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INSERTO AL N. 21 DEL 30 MAGGIO - 5 GIUGNO 2013 GUIDA al CREDITO 1 IN COLLABORAZIONE CON

COME AVVIARE UNA NUOVA ATTIVITÀ L ingresso in agricoltura da parte dei giovani può essere accompagnato da ISMEA attraverso specifi ci interventi, dal fi nanziamento per l acquisto di un azienda, alla compartecipazione al rischio d impresa L avvio di una nuova attività agricola può consistere nella creazione ex novo di una realtà imprenditoriale oppure nel subentro in un attività già esistente. L Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ha, tra l altro, l obiettivo di accompagnare i giovani che decidono di insediarsi in agricoltura per diventare imprenditori agricoli nel percorso di creazione e sviluppo dell azienda agricola. Per le specifiche esigenze del giovane imprenditore agricolo, l Ismea mette a disposizione delle start-up agricole (le aziende che stanno per nascere), nel corso delle prime fasi di sviluppo del progetto, servizi mirati per l avvio dell attività agricola. In tal senso, a determinate condizioni, è possibile ottenere da parte dell Ismea un aiuto sotto forma di: erogazione di un finanziamento agevolato per l acquisto di un azienda (definito primo insediamento); oppure come compartecipazione al rischio d impresa (definito più brevemente capitale di rischio). 1 TIPO DI INTERVENTO: FINANZIAMENTO PER L ACQUISTO DI UN AZIENDA Il primo insediamento L agevolazione per l insediamento di giovani in agricoltura è operante nella forma di Regime di aiuto comunitario, registrato presso la Commissione europea con il numero XA259/09, operativo dal 1 gennaio 2010. In cosa consiste l aiuto per il primo insediamento? Il regime si concretizza nell acquisto di un azienda con esclusione quindi delle scorte vive e morte (a cancello aperto) da parte dell Ismea e nella successiva rivendita, con «Patto di riservato dominio» (Prd), da parte dell Istituto al beneficiario dell aiuto. 1 - GUIDA AL CREDITO III

Ismea paga l azienda in un unica soluzione mentre il pagamento da parte del beneficiario verso l Ismea ha luogo in forma rateizzata (rata fissa, semestrale, posticipata per un periodo di durata fissa da scegliere tra 15, 20, 25 o 30 anni), al termine del quale il beneficiario consegue la piena proprietà del bene. L elemento di aiuto si sostanzia in una riduzione per interessi rispetto alla rata pagata dal beneficiario che complessivamente non può superare la somma di 40.000 euro. Dati l importo dell intervento e la durata del piano, l Ismea individua una rata teorica sulla base del tasso di riferimento e, ferma restando tale rata, individua un tasso (inferiore a quello di mercato) che definisca una nuova rata in modo che la cifra totale attualizzata della differenza tra rata teorica e rata effettiva, per tutta la durata del piano, sia pari a 40.000 euro. Il valore massimo per gli interventi è stabilito come riportato di seguito: 1 milione di euro per le ditte individuali o società agricole unipersonali; 2 milioni e mezzo di euro per le società. Sono escluse le iniziative che abbiano per oggetto terreni valutati meno di 180.000 euro. Tassi Il tasso di riferimento è determinato sulla base della comunicazione della Commissione europea 2008/C 14/0 (metodo di fi ssazione dei tassi di riferimento e attualizzazione). In ogni caso, il tasso effettivo non potrà essere inferiore al tasso di base fi ssato dalla Commissione europea e vigente al momento della determinazione di ammissione alle agevolazioni (http://ec.europa.eu/competition/state_ aid/legislation/reference_rates.html). Requisiti soggettivi I beneficiari delle agevolazioni sono i giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, anche organizzati in forma societaria, che intendono insediarsi per la prima volta in un azienda agricola in qualità di capo azienda. Per accedere alle agevolazioni il giovane deve possedere i seguenti requisiti di accesso. Cittadinanza di uno degli Stati membri dell Unione Europea. Residenza nel territorio della Repubblica Italiana. Competenza e conoscenza professionale, secondo quanto stabilito dalla normativa di riferimento (misura di primo insediamento regionale) riportata nei Psr Piano di sviluppo rurale della Regione di localizzazione dell iniziativa. Qualora il giovane, al momento della presentazione della domanda, non possieda l adeguata competenza e conoscenza professionale, è concesso un periodo non superiore a 36 mesi per acquisirla tramite le azioni previste e descritte nel business plan da allegare alla domanda. Istanza di riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap) alla Regione competente ai sensi dell artico- Competenze Secondo le normative europee, le adeguate conoscenze e competenze professionali sono attestate dal possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: titolo di studio di livello universitario ovvero di un titolo di studio di scuola media superiore conseguito in campo agrario; esperienza lavorativa, dopo aver assolto l obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall iscrizione al relativo regime previdenziale; attestato di frequenza con profi tto a idonei corsi di formazione nazionali o regionali. IV GUIDA AL CREDITO - 1

L imprenditore agricolo (professionale) Oggi a differenza del passato l agricoltura è considerata attività d impresa e da qui nasce la fi gura dell imprenditore agricolo. L imprenditore agricolo ha un proprio impianto normativo che si aggiunge a quello proprio dell imprenditore in generale. L imprenditore agricolo, in senso ampio, è colui che svolge attività di impresa in ambito agricolo. Infatti, l articolo 2135 del Codice civile lo defi nisce con colui che esercita le seguenti attività: coltivazione del fondo (attività agricola), silvicoltura (attività agricola), allevamento (attività agricola) e attività connesse a una delle precedenti (attività connessa). Invece, l imprenditore agricolo professionale (Iap) è colui che coniuga tre caratteristiche fondamentali, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 99 del 29 marzo 2004, integrato dal decreto legislativo n.101 del 27 maggio 2005: possesso di conoscenze e competenze professionali adeguate; dedica all attività agricola la prevalenza del proprio tempo lavorativo; ricava da tale attività la prevalenza del proprio reddito; con parole semplici è un imprenditore che prevalentemente svolge l attività agricola. Lo Iap può usufruire di particolari agevolazioni nello svolgimento dell attività d impresa in ambito agricolo, in termini di aiuti pubblici, nonché di benefi ci tributari e fi scali mentre un imprenditore agricolo privo della qualifi ca Iap, in quanto assimilato a un imprenditore di altri settori, non può benefi ciare di aiuti e agevolazioni per il settore agricolo. Rientrano pertanto tra gli imprenditori agricoli professionali le persone fi siche, le società di persone, le società di capitali, le cooperative agricole, le associazioni professionali di imprenditori agricoli, e i loro consorzi quando utilizzano per lo svolgimento delle attività di cui all articolo 2135 del Codice civile, prevalentemente prodotti dei soci, ovvero forniscono prevalentemente ai soci beni e servizi diretti alla cura e allo sviluppo del ciclo biologico. Le attività connesse sono consentite ma non devono prevalere rispetto all attività agricola principale. 1 - GUIDA AL CREDITO V

Business plan Il business plan (BP) deve dimostrare la sostenibilità economica e fi nanziaria su un periodo di almeno 5 anni. Il contenuto minimo del piano aziendale deve essere il seguente: situazione iniziale dell azienda con particolare riferimento all ubicazione, alle caratteristiche territoriali, agli aspetti strutturali ed eventualmente occupazionali, ai risultati economici conseguiti e agli attuali sbocchi di mercato; obiettivi individuati per lo sviluppo delle attività aziendali; programma degli eventuali investimenti; sostenibilità economica e fi nanziaria degli investimenti previsti; fabbisogno formativo ai fi ni dell acquisizione delle capacità imprenditoriali; cronoprogramma relativo alla realizzazione degli interventi previsti; situazione fi nale dell azienda, con riferimento anche a eventuali strategie di mercato. Entro i cinque anni successivi al fi nanziamento, Ismea verifi ca il rispetto dell attuazione del BP. La mancata rispondenza a quanto indicato nello stesso comporta la revisione del sostegno accordato sino al recupero totale del premio erogato. Il BP può essere oggetto di revisione una sola volta nel corso del periodo di realizzazione dello stesso. lo 1, comma 5-ter, del decreto legislativo 27 maggio 2005, n.101 e relativa iscrizione nell apposita gestione Inps da non oltre 6 mesi dalla data di presentazione della domanda. In mancanza di ciò, il giovane è tenuto a dimostrare il possesso dei suddetti requisiti entro 3 mesi dalla data di comunicazione della determinazione di ammissione alle agevolazioni, a pena di decadenza. Conduzione, per la prima volta, in qualità di titolare/legale rappresentante, di un impresa agricola con la possibilità di scegliere tra: impresa individuale che, al momento della presentazione della domanda o entro 3 mesi dalla data di comunicazione della determinazione di ammissione alle agevolazioni, a pena di decadenza, risulti titolare di partita Iva con iscrizione al registro delle imprese della Camera di commercio; società agricola (di persone, capitali ovvero cooperative) che, al momento della presentazione della domanda: risulti titolare di partita Iva; iscritta al registro delle imprese della Camera di commercio (sezione speciale Imprenditori agricoli o sezione coltivatori diretti); abbia per oggetto sociale l esercizio esclusivo delle attività di cui all articolo 2135 del Codice civile; VI GUIDA AL CREDITO - 1

Tipologia aziendale Per defi nire la dimensione dell impresa, occorre rifarsi ai parametri sotto riportati. La indicazione completa la si può trovare nella guida europea al link: http://ec.europa.eu/ enterprise/policies/sme/files/sme_definition/sme_user_guide_it.pdf Categoria Effettivi Fatturato annuo Totale di bilancio (ULA) (*) annuo Medie >250 50 milioni di euro 43 milioni di euro Piccole >50 10 milioni di euro 10 milioni di euro Micro 10 2 milioni di euro 2 milioni di euro Mentre è obbligatorio rispettare le soglie relativi agli effettivi, una PMI può scegliere di rispettare il criteri del fatturato o il criterio del totale di bilancio. L impresa non deve soddisfare entrambi i criteri e può superare una delle soglie senza perdere la sua qualifi cazione. (*) Unità lavoro anno. indichi società agricola nella ragione sociale o nella denominazione sociale; abbia una maggioranza assoluta, numerica e di quote di partecipazione, di soci di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti; sia amministrata da soggetti di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti. Business plan (BP) che dimostri la sostenibilità economica e finanziaria dell operazione. Cosa posso affiancare allo strumento del primo insediamento? Qualora il giovane imprenditore sia già in possesso dei terreni su cui esercitare l attività agricola, magari acquisiti utilizzando lo strumento del primo insediamento erogato da Ismea, può essere aiutato nell avvio dell attività utilizzando lo strumento del subentro. Quanto tempo ci vuole L Ismea si impegna a comunicare l esito del finanziamento di concessione delle agevolazioni entro i 18 mesi successivi all insediamento e, in questo lasso di tempo, procede alla valutazione delle domande effettuando verifiche in merito alla validità tecnica, economica e finanziaria dell iniziativa proposta, con specifico riferimento a: sussistenza dei requisiti soggettivi e attendibilità professionale del giovane proponente; sostenibilità del piano finanziario contenuto nel business plan; redditività e livello tecnologico del progetto d investimento previsto; potenzialità del mercato di riferimento. 1 - GUIDA AL CREDITO VII

Tale strumento, sebbene non finanzi la compravendita di terreni, serve ad aiutare un giovane che subentra nella conduzione di un azienda agricola in cui ci sia un ricambio generazionale, finanziando un progetto di miglioramento della stessa. A fronte di un business plan che espliciti l idea imprenditoriale che il giovane imprenditore agricolo intende realizzare, Ismea lo aiuta fornendo una copertura degli investimenti (Iva esclusa) del 90% circa, di cui il 50-55% circa sotto forma di mutuo a tasso agevolato e il 35-40% sotto forma di contributo a fondo perduto. Per le informazioni di dettaglio su tale misura si rimanda alle successive pubblicazioni. A chi rivolgersi I giovani devono compilare la domanda on line collegandosi al sito internet dedicato, accessibile all indirizzo https://primoinse diamento.ismea.it La domanda, compilata on line, necessita di un breve percorso di accreditamento nel corso del quale necessita disporre di una mail PEC (la posta certificata), utile per richiedere informazioni, inviare istanze e documentazioni, ricevere comunicazioni e documenti da parte di Ismea. La domanda compilata on line, comprensiva di documenti caricati in formato pdf, deve essere stampata, firmata e consegnata a Ismea con una delle seguenti modalità: raccomandata con ricevuta di ritorno (ai fini del termine di presentazione della domanda fa fede il timbro postale di spedizione); corrieri privati; consegna a mano presso la sede Ismea di Via Nomentana n.183, Roma (orari: lunedì venerdì dalle ore 9 alle ore 12) dove sarà rilasciata apposita ricevuta con indicazione dell ora e del giorno della consegna. La documentazione è disponibile sul sito di Ismea www.ismea.it, nella pagina dedicata: http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4652 2 TIPO DI INTERVENTO: COMPARTECIPAZIONE AL RISCHIO DI IMPRESA Capitale di rischio L intervento del Fondo di investimento nel Capitale di rischio è rivolto alle Piccole e Medie Imprese (Pmi), esclusivamente società di capitali sane, che presentino un business plan con adeguati profili di rischio/rendimento e che prevedano progetti, processi e contenuti innovativi (nuova impresa, nuovo prodotto, nuovo mercato). Le finalità di tale intervento sono: promuovere la nascita (e lo sviluppo) delle imprese; ridurre i rischi derivanti dall eccessiva dipendenza dall indebitamento; favorire l espansione del mercato dei capitali; agevolare la creazione di nuova occupazione attraverso il finanziamen- to di progetti di nascita e di sviluppo aziendale. L intervento del Fondo gestito da Ismea consiste nell acquisizione di una partecipazione di minoranza del capitale sociale dell azienda (durata libera della partecipazione con obbligo di riacquisto, in media 5-7 anni). VIII GUIDA AL CREDITO - 1

Il rapporto con la banca La banca non nasce per assumere il rischio di successo del progetto. Semplicemente, non è il suo mestiere. È come se un fornitore si facesse pagare la merce solo se il cliente davvero riuscisse a venderla. Quindi, per poter ottenere il fi nanziamento, occorre che la banca valuti positivamente almeno tre aspetti. La qualità dell imprenditore. Chi è l imprenditore (o aspirante tale); cosa ha fatto nella sua vita; se è affi dabile; se non lo è stato in passato e perché; quali garanzie, dal punto di vista della serietà professionale, offre per assicurare la riuscita del progetto. La sostenibilità del progetto. Qui andiamo più sul tecnico: in pratica, l iniziativa che si vuole mettere in piedi ha le carte in regola per poter funzionare? Questo si stabilisce rispondendo almeno a due domande: - i ricavi attesi coprono, e auspicabilmente superano, i costi attesi? Sulla base di quali valutazioni, chi ha scritto il progetto stima i ricavi e i costi? Sono valutazioni plausibili e suffi cientemente prudenti? - i fl ussi fi nanziari che si generano (che si discostano qualche volta drammaticamente dal semplice concetto di differenza tra costi e ricavi) sono anche in grado di ripagare il debito? Ci sono esempi luminosissimi di iniziative che, non solo sulla carta ma anche nella pratica, hanno registrato costi bassi e ricavi elevati ma che, per problemi di liquidità, sono andati a fi nire male. La liquidità generata dai fl ussi fi nanziari è un punto cruciale del progetto, che deve essere tenuto in attentissima considerazione. Se nei primi due punti (qualità dell imprenditore e sostenibilità del progetto) la valutazione della banca è positiva, la banca può dare la sua disponibilità a concedere il fi nanziamento. In questo caso, si procede alla terza valutazione: la qualità delle garanzie da assumere. Ora, da questo punto di vista, va considerato che il giudizio sulla garanzia non cambia quello sull imprenditore e sul progetto e quindi, per poter accedere a un fi nanziamento bancario, in condizioni ordinarie, è necessario che tutte e tre le valutazioni (imprenditore, progetto e garanzia) siano positive. Ora, mentre se l imprenditore non è un buon imprenditore, o il progetto non regge per qualche motivo, nessuno può modifi care questo dato di fatto ed è ragionevole immaginare che il fi nanziamento non sarà erogato, nel caso di carenza di garanzia, a fronte di un progetto interessante e di un imprenditore affi dabile, si possono ottenere garanzie fornite da altri soggetti. In cosa consiste l intervento per capitale di rischio? Ismea interviene, congiuntamente a nuovi investitori privati, nel capitale delle Pmi che intendano avviare un progetto innovativo. I capitali di Ismea e del privato finanziano la realizzazione del progetto, e la parte privata deve essere pari almeno al 30% oppure al 50% (dipende da dove è ubicata l azienda). Ismea diviene, in sostanza, un socio di minoranza dell impresa, partecipa al rischio di impresa e alla governance della stessa, accompagnando gli imprenditori senza sostituirsi a questi. Dopo 5 o 7 anni, il gruppo imprenditoriale originario riacquista la partecipazione di minoranza detenuta da Ismea. Pertanto, qualora un gruppo di imprenditori abbia ideato e strutturato un progetto innovativo, per cui abbia redatto un business plan e necessiti di capitali freschi per finanziare tale idea, può organizzarsi creando una società ad hoc, una «newco» sotto forma di società di capitali, e chiedere a Ismea la partecipazione alla realizzazione del progetto. Contestualmente è necessario l apporto di capitali privati, indipendenti dall impresa, in qualsiasi forma: banche o altri fondi privati 1 - GUIDA AL CREDITO IX

Garanzie ll canale classico è tramite la banca, che riceve la domanda di fi nanziamento, valuta il progetto e defi nisce l insuffi cienza di garanzie offerte. A quel punto, può essere direttamente la banca a proporre l acquisizione della garanzia Ismea oppure l imprenditore stesso. Per poter chiedere la garanzia, la banca deve essersi precedentemente registrata presso il portale. Se non lo ha ancora fatto, può farlo gratuitamente. La registrazione richiede una procedura di accreditamento e riconoscimento che può durare un paio di giorni lavorativi. Esiste la possibilità di accedere alla garanzia tramite i consorzi (confi di). In questo caso, è necessario che il confi di si sia precedentemente convenzionato con l Ismea/Sgfa e abbia effettuato la registrazione come confi di. Il confi di può fare la richiesta come cogarante (in questo caso chiede una cogaranzia) per cui una parte della copertura viene fornita dal confi di stesso e una parte dall Ismea/Sgfa. È possibile anche chiedere la garanzia tramite un consulente. Vi sono consulenti che hanno l accesso al portale Ismea (hanno quindi effettuato una registrazione gratuita in qualità di consulenti) per le garanzie e sono riconosciuti dalle banche ai fi ni della creazione di pratiche di garanzia Ismea. Il consulente può creare la richiesta di garanzia al posto della banca e inviarla poi alla banca che, dopo aver verifi cato le informazioni acquisite, la invia all Ismea/Sgfa. Alcuni confi di sono abilitati anche per effettuare richieste con modalità in delega (chiedono quindi fi deiussioni). (business angel), sotto forma di capitale sociale o sotto forma di debito. L intervento dell Ismea si concretizza nell acquisizione di una quota di partecipazione di minoranza nella società target, a seguito della stipula di un contratto di investimento e di patti parasociali. In subordine a tale tipologia di intervento, può essere affiancata anche l erogazione di un prestito partecipativo (max 30% del totale dell intervento). L importo totale (acquisizione della partecipazione di minoranza e erogazione del prestito partecipativo) massimo previsto è pari a 1,5 milioni di euro. Requisiti soggettivi Le imprese beneficiarie devono operare nei settori della produzione agricola, dell agroalimentare di prima trasformazione, della pesca e dell acquacoltura. Questo tipo di intervento è considerato dalla Commissione europea un aiuto di Stato, per cui è impossibile che Ismea intervenga in caso di: consolidamento di passività onerose; interventi a favore di imprese in difficoltà finanziaria; interventi che si cumulino con altri aiuti di Stato. Quanto tempo ci vuole Dal momento in cui viene presentata la richiesta, corredata di tutta la documentazione necessaria, inizia il procedimento di valutazione a cui si accompagna l eventuale negoziazione tra le parti per definire le modalità di intervento del Fondo Ismea. Generalmente tale procedura necessita di qualche mese per arrivare a buon fine. A chi rivolgersi Per richiedere l intervento di tale Fondo la documentazione è disponibile sul sito di Ismea www.ismea.it, nella pagina dedicata http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ser veblob.php/l/it/idpagina/7386. X GUIDA AL CREDITO - 1

E SE NON HO I REQUISITI PER L AIUTO? Può accadere che l iniziativa possa essere considerata valida pur non sussistendo tutti i requisiti per poter accedere agli aiuti del primo insediamento o del subentro in agricoltura. Partendo dal presupposto che esista tutto il resto (il business plan, l azienda o il terreno, gli eventuali soci, ecc.), quello che manca, di fatto, può essere il supporto finanziario. In questi casi si ricorre a una banca che, valutato il progetto e le sue aspettative di successo, può fornire la somma necessaria alla sua realizzazione. Tra i possibili garanti in agricoltura c è l Ismea che, tramite la sua società di scopo Sgfa (Società di gestione fondi per l agroalimentare), rilascia garanzie a fronte di finanziamenti di credito all agricoltura. La garanzia Ismea soddisfa due esigenze: consente a chi non dispone delle necessarie garanzie di ottenere un finanziamento bancario destinato alla propria attività agricola; crea, essendo compatibile con le regole di Basilea 2 ed essendo a sua volta controgarantita dallo Stato, le condizioni per una riduzione del costo dell indebitamento, in termini di spread, praticato all imprenditore. La garanzia Ismea non è un aiuto di Stato e quindi: non crea problemi dal punto di vista del cumulo o della incompatibilità con altre provvidenze (contributi Psr, aiuti per le agroenergie o altro); ha un costo, essendo considerata strumento di mercato, a carico dell imprenditore, commisurato al rischio dell operazione; non può essere rilasciata a soggetti che si trovino in difficoltà finanziarie. Quella che viene definita, genericamente garanzia, va in realtà distinta tra fideiussione e cogaranzia. Nel primo caso, la fideiussione è emessa dall Ismea/Sgfa su richiesta dell imprenditore tramite la banca finanziatrice men- tre la seconda è sempre chiesta dall imprenditore ma tramite un confidi che, a sua volta, rilascia la propria garanzia per una parte del rischio. Fideiussione e cogaranzia La garanzia può essere chiesta esclusivamente tramite portale web (www.ismea.it). Ci sono diversi canali per chiedere la garanzia: banche (fideiussione); confidi (cogaranzia); altri soggetti che accedono al portale e sono riconosciuti dalle banche (modalità in delega). La garanzia Ismea/Sgfa può coprire fino al 70% del valore del finanziamento, limite elevabile all 80% in caso di giovani imprenditori agricoli. La stessa garanzia non può superare 1 milione di euro di importo nel caso di micro e piccole 1 - GUIDA AL CREDITO XI

imprese, 2 milioni di euro nel caso di medie imprese. Non è previsto l intervento in caso di grandi imprese. Il limite di importo va riferito alla garanzia e non al finanziamento. Il finanziamento può anche valere 3 o 4 milioni di euro, purché la garanzia non superi il valore consentito per quella dimensione aziendale. Che tempi ci sono per ottenere la garanzia? L Ismea/Sgfa impiega circa 40 giorni lavorativi per la decisione sulla garanzia. La banca può, in attesa della decisione dell Ismea, procedere intanto con la propria decisione interna di finanziare o no, subordinando l efficacia della propria delibera alla positiva decisione da parte dell Ismea di rilasciare la garanzia. La decisione di rilasciare la garanzia viene comunicata da Sgfa direttamente all imprenditore, presso l utente che ha inviato la richiesta (Banca, confidi o utente in modalità delega). La comunicazione del rilascio, in realtà, è una proposta che l imprenditore può accettare o meno. Nella proposta di rilascio sono indicate le condizioni della garanzia (quale finanziamento garantisce, per quale percentuale e per quali durata e finalità) nonché la commissione applicata per avere la copertura. La proposta di rilascio di garanzia deve essere (in caso positivo) firmata e inviata a Ismea/ Sgfa entro 30 giorni dalla ricezione per il tramite della banca. Se non si firma l accettazione della proposta la garanzia perde di efficacia e non produce alcun effetto. Dal momento in cui la proposta è stata firmata per accettazione e ricevuta da Ismea/Sgfa, la banca ha sei mesi di tempo per erogare il finanziamento. Sei mesi che possono essere anche di meno; questo dipende dalle esigenze della banca e dal tipo di operazione. Quando la banca eroga il finanziamento (o la prima quota di esso, in caso di erogazioni «a stato avanzamento lavori»), comunica all Ismea/Sgfa il piano di ammortamento definitivo, ricalcola la commissione ed effettua il pagamento della stessa alla Sgfa. Dal momento del pagamento, scatta la copertura con la garanzia. XII GUIDA AL CREDITO - 1

Quali sono i costi della garanzia Ismea/Sgfa? Le somme che l Ismea/Sgfa incassa per le garanzie consistono in una commissione di garanzia e nelle spese di istruttoria. Il costo fisso di istruttoria è applicato per ciascuna pratica inviata nella misura di 100 euro, a prescindere dall esito della richiesta stessa. Questo importo è posto a carico delle banche (in caso di fideiussioni) o dei confidi (in caso di cogaranzie). Quanto alla commissione di garanzia, sulla base del regime autorizzato dalla Commissione europea, Ismea/Sgfa non può applicare un costo standard alla garanzia che rilascia. Il costo varia in funzione del rischio, così come viene valutato in fase di istruttoria della domanda di garanzia inviata dalla banca. Il risultato dell istruttoria restituisce un valore (espresso in percentuale) che consiste nella probabilità di inadempimento (PD) riferita a quella determinata posizione. Questo valore è aumentato di due quote fisse relative alla remunerazione dovuta allo Stato, che fornisce il capitale per l esercizio delle garanzie e delle spese di amministrazione per la gestione della posizione nel corso della sua vita. La somma di queste tre componenti (rischio, patrimonio e spese) dà origine all aliquota di commissione che, applicata periodo per periodo sul valore garantito, genera la commissione che, attualizzata, costituisce un unico importo, definito commissione upfront. La commissione upfront è il valore che viene indicato nella proposta di rilascio e che deve essere pagato (salvo correzioni in fase di comunicazione del piano di ammortamento definitivo) per ottenere e mantenere la copertura della garanzia Ismea/Sgfa. Il valore medio dell aliquota di commissione di garanzia, registrato a tutto il 2012, è pari a circa lo 0,90% su base annua, applicato sul valore della garanzia. Posso rateizzare il pagamento della commissione? È possibile rateizzare il pagamento della commissione di garanzia, purché siano rispettate le seguenti condizioni: il valore della commissione upfront deve essere almeno pari a 10.000 euro; il rapporto tra commissione upfront e importo iniziale del finanziamento deve essere almeno pari al 3%; la durata del finanziamento da garantire deve essere almeno pari a 5 anni; le rate di ammortamento del finanziamento da garantire possono essere semestrali o annuali. Se le quattro condizioni sono rispettate, è possibile rateizzare il pagamento della commissione. In questo caso, al momento dell erogazione si paga un importo che è il risultato della somma attualizzata dei soli primi cinque periodi di garanzia. Al pagamento della prima rata del finanziamento, l imprenditore pagherà la commis- 1 - GUIDA AL CREDITO XIII

sione di garanzia applicata al sesto periodo di ammortamento, al pagamento della seconda rata pagherà la commissione di garanzia relativa al settimo periodo e così via fino al quintultimo periodo. Se smetto di pagare la commissione di garanzia? In caso di interruzione di pagamento della commissione rateizzata, la banca fruisce ancora di cinque periodi di copertura. Poi la garanzia decade. L Ufficio relazioni con il pubblico di Ismea è contattabile all indirizzo e-mail urp@ ismea.it oppure telefonicamente dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 14 (il mercoledì anche dalle 14,30 alle 17) ai numeri 06.85568319, 06.85568260 o 06.85568385 (fax). Giuseppe Fierro (Ismea) Fabio Federico (Ismea) Giorgio Venceslai (Safa) A chi rivolgersi Per operare con le garanzie è necessario rivolgersi in banca. In ogni caso, tramite l Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) di Ismea è possibile entrare in contatto con gli uffici che gestiscono i fondi di garanzia. XIV GUIDA AL CREDITO - 1

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