Tutela della Salute dello Sportivo: Obblighi del Dirigente

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Tutela della Salute dello Sportivo: Obblighi del Dirigente Laudizio Michele Delegato Regionale F.M.S.I. Molise Campobasso 11 - Novembre - 2016

Scopi del controllo sanitario Verificare l efficienza fisica dell individuo. Identificare soggetti che hanno anomalie, patologie per cui l attività fisica li esporrebbe ad ulteriori rischi per la salute (aggravamento dello stato di malattia, morte improvvisa, traumi, incidenti ) non idonei assoluti o relativi. Identificare patologie pregresse e/o in atto, che pur non condizionando in termini assoluti o relativi la concessione di idoneità, risultano meritevoli di attenzione clinica, avviando azioni terapeutiche e/o di monitoraggio. Identificare fattori predisponenti e di rischio per patologie (familiarità, soprappeso, obesità, diabete, dislipidemie, fumo, alcool, sedentarietà ) onde attivare un opera di prevenzione primaria. Avviare, quando possibile, ad altro tipo di attività sportiva individui che hanno patologie, anomalie per cui un determinato sport è interdetto.

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA (in GU 7 dicembre 1947) con le modifiche apportate dalle Leggi costituzionali 9 febbraio 1963, n. 2, 22 novembre 1967, n. 2, 18 ottobre 2001, n. 3, 23 ottobre 2002, n. 1 Articolo 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Articolo 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Articolo 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Articolo 117 (*) La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l Unione europea; diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all Unione europea; b) immigrazione; c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose; d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi; e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie; f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo; g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali; h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale; i) cittadinanza, stato civile e anagrafi; l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa; m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale; n) norme generali sull istruzione; o) previdenza sociale; p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane; q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale; r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell amministrazione statale, regionale e locale; opere dell ingegno; s) tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali.

Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l Unione europea delle Regioni; commercio con l estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.

Legge 1055 del 28/12/1950 Tutela sanitaria delle attività sportive Legge 26-ottobre-1971, n. 1099 Tutela sanitaria delle attività sportive Ambito di operatività (I beneficiari di questi interventi erano): a) Gli Atleti professionisti e gli Atleti dilettanti con retribuzione Individuale b) Gli Atleti Dilettanti senza alcuna remunerazione pecuniaria.(pugilato, atletica pesante, gare ciclistiche particolarmente gravose, sport motoristici, sport subacquei). Ambito di operatività: attività agonistico-sportive Attribuzione delle competenze della tutela sanitaria Veniva affidata la tutela alla FMSI, non in maniera esclusiva, poiché l Alto Commissario per l igiene e sanità pubblica si riservava il potere insindacabile di affidare l incarico anche a qualche altra associazione medico sportiva. Attribuzione delle competenze della tutela sanitaria Alle Regioni con contenuti e finalità in linea con i criteri di massima fissati dal ministero della Sanità con il concorso delle regioni. Disciplina di accesso alle singole attività sportive (Limite anagrafico per l ammissione alle gare agonistiche) Compimento del 15 anno di età. Disciplina di acceso alle singole attività sportive Età, sesso, ed accertamenti definiti con provvedimenti regolamentari.

Operatori Il controllo veniva effettuato dalle Commissioni medico sportive, in ambulatori o centri di medicina dello sport. Costo Ricade sul soggetto. Nessuno intervento finanziario da parte dello stato Operatori Individuati dalle Regioni.( In deroga: Ufficiali sanitari, medici condotti, medici scolastici, medici della FMSI, preferenza per quelli con qualificazione in campo medico-sportivo). Esercizio in Centri di Medicina dello Sport Costo Gratuità (eccezione per coloro che svolgono professionalmente attività agonistica). Corsi di Medicina dello Sport e corsi per massaggiatori sportivi Corsi di Medicina dello Sport e corsi per Massaggiatori sportivi Sanzioni Ammenda da 50000 a 500000 lire, oltre a sanzioni di carattere sportivo. Doping Sanzioni amministrative

- NORMATIVE NAZIONALI - Tutela Sanitaria delle Attività Sportive Legge 6 ottobre 1971 n.1099 - Tutela sanitaria delle attività sportive. Legge 23 dicembre 1978 n. 833 - Istituzione del servizio sanitario nazionale (Art.2 - obiettivi e Art. 14 - competenze tutela sanitaria delle attività sportive e medicina dello sport). Legge 23 marzo 1981, n.91 Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti. D.M. 18 febbraio 1982 Norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva agonistica. Circolare Ministero Sanità 31 gennaio 1983 n.7 - D.M. 18 febbraio 1982 - Norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva agonistica. D.M. 28 febbraio 1983 - Norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva non agonistica. D.M. 28 febbraio 1983 Integrazione e rettifica al D.M. 18 febbraio 1982, concernente norme per la tutela sanitaria dell attività sportiva agonistica. Legge 16 marzo 1987 n.115 Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito; l art.8 prevede l abilitazione del diabetico all attività sportiva. Legge 25 marzo 1985, n.106 Disciplina del volo da diporto o sportivo. D.M. 27 settembre 1985 Modificazioni all allegato annesso alla legge 25 marzo 1985, n.106 concernente la disciplina del volo da diporto o sportivo. D.P.R. 5 agosto 1988, n.404 Regolamento di attuazione della legge 25 marzo 1985, n.106, concernente la disciplina del volo da diporto o sportivo.

Decreto Ministero dei Trasporti e della Navigazione 15 settembre 1995 Requisiti psicofisici per conseguire e mantenere in esercizio licenze ed attestati aeronautici. D.M.S. 7 agosto 1997 Tariffe delle visite mediche e delle prestazioni specialistiche e di laboratorio per l accertamento dell idoneità psicofisica al volo. D.M.S. 8 agosto 1997 Visite mediche di accertamento dell idoneità psicofisica per conseguire e mantenere in esercizio licenze ed attestati aeronautici (allegati uffici del Sr. As. S. ai naviganti che effettuano le visite). D.M.S. 4 marzo 1993 Determinazione dei protocolli per la concessione dell idoneità alla pratica sportiva agonistica alle persone handicappate. D.M.S. 13 marzo 1995 -. Norme sulla tutela degli sportivi professionisti. Circolare M.S. 18 marzo 1996, n.500.4/msp/cp/643 Linee guida per un organizzazione omogenea della certificazione di idoneità alla attività sportiva agonistica. D. Lvo 30 dicembre 1992, n. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n.421. D.L.vo 7 dicembre 1993, n. 517 Modificazione al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. D.M. 16 maggio1996 n. 413 Regolamento concernente la disciplina degli esami di idoneità nazionale all esercizio delle funzioni di direzione - inserisce la Medicina dello Sport quale disciplina autonoma nell area medica. P.S.N. 1998-2000.

D. Lvo 19 giugno 1999, n.229 Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, a norma dell articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n.419. D L.vo 28 luglio 2000, n.254 Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 19 giugno 1999, n.229. Legge 14 dicembre 2000 n.376 Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.(art.5 -Competenze delle regioni- Le Regioni, nell ambito dei piani sanitari regionali, programmano le attività di prevenzione e di tutela della salute nelle attività sportive, individuano i servizi competenti,avvalendosi dei dipartimenti di prevenzione, e coordinano le attività dei laboratori di cui all articolo 4, comma 3). D.M.S. 4 aprile 2001 Integrazione del Decreto Ministeriale 18 febbraio 1982, concernente norme per la Tutela Sanitaria dell Attività Sportiva Agonistica e del Decreto Ministeriale 13 marzo 1995, concernente norme sulla Tutela Sanitaria degli Sportivi Professionisti. Legge costituzionale 18 ottobre 2001 n.3 Modifiche al titolo V della parte seconda della costituzione -Art. 117- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 - Definizione dei livelli essenziali di assistenza. DPCM 28 novembre 2003 Modifica del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 Definizione dei livelli essenziali di assistenza, in materia di certificazioni. P.S.N. 2003-2005.

D.M.S. 2 Agosto 2005 Modifiche al decreto 4 aprile 2001, recante: Integrazione al decreto ministeriale 18 febbraio 1982, concernente norme per la tutela sanitaria dell attività sportiva agonistica e del decreto ministeriale 13 marzo 1995, concernente norme sulla tutela sanitaria degli sportivi professionisti. P.S.N. 2006/2008 Regolamento Sanitario (approvato il 9/5/2007 dalla Giunta Nazionale del CONI) all art. 5 recita: I Medici Sociali sono nominati dal Consiglio Direttivo del Sodalizio affiliato, tra gli iscritti alla F.M.S.I., preferibilmente specialisti in Medicina dello Sport (specialista in Medicina dello Sport ed iscritto alla F.M.S.I. quale Socio Ordinario in caso di Federazioni che praticano discipline a livello professionistico). DPR 9 luglio 2010, n.133 - Nuovo regolamento di attuazione della legge 25 marzo 1985, n.106, concernente la disciplina del volo da diporto o sportivo.- Legge 15 luglio 2011, n.111 Conversione in legge, con modificazioni del decreto-legge 6 luglio 2011, n.98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria. Legge 8 Novembre 2012 n.189 (Conversione in legge del D.L. 13 settembre 2012 n. 158) Decreto M.S. 24 Aprile 2013 - Disciplina della certificazione dell attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. Legge 9 agosto 2013 n.98 (Decreto del fare) Articolo 42-bis (ulteriore soppressione di certificazione sanitaria)

Legge 30 ottobre 2013 n.125 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n.101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Art.4 comma 10-septies. Decreto M.S. 8 agosto 2014 - Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l attività sportiva non agonistica. Nota esplicativa del decreto del Ministero della salute in data 8 agosto 2014 recante linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l attività sportiva non agonistica in data 17 giugno 2015.

Caratteristiche del Sistema di tutela sanitaria dello sportivo italiano Obbligatorietà Periodicità predefinita Presenza di accertamenti strumentali Effettuazione delle visite da parte di Specialisti in Medicina dello Sport, Soci aggregati FMSI, Medico di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. Tipologia delle visite per livello e disciplina sportiva.

I LIVELLO Attività sportiva non agonistica D.M.S. 24/04/2013 «Disciplina della certificazione dell attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita» - Art.3. Definizione di attività sportiva non agonistica. Certificazione.

Chi svolge Attività Sportiva non Agonistica Gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli organi scolastici nell ambito delle attività parascolastiche; Coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982; Coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti quella nazionale.

E richiesto Certificato di idoneità alla pratica di attività di tipo non agonistico Chi richiede il certificato: Società sportiva di appartenenza Scuola dove i soggetti sono iscritti. Chi lo rilascia Medico di medicina generale, il Pediatra di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, lo Specialista in Medicina dello Sport ovvero i Medici della FMSI. Periodicità Annuale

D.M.S. 24 aprile 2013 Art.3 Definizione di attività sportiva non agonistica. Certificazione 2. I praticanti di attività sportive non agonistiche si sottopongono a controllo medico annuale che determina l idoneità a tale pratica sportiva. La certificazione conseguente al controllo medico attestante l idoneità fisica alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico è rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport su apposito modello predefinito (allegato C). 3. È obbligatoria la preventiva misurazione della pressione arteriosa e l effettuazione di un elettrocardiogramma a riposo, refertato secondo gli standard professionali esistenti. 4. In caso di sospetto diagnostico o in presenza di patologie croniche e conclamate è raccomandato al medico certificatore di avvalersi della consulenza del medico specialista in medicina dello sport e, secondo il giudizio clinico, dello specialista di branca.

LEGGE 9 agosto 2013, n. 98 Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia (G.U. n. 194 del 20 agosto 2013) Art. 42 bis Ulteriore soppressione di certificazione sanitaria 1. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo la pratica sportiva, per non gravare cittadini e Servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni, è soppresso l obbligo di certificazione per l attività ludico-motoria e amatoriale previsto dall articolo 7, comma 11, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, e dal decreto del Ministro della salute 24 aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 169 del 20 luglio 2013.2. Rimane l obbligo di certificazione presso il medico o pediatra di base per l attività sportiva non agonistica. Sono i medici o pediatri di base annualmente a stabilire, dopo anamnesi e visita, se i pazienti necessitano di ulteriori accertamenti come l elettrocardiogramma.

LEGGE 30 ottobre 2013, n. 125 (in G.U. n. 255 del 30 ottobre 2013) - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. (13G00169) Art. 4 Disposizioni urgenti in tema di immissione in servizio di idonei e vincitori di concorsi, nonché di limitazioni a proroghe di contratti e all'uso del lavoro flessibile nel pubblico impiego 10- septies. All'articolo 42-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, il comma 2 è sostituito dal seguente: «2. I certificati per l'attività sportiva non agonistica, di cui all'articolo 3 del citato decreto del Ministro della salute 24 aprile 2013, sono rilasciati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport ovvero dai medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano. Ai fini del rilascio di tali certificati, i predetti medici si avvalgono dell'esame clinico e degli accertamenti, incluso l'elettrocardiogramma, secondo linee guida approvate con decreto del Ministro della salute, su proposta della Federazione nazionale degli ordini dei medici-chirurghi e degli odontoiatri, sentito il Consiglio superiore di sanità. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".

Linee Guida Ministero della Salute Chi deve fare il certificato gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall'orario di lezione coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni (ma che non siano considerati atleti agonisti) chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale Quali sono i medici certificatori il medico di medicina generale per i propri assistiti il pediatra di libera scelta per i propri assistiti il medico specialista in medicina dello sport ovvero i medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano Quando fare i controlli e quanto dura il certificato Il controllo deve essere annuale Il certificato ha validità annuale con decorrenza dalla data di rilascio Quali esami clinici sono necessari Per ottenere il rilascio del certificato è necessaria l'anamnesi e l'esame obiettivo con misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo effettuato almeno una volta nella vita. Per chi ha superato i 60 anni di età associati ad altri fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente. Anche per coloro che, a prescindere dall'età, hanno patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente. Il medico può prescrivere altri esami che ritiene necessari o il consulto di uno specialista; conserva la documentazione in cartaceo o sulla scheda informatizzata se M.G. o Pediatri di libera scelta.

L. n. 189 del 8-11-2012 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un piu' alto livello di tutela della salute. (GU n. 263 del 10-11-2012 - Suppl. Ordinario n.201) Art.7 Disposizioni in materia di vendita di prodotti del tabacco, misure di prevenzione per contrastare la ludopatia e per l attività sportiva non agonistica 11. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un attività sportiva non agonistica o amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante l obbligo di idonea certificazione medica, nonché linee guida per l effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.

II Livello Attività Sportiva agonistica Riferimento D.M.S. 18/02/1982 Norme per la tutela sanitaria dell attività sportiva agonistica (G.U. n. 63 del 5/3/1982). Circolare n. 7 del ministero della sanità del 31 gennaio 1983 D.M.S. 28/2/1983 Integrazioni e rettifica al decreto ministeriale 18/2/1982, concernente norme per la tutela sanitaria dell attività sportiva agonistica. D.M.S. 4/3/1993 Determinazione dei protocolli per la concessione dell idoneità alla pratica agonistiche alle persone handicappate (G.U. n. 64 del 18/3/1993). D.M.S. 2/8/2005 Modifiche al decreto 4/4/2001, recante: Integrazione al D.M. 18/2/1982, concernente norme per la tutela sanitaria dell attività sportiva agonistica e del D.M. 13/3/1995, concernente norme sulla tutela sanitaria degli sportivi professionisti (G.U. n. 196 del 24/08/2005).

L AGONISTA L agonista è colui che svolge l attività sportiva in maniera sistematica e/o continuativa, in forma organizzata e per il conseguimento di prestazioni sportive di elevato impegno psico-fisico. Le Federazioni Sportive Nazionali sono delegate ad identificare, codificare queste Figure. Circolare n. 7 M.S. 31 gennaio 1983

Soggetti Coloro che praticano attività sportiva agonistica I partecipanti ai Giochi sportivi studenteschi per accedere alle fasi nazionali E richiesto Certificato di idoneità specifica Chi richiede il certificato Società sportiva di appartenenza Scuola dove i soggetti sono iscritti

Chi lo rilascia Medici specialisti in medicina dello sport che prestino la propria attività presso i centri di Medicina Sportiva direttamente gestiti dalle AA.SS.LL. o presso strutture accreditate (o autorizzate) Periodicità Annuale per alcune discipline sportive Biennale per altre Non idoneità E previsto, nel termine di trenta giorni, ricorso alla commissione regionale

REGIONE MOLISE D.G.R. 16 Giugno 1983 n.2226 Tutela sanitaria dell attività sportiva agonistica Direttiva per l attuazione del D.M. 18/02/1982. Legge Regionale del Molise 3 marzo 1988, n. 5 Norme per la promozione dell educazione sanitaria e sportiva e per la tutela sanitaria delle attività sportive. D.G. R. 30 luglio 1996, n.2810 Direttiva per una organizzazione omogenea della certificazione di idoneità all attività sportiva agonistica. Piano Sanitario Regionale 1997/1999 pagine: 742 e 794. D.G.R. 12 aprile 1999, n.453 Decreto l.vo 30 dicembre 1992, n.502 esuccessive modificazioni ed integrazioni. Art. 8: Requisiti e procedure per l accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private e procedure per l autorizzazione all esercizio dell attività sanitaria. Assessorato Alle Politiche Sanitarie Prot. Sp/n.175 del 15 giugno 2001 Oggetto: Attività di Medicina dello Sport.

D.G.R. 29 luglio 2002, n.1187 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 recante Definizione dei livelli essenziali di assistenza Provvedimenti. D.G.R. n.1342 del 18/10/2004 D.P.C.M. 29 novembre 2001 Allegati 2A e 2B Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza. D.G.R. n.552 del 26/5/2008 Tavolo adempimenti e Comitato Permanente per la verifica dei LEA. Livelli ulteriori di assistenza. Provvedimenti. Decreto n.54 del 10/12/2012 Tavolo adempimenti e Comitato permanente per la verifica dei LEA. Patto per la salute 2010-2012. Livelli ulteriori di assistenza. Provvedimenti. D.G.R. n.124 del 16/2/2004 Trasferimento delle competenze in materia di tutela della salute nelle attività sportive dal servizio di Medicina territoriale Specialistica al Dipartimento di Prevenzione. D.G.R. 2 ottobre 2006, n. 1574 L.R. 03.03.1988, n. 5. Provvedimenti. D.G.R. 2 Aprile 2007, n. 377 L.R. 3 marzo 1988, n.5: ulteriori provvedimenti. D.G.R. 8 Aprile 2008, n.369 L.R. 3 marzo 1988, n.5. Autorizzazione.

L.R. 1 aprile 2005, n.9 Riordino del Servizio sanitario regionale D.G.R. 13 luglio 2006, n.936 Tariffario unico regionale dei compensi delle prestazioni rese nell esclusivo interesse dei privati dai sanitari dipendenti dai Servizi ed Unità Operative dell Area della Prevenzione dell Azienda Sanitaria Regionale AGGIORNAMENTO e REVISIONE. Pag. 11 Codice 2,30 Medicina dello Sport: a) esame ECG a riposo più urine 32,30; b) per tutte le altre certificazioni 86,15 D.G.R. 25 giugno 2007, n. 717 Requisiti per l accreditamento delle strutture sanitarie D.G.R. 30 luglio 2007, n. 905 Requisiti per l accreditamento delle strutture sanitarie. D.G.R. 4 novembre 2008, n.1135 Deliberazione di Giunta Regionale n.361/2007: Accordo tra Ministero della Salute, il MINISTERO dell Economia e delle Finanze e la REGIONE MOLISE sottoscritto in data 27 marzo 2007 Programma Operativo di Rientro Triennio 2007/2008/2009 Obiettivo 11.3 PROVVEDIMENTI Conferma Manuale di disciplina requisiti per l autorizzazione e l accreditamento delle Strutture Sanitarie PROVVEDIMENTI

Deliberazione del Consiglio Regionale 9 luglio 2008, n.190 Piano sanitario regionale Triennio 2008/2010 L.R. 26 novembre 2008, n.34 - Modifiche alla legge regionale 1 aprile 2005, n.9, ad oggetto: Riordino del Servizio sanitario regionale. Deliberazione della Giunta Regionale del 20 marzo 2009, n.282 Adozione di misure di partecipazione da parte del cittadino alla spesa sanitaria relativa alle prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del SSR ai sensi dell art.61, comma 21 della Legge n.133 del 6 agosto 2008 di conversione con modificazione del Decreto Legge 25 giugno 2008, n.112.

Deliberazione della Giunta Regionale 21 marzo 2011, n.158 Tariffario Unico Regionale dei compensi delle prestazioni rese nell esclusivo interesse dei privati dai sanitari dipendenti dai servizi ed unità operative dell area della prevenzione dell azienda sanitaria regionale. Aggiornamenti e revisione. Pag. 35 codice 2.24 - Medicina dello Sport Certificati Tabella A (Visita, Es Urine, ECG,) euro 30,94 Certificati rimanenti Tab. A e Tab B euro 51,56 Minori anni 18 e disabili sono esentati. DCA 29 settembre 2015 n.58 Tariffario Unico Regionale dei compensi delle prestazioni rese nell esclusivo interesse dei privati dai Sanitari dipendenti dai Servizi ed Unità operative del Dipartimento Unico di Prevenzione dell Azienda Sanitaria Regionale del Molise. Aggiornamenti e revisione. Pag. 7-8 Allegato «1» - codice 2.24 - Medicina dello Sport Certificati Tabella A (Visita, Es Urine, ECG,) euro 31,30 Certificati rimanenti Tab. A e Tab B euro 52,15 Minori anni 18 e disabili sono esentati.

D.G.R. n. 2810 del 30 Giugno 1996 Direttiva per una organizzazione omogenea della certificazione di idoneità sportiva agonistica Le novità: a) per i maggiorenni, una tariffa estremamente contenuta, onnicomprensiva di accertamenti previsti per legge e del conclusivo certificato; b) per i minorenni, gratuità delle prestazioni; c) un Libretto Sanitario Sportivo personale che avrebbe accompagnato l atleta in tutto il periodo agonistico e che sarebbe stato aggiornato ad ogni controllo periodico; d) i requisiti strutturali, strumentali e di personale per le strutture accreditate pubbliche e private; e) una modulistica per facilitare gli adempimenti da parte dei soggetti contemplati nella direttiva regionale; f) costituzione di un apposito Comitato di controllo Regionale per la Medicina dello Sport con due compiti essenziali: verifica dell attività del settore ed elaborazione dei dati epidemiologici emergenti da quest ultimo.

Adempimenti e compiti delle Società o Associazioni Sportive Funzioni delle UU.SS.LL. Compiti dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta Indirizzo per la Commissione regionale di Revisione degli Accertamenti Sanitari (art.7 L.R. 5/88) Indirizzo per la Commissione tecnico-consultiva (art.8 L.R. 5/88) Adempimenti delle scuole Adempimenti Comitati Regionali delle Federazioni Sportive Nazionali e degli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI Istituzione ed indirizzo per il Comitato di Controllo Regionale per la Medicina dello Sport Autorizzazione per ambulatori privati di Medicina dello Sport. Controllo e vigilanza Requisiti minimi degli ambulatori di Medicina dello Sport

Comitato di Controllo Regionale per la Medicina dello Sport Segnalò: Notevole evasione della certificazione Necessità di programmare l attività medico sportiva Necessità di campagne di informazione, sensibilizzazione, educazione sanitaria nel settore sportivo Constatò: disposizioni regionali disattese dalle UU.SS.LL. Auspicò: creazione di servizi adeguati alla quantità e alla qualità delle prestazioni Propose: l acquisto di un ergometro a manovella da parte di in una ASL analizzatori della composizione corporea screening ecocardiografico l informatizzazione dei servizi per monitorare l attività medico sportiva, elaborare calendari annuali per le visite di idoneità, raccogliere notizie epidemiologiche e quant altro

Costi prestazioni Medicina dello Sport In riferimento all attuale tariffario Visita medico sportiva 20,66 ECG 11,62 Step test 18,59 TEM 55,78 Es Urine 2,07 Spirografia 23,24 Visita ORL 20,66 Es Audiometrico 9,76 Visita neurologica 20,66 EEG 23,24 Visita Oculistica 20,66 Es Fondo oculare 7,75 Ecografia Ginecologica 30,99 Ecografia Mammaria Bil. 35,89 Cariotipo 91,96+80,05+2,58 Visita senologica 20,66 Costo Tab A 34,35 ( Acc. Comuni: Visita, Es. Urine, ECG) Tab B 76,18-113,37 (<35 - >35) Prestazione più costosa (Pugilato) Prima e successive visite: Femmina < 35 anni 441,04-243,21 >35 anni 478,23-280,40 Maschio < 35 anni 178,91-155,67 >35 anni 216,10-192,86 Attuale ticket Tab A basale 15,49 Tab B e altre della Tab A 25,82

D.G.R. 2 ottobre 2006, n. 1574 L.R.03.03.1988, n. 5. Provvedimenti. D.G.R. 2 Aprile 2007, n. 377 L.R. 3 marzo 1988, n.5: ulteriori provvedimenti. D.G.R. 8 Aprile 2008, n.369 L.R. 3 marzo 1988, n.5. Autorizzazione.

Rappresentazione grafica della struttura organizzativa dell attività Medico Sportiva nel territorio ASREM prevista dal Piano Sanitario Regionale 2008-2010.

III Livello Attività sportiva professionistica Riferimento Legge n. 91 del 23/3/1981 D.M.S. 13/3/1995 Norme per la tutela sanitaria degli sportivi professionisti (G.U. n. 98 del 28/4/1995)

I PROFESSIONISTI I professionisti sono gli atleti che svolgono l attività sportiva a titolo oneroso.

E richiesto Certificato di idoneità specifica Chi lo richiede La società sportiva Chi lo rilascia Specialisti in medicina dello sport che operano preso i centri pubblici o privati di Medicina dello sport autorizzati o accreditati dalle Regioni Periodicità Annuale

In aggiunta è richiesto Scheda sanitaria (accompagna l atleta per tutta la sua attività, alla cessazione del rapporto di lavoro è inviata al medico della federazione sportiva di appartenenza il quale ne garantisce la conservazione fino alla instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro) Cartella clinica (è conservata dal medico sociale per almeno dieci anni dopo la cessazione del rapporto di lavoro dell atleta professionista ; in copia, è consegnata esclusivamente all atleta) Chi le compila Il medico sociale (in possesso della specializzazione in medicina dello sport per i dipendenti) Il medico di fiducia (in possesso della specializzazione in medicina dello sport per gli Autonomi) Periodicità Semestrale Annuale Biennale

LEGGE 14/12/2000 n 376 DEFINIZIONE DI DOPING Legge 14/12/2000 n.376 Costituisce DOPING la somministrazione o l assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti

LEGGE 14/12/2000 n 376 I punti salienti possono essere così riassunti obiettivo primario: l attività sportiva è finalizzata alla promozione della salute individuale e collettiva in conformità al rispetto dei principi e dei valori richiamati dalla Convenzione di Strasburgo fornisce nuova definizione di doping ed istituisce una Commissione per la Vigilanza e il controllo sul Doping (C.V.D.) presso il Ministero della salute prevede reclusione (3 mesi- 3 anni) e multa (5-100 milioni lire) per il delitto di procacciamento, somministrazione, assunzione o favoreggiamento dell utilizzo di farmaci o sostanze dopanti ; adozione o sottoposizione a pratiche mediche dopanti, delitto di commercio illegale di farmaci e sostanze dopanti reclusione(2 6 anni) multa (10-150 milioni) circostanze aggravanti (danni, minore, dipendenti organismi sportivi) e pene accessorie (interdizioni esercizio professione)

LEGGE 14/12/2000 n 376 CONTRASSEGNO Legge 14/12/2000 n.376 importante l introduzione obbligatoria sulle confezioni di prodotti farmaceutici contenenti sostanze vietate per doping ben visibile e riportare la seguente avvertenza per chi svolge attività sportiva l uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping

WADA World Anti-Doping Agency Nel febbraio 1999 a Losanna il CIO convocò la prima conferenza mondiale anti-doping, nel corso della quale nacque l idea di affidare a un organismo super partes il potere di emanare normative in una materia tanto complessa; così nel novembre dello stesso anno sorse, sempre a Losanna, la WADA (in italiano AMA, Agenzia Mondiale Antidoping), un organismo indipendente, incaricato di promulgare un codice anti-doping e di proporre e aggiornare liste di sostanze e pratiche dopanti, che i vari governi nazionali sono tenuti a recepire

DEFINIZIONE DI DOPING Il doping è contrario ai principi di lealtà e correttezza nelle competizioni sportive, ai valori culturali dello sport, alla sua funzione di valorizzazione delle naturali potenzialità fisiche e delle qualità morali degli Atleti Con il termine doping si intende il verificarsi di una o più violazioni previste dal Regolamento dell attività antidoping

N.A.D.O. ORGANIZZAZIONE ANTIDOPING NAZIONALE L ente cui viene riconosciuta la massima responsabilità in materia di adozione e attuazione del regolamento antidoping, direzione dei prelievi dei campioni, gestione dei risultati dei test e conduzione dei dibattimenti, sempre a livello nazionale. Se le competenti autorità pubbliche non hanno provveduto alla designazione, l ente responsabile sarà il Comitato Olimpico Nazionale secondo la normativa WADA in Italia il C.O.N.I. è la N.A.D.O. (l Organizzazione Nazionale Antidoping)

NUOVE STRATEGIE E NUOVA ORGANIZZAZIONE ALLA LOTTA AL DOPING DEL CONI-NADO effettuare controlli ordinari, senza preavviso in e fuori competizione stabilire un elenco mirato di sportivi di livello internazionale e nazionale da sottomettere a controlli (RTP) pianificare i controlli mirati (TDP)

NUOVE STRATEGIE E NUOVA ORGANIZZAZIONE ALLA LOTTA AL DOPING DEL CONI-NADO Dispositivo attuativo RTP e Whereabouts Fanno parte dell RTP (registrered testing pool) nazionale consultabile sul sito del CONI-NADO e comunicato agli interessati a cura delle FSN/DSA tutti gli atleti che rientrano in una delle categorie preventivamente definite (alto livello o con precedenti per doping) Le FSN/DSA devono fornire al Comitato per i Controlli Antidoping (CCA) con tempestività e precisione, gli elenchi aggiornati Gli atleti inseriti nell RTP devono fornire al CCA (tramite le rispettive federazioni) le informazioni per la reperibilità e per la localizzazione (Whereabouts) previste dalla WADA e dal CONI compilando il modulo F571-Whereabouts individuale.

DOPING CONTROL OFFICER DCO I controlli antidoping sono affidati ai DCO (secondo il codice WADA) In Italia essi sono medici iscritti alla FMSI, abilitati ad effettuare i controlli antidoping ed inseriti in apposito elenco predisposto dalla FMSI e approvato dalla Giunta Nazionale del CONI in coerenza con la normativa WADA. Tale elenco viene approvato anche dalla CVD uomini donne dati FMSI (2007) 27% 73% Totale 570

DOPING CONTROL OFFICER DCO Il DCO è autorizzato dall ente competente (CONI-NADO) ad eseguire prelievi per il controllo antidoping di campioni biologici. Al momento attuale vengono effettuate 1. analisi sul campione delle urine prelevato 2. analisi sul campione ematico prelevato 3. analisi sul campione prelevato per l alcool.

FARMACI SOSTANZE E METODI DOPANTI l atleta deve essere curato come qualsiasi soggetto quando presenta uno stato morboso

COMMISSIONE PER L ESENZIONE A FINI TERAPEUTICI (CEFT/TUE) Il CEFT è la struttura medica centrale istituita dal CONI per l attuazione delle procedure inerenti la concessione dell esenzione a fini terapeutici. Svolge i seguenti compiti: esamina il modulo di richiesta standard (modulo TUE) e l allegata documentazione, in conformità agli Standard Internazionali per l esenzione a fini terapeutici e concede l esenzione; verifica la compilazione per intero ed in maniera corretta del modulo di richiesta per il processo abbreviato (modulo ATUE), in conformità agli Standard Internazionali per l esenzione a fini terapeutici; emana istruzioni ed effettua comunicazioni ai destinatari della normativa antidoping ed alla WADA per il tramite del Coordinamento Attività Antidoping del CONI.

COMMISSIONE PER L ESENZIONE A FINI TERAPEUTICI (CEFT/TUE)

COMMISSIONE PER L ESENZIONE A FINI TERAPEUTICI (CEFT/TUE)

COMMISSIONE PER L ESENZIONE A FINI TERAPEUTICI (CEFT/TUE) Delibera della Giunta Naz. CONI del 25.06.2007 Il TUE (esenzioni a fini terapeutici) riguarda solo gli atleti inseriti nell RTP. Per tutti gli altri soggetti ovvero per i controlli antidoping sanitari di cui alla citata legge 376/2000, è stato previsto d intesa con il Ministero della Salute il ricorso alla dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti (modulistica consultabile sul sito www.coni.it) da produrre a cura dell atleta interessato alla Commissione Antidoping del CONI-NADO entro sette giorni lavorativi dalla relativa sessione di prelievo.

FARMACI SOSTANZE E METODI DOPANTI Tre categorie di sostanze Sostanze che vengono assunte immediatamente prima delle competizioni sportive (stimolanti, beta-bloccanti) Sostanze usate durante la preparazione atletica (richiedono settimane per produrre i loro effetti) Sostanze mascheranti

SOSTANZE PROIBITE IN E FUORI COMPETIZIONE S1: STEROIDI ANDROGENI ANABOLIZZANTI (esogeni, endogeni) S2: ORMONI PEPTIDICI E SOSTANZE CORRELATE 1. Eritropoietina (EPO) 2. Ormone della crescita (hgh), fattore di crescita Insulino simile (IGF-1) 3. MGFs (mechano growth factors = IGF-1Eb) 4. Gonadotropine (LH, hcg), proibiti solo nei maschi 5. Insulina 6. Corticotropina S3: BETA-2-AGONISTI S4: SOSTANZE CON ATTIVITA ESTROGENICA S5: DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI

SOSTANZE PROIBITE IN COMPETIZIONE S6. Stimolanti S7. Narcotici S8. Cannabinoidi S9. Glucocorticosteroidi

METODI PROIBITI IN E FUORI COMPETIZIONE M1. AUMENTO DEL TRASPORTO DI OSSIGENO doping ematico prodotti che aumentano l assorbimento, il trasporto e il rilascio di ossigeno M2. MANIPOLAZIONI FARMACOLOGICHE, CHINICHE E FISICHE M3. DOPING GENETICO

SOSTANZE PROIBITE IN PARTICOLARI SPORT P1. Alcool P2. Beta-bloccanti

P1 ALCOOL L alcool (etanolo) è proibito solo in particolari discipline sportive e in competizione. L analisi può essere eseguita anche nel sangue e sul respiro. Aeronautica Tiro con l arco Automobilismo Biliardo Karate Pentathlon moderno (per il tiro) Motociclismo Sci (0,20 g/l) (0,10 g/l) (0,10 g/l) (0,20 g/l) (0,10 g/l) (0,10 g/l) (0,00 g/l) (0,10 g/l)

P2 BETA-BLOCCANTI Sono proibiti in competizione nelle seguenti discipline: Aeronautica Tiro con l arco (anche fuori competizione) Automobilismo Biliardo Bobsleigh Bocce Bridge Scacchi Curling Ginnastica Motociclismo Pentathlon moderno (nella disciplina che include il tiro) Bowling Vela (solo timonieri di match race) Tiro (anche fuori competizione) Sci, ski jumping, snow board free style Nuoto (nei tuffi e nuoto sincronizzato) Lotta

CONTROLLI ESEGUITI ANNO 2006 FSN CONI DSA FSN, DSA, CONI 6000 5000 4000 5904 Lab. Roma 7382 Lab. Esteri 3015 3000 2858 Totale 10397 2000 1399 1000 0 roma 157 79 0 est dati CONI 2006

POSITIVITA FSN CONI DSA FSN, DSA, CONI 30 25 23 29 Lab. Roma 33 Lab. Esteri 29 20 15 Totale 62 (0.6%) 10 7 5 3 0 roma 0 est 0 dati CONI 2006

SOSTANZE S1 S2 S3 S5 S6 S8 S9 FSN, DSA, CONI 24% 18% 6% 15% 21% 3% 13% S1. agenti anabolizzanti S2. ormoni e sost.affini S3. Beta-agonisti S5. diuretici e mascheranti S6. stimolanti S8. cannabinoidi S9. glucocorticosteroidi dati CONI 2006

Grazie per l attenzione 153