CUNEO scheletrico-franca, fase tipica CNO1

Documenti analoghi
TETTO FRATI limoso-grossolana, fase tipica TTF1

SALASCO franco-grossolana, fase tipica SLS1

AGOGNA scheletrico-franca, fase tipica AGO1

LOMBARDORE franco-fine, fase tipica LOM1

Regione Friuli Venezia Giulia azienda dimostrativa MAURO ZANONE. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Mauro Zanone

ODALENGO limoso-fine, fase tipica ODA1

IPLA spa - Settore Suolo 2 Sistema Informativo Pedologico

Regione Lombardia azienda dimostrativa REBOLLINI. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Rebollini. area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA

ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI AGRONOMO E FORESTALE

24 novembre 2009 NITRATI E FITOFARMACI: LA CAPACITA PROTETTIVA DEI SUOLI IN PIEMONTE

Regione Lombardia azienda dimostrativa ARISI. Localizzazione. azienda agricola dimostrativa Arisi. area di progetto I SUOLI DELL AZIENDA

Pian della Mussa (Valle di Ala di Stura)

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale

Il suolo: le sue caratteristiche e i rapporti con la vegetazione

Capacità protettiva dei suoli Studio pedologico nelle aree di salvaguardia

Terreno naturale e terreno agrario. rappresenta la successione degli orizzonti che costituiscono il terreno

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole

ANALISI ED ELABORAZIONE DATI CARTOGRAFICI PER DEFINIZIONE DEL RISCHIO DI RUSCELLAMENTO

La fertilità chimica

SUOLI dell EMILIA-ROMAGNA dove trovare i dati informativi

SUOLI VITATI TRENTINI E GESTIONE DELL IRRIGAZIONE Settimana Nazionale della Bonifica e dell Irrigazione Mezzocorona, 3 maggio 2016

SCHEDA ANOMALIA 28 BG

Per favore non scrivere su questi fogli!

Scheda di dettaglio, unità di Rete 3_10_N

PIANO STRATEGICO. QUADERNO n. 6 VOLVERA e la CARTA dei SUOLI del Piemonte. COMUNE di VOLVERA PROGETTISTI: Arch. Flavia BIANCHI Arch.

Scheda di dettaglio, unità di Rete 2_2

COMUNE DI SAN VERO MILIS

GLOSSARIO. Calcare attivo (Determinazione col metodo Drouineau-Gallet)

CARATTERIZZAZIONE PEDOLOGICA E IDROLOGICA DI UN CAMPO SPERIMENTALE LOCALIZZATO PRESSO L AZIENDA COTTI DI PILASTRO (PR)

MARTINI SABBIE. PER CAMPI DA GOLF PRODUTTORI TAPPETO ERBOSO COSTRUTTORI E MANUTENTORI Professional Green

RELAZIONE SPECIALISTICA

I suoli in Valle d Aosta: vulnerabilità e valutazione della propensione al dissesto

INDAGINI GEO-ELETTRICHE

IL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE

Schede di progetto. Comune di Boltiere. Comune di Bonate Sotto. Comune di Dalmine. Comune di Filago. Comune di Madone. Comune di Osio Sopra

Nitrati e irrigazione

Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione

COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO

Lavori di metà marzo. Muggia, 16 marzo 2015

SCHEMA IDRICO DEL FLUMINEDDU PER L ALIMENTAZIONE IRRIGUA DELLA MARMILLA E DELLE AREE CONTERMINI DEL MANDROLISAI E SARCIDANO

MATERIALE PER LO SVOLGIMENTO DEL PIANO DI CONCIMAZIONE DELLE COLTURE AGRARIE

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA

LOTTA ALLE ZANZARE ASSOCIATA ALLE PRATICHE AGRONOMICHE IPLA SpA Torino A cura di Igor Boni

Gestione della fertilizzazione nel sistema colturale mais-loiessa (WP2)

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione

Progetto RiduCaReflui

POLO N. 5 BONDENO, SETTEPOLESINI

VALUTAZIONE DELLA CAPACITA PROTETTIVA E DEL RISCHIO DI PERCOLAZIONE DELL AZOTO DEI SUOLI DEI 100 COMUNI DELL ALTA PIANURA

Funzione delle matrici minerali nei substrati di coltivazione Laura Crippa e Patrizia Zaccheo

Settembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

La crosta terrestre è la parte solida del nostro pianeta.

L utilizzo del compost in frutticoltura: effetti sulla fertilità del suolo e sul comportamento vegeto-produttivo delle piante

Nuovo porto Turistico di Cecina MONITORAGGIO. Caratterizzazione granulometrica tratto di mare antistante la foce del Fiume Cecina

Studio G E O E C O S Dott. Geol. G. MENZIO. Programmazione Territoriale-Geotecnica-Idrogeologia. Sede : Via Cavour 34 - SAMPEYRE (CN)

IRRIGAZIONE: Somministrazione di acqua in modo artificiale. Vantaggi: 1 incremento delle rese

Argilla con radici e piccoli resti di laterizi 0.60

LE ACQUE SOTTERRANEE

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Piano di concimazione

Analisi suolo e sottosuolo

A cura di Marco Acutis 1 Angelo Basile 2 Stefano Brenna 3 Fabio Terribile 4. Foto a cura di Archivio fotografico ERSAF

CARTA DELLA CAPACITÀ PROTETTIVA E DEL RISCHIO DI PERCOLAZIONE DELL AZOTO DEI SUOLI DELLA PIANURA VENETA

La coltivazione dell ulivo nel savonese

Glossario. Scheletro solido: insieme dei granuli

2. La fertilità dei suoli 1

Evento alluvionale del 12/13 Novembre 2014

RELAZIONE AGRONOMICA PEDOLOGICA

GESTIONE DEI CONCIMI AZOTATI IN CEREALICOLTURA. sperimentazione su riso

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.

GUIDA. Workshop Il ruolo dell agricoltura nella prevenzione del dissesto idrogeologico Predappio (FC) 28 ottobre 2016

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica

L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale

(Progetto ASI) ATLANTE DEI SUOLI D ITALIA

Il bilancio idrico. L equazione del bilancio idrico e' molto utilizzata negli studi idrologici e nella programmazione e gestione delle risorse idriche

MANUALE OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLO STUDIO PEDOLOGICO E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI UTILIZZAZIONE DEI FERTILIZZANTI E

LA PIANIFICAZIONE ENERGETICA TERRITORIALE CON X-Land. Ginaldi Fabrizio, Franco Rosa

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Lo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi.

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile

CARTA DELL UNITÀ SUOLO-PAESAGGIO

Elementi idromorfologici: indice di alterazione del regime idrologico (IARI)

Lago Nero Report 2006

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME

Fasi operative di un lavoro di zonazione viticola Indagine preliminare Cartografia di base dati climatici e notizie storiche

PEDOLOGIA. Isuoli -definizione

L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia. Remedello

CORSO DI ECOLOGIA APPLICATA

CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA. Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Osservatorio Nazionale Pedologico e per la Qualità del Suolo Agricolo e Forestale

Prova di utilizzo di concimi azotati addizionati con zeoliti in risaia

Monitoraggio fiume Arno

ALLEGATO 2 SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque

ISBN

CAMPIONAMENTO DEL SUOLO

Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE

L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali

Transcript:

CUNEO scheletrico-franca, fase tipica CNO1 Distribuzione geografica e pedoambiente E' diffusa nella parte sinistra del conoide dello Stura di Demonte, nel tratto fra il suo sbocco in pianura e Centallo (CN), nell'areale compreso tra i corsi dello Stura e del Gesso ed in destra Gesso, a sud e ad est della città di Cuneo ed allo sbocco della valle Ellero; più limitatamente è presente in una fascia disposta da sud a nord, situata ad est di Saluzzo (CN). Per quanto riguarda la morfologia questo suolo è presente su una parte moderatamente acclive del conoide di Stura - Gesso, a contatto con quello di Grana, entrambi interessati da apporti recenti di rii e canali irrigui con acque e sedimenti provenienti dai retrostanti affioramenti di rocce calcaree; nei pressi di Saluzzo è posto sulla parte residuale del vecchio conoide del Varaita. L'uso del suolo è caratterizzato soprattutto da praticoltura e maiscoltura nel cuneese meridionale; nelle aree più ghiaiose sono rilevanti la coltura del fagiolo e la frutticoltura, presente soprattutto nel Saluzzese. Questo suolo è stato riconosciuto nelle seguenti unità cartografiche: U0082, U0470, U0522, U0523, U0535, U0557. Descrizione sintetica Proprietà del suolo: il suolo è caratterizzato da una permeabilità elevata e buona disponibilità d'ossigeno per la tessitura molto ricca in sabbie (mediamente >50%) e in scheletro, povera in argilla. La profondità utile allo sviluppo radicale è considerevolmente ridotta a causa delle ghiaie. Le falde sono molto profonde. Profilo: il topsoil, di colore bruno (10YR), ha tessitura franca o franco - sabbiosa e ph subacido o neutro, la presenza delle ghiaie è molto variabile in funzione dell'azione fluviale, che ha portato in tempi diversi ciottoli di dimensioni molto variabili (dal centimetro al decimetro) e dell'azione antropica che spesso ha portato a notevoli spietramenti. Il subsoil, di colore bruno con sfumature maggiormente rossastre (10YR - 7,5YR), ha tessitura franca o franco - sabbiosa con una percentuale d'argilla di 5-10 punti percentuali maggiore rispetto al topsoil, la reazione tende alla neutralità e la presenza di ghiaie è notevole (>40%). A circa 100-150 cm vi è il contatto con il substrato ghiaioso inalterato, rappresentato dalle ghiaie di Stura, del Gesso o di Varaita. Classificazione Soil Taxonomy: Inceptic Hapludalf, loamy-skeletal, Legenda Carta dei Suoli: Alfisuoli di pianura ghiaiosi (skeletal, fragmental, over) Regime di umidità: Regime Udico Regime di temperatura: Regime Mesico IPLA spa - Settore Suolo 1 Sistema Informativo Pedologico

Descrizione del pedon rappresentativo Profilo: PEVE0039 Localizzazione: CUNEO Pendenza: 0 Uso del suolo: Prati permanenti irrigui Litologia: Pietre (500-250 mm); Il suolo è stato descritto allo stato umido. 0-30 cm ; umido; colore bruno scuro (10YR 3/3); colore subordinato bruno giallastro scuro (10YR 3/4); tessitura franco-sabbiosa; scheletro comune di forma subarrotondata con dimensioni medie 30 mm e dimensioni massime 60 mm, leggermente alterato; struttura poliedrica subangolare media di grado debole; radici comuni di dimensioni medie 2 mm e dimensioni massime 4 mm; moderatamente resistente; cementazione molto debole; non adesivo; non plastico; non calcareo; limite inferiore chiaro ed ondulato. 30-65 cm; umido; colore bruno giallastro scuro (10YR 3/4); colore subordinato bruno (7,5YR 4/3); tessitura franca; scheletro abbondante di forma subarrotondata con dimensioni medie 50 mm e dimensioni massime 300 mm, leggermente alterato; struttura poliedrica subangolare media di grado moderato; radici poche di dimensioni medie 1 mm e dimensioni massime 2 mm; moderatamente resistente; cementazione molto debole; debolmente adesivo; debolmente plastico; non calcareo; presenza di poche pellicole d'argilla; limite inferiore graduale ed ondulato. 65-100 cm; umido; colore bruno forte (7,5YR 4/6); colore subordinato rosso giallastro (5YR 4/6); tessitura francosabbiosa; scheletro abbondante di forma subarrotondata con dimensioni medie 70 mm e dimensioni massime 150 mm, alterato; struttura poliedrica subangolare media di grado moderato; radici poche di dimensioni medie 1 mm e dimensioni massime 1 mm; moderatamente resistente; cementazione molto debole; debolmente adesivo; debolmente plastico; non calcareo; pellicole di argilla comuni; limite inferiore chiaro ed ondulato. 100-150 cm; umido; colore bruno forte (7,5YR 4/6); colore subordinato bruno forte (7,5YR 5/6); tessitura sabbioso-franca; scheletro molto abbondante di forma subarrotondata con dimensioni medie 70 mm e dimensioni massime 250 mm, alterato; struttura incoerente; radici assenti; debole resistenza; cementazione molto debole; non adesivo; non plastico; non calcareo; limite inferiore sconosciuto. IPLA spa - Settore Suolo 2 Sistema Informativo Pedologico

Analisi chimico-fisiche del pedon rappresentativo Ap AB(E Bt BC Limite superiore 0 40 70 110 Limite inferiore 30 60 100 130 ph in H2O 6,6 6,6 6,8 7,3 Sabbia grossolana % 20,5 17,5 46,7 71,2 Sabbia fine % 25 30,3 20,3 16,7 Sabbia molto fine % Limo grossolano % 17,7 14,9 5,5 2,4 Limo fine % 30,4 25 12,2 6 Argilla % 6,4 12,3 15,3 3,7 CaCO3 % 0,0 0,0 0,0 0,0 C organico % 1,28 0,66 N % 0,28 C/N 5 Sostanza organica % 2,2 1,14 C.S.C. meq/100g 7,2 10,8 13,1 Ca meq/100g 4,08 7,79 9,62 Mg meq/100g 0,51 0,46 0,64 K meq/100g 0,09 0,1 0,12 Na meq/100g Fosforo assimilabile Saturazione basica % 65 77 79 Orizzonti diagnostici riconosciuti Epipedon ochrico ed orizzonte argillico poco espresso a causa dei pregressi fenomeni erosivi di origine fluviale. Sequenza e variabilità degli orizzonti genetici La sequenza tipica è Ap-AB-Bt-BC-C. Nei profili più espressi sono presenti gli orizzonti di transizione AB e BC, mentre in quelli più erosi il Bt è appena riconoscibile, anche perché in questo suolo la percentuale di argilla illuviale presente negli orizzonti Bt è bassa ed è variabile dal 6 al 18%; il colore di questo orizzonte è tendente al rosso (5YR) negli Alfisuoli più espressi, è più bruno negli altri. La presenza di ghiaie nell'orizzonte Ap è, come già ricordato, molto variabile a causa dei frequenti spietramenti. IPLA spa - Settore Suolo 3 Sistema Informativo Pedologico

Relazione con altre Fasi di suolo piemontesi Codice Fase Legenda Classificazione Tipi di relazione Descrizione della relazione APP1 ARE2 ARE1 PTV3 TTP1 OBS2 PTV1 PTV2 Data aggiornamento 13-04-2010 Grado di fiducia Buono loamy-skeletal, Inceptic Hapludalf, coarse-loamy over sandy-skeletal, Inceptic Hapludalf, coarse-loamy over sandy-skeletal, Typic Argiudoll, loamy-skeletal, mixed, acid, CUNEO tipica (CNO1) caratterizzata da una maggiore saturazione in basi. ARE' fase tipica (ARE1) presente nei pressi di Borgo d'ale (VC) i cui depositi di origine derivano però dalla Dora Baltea. CUNEO fase tipica (CNO1) non presenta un orizzonte calcico in profondità Fase Associata Origine e nome della fase Principale città del cuneese posta alla confluenza tra i torrenti Stura e Gesso. Note IPLA spa - Settore Suolo 4 Sistema Informativo Pedologico

Stima delle qualità specifiche Disponibilità di ossigeno Buona - La tessitura grossolana e la presenza di ghiaie facilitano un veloce smaltimento delle acque da parte di questi suoli. Fertilità ed equilibrio nutrizionale Buona - Radicabilità Ridotta a causa della diffusa ghiaiosità presente spesso già all'interno dell'orizzonte superficiale. Capacità in acqua disponibile (AWC) 160 mm Rischio di incrostamento superficiale <1,2 - Le tessiture grossolane caratterizzano questo suolo. Rischio di deficit idrico Moderato rischio di deficit idrico - Sono necessarie irrigazioni frequenti. Lavorabilità Moderata - Eccesso di ghiaie anche nell'orizzonte superficiale. Tempo di attesa <=3 giorni - Percorribilità Buona - Capacità protettiva nei confronti delle acque di superficie Capacità protettiva alta e basso potenziale di adsorbimento - Capacità protettiva nei confronti delle acque profonde Capacità protettiva moderatamente bassa e basso potenziale di adsorbimento - La pietrosità infatti permette una facile infiltrazione di inquinanti in profondità. Attitudine allo spandimento dei liquami Bassa - Capacità d'uso Terza Classe di Capacità d'uso - sottoclasse s1 - Alterazione delle proprietà chimico-fisiche Arature profonde favoriscono la risalita in superficie di ghiaie che peggiorano le caratteristiche del suolo. Cenni sulla gestione di suoli Le caratteristiche pedemontane del clima, il rischio di deficit idrico estivo e l'eccesso di ghiaiosità limitano le produzioni della maggior parte delle colture. Senza una adeguata irrigazione infatti la coltura del mais, la praticoltura e gli erbai da foraggio ottengono risultati non soddisfacenti. Ultimamente si sono fortemente espanse le colture del fagiolo e del pisello in pieno campo. Dal punto di vista forestale e dell'arboricoltura da legno si tratta di suoli adatti a molte specie. Coltivazioni intensive di frutta o di mais possono creare problemi di inquinamento per l'alta permeabilità dei suoli, anche se i tempi di discesa fino alle falde sono lunghi. IPLA spa - Settore Suolo 5 Sistema Informativo Pedologico