Nell ambito della SCHEDA DI INTERVENTO 3/33 presentano: LA BANCA DEL BOSCO Progetto Integrato per la Valorizzazione della Filiera Foresta-Legno sul Territorio Biellese In collaborazione con:
LA PROPOSTA Costituire una struttura che si occupi della gestione diretta di proprietà forestali conferite sia da soggetti pubblici che privati. Tale struttura adotterà criteri di intervento economicamente vantaggiosi e ambientalmente sostenibili così da poter riconoscere un compenso ai conferitori e al tempo stesso garantire il rispetto del bene utilizzato.
LA PROPOSTA DENARO BANCA ORDINARIA BANCA SERVIZI INVESTIMENTI CONSULENZA RENDITE GARANZIA DEL PATRIMONIO BOSCO BANCA DEL BOSCO BANCA DEL BOSCO SERVIZI RENDITE CONSULENZA & USO PRODUTTIVO DEL BOSCO CERTIFICAZIONE FORESTALE = GARANZIA DEL PATRIMONIO
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI 1 Perché porre rinnovata attenzione al bosco? Si accresce il presidio del territorio Si accrescono le funzioni ricreative e paesaggistiche del bosco Si svolge una importante funzione anti-incendio Si possono attivare nuove economie locali produttive Si contrasta la diffusione di lavoro irregolare Un bosco utilizzato è più efficace nella fissazione di CO2 Utilizzare biomassa non incrementa le emissioni di CO2
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI 2 Quali figure compongono una filiera forestale? Proprietari forestali Imprese di utilizzazioni boschive Imprese di trasporto Imprese di prima lavorazione Imprese di seconda lavorazione e produzione finale Imprese di commercializzazione
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI 3 Perché è sempre meno interessante per i proprietari utilizzare i propri boschi? Forte frammentazione della proprietà (scarso potere contrattuale) Offerta di prodotti non differenziati e dunque facilmente sostituibili Scarsi ricavi di vendita e quindi minimi incentivi a migliorare il sistema Difficoltà di integrazione con i soggetti di valle della filiera Generale riduzione dei prezzi del legno
GLI OBIETTIVI Offrire una alternativa all abbandono del bosco da un lato e alle utilizzazioni di rapina dall altro Realizzare una programmazione degli interventi offrendo continuità ai lavori forestali Valorizzare a 360 il legno locale destinandolo agli usi più opportuni Diffondere gli standard di buona gestione forestale adottando un sistema di certificazione forestale
IL PERCORSO Costituzione di una Società Consortile Pubblica/Privata senza scopo di lucro Assunzione della gestione diretta di tutte le proprietà comunali Realizzazione di un piano territoriale di gestione per definire attori, interventi e priorità Stipula di convenzioni con operatori locali secondo modalità e costi definiti Ottenimento di una certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile (GFS) Apertura dell operatività ai proprietari privati previa definizione di una specifica contrattualistica
I PUNTI DI FORZA Ottenimento di economie di scala non possibili per il singolo proprietario Accorciare la filiera foresta-legno Ottenimento di maggiore potere contrattuale Differenziazione dei vari assortimenti e valorizzazione di quelli di maggiore pregio La certificazione forestale rappresenta una garanzia di sostenibilità delle azioni intraprese Possibili sinergie con la Finanza Etica La struttura potrebbe fornire servizi forestali e ambientali di vario genere
ASPETTI CRITICI Talvolta le strutture pubbliche non offrono la dinamicità imprenditoriale che solitamente caratterizza quelle private Non tutti i Comuni potrebbero vedere di buon grado la delega della gestione delle proprie superfici forestali Reperimento dei capitali iniziali Necessità di integrazione con altre realtà locali in atto (Associazione Valli del Rosa,Piano di Assestamento della CM Alta Valle Elvo)
STRUMENTI & INIZIATIVE 1 Le principali iniziative a sostegno degli interventi forestali saranno: 1. Creare un piazzale di raccolta, smistamento, classificazione e vendita del legname tondo 2. Gestire impianti per la produzione di calore alimentati a biomasse 3. Realizzare un osservatorio dei prezzi del mercato del legno (borsino) 4. Fornire assistenza e consulenza in materia agro-silvo-pastorale e pianificazione territoriale 5. Organizzare corsi di formazione professionale 6. Stipulare accordi con utilizzatori finali per garantire il mercato
STRUMENTI & INIZIATIVE 2 Ulteriori iniziative auspicabili: 7. Stimolare altre iniziative di certificazione ambientale forestale 8. Promuovere iniziative di informazione quali campagne di sensibilizzazione sulla gestione sostenibile 9. Predisporre manualistica divulgativa convegni e seminari di approfondimento 10. Svolgere azioni di tutela di chi opera in modo regolare nel settore forestale
VERIFICA DI FATTIBILITA 1 Il progetto pilota in un area campione: Valle Cervo Campiglia Cervo Piedicavallo Quittengo Rosazza San Paolo Cervo Valle Elvo Magnano Sala Biellese Torrazzo Zone differenti e rappresentative di varie realtà del Biellese, sia come morfologia che come tipologie forestali
VERIFICA DI FATTIBILITA 2 Sintesi della procedura Inventario delle proprietà forestali comunali Definizione delle aree teoricamente accessibili (distanza <600m da strade) Indagine forestale per definire qualità e quantità del legname Definizione dei metodi di esbosco e del valore di macchiatico delle varie unità Definizione delle unità omogenee di intervento Quantificazione della massa asportabile con costo ammissibile Bilancio annuo di gestione
VERIFICA DI FATTIBILITA 3 Dati di sintesi Superficie forestale complessiva Superficie forestale considerata Massa legnosa presente Massa legnosa teoric. asportabile Massa asportabile con costi ammissibili Incremento di massa annuo Prelievo annuo stimato 1.942 ha 976 ha 204.000 mc 82.290 mc 56.163 mc 6.400 mc 4.400 mc Superficie annua mediamente interessata 31 ha Fatturato medio annuo 530.000,00 Spese medie annue 510.000,00
CARTOGRAFIE DI LAVORO 1
CARTOGRAFIE DI LAVORO 2
CARTOGRAFIE DI LAVORO 3
CARTOGRAFIE DI LAVORO 4
CARTOGRAFIE DI LAVORO 5