Focus: i redditi per nazionalità in provincia di Macerata 1

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Transcript:

Focus: i redditi per nazionalità in provincia di Macerata 1 L analisi dei dati in questione condotta a livello delle maggiori comunità di stranieri residenti nella provincia maceratese offre un quadro più dettagliato e completo permette di osservare le caratteristiche comuni e le diversità per quello che riguarda il reddito dichiarato nell anno d imposta 2012. Il 15,5 per cento di tutti i modelli contributivi presentati dagli stranieri in provincia sono compilati dalla comunità rumena, seguono i contribuenti cinesi (9 per cento), albanesi (8,6 per cento), macedoni (7,7 per cento), pakistani (6,4 per cento) e marocchini (4,8 per cento); le sei comunità insieme presentano poco più della metà (51,8 per cento) di tutte le dichiarazioni presentate dalle comunità straniere residenti. Figura 11.18 - Contribuenti stranieri (persone fisiche) per nazionalità (comp. % sul totale stranieri) prov. di Macerata - Anno d'imposta 2012 I maggiori contribuenti che hanno compilato il modello Unico fra gli stranieri sono i residenti rumeni (13,3 per cento) e cinesi (8,5 per cento), il modello 730 i residenti albanesi (12,3 per cento) e rumeni (11,6 per cento), il modello 770 i residenti rumeni (18,9 per cento) e cinesi (15,4 per cento). Quasi tre contribuenti rumeni su cinque, quattro contribuenti cinesi su cinque e un contribuente pakistano e macedone su due, dichiarano i redditi con il modello 770 mentre le quote percentuali più alte di presentatori di modello 730 si registrano fra i contribuenti albanesi (47,5 per cento), senegalesi (47 per cento), indiani (46,4 per cento) e macedoni (43,7 per cento). I grafici che seguono mostrano per le prime tre comunità di contribuenti la suddivisione per classe di reddito e il peso percentuale che ogni classe di reddito ha sul totale delle dichiarazioni presentate dagli stranieri (in appendice sono riportate le tabelle e i grafici per le altre comunità): si osserva subito come i grafici per i contribuenti rumeni (Figura 11.19) e albanesi (Figura 11.20) siano abbastanza simili a quello osservato in precedenza (Figura 11.5) relativo al totale degli stranieri (forma simile dell istogramma e con due classi di reddito maggioritarie) mentre quello relativo ai contribuenti cinesi appare più omogeneo. Per i contribuenti della comunità rumena la classe maggioritaria di reddito annuale dichiarato è quella minima fino a mille euro, seguito da quella mediana compresa tra 15mila e 20mila euro, ma da notare è il peso percentuale della prima 1 Sergio Pollutri, Istat - sede per le Marche (autore e elaborazione dati); fonti statistiche: MEF, Dipartimento delle Finanze - ufficio IV. Si ringrazia il dott. Paolo Acciari per l assistenza e i chiarimenti forniti nell elaborazione dei dati. 143

classe sul totale degli stranieri: tra coloro che dichiarano solo fino a mille euro annuali, più di un contribuente su cinque è di nazionalità rumena. Figura 11.19 - Contribuenti RUMENI per classe di reddito - numero (scala di sn.) e percentuali sul totale modelli stranieri (scala di ds.) - provincia di Macerata - Anno d'imposta 2012 Più articolato il grafico dei contribuenti albanesi: si osserva un minore peso percentuale delle dichiarazioni nelle classi con redditi più bassi (fino a 3mila euro) e una maggiore presenza nelle classi di reddito medie, da 12mila euro e fino a 26mila euro. La classe di reddito maggioritaria fra i contribuenti albanesi, analogamente a quelli rumeni, è compresa tra i 15mila e i 20mila euro, seguita da quella immediatamente inferiore compresa tra 12mila e 15mila euro. Figura 11.20 - Contribuenti ALBANESI per classe di reddito - numero (scala di sn.) e percentuali sul totale modelli stranieri (scala di ds.)provincia di Macerata - Anno d'imposta 2012 144

La distribuzione in classi di reddito per i contribuenti cinesi mostra, invece, una lieve maggioranza di dichiarazioni nella classe di reddito inferiori comprese fra i 1.000 e i 3mila euro, ma si nota subito come ci sia una distribuzione più uniforme fra le classi di reddito: fino a 20mila euro ogni classe ha un minimo di 140 modelli e un massimo di circa 270 modelli, senza grosse sperequazioni nella quota percentuale di ciascuna classe sul totale. Interessante è il peso percentuale che i redditi più elevati dichiarati dai contribuenti cinesi hanno sul totale dei contribuenti stranieri: sopra i 35mila euro di reddito, pur in presenza di numeri assoluti bassi, il peso percentuale all inizio minimo (sul 10 per cento) tende a crescere progressivamente anche in fasce di reddito molto elevate. Figura 11.20 - Contribuenti CINESI per classe di reddito - numero (scala di sn.) e percentuali sul totale modelli stranieri (scala di ds.) - provincia di Macerata - Anno d'imposta 2012 La composizione percentuale delle dichiarazioni per ogni comunità contribuente e per classe di reddito è riassunta nel grafico seguente (le prime sei nazionalità per numero di modelli presentati): si osserva come siano piuttosto simili, concentrate nei valori più bassi e nelle classi mediane, per diminuire vistosamente dopo i 26mila euro di reddito; solo la curva dei contribuenti cinesi risulta più uniforme, con quote percentuali simili anche nel valore più diffuso fra gli stranieri (tra i 15mila e 20mila euro). Figura 11.22 - Contribuenti stranieri per classe di reddito: prime sei nazionalità - comp. % sul totale modelli - provincia di Macerata - Anno d'imposta 2012 145

Basso anche il valore nella classe di reddito minima (fino a mille euro) fra i contribuenti macedoni mentre elevato per la classe mediana per gli stranieri (quasi un modello macedone su tre). Anche le successive distribuzioni sulle classi di reddito per le ulteriori sei comunità per numero di modelli presentati risultano piuttosto simili a quelle già osservate: solo fra i contribuenti tunisini e polacchi si nota un minore peso percentuale della classe maggioritaria (tra 15mila e 20mila euro) sul totale delle dichiarazioni e un minore peso della classe minima (fino a mille euro) fra i contribuenti indiani e senegalesi (comunque, sempre superiori al 10 per cento). Figura 11.23 - Contribuenti stranieri per classe di reddito: seconde sei nazionalità - comp. % sul totale modelli - provincia di Macerata - Anno d'imposta 2012 Un analisi delle dichiarazioni dei lavoratori dipendenti in base ai redditi posseduti (relativi all anno d imposta 2011) mostra che, per le dodici nazionalità prese in esame, in media nove su dieci sono dichiarazioni basate sul solo reddito, con l eccezione dei contribuenti albanesi, marocchini e indiani che vantano quote più elevate (superiori al 10 per cento) un reddito da lavoro dipendente assieme ad una rendita da fabbricati. Figura 11.24 - Dichiarazioni dei lavoratori dipendenti stranieri (persone fisiche) per Paese - provincia di Macerata - Anno d'imposta 2011 146

I lavoratori dipendenti fra i contribuenti stranieri sono in maggioranza rumeni (16,6 per cento), albanesi (9,3 per cento), macedoni (8,6 per cento), cinesi (8,3 per cento) e pakistani (6,7 per cento); le dodici comunità prese in esame assommano il 70 per cento dei lavoratori dipendenti fra i contribuenti stranieri nell anno finanziario 2011. I percettori di solo reddito da lavoro dipendente sono soprattutto di nazionalità rumena (17,9 per cento), macedone (9,5 per cento) e cinese (9,4 per cento); coloro che aggiungono al lavoro dipendente anche una rendita da fabbricato sono in maggioranza di nazionalità albanese (12,9 per cento), rumena (8,1 per cento) e marocchina (5,4 per cento) e quelli che dichiarano altri redditi, oltre quello da lavoro dipendente, sono soprattutto della comunità rumena (10,3 per cento), albanese (5,7 per cento), cinese e marocchina (4,1 per cento). I percettori di reddito da pensione, invece, non sono ben rappresentati dalle dodici nazionalità scelte per questa analisi (vedi tavola in appendice): le percentuali più alte sono dei contribuenti rumeni (5 per cento sul totale degli stranieri), albanesi (4,7 per cento), polacchi (3,1 per cento) e marocchini (2,7 per cento); i percettori di solo redditi da pensione sono in particolare contribuenti albanesi (6,2 per cento) e rumeni (5,3 per cento), quelli che aggiungono anche la rendita da fabbricati sono soprattutto contribuenti polacchi (4,4 per cento) e rumeni (3,1 per cento), quelli che dichiarano ulteriori redditi oltre la pensione sono per lo più contribuenti rumeni (5,9 per cento) e marocchini (4,7 per cento). I valori percentuali che rappresentano le dodici nazionalità scelte cambiano se si prendono in considerazione i titolari di partita Iva (vedi tabella in appendice): fra i contribuenti stranieri sono quelli cinesi a registrare il valore più alto (17,3 per cento), assieme ai contribuenti rumeni (9,3 per cento) e albanesi (7,7 per cento). Figura 11.25 - Stranieri titolari di partita IVA (mod. UNICO - persone fisiche) - provincia di Macerata - Anno d'imposta 2011 Osservando la sola componente femminile, si nota come la percentuale della comunità cinese aumenti (il 23,4 per cento delle contribuenti straniere e titolari di partita Iva), seguite dalle titolari rumene (12,4 per cento), polacche (5 per cento) e ucraine (4 per cento);, infatti, fra i titolari polacchi e ucrain, quasi due su tre sono donne e fra i titolari cinesi, rumeni e peruviani, uno su due è donna. Se si osservano le categorie di contribuenti in cui si dividono fiscalmente i titolari di partita Iva, si nota che le percentuali più alte di imprenditori sui titolari di partita Iva sono soprattutto fra i contribuenti cinesi (95,5 per cento), macedoni (84,8 per cento) e tunisini (80 per cento), quelle più basse fra i contribuenti marocchini (35,9 per cento), peruviani (38,1 per cento) e senegalesi (42,1). Gli imprenditori sono, quindi, sono soprattutto di nazionalità cinese (uno su quattro), macedone (quasi uno su dieci), albanese (8,1 per cento) e rumena (7,9 per cento). Infine, un analisi dei titolari di partita Iva e contribuenti minimi per nazionalità mostra che sono maggioritari nella comunità marocchina (quasi due su tre sui marocchini titolari di partita Iva), ucraina e senegalese (52,6 per cento per ciascuna), peruviana (42,9 per cento) e rumena (42,2 per cento). 147

Figura 11.24 - Imprenditori stranieri titolari di partita IVA (mod. UNICO - persone fisiche) - provincia di Macerata - Anno d'imposta 2011 Per concludere, si può affermare che, in generale, in provincia di Macerata i contribuenti stranieri dichiarano redditi più bassi rispetto a quelli italiani, vista la loro concentrazione nelle fasce più basse;, è inoltre evidente come le comunità straniere residenti siano poco rappresentate tra i percettori di redditi medi e alti (da 20mila euro in su). Le statistiche mostrano, del resto, che un contribuente straniero con lavoro dipendente dichiara in media la metà del reddito di un contribuente italiano mentre, se percettore di una pensione, dichiara un reddito pari all 80 per cento dell italiano. Eppure, la distribuzione delle dichiarazioni nelle classi di reddito è molto simile, per forma, a quella della omologa parte italiana, se si escludono i primi scaglioni con redditi dichiarati fino a 6mila euro: in questa zona dove si concentrano i bassi redditi, le percentuali degli stranieri sono doppie e triple rispetto agli italiani, proprio per il loro maggior peso sul totale delle dichiarazioni. Inoltre gli stranieri registrano alte percentuali soprattutto come percettori monoreddito (sia da lavoro, sia da pensione), rispetto alla comunità autoctona che, in generale, può contare maggiormente anche sull apporto di altri redditi o su proprietà immobiliari. Non va meglio ai titolari di partita Iva: tra professionisti, imprenditori, agricoltori e contribuenti minimi, solo in tre settori gli stranieri guadagnano più degli italiani e in cinque registrano le stesse cifre, infatti, in media, i titolari stranieri percepiscono tra il 70-75 per cento del reddito medio per i rispettivi settori (i titolari di partita Iva nell agricoltura circa il 40 per cento). Minori redditi significa minore capacità contributiva: infatti, in media, nell anno finanziario 2012, uno straniero ha corrisposto pro capite poco più della metà (il 54 per cento) dell Irpef versata da un contribuente italiano, il 68 per cento dell addizionale regionale e i tre quarti (il 75 per cento) dell addizionale comunale. L analisi per nazionalità ha mostrato molte peculiarità fra le dodici comunità prese in esame e ha indicato nella comunità rumena quella che incide maggiormente fra i contribuenti stranieri. Assieme alle comunità cinese, albanese e macedone, copre circa il 40 per cento del numero dei dichiaranti, più del 40 per cento fra i lavoratori dipendenti e i titolari di partita Iva, ma, insieme, incidono solo per circa il 10 per cento dei dichiaranti con redditi da pensione. La comunità cinese è più presente fra i titolari di partita Iva, ma ha una discreta presenza anche fra i lavoratori dipendenti e l osservazione sui redditi percepiti ha indicato una diversità rispetto alla distribuzione totale dei contribuenti stranieri fra le classi di reddito. 148

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