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PROTOCOLLO D INTESA TRA PREFETTURA DI PADOVA COMUNE DI ESTE ECOFFICINA EDUCATIONAL COOPERATIVA SOCIALE ONLUS IL VILLAGGIO GLOBALE COOPERATIVA SOCIALE ONLUS PREMESSO CHE: a partire dalla primavera dell'anno 2014 si sono susseguiti significativi flussi migratori di cittadini stranieri provenienti dai Paesi del Nord e del Centro Africa, nonché dai Paesi del Mediterraneo orientale che sono giunti sulle coste italiane; i migranti, successivamente alle prime fasi di soccorso ed accoglienza, attesa la consistenza numerica, sono stati ospitati, sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale, in strutture temporanee a ciò adibite presenti anche in questa provincia; DATO ATTO CHE: sono in corso le procedure di rito per ottenere il riconoscimento della protezione internazionale presso la competente Commissione Territoriale, atteso che sono state presentate istanze in tal senso (ed. modello C3) alla competente Questura di Padova; PRESO ATTO CHE: nelle more della definizione della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale ed in presenza dell'apposito documento rilasciato ai cittadini stranieri dalla Questura di Padova, appare di pregnante importanza, anche in un'ottica di positiva integrazione, costruire percorsi di conoscenza del contesto sociale in cui i migranti vengono accolti anche attraverso attività e servizi resi in qualità di volontari a favore della collettività ospitante; i rappresentanti dei territori interessati dalla presenza dei cittadini stranieri hanno espresso in linea di massima l'intenzione di individuare servizi ed attività utili alla collettività e realizzabili attraverso attività di mero volontariato; VISTI: gli artt. 14 e ss. del codice civile recanti disposizioni sulle associazioni, riconosciute e non, sulle fondazioni e sui comitati;

la legge 11 agosto 1991, n. 266: Legge - quadro sul volontariato e successive modifiche; la legge della Regione del Veneto del 30 agosto 1993, n. 40 recante Norme per il riconoscimento e la promozione delle organizzazioni di volontariato ; il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286: Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione della straniero e successive modifiche; il D.P.R. 31 Agosto 1999, n. 394 Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 ; la legge 8 novembre 2000, n. 328 concernente Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e successive modifiche; il decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, recante attuazione della direttiva 2004/83/CE recante norme minime sull'attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta; il D.lgs. 21 febbraio 2014, n. 18: attuazione della direttiva 2011/95/UE recante norme sull attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta ; la circolare del Ministero Interno Dipartimento per le Libertà Civili per l Immigrazione e l Asilo prot. n. 14290 del 27.11.2014; TUTTO CIÒ VISTO E CONSIDERATO LE PARTI SOTTOSCRIVONO E CONVENGONO QUANTO SEGUE ARTICOLO 1 Le parti concordano sulla necessità di attivare rapporti di collaborazione permanente tra le stesse che permettano l'individuazione e la gestione delle eventuali criticità che dovessero sorgere nella fase di accoglienza dei migranti ospitati nel territorio del. ARTICOLO 2 Le parti concordano sull importanza di definire, sin da subito, percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati nel territorio del rispettivo comune ospitante che permettano loro di conoscere il contesto sociale anche attraverso attività di volontariato finalizzate al

raggiungimento di uno scopo sociale e non lucrativo, a favore della collettività ospitante e che promuovano la formazione di una coscienza della partecipazione civica; ARTICOLO 3 Le parti concordano che le attività di cui all'art. 2 potranno essere eventualmente svolte dai migranticittadini stranieri che: - abbiano presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale presso la competente Commissione Territoriale; - abbiano sottoscritto la Dichiarazione di disponibilità ad attività di volontariato, allegato A), che costituisce parte integrante della presente convenzione; - siano ospiti di strutture di accoglienza all'interno del programma di soccorso e accoglienza coordinato dalla Prefettura di Padova; - abbiano successivamente richiesto l'adesione ad una associazione e/o organizzazione di volontariato operante nel territorio dell'ambito ospitante, secondo le regole indicate dagli Statuti e dai atti organizzativi interni delle stesse, ovvero abbiano aderito ad un progetto di attività volontaria attivato dalla Cooperativa ospitante d intesa con il. ARTICOLO 4 L'adesione del migrante ad uno degli enti od organismi di volontariato disciplinati dalle vigenti leggi nazionale e regionale, ovvero ad un progetto di attività volontaria, è libera, volontaria e gratuita e comporta l'impegno per il migrante di rendere una o più prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppo, per il perseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale dell'organizzazione cui aderisce, e secondo le indicazioni della Scheda attività di cui all allegato B). ARTICOLO 5 L ente gestore dell assistenza ai migranti ospitati, o le altre associazioni/organizzazioni operanti nel territorio che ne facciano proposta, d intesa con l Amministrazione Comunale, individuano le attività ed i servizi di volontariato che potranno essere svolti dai cittadini stranieri avendo cura di specificare che per i migranti coinvolti nella progettualità verranno assicurati: la formazione necessaria affinché possano attendere alle attività previste; gli eventuali strumenti, semplici attrezzature e dispositivi di protezione individuale (esempio: guanti, bande ad alta visibilità, ) per l'esercizio delle attività al fine di ridurre al minimo i rischi per la propria e per l'altrui incolumità;

un'adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e contro gli infortuni, la cui sottoscrizione sarà a carico dell ente gestore dell assistenza; idonei strumenti di riconoscimento da indossare nell'ambito delle attività di volontariato svolte. Le attività cui potrà essere impegnato il migrante dovranno principalmente inserirsi nel contesto degli interventi di carattere civile e dei servizi alla collettività che non richiedono specializzazione e comunque secondo le capacità, attitudini, professionalità e intenzioni dell interessato. Tali attività e prestazioni dovranno essere rese sempre con la supervisione di un educatore dell ente gestore o di un referente indicato dall associazione o organizzazione di volontariato al fine di garantire la massima realizzazione delle potenzialità educative del progetto approvato, secondo le modalità precisate nella scheda attività (Allegato B). Il progetto di attività di volontariato individuato d intesa con l Amministrazione Comunale, prima di essere attuato, dovrà essere comunicato alla Prefettura di Padova che si riserva, entro i successivi due giorni lavorativi, di richiedere eventuali modifiche e/o integrazioni. ARTICOLO 6 La Prefettura di Padova, ricevuta l indicazione dei progetti di attività di cui all art. 5, ne darà comunicazione ai responsabili delle strutture ospitanti affinché, attraverso l ausilio dei mediatori culturali, forniscano adeguate comunicazioni ai migranti. ARTICOLO 7 Per il monitoraggio della presente intesa, per la progettazione delle iniziative, per il confronto e lo scambio di informazioni nonché per la promozione di strategie di intervento congiunte e di buone prassi, presso la Prefettura di Padova è istituito, tra i sottoscrittori del presente protocollo, un tavolo tecnico di coordinamento Presieduto da Funzionario della Prefettura. ARTICOLO 8 La durata del protocollo è concordemente stabilita in mesi sei, rinnovabile per ugual durata dalla data di sottoscrizione del protocollo stesso.

ARTICOLO 9 Si precisa che i migranti richiedenti asilo potranno prestare attività volontarie e gratuite come sopra specificate esclusivamente all interno del territorio amministrativo del Comune nel quale si trova la struttura di accoglienza che li ospita. ARTICOLO 10 L Amministrazione Comunale si rende disponibile all attivazione, da parte di Associazioni od altre organizzazioni operanti nel territorio, di progetti di inserimento, come in precedenza definiti, a favore dei migranti richiedenti asilo temporaneamente presenti nelle strutture di accoglienza del proprio Comune. Letto, approvato e sottoscritto Il Prefetto di Padova Dott.ssa Patrizia Impresa Il Sindaco del Sig. Giancarlo Piva Il Presidente di Ecofficina Educationale Cooperativa Sociale Onlus Sig. Gaetano Battocchio Il Legale Rappresentante de Il Villaggio Globale Cooperativa Sociale Onlus Sig. Paolo Tosato Padova, 30 luglio 2015

Allegato A) DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITA AD ATTIVITA DI VOLONTARIATO Il sottoscritto nato in il attualmente ospitato presso la struttura sita in.., Via.. con l'assistenza di un mediatore culturale DICHIARA 1. di aver presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale in data.. ; 2. di voler continuare in un percorso di integrazione al fine di conoscere questo contesto sociale, anche attraverso un'attività di volontariato da rendere a favore della collettività che mi ospita; 3. di aver deciso di aderire, in maniera LIBERA e VOLONTARIA, ad un associazione e/o organizzazione di volontariato, ovvero ad un progetto di attività di volontariato promosso da.; 4. di impegnarsi a rendere una o più prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppo, secondo le indicazioni che mi saranno date dal responsabile delle attività indicate nella scheda di cui all allegato C) che seguirà il corretto svolgimento delle attività che mi saranno richieste; 5. di essere consapevole che l'attività svolta non costituisce attività lavorativa e pertanto non comporta compensi né diretti né indiretti. DICHIARA INOLTRE in piena consapevolezza e libertà, di sottoscrivere la presente dichiarazione di disponibilità ad attività di volontariato. Luogo e data Il sottoscritto (nome e cognome) Il mediatore culturale (nome e cognome)

Allegato B) SCHEDA ATTIVITA Attività promossa da:.. Descrizione attività:.... Numero minimo e massimo di persone necessarie per lo svolgimento ottimale dell attività:.... Durata:... Materiali/strumenti di uso personale:..... Forniti da:... Materiali/strumenti di uso collettivo:... Forniti da:... Responsabile dell attività:.... Località presso cui si svolge l attività:...