IL CONFLITTO ARABO ISRAELIANO

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Transcript:

IL CONFLITTO ARABO ISRAELIANO

ORIGINI NELLA STORIA Per capire le origini del conflitto arabo-israeliano bisogna risalire alle origini dell antisemitismo Nell Europa medievale più che di antisemitismo bisogna parlare di antigiudaismo cristiano

ANTIGIUDAISMO CRISTIANO La chiesa cristiana per secoli ha dipinto gli ebrei come deicidi, come traditori del patto stabilito con Dio, come esseri pericolosi da evitare e da isolare nei ghetti Tale ostilità veniva meno se l ebreo si convertiva

L ANTISEMITISMO RAZZIALE Nel 1800 si sviluppa una forma di avversione nuova e molto più pericolosa: l antisemitismo a base razziale Esso non mira alla conversione ma all esclusione, senza indietreggiare di fronte alla distruzione degli ebrei

EMANCIPAZIONE E ANTISEMITISMO L emancipazione nell Europa del 1800 consente a molti ebrei di inserirsi nella vita economica, sociale e politica degli stati europei, ma, anziché far scomparire l antisemitismo, vede crescerne una nuova, pericolosissima versione razziale

HERZL E IL SIONISMO Theodor Herzl fonda nel 1897 a Basilea il movimento sionista (da Sion il colle della rocca del re Davide) che mira a dare agli ebrei un loro stato.

IL SIONISMO NASCE COME REAZIONE POLITICA ALLE PERSECUZIONI Non è un movimento religioso né razziale E nazionalista, democratico, tendenzialmente socialista

LA RICHIESTA DEL SIONISMO Ci si dia la sovranità di un pezzo della superficie terrestre, che basti per i giusti bisogni del nostro popolo, e di tutto il resto ci occuperemo noi stessi. CIT HERZL

LA COLONIZZAZIONE FINO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE Grazie a fondi raccolti dall Agenzia Ebraica vengono acquistate terre in Palestina per accogliere coloni A vendere sono in genere padroni arabi ricchi che abitano nelle città I contadini arabi che lavoravano quelle terre spesso vengono scacciati. I coloni non assumono braccianti arabi

LA COLONIZZAZIONE FINO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE Gli arabi cominciano a sospettare che i nuovi coloni vogliano toglier loro la terra Sotto il dominio dell impero ottomano l ordine pubblico non è tutelato con sicurezza; gli ebrei cominciano a dotarsi di forme di autodifesa

COME LA VEDONO GLI EBREI? Per molti la Palestina era una terra «semideserta, arcaica, selvatica, che aspettava solo chi la mettesse a frutto» Lord Shaftesbury «Una terra senza popolo per un popolo senza terra» (1854) Alcuni vogliono mantenere atteggiamenti amichevoli, altri si rendono conto che sarà inevitabile uno scontro

COME LA VEDONO GLI EBREI? In genere gli arabi sono visti come membri di una cultura inferiore Secondo alcuni bisogna trattarli bene finché non si avrà la forza di prendere il sopravvento Spesso l atteggiamento è quello svalutativo tipico degli europei verso i popoli delle colonie Cit Morris pagg. 61-69

1882 1914 NUMERI 24.000 ebrei in Palestina 85.000 ebrei in Palestina Nel 1916 Francia e Regno Unito si accordano per spartirsi i territori dell impero Ottomano:

LA DICHIARAZIONE DI BALFOUR "Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni".

DOPO LA FINE DELLA 1 g. m.

LA PALESTINA SOTTO GLI INGLESI Occupazione militare dal 1917 Mandato dal 1923 Gli arabi sono delusi dal trattamento, considerano privilegiati gli ebrei, pensano di essere vittime di un trattamento ingiusto e neocolonialistico (avevano fortemente aiutato gli inglesi nella lotta contro i turchi)

GLI ALTRI POPOLI ARABI I popoli arabi che, in vario modo, avevano collaborato con gli inglesi nella guerra contro l impero ottomano, non ottengono né libertà né indipendenza, e si sentono trattati in modo colonialistico In effetti Francia e UK si spartiscono il vicino oriente, in barba a tutte le idee Wilsoniane di autodeterminazione

IL CONFLITTO SI AGGRAVA RIVOLTE ARABE: 1920 1929 (grave) 1936-39 gravissima, con molti morti; la HAGANAH (difesa) ebraica collabora con gli inglesi nella repressione della rivolta; a destra di questa si collocano IRGUN e LEHI che praticano il terrorismo (contro gli arabi ma anche contro gli inglesi )

I RISULTATI DELLA RIVOLTA La classe dirigente araba palestinese viene praticamente cancellata Le conseguenze si vedranno allo scoppio della guerra di fondazione di Israele (1948-49) Gli arabi assumono un atteggiamento favorevole ai nazisti

LE PERSECUZIONI CONTRO GLI EBREI IN EUROPA Le persecuzioni nella Germania nazista e l antisemitismo in molti altri paesi europei spingono sempre più ebrei a cercare rifugio in Palestina. Ma gli inglesi, preoccupati dell ostilità araba, stringono drammaticamente le vie dell emigrazione. (nel 1944 ci saranno comunque 650.000 ebrei in Palestina Gli ebrei europei sono schiacciati da poteri contro cui nulla possono

IL MUFTI DI GERUSALEMME A FAVORE DEI TEDESCHI «Se l Inghilterra, non lo voglia Dio, risultasse vincitrice, gli ebrei dominerebbero il mondo» «Se perdesse, la questione ebraica, che per noi costituisce il massimo pericolo, avrebbe una soluzione finale» Il Muftì viveva in Germania; non si sa se fosse al corrente della «soluzione finale» nazista

LA SHOAH ED I SUOI EFFETTI Più di cinque milioni di ebrei europei furono uccisi da nazisti e complici Al termine della guerra molti degli ebrei che si erano salvati non avevano più dove andare Ad es. in Polonia molti ebrei furono uccisi da polacchi dopo la fine della guerra Chi si poteva fidare di un Europa che aveva fatto o tollerato la SHOAH?

DALLA SHOAH LA SPINTA ALLO STATO DI ISRAELE La Shoah non fu la causa della spinta a rivendicare uno stato per gli ebrei Ma fu ciò che lo rese indispensabile agli occhi del mondo Ma gli arabi palestinesi domandarono: perché le colpe degli europei devono essere pagate dagli arabi?

LA METAFORA DI ISAAC DEUTSCHER Un uomo in un palazzo in preda alle fiamme si butta di sotto da una finestra Cadendo si abbatte su di un altro uomo che stazionava lì sotto Invece di soccorrersi reciprocamente, di rialzarsi, di aiutarsi, i due si prendono a botte incolpandosi reciprocamente

IL REGNO UNITO SI DEFILA Il crescere della tensione nel mandato e l attività di lotta anche terroristica dei gruppi di destra ebraici spingono gli inglesi a dichiarare unilateralmente che abbandoneranno la Palestina Si dà mandato all ONU di proporre la spartizione del territorio tra due stati, uno ebraico, l altro arabo

IL PIANO DI SPARTIZIONE DELL ONU

GLI EBREI ACCETTANO LA SPARTIZIONE GLI ARABI NON ACCETTANO IL GIORNO DEL RITIRO INGLESE GLI EBREI PROCLAMANO LA NASCITA DELLO STATO DI ISRAELE

IL DISCORSO DI BEN GURION Si proclama il diritto storico e religioso degli ebrei a ritornare nella loro terra: «Eretz Israel» Si afferma che la Shoah è la dimostrazione della necessità per gli ebrei di fondare lo stato ebraico in Eretz Israel Si richiama la risoluzione delle Nazioni Unite come base giuridica per la fondazione dello Stato di Israele (14 maggio 1948)

LA GUERRA DEI PAESI ARABI il 15 maggio gli eserciti di cinque paesi arabi attaccano il neo proclamato stato di Israele: Egitto, Giordania, Siria, Libano, Irak; La guerra si conclude nel 1949 con una bruciante sconfitta degli arabi: lo stato israeliano raggiunge confini più ampi di quelli fissati dall ONU 750.000 palestinesi lasciarono i luoghi di residenza verso i campi profughi di Giordania, Libano, Siria, Iraq, striscia di Gaza 600.000 ebrei furono espulsi dai paesi arabi e entrarono in Israele

LA LEGGE DEL RITORNO La legge del ritorno, votata dal parlamento di Tel Aviv (capitale dello Stato di Israele) riconobbe la cittadinanza israeliana a qualunque ebreo proveniente da qualunque parte del mondo Entro i confini dello stato ebraico rimasero però numerosi arabi, sia musulmani che cristiani, cui fu concessa la cittadinanza israeliana (con alcune limitazioni di diritti).

I NUOVI CONFINI DI ISRAELE

LA CATASTROFE PALESTINESE Mentre fu fondato uno stato ebraico (del 30% più ampio rispetto alla proposta ONU) non fu fondato alcuno stato palestinese: la Giordania si annesse la West Bank e Gerusalemme fu spartita Circa 700.000 arabi palestinesi fuggirono dalle loro case e si rifugiarono soprattutto in Cisgiordania

PERCHE FUGGIRONO I PALESTINESI? Spesso semplicemente per paura In altri casi perché convinti che sarebbero ritornati entro breve dietro agli eserciti arabi vittoriosi (talvolta su invito degli stessi capi arabi) Talvolta intimoriti da atti criminali di gruppi terroristici ebraici (Begin a Deir Yassim) Talvolta furono deportati dai comandi militari ebraici

UN GIUDIZIO SINTETICO Non ci fu un pianopredisposto fin dall inizio e finalizzato a realizzare la cacciata dei palestinesi «L idea di espellere la popolazione araba crebbe parallelamente alla fiducia degli ebrei nella vittoria. ( dapprima) la preoccupazione principale fu quella di tenere duro; ma in seguito, sull onda di una fuga araba che aveva alleggerito notevolmente il loro fardello, i nuovi governanti israeliani cominciarono a perseguire, di proposito, l obiettivo dell evacuazione degli arabi da zone specifiche del loro Stato» (Baruch Kimmerling Hebrew University of Jerusalem e Ioel S. Migdal University of Washington)

SECONDO BENNY MORRIS FU UNA GUERRA CIVILE Cit. Morris pag. 253, 256 Cominciò come una guerra civile e continuò come una guerra tra eserciti Pag 322 327 di «Vittime» di B. Morris

LE CONSEGUENZE PER I PAESI ARABI DELLA REGIONE La sconfitta del 1920 venne chiamata dagli arabi «Nakba» (disastro) e attribuita alla responsabilità delle potenze imperialiste La sconfitta del 1949 venne chiamata «Naksa» (catastrofe) ed attribuita alla responsabilità dei governi arabi Tutto ciò innescò una serie di radicali cambiamenti nei paesi arabi

IL NAZIONALISMO ARABO SIRIA In Siria si formò e in seguito prese il potere il partito Baath (rinascita) che senza essere ostile alla religione puntava sull orgoglio nazionale pan-arabo e su un «socialismo» arabo che, senza voler abolire le classi sociali, ridistribuì parte delle terre e colpì i gruppi economici legati all Occidente capitalistico. Fu un tentativo di modernizzazione autoritaria e ostile all occidente e a Israele

IL NAZIONALISMO ARABO: EGITTO Prese il potere il militare Nasser che sviluppò una politica simile al Baath, ma poggiante in misura maggiore sull esercito Si accordò con l Unione Sovietica in funzione antioccidentale e antiisraeliana Nel 1956 nazionalizzò il Canale di Suez per motivi sia economici (i proventi del passaggio delle navi) sia politici: Nasser divenne l eroe del mondo arabo

LA GUERRA DI SUEZ Inghilterra e Francia, con un azione di stampo prettamente coloniale, si accordarono con Israele ed attaccarono l Egitto Israele lanciò un offensia ed occupò il Sinai La spedizione punitiva venne fermata da USA e URSS che costrinsero i tre eserciti occupanti a ritirarsi Fu l ultimo smacco per il «colonialismo» e un trionfo politico per Nasser

NEL MOMENTO DEL TRIONFO DEL NAZIONALISMO ARABO NASCE LA PIU RADICALE CONTESTAZIONE ISLAMICA In Egitto nasce e si rafforza il movimento dei «Fratelli Musulmani» Il suo maggior esponente Sayyd Qutb viene perseguitato e ucciso da Nasser Le idee dei Fratelli Musulmani: il più coerente esempio di integralismo religioso feltri 3 pag742

LE IDEE DEL FONDAMENTALISMO L Occidente, come l Arabia prima di Maometto, vive nella «barbarie» (jahiliyya) La «barbarie» consiste nel fatto che gli uomini obbediscono alle leggi fatte dagli uomini, non alle leggi fatte da Dio Il cristianesimo ha dato all Europa non una legislazione per la vita, ma una semplice credenza spirituale e una preghiera (divisione dei poteri) Invece l islam ha dato ai suoi fedeli la legislazione per la vita

LE IDEE DEL FONDAMENTALISMO I paesi musulmani cercando di imitare i paesi occidentali (nazionalismo e modernizzazione di Nasser, Baath ecc.) hanno fatto ripiombare nella barbarie il mondo musulmano: se tutto va male è per questo motivo Bisogna respingere questi tentativi atei e modernizzatori e tornare alla purezza del messaggio dell islam

I TRE PUNTI DEL FONDAMENTALISMOI Il Corano è l unica base per ogni forma di vita umana Rifiuto del modello culturale, economico, politico dell Occidente da parte dei musulmani Rivoluzione islamica contro i governi (arabi o comunque musulmani) che hanno accettato il modello occidentale cit feltri pag 742-43

LA GUERRA DEI SEI GIORNI L Egitto di Nasser sviluppò una propaganda che aveva come obiettivo «la distruzione di Israele» Nel maggio 1967 bloccò il porto israeliano di Eilat nel golfo di Aqaba Il governo israeliano di fronte alla possibilità dello strangolamento economico (il petrolio passava da lì) e alle minacce che venivano da tutti i paesi arabi passò all azione.

LA GUERRA DEI SEI GIORNI

LA GUERRA DEI SEI GIORNI L aviazione israeliana attaccò gli aeroporti di Egitto, Siria e Giordania, distrusse gli aerei e controllò i cieli Sui tre fronti ottenne eclatanti vittorie, conquistando il Sinai (con il controllo del canale di Suez), il Golan, la Cisgiordania Il nasserismo non si riprese da questo colpo mortale

LA NASCITA DELL OLP Nel 1968 viene redatto l atto costitutivo nazionale dell organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) Feltri pag. 746-7 Era stata fondata nel 1964, ma l Egitto non le consentiva alcuna autonomia Dopo la sconfitta, l OLP, con a capo Arafat, sviluppò una sua politica autonoma

I PUNTI PROGRAMMATICI DELL OLP Viene rivendicato tutto il territorio dell ex mandato britannico Non esiste un «popolo ebraico»: gli «ebrei» sono semplicemente gli aderenti alla religione ebraica, e i singoli individui sono solamente cittadini degli stati di origine Lo stato di Israele deve essere cancellato e sostituito da uno stato arabo palestinese disponibile ad ospitare solo quegli ebrei che «risiedevano abitualmente in Palestina prima dell inizio dell invasione sionista»

LE CARATTERISTICHE IDEOLOGICHE DELL OLP Fusione di elementi tratti da tradizioni disparate: Matrice islamica (al fatah era il termine usato per la vittoria in una «guerra santa» - il combattente feday era versione moderna del combattente per la fede); Fascino della rivoluzione algerina, richiamo al Vietnam e a Cuba (antimperialismo); Linguaggio e terminologia affine a quella marxista («rivoluzione palestinese»)

QUALE STATO IN PALESTINA? NON socialista di modello sovietico o cinese «Laico e democratico» intendendo con ciò il rifiuto dello stato «islamico» Sulla scia di quei regimi arabi che nel Novecento avevano posto rigidi limiti all influenza della religione nella vita civile e politica

LE FORME DI LOTTA Lotta armata e guerriglia Azioni terroristiche Insurrezioni di massa (tentata in Cisgiordania ma subito repressa da Israele) Occupazione di spazi territoriali e di potere sempre più vasti in Giordania CACCIATA dalla Giordania nel 1970 (Settembre Nero)

LA GUERRA DEL KIPPUR

LA GUERRA DEL KIPPUR Il 6 ottobre 1973 Egitto e Siria attaccarono Israele sul Golan e nel Sinai Dopo un iniziale successo, l attacco arabo venne fermato e tramutato in sconfitta Il presidente egiziano Sadat riconobbe l impossibilità di sconfiggere militarmente Israele

LA PACE TRA ISRAELE ED EGITTO Il 20 settembre 1977 Sadat si recò a Gerusalemme ad offrire la pace Grazie alla mediazione del Presidente americano Jimmy Carter il 26 marzo 1979 fu firmato tra Sadat e Begin (il capo terrorista che abbiamo già incontrato, ora capo del governo di Israele anche Sadat non era uno stinco di santo) un trattato di pace che prevedeva la restituzione dei Sinai all Egitto Sadat venne ucciso dai Fratelli Musulmani nel 1981