Restaurazione e Rivoluzioni capitolo 13

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Transcript:

Rivoluzioni capitolo 13 Giugno 1815: Waterloo La sconfitta di Napoleone dà l avvio al tentativo di RESTAURARE il vecchio ordine europeo, dai sovrani spodestati sino a tratti tipici dell ancien régime.

Rivoluzioni capitolo 13 Tentativo fallimentare: dopo una trasformazione radicale, non è possibile semplicemente tornare al passato. Istituzioni politiche e ordinamenti giuridici, certezza del diritto e uguaglianza formale dei cittadini, i organizzazione i burocratica efficiente i e razionalizzazione economica: cose che non si possono cancellare! Nei suoi tratti più efficaci, la restaurazione si manifesta in una sorta di Nei suoi tratti più efficaci, la restaurazione si manifesta in una sorta di compromesso di breve durata fra vecchio e nuovo.

Rivoluzioni Autunno 1814: CONGRESSO DI VIENNA (01/11/ 14 09/06/ 15) Fu un affollatissimo consesso di sovrani e governanti, ma a g, decidere era un gruppo assai ristretto: GB, Russia, Prussia, Austria.

Rivoluzioni Se l austriaco Metternich fu il regista del Congresso, il francese Talleyrand riuscì a sfruttare le divisioni dei vincitori per far valere il PRINCIPIO DI LEGITTIMITÀ anche per la Francia. Devono essere restaurati i diritti violati, quindi anche quelli dei Borbone di Francia. In effetti la Francia non subì amputazioni territoriali rispetto alle frontiere del 1791.

rivoluzioni PRINCIPIO DELL EQUILIBRIO In parziale contraddizione con il principio di legittimità, esso mirava a garantire una situazione di equilibrio politico e sociale in Europa. - Russia e Prussia si espandono territorialmente; - nasce la Confederazione germanica sotto la presidenza dell Austria; - non viene ricostituito il Sacro Romano Impero (1806); - nasce il Regno dei Paesi Bassi (Olanda, Lussemburgo e Belgio); - in Italia si rafforza l egemonia austriaca (salvo il Regno di Sardegna).

rivoluzioni ioni SANTA ALLEANZA Nasce nel settembre 1815, su iniziativa dello zar Alessandro I. Inizialmente i coinvolge Prussia, Austria e Russia (principio i i di intervento), successivamente molti altri Stati entrano a farne parte. Ha una caratterizzazione sostanzialmente religiosa (nonostante i tre sovrani coinvolti aderissero a confessioni diverse!).

rivoluzioni ioni QUADRUPLICE ALLEANZA Nasce su iniziativa inglese del novembre 1815, lega la GB alle altre tre potenze vincitrici con lo scopo di: 1) Impedire rivincite francesi; 2) mantenere l equilibrio europeo Prevedeva consultazioni periodiche col compito di risolvere pacificamente eventuali conflitti (concerto europeo).

rivoluzioni FRONTE INTERNO Seppure con intensità diverse, in ogni Stato la Restaurazione si assestò in senso conservatore. 1. In Gran Bretagna venne favorita l aristocrazia terriera tramite pesanti dazi sull importazione di grano, cosa che danneggiò l industria e, di conseguenza, gli operai. 2 Ferdinando VII in Spagna abolì la Costituzione di Cadice del 2. Ferdinando VII in Spagna abolì la Costituzione di Cadice del 1812, con una durissima repressione nei confronti dei liberali.

rivoluzioni FRONTE INTERNO 3. Luigi XVIII in Francia promulgò una Costituzione ( Carta ) che garantiva le libertà fondamentali e istituiva un Parlamento bicamerale. Si trattava, in effetti, solo di una concessione dall alto: la camera dei deputati, ti la sola elettiva, aveva scarsi poteri e il suffragio era assai ristretto (età di 30 anni e censo). La Francia era comunque uno dei pochi regimi costituzionali europei! Molte innovazioni napoleoniche restarono in vigore: il Codice civile, l ordinamento amministrativo, il sistema scolastico statale, garanzia sulle proprietà vecchie e nuove. Questo significa che, se le forze più schiettamente democratiche non potevano dirsi soddisfatte, anche i reazionari ultrarealisti erano scontenti.

rivoluzioni 4. Il regno sabaudo di Vittorio Emanuele I, così come lo Stato pontificio e il Regno delle Due Sicilie (1816) optarono per una restaurazione rigida. Vittorio Emanuele I, rientrando a Torino, sfoggiò con orgoglio codino e Parrucca, secondo la vecchia moda aristocratica. Il Lombardo-Veneto, pur sotto il dominio dell Austria, restava la regione italiana economicamente più avanzata. Qui Metternich intendeva ammodernare l amministrazione statale e impedire ogni fermento di unità nazionale. L attività culturale, piuttosto vivace, venne rigidamente controllata dalla censura austriaca per i suoi aspetti liberali e patriottici ( Il Conciliatore, 1818, rivista di Silvio Pellico e Giovanni Berchet).

rivoluzioni L ORDINE SOCIALE La Restaurazione certo non interruppe la crescita della borghesia, ma la rallentò e la contrastò tò a favore dell aristocrazia i t i (che, tendenzialmente, dominavano nella burocrazia e nelle forze armate). I diritti feudali non furono ufficialmente ristabiliti, ma in molte zone (Russia caso limite) i contadini restarono vincolati ai loro antichi signori (soprattutto in Europa dell Est). Nei paesi più direttamente toccati dalla dominazione napoleonica, la rivoluzione antifeudale era più radicata e la borghesia si era avvantaggiata anche nell ambito delle proprietà terriere. Ciò non accadde, invece, per piccoli proprietari e contadini senza terra.

rivoluzioni: anni 20 L ORDINEL MINACCIATO Già negli anni 20 dell 800, numerosi moti insurrezionali minarono la restaurazione. Fu una sorta di reazione a catena alimentata da malessere economico, ma anche da fitti contatti fra centri rivoluzionari. Numerose organizzazioni clandestine tali perché il dissenso politico era vietato o fortemente scoraggiato si diffusero rapidamente sia fra i difensori dei principi democratici che fra i legittimisti più reazionari.

rivoluzioni: anni 20 L ORDINE MINACCIATO Traendo spunto dalla più antica Massoneria, la Carboneria (diffusasi In Italia e Spagna) si ispirava a ideali di costituzionalismo e liberalismo moderato. Altre società segrete come i comuneros in Spagna e gli Adelfi e Filadelfi in Italia settentrionale avevano carattere più spiccatamente democratico.

rivoluzioni: anni 20 L ORDINE MINACCIATO Sia i confini tra una sétta e l altra che i programmi delle stesse avevano contorni piuttosto incerti. Queste sétte avevano, inoltre, una base di riferimento ristretta: pochi artigiani a e popolani, qualche membro dell aristocrazia a a liberale, ae, qualche borghese e parecchi intellettuali, studenti e militari. I militari per lo più formatisi nel periodo napoleonico erano i più I militari per lo più formatisi nel periodo napoleonico erano i più intraprendenti: furono loro a dare inizio ai moti degli anni 1820 e 1821.

rivoluzioni: anni 20 L ONDATA RIVOLUZIONARIA DEL 1820-1821 Tutto iniziò in Spagna, dove alcuni reparti armati in partenza da Cadice (la loro missione era quella di sedare alcune ribellioni esplose nelle colonie dell America Latina) si ammutinarono il primo gennaio del 1820 contro Ferdinando VII. La rivolta si estese velocemente fra i reparti e il re fu costretto a ripristinare la Costituzione del 1812 e a indire elezioni per le Cortes. Lo schieramento costituzionale, però, godeva di scarsa simpatia da parte delle masse contadine, guidate dalla Chiesa, e si trovò di fatto isolato.

rivoluzioni: anni 20 L ONDATA RIVOLUZIONARIA DEL 1820-1821 Nell estate del 1820 i moti si allargarono al Regno delle Due Sicilie e al Portogallo. Nel marzo del 1821 una rivolta scoppiò anche nel Piemonte sabaudo.

rivoluzioni: anni 20 LA REPRESSIONE La Santa alleanza, preoccupata dagli avvenimenti, decise di intervenire. L Austria portò il proprio aiuto a Ferdinando d I a Napoli e ai Savoia in Piemonte. La Francia, invece, intervenne militarmente in Spagna, dove l ordine venne restaurato nel 1823. Anche in Portogallo il moto rientrò. Le forze liberali avevano dato prova di scarsa unità e, soprattutto, di scarsa capacità di sollevare le masse popolari.

rivoluzioni: anni 20 L ECCEZIONE GRECA: CRISI OTTOMANA E QUESTIONE D ORIENTE Si trattò dell unico moto nato negli anni 20 a concludersi con un successo. Anche la rivolta contro l Impero ottomano nacque dall iniziativa delle società segrete, ma ben presto assunse il carattere di guerra di popolo. Anche la situazione internazionale favorì il successo di questo movimento.

rivoluzioni: anni 20 L ECCEZIONEL GRECA: CRISI OTTOMANA E QUESTIONE D ORIENTE L Impero ottomano in crisi faticava sempre di più nel tentativo di controllare la regione balcanica e i suoi diversi i popoli. Inoltre, relativamente alla situazione della Grecia, in Europa si formò ben presto una forte corrente di opinione pubblica solidale per ragioni religiose e culturali. Moltissimi volontari si unirono ai greci. Le potenze europee, dopo un intervento militare, imposero ai turchi la pace di Adrianopoli (1829) che sancì l indipendenza greca. Nel caso dell Impero ottomano lo status quo poteva anche essere disatteso: in fondo si trattava di uno Stato considerato, almeno in parte, estraneo al concerto europeo.

rivoluzioni: anni 30 UNA SECONDA ONDATA: 1830-1831 Simili gli ideali e anche le forze promotrici, si trattò di moti meno estesi e violenti che però ebbero conseguenze più profonde. Fulcro fu nuovamente la Francia, ove si giunse alla cacciata della Dinastia dei Borbone dal trono. Nel 1824 Carlo X, dopo essere succeduto sul trono di Luigi XVIII, cercò di imporre un progetto di restaurazione integrale. Nel luglio del 1830 scoppiò la rivolta nella città di Parigi. Vediamo qualche dettaglio relativo a questi avvenimenti...

rivoluzioni: anni 30 LA CACCIATA DI CARLO X Quando l opposizione alla politica sovrana ebbe ottenuta la maggioranza alla camera dei deputati nel 1827, il re temporeggiò, ma nel 1830 indisse nuove elezioni e inviò un corpo di spedizione in Algeria, allo scopo di distrarre l opinione pubblica. Davanti a un esito elettorale ancor più negativo, il Carlo X agì con durezza: annullò la libertà di stampa, sciolse di nuovo la camera dei deputati, modificò la legge elettorale e convocò, per la seconda volta, nuove elezioni.

rivoluzioni: anni 30 LA CACCIATA DI CARLO X Il popolo di Parigi, appena apprese queste notizie, scese in piazza e, dopo tre giorni di scontri sulle barricate (27-29 luglio 1830, le tre gloriose giornate ), Carlo X abbandonò la capitale. Le Camere, riunite in assemblea comune, dichiararono deposto,, p Carlo X e nominarono suo cugino Luigi Filippo d Orleans (riferimento dell aristocrazia illuminata) luogotenente del regno.

rivoluzioni: anni 30 DA CARLO X A LUIGI FILIPPO La scelta del nuovo sovrano era orientata non solo alla cacciata dei reazionari Borbone, ma anche a bloccare un eventuale radicalizzazione della protesta e uno sbocco rivoluzionario, cosa da molti temuta. Il 9 agosto 1830, Luigi Filippo d Orleans venne dichiarato dal Parlamento Re dei francesi per volontà della nazione. i Il tricolore rivoluzionario tornò ad essere la bandiera nazionale, mentre fu varata un nuova Costituzione, un poco più liberale rispetto a quella del 1814.

rivoluzioni: anni 30 BELGIO, ITALIA E POLONIA Il successo del luglio parigino stimolò nuove iniziative. In agosto insorse il Belgio (che era stato annesso, come abbiamo visto, al Regno dei Paesi Bassi). Nonostante le richieste d aiuto che l Olanda rivolse alle potenze garanti dell equilibrio, l opposizione all intervento della Gran Bretagna e della Francia portò all indipendenza d del Belgio. Analoghi moti scoppiati in Italia settentrionale e in Polonia ebbero, invece, esiti ben diversi: l intervento militare di Austria e Russia non trovò alcuna opposizione, in questo caso, da parte di inglesi e francesi.