ALLEGATO A PROTOCOLLO D'INTESA

Documenti analoghi
PROTOCOLLO D'INTESA. Premesso che:

PROTOCOLLO D 'INTESA PER FIRENZE DIGITALE: INTEGRAZIONE E PROMOZIONE DEI SERVIZI INNOVATIVI RIVOLTI A CITTTADINI E IMPRESE tra

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9 DELIBERAZIONE 20 febbraio 2012, n. 108

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI LIVORNO COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO

PROTOCOLLO D'INTESA. tra REGIONE TOSCANA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria

nella pubblica amministrazione PROTOCOLLO D INTESA

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo

PROTOCOLLO D INTESA REGIONE ENTI LOCALI

Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico

Protocollo di intesa. tra. Regione Toscana. Provincia di Pisa. Provincia di Livorno. Comune di Cascina. Comune di Pontedera

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ)

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE L AGENZIA DELLE ENTRATE

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA L AGENZIA DELLE ENTRATE

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) la Regione Campania

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.

PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

REGOLAMENTO DI ACCESSO AI SERVIZI TELEMATICI DEL COMUNE DI PIACENZA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA. Proposta di legge. Disposizioni in materia di dati aperti e loro riutilizzo

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE TOSCANA E CNA TOSCANA E CONFARTIGIANATO TOSCANA E CONFCOMMERCIO TOSCANA E CONFESERCENTI TOSCANA

PIANO FIRENZE DIGITALE

Regione Toscana Provincia di Firenze Comune di Firenze

Direzione Cultura, Sport, Tempo Libero, Sistema Informativo, Servizi Civici Progetto Speciale Innovazione, Fondi Europei e Smart City MP

ALLEGATOA alla Dgr n del 03 agosto 2011 pag. 1/5

PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

PROTOCOLLO D'INTESA TRA. Ministero dell Istruzione, dell Universita e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

La Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento con delega alle Pari opportunità

POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA. IL MINISTERO dell ISTRUZIONE, dell UNIVERSITA e della RICERCA (di seguito denominato MIUR )

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 146 del

DECRETO 30 aprile 2015, n certificato il

PROTOCOLLO D INTESA. per la collaborazione istituzionale tra il Parco Nazionale dell Alta Murgia ed il. Parco Naturale Regionale di Lama Balice

Schema di Protocollo di intesa. tra MINISTERO DELLA DIFESA e REGIONE CAMPANIA

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 309 SEDUTA DEL 27/03/2017

REGIONE TOSCANA Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo. Settore Reti di Governance

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 11/05/2004

DECRETO N Del 04/08/2017

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 43 DELIBERAZIONE 8 ottobre 2012, n. 875

Protocollo d intesa TRA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA

CONVENZIONE PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI TORINO

PIANO GENERALE DI SVILUPPO

Open data: le strategie di Regione Toscana

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE

Allegato A PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO E DI TRASPARENZA NEI CONTRATTI PUBBLICI

Oggetto: Attivazione del Sistema informativo Lavoro, formazione, Orientamento LA GIUNTA REGIONALE

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA. CENTRO INTERNAZIONALE STUDENTI GIORGIO LA PIRA ONLUS - Firenze

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Protocollo d Intesa. Per lo sviluppo della conciliazione nel settore delle telecomunicazioni

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 40 ) Delibera N.1110 del

LA CONFERENZA UNIFICATA

PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO

- il Programma Operativo 2016 nell ambito dell Azione 8, Gestione del sistema informativo del portale Pu-

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO. per la definizione degli intenti comuni. tra CASTEL ROMANO DESIGNER OUTLET

PROTOCOLLO D INTESA TRA CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA E CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Comune di Riva del Garda

Protocollo d Intesa. tra. Per lo sviluppo della conciliazione nel settore delle telecomunicazioni

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MIUR. L Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (nel seguito denominata AIIG, rappresentata dal Presidente

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624

VISTA CONSIDERATI la Delibera n. 65/2015 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica che individua l ammontare di risorse complessi

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 22 DEL 3 GIUGNO 2008

Patto per la Giustizia dell'area metropolitana di Bologna

PILASTRI DELLA POLITICA

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 30/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 61

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L ITALIA PER

Marco Cinquegrani. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro. Roma, 14 aprile 2007

Protocollo d intesa tra l Istituto Nazionale di Statistica, il Comune di Genova e l Università degli Studi di Genova

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N.

Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo

Istituzioni e Territori

AGE.AGEDP-PD.REGISTRO UFFICIALE I

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

PROTOCOLLO D INTESA IN AMBITO SANITARIO E TECNICO REGIONE LOMBARDIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA TRA

(segue: testo approvato dalla Camera dei Deputati)

L Agenda Digitale Italiana

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile:

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 14 del 4 febbraio

ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

DECRETO N Del 22/11/2017

Comune di Foligno DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 492 DEL 22/12/2016 ORIGINALE COMUNE DI FOLIGNO. Provincia di PERUGIA

REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: MIGLIORINI SIMONA

DECRETO N Del 18/07/2017

Transcript:

ALLEGATO A PROTOCOLLO D'INTESA Tra Regione Toscana Comune di Firenze Per la promozione e attuazione comune di azioni relative alla Società del informazione e della conoscenza ed all Agenda Digitale Il Comune di Firenze con sede legale in Firenze, P.zza della Signoria, rappresentato da.., nato a il, domiciliato per la carica presso lo stesso Comune di Firenze e la Regione Toscana, con sede in Piazza Duomo 10, Firenze, rappresentata da, nella qualità di.. Ricordato: - il D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82 Codice dell Amministrazione Digitale e successive modifiche e integrazioni; - l articolo 17-ter del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 è stato introdotto l articolo 64, comma 2-sexies del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'amministrazione Digitale) che istituisce il Sistema Pubblico per l Identità Digitale, attualmente oggetto di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ne definisce l attuazione; - che nel Maggio 2014 sono state emesse le Linee Guida AGID, recanti indicazioni strategiche e operative per il Programma Nazionale per la Cultura, la Formazione e le Competenze Digitali, che richiedono azioni sinergiche sul territorio per promuovere la cultura della società dell informazione e della conoscenza, e che ha l obiettivo di sviluppare cultura e competenze digitali per una società digitale semplice, consapevole, inclusiva, competitiva, sostenibile, sicura; - La Legge Regionale 5 ottobre 2009, N. 54, Istituzione del sistema informativo e del sistema statistico regionale. Misure per il coordinamento delle infrastrutture e dei servizi per lo sviluppo della società dell informazione e della conoscenza e in particolare: - l'articolo 1, commi 3 e 4, ai sensi dei quali la Regione promuove le condizioni e realizza gli interventi per la progressiva eliminazione del divario digitale nonché per la rimozione degli ostacoli alla fruizione dei servizi digitali in condizioni di pari opportunità e senza discriminazioni da parte dei soggetti operanti sul territorio regionale e la Regione favorisce l attuazione dell amministrazione digitale in Toscana e della interoperabilità dei diversi sistemi informativi nell ambito del sistema informativo regionale di seguito denominato SIR, secondo il principio di adeguatezza dei diversi livelli istituzionali e territoriali, nel rispetto delle loro competenze"; - l'art. 4, che definisce il rapporto con la Rete telematica regionale toscana (RTRT), in particolare attuando i processi di innovazione organizzativa e tecnologica delle pubbliche amministrazioni del territorio regionale previsti dalla presente legge attraverso la Rete telematica regionale toscana di cui alla l.r. 1/2004; - l'art. 5, che definisce la cittadinanza digitale come il diritto e, ove prescritto dalla

legislazione statale o regionale, l obbligo per cittadini e residenti, imprese, associazioni, istituzioni domiciliate o operanti sul territorio della Toscana, di accedere ed utilizzare per via telematica i servizi digitali della pubblica amministrazione; - La L. R.23 luglio 2009, n. 40, Norme sul procedimento amministrativo, per la semplificazione e la trasparenza amministrativa, e in particolare l'art. 3, che definisce l utilizzo della telematica nei rapporti con la pubblica amministrazione e il capo II del titolo II, che definisce le misure per l utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nello svolgimento dei procedimenti di competenza degli sportelli unici per le attività produttive (SUAP); Dato atto: - dell approvazione del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2011 2015 (Risoluzione 29 giugno 2011 n. 49 del Consiglio Regionale) che indica tra gli Indirizzi di legislatura: 1. migliorare l accessibilità territoriale e ridurre il digital divide; 2. garantire un rapporto più diretto e immediato di cittadini e imprese con una PA efficiente grazie ad un capillare utilizzo delle tecnologie; 3. promuovere l integrazione del patrimonio informativo della PA e la ricomposizione delle informazioni. - che il PRS 2011-2015 prevede che le Politiche per la società dell informazione e della conoscenza si raccordino con i due Progetti Integrati di Sviluppo - PIS: 1. Contrasto all evasione fiscale ed alla illegalità economica, attraverso il Sistema unitario per la gestione dei dati tributari e catastali 2. Semplificazione Premesso che: La Regione Toscana: promuove azioni riguardanti lo sviluppo della società dell informazione e della conoscenza tramite il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 104 del 4 dicembre 2012; ha avviato una nuova azione denominata Opentoscana che mira a fornire a cittadini, imprese e PA una nuova modalità di accesso ai servizi ed agli asset della PA, sia per quanto riguarda la stessa Regione Toscana che per quanto riguarda gli enti del territorio che intendono partecipare all iniziativa. Il Comune di Firenze: ha approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 132 del 29 aprile 2014 il Manifesto per Firenze Digitale che si propone di promuovere, incentivare, razionalizzare, valorizzare gli asset digitali della città, mettendo a fattore comune risorse, competenze, opportunità, partendo da un documento strategico che delinei la vision complessiva delle azioni implementate e individui i gangli fondamentali della Firenze Digitale che, se opportunamente condivisi tra i principali soggetti che erogano servizi, pubblici e privati, possono offrire benefici concreti a cittadini e utilizzatori della città; indica le seguenti macro-aree strategiche nel Manifesto per Firenze Digitale: trasparenza e inclusione società aperta e attrattiva

mobilità e qualità della vita sostenibilità nell uso delle risorse ritiene che occorra consentire la razionalizzazione e l integrazione di investimenti e risorse attivati dai numerosi soggetti che offrono servizi digitali ai cittadini, nonché consentire sensibili risparmi di spesa sia alle amministrazioni pubbliche, sia ai soggetti privati, in applicazione del principio di sussidiarietà anche in ambito digitale; ritiene che occorra pervenire a un offerta integrata di servizi e applicazioni basate sugli asset condivisi, come le identità digitali utili per fruire dei servizi,, i sistemi di pagamento online, i servizi online, le applicazioni per dispositivi mobili, i dati pubblici di ogni soggetto, i dati personali dei cittadini esponibili tramite cooperazione applicativa in modalità sicura, le infrastrutture tecnologiche di rete e di comunicazione, etc; ritiene che sia indispensabile promuovere azioni congiunte di comunicazione, informazione e formazione alla cultura digitale, in via sperimentale verso la città metropolitana di Firenze, al fine di promuovere le competenze digitali anche tramite la figura già individuata in ambito europeo del facilitatore digitale. Tenuto conto: - che il modello di governance delle politiche per la società dell informazione e della conoscenza, di cui al PRS 2011-2015, potrà trovare uno strumento atto a garantire la trasversalità e la diffusione dei processi di innovazione proprio nell implementazione dell Agenda Digitale, presentata dalla Commissione Europea come una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell Unione europea (UE) da raggiungere entro il 2020, proponendo di utilizzare al meglio il potenziale delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l innovazione, la crescita economica e il progresso; - che a livello territoriale, la programmazione locale si conferma essere il principale strumento di raccordo per la definizione di interventi integrati con quanto previsto sia dall Agenda digitale italiana sia dal Programma regionale, secondo il metodo delineato nell Agenda digitale europea, proponendosi quindi come metodo di raccordo dell Agenda digitale toscana; - che il Sindaco di Firenze, per effetto della legge n.56 del 7 aprile 2014 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, è altresì Sindaco della Città Metropolitana di Firenze e che pertanto l azione del Comune nel contesto del presente protocollo si rivolgerà necessariamente ad un ambito territoriale esteso al costituente nuovo ente; Tutto ciò premesso e considerato, che costituisce parte integrante del presente Protocollo d'intesa, le parti come sopra rappresentate convengono quanto segue: ART. 1 Obiettivi Le Parti concordano di collaborare, sul piano istituzionale, amministrativo e tecnico operativo, per la definizione e l'attuazione di programmi e azioni finalizzati a perseguire i seguenti obiettivi strategici: Implementazione dell Agenda Digitale Europea Apertura della PA ai cittadini ed alle imprese in relazione ai servizi, ai dati pubblici, ai percorsi partecipativi, alla collaborazione con le imprese, in

particolare le start up Sfruttamento congiunto delle infrastrutture e degli asset disponibili con l integrazione dei progetti, il collegamento dei servizi Utilizzo dei sistemi di interoperabilità e degli standard di livello nazionale e regionale Pieno interscambio delle banche dati sia nell ottica degli open data che per finalità statistiche Perseguimento degli obiettivi contenuti nel Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell amministrazione elettronica e della società dell informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012-2015. ART. 2 Attuazione del Protocollo 1. Il presente Protocollo di intesa vedrà attuazione sulla base di specifica accordo da definire entro 30 giorni dalla firma del presente atto. 2. Le Parti concordano di attivare e mantenere azioni comuni di valorizzazione e disseminazione dei risultati della collaborazione e di realizzare attività congiunte di comunicazione a sostegno dei programmi e delle azioni attivati. ART. 3 Impegni della parti 1. Le Parti si impegnano a condividere, per il raggiungimento degli obiettivi oggetto del presente protocollo, le informazioni tecniche, programmatiche, progettuali e gestionali sulle aree di intervento definite di seguito e/o su quelle che verranno successivamente individuate, nonché a rendere interoperabili i rispettivi sistemi coinvolti negli obiettivi del presente protocollo e rendere disponibili i dati pubblici federando le proprie piattaforme Open Data; 2. La Regione Toscana si impegna a mettere a disposizione del Comune di Firenze, per il raggiungimento degli obiettivi oggetto del presente protocollo, competenze, piattaforme, infrastrutture e servizi di propria pertinenza, che saranno dettagliate nell accordo attuativo di cui all Art.2. 3. Il Comune di Firenze si impegna a coinvolgere tutti gli attori Istituzionali che ritiene siano necessari per la realizzazione del progetto e a coinvolgere le aziende municipalizzate o partecipate oltre che gli attori industriali disponibili a operare nel territorio. 4. Il Comune di Firenze si impegna a operare per integrare ed omogeneizzare i servizi ICT della Città in ottica metropolitana, utilizzando e contribuendo a sviluppare i servizi del TIX-Cloud Toscana. ART. 4 Clausole di riservatezza 1. Le Parti si danno reciprocamente atto che qualsiasi informazione e dato esse si scambieranno dovrà essere ritenuto, e conseguentemente trattato, come riservato. In particolare, le Parti si impegnano a mantenere la massima riservatezza su tutte le informazioni tecniche, finanziarie e relative a know how, garantendosi reciprocamente che esse saranno comunicate al solo personale strettamente indispensabile, ciascuna Parte rispondendo comunque di qualunque eventuale violazione anche da parte del personale dalla stessa coinvolta. 2. Le Parti pertanto si impegnano a utilizzare tali dati e Informazioni esclusivamente entro i limiti dettati dall'oggetto del presente protocollo e comunque, ove ne ricorrano i presupposti, anche nel rispetto della vigente normativa sulla privacy. La diffusione e

l'utilizzo delle informazioni prodotte a seguito della presente collaborazione dovrà avvenire sempre in forma congiunta o previa autorizzazione di entrambe le Parti. 3. La diffusione di notizie relative al contenuto del presente Protocollo d'intesa tramite organi di Informazione potrà avvenire esclusivamente tramite comunicati stampa congiunti e preventivamente concordati tra le Parti. ART. 5 Durata 1. La durata del presente protocollo è stabilita in anni tre a decorrere dalla data di conclusione e potrà essere rinnovata alla scadenza per un periodo di pari durata, tramite comunicazione scritta delle parti, almeno tre mesi prima della scadenza. ART. 6 Prodotti del Protocollo di Intesa 1. Quanto realizzato farà riferimento nelle forme che saranno concordate nei diversi progetti attuativi del presente Protocollo - agli standard infrastrutturali e tecnologici di Regione Toscana, come descritti nella documentazione disponibile alle seguenti URL: http://www.cart.rete.toscana.it/ http://web.rete.toscana.it/ecompliance/ ART. 7 Scambio dei dati e tutela della privacy Le parti, in ottemperanza delle norme di cui al D.Lgs. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali, delle normative e regolamentazioni regionali in materia di privacy, nonché uniformandosi al rispetto delle disposizioni regolamentari e ai pareri dell Autorità di Garanzia preposta in materia, ciascuno per quanto di propria competenza, si impegnano a favorire lo scambio di informazioni attraverso modalità consone ed utili ad attendere con continuità, tempestività e completezza agli adempimenti di rispettiva competenza, nell ambito degli obiettivi di cui all Art. 1. Il trattamento dei dati personali sarà inoltre improntato ai principi di correttezza, liceità e tutela dei diritti degli interessati, e sarà relativo ai dati strettamente necessari, non eccedenti e pertinenti alle finalità di cui all'art. 1 ART. 8 Modifiche 1. Eventuali modifiche al presente Protocollo di Intesa, dovute al mutare delle condizioni organizzative, delle attività poste in essere o dei contenuti finanziari stabiliti, daranno luogo a specifiche variazioni dello stesso da approvare con appositi successivi atti. ART. 9 Non esclusività 1. Le parti si danno reciprocamente atto che con il presente Protocollo non intendono costituire nessuna esclusiva di rapporto rimanendo di conseguenza libere di stringere e sottoscrivere analoghi accordi con terzi Firmato digitalmente, Firenze,.. Per il Comune di Firenze.. Per la Regione Toscana..