Allegato A3 Criteri di valutazione offerta tecnico-qualitativa

Documenti analoghi
Allegato A1 Criteri di valutazione offerta tecnico-qualitativa. Lotto 1 Assistenza educativa per minori e loro famiglie.

Schema per offerta tecnica

COMUNE DI BIELLA PROVINCIA DI BIELLA CRITERI DI AGGIUDICAZIONE.

REGIONE BASILICATA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA VIA TORRACA N. 2 POTENZA

Allegato B criteri di valutazione offerta tecnico-qualitativa. Lotto unico Servizio di ristorazione CIG: BB1

e la formazione delle nuove figure professionali

QUALITA DEL PROGETTO E DEL SERVIZIO (MAX 70 PUNTI) CRITERI SUB-CRITERI CRITERI MOTIVAZIONALI

SCHEMA DI RELAZIONE TECNICO- ECONOMICA DEL PROGETTO

GECO CONSULTING SRL Società di Ingegneria e Consulenza Aziendale Progettazione - Sicurezza - Ambiente - Qualità

Check list per la valutazione degli standard di qualità Ultima modifica 08/02/2013

ALLEGATO E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE OFFERTE TECNICHE. 12 LITA ORGANIZZATIVE E A2 personale all'interno delle strutture,

GARA SERVIZI ASSISTENZIALI, EDUCATIVI E DIVERSI PRESSO LE STRUTTURE PER ANZIANI E DISABILI - LOTTO 1 (STRUTTURE PER ANZIANI)

CONTENUTO DELLA RELAZIONE TECNICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Allegato A Criteri di valutazione

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI

Servizio di raccolta dei dati di misura foto letture dei contatori Acqua. Delibera AEEGSI 218/2016 e s.m.i.

Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva

Il processo di riconversione delle aree crisi in Sardegna

Scheda Dirigente VALUTAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE ANNO

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

MASSIMO 70 A) Composizione del Team di lavoro messo a disposizione per l erogazione 55 punti max

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA

VERBALE DI GARA N.2. PERIODO 1 gennaio giugno 2017 CIG n E5

ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO PRESSO REGIONE MARCHE CERCA N. 1 RESPONSABILE ORGANIZZATIVO DI SEDE OPERATIVA N. 1 OPERATORE DEI SERVIZI PER IL LAVORO

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti

La Regione EMILIA-ROMAGNA in persona del (di seguito Regione)

Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro. Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali:

IL SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO

COMUNE DI MARCARIA (Provincia di Mantova)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

IL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA. Genova, 20 Ottobre "Una giornata in Fabbrica"

ISTITUTO COMPRENSIVO POSATORA - PIANO ARCHI Scuola Infanzia Primaria Secondaria 1 grado Via Urbino, ANCONA

Università degli studi di Palermo Organismo Indipendente di Valutazione

L approccio unitario alla programmazione dei Fondi Europei in Emilia-Romagna

( L.R. 8 agosto 2001, n. 26 e L.R. 30 giugno 2003, n. 12) Allegato A al Decreto del Presidente della Provincia di Rimini n. 73 del 16/09/2016. Pag.

IO TI CONOSCO. A cura di Emilio Gregori - Synergia srl Aosta, 29 novembre 2011

PROGRAMMAZIONE PIANO DI AZIONI POSITIVE

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA

BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION

TRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva

SERVIZIO DI GESTIONE DEL CANILE COMUNALE DI OSTAGLIO E DEL CANILE MONTE DI EBOLI E DEI SERVIZI COMPLEMENTARI. MODALITÀ DI AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO.

Strategia. Obiettivi tematici prioritari. Obiettivi strategici

BOZZA di Decreto attuativo del comma 632 dell'art. 1 della L. n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007)

DIPARTIMENTO PER LA GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITÀ Centro per la Giustizia Minorile per il Piemonte, la Valle d Aosta e la Liguria TORINO

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

CRITERI PER VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

( L.R. 8 agosto 2001, n. 26 e L.R. 30 giugno 2003, n. 12) Allegato A al Decreto del Presidente della Provincia di Rimini n. 71 del 18/09/2017. Pag.

Linee Guida in materia di inclusione sociale a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Il Dirigente Scolastico

Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità

VERBALE n. 2 VALUTAZIONE OFFERTE TECNICHE

FORMA FORMAZIONE AZIENDALE

L analisi del sistema nel complesso è stata definita in base ad una metodologia, basata sull individuazione:

Rapporto Annuale di Esecuzione 2010

Linee guida nazionali per l orientamento permanente

Conciliazione e flessibilità d'orario. Soluzioni per i genitori e per le imprese: l'art. 9 della l.53/00

Autorità di bacino del fiume Po

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati:

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

I.T. A. PARADISI. per il Settore Economico. Amministrazione, finanza e marketing BIENNIO UNICO. -progetto ESABAC

Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925.

Protocollo. tra. Ufficio Scolastico Regionale per. l Emilia-Romagna. Giunta e Assemblea legislativa della. Regione Emilia-Romagna

/10/2012 DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO

DCO 409/2015/R/GAS. Osservazioni e proposte ANIGAS

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA

CENTRO DIURNO PERSEFONE

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

LA VALUTAZIONE DELLA CONVENIENZA ECONOMICA DELLA FILIERA A SCALA REGIONALE Filippo Arfini, Michele Donati Università degli Studi di Parma

GRIGLIA CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP

Sintesi delle Linee guida per l alternanza scuola-lavoro

PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI EDUCATIVI

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo

PROVINCIA DI BIELLA CENTRO PER L IMPIEGO AVVISO PUBBLICO

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Piano Regionale di Orientamento incontri di formazione sugli esiti di orientamento: Villa Recalcati - Varese 11 aprile 2011

COMUNE DI PERUGIA CAPO I. Sistema di valutazione della performance del Segretario Generale

L esperienza del primo RAV dell I.C. R. Gasparini di Novi di Modena

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA RELAZIONE ANNUALE DELLA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI ANNO 2016

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI

Protocollo d intesa. tra. Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia-Romagna

Accreditamento dei Servizi per il Lavoro della Provincia Autonoma di Trento ALLEGATO N. 3

Progettare per competenze

AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO E ASSISTENZA EVOLUTIVA DELLA RETE IN PONTE RADIO DIGITALE INTERPOLIZIE NEL CENTRO E NEL NORD DELL ITALIA

Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino

ATTUAZIONE. C.M. n. 22 del 26/08/2013 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI 2012 ACCORDO DI RETE. Nuovi Orizzonti

I COMPITI E GLI OBBLIGHI TERRITORIALI DI COMUNI E PROVINCIA. Alcuni aspetti problematici emergenti dall innovazione del governo del territorio

Anagrafica del progetto

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE LINEE GUIDA E PROGRAMMAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

Transcript:

Allegato A3 Criteri di valutazione offerta tecnico-qualitativa Lotto 3 servizi sociali e complementari per un laboratorio a bassa soglia di accesso per lo sviluppo della capacità occupazionale denominato ABBA riferito all area adulti in condizione di svantaggio sociale. Legenda:, indica un criterio/subcriterio di natura qualitativa QN, indica un criterio/subcriterio di natura quantitativa On/Off, indica un criterio nel quale l attribuzione del punteggio è vincolata alla scelta positiva rispetto all alternativa proposta. Criteri e sub-criteri A. Modalità di esecuzione del Servizio A.1. Metodologia per lo sviluppo del servizio per il laboratorio a bassa intensità Criteri Criteri relativi a profili gestionali dei servizi in appalto Criteri motivazionali (parametri valutativi) per l attribuzione del punteggio L approccio metodologico che l operatore intende applicare allo sviluppo del servizio in rapporto al laboratorio a bassa soglia bassa intensità come descritto nell art. 3 del Capitolato speciale sarà valutato sulla base della sua maggiore/minore coerenza con il modello di gestione proposto dall Azienda nel capitolato e con gli obiettivi generali del servizio. La maggiore/minore coerenza della metodologia per lo sviluppo del servizio per il laboratorio a bassa intensità sarà a) ottimizzare l acquisizione di competenze e di fiducia in sé degli utenti; Tipo criterio / sub-criterio Punteggio massimo attribuibile 50 pt 7 pt

A.2. Metodologia per lo sviluppo del servizio per il laboratorio a media intensità A.3. Metodologia per lo sviluppo del servizio per personalizzare le attività di laboratorio in rapporto a esigenze e competenze dell utente. b) garantire nel particolare ambito lavorativo il rispetto dei tempi di sviluppo delle competenze e delle differenti situazioni dei vari utenti; c) ottimizzare le interazioni con gli altri soggetti coinvolti nei processi produttivi del laboratorio; d) assicurare un adeguato monitoraggio dell utente e degli sviluppi di competenze dello stesso. L approccio metodologico che l operatore intende applicare allo sviluppo del servizio in rapporto al laboratorio a bassa soglia media intensità come descritto nell art. 3 del Capitolato speciale sarà valutato sulla base della sua maggiore/minore coerenza con il modello di gestione proposto dall Azienda nel capitolato e con gli obiettivi generali del servizio. La maggiore/minore coerenza della metodologia per lo sviluppo del servizio per il laboratorio a media intensità sarà a) ottimizzare il consolidamento delle abilità acquisite nel precedente percorso di bassa intensità o di abilità già possedute dalla persona; b) garantire nel particolare ambito lavorativo l offerta di attività maggiormente complesse; c) ottimizzare le interazioni con gli altri soggetti coinvolti nei processi produttivi del laboratorio; d) assicurare un adeguato monitoraggio dell utente e del rafforzamento di competenze dello stesso. L approccio metodologico che l operatore intende applicare allo sviluppo del servizio per personalizzare le attività di laboratorio in rapporto a esigenze e competenze dell utente, nel rispetto degli elementi definiti nell art. 3, comma 3 del Capitolato speciale sarà valutato sulla base della sua maggiore/minore coerenza con il processo realizzativo 7 pt 7 pt

A.4. Metodologia per garantire nello sviluppo del servizio nell ambito del laboratorio attività flessibili e diversificate, nonché flessibilità nell organizzazione del lavoro. A.5. Metodologia per la gestione delle attività di coordinamento. standard delle attività e con gli obiettivi che esso intende conseguire. La maggiore/minore coerenza della metodologia di di sviluppo del servizio sarà valutata in relazione alle capacità della stessa di: a) garantire la migliore ottimizzazione possibile delle attività in base al progetto individuale, agli obiettivi sostenibili e al grado di autonomia dell utente; b) assicurare all utente un adeguata combinazione tra le macro-tipologie di attività realizzabili (con riferimento alle indicazioni contenute nel comma 3.2. dell art. 3 del Capitolato speciale). L approccio metodologico che l operatore intende applicare allo sviluppo del servizio per garantire nell ambito del laboratorio attività flessibili e diversificate, nonché flessibilità nell organizzazione del lavoro sarà valutato sulla base della sua maggiore/minore coerenza con il modello di gestione delle attività di laboratorio prefigurato nel Capitolato speciale. La maggiore/minore coerenza della metodologia sarà a) garantire attività flessibili e diversificate sempre sostenute da adeguato e costante affiancamento educativo e orientate alla crescita personale; b) garantire una flessibilità e una diversificazione anche negli orari dei turni di lavoro e nella modalità di pagamento, da orari minimi per coloro che ancora non sono in grado di sostenere ritmi intensi di lavoro a orario superiori per coloro che dimostrano di avere maggiori capacità e esperienza. La metodologia per la gestione delle attività di coordinamento sarà valutata sulla base della sua maggiore/minore coerenza con il processo di gestione dei 7 pt 6 pt

A.6. Metodologia per la gestione dei rapporti dell operatore economico con il sistema di rete in relazione al servizio. servizi esplicitato nel Capitolato speciale (con particolare riferimento a quanto indicato negli articoli 3 e 5). La maggiore/minore coerenza della metodologia sarà a) migliorare e potenziare l efficacia delle interazioni tra lo stesso operatore economico e l Azienda ASP; b) migliorare e potenziare l efficacia delle interazioni organizzative e funzionali tra le figure professionali impiegate dall operatore economico nella gestione del servizio. La metodologia per la gestione dei rapporti dell operatore economico con il sistema di rete relativo al servizio sarà valutato sulla base della sua maggiore/minore coerenza con il quadro delle relazioni di rete necessarie evidenziate nel Capitolato speciale. 6 pt La maggiore/minore coerenza della metodologia sarà a) consentire l attivazione di percorsi più qualificanti di inserimento lavorativo o in percorsi di formazione professionale in collaborazione con i soggetti di rete; b) conseguire il coinvolgimento attivo dei soggetti istituzionali, nonché dei soggetti del Terzo Settore e dell associazionismo territoriale afferenti al sistema di rete nelle linee di sviluppo del servizio; c) sviluppare con i soggetti istituzionali, nonché con i soggetti del Terzo Settore e dell associazionismo territoriale afferenti al sistema di rete azioni finalizzate ad intercettare ed analizzare i bisogni emergenti; d) sviluppare con i soggetti istituzionali, nonché con ii soggetti del Terzo Settore e dell associazionismo territoriale afferenti al sistema di rete progetti di innovazione di linee di azione del servizio, anche con riferimento a particolari

contesti di sviluppo dello stesso o a particolari gruppi di utenti. A.7. Metodologia per La metodologia per l osservazione degli aspetti che 5 l osservazione degli caratterizzano il contesto lavorativo sarà valutato sulla base aspetti che caratterizzano il contesto lavorativo. della sua maggiore/minore coerenza con il sistema degli obiettivi e con il modello di gestione degli utenti inseriti evidenziati nel Capitolato speciale. La maggiore/minore coerenza della metodologia sarà a) garantire la massima efficacia nella verifica del percorso realizzato da ciascuno degli utenti inserirti nel laboratorio; b) fornire elementi utili per sviluppare un confronto migliorativo con gli utenti. A.8. Elementi L esplicitazione degli elementi caratterizzanti l elaborazione di 5 pt caratterizzanti un sistema di indicatori aggiuntivi, sarà valutato in base alla l elaborazione di un maggiore/minore utilità e flessibilità degli stessi rispetto sistema di indicatori all attuale sistema di indicatori utilizzato da ASP Città di aggiuntivi. Bologna e dal Comune di Bologna rispetto al servizio. La maggiore/minore utilità e flessibilità degli elementi caratterizzanti il sistema di indicatori aggiuntivi saranno valutate in base alla loro capacità di: a) consentire in termini ottimali la valutazione del fenomeno della occupabilità nella popolazione afferente al laboratorio; b) consentire la verifica dell efficacia delle azioni promosse dallo stesso. B. Modalità di 10 pt organizzazione del servizio e di potenziamento della rispondenza delle attività alle esigenze degli utenti B.1. Modello Il modello organizzativo e le relative metodologie utilizzati 4 pt

organizzativo e relative metodologie utilizzati dall operatore economico per assicurare la continuità dei propri operatori sugli utenti (c.d. contenimento turnover) nell ambito del laboratorio. B.2. Modello organizzativo e relative metodologie utilizzati dall operatore economico per assicurare in particolare la continuità dei rapporti degli utenti con la realtà esterna. B.3. Potenziamento della formazione degli operatori impiegati nella dall operatore economico per assicurare la continuità dei propri operatori sugli utenti (c.d. contenimento turnover) nell ambito del laboratorio saranno valutati sulla base della loro maggiore/minore coerenza con il processo di gestione degli interventi esplicitato nel Capitolato speciale. La maggiore/minore coerenza del modello organizzativo e delle metodologie sarà valutata in relazione alle capacità della stessa di: a) garantire la massima continuità possibile degli operatori sugli utenti nell ambito del laboratorio; b) garantire, in caso di sostituzioni necessarie degli operatori, l inserimento di altri operatori con conoscenza della situazione degli utenti e dei processi del laboratorio. Il modello organizzativo e le relative metodologie utilizzati dall operatore economico per assicurare la continuità dei rapporti degli utenti con la realtà esterna valutati sulla base della loro maggiore/minore coerenza con il processo di gestione degli interventi e con i profili organizzativi del servizio esplicitati nel Capitolato speciale. La maggiore/minore coerenza del modello e delle relative metodologie sarà valutata in relazione alle capacità degli stessi di: a) garantire la continuità dei rapporti dell utente con la realtà esterna, attraverso l aiuto di operatori professionali che manterranno rapporti con i servizi invianti e con le varie realtà del lavoro e della formazione. b) ottimizzare i processi di collaborazione tipici di tale intervento con gli attori (istituzionali e del sistema di rete) coinvolti. Il potenziamento delle attività formative degli operatori sarà valutato in relazione alla sua maggiore durata in ore rispetto alla durata minima individuata nel Capitolato speciale all art. QN 4 pt 2 pt

gestione del servizio. C. Ottimizzazione delle attività di gestione dei flussi informativi e di controllo del servizio C.1. Metodologia per l ottimizzazione della gestione dei flussi informativi e di dati relativi al servizio e agli utenti dello stesso. C.2. Sistema di autocontrollo delle prestazioni da parte 10 comma 15 applicando la formula per la determinazione del coefficiente di valutazione (da moltiplicare per il punteggio massimo attribuibile per la determinazione del punteggio specifico): Ra/Rmax (dove Rmax è l offerta del maggior numero di ore e Ra è l offerta di ciascun concorrente) La metodologia sarà valutata sulla base della sua maggiore/minore incidenza, in termini di ottimizzazione, sulla gestione dei flussi informativi relativi al servizio e dei dati degli utenti esplicitate nel Capitolato speciale in relazione alle banche-dati gestite dall Azienda ASP, dal Comune di Bologna, dalla Regione Emilia-Romagna e da altri soggetti istituzionali. La maggiore/minore incidenza della metodologia sarà a) rendere più efficace la gestione delle informazioni sull evoluzione della situazione degli utenti coinvolti nelle attività dei laboratori, per consentire la verifica del percorso individuale; b) rendere più efficace e precisa la gestione dei dati e dei flussi informativi, in termini di completezza e riduzione dei margini di errore nel caricamento dei dati; c) aumentare la tempestività del caricamento dei dati diretto o del conferimento dei dati all Azienda ASP per la gestione delle banche-dati da parte della stessa. Il sistema di autocontrollo delle prestazioni (art. 7, comma 13 e art. 12, comma 5 del Capitolato) sarà valutato in base alla sua maggiore/minore coerenza con i sistemi informativi e 10 pt 5 pt 4 pt

dell operatore economico. con il sistema di controllo delle prestazioni delineato dal Capitolato speciale (art. 12). La maggiore/minore coerenza del sistema sarà valutata in relazione alle capacità dello stesso di: a) consentire all operatore di gestire le situazioni di non conformità rispetto a reclami presentati dagli utenti del servizio o a evidenziazioni dell Azienda ASP in relazione a: a.1.) azioni immediate per affrontare la criticità/problematica; a.2.) azioni correttive della criticità/problematica; a.3.) azioni finalizzate alla prevenzione (per evitare il replicarsi della criticità/problematica; b) consentire di individuare: b.1.) il responsabile del processo di risoluzione della criticità/problematica; b.2.) la tempistica di risoluzione della criticità/problematica; b.3.) le modalità per la gestione dei reclami e delle evidenziazioni di non conformità. C.3. Attivazione da parte dell operatore economico di un sistema che consenta la verifica di L offerta che rappresenta la disponibilità dell operatore economico ad attivare un sistema di autocontrollo delle prestazioni con le caratteristiche sopra rappresentate consegue il punteggio massimo stabilito. L offerta che non prevede alcuna disponibilità dell operatore economico ad attivare un sistema di autocontrollo delle prestazioni con le caratteristiche sopra rappresentate consegue un punteggio pari a zero (0). Il sistema di verifica dell efficacia delle prestazioni deve: a) consentire all operatore di analizzare l efficacia delle prestazioni dallo stesso rese, in termini di effettivo impatto sugli utenti: On/Off 1 pt

efficacia prestazioni. delle b) consentire all Azienda ASP di poter operare in collaborazione con l operatore economico e di confrontare le proprie verifiche di efficacia dei servizi eventualmente sviluppate in base al Capitolato speciale (art. 13, comma 7) con quelle risultanti dall applicazione del sistema posto in essere dall operatore economico. L offerta che rappresenta la disponibilità dell operatore economico ad attivare un sistema di verifica dell efficacia delle prestazioni con le caratteristiche sopra rappresentate consegue il punteggio massimo stabilito. L offerta che non prevede alcuna disponibilità dell operatore economico ad attivare un sistema di verifica dell efficacia delle prestazioni con le caratteristiche sopra rappresentate consegue un punteggio pari a zero (0). Totale punti attribuibili 70 pt