Piano Sociale di Zona per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nell'ambito territoriale n. A1

Documenti analoghi
REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

COMUNE DI RUBIERA (Provincia di Reggio Emilia)

REGOLAMENTO Disciplina per il conferimento di incarichi professionali ad esperti esterni all amministrazione

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DIRIGENZIALI EX ART. 15 SEPTIES DEL D. LGS. 502/92 E S.M.I. (Reg. n. 11/2008)

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL UFFICIODI PIANO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI Dipartimento Risorse Umane

R E G I O N E L A Z I O


Articolo 1. Oggetto. Articolo 2. Presupposti giuridici

Capo I. Art. 1 DEFINIZIONI

Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO DI PIANIFICAZIONE INTERCOMUNALE TRA I COMUNI DI CAMPEGINE, GATTATICO E SANT ILARIO D ENZA

REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO

COMUNE di EMPOLI REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEL GARANTE DELLA COMUNICAZIONE. Articolo 19 Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005, n.


AZIENDA U.L.SS "Alto Vicentino"

DETERMINAZIONE N DEL 02/11/2016

COMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE

COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15

DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DIRIGENTI. Valido sino al 31/12/2017 CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.

SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, AMBIENTE E POLITICHE CULTURALI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 87 del

REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO DELL AMBITO

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie

DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE, ORGANIZZAZIONE E SERVIZI GENERALI

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.

PROTOCOLLO D INTESA. IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra. la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di

COMUNE DI CHIANCIANO TERME PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO. PERIODICO COMUNALE "Chianciano Terme

LINEE GUIDA. c) gli uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) del Ministero della giustizia;

Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 309 del 15/12/2016

CONVENZIONE INDICE. Convenzione Unione Comuni del Cusio Catasto 1

REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELL UFFICIO DI SUPPORTO AL PRESIDENTE ED AGLI ASSESSORI AI SENSI DELL ART. 90 DEL D. LGS. N. 267/2000 E SS.MM.II.

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI

La dematerializzazione dei documenti amministrativi

COMUNE DI CASTELVENERE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER

A.T.O. CALABRIA 3 CROTONE SEGRETERIA TECNICO OPERATIVA

Regolamento per il conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Art. 1 (Criteri) - 36,15* per il responsabile del progetto a prescindere dal livello di professionalità;

2. Uffici di diretta collaborazione.

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.)

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

SEGRETARIO GENERALE AREA STRATEGICA: AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE, CITTADINI, TRASPARENZA E DIALOGO

Regolamento del Forum Giovani

Delibera della Giunta Regionale n. 826 del 29/12/2016

Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi e banche-dati comunali

Originale di Determinazione

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

5. Regime per il trasferimento dei beni immobili non necessari per l'esercizio delle funzioni di competenza statale.

Ente acque della Sardegna

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

R E G I O N E V E N E T O Segreteria Regionale per la Sanità Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità

COMUNE DI MAGNAGO (Provincia di Milano)

ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DELLE LORO FAMIGLIE. IL CONSIGLIO

Provincia della Spezia

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Università degli Studi di Ferrara

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)

STATUTO DELLA SCUOLA FORENSE DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI RIETI

Giunta Regionale del Lazio

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST

Regione Campania Provincia di Napoli Comune di

Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente

COMUNE DI IMPRUNETA PROVINCIA DI FIRENZE

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 138 del

Regione Piemonte Provincia di Novara. Comune di Cerano

INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3. Art. 1 Riunione del Consiglio Pag.

C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO

DI ACI SPORT SPA DI INCARICHI DI COLLABORAZIONE ESTERNA. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 febbraio 2014

REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI. Articolo 1 Oggetto e finalità

Profilo professionale degli assistenti sociali

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 275 DEL AREA POLITICHE ECONOMICHE E SERVIZI ALLA CITTA

DIRETTIVA IN MATERIA DI MODALITA DI PUBBLICAZIONE E DI ACCESSO ALLA BANCA DATI DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI DELL IRPET

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

CONVENZIONE SULLE ATTIVITA' DI COLLABORAZIONE IN MERITO ALL'ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI CONTROLLO COLLABORATIVO DI CUI ALLA LEGGE N. 131 DEL 2003.

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Regolamento per la nomina e la disciplina dei compiti del Responsabile del Procedimento e per la composizione e il funzionamento della commissione di

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * *

Provvedimento Organizzativo della Sezione INFN di Ferrara

Protocollo 08 Modalità per l assunzione di personale

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI DIRETTORE DI DISTRETTO

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO (delibera della G.C. n. 16 del )

Frontino DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 162 DEL

Transcript:

Piano Sociale di Zona per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nell'ambito territoriale n. A1 REGOLAMENTO DELL'UFFICIO DI PIANO A1 Art. 1 Oggetto Il presente Regolamento disciplina la composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento dell'ufficio di Piano, costituito a norma ed in esecuzione dell'accordo di Programma per l'attuazione e la gestione del Piano Sociale di Zona e la realizzazione, ai sensi e per gli effetti della legge quadro 8 novembre 2000, n. 328, del Sistema integrato di interventi e servizi sociali nell'ambito territoriale n. A1 della Regione Campania. L'Ufficio di Piano viene istituito nelle more della costituzione ed operatività del Consorzio intercomunale di cui all'art. 31 del T.U. Enti Locali (D. Lgs. n. 267/00), che è stato individuato dai Comuni sottoscrittori del predetto Accordo di Programma quale forma giuridica definitiva per la gestione associata degli interventi e dei servizi previsti nel Piano Sociale di Zona. Art. 2 Sede e risorse strumentali e finanziarie L'Ufficio di Piano ha sede in Ariano Irpino, presso appositi ed idonei locali individuati nell'ambito del Settore Servizi Sociali e Culturali del Comune, siti in Corso Europa, Palazzo Maresca. E' fatta salva ogni futura e diversa determinazione in merito alla sua ubicazione. Nelle forme e con le modalità stabilite nell'accordo di Programma e nella progettazione di dettaglio del Piano Sociale di Zona, è assicurata all' Ufficio di Piano la dotazione e la conseguente gestione delle necessarie risorse strumentali e finanziarie occorrenti per il suo funzionamento e per esercitare le attività affidategli. Art. 3 Finalità ed obiettivi L'Ufficio di Piano è lo strumento attraverso il quale il Comune capofila predispone, nel rispetto della normativa vigente, in nome proprio e per conto dei Comuni che costituiscono il Coordinamento Istituzionale, tutti gli adempimenti e le attività necessarie all implementazione ed attuazione del Piano Sociale di Zona. L'Ufficio, quale organismo strumentale ed operativo del Coordinamento Istituzionale dell'ambito territoriale A1, ha il compito fondamentale di curare la gestione complessiva del Piano di Zona Sociale e garantire l erogazione di tutti i servizi e la realizzazione di tutti gli interventi e le attività in esso previsti. Pertanto, tale ufficio provvede a tutti gli adempimenti di carattere tecnico, amministrativo e contabile, predispone gli atti ed emette tutti i provvedimenti di natura gestionale, finalizzati all attuazione del Piano Sociale di Zona A1. Fra gli altri, vengono ritenuti obiettivi di particolare rilevanza dell'ufficio di Piano: - Il rafforzamento del sistema dei servizi sociali e socio-sanitari nell'intero ambito territoriale A1; - La promozione ed il sostegno della crescita di nuova occupazione nel settore dei servizi alla persona; - L' integrazione tra i servizi istituzionali e le comunità locali interessate dal Piano di Zona Sociale; - L' integrazione tra soggetti pubblici, privati e del privato sociale; - L' unitarietà e l' uniformità delle prestazioni e dei servizi nell'intero ambito territoriale di riferimento; - L' attivazione di sistemi di monitoraggio, verifica e valutazione della qualità dei servizi. Art. 4 Competenze All'Ufficio di Piano compete, fra l altro, secondo quanto stabilito anche dalla Regione Campania nella Guida per l applicazione delle Linee di Programmazione Regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali : la predisposizione degli atti per l organizzazione dei servizi e l eventuale affidamento di essi ai soggetti previsti dal comma 5 dell art. 1, L. 328/00; 1

lo svolgimento dell'attività di supporto e consulenza tecnica al Coordinamento Istituzionale; la predisposizione degli atti e adempimenti a valenza sovracomunale, incluse le attività di segreteria e di amministrazione, per la realizzazione del Piano di Zona dei servizi sociali e socio-sanitari ; la predisposizione ed emissione degli atti di gestione finanziaria, in particolare di quelli necessari per: o la gestione corrente dell Ufficio di Piano medesimo (spese per il funzionamento, per l acquisto di beni strumentali e di beni di consumo); o la materiale erogazione delle somme destinate al finanziamento dei soggetti che gestiscono i servizi (Comuni, privato sociale, privati che agiscono in regime di convenzione); la predisposizione dell articolato dei Protocolli d intesa e degli altri atti volti a realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali; l organizzazione della raccolta delle informazioni e dei dati territoriali; l'attivazione e realizzazione del sistema di monitoraggio delle azioni in corso di svolgimento e della valutazione dell efficacia complessiva; la promozione di ogni utile iniziativa per il reperimento di altri flussi di finanziamento e l'attivazione di ulteriori risorse economiche, in particolar modo di quelle comunitarie; la predisposizione di tutti gli atti necessari all assolvimento da parte del Comune capofila (gestore del fondo complessivo dell ambito) dell obbligo di rendicontazione; la formulazione delle indicazioni e dei suggerimenti diretti al C.I. in tema di iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori, nonché per l acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per l espletamento dei propri compiti; lo svolgimento di azioni informative, pubblicitarie e di sensibilizzazione per amministratori, operatori sociali e sanitari, scuole, famiglie, etc; la proposta di rimodulazione delle attività previste dal Piano di Zona Sociale, a seguito del processo di osservazione delle esigenze esistenti ed emergenti e dell'integrazione con il quadro conoscitivo elaborato in sede di progettazione esecutiva. Art. 5 Principi generali di organizzazione e funzionamento L'Ufficio di Piano è composto in maniera tale da assicurarne la funzionalità operativa e la composizione multiprofessionale. Esso è da considerare una struttura flessibile, in grado di adeguarsi costantemente alle esigenze organizzative che il percorso di realizzazione degli obiettivi richiederà. L'Ufficio di Piano modella la propria organizzazione e svolge la propria attività ispirandosi a criteri di trasparenza, funzionalità ed economicità di gestione, al fine di assicurare alla propria azione efficienza ed efficacia. L'attività gestionale viene svolta dall'ufficio, nelle forme e secondo le modalità prescritte dalla legge e dal presente regolamento, in attuazione degli atti di indirizzo e programmazione emanati dal Coordinamento Istituzionale. Fermo restando i poteri di indirizzo e di controllo in capo al Coordinamento Istituzionale, l'ufficio, in ogni caso, è direttamente responsabile del raggiungimento degli obiettivi e della correttezza ed efficienza della gestione. L'Ufficio di Piano espleta le proprie attività nel rispetto della progettazione di dettaglio ed esecutiva del Piano Sociale di Zona, nel quale sono indicati gli obiettivi da conseguire, i servizi da attivare ed erogare, gli standard di erogazione degli stessi, i risultati da raggiungere, la quantità e qualità delle risorse umane e la quantità delle risorse finanziarie a tal fine necessarie. Art. 6 Composizione dell'ufficio di Piano In attuazione dall'art. 12 dell'accordo di Programma, viene stabilita la seguente composizione dell'ufficio di Piano: a) Direttore; b) Un dipendente dell'a.s.l. AV1, designato dal Direttore Generale, al fine di favorire l'integrazione socio-sanitaria. Tutti gli oneri relativi al trattamento economico, ordinario e/o aggiuntivo, sono a carico dell'ente di appartenenza. c) N. 3 componenti del disciolto Gruppo Tecnico di Piano, anche in considerazione della necessità di garantire la continuità delle funzioni dell Ufficio di Piano con quelle in precedenza svolte dal G.T.P.; d) N. 4 responsabili di Antenna Sociale, professionisti esterni, con specifiche competenze ed esperienza in materia di progettazione, amministrazione e gestione dei servizi sociali, appositamente incaricati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa; 2

e) N. 2 Laureati/e in Economia e Commercio o Giurisprudenza selezionati attraverso avviso pubblico per titoli e colloquio; Il Coordinamento Istituzionale potrà prevedere ulteriori figure professionali che eventualmente si renderanno necessarie al funzionamento dell Ufficio di Piano. Art. 7 Il Direttore dell Ufficio di Piano Il Direttore dell Ufficio di Piano viene individuato nella persona del dirigente del Settore Servizi sociali e culturali del Comune capofila. Il Direttore è l organo cui compete, con responsabilità dirigenziale, l'attività di gestione, sotto l'aspetto tecnico, amministrativo e contabile, finalizzata all'attuazione del Piano di Zona Sociale ed al raggiungimento dei risultati e degli obiettivi previsti. Egli dovrà garantire su tutto il territorio dell Ambito una programmazione condivisa ed una regolamentazione omogenea della rete dei servizi sociali. Il Direttore è responsabile sia della direzione dell'ufficio di Piano che dell' attuazione dei programmi ad esso affidati. Svolge la propria attività gestionale con potestà autonoma di scelta dei procedimenti, nelle forme e secondo le modalità prescritte dalla legge, dalle direttive regionali e dalle norme del presente regolamento, e nel rispetto degli indirizzi e delle direttive ricevuti dal Coordinamento Istituzionale. I provvedimenti relativi alle decisioni ed all'attività dell'ufficio di Piano sono assunti attraverso determinazione dirigenziale. Lo stesso strumento della determinazione dirigenziale sarà utilizzata, di norma, per assumere tutti i provvedimenti finalizzati a dare esecuzione a specifiche deliberazioni del Coordinamento Istituzionale, nonché a dare attuazione agli indirizzi politici e programmatici ed agli obiettivi dallo stesso stabiliti. Le determinazioni del Direttore costituiscono l'atto di impegno relativo a competenze gestionali. Esse sono classificate cronologicamente e raccolte in copia sia presso l' Ufficio di Piano che presso i competenti uffici del Comune Capofila. Art. 8 Compenso del Direttore dell Ufficio di Piano e revoca dell'incarico Il corrispettivo da corrispondere al Direttore dell Ufficio di Piano per l incarico affidato viene determinato dal Coordinamento Istituzionale, tenendo conto di quanto previsto dalle vigenti disposizioni contrattuali per la dirigenza degli enti locali. Esso sarà liquidato, dopo la presa d'atto della nomina da parte del Comune capofila e l'eventuale formalizzazione dell incarico da parte dei competenti organi, dagli Uffici di Ragioneria del Comune capofila, di norma a rate mensili. Il Direttore può essere in ogni momento revocato dall'incarico, con provvedimento del Coordinamento Istituzionale a maggioranza assoluta degli aventi diritto, per motivate gravi ragioni, per inottemperanza alle direttive del Coordinamento stesso e in caso di grave pregiudizio alla funzionalità ed efficienza dell Ufficio di Piano e dei servizi erogati. Art. 9 Personale del Comune capofila Nell'Ufficio di Piano sono inseriti i dipendenti del Settore Servizi sociali e culturali del Comune capofila, appositamente incaricati, di volta in volta, dal Direttore ed utilizzati a rotazione e con il criterio della massima flessibilità, in relazione alle esigenze funzionali dell'ufficio ed alle necessità contingenti dei servizi dallo stesso svolti. Il rapporto di lavoro del personale del Comune di Ariano Irpino autorizzato a prestare servizio nell'ufficio di Piano è disciplinato sulla base ed in analogia alle norme contrattuali previste per i dipendenti degli enti locali. Agli stessi, pertanto, nel rispetto della legge e dei contratti collettivi, sarà attribuito, in relazione all'incarico aggiuntivo nell'ufficio di Piano - svolto di norma in orario pomeridiano ed al di fuori del normale orario di servizio - un trattamento economico accessorio. Tale trattamento economico è correlato, in ogni caso, al raggiungimento di specifici obiettivi gestionali ed è determinato dal Direttore, sulla base degli istituti contrattuali di categoria vigenti (progetti obiettivo, incentivazione, straordinario, etc.) Per il pagamento delle competenze accessorie al personale in parola, viene determinato un budget complessivo di 9.500,00 annuo. A supporto dell'attività dell'ufficio di Piano ed in relazione ai compiti attribuiti specificatamente al Comune capofila, ci si potrà avvalere, in via temporanea ed occasionale, anche di altri servizi ed uffici di detto Comune, ed in particolare di quelli di Ragioneria. Al personale coinvolto, qualora ne ricorrano le condizioni, sarà attribuito un trattamento economico accessorio, a valere sullo stesso budget di cui al comma precedente. 3

Art. 10 Consulenza legale e contabile Alla corretta operatività e funzionalità dell'ufficio di Piano concorrono, inoltre, il Segretario Generale ed il Dirigente del Servizio di Ragioneria del Comune Capofila, secondo modalità e termini che saranno stabiliti dal Direttore. Essi assicureranno la propria attività professionale e la consulenza su tutte le questioni e problematiche di carattere legale e su quelle di carattere contabile concernenti l'attività dell'ufficio di Piano. L' Ufficio di Piano, pertanto, quando se ne evidenzi la necessità ed ogni qual volta lo ritenga opportuno relativamente all' espletamento delle funzioni di propria competenza, può richiedere la collaborazione dei predetti funzionari. Per il pagamento delle prestazioni professionali di cui al presente articolo, viene determinato un budget annuo di 5.500,00. Art. 11 Personale degli altri Comuni ed Enti Per il conseguimento dei propri fini istituzionali e per garantire il necessario Coordinamento amministrativo tra gli Enti che costituiscono il Coordinamento Istituzionale, l'ufficio di Piano può avvalersi anche di personale di tali Enti, previo consenso delle amministrazioni interessate. Qualora ne ricorrano le condizioni ed i presupposti, al personale in argomento sarà riconosciuto un trattamento economico accessorio, con le modalità ed i criteri stabiliti nell'articolo 9 per i dipendenti del Comune capofila. Fermo restando quanto stabilito nei commi precedenti, i Comuni e le Comunità montane facenti parte del Coordinamento Istituzionale potranno valutare l'opportunità di avvalersi dell'istituto del distacco al fine di destinare, in via continuativa, proprio personale presso l'ufficio di Piano, fermi restando la disciplina ed i vincoli dello stato giuridico e del trattamento economico propri dell'amministrazione di appartenenza. Art. 12 Personale dell' ex G.T.P. I 3 componenti dell'ex Gruppo Tecnico di Piano (GTP) che entreranno a far parte dell'ufficio di Piano saranno individuati con apposita decisione dal Coordinamento Istituzionale. L'incarico sarà conferito attraverso contratto di collaborazione coordinata e continuativa. I contenuti e le modalità della prestazione ed il corrispettivo di essa saranno determinati nell'apposito disciplinare d'incarico stipulato con gli interessati dal Direttore dell Ufficio. Art. 13 Incarichi di collaborazione occasionale Oltre al personale previsto negli articoli precedenti, l'ufficio di Piano, su conforme decisione del Coordinamento Istituzionale, può conferire incarichi a tempo determinato, ed eventualmente parziale, con contratti di diritto privato, per compiti di consulenza, per prestazioni necessarie all'espletamento di compiti specifici, particolari e temporanei, nonché per esigenze imprevedibili o sopravvenute o stagionali, e per garantire la continuità e la regolarità dei servizi. Art. 14 Coordinamento del personale dell'ufficio di Piano Il personale dell'ufficio di Piano è coordinato dal Direttore per quanto attiene ai compiti, alle funzioni, all organizzazione del lavoro e agli orari di servizio. Art. 15 Rapporti con il Coordinamento Istituzionale L'Ufficio di Piano, per assicurare la permanente informazione sulla propria attività comunica, di norma con cadenza mensile, a tutti gli Enti che costituiscono il Coordinamento Istituzionale, l'elenco dei provvedimenti assunti, copia dei quali, se richiesto, verrà trasmessa agli Enti associati. Al fine di consentire al Coordinamento Istituzionale l esercizio della propria attività di controllo sul rispetto degli indirizzi generali assegnati e la predisposizione di quelli futuri, entro il mese di novembre, l'ufficio sottopone al Coordinamento stesso apposita relazione sull attività svolta. 4

L'Ufficio, nei limiti delle proprie attribuzioni, può proporre al Coordinamento Istituzionale l adozione di ogni atto che reputi opportuno o necessario per il miglioramento della gestione dei servizi. L'Ufficio cura la redazione e la raccolta dei processi verbali delle sedute del Coordinamento Istituzionale, con l ausilio di un proprio componente, designato quale Segretario verbalizzante dal Direttore. I processi verbali delle riunioni del Coordinamento Istituzionale e delle decisioni da esso assunte, sottoscritti dal Presidente e dal Direttore, sono trasmessi, a cura dell'ufficio, agli Enti che compongono il Coordinamento stesso. Art. 16 Rapporti con gli utenti e con altri Enti ed Istituzioni L'Ufficio di Piano cura ogni possibile forma di partecipazione consultiva degli utenti in ordine al funzionamento, gradimento e distribuzione dei servizi sociali sul territorio di competenza. A tal fine, esso viene impegnato a: - assicurare che alle richieste, segnalazioni ed eventuali reclami degli utenti sia dato tempestivo riscontro; - promuovere e se richiesto, partecipare, attraverso i propri componenti, ad assemblee o incontri indetti da associazioni o da gruppi di utenti allo scopo di discutere proposte collettive circa la migliore gestione ed erogazione dei servizi; - curare i rapporti con gli Enti e le istituzioni, pubbliche e private, presenti ed operanti sul territorio di competenza; - predisporre pubblicazioni informative e divulgative per illustrare ai cittadini i contenuti del Piano Sociale di Zona e le modalità per l'accesso ai servizi e la migliore fruizione di essi. Art. 17 Responsabilità Il Direttore e tutto il personale dell'ufficio di Piano sono soggetti alla responsabilità amministrativa e contabile prevista e disciplinata dalle vigenti norme di legge in materia, ed in particolare, se ed in quanto applicabile, da quella stabilita per i dipendenti degli enti locali. Art. 18 Durata dell'ufficio di Piano L'Ufficio di Piano dura in carica fino alla costituzione ed operatività del Consorzio intercomunale per la gestione del Piano Sociale di Zona dell'ambito territoriale A1, e comunque non oltre la durata dell'accordo di Programma. In ogni caso, il Coordinamento Istituzionale, dopo il primo anno di attività, procede alla verifica ed alla valutazione dell attività svolta dal Direttore e da tutti i componenti dell'ufficio di Piano. L esito della valutazione costituirà elemento necessario per il rinnovo, totale o parziale, degli incarichi. 5