Nome file: Symposium Bellinzona 24.9.2010 Il plurilinguismo in Svizzera è un dato di fatto, e comporta naturalmente un intensa attività di tra le lingue nazionali. Ma esistono casi più complessi, come la compresenza in un testo di una lingua standard e della sua varietà dialettale. Max Frisch, per esempio, nel Wilhelm Tell für die Schule, usa il tedesco e lo Schwytzerdütsch, che Enrico Filippini ha tradotto in dialetto locarnese. Una soluzione che a me pare discutibile. Un caso più attuale e interessante è a mio avviso l utilizzo di formulazioni mistilingui con il fenomeno del code-switching nel romanzo di Hansjörg Schneider, Hunkeler und die goldene Hand (Hunkeler e la mano d oro), espressione puntuale di realtà multiculturali e multilingui a contatto. Alcuni esempi con le mie proposte, quelle del redattore e la soluzione adottata per la stampa: 1. originale, p. 163 Die Bäuerin war am Melken. ( ) «Wie geht s?», fragte sie, «wie läbt mir?» La contadina stava mungendo. ( ) «Come sta?», chiese, ««wie läbt mer*?» * Nota: wie läbt mer?( Wie lebt man?) Come va la vita? L autore sottolinea il plurilinguismo e il mistilinguismo della regione alsaziana. Quindi ho ritenuto opportuno conservare tale specificità, fornendo di volta in volta la delle frasi dialettali in nota a stampa, p. 144 La contadina stava mungendo. ( ) «Come sta?», chiese*. * Nota: In alcuni punti della conversazione l autore sottolinea il multilinguismo della regione alsaziana intercalando nel parlato il tedesco, lo Schwitzerdütsch e il francese. Per non appesantire la si è preferito rinunciare all oscillazione tra il tedesco e la sua variante svizzera. *************************************************************** 2. originale, p. 164 Die Bäuerin war am Melken. ( ) «Pas de quoi, nid de Red wärt. Es rentiert nicht. Aber schön ist er schon». 1
«Pas de quoi, nid de Red wärt*. Non rende. Ma è bello». * Nota: nid de Red wärt (Nicht der rede wert) Nemmeno a parlarne a stampa, p. 144 «Pas de quoi, nemmeno a parlarne. Non rende. Ma è bello». ******************************************************** 3. originale, p. 165 Die Bäuerin war am Melken. ( ) «( ) Wir machen damit unsere Äcker kaputt. Mais qu est-ce qu on veut, Monsieur? S goht nömm andersch. Und dann kommen junge Leute aus der Stadt ( )». «( ) Così distruggiamo i nostri campi. Mais qu est-ce qu on veut, monsieur? S goht nümm andersch*. Poi arriva gente giovane dalla città ( )». * Nota: S goht nümm andersch (Es geht nicht mehr anders) Non si può più fare altro a stampa, p. 146 «( ) Così distruggiamo i nostri campi. Mais qu est-ce qu on veut, monsieur? Non si può fare altro. Poi arriva gente giovane dalla città ( )». ************************************************* 4. originale, p. 186 (Die Bäuerin) «Si tüen niemerem nüt», sagte die Frau, «die sind harmlos. Junge leute, comme nous dans le temps». «Si tüen niemerem nüt *», disse la moglie, «sono innocui. Gente giovane, comme nous dans les temps». * Nota : Si tüen niemerem nüt (Sie machen niemandem etwas) Non fanno male a nessuno 2
a stampa, p. 163 «Non fanno male a nessuno», disse la moglie. «Gente giovane, comme nous dans les temps». 5. originale, p. 187 (Der Bauer) «Was wottsch? Mit der Rente geht es knapp ( )» «Was wottsch*? Con la pensione ci si sta appena (...)». * Nota: Was wottsch? (Was willst du?) Che vuoi? a stampa, p. 164 «Che vuoi? Con la pensione ci si sta appena». ******************************************************* 6. originale, p. 205 (Yvonne, proprietaria di un osteria e di un negozio di generi vari) «( ) sie kann einfach nicht sterben. Le bon Dieu wott si noni». «( ) non riesce a morire. Le bon Dieu wott si noni*». * Nota : wott si noni (will sie nicht) non la vuole a stampa, p. 179 «( ) non riesce a morire. Le bon Dieu non la vuole». 7. originale, p. 205 (Yvonne, proprietaria di un osteria e di un negozio di generi vari) 3
«( ) Gestern sind sie weggefahren. Was hetter agschtellt? Was hat er verbrochen?» «( ) Se ne sono andati ieri. Was hetter agschtellt? Cos ha combinato*?» * Nota: la donna pone la domanda due volte, in dialetto e in tedesco a stampa, p. 179 «( ) Se ne sono andati ieri. Cos ha combinato?» 4
E ora un altro caso di natura diversa. Nel romanzo di Hansjörg Schneider Das Paar im Kahn (in uscita con il titolo Hunkeler e l amuleto), il procuratore Suter, uomo educato e perbene, usa la parola francese bredouille per evitare il termine volgare «Scheiße». Ma in francese bredouille ha questi significati: smacco, sconfitta, a mani vuote, con le pive nel sacco. Il commissario Hunkeler sa il francese, ma non capisce la parola nell accezione di Suter. Il contesto gli permette tuttavia di intuirne il senso. p. 120 «Wir wissen einiges über Sie», sagte Suter. Wir können Sie ziemlich tief in die Bredouille bringen». «Sappiamo alcune cose di lei», disse Suter. «Possiamo trascinarla nella bredouille fino al collo». ***************************** «Was heißt eigentlich Bredouille?» fragte Hunkeler. «Ich kann gut Französisch. Aber ich weiß nicht genau, was das Wort bedeutet». «Cosa vuol dire bredouille?» chiese Hunkeler. «Il francese lo so bene. Ma non conosco il significato preciso di questa parola». p. 122 Hunkeler zuckte mit den Achseln. Er wußte, er war tief in der Bredouille, was das auch immer heißen mochte. Er steckte in der Scheiße. Hunkeler scrollò le spalle. Sapeva di essere nella bredouille fino al collo, o come cavolo si diceva/qualunque cosa volesse dire. Era nella merda. p. 147 «( )Wir dürfen uns von diesen Mafiosi nicht in die Bredouille bringen lassen ( )» «( ) Non possiamo lasciarci trascinare nella bredouille da questi mafiosi. ( )» p. 232 «( ) Ich sage Ihnen das in aller Freundschaft, wie es sich für langjährige Mitarbeiter gehört. Sie stecken zutiefst in der Bredouille». 5
«( ) Glielo dico in tutta amicizia, come è giusto per vecchi colleghi come lei. È nella bredouille fino al collo». Quale soluzione adottereste voi come traduttori o redattori? 6
E da ultimo, quattro esempi di come si può lavorare bene insieme, con vantaggio reciproco: Joseph Roth, Im Bistro nach Mitternacht Nizza (1925) 1. Il redattore propone una soluzione diversa. Dopo la discussione, si torna alla proposta del traduttore: Nizza sieht so aus, als wäre es von den Autoren der Gesellschaftsromane begründet und von ihren Helden belebt worden Traduttore: Nizza sembra uscita dai romanzi di società e popolata dai loro eroi. Redattore: Nizza sembra l abbiano fondata gli autori dei romanzi di società e popolata con i loro eroi. A stampa: Nizza sembra uscita dai romanzi di società e popolata dai loro eroi. 2. Il redattore individua un errore di e il traduttore, riconoscente, ringrazia (come si può commettere un errore simile, quando si conosce a memoria la canzone di De Andrè La guerra di Piero? Ma bisogna imparare a perdonarsi): Ein Verfasser diktierte eine Welt in die Schreibmaschine und siehe da! - sie war, sie ist, sie geht spazieren, spielt Roulette, tanzt Java und nimmt Seebäder Traduttore: Un autore ha dettato un mondo alla macchina da scrivere, - e guarda un po! - quel mondo è nato, esiste, va a passeggio, gioca alla roulette, intreccia danze giavanesi e fa bagni di mare. Redattore: Un autore ha dettato un mondo alla macchina da scrivere, - e guarda un po! - quel mondo è nato, esiste, va a passeggio, gioca alla roulette, danza la giava e fa bagni di mare. A stampa: Un autore ha dettato un mondo alla macchina da scrivere, - e guarda un po! - quel mondo è nato, esiste, va a passeggio, gioca alla roulette, danza la giava e fa bagni di mare. 3. Il traduttore accetta una proposta diversa del redattore: Hier siehst du lauter Edelgeschöpfe. An ihren goldenen Wiegen standen gutbezahlte Domestiken. Traduttore: Qui non vedi altro che nobili creature. Accanto alle loro culle d oro stava una servitù ben pagata. Redattore: Qui non vedi altro che nobili creature. Accanto alle loro culle d oro vegliava una servitù ben remunerata. 7
A stampa: Qui non vedi altro che nobili creature. Accanto alle loro culle d oro vegliava una servitù ben remunerata 4. Dopo il controllo del redattore e la discussione, il traduttore rilegge le bozze e trova un errore che era sfuggito a entrambi: Es ist wunderbar, in so guter Gesellschaft zu leben, die bei Tag nackt und abends im Smoking ist, abgebrannt und hygienisch, sauber und gut erzogen, aus Papier und dennoch aus Fleisch und Blut, ohne die Laster, welche eine Folge der Arbeit sind und so tugendhaft, daß sie vom Herrn selbst genährt werden, obwohl er sie nicht nach seinem Angesicht erschaffen hat Traduttore e redattore: È meraviglioso vivere in una così buona società, nuda di giorno e in smoking di sera, asettica e cotta dal sole, pulita e beneducata, di carta eppure in carne e ossa, priva dei vizi che sono una conseguenza del lavoro, e così ricca di virtù che è Dio stesso a nutrirla, anche se non l ha creata a sua immagine... Ultima lettura del traduttore, poi a stampa: È meraviglioso vivere in una così buona società, nuda di giorno e in smoking di sera, asettica e cotta dal sole, pulita e beneducata, di carta eppure in carne e ossa, priva dei vizi che sono una conseguenza del lavoro, e così ricchi di virtù che è Dio stesso a nutrirli, anche se non li ha creati a sua immagine... Reggio Emilia, 12 settembre 2010 Gabriella de Grandi 8