa. Secondo altri autori il nome dell Isola deriverebbe da insula Fimi in riferimento ad Eufemio, governatore bizantino della Sicilia.
LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA Luogo di estrema bellezza, parte integrante della nostra terra che occorre far conoscere nella sua unicità, ricchezza, profondità e potenzialità. BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI Contesto territoriale Si trova lungo la costa nord-occidentale della Sicilia, situata nella baia di Carini, ad appena 15km da Palermo. Separata dalla costa da appena 500 metri. La storia La torre che sovrasta l isola ormai in gran parte diroccata ha con il suo fascino dato il via a diverse leggende, quella più conosciuta considera la torre come prigione isolata per sole donne. Isola delle Femmine è stata considerata sin dall antichità e per tradizione un luogo da impiegare a scopo economico e difensivo grazie alla sua posizione e conformazione. Risalgono al periodo ellenistico i resti di sette vasche in cocciopesto per la preparazione del Garum, una ricercata salsa di pesce commerciata nel mediterraneo: la traccia di uno stabilimento per la lavorazione del pesce rende il luogo importante dal punto di vista archeologico. Il ritrovamento nel mare antistante di ceppi di ancore in piombo e resti di anfore puniche e romane accresce il valore del sito. La torre, cosiddetta di Fuori, costruita in prossimità del punto più alto dell Isola risale al XVI secolo. Ha pianta quadrata con spessori murari di oltre due metri ed era una fortezza inserita nel sistema difensivo delle torri costiere contro gli attacchi dei pirati alla terra ferma. Sfortunatamente, gli eventi che hanno caratterizzato lo sbarco degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale, l'incuria del tempo ed il disinteresse hanno trasformato la torre in un rudere, il cui muro, quasi intatto, al di sopra della rapida scogliera del versante nord è ancora il volto che l isola offre di se dal mare. In passato l Isola era ricoperta dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea. L intervento dell uomo ne ha modificato l aspetto favorendo così l utilizzo per la pastorizia praticata fino ai tempi recenti. Inoltre dato che il terreno, per la particolare configurazione del suolo, non era adatto alla coltivazione, l'unico mezzo di sostentamento per gli abitanti della zona era la pesca. Non distante infatti in quelle acque vi era stagionalmente il passaggio dei tonni e ben presto i pescatori della vicina Capaci si organizzarono per la pesca del tonno.
Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) L isolotto ha una conformazione ovale dovuta all'erosione dei forti venti che spirano nella zona. Dal promontorio dell'isola si possono vedere il monte Pellegrino, il promontorio di Capo Gallo, l'isola di Ustica e i comuni di Carini, Isola delle Femmine e Capaci. L isola disabitata è costituita da calcari stratificati risalenti all era Mesozoica, era sicuramente collegata alla terra ferma da cui si staccò successivamente. Da allora su una superficie di appena 14 ettari grazie all isolamento geografico, la vita è riuscita ad esprimersi in una ricchezza e varietà di specie botaniche e faunistiche legate da complesse ed invisibili relazioni. Si presenta con una forma allungata che assume un andamento collinare che sul versante meridionale diventa pianeggiante. Il versante nord, non visibile da terra ha ripide pareti a picco ed è esposto ai forti venti ed alle mareggiate; per il resto l isola presenta una scogliera in alcuni tratti fortemente accidentata. Nonostante l asprezza delle condizioni geomorfologiche è presente un patrimonio vegetale di ben 144 specie, distribuite in una sorprendente varietà di habitat. Diverse le formazioni vegetali dalla gariga alla steppa dai tratti a praticelli alla vegetazione della fascia costiera. Numerosa e ricca è la varietà di specie animali che la Riserva contribuisce a proteggere, in particolare l avifauna. L isolamento ed il potenziale alimentare hanno reso l isola un luogo ideale sia per la nidificazione (a partire da marzo) che per la sosta, durante le lunghe migrazioni di diverse specie di uccelli tra cui nell isola nidifica una colonia di Gabbiano Reale mediterraneo tra le più importanti del mar Tirreno. Speculare per importanza è la flora algale dell isola, rappresentata da ben 100 specie. La riserva marina, estesa per quaranta metri sul versante nord, vanta delle formazioni preziose per la loro funzione di indicatori ecologici: comunità che proprio per l associazione di specie determinate e varie sono segno della purezza delle acque. Es: trottoir a vermeti e praterie di posidonia oceanica. Il concrezionamento dei gusci di un mollusco gasteropode (Dendropoma petraeum) dà luogo al trottoir : una piattaforma visibile sulla superficie dell acqua che affiora al ritirarsi delle maree e che costituisce un substrato necessario per la vita di altri organismi quali attinie ed alghe. Tale piattaforma risulta essere rara nel Mar Mediterraneo e limitata a pochi tratti della Sicilia nordoccidentale dell Algeria e di Israele. Altrettanto importante è il coralligeno, un substrato formato da organismi che crescono fittamente vicini e che fissano il carbonato di calcio come le alghe calcaree: questa formazione offre asilo a diversi animali così come fanno le praterie di posidonia che offrono nutrimento e riparo e habitat idoneo alla produzione di moltissime specie.
Accessibilità (motorizzata e non) Solo tramite visite guidate organizzate dalla LIPU, si raggiunge in barca ma è possibile attraverso percorsi definiti visitarla a piedi. I valori espressi Isola delle Femmine oltre ad essere Riserva marina Protetta ed un sito archeologico, ha un carattere unico nel contesto delle riserve naturali della Provincia di Palermo: è la prima riserva che appare al visitatore che arriva in Sicilia offrendosi al suo sguardo nella sua interezza. Capace di catturare la vista e di far passare sullo sfondo gli altri elementi dell ambiente circostante. I rischi di alterazione Molteplici fattori di rischio minacciano l area di ritornare allo stato di abbandono ed isolamento, a cui è stata sottratta per essere salvaguardata, valorizzata, restaurata e resa fruibile al pubblico nel pieno rispetto dell'ambiente e delle caratteristiche originarie del territorio. Soggetti pubblici con competenza sul territorio interessato La gestione dell Area Marina Protetta Capo Gallo Isola delle Femmine è affidata, con Decreto del Ministero dell Ambiente del 24 aprile 2012, ad un consorzio di enti pubblici. I soci del Consorzio sono: Provincia Regionale di Palermo, oggi denominata Libero Consorzio ai sensi della L.R. 8/2014 www.provincia.palermo.it Comune di Isola delle Femmine www.comune.isoladellefemmine.pa.it Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali, oggi Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale http://pti.regione.sicilia.it/ Altri Enti ed organismi interessati alla tutela/valorizzazione del paesaggio esaminato La Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine è stata istituita dalla Regione Siciliana nel 1997 e affidata in gestione alla LIPU ONLUS nel 1998 ed alla Capitaneria di Porto di Palermo, con ruolo di supporto. Essa è nata per tutelare il patrimonio floristico locale e favorire la sosta delle specie migratorie. Il regolamento della riserva consente di praticare escursionismo in percorsi definiti e con l eventuale limitazione della frequenza. I materiali disponibili (documenti, testi, pubblicazioni, siti web di riferimento, ecc. ) OPUSCOLI, WIKIPEDIA. Situazione vincolistica, con particolare riferimento al D.Lgs 42/04 (Codice Urbani) e ad eventuali strumenti di pianificazione paesistica
La Riserva naturale orientata Capo Gallo-Isola delle Femmine, ricadente nel territorio del comune di Palermo, provincia di Palermo è istituita con Decreto n. 734 del 21 giugno 2001. L Allegato n. 1 reca i confini della riserva naturale e l'allegato n. 2 reca regolamento e modalità d'uso vigenti nell'area protetta. Viste le leggi regionali nn. 98/81 e 14/88 e successive modifiche e integrazioni, recanti norme per l'istituzione in Sicilia di parchi e riserve naturali e il decreto n. 970/91 del 10 giugno 1991, di approvazione del Piano regionale dei parchi e delle riserve naturali. ALTRE NOTE Un isola in cui la vita si rinnova ogni giorno in una innumerevole varietà di forme e colori. Su questo sottile confine di calcari stratificati tra cielo e mare la vita si è adattata a condizioni estreme: scarsità d acqua dolce, ridotta quantità di terreno su cui affondare le radici, venti e mareggiate, forte insolazione e dilavamento delle acque piovane. Un sottile confine tra cielo e mare illuminato ogni giorno da una luce sempre diversa. Un isola dalla natura complessa che aspetta solo di essere conosciuta da chi ha capacità di sguardo e di ascolto autentico. Palermo 29/03/2016 Da restituire all indirizzo di posta elettronica educazioneformazione@italianostra.org Ed alla sezione che organizza il corso di aggiornamento