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2.4 L azione pubblica Le politiche agricole svolgono un azione fortemente regolatrice sia sugli operatori del settore che sui territori. In questo paragrafo vengono presentati gli interventi normativi maggiormente rilevanti intrapresi dall UE e dal Governo italiano in materia di agricoltura. Successivamente viene analizzata la spesa pubblica destinata al comparto agricolo al fine di valutarne l entità e le modalità di utilizzo. Riguardo al primo pilastro della PAC la Commissione Europea, nel 2010, ha elaborato la proposta di riforma riguardante il settore lattiero-caseario e i marchi relativi alle produzioni di qualità 57. E stata presentata, inoltre, relativamente alle politiche più strettamente correlate al sostegno dei redditi degli agricoltori, la Comunicazione La PAC verso il 2020. A tale Comunicazione è seguita nel 2011 la pubblicazione delle proposte di riforma della PAC elaborata sulla base delle risorse finanziarie previste dalle prospettive finanziarie per il periodo 2014-2020. La nuova riforma punta a una più equa distribuzione del sostegno tra i Paesi membri (attraverso la riduzione delle differenze nell ammontare degli aiuti percepiti da ciascuno Stato) e nel contempo a una convergenza del livello degli aiuti tra aziende all interno di uno stesso Paese attraverso la scomposizione del pagamento unico in più componenti. Al pagamento base, che dal 2014 dovrebbe sostituire il pagamento unico, si affiancheranno alcuni pagamenti obbligatori, come il pagamento verde (greening), il pagamento per i giovani agricoltori, e alcuni pagamenti facoltativi come il pagamento per le zone con vincoli naturali e il sostegno accoppiato 58. l attivazione di un regime semplificato per i piccoli agricoltori (obbligatorio per lo Stato membro, ma facoltativo per gli agricoltori) ai quali sarà applicato un tetto agli aiuti, ma nel contempo saranno esonerati dalle pratiche agricole dei pagamenti verdi e dal rispetto della condizionalità. l introduzione della flessibilità tra pilastri. Gli Stati membri potranno trasferire sino al 10% delle risorse del fondo FEAGA al FEASR per il finanziamento delle misure previste nei Piani di Sviluppo Rurali (PSR). Viceversa per gli Stati membri il cui livello di pagamento dei PSR rimane inferiore al 90% è possibile trasferire fino al 5% delle risorse dal fondo FEASR al FEAGA. 57 Il cosiddetto pacchetto qualità prevede di riunire in un unico strumento legislativo i regimi esistenti (DOP, IGP) e razionalizzare le loro modalità di applicazione. 58 Alle proposte riguardanti la composizione del pagamento diretto si affiancano, inoltre, quelle sul tetto dagli aiuti (capping) e sulla definizione di agricoltore attivo. 92

Per quanto concerne il secondo pilastro nel 2010 si sono consolidati gli effetti della riforma legata all Health Check. Tre sono state le principali strategie seguite dagli Stati membri per le differenti priorità previste dai PSR. Un primo gruppo di Paesi si è caratterizzato per il perseguimento in via prevalente delle priorità ambientali, un secondo per quelle legate alla competitività settoriale (agricola e forestale) e un terzo, tra cui l Italia, per una strategia più equilibrata tra i diversi Assi. Contemporaneamente, sempre nel 2010, è iniziato il dibattito sul futuro della politica di sviluppo rurale. Le principali questioni intorno alle quali si sta discutendo riguardano i nodi critici evidenziati già nella passata programmazione e che i cambiamenti introdotti dalle recenti riforme non sono stati in grado di superare, quali: il coordinamento tra lo sviluppo rurale e la politica di coesione. I diversi fondi comunitari sono disegnati per operare separatamente con strategie distinte e solo genericamente collegate 59 ; le relazioni tra il primo e il secondo pilastro in particolar modo per le misure a supporto del ruolo dell agricoltura come fornitrice di beni pubblici. Spesso, infatti, alcune misure compensative sono a rischio di sovrapposizione con quelle che, nell ambito del secondo pilastro, supportano l agricoltura di qualità e la produzione di benefici ambientali; l approccio Leader e in particolare la necessità di rivedere il suo raggio d azione e regolamentare a monte i compiti dei GAL. Riguardo alla politica agricola nazionale nel corso del 2010 sono state messe a regime le agevolazioni previdenziali relative alle zone svantaggiate nonché quelle fiscali riguardanti l accorpamento fondiario per la proprietà coltivatrice. Le misure più significative hanno riguardato le norme sull etichettatura e l indicazione del luogo di origine o di provenienza dei prodotti agricoli, la produzione di energia e la razionalizzazione degli enti e della spesa dei ministeri. Anche nel 2010, il rapporto tra lo Stato e le Regioni si è confermato uno degli aspetti cruciali della politica agricola nazionale. La Conferenza Stato-Regioni ha continuato a rappresentare il vero centro di confronto per la determinazione delle linee di azione anche con riferimento alla posizione italiana in sede UE. Di seguito si è analizzata l entità e la tipologia delle risorse complessivamente trasferite al settore agricolo dalle autorità nazionali e comunitarie sulla base 59 Sino a oggi il coordinamento tra politiche è stato generalmente interpretato come un problema di sovrapposizioni nel campo di azione dei singoli fondi e non nella ricerca di una concreta complementarietà tra gli interventi attinenti a fondi diversi. 93

dei dati elaborati dall INEA 60. Nel 2010 risulta che gli agricoltori italiani hanno ricevuto dalle autorità pubbliche un aiuto valutabile in circa 14 miliardi di euro, valore che rappresenta il 30,2% del totale della produzione agricola italiana e il 56,1% del valore aggiunto prodotto nel comparto. Rispetto all anno precedente l entità degli aiuti si è ridotta del -10,6%. Tale calo è stato determinato dalla sola diminuzione della componente dei trasferimenti diretti poiché il peso delle agevolazioni fiscali e contributive è rimasto pressoché invariato. Focalizzando l analisi alle Marche risulta che al comparto agricolo regionale, nel 2009, sono stati destinati 429 milioni di euro, pari a circa il 2,8% del totale degli aiuti destinati all agricoltura 61. I trasferimenti costituiscono il 79,5% del sostegno complessivo all agricoltura marchigiana, valore in crescita nel biennio 2008/09 di 110 milioni di euro. Le agevolazioni che rappresentano il 20,5% del totale degli aiuti, diminuiscono nello stesso periodo di circa 23 milioni di euro 62. Riguardo alla provenienza delle risorse destinate ai trasferimenti risulta che nelle Marche più della metà del sostegno pubblico complessivo (69,5%) è rappresentata dagli aiuti comunitari. Seguono, in ordine di importanza, le risorse regionali e quelle nazionali le quali pesano rispettivamente per il 6,3% e il 3,7% (Figura 2.4.1). Al 2010 la sola spesa per il finanziamento degli interventi previsti nel primo pilastro della PAC nelle Marche è pari a 143,6 milioni di euro (3,1% della spesa totale nazionale), evidenziando rispetto al 2008 un calo del -18,9% (-6,1% a livello italiano). Tale variazione è stata determinata prevalentemente dalla diminuzione delle risorse destinate agli aiuti diretti che sono diminuiti nel triennio di circa 24 milioni di euro e dagli interventi nel comparto delle zucchero (-10 milioni di euro). 60 Essa si basa sulla sommatoria di due valori eterogenei: i trasferimenti e le agevolazioni. I trasferimenti sono costituiti dai finanziamenti pubblici (comunitari, nazionali e regionali) assegnati agli agricoltori, mentre il valore delle agevolazioni è stimato come minori pagamenti all erario da parte degli operatori del settore agricolo per effetto delle agevolazioni fiscali. Per ogni eventuale approfondimento si rimanda all Annuario curato dall INEA [2]. 61 L INEA al momento della stesura del rapporto non aveva ancora pubblicato i dati disaggregati a livello regionale relativi al 2010. 62 Nel corso degli ultimi due anni all interno delle manovre di contenimento del deficit di bilancio e della complessiva riforma del sistema tributario sono previste riduzioni sostanziali alle agevolazioni. Le prospettive per i prossimi anni sono quindi di una rilevante diminuzione di questa forma indiretta di finanziamento anche in agricoltura. 94

Figura 2.4.1 Ripartizione del sostegno al settore agricolo per tipologia di intervento - Anno 2009! " # $ % " & Fonte: nostre elaborazioni su dati INEA [2] Disaggregando il dato complessivo per singola voce di spesa (Tabella 2.4.1) si rileva che nel territorio marchigiano l 80,9% è destinato agli aiuti diretti (82,5% a livello italiano), di cui il 96,0% va a favore degli aiuti disaccoppiati previsti nel regime di pagamento unico (89,6% in Italia). Gli interventi legati al funzionamento dei mercati incidono nelle Marche per il 19,1%, valore di poco superiore alla media italiana (17,5%). Al loro interno le misure a favore del settore saccarifero da sole assorbono il 33,6% delle risorse, seguite da quelle rivolte al comparto vitivinicolo. Rispetto al 2008 quelle destinate agli interventi sul mercato sono diminuite nella regione, ma in misura minore al totale nazionale (rispettivamente -25,9% e -33,0%). In particolare si sono ridotti gli interventi nel settore dello zucchero grazie anche agli effetti delle misure messe in atto negli anni precedenti per la ristrutturazione del comparto legata dalla riforma dell OCM zucchero. Per contro sono raddoppiate le somme destinate al settore vitivinicolo. 95

Tabella 2.4.1 Pagamenti effettuati per il primo pilastro della PAC Anno 2010 (milioni di euro) ' ( ) * +, -. ( / 0 ( ' ( ) * +, 1 -. ( / 0 ( - 2., ) 3, 2. 0 4 5 0 6, ) * (. 0 ( 7 ) 0 * 8 / 0 9 : ; ; < = >? @ A B C D A E F B A G H I J K J L J M J ;? N? E A C O @ G A P B A B H Q > K? R > : K K S F A O B F C A F G A D H T N K >? E A B F F E A C D A @ H U 8. ( /, V W X Y Z [ \ X ] \ X Y ^ _ 0 5. 0 ` 0 ),.. 0 T J : K J a J > = K K J a J b S ; ;? c c J S K J d e f g h F F F A P O i O E E O A O H f S j S k = M K J b c = ; J R J ; J d T > K i D @ h F A @ @ D A C B A G H T N K > J S J : K J a J > = K K J B A E B @ C A @ G A @ H U 8. ( /, ] ] l X V \ m W Z V X Z \ X ] ^ Fonte: nostre elaborazioni su dati INEA [2] Di seguito viene analizzata la sola spesa agricola regionale articolata per tipologia di intervento. Si evidenzia come le politiche implementate nelle Marche sono rivolte prevalentemente a fornire un supporto immediato alle imprese a svantaggio degli interventi di tipo strutturale. Risulta, infatti, che il 45,3% circa delle risorse regionali per il comparto agricolo hanno finanziato interventi volti direttamente alle aziende operanti nel settore, mentre solo il 9,7% è stato destinato alla realizzazione di progetti a carattere infrastrutturale. A livello italiano, per contro, si registra un peso minore degli interventi diretti alle imprese (37,1%), mentre maggiore è quello per le infrastrutture (14,7%). In particolare, all interno degli aiuti diretti alle imprese agricole marchigiane il peso maggiore è rappresentato da quelli destinati agli investimenti aziendali (19,8%) e alla gestione di impresa (15,1%) 63. Rispetto alla media italiana più elevato è anche il peso percentuale della spesa regionale per la promozione e marketing (rispettivamente 12,7% e 2,6%), mentre un ruolo marginale rivestono gli interventi rivolti alle strutture di trasformazione e commercializzazione (0,6% nelle Marche, 1,5% a livello italiano). Confrontando i dati con quelli del 2007 (Figura 2.4.2) si rileva come sia sostanzialmente modificata la destinazione della spesa regionale per il comparto agricolo. Risulta, infatti, una drastica riduzione delle risorse destinate agli investimenti aziendali (-22,5%), a vantaggio delle spese per la promozione e marketing (+5,1%), per gli aiuti alla gestione aziendale (+4,5%) e per le 63 In Italia risulta inferiore il peso sia agli aiuti alla gestione (9,6%), che agli investimenti aziendali (14,2%). 96

attività forestali (+2,9%). A livello italiano, per contro, nello stesso periodo si registrano solo delle lievi variazioni ad eccezione delle voci assistenza tecnica, che diminuisce del -2,6%, e aiuti alla gestione che cresce del 4,4%. Figura 2.4.2 Ripartizione della spesa della per funzioni. Variazione % 2007-2009 t u v w x v y w z { w x u w } ~ y u } w z z u z ~ w } y ~ w v } u v y ƒ ˆ Š ƒ Œ ˆ Ž ~ x ~ ~ x w u ~ x y z x y u } w w v w x v ž Ÿ u ~ u y y w z ~ u } w ˆ Œ ˆ Œ Š ˆ Š ž ž š } x y z ~ x ~ ~ x w ~ ~ u u ~ œ x w z ~ y u ~ x Fonte: nostre elaborazioni su dati INEA [2] n o p q n o r q n s p q n s r q n p q r q p q s r q A livello temporale l entità della spesa delle Marche destinata al comparto agricolo presenta un andamento discontinuo e influenzato sia dai cicli di programmazione dei fondi strutturali, sia dalle recenti manovre finanziarie che hanno imposto un taglio dei conti pubblici. In particolare nel periodo 2002-2009 (Figura 2.4.3) le risorse destinate al comparto agricolo marchigiano registrano una contrazione del 54,5%, valore di molto superiore a quello medio italiano (-11,2%). Il notevole decremento verificatosi nelle Marche è avvenuto prevalentemente nell ultimo biennio 64. Riguardo alle risorse pubbliche destinate agli interventi di sviluppo rurale previsti nel secondo pilastro della PAC per il periodo di programmazione 2007-2013 si evidenzia come esse ammontino complessivamente in Italia a circa 17,6 miliardi di euro, di cui circa la metà a carico del cofinanziamento comunitario. 64 Il rispetto del patto di stabilità e le modifiche normative introdotte negli ultimi anni dalle manovre finanziarie hanno condizionato e condizioneranno ancora maggiormente in futuro la capacità di spesa delle Regioni. 97

Figura 2.4.3 Risorse erogate nel comparto agricolo. Anni 2002-2009 (milioni di euro)» ¼ ½ ¾ À Ò Ó Ô Õ Ö Ô ¹µ º µ µ µ «ª ª ª ª «ª ª ± ª ª ª ² ª ³ Ñ ÐÌ ÌÏ ÍÌÎ ÌË Æ Â Ä Ã Ã Æ Â Ã Ã Ã Å Â Ä Ã Ã Å Â Ã Ã Ã Á Â Ä Ã Ã Á  à à à Á à à Á Á à à ŠÁ Ã Ã Æ Á Ã Ã Ä Á Ã Ã Ç Á Ã Ã È Á Ã Ã É Á Ã Ã Ê Fonte: nostre elaborazioni su dati INEA [2] Analizzando la loro distribuzione rispetto ai tre macro-obiettivi previsti dalle politiche di sviluppo rurale e corrispondenti ai diversi assi di intervento dei PSR, si osserva a livello complessivo un sostanziale equilibrio tra l entità delle somme destinate all Asse 1, dedicato alla competitività del settore agricolo e forestale, e quelle previste per l Asse 2 relativo alla tutela dell ambiente e dello spazio rurale (rispettivamente 38,8% e il 41,7% delle risorse totali). All Asse 3, finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali ed alla diversificazione, sono state riservate il 9,0% delle risorse complessive; all Asse 4, dedicato all approccio Leader, solo il 7,8%. Relativamente alla capacità di spesa si rileva che, al 31 dicembre 2010, risultano effettuati pagamenti per un ammontare pari a 4,12 miliardi di euro (23,3% delle risorse totali). In realtà disaggregando il dato a livello territoriale si evidenzia una velocità di avanzamento della spesa estremamente variabile nelle diverse regioni italiane. La migliore performance è registrata nella provincia di Bolzano che ha elargito più della metà delle risorse (56,6%), seguita dalla Valle d Aosta (36,1%) e dalle Marche (35,5%). Per contro la Sicilia con il 17,8% e la Campania con il 19,5% sono le regioni dove la percentuale delle somme erogate è minore. A livello di Assi la maggiore quota di pagamenti è stata effettuata nell Asse 2 (66,8%), seguito dall Asse 1 (27,8%) e dall Asse 3 (3,5%) 65. 65 Le buone performance dell Asse II sono state raggiunte anche grazie ai trascinamenti di spese derivanti dalla passata programmazione e dalla più rapida modalità di erogazione dei premi rispetto alla realizzazione di interventi strutturali. 98

Ancora in ritardo risulta l Asse 4 relativo alla realizzazione degli interventi di sviluppo basati sull approccio Leader il quale registra un avanzamento di spesa dello 0,6%. Nella Regione Marche, rispetto alla media nazionale, si sono raggiunte percentuali di spesa superiori sia nell Asse 1 che nell Asse 3, segnando per questo ultimo una delle migliori performance a livello italiano. Minore è stata invece la percentuale di erogazioni nell Asse 2 e nell Asse 4. Va rilevato, infine, che tutti i Psr approvati nel 2008, e che avevano il 2010 come prima data per la verifica del disimpegno automatico per entrambe le annualità 2007 e 2008 hanno raggiunto l obiettivo di spesa erogando completamente le risorse Fesr previste. Focalizzando l analisi solo sul PSR 2007-2013 delle Marche si rileva che il Piano può contare attualmente su una dotazione pari a 486,41 milioni di risorse pubbliche. Dai dati forniti dal sistema di monitoraggio regionale e aggiornati al 31 dicembre 2011 risulta che sono stati erogati 213,01 milioni di euro, raggiungendo così una capacità di spesa pari al 43,9%. Rispetto all anno precedente si rileva un incremento di spesa di ben 8,4 punti percentuali. Dall analisi per Assi emerge come essi registrano livelli di pagamento differenti. Nell Asse 2, miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale, le risorse disponibili già erogate sono pari al 58,1% della spesa programmata, seguito dall Asse 1, miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale (39,0%) e dall Asse 3, qualità della vita e diversificazione dell economia nelle zone rurali (31,6%). Nell Asse 4, attuazione dell approccio Leader, risultano erogate solo il 7,7% dei pagamenti totali (Tabella 2.4.2). Tabella 2.4.2 Avanzamento finanziario per Asse del PSR Marche al 31/12/2011 (milioni di euro) Ø Ø Þ Ø ß à Ø Ø Ù Ú Ø Ø Ù Û Ø Ø Ù Ü Ø Ø Ù Ý ß ã æ Ù ß Ù á â Þ á ã ä å ç è é ê ë è ì í í î ï ð ë è ñ é ò ï ê ó ë ô õ ö ø ù ú û ø õ ü ø ú ü ù ý ü ú þ ü ÿ ú ù ü õ ú ü ý þ û ú ý! " # $ % & & & & & & ' ( % & & & & & & Fonte: nostre elaborazioni su dati Regione Marche [6] Analizzando la capacità di spesa raggiunta delle singole misure in ciascun Asse, si rileva che all interno dell Asse 1 nella sola Misura Ammodernamento 99

delle aziende agricole sono stati effettuati pagamenti per 59,61 milioni di euro (76,3% dei pagamenti totali effettuati nell Asse) seguita, con 11,68 milioni di euro dalla Misura Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali. Nell Asse 2 oltre la metà dei pagamenti 65,47 milioni di euro (57,8%) riguarda la misura Pagamenti agro ambientali. Seguono, con 27,67 milioni di euro (24,4%) quella riguardante le Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane e con 12,34 milioni di euro (10,9%) la misura Primo imboschimento di terreni agricoli. Nell Asse 3 la quasi totalità delle risorse erogate e pari a 15,41 milioni di euro (95,9%) afferisce alla misura Diversificazione in attività non produttive, mentre il rimanente 4,1% (0,66 milioni di euro) riguarda gli interventi di Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale 66. Infine, i pagamenti effettuati nell Asse 4, e pari a 2,13 milioni di euro, sono tutti relativi alla sola misura Gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze ed animazione (Tabella 2.4.3). Figura 2.4.4 Ripartizione delle risorse erogate dalla Regione Marche ai GAl al 31.12.2011 G, H, + + 7 0 I 2 ) * + +, -., /, 0 1 2 3 4 5 6 7 / * 8 2 B, C 4 / * D E F : ; < = >? > @ = A ; 0 0 2 3 + 7 6, /, 7 ) 4. 7 / * 1 9 2 Fonte: dati monitoraggio PSR 2007-2013 della Regione Marche [6] Si ricorda che nella regione Marche, così come previsto dal PSR, i GAL selezionati sono sei, ai quali nel 2010 sono stati approvati i Piani di Sviluppo 66 Alla fine del 2011 non risultano effettuati pagamenti nelle altre misure inserite nell asse 3. 100

Locale ed i relativi piani finanziari per l attuazione delle misure e degli interventi previsti. A conclusione di questo paragrafo si è focalizzata l analisi su una delle principali novità della programmazione dello sviluppo rurale per il periodo 2007 2013, l approccio integrato di filiera 67. La progettazione integrata di filiera rappresenta un strumento di attuazione delle politiche di sviluppo rurale introdotto dal Piano Strategico Nazionale in grado di garantire maggiore efficacia agli interventi finalizzati alla competitività. Essi sono costituiti da un insieme di interventi attuabili mediante il ricorso a più misure del PSR e promossi da una aggregazione di soggetti (privati e pubblici) attivi nell ambito di una determinata filiera produttiva. Gli interventi proposti devono essere coerenti e collegati tra loro e devono contribuire ad un obiettivo strategico di sviluppo di una determinata filiera produttiva regionale. Nel PSR della Regione Marche sono state individuate due diverse tipologie di filiere: le macrofiliere (filiere a valenza regionale che coinvolgono una produzione settoriale significativa rispetto alla totale) e le filiere locali. Il PSR ha anche individuato le misure attivabili attraverso la progettazione di filiera destinando a questo specifico approccio una quota della loro dotazione finanziaria. A livello procedurale, per l individuazione delle filiere, la Regione ha previsto due momenti: una prima raccolta delle adesioni attraverso la presentazione di manifestazioni di interesse e successivamente la predisposizione di un Progetto di Filiera e delle collegate domande di finanziamento. Riguardo alle macrofiliere regionali di qualità, dai dati forniti dalla Regione Marche, risultano finanziati cinque progetti di filiera rispetto alle sei manifestazioni di interesse ammesse alla scadenza del bando. Esse riguardano il comparto dei cereali, della carne suina, della carne bovina, dei prodotti biologici e del latte bovino. Relativamente alle filiere locali di qualità delle dodici manifestazioni di interesse presentate ne sono state ammesse sette che coinvolgono il settore ortofrutticolo (di cui due riguardano i prodotti biologici delle aree montane), dei cereali e il vitivinicolo. La dotazione finanziaria complessiva prevista nel PSR per l attivazione dell approccio integrato di filiera è pari a 33,50 milioni di euro di cui il 52,2% (17,5 milioni di euro) destinato alle macrofiliere di qualità e il 47,8% (16,0 milioni di euro) a quelle locali. 67 L approccio di filiera è stato introdotto dal Piano Strategico Nazionale tra le modalità di accesso agli investimenti, al fine di garantire maggiore efficacia agli interventi finalizzati alla competitività. 101

Complessivamente i soggetti coinvolti nelle cinque macrofiliere di qualità hanno richiesto contributi per 17,74 milioni di euro, importo superiore alla dotazione finanziaria disponibile 68. Disaggregando il dato complessivo a livello di singole misure attivabili all interno dei piani integrati di filiera, si rileva che è solo quella relativa alla Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie ad avere una richiesta di contributo maggiore della dotazione finanziaria disponibile, mentre quella rivolta al sostegno alle attività di formazione ed informazione dei prodotti di qualità in filiera è la sola ad aver impegnato tutte le risorse finanziarie disponibili. In tutte le altre misure si registra una richiesta finanziaria inferiore alla dotazione prevista nel bando 69. Riferimenti e fonti [1] Atti Convegno Agriregionieuropa, Quale politica di sviluppo rurale? Il ruolo delle Regioni e la nuova PAC 2014-2020, www.associazionebartola.it [2] INEA (2011), Annuario dell agricoltura italiana, Volume LXIV, 2010, INEA, Roma [3] Regione Marche (2010), Piano di sviluppo rurale 2007-2013 [4] Regione Marche (2010), PSR 2007-2013, Rapporto di Valutazione Intermedia, www.agrimarche.it [5] Regione Marche (2011), PSR 2007-2013, Relazione annuale di esecuzione anno 2010, www.agrimarche.it [6] Regione Marche (2011), Servizio Agricoltura, forestazione e pesca, sistema di monitoraggio 68 I dati finanziari disponibili sono relativi alle sole macrofiliere regionali di qualità poiché ancora non è terminato l iter procedurale di approvazione dei progetti integrati di filiera presentati dai soggetti ammessi. 69 Nessuno dei Progetti Integrati relativi alle macrofiliere regionali di qualità finanziati ha attivato tutte le Misure previste dal bando. 102

J Appendice statistica Tabella 2.4.3 Attuazione finanziaria del PSR 2007-2013 della Regione Marche per Asse e misura K L M N O P Q O L R S M T T U K V R W Q N [ \ N R ] ] R X R ^ ` a ^ _ b c U K d M K Z R X R R U c b e b ^ e ^ _ b b R Q R V K X Y L Q O L R f R g f T g f T g h f R g i i i j k l m n l n o p q r s t m u o p p r v m w s r k l m n o x y z { } } ~ z ƒ ~ { z y ~ z ˆ Š Œ Œ Ž i i n o u l r s o n m u l l m r n l r w l q m p m w l i i ˆ ˆ ˆ i i ˆ š w o t o n l m n r s o n m Š ˆ ˆ Š i i œ l p l k k m u l o w l k l u l q m n ž p o n k r i ˆ Š Š Š Ÿ Ÿ i i j s s m u o w n r s o n m r k l o n u o r w l q m p o i i œ i Ž Ž i l p l m w o r p m w l k k r k l m n o o q m n m s l q r u o p p o v m w o o i ˆ i ˆ j q q w o q l s o n m u o p r p m w o r l ž n m u o l t w m u m l r w l q m p l o v m w o r p l i i i œ m m t o w r k l m n o t o w p m l p ž t t m u l n ž m l t w m u m l t w m q o l o o q n m p m l o ˆ i œ Š Š Š Ÿ Ÿ i n v w r w ž ž w o q m n n o o r p p m l p ž t t m o z ƒ y ~ z y l p l q m p ž w r i i i Š Ž Ÿ i ˆ š r w o q l t r k l m n o u o p l r w l q m p m w l r l l o s l u l ž r p l ª r p l s o n r w o œ Š Š Š Š Š Ÿ Ÿ i ˆ ˆ «m o n m r p p o r m q l r k l m n l u l t w m u ž m w l t o w p o r l l ª u l t w m s m k l m n o o u l n v m w s r k l m n o w l ž r w u r n l l t w m u m l q o w l o n w r n m n o l l o s l u l ž r p l ª r p l s o n r w o i ˆ ˆ Š Š Š Ÿ Ÿ ± P P ± b ^ ² ³ _ ` ² b ^ µ ¹ i i n u o n n l ª t o w r n r l n r ž w r p l r v r m w o u l r w l q m p m w l u o p p o k m n o s m n r n o ˆ i i n u o n n l ª t o w r n r l n r ž w r p l r v r m w o u l r w l q m p m w l u o p p o k m n o u l o w o u r p p o s m n o n o ˆ ˆ ˆ i ˆ n u o n n l ª º r ž w r Š Š Š o l n u o n n l ª q m n n o o r p p r» l w o l r Š Š Š ¼ Š ¼ ½ œ Š Š Š Ÿ Ÿ i œ š r r s o n l r w m r s ¾ l o n r p l œ i o n o o w o u o p l r n l s r p l Š Š Š Š Š Ÿ Ÿ i «m o n m r p l l n o l s o n l n m n t w m u ž l l ˆ Š i ˆ À i š w l s m l s ¾ m q l s o n m u l o w w o n l r w l q m p l Š i ˆ œ Ÿ Ÿ š w l s m l s t l r n m u l l o s l r w m v m w o r p l ž o w w o n l r w l q m p l i Š Š Š Ÿ Ÿ œ n u o n n l ª º r ž w r Š Š Š l n o w w o n l v m w o r p l i Š Š Š Ÿ Ÿ Á l q m l ž k l m n o u o p t m o n k l r p o v m w o r p o o l n o w o n l t w o o n l l i œ ˆ Ÿ Ž Â Ã Ä Å Æ Ä Ç Z K 103

ï J ÿ þ ÿ K L M N O P Q O L R S M T T U K V R W Q N [ \ N R ] ] R X R ^ ` a ^ _ b c U K d M K Z R X R R U c b e b ^ e ^ _ b b R Q R V K X Y L Q O L R f R g f T g f T g h f R g «m o n m r p l l n o l s o n l n m n t w m u ž l l v m w o r p l ˆ Š Š Š Ÿ Ÿ ± P P ± ^ b È É ² b b b c ² ^ É Ê Ë Ì ¹ ˆ i i» l o w l v l q r k l m n o l n r l l ª n m n t w m u ž l o ˆ i i œ i Œ ˆ i ˆ n q o n l r k l m n o u o p p o r l l ª ž w l l q o ˆ Š Š Š Ÿ Ÿ ˆ i Í y Î ~ ~ } } ~ ~ x y ƒ z z ~ t m t m p r k l m n o w ž w r p o i Š Š Š Ÿ Ÿ ˆ ˆ Ï ž o p r o w l ž r p l v l q r k l m n o u o p t r w l s m n l m w ž w r p o i i Š À Œ ± P P ± c ³ _ ² È b Ð ² _ ` µ Ì Ñ ¹ œ i ˆ «w r o l o u l l p ž t t m p m q r p o Ò ž r p l ª u o p p r l r o u l o w l v l q r k l m n o i Š Š Š Ÿ Ÿ œ i m m t o w r k l m n o l n o w o w w l m w l r p o o w r n r k l m n r p o Š Š Š Ÿ Ÿ œ ˆ i Ó o l m n o u o l w ž t t l u l r k l m n o p m q r p o r q ž l l k l m n o u l q m s t o o n k o o u r n l s r k l m n o Š i ˆ À ± P P ± É ^ ` ² ³ È ^ ² b c Ô Ô ¹ i i j l o n k r o q n l q r i i ˆ ˆ œ À Ÿ ± S P Õ É ³ ² b É ^ b c ² _ b Ö µ ¹ Z K Fonte: nostre elaborazioni su dati Regione Marche [6] Tabella 2.4.4 Misure previste nel PSR 2007-2013 della Regione Marche attivabili attraverso la progettazione di filiera J K L M N O K O Ø Z R U K Ù Ú Ù Ú Ù Û Ü Ý Þ Þ ß à ß Þ á â ã ä å Û Þ ß à æ ç æ ä è é ß ß å ç ä æ ê ë ß Þ ã ä ß Û è ä ß ì ã é ß ê à æ ð Þ ß å æ ê Þ ß ð Þ ä ñ Þ Þ ñ ä Û é ß ê æ é é æ Û î ß æ ê ë æ Û è ä ß ì ã é æ ð Þ ä æ Þ Þ Û å æ ê Þ æ â ß ê Û é ß î î Û Þ ß Û é Ù Ú í Ú Ù Û î Ú Ù ä Û è è ß ñ ê è ß å æ ê Þ ã ë æ è é ß ã ò ß æ Þ Þ ß à ß ë ß â ß é ß æ ä Û ÿ ÿ Û è è ß ñ ê Þ ã ë æ ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß Û è ä ß ì ã é ß Ù Ú í Ú ó Û Ü ôð õþ ä ö æ Þ øþ Ûù úåû æ êõ Þù æú ø ì ù ãü ýé é æù ù è ý Û ü Þþ ß ú Û é ä Ûü è è ß ñ ê ü è ßø å ú æû ê Þ ãõ ù ë æ è é ß ã ö òþ ß æ Þü Þ ß à ß ë ß â ß é ß æ ä Û Ù Ú ó Ú í Ú Û î Ú Ù ã ð Þ æ è ê ã Û è é ß Û è ä ß ì ã é Þ ã ä ß ç æ ä é Û ç Û ä Þ æ ì ß ç Û î ß ã ê æ Û ð ß ð Þ æ å ß ë ß ñ Û é ß Þ á Û é ß å æ ê Þ Û ä æ ó Ú Ù Ú Ù ò Ü ÿ ÿ ÿ ÿ ÿ æ ë Û à à ß ã ë ß ê ñ ã à æ Û Þ Þ ß à ß Þ á ú ö ü ø ú ú þ ú õ þ ù ù ú ö ú ù þ ú õ þ ü ú Ý î ß ã ê ß ß ê â ã ä å Û Þ ß à æ ä ß à ã é Þ æ Û è é ß ß å ç ä æ ê ë ß Þ ã ä ß Û è ä ß ì ã é ß æ ë Û ß Þ æ ì ê ß ì ß ã ç æ ä Û Þ ã ä ß ë æ ß ð æ Þ Þ ã ä ß Ù Ú Ù Ú Ù ò Ü Û î Ú ì ç ä ã ë ñ Þ Þ ß à ß ß ê ì ñ ß ß ê Þ æ ä à ß æ ê æ é Û å Û ì ä ã â ß é ß æ ä Û Ù Ú í Ú Û Ü ã ã ç æ ä Û î ß ã ê æ ç æ ä é ã ð à ß é ñ ç ç ã ë ß ê ñ ã à ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß ç ä ã ì æ ð ð ß æ Þ æ ì ê ã é ã è ß æ Ù Ú ó Ú Û î Ú Ù ã ð Þ æ è ê ã Û é é æ Û Þ Þ ß à ß Þ á ë ß ç ä ã å ã î ß ã ê æ æ ë ß ê â ã ä å Û î ß ã ê æ ä ß è ñ Û ä ë Û ê Þ ß ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß ë ß ñ Û é ß Þ á Fonte: Regione Marche [2] 104

ï & ' ' ' Tabella 2.4.5 Macrofiliere regionali finanziate con il PSR 2007-2013 della Regione Marche ñ Þ ñ ä ã ì æ ä æ Û é ß ë æ é é æ å Û ä ì! æ é " ß ä ã ì ì ß ã æ ä æ Û é ß # æ ä ä ß Þ ã ä ß ã $ é Û à ã ä ã $ å Û ß Û é æ % & Û ä ì! æ ñ ß ê å Û ä ì! æ Û ä ê æ ð ñ ß ê Û Û ä ê æ ò ã à ß ê Û ë ß ñ Û é ß Þ á " ã à ß ê å Û ä ì! æ Û ä ê æ ò ã à ß ê Û ã ê ð ã ä î ß ã & Û ä ì! æ ã ê & Û ä ì! æ " ß ã ä ã ë ã Þ Þ ß ò ß ã é ã è ß ì ß " ß ã é ã è ß ì! æ ' ( Û Þ Þ æ ò ã à ß ê ã ã ã ç æ ä é Û Þ ( Û Þ Þ æ ò ã à ß ê ã Fonte: nostre elaborazioni su dati Regione Marche [6] Tabella 2.4.6 Filiere locali - Manifestazioni di interesse presentate alla scadenza del bando â ä æ ð ì! ß ë ß ì Û å ç ã, ß ê â ß ê ß Þ æ ò ã ê Þ á ë æ é é æ Û ä ì! æ Û ê ß æ ä æ é ã ì Û é æ ( æ ç ä ã ë ñ î ß ã ê ß ë æ é ã ê æ ä ã é Û ñ Û é ß Þ á ì! æ Þ ñ Þ æ é Û é 0 Û å ò ß æ ê Þ æ. Û é é æ ë æ é ã è é ß Û, ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß ë ß ñ Û é ß Þ á ì! æ à Û é ã ä ß î î Û ê ã ß é Þ æ ä ä ß Þ ã ä ß ã. ß ê æ Û ñ Û é ß Þ á ç ß ì æ ê Û ñ ä è æ é Û Þ ß & Û ä ì! æ, 2 ñ Û ê ë ã é Û ñ Û é ß Þ á 3 ð Û é ñ Þ æ ) * + * ã ê ð Ú - ä Þ ã â ä ñ Þ Þ ß ì ã é ã Ú. Û é é ß ë æ é é æ & Û ä ì! æ ã ê ð ã ä î ß ã Û è ä ã Û é ß å æ ê Þ Û ä æ Û å ò ß æ ê Þ æ Û ð ð ß ð Þ æ ê î Û ã ê æ ä ã Û è ä Ú 1 Û å ò ß æ ê Þ æ ð ã ì Ú ã ã ç Ý ð ð ã ì ß Û î ß ã ê æ ë ß ç ä ã ë ñ Þ Þ ã ä ß Û è ä ß ì ã é ß ë æ é é Û à Û é é æ ë æ é ã è é ß Û. ß ê æ Û ð ã ì ß æ Þ á ì ã ã ç æ ä Û Þ ß à Û Û è ä ß ì ã é Û Ý ð ð ã ì ß Û î ß ã ê æ ë ß ç ä ã ë ñ Þ Þ ã ä ß ä ã å Û ä ì! æ - ä Þ ã â ä ñ Þ Þ ß ì ã é ã ( ã ì Û é æ / ç ä ã ë ã Þ Þ ã ñ ê ß ì ã æ ä æ Û é ß ( ã ì Û é æ / ç Û ê ß æ ä æ ë ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß æ ä æ Û é ß ( ã ì Û é æ / ç Û ê ß æ ä æ ë ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß - ä Þ ã â ä ñ Þ Þ ß ì ã é ã ( ã ì Û é æ / ç Û ê ß æ ä æ ë ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß. ß Þ ß à ß ê ß ì ã é ã ( ã ì Û é æ / ç Û ê ß æ ä æ ë ß ç ä ã ë ã Þ Þ ß - ä Þ ã â ä ñ Þ Þ ß ì ã é ã æ ð ì Û ë æ é. Û é ë Û ð ã 4 ñ ã à Û Û è ä ß ì ã é Þ ñ ä Û - ä Þ ã â ä ñ Þ Þ ß ì ã é ã Fonte: nostre elaborazioni ( ã ì Û é æ / ç ä ã ë ã Þ Þ ß ò ß ã é ã è ß ì ß ë æ é é æ Û ä æ æ å ã ê Þ Û ê æ ( ã ì Û é æ / ç ä ã ë ã Þ Þ ß ò ß ã é ã è ß ì ß ë æ é é æ Û ä æ æ å ã ê Þ Û ê æ 105