CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2016-2017 LA DISOCCUPAZIONE DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it e U. Triulzi 2009
Disoccupazione inv.: Concetti chiave Popolazione in età lavorativa: persone di età superiore ai 15 anni; Forza lavoro: numero di persone che dichiarano di essere occupate o che dichiarano di essere disoccupate (Disoccupati: sono disoccupati coloro che non hanno un lavoro e che: a) hanno attivamente cercato un occupazione nelle ultime quattro settimane b) stanno aspettando di riprendere servizio dopo essere stati temporaneamente sospesi perché in esubero) Persone non in forza lavoro (inattivi): persone di età superiore a 15 anni non appartenenti alla forza lavoro. Vi rientrano, ad es., studenti, pensionati, casalinghe, ecc. (anche i c.d. lavoratori scoraggiati, ossia quei soggetti che hanno smesso di cercare un impiego).
Statistiche di base (fonte: Fabio Clementi)
Il caso italiano Popolazione in età lavorativa (PEL) 39.9 milioni Occupati = 22.9 milioni (57.4% PEL) Disoccupati (DIS) = 2.8 milioni (circa 7% di PEL) N.b.: questo NON è il tasso di DIS. Forza lavoro (FL) = 25 milioni (quindi TdP = 62,5%) Tasso di DIS = DIS/FL = 11,9% (pre-crisi era il 6%) 39,4% giovanile (51% nel Mezzogiorno) Fuori della forza lavoro (out of labor force, OLF) = 14.9 milioni (37,5% di PEL) Nel 2014 la popolazione inattiva inizia a diminuire (34,8%; 2/3 donne) E il vero problema del mercato del lavoro italiano. In Italia la partecipazione femminile al mercato del lavoro è bassa (circa 51% contro media OCSE del 60%)
Schema sintetico dell occupazione in Italia 59,7 milioni di persone Inattivi in età non lavorativa >15 anni) 19,8 milioni Inattivi in età lavorativa 14,9 milioni Popolazione in età lavorativa Forza lavoro Disoccupati Occupati 2,8 milioni 22,9 milioni 5
Comparazione tasso disoccupazione totale e giovanile in Italia
Tipologie di Disoccupazione involontaria Si definisce "disoccupazione involontaria" la situazione in cui non hanno un'occupazione tutti coloro i quali sono disposti a lavorare alle condizioni vigenti di mercato (problema sociale prima che economico). Il problema della disoccupazione può essere diviso utilmente in: LP: Disoccupazione naturale compatibile con l'ipotesi di piena occupazione (di equilibrio) Disoccupazione strutturale componente strutturale della disoccupazione naturale BP: Disoccupazione frizionale causata dal tempo necessario affinché un lavoratore trovi una nuova occupazione che soddisfi le proprie aspirazioni e sfrutti le sue competenze (job searching). Disoccupazione stagionale correlata a variazioni meteorologiche, flussi turistici, o altri fattori stagionali del sistema produttivo (es. maestri sci, raccoglitore frutta e verdura estiva, operai edili, ecc) complica interpretazione dati annuali Disoccupazione ciclica La disoccupazione ciclica è la disoccupazione associata alle fluttuazioni economiche di breve periodo.
Il Tasso naturale di disoccupazione Tasso medio attorno al quale fluttua il sistema economico (trend di LP, è soggetto a mutamenti strutturali). E un tasso di equilibrio (il sistema non riesce a ridurlo spontaneamente) In recessione, il tasso effettivo di disoccupazione è generalmente maggiore rispetto al suo livello naturale (in boom minore) Distinzione fra il tasso naturale di disoccupazione (impostazione neoclassica- compatibile con PO) ed il NAIRU (non accelerating inflation rate of unemployment tasso di disoccupazione ad inflazione stabile), tasso di disoccupazione che non genera pressioni inflazionistiche (imp. keynesiana=equilibri con disoccupazione involontaria). Un modo per collegarli: il TN è il limite inferiore del NAIRU (in assenza di imperfezioni del mercato del lavoro)
Ancora su NAIRU e Tasso naturale Il NAIRU esiste solo nel mondo keynesiano ed è legato all esistenza del trade-off fra inflazione e disoccupazione. Più specificamente, il NAIRU è il tasso di disoccupazione dell economia da cui si parte per sfruttare il trade-off (ogni tasso sotto di esso, quindi, accelera l inflazione). Nel mondo monetarista (dopo la critica di Friedman e la versione moderna della Curva di Phillips corretta per le aspettative) il tradeoff non esiste più. Quindi non esiste nemmeno il NAIRU ma solo il tasso naturale di disoccupazione legato alla struttura produttiva di lungo periodo. Più specificamente, in presenza di aspettative razionali, l inflazione è sempre correttamente attesa ed il tasso di disoccupazione rimane sempre stabilmente al livello naturale. Il tasso di disoccupazione associato alla verticalizzazione è il tasso naturale.
Disoccupazione strutturale Esistenza di un salario superiore a quello di equilibrio per motivi legati ad elementi strutturali del sistema economico. Si manifesta come eccesso di offerta di lavoro nel lungo periodo: in sostanza, non esiste a quel livello di salario una domanda di lavoro in grado di assorbire l offerta. Cause possibili: Leggi sul salario minimo; Potere di mercato nell offerta di lavoro (sindacati); I c.d. salari di efficienza (salari più alti adottati per migliorare l efficienza produttiva)
La determinazione dei salari Nella maggior parte dei paesi europei la contrattazione collettiva rappresenta la principale tecnica di determinazione dei salari (80-90% contro 20% USA e Giappone) La forza contrattuale dei lavoratori dipende da due fattori: Il livello di qualificazione (alte qualificazioni sono più difficili da rimpiazzare) Le condizioni prevalenti sul mercato del lavoro (alta disoccupazione rende più facile per le imprese trovare sostituti e più difficile per lavoratori trovare impiego) La disoccupazione diminuisce, in generale, la forza contrattuale dei lavoratori
Determinazione salari, prezzi e disoccupazione Eq, salario nominale aggregato: W = P e u + z ove P e sono i prezzi attesi, u la disoccupazione e z tutti gli altri fattori che possono influenzare pos. il salario (es. protezione lavoratori)
Salari, prezzi e disoccupazione w/p w/p. E P u n W u
Salari, prezzi e disoccupazione. w/p w/p. Spiegazione: Un aumento della protezione sociale dei lavoratori, dato il tasso di disoccupazione, genera una pressione al rialzo del salario reale. Data l eq. dei prezzi solo un aumento della Disoccupazione è in grado di riportare in eq. il mercato del lavoro al salario reale che le Imprese sono disposte a pagare w/p. E Ẹ P Es. protezione sociale u n u n W W u
Salario lordo vs Salario netto Le imprese guardano al salario lordo; i lavoratori al salario netto salario lordo - salario netto= cuneo fiscale (incidenza % delle imposte sul lavoro. Nel caso di contributi previdenziali si parla di cuneo fiscale previdenziale) Implicazioni? è argomento di dibattito politico per i seguenti motivi: impatto redistributivo (fra imprese e lavoratori) efficienza allocativa (altera il prezzo d equilibrio) effetti sulla competitività internazionale (aumenta il costo relativo del lavoro)
Cuneo fiscale e competitività internazionale: caso studio Salario Lordo Produttività Salario Netto Cuneo IT 28.593 63.720 14.983 0,47% PL 10.116 42.215 3.470 0,34% Se l Italia applicasse un cuneo fiscale pari o inferiore alla media OCSE (es. polacco) cambierebbe la competitività relativa? Il salario lordo polacco diventerebbe pari al 40,8% di quello italiano (invece del 35,4%) La produttività del lavoro in Polonia è il 66% di quella italiana (il divario nei salari netti rimarrebbe inferiore al divario di produttività)