Università di Bologna a.a. 2011-12. finanziarie. Alberto Zanardi



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Transcript:

Università di Bologna a.a. 2011-12 Economia pubblica CLEF Tassazione delle attività finanziarie Alberto Zanardi

Problemi tradizionali nella tassazione delle attività finanziarie in Italia Difficoltà di accertamento dei redditi individuali Ricorso alle ritenute alla fonte a titolo di imposta operate dal sostituto d imposta (e non dichiarazione) Obiettivo di tutela del risparmio Esclusione dalla base imponibile dell imposta progressiva Differenziazione delle aliquote fra impieghi a breve e a lunga scadenza Il regime di tassazione prima della riforma del 1998 era di fatto coerente con questi principi: Plusvalenze non tassate Assoggettamento dei redditi da capitale a imposte sostitutive Finalità: promozione dello sviluppo dei mercati finanziari sostegno al collocamento dei titoli di Stato t 2

Problemi del regime di tassazione pre-riforma 1998 Eterogeneità nelle aliquote e nelle basi imponibili a. Incentivi a elusione fiscale (grazie anche all innovazione finanziaria) Esempio 1: zero coupon bonds Esempio 2: combinazione di contratti forward al tempo t: 1) impegno ad acquistare a t+1 un titolo al prezzo Y 2) impegno a vendere lo stesso titolo al prezzo Y+C Se a t+1 il prezzo del titolo è Z>Y+C: guadagno g sul primo contratto = Z-Y perdita sul secondo = Z-(Y+C) Guadagno netto = Z - Y - [Z-(Y+C)] = C replica il pagamento di una cedola C al tempo t+1 b. Distorsioni nelle scelte dei risparmiatori e delle imprese c. Interventi disorganici di correzione della legislazione fiscale 3

Problemi derivanti dall integrazione dei mercati finanziari internazionali A partire dal 1990 progressiva liberalizzazione valutaria nell ambito della UE Difficoltà di accertamento dei redditi prodotti all estero Aumento della disomogeneità dei trattamenti fiscali Maggiore sensibilità del risparmio e degli investimenti alle variabili fiscali attraverso la competizione fiscale progressiva detassazione del capitale rispetto al lavoro 4

Riforma 1998/2000 Obiettivi: Riduzione dei problemi di accertamento sottraendo definitivamente le rendite finanziarie all Irpef e assoggettandole a regimi sostitutivi incentivando il ruolo degli intermediari finanziari Riduzione i delle possibilità di elusione sottoponendo a imposizione tutte le attività finanziarie (in particolare plusvalenze) (sistema generale) omogeneizzando i trattamenti fiscali all aliquota del 20% (12,5%- 27% prima della manovra di estate 2011), 11% per risparmi previdenziale, 12,5% per interessi e plusvalenze su titoli di Stato italiani (e di Paesi che consentono scambio di informazioni) Tutela della competitività dell investimento finanziario nel nostro paese esentando (per alcune tipologie di redditi) gli investitori esteri fissando l aliquota principale ad un livello basso Agevolazione per alcune categorie di risparmio i risparmio previdenziale 5

Tre (quattro) regimi di tassazione La riforma del 1998 prevede un ampio coinvolgimento degli intermediari nell accertamento e nel prelievo dell imposta semplificazione, contrasto all evasione Prevede tre diversi regimi di tenuta dei risparmi (e relativa tassazione) tra i quali il risparmiatore può, a certe condizioni, optare: 1. Regime del risparmio individuale (o della dichiarazione) 2. Regime del risparmio amministrato 3. Regime del risparmio gestito a. individuale b. collettivo (fondi comuni d investimento) Il decreto milleproroghe 2011 (legge 28.02.2011) 2011) ha riformato la tassazione dei fondi comuni di investimento interni creando di fatto un quarto regime di risparmio e di tassazione 6

Risparmio individuale Redditi di capitale Imposta sostitutiva con ritenute a titolo d imposta operate dall intermediario di i o dal soggetto che eroga interessi i o dividendi id (aliquote descritte sopra) Non c è obbligo di dichiarazione annuale NB: obbligo di dichiarazione annuale per dividendi in BI IRPEF Redditi diversi i Tassati secondo aliquote descritte sopra Devono essere sempre analiticamente dichiarati non è garantito anonimato La tassazione avviene alla realizzazione (a fine anno con la dichiarazione) La compensazione solo fra redditi diversi (e non con i redditi di capitale) nell ambito dello stesso regime di tassazione (partecipazioni qualificate distintamente da non qualificate) Saldo negativo riportabile in avanti per 4 anni 7

Risparmio amministrato Redditi di capitale come nel regime di risparmio individuale Redditi diversi rispetto al risparmio individuale: l imposta sostitutiva viene prelevata dall intermediario su ogni singola operazione non è necessaria la dichiarazione analitica, è garantito l anonimato rimane sempre l obbligo di dichiarazione delle plusvalenze rientranti in BI IRPEF La compensazione è possibile solo fra i redditi diversi (escluse le partecipazioni qualificate) all interno dello stesso rapporto di amministrazione, nello stesso periodo di imposta e nei 4 successivi la tassazione avviene alla realizzazione (in corso d anno) 8

Risparmio gestito Il risparmiatore affida la gestione del proprio patrimonio ad un intermediario Tassazione unitaria i e contestuale t dei principali i redditi di capitale e redditi diversi maturati nel periodo di imposta (cioè anno per anno) L intermediario opera da sostituto d imposta applicando un imposta sostitutiva del 20% sul risultato di gestione in cui confluiscono sia i redditi di capitale sia i redditi diversi i (ad esclusione dei dividendi e delle plusvalenze sulle partecipazioni qualificate) 9

+ Patrimonio finale - Patrimonio iniziale Risultato di gestione + Prelievi e proventi distribuiti - Conferimenti e sottoscrizioni - Redditi esenti - Redditi assoggettati ti ad aliquota del 12,5% = Risultato di gestione 10

Risparmio gestito Il risultato di gestione include: tutti tti i redditi da capitale e diversi ad esclusione: sione dei dividendi e plusvalenze sulle partecipazioni qualificate degli interessi e plusvalenze su titoli di Stato italiani (e di Paesi che consentono scambio di informazioni) Interessi e dividendi concorrono al risultato di gestione per un importo al lordo dell imposta La tassazione del risultato di gestione garantisce: anonimato compensazione tra redditi di capitale e redditi diversi (vantaggio per il contribuente in tempi di generalizzata contrazione dei prezzi dei titoli) tassazione al momento della maturazione Lo stesso regime si applica anche ai fondi pensione 11

Risparmio gestito - Esempio Un individuo, con patrimonio iniziale pari a 1000, percepisce: interessi su titoli di Stato al netto di imposta per 87,5 (al lordo 100, aliquota 12,5%) dividendi netti di imposta di 160 (200 lordi, aliquota 27,5%+12,5%) 5%) da partecipazione non qualificata ha inoltre registrato una minusvalenza sulle sue azioni di 50 Risparmio gestito: + patrimonio iniziale 1000 - patrimonio finale 1000+100+200 50 - interessi titoli di Stato (12,5%) 100 = risultato di gestione 150 T = 0,20*150 = 30 12

Fondi comuni di investimento interni Tassazione sul risultato di gestione al 20% (analogamente al risparmio gestito individualmente) Con il decreto milleproroghe 2011 i redditi dei fondi comuni di investimento interni: non sono più tassati alla maturazione (e cioè anno per anno) in capo al fondo bensì alla realizzazione (e cioè al momento in cui i partecipanti li percepiscono tramite il riscatto o il rimborso delle quote o, eventualmente, le distribuzioni periodiche) in capo al sottoscrittore vantaggio fiscale per il differimento dell imposta (effetto di lock-in) Obiettivo: equiparazione fondi interni e i fondi comunitari armonizzati (che, per i sottoscrittori domestici, sono tassati alla realizzazione in capo al sottoscrittore) Ma questo nuovo regime crea un forte vantaggio per i fondi interni rispetto alle altre forme di risparmio interne: differimento dell imposta possibilità di compensazione delle minusvalenze con i redditi da capitale 13

Agevolazione del risparmio previdenziale Impieghi con finalità previdenziale TFR Previdenza complementare (collettiva) Fondi pensione aperti e chiusi Previdenza individuale Fondi pensione aperti Contratti di assicurazione con finalità previdenziali Polizze assicurative pure (vita) Vincoli Periodo minimo di contribuzione Erogazione della prestazione al raggiungimento dell età pensionabile La prestazione deve essere per almeno il 50% sotto forma di rendita 14

Previdenza complementare collettiva e individuale Accumulazione Prestazione Età pensionabile Premi deducibili (con limite di 5164 euro) Rendimenti finanziari (alla maturazione) 11% Montante = Σ premi + rendimenti finanziari (già tassati all 11%) Rendimenti finanziari esenti Rendita e K (max 50% del montante): tassazione separata t [15%-9%] t=15%, ridotta di 0,3 punti per ogni anno di contribuzione oltre il 15 minima (9%) con 35 anni Aliquota ordinaria (12,5%) sul rendimento finanziario maturato sul capitale lasciato in gestione Se K > 50% del montante: idem ma anche rendimenti finanziari tassati come prestazioni 15

Esempio L = 40 anni; e(l)=20 Durante la vita lavorativa, ogni anno 5000 versati alla previdenza integrativa (ricorda deducibilità). Questi contributi vengono investiti dal fondo. Sui rendimenti generati il fondo paga l 11% Montante accumulato = 200.000 (parte non finanziaria) + 40.000 (parte finanziaria netta) N.B.: la parte non finanziaria costituisce 5/6 del montante Al momento della pensione l individuo riscuote sotto forma di rendita annuale. Il primo anno riceve 12.000 1/6 di 12.000 (2.000 ) corrisponde alla parte finanziaria ed è esente (già tassati durante l accumulazione). Gli altri 10.000 corrispondenti alla parte non finanziaria rientrano nella tassazione separata. I rimanenti 228.000 vengono reinvestiti dal fondo. Sui rendimenti corrispondenti si applica l aliquota del 12.5% 16

TFR: equiparato a previdenza complementare Accumulazione Prestazione Risoluzione rapporto lavoro Accantonamenti ti non Parte finanziaria esente imponibili K: Σpremi, tassazione separata Parte finanziaria = t media Irpef nella rivalutazione legale (alla media degli ultimi 5 anni maturazione) tassata all 11% Montante = Σ premi + parte finanziaria (già tassata all 11%) 17

Contratti assicurativi puri Accumulazione Prestazione Morte/invalidità Premi detraibili al 19% permanente Esente nel limite di 1291 euro No tassazione rendimenti finanziari 18

Contratti finanziari Accumulazione Prestazione Età pensionabile Premi non deducibili d Differenza tra capitale e premi (parte finanziaria): tassazione sostitutiva al 12,5%. Montante = Σ premi + rendimenti finanziari 19

Imposizione sui redditi in un contesto internazionale Problema: come tassare i redditi che i residenti conseguono all estero? come tassare i redditi che i non residenti conseguono nel territorio nazionale? Problemi rilevanti soprattutto dopo l avvio del processo di liberalizzazione valutaria nell UE a partire dal 1990 Due principi opposti: principio della residenza il reddito viene tassato secondo le aliquote del paese di residenza del percettore principio della fonte il reddito viene tassato secondo le aliquote del paese in cui il reddito è prodotto 20

Criteri di scelta tra residenza e fonte a. Efficienza b. Rispetto dei principi di equità dell imposizione personale c. Ripartizione del gettito tra paesi d. Applicabilità delle normative nazionali 21

a. Efficiente allocazione delle risorse: CEN Capital export neutrality Un sistema di tassazione soddisfa la CEN se i fattori fiscali non influiscono sulle scelte di localizzazione internazionale i degli investimenti i i di un investitore i domestico 22

Il principio di residenza realizza CEN Senza imposte: r h =r f è indifferente investire nel paese h e nel paese f (condizione di non arbitraggio) Con imposte e principio i i di residenza, un individuo id residente nel paese h ottiene: r h (1-t h ) se investe nel paese h r f (1-t h ) se investe nel paese f Condizione di non arbitraggio: r h (1-t h ) = r f (1-t h ) r h =r f CEN Con imposte e principio della fonte, un individuo residente nel paese h ottiene: r h (1-t h ) se investe nel paese h r f (1-t f ) se investe nel paese f Condizione di non arbitraggio r h (1-t h ) = r f (1-t f ) Se t h t f r h r f NON neutralità (a meno che t h = t f : armonizzazione) i Stessa conclusione se l individuo risiedesse in f 23

a. Efficiente allocazione delle risorse CIN Capital import neutrality Un sistema di tassazione soddisfa la CIN se nell ambito di un paese i fattori fiscali non favoriscono o penalizzano gli investimenti i i provenienti i da paesi diversii Con perfetta mobilità dei capitali tutti gli investitori ottengono lo stesso rendimento netto, indipendentemente dalla loro nazionalità 24

Il principio della fonte realizza la CIN Due individui, uno residente in h ed uno in f; entrambi investono in h Senza imposte entrambi ottengono rendimento r h Con imposte e principio di residenza individuo residente in h ottiene r h (1-t h ) individuo residente in f ottiene r h (1-t f ) Se t h t f r h (1-t h ) r h (1-t f ) NON neutralità (a meno che t h = t f : armonizzazione) Con imposte e principio i i della fonte individuo residente in h ottiene r h (1-t h ) individuo residente in f ottiene r h (1-t h ) Investire in h genera il rendimento r h (1-t h ) indipendentemente dalla residenza dell investitore CIN Stessa conclusione se investissero in f 25

Perché è importante te che sia soddisfatta s la CEN? Perché in tal modo si realizza un allocazione efficiente del capitale tra paesi Condizione di efficiente allocazione del K dato K da allocare nei paesi h e f funzioni di produzione: f h (K h ) e f f (K f ) un allocazione è efficiente se: f h (K* h ) = f f (K* f ) 26

La CEN realizza un allocazione efficiente del capitale In assenza di imposte: Le imprese operanti nel paese h massimizzano i profitti dati da: h =p f h (K h )- r h K h Ipotesi: p=1 Massimizzazione di h f h (K h ) = r h Le imprese operanti nel paese f massimizzano i profitti dati da: f =p f f (K f )- r f K f Massimizzazione di f f f (K f )=r f Con perfetta mobilità dei capitali r h =r f f h (K h )= r h =r f = f f (K f ) Allocazione efficiente del capitale richiede eguaglianza delle produttività tra paesi 27

In presenza di imposte: Principio di residenza Massimizzazione di h nel paese h f h (K h )= r h Massimizzazione di f nel paese f f f (K f )= r f Libertà di movimento dei capitali r h (1-t h )=r f (1-t h ) e r h (1-t f )=r f (1-t f ) r h = r f f h (K h )= r h =r f = f f (K f ) Principio della fonte Massimizzazione di h nel paese h f h (K h )= r h Massimizzazione di f nel paese f f f (K f )= r f Libertà di movimento dei capitali r h (1-t h )=r f (1-t f ) Se t h > t f r h > r f f h (K h )= r h > r f = f f (K f ) 28

b. Equità Il principio di residenza, contrariamente al principio della fonte, è compatibile con la personalità dell imposizione sul reddito in quanto permette di cogliere la posizione reddituale dell individuo nella sua globalità (redditi percepiti domesticamente + redditi percepiti all estero) 29

c. Ripartizione del gettito tra paesi Principio di residenza: base imponibile = redditi finanziari generati dal risparmio dei residenti Principio della fonte: base imponibile = redditi finanziari generati dal capitale investito nel paese Il principio della fonte è preferibile per i paesi in cui il risparmio nazionale è inferiore al capitale investito (importatori t i di capitale) Il principio di residenza è preferibile per i paesi in cui il risparmio nazionale è superiore al capitale investito (esportatori di capitale) 30

Ipotesi: risparmio del paese h in f : Y hf h è esportatore netto di capitali f è importatore netto di capitali 31

Per sfruttare le qualità desiderabili del principio i i di residenza evitando che i paesi importatori di capitale rimangano senza gettito: sistemi misti = tassazione alla fonte + credito di imposta nel paese di residenza si assoggettano a imposizione i redditi prodotti nel territorio di localizzazione dell investimento il paese di residenza riconosce un credito sulle imposte pagate all estero dai propri residenti. t f Y hf versato al paese f e riconosciuto come credito dell imposta dovuta al paese h (t h -t f ) Y hf versato al paese h Imposta totale = t h Y hf Se il credito d imposta è totale si realizza a pienamente la tassazione secondo la residenza 32

Se il credito d imposta è concesso in misura non integrale si ha un sistema misto (doppia imposizione) Caso estremo: t f Y hf versato al paese f; nessun credito d imposta dimposta nel paese residenza t h Y hf versato al paese h Imposta totale = (t h + t f ) Y hf L autonomia tributaria dei singoli Stati (connaturata al principio di residenza) richiede forme di cooperazione e coordinamento sovranazionale: per evitare una sovrapposizione di residenza e fonte (doppia imposizione) per individuare una ripartizione del gettito tra paesi ragionevole per limitare comportamenti strategici da parte dei paesi importatori di capitale 33

d. Applicabilità Problemi di applicazione del principio di residenza Flussi informativi tra paesi (difficoltà di accertamento dei redditi esteri) per ricostruire i la posizione i reddituale complessiva del contribuente Necessità di uno scambio di informazioni tra amministrazioni finanziarie Incentivi a ritardare il rimpatrio dei redditi (soprattutto profitti da parte delle imprese multinazionali) Tax deferral 34

Problemi di applicazione i del principio i i della fonte In presenza di elevata mobilità del capitale si genera concorrenza fiscale caduta del gettito proveniente dai redditi da capitale Per sostenere i livelli di spesa pubblica storicamente raggiunti: Aumento ulteriore dell imposizione sui fattori meno mobili (lavoro) perdita di competitività dell industria nazionale; disoccupazione; inaccettabilità politica i Riduzione delle spese (ridimensionamento del welfare state) 35