Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Fallimenti macroeconomici del mercato: Inflazione e disoccupazione Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma
Fallimenti macroeconomici Si ricollegano all'instabilità delle economie di mercato Instabilità vuol dire: mancata oppure lenta convergenza del sistema verso un equilibrio; persistenza dell economia su sentieri non ottimali dal punto di vista dell efficienza e/o dell'equità
Instabilità P Bolla Sentiero 2 AS P A P E A Sentiero 1 E AD Y Y A Y E Y P
Fallimenti macroeconomici Nei fallimenti macroeconomici rientrano: 1. Disoccupazione 2. Inflazione 3. Squilibri della bilancia dei pagamenti 4. Bassa crescita e sottosviluppo
Disoccupazione Disoccupati (U ): sono il complesso delle persone che vogliono lavorare e non lavorano Forze di lavoro (FL) complesso di persone che vogliono lavorare Occupati (N) complesso di persone che lavorano Disoccupati: U = FL - N
Tasso di disoccupazione È la quota (percentuale) dei disoccupati sul totale delle forze di lavoro: u = U FL = FL? N FL = 1? N FL
Concetti chiave Disoccupazione Volontaria Involontaria Piena occupazione Disoccupazione frizionale
Concetti chiave Disoccupazione Volontaria Involontaria: Quando vi sono lavoratori disposti ad essere impiegati al salario vigente,ma che non trovano lavoro Piena occupazione Disoccupazione frizionale
Concetti chiave Disoccupazione Volontaria Involontaria Piena occupazione: tutti coloro che desiderano lavorare lavorano, N=FL e U=0 Disoccupazione frizionale
Concetti chiave Disoccupazione Volontaria Involontaria Piena occupazione Disoccupazione frizionale funzionale al sistema (2-4%) alcuni cercano lavoro per la prima volta, altri cambiano impiego, ci tempo per far coincidere le richieste dei lavoratori con il mercato del lavoro
Neoclassici vs. Keynesiani Tesi neoclassica: C è la disoccupazione, riduciamo i salari!!!! La riduzione del salario reale ristabilisce la piena occupazione Tesi keynesiana: il problema è nella domanda aggregata, la riduzione del salario reale (e monetario) ha effetti incerti su questa, via Consumi (distribuzione) Investimenti (tassi di interesse e propensioni) Esportazioni (reazioni altri paesi)
Michel Kalecki Incentivi: interessi del singolo vs. collettività. Durante la depressione: Impianti sottoutilizzati impiegare i disoccupati (attraverso la riduzione del salario) Ma le merci prodotte devono essere vendute Dovrebbero acquistarle i capitalisti (C o I)!!! Invece, accumulazione di scorte riduzione dei prezzi aumento dei salari reali 1931-32: riduzioni salariali deflazione
Conseguenze della disoccupazione Efficienza statica il disoccupato lavorerebbe per un salario inferiore a quello che le imprese sarebbero disposte a pagargli inefficienza paretiana (risorse non utilizzate) Efficienza dinamica lunga disoccupazione perdita di capitale umano Diseguaglianza nella distribuzione di reddito ed incremento della povertà Costi non economici emarginazione economica e sociale, costi psicologici, criminalità, instabilità politica
Interventi pubblici Indennità di disoccupazione Cassa integrazione guadagni (CIG) Politiche microeconomiche (formazione, sussidi alle assunzioni, servizi alle persone in cerca di impiego) Politiche macroeconomiche per la (piena) occupazione (visione Keynesiana)
Inflazione Aumento sostenuto del livello generale dei prezzi con conseguente perdita di valore della moneta (instabilità monetaria) Il tasso di inflazione misura la variazione percentuale del livello generale dei prezzi in un periodo Esempio: un tasso di inflazione annuo del 10% implica che un prezzo inizialmente pari a 100 diventa pari a 110 dopo un anno e pari a 259 se l inflazione continua per dieci anni (259=100*1.1 10 )
Tassonomia (cause) Secondo la causa che la produce: Inflazione da domanda Inflazione finanziaria e creditizia Inflazione da offerta Inflazione da costi o da profitti Inflazione importata
Tassonomia (rilevanza) Secondo il ritmo di aumento dei prezzi: Inflazione strisciante (2-3% annuo) Inflazione moderata (<10% annuo) Inflazione galoppante (> 10% annuo) Iperinflazione (>300% annuo) Dopo la 1 guerra mondiale in Germania il tasso di inflazione mensile superò il 1000%
Conseguenze dell inflazione Effetti di redistribuzione del reddito tramite modifica dei prezzi relativi (sono avvantaggiate le categorie con maggiori capacità di previsione e potere di mercato) Effetti di redistribuzione della ricchezza tramite riduzione del valore reale dei debiti (non indicizzati) Shoe-leather cost Costi di adeguamento dei listini Crescita dei conflitti sociali Rischio di iperinflazione e crollo della moneta
Tasso di inflazione Inflazione e disoccupazione 25 20 La curva di Phillips Italia - 1980-2000 15 10 5 0 4 6 8 10 12 14 Tasso di disoccupazione
Bilancia dei pagamenti La bilancia dei pagamenti registra il valore delle transazioni tra residenti e non residenti in valuta nazionale. Concetto di flusso, basato sulla partita doppia L FMI pubblica i dati sulle bilance dei pagamenti in DSP (Diritti speciali di prelievo) come unità di conto. Esiste anche la bilancia dell indebitamento Attività passività del paese in un istante di tempo Concetto di stock
Bilancia dei pagamenti Con l ingresso nell EMU (1999) tre conti: 1. Conto corrente: Bilancia commerciale + partite invisibili Esportazioni e importazioni di beni; trasferimenti unilaterali 2. Conto capitale: Operazioni commerciali e trasferimenti, attività investimento Attività intangibili, brevetti, contributi acquisto attrezzature 3. Conto finanziario: Movimenti di capitale + variazioni delle riserve ufficiali (da tenere distinte) Investimenti diretti, di portafoglio, derivati, altri investimenti
Bilancia dei pagamenti Con l ingresso nell EMU (1999) tre conti: 1. Conto corrente 2. Conto capitale 3. Conto finanziario Partita doppia: In assenza di errori il saldo dei tre conti è nullo (la variazione nelle riserve compensa automaticamente). Nota: 1 + 2 saldo del movimento dei beni 3 (senza riserve) saldo movimenti di capitale
Prima dell entrata nell EMU La bilancia dei pagamenti aveva due soli conti: Partite correnti (PC): 1+2 Movimenti di capitale (MK): 3 meno variazione riserve Formalmente, con l unificazione monetaria, non si contabilizzano più gli scambi tra i paesi membri Ma gli squilibri reali (dovuti al diverso ritmo di sviluppo) rimangono e possono aggravarsi Viene meno la possibilità di aggiustamenti attraverso la svalutazione del cambio
Equilibrio pieno Partite correnti PC=0 le partite correnti sono in equilibrio PC>0 (PC<0) sono in surplus (deficit) Movimenti di capitale MK=0 movimenti di capitale in equilibrio MK>0 (PC<0) sono in surplus (deficit) Equilibrio pieno: se PC=0, MK=0 BP=0 Un equilibrio pieno è un equilibrio, ma un equilibrio della bilancia dei pagamenti non è necessariamente pieno (es. PC=5, MK=-5)
L obiettivo dei conti esteri Squilibrio nella bilancia dei pagamenti = una posizione di avanzo o di disavanzo. Deficit: si genera un deflusso di capitali, che potrebbe comportare problemi di crescita nel lungo periodo Surplus: si genera un afflusso di capitali, con effetti futuri negativi per il pagamento di interessi a non residenti Il pareggio della bilancia dei pagamenti è un obiettivo macroeconomico di lungo periodo.
Crescita e sviluppo Crescita: aumento del reddito e della ricchezza materiale di un paese Sviluppo processo più generale che, oltre alla crescita economica, comprende altre trasformazioni economiche e sociali e un miglioramento delle condizioni di vita processo di ampliamento delle possibilità di scelta delle persone
Reddito (PIL) e felicità Il reddito (pro capite) è un criterio imperfetto di misura delle possibilità di scelta, in quanto: Il reddito è un mezzo e non un fine Un reddito elevato non assicura un elevato sviluppo umano Il capitale umano è decisivo per le prospettive di crescita Il reddito medio pro capite non informa della distribuzione del reddito
Reddito (PIL) e felicità Il reddito (pro capite) è un criterio imperfetto di misura delle possibilità di scelta, in quanto: Il reddito è un mezzo e non un fine Un reddito elevato non assicura un elevato sviluppo umano Il capitale umano è decisivo per le prospettive di crescita Il reddito medio pro capite non informa della distribuzione del reddito
Sviluppo umano Lo Sviluppo Umano può essere misurato tramite una batteria di indicatori relativi a Speranza di vita alla nascita Alfabetizzazione degli adulti e anni medi di scolarità Reddito pro capite in dollari (alla parità dei poteri di acquisto, cioè valutato in base al cambio teorico che assicura la parità dei poteri di acquisto)