PIL = PIL PREZZI DI MERCATO = VALORI AGGIUNTI ATTIVITA ECONOMICHE

Documenti analoghi
RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI

Tabella 2. Patrimonio immobiliare residenziale al 31 dicembre 2015, Comuni capoluogo, altri comuni e ripartizioni sui totali di colonna e complessivo

SCENARI PREVISIONALI EMILIA ROMAGNA

Il Valore Aggiunto. Il Valore Aggiunto

Emilia Romagna DATI REGIONALI. Panorama economico. Osservatorio dei consumi 2015 Analisi dei mercati con focus regionali

Primi risultati del IX Censimento dell industria e servizi anno 2011

4. P.I.L. e valore aggiunto

IMPRESA E LAVORO ITALIA ED EMILIA ROMAGNA. Informazioni di contesto. Luglio 2015

% su Valore assoluto. Valore assoluto

Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1)

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2008

Anche nel Ravennate in aumento il reddito disponibile pro-capite

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

COMUNICATO STAMPA A.S. 2016/17 - ISCRIZIONE ALUNNI AL PRIMO ANNO DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE FOCUS SULLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il turismo nelle città d arte dell Emilia Romagna Anno 2015 SINTESI DEL RAPPORTO. Centro Studi Turistici di Firenze 1

I principali risultati

SITUAZIONE DELLA RETE AL E CONFRONTI 1998 / 2007 / 2010 / 2011

L agricoltura campana le cifre del D.ssa Emilia Casillo Settore SIRCA

PRODOTTO INTERNO LORDO O SPORCO?

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

L economia del Lazio nel 2009

Le lancette dell economia bolognese. Il lavoro

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

Tab. 6.1 Quadro sinottico delle superfici dei Parchi con le variazioni previste dal Programma regionale

DELLE ESPORTAZIONI. La provincia di Modena ha esportato merci per 10,7 miliardi, con un aumento del 2,6%

POPOLAZIONE RESIDENTE MINORENNE

Ufficio Studi. Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche

La provincia di Reggio Emilia in cifre

IL MERCATO DEI MUTUI IN EMILIA-ROMAGNA I trimestre 2017

7. P.I.L. e produzione di ricchezza

Il Prodotto interno lordo nelle Marche

Osservatorio & Ricerca. La BUSS

Economia Provinciale - Rapporto Valore Aggiunto

LE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI FORLÌ CESENA. Primo trimestre 2016

STIMA PRELIMINARE DEL PIL

LE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA. Anno 2016

Osservatorio economico, coesione sociale, legalità 5 RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA ANNO 2016

I MIGLIORI E I PEGGIORI

A.S. 2017/18 - ISCRIZIONE ALUNNI AL PRIMO ANNO DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE DI OGNI ORDINE E GRADO.

La congiuntura del credito in Emilia-Romagna. Direzione Centrale Studi e Ricerche

L Imprenditoria Femminile in provincia di Sondrio in pillole

Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali.

Un approfondimento dell Ufficio Studi della Camera di Commercio IN DIMINUZIONE IL PIL DEL LODIGIANO

OSSERVATORIO TERRITORIALE CENTRO STUDI COSMIT/FEDERLEGNOARREDO. Principali province esportatrici FONDAZIONE EDISON

LE IMPRESE FEMMINILI IN PROVINCIA DI PARMA 20 febbraio 2013

Principali aggregati dei conti economici per la provincia di Trento - Anno 2008

Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016

Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali

CAP. 2 - ANALISI QUANTITATIVA

3. Redditi e consumi

3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA

FACT SHEET A.S. 2016/2017 8) Funzionamento classi in deroga oltre il 30% di alunni con cittadinanza non italiana

STIMA PRELIMINARE DEL PIL

Lombardia Statistiche Report

Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2016

Attività di monitoraggio

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica

Strutture familiari in Emilia- Romagna: uno sguardo all ultimo decennio

I CONTI NAZIONALI SECONDO LA NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE

Dalla microeconomia alla macroeconomia

IL PASSO LENTO DELLA RIPRESA ITALIANA

Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali

STIMA PRELIMINARE DEL PIL

Il Turismo nelle Città d Arte e nei Borghi dell Emilia Romagna. Alessandro Tortelli Direttore CST Firenze

5. VALORE AGGIUNTO, REDDITO CONSUMI E PATRIMONIO. ŀ5. Valore Aggiunto, Reddito, Consumi e Patrimonio

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

Lavoro News # 17 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

2.1 Gli iscritti alle liste di collocamento

L'indebitamento degli enti locali della Regione Emilia Romagna

La popolazione straniera in provincia di Ferrara: aspetti demografici

RAPPORTO SULL ECONOMIA DI PARMA NEL 2015

MISURE DI PRODUTTIVITA

LA PRESENZA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA NELLE SCUOLE STATALI DELL EMILIA-ROMAGNA ANALISI DEI DATI a.s

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA. Sistemi Locali del Lavoro

E. ROMAGNA DATI REGIONALI. Osservatorio dei consumi 2016 E. ROMAGNA

LE IMPRESE LIGURI NEL 2 TRIMESTRE 2015

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

2 TRIMESTRE 2015: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere

IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA DI BRINDISI I TRIMESTRE 2011

Le imprese attive consistenza, caratteri e dinamiche al 30 giugno 2016

Premessa e obiettivo del progetto (1/4)

TURISMO. Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile

11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO

L Informazione economica e il sistema camerale

Calcolo dell inflazione per differenti tipologie di famiglie milanesi

Scenari e previsioni per la. provincia di Forlì-Cesena per il prossimo triennio. Massimo Guagnini. Forlì-Cesena 16 marzo 2009

Sezione Cooperative sociali al

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Figura 39 Distribuzione della popolazione al 2002 sul territorio regionale. Fonte: Istat. Densità abitativa. ab per kmq

L economia della Valle d Aosta

L indotto di Expo 2015

Il settore RESIDENZIALE

La misurazione dello stock di capitale privato regionale: alcuni esercizi. Andrea Filippone e Pasqualino Montanaro (Banca d Italia, Ancona)

NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA - ANNO

2.2 - I DATI DELLE SCUOLE CAMPIONE

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

Transcript:

RICCHEZZA PRODOTTA PIL e Valore aggiunto: concetti base Il PIL (Prodotto Interno Lordo) è la misura della produzione finale del Paese, nel senso che rappresenta il valore complessivo di tutti i beni e servizi finali prodotti all interno del territorio economico in un determinato periodo di tempo. L espressione beni e servizi finali sta ad indicare che dal computo del PIL sono da escludere tutti quei beni e servizi intermedi che sono stati distrutti, o comunque incorporati in altri prodotti, trasformati durante il processo produttivo. Quindi per pervenire al computo del PIL si sommano i cosiddetti valori aggiunti nei vari stadi della produzione, ossia il valore complessivo della produzione realizzata nel periodo, meno il valore di tutti i beni e servizi intermedi. Inoltre, il termine interno significa che si tiene conto dei valori aggiunti di tutte le attività svolte all interno del territorio economico, mentre il termine lordo significa che l ammontare è considerato prima dell ammortamento dei beni strumentali, ossia del deprezzamento subito, nel corso del periodo di tempo considerato, dallo stock di capitale esistente. Entrando ora nel concreto, l Istat considera questa identità: PIL = PIL PREZZI DI MERCATO = VALORI AGGIUNTI ATTIVITA ECONOMICHE Il punto di partenza è quindi la valutazione delle singole attività economiche, che può essere eseguita: al Costo dei Fattori : valutazione effettuata in base alla remunerazione dei fattori produttivi; ai Prezzi Base : valutazione effettuata in base ai prezzi della produzione; ai Prezzi di Mercato : valutazione effettuata in base ai prezzi di acquisto di beni e servizi. Costo dei Fattori Val. Agg. singole Attiv. Ec. - al netto imposte sui prodotti - al netto imposte sulla produz. - al lordo contributi sui prodotti - al lordo contributi sulla produz. VALORE AGGIUNTO AL COSTO DEI FATTORI Prezzi Base Val. Agg. singole Attiv.Ec. - al netto imposte sui prodotti - al lordo imposte sulla produz. - al netto contributi sui prodotti - al lordo contributi sulla produz. VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE Prezzi di mercato Val. Agg. singole Attiv. Ec. - al lordo imposte sui prodotti - al lordo imposte sulla produz. - al netto contributi sui prodotti -al netto contributi sulla produz. VALORE AGGIUNTO AI PREZZI DI MERCATO

286 Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari Per arrivare al PIL ai Prezzi di Mercato si parte quindi dai singoli Valori Aggiunti: VALORE AGGIUNTO AL COSTO DEI FATTORI VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE VALORE AGGIUNTO AI PREZZI DI MERCATO Al netto SIFIM (Servizi di Intermediazione finanziaria Indirettamente Misurati) + Imp. sui Prod. e sulla Produz. + IVA e altre Imp. Indirette + Imp. sui Prodotti. + IVA e altre Imp. Indirette PIL AI PREZZI DI MERCATO + IVA e altre Imp. Indirette Inoltre, queste configurazioni del Valore Aggiunto e del PIL ai Prezzi di Mercato possono rientrare nel concetto di Valore Aggiunto-PIL Nominale, se la valutazione è fatta a prezzi correnti (cioè variabili di anno in anno), oppure in quello di Valore Aggiunto-PIL Reale, nel caso di una valutazione effettuata a prezzi costanti (mantenendo cioè i prezzi fermi ad un anno ben preciso). Nel 1970 EuroSTAT ha messo a punto il sistema armonizzato dei conti SEC, acronimo di Sistema europeo dei conti economici integrati, attraverso l analisi dei diversi sistemi di contabilità nazionale e, quindi, a partire dal 1999, tutti gli Stati dell Unione europea hanno adottato il SEC 95, attraverso il quale si attua una descrizione quantitativa completa e comparabile dell economia dei Paesi membri, per mezzo di un sistema integrato di conti di flussi e di conti patrimoniali; in sostanza il SEC 95 consta di una serie di norme e definizioni cui i Paesi UE devono attenersi nella redazione dei rispettivi conti nazionali. A partire da settembre 2014, con la pubblicazione di una nuova versione di conti nazionali, viene adottato dagli stati membri dell'unione il nuovo sistema europeo dei conti nazionali e regionali - SEC 2010 - in sostituzione del SEC 95. Il nuovo sistema, definito nel Regolamento Ue (549/2013) è il risultato della stretta collaborazione fra l'ufficio statistico della Commissione (EuroSTAT) e i contabili nazionali degli Stati membri. Il SEC 2010 definisce i principi e i metodi di Contabilità Nazionale a livello europeo, fissando in maniera sistematica e dettagliata il modo in cui si misurano le grandezze che descrivono il funzionamento di una economia; rispetto alla precedente versione del 1995, il SEC 2010 presenta alcune importanti differenze riguardo sia l'ambito di applicazione, sia i concetti. Il nuovo sistema riflette infatti gli sviluppi e i progressi metodologici nella misurazione delle economie moderne che si sono consolidati a livello internazionale; basti pensare che oltre alle innovazioni metodologiche introdotte (una su tutte la capitalizzazione delle spese per ricerca e sviluppo), il nuovo PIL terrà conto, oltre naturalmente al valore delle attività legali e dichiarate, anche del valore stimato di alcune attività derivanti dalle cosiddette economia illegale ed economia sommersa. In Italia, l ISTAT, calcola, a livello nazionale, le tre tipologie di Valore Aggiunto e il PIL ai prezzi di mercato, a livello regionale, il Valore Aggiunto ai prezzi base e il PIL ai prezzi di mercato e, a livello provinciale, il Valore Aggiunto ai prezzi base; con l ultima elaborazione dati, viene assicurato l allineamento dei conti regionali e provinciali con la revisione dei conti nazionali. Nello specifico, quindi, l ISTAT ha proceduto alla revisione del PIL e del Valore Aggiunto, calcolati con il SEC 95, adottando la nuova metodologia di calcolo introdotta dal SEC 2010, in primis, a livello nazionale e, successivamente, a livello sia regionale che provinciale (in quest ultimo caso solo Valore Aggiunto). A dicembre 2016 l ISTAT ha aggiornato i dati provinciali relativi al valore aggiunto

Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari 287 allo scopo di riallineare i conti economici territoriali con quelli nazionali diffusi a settembre 2016; da un lato sono stati aggiornati i dati all anno 2014, dall altro sono state riviste le serie storiche dal 2000 al 2013. La dinamica del valore aggiunto Il primo passo verso un confronto omogeneo delle diverse aree territoriali di un Paese è rappresentato dall analisi della ricchezza prodotta all interno del territorio, solitamente effettuata attraverso lo studio della dinamica di crescita del Prodotto Interno Lordo e del Valore Aggiunto, entrambi ottenuti dalle economie considerate. Lo scopo principale di un analisi di questo tipo è di fornire delle indicazioni sui cambiamenti nella struttura economica provinciale, al fine di rappresentare una eventuale convergenza (o divergenza) dei possibili percorsi di sviluppo della provincia di riferimento verso i modelli di crescita regionali e nazionali. Per ciò che riguarda specificamente il Valore Aggiunto, la provincia di Rimini nel 2014 si colloca al terzultimo posto in regione nella produzione di ricchezza (davanti a Ferrara e Piacenza), facendo registrare un lieve aumento sia rispetto all anno precedente (+1,3%) che rispetto al 2012 (+0,4%); nel dettaglio, si passa da 8.464,0 milioni di euro del 2012 a 8.396,5 milioni di euro nel 2013, per arrivare a 8.502,0 milioni di euro nel 2014. In ambito provinciale, nell anno 2014 Bologna è quella che fa registrare, in termini assoluti, il valore aggiunto più elevato (34.401,3 milioni di euro, 26,1% sul totale regionale); ad essa fanno seguito Modena (22.435,4 milioni di euro, 17,0%), Reggio Emilia (15.556,2 milioni di euro, 11,8%) e Parma (13.861,8 milioni di euro, 10,5%). In termini di variazione annuale 2014-2013 e biennale 2014-2012, si può notare come tutte le province emiliano-romagnole registrino incrementi; le principali variazioni annue si registrano a Modena (+3,9%), Parma (+2,3%) e Piacenza (+2,0%) mentre quelle biennali vedono come principali protagonisti sempre Modena (+7,1%), Bologna (+3,3%) e Ravenna (+2,9%). Tab. 1 - Valore Aggiunto ai prezzi base - Valori in milioni di euro correnti VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE 2012 2013 2014 Var. '14-'12 Var. '14-'13 Peso % provinciale 2014 Rimini 8.464,0 8.396,5 8.502,0 0,4% 1,3% 6,4 Forlì-Cesena 10.434,3 10.496,3 10.504,8 0,7% 0,1% 8,0 Ravenna 10.375,1 10.522,8 10.681,0 2,9% 1,5% 8,1 Ferrara 7.853,2 7.960,8 7.964,2 1,4% 0,0% 6,0 Bologna 33.297,5 33.759,1 34.401,3 3,3% 1,9% 26,1 Modena 20.943,0 21.592,5 22.435,4 7,1% 3,9% 17,0 Reggio Emilia 15.136,8 15.368,2 15.556,2 2,8% 1,2% 11,8 Parma 13.558,8 13.543,6 13.861,8 2,2% 2,3% 10,5 Piacenza 7.870,2 7.773,4 7.932,5 0,8% 2,0% 6,0 Emilia-Romagna 127.932,9 129.413,2 131.839,2 3,1% 1,9% 100,0 Nord Est 325.404,4 328.586,4 333.509,2 2,5% 1,5% - Italia 1.448.021,0 1.444.106,1 1.456.419,1 0,6% 0,9% -

288 Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari Variazioni percentuali positive, sia annuali che biennali, caratterizzano anche le tre aree territoriali di confronto: le principali si riscontrano in Emilia-Romagna (rispettivamente +1,9% e +3,1%) a cui seguono Nord Est (+1,5% e +2,5%) e Italia (+0,9% e +0,6%). Valore aggiunto per settori economici La suddivisione del Valore Aggiunto per settori economici è fondamentale per comprendere l economia di un territorio; nello specifico, i dati provinciali, aggiornati all anno 2014, con i valori monetari, riassunti nella tabella 2, e con i relativi pesi percentuali, indicati nei grafici a seguire, sono, al riguardo, esemplificativi. Alla luce di ciò, nel 2014 l 80,9% del Valore Aggiunto della provincia di Rimini viene creato dal macrosettore dei Servizi, quota che risulta ben superiore all analoga percentuale che si riscontra in Emilia-Romagna (67,7%), nel Nord Est (68,7%) e in Italia (74,5%); il 50,9% è dato da Attività finanziarie, immobiliari, professionali, scientifiche, artistiche e di divertimento, servizi pubblici e il 30,0% da Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione, servizi informatici. All interno delle due classi, risultano importanti i contributi forniti dalle Attività immobiliari (17,9%) e dai Servizi pubblici (14,8%) mentre si può notare come l apporto maggiore sia fornito dai settori più strettamente legati al turismo: Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (27,8%). Particolare è invece la situazione dell Industria, infatti il totale complessivo spiega il 18,1% del Valore Aggiunto provinciale, a fronte di percentuali decisamente superiori nelle tre ripartizioni territoriali di confronto (29,7% in Emilia-Romagna, 28,9% nel Nord Est e 23,4% in Italia). Nel dettaglio, però, si nota come tale distanza sia riscontrabile esclusivamente nell Industria in senso stretto (13,9%, in provincia, sul totale del valore aggiunto), mentre il settore delle Costruzioni (4,2%) è praticamente in linea con quello dell Emilia-Romagna, del Nord Est e dell Italia. Infine, anche per ciò che riguarda il valore aggiunto dell Agricoltura e Pesca, in provincia di Rimini si riscontra un peso percentuale (1,0%) inferiore a quello registrato nelle tre citate aree territoriali di confronto.

Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari 289 In termini di variazioni percentuali, in provincia di Rimini tra il 2013 e il 2014 si riscontra un decremento del valore aggiunto dell Agricoltura e Pesca, che passa da 95,4 milioni di euro a 88,7 milioni di euro (-6,9%); aumentano invece sia l Industria, che passa da 1.515,2 milioni di euro a 1.536,6 milioni di euro (+1,4%), sia il valore aggiunto relativo ai Servizi, (+1,3%, da 6.786,0 milioni di euro a 6.876,6 milioni di euro). Da evidenziare, nel dettaglio, che il valore aggiunto dei Servizi fa registrare un aumento in tutte le province dell Emilia-Romagna, con Modena e Parma che registrano le variazioni migliori (rispettivamente +3,8% e +3,5%) e che un andamento simile si riscontra nell Industria, con solo due province nelle quali si ha sostanziale stabilità (Forlì-Cesena e Reggio Emilia); al contrario, il valore aggiunto dell Agricoltura e Pesca decresce in quasi tutti gli ambiti provinciali della regione, eccetto Piacenza (+0,8%) e Bologna (+0,2%). Le dinamiche settoriali delle tre aree territoriali di confronto risentono di quelle provinciali, ragion per cui il valore aggiunto dei Servizi cresce in tutti gli ambiti, quello dell Industria decresce solo a livello nazionale e quello relativo ad Agricoltura e Pesca è caratterizzato da tre diminuzioni. Tab. 2 - Valore Aggiunto ai prezzi base per Settori Economici - Valori in milioni di euro correnti AGRICOL TURA E PESCA Industria in senso stretto VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE - ANNO 2014 INDUSTRIA Costruzioni Totale Industria Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione, serv. Informatici SERVIZI Attiv. finanz., immob., profess., scientifiche, artistiche e di divertim., servizi pubblici Totale Servizi TOTALE VAL. AGG. Rimini 88,7 1.180,9 355,7 1.536,6 2.553,3 4.323,3 6.876,6 8.502,0 Forlì-Cesena 372,8 2.175,9 592,7 2.768,5 2.542,9 4.820,6 7.363,5 10.504,8 Ravenna 538,9 2.220,7 508,5 2.729,1 2.571,4 4.841,6 7.413,0 10.681,0 Ferrara 475,2 1.611,4 335,9 1.947,3 1.583,7 3.958,1 5.541,8 7.964,2 Bologna 440,0 7.551,6 1.252,7 8.804,3 8.780,0 16.377,1 25.157,0 34.401,3 Modena 443,1 7.675,8 1.027,3 8.703,1 4.215,9 9.073,4 13.289,2 22.435,4 Reggio Emilia 423,6 5.025,1 652,7 5.677,8 2.903,1 6.551,8 9.454,9 15.556,2 Parma 289,6 4.098,0 724,0 4.822,1 2.779,8 5.970,3 8.750,1 13.861,8 Piacenza 294,8 1.854,3 333,9 2.188,2 1.970,5 3.479,0 5.449,5 7.932,5 Emilia-Romagna 3.366,6 33.393,5 5.783,3 39.176,9 29.900,5 59.395,2 89.295,7 131.839,2 Nord Est 8.160,0 80.350,7 16.021,7 96.372,5 77.765,3 151.211,4 228.976,7 333.509,2 Italia 31.431,2 270.439,9 70.045,4 340.485,3 349.557,4 734.945,2 1.084.502,6 1.456.419,1

290 Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari Tab. 3 - Valore Aggiunto del settore Servizi RN - Valori in milioni di euro correnti Commercio, trasporti e turismo Servizi informatici VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE - ANNO 2014 Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività profess., scientifiche e tecniche Servizi pubblici Attività artistiche e di divertim. Val. Agg. Servizi 2.360,9 192,4 438,6 1.525,4 699,5 1.258,8 401,0 6.876,6

Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari 291 Tab. 4 - Valore Aggiunto ai prezzi base / Confronti settoriali-temporali - Valori in milioni di euro correnti VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE AGRICOLTURA E PESCA INDUSTRIA SERVIZI 2013 2014 Var. % 2013 2014 Var. 2013 2014 Var. Rimini 95,4 88,7-6,9% 1.515,2 1.536,6 1,4% 6.786,0 6.876,6 1,3% Forlì-Cesena 407,3 372,8-8,5% 2.767,6 2.768,5 0,0% 7.321,4 7.363,5 0,6% Ravenna 568,0 538,9-5,1% 2.721,8 2.729,1 0,3% 7.232,9 7.413,0 2,5% Ferrara 511,6 475,2-7,1% 1.931,3 1.947,3 0,8% 5.518,0 5.541,8 0,4% Bologna 439,0 440,0 0,2% 8.679,0 8.804,3 1,4% 24.641,1 25.157,0 2,1% Modena 482,6 443,1-8,2% 8.301,8 8.703,1 4,8% 12.808,2 13.289,2 3,8% Reggio Emilia 447,1 423,6-5,3% 5.680,6 5.677,8-0,1% 9.240,4 9.454,9 2,3% Parma 309,0 289,6-6,3% 4.783,0 4.822,1 0,8% 8.451,6 8.750,1 3,5% Piacenza 292,5 294,8 0,8% 2.163,4 2.188,2 1,1% 5.317,5 5.449,5 2,5% Emilia-Romagna 3.552,5 3.366,6-5,2% 38.543,7 39.176,9 1,6% 87.317,0 89.295,7 2,3% Nord Est 8.759,1 8.160,0-6,8% 95.430,2 96.372,5 1,0% 224.397,2 228.976,7 2,0% Italia 33.614,2 31.431,2-6,5% 342.228,0 340.485,3-0,5% 1.068.263,9 1.084.502,6 1,5% Valore aggiunto pro capite La provincia di Rimini, con riferimento al Valore Aggiunto pro capite, nel 2014 si posiziona al penultimo posto in regione (davanti alla sola Ferrara), facendo segnare una variazione percentuale positiva rispetto al 2013 (+0,6%) ma negativa con riferimento al 2012 (-1,3%); si passa, infatti, da 25.726,41 euro pro capite del 2012 a 25.245,14 euro pro capite nel 2013 per giungere a 25.401,71 euro pro capite nel 2014.

292 Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari La provincia che fa registrare il valore aggiunto pro capite più elevato in regione è Bologna (34.308,65 euro nel 2014); seguono, nell ordine, Modena (31.977,52 euro), Parma (31.199,09 euro), e Reggio Emilia (29.142,45 euro). In termini di variazione annuale 2014-2013 e biennale 2014-2012, vale quanto già detto per i valori assoluti, e cioè che tutte le province emiliano-romagnole registrano incrementi; l unica eccezione è rappresentata, come si è visto, dalla variazione biennale negativa della provincia riminese. I maggiori incrementi 2014-2013 si riscontrano a Modena (+3,6%), Piacenza (+2,1%) e Parma (+1,7%); le principali variazioni 2014-2012 sono ancora a Modena (+6,3%), Ravenna (+2,4%) e Bologna (+2,1%). Incrementi che caratterizzano anche le tre macroaree, con l unica eccezione della variazione biennale negativa a livello nazionale (-0,2%); anche qui l Emilia-Romagna gioca un ruolo da principale protagonista (+1,6% come variazione 2014-2013 e +2,2% come variazione 2014-2012). Tab. 5 - Valore Aggiunto Pro Capite ai prezzi base - Valori in euro correnti 2012 2013 2014 Var. '14-'12 Var. '14-'13 Rimini 25.726,41 25.245,14 25.401,71-1,3% 0,6% Forlì-Cesena 26.435,97 26.512,51 26.507,24 0,3% 0,0% Ravenna 26.602,90 26.871,17 27.233,67 2,4% 1,3% Ferrara 22.059,58 22.393,33 22.459,81 1,8% 0,3% Bologna 33.616,82 33.840,35 34.308,65 2,1% 1,4% Modena 30.081,93 30.868,49 31.977,52 6,3% 3,6% Reggio Emilia 28.679,04 28.871,24 29.142,45 1,6% 0,9% Parma 30.984,41 30.683,29 31.199,09 0,7% 1,7% Piacenza 27.355,66 26.962,95 27.524,18 0,6% 2,1% Emilia-Romagna 29.013,02 29.181,96 29.637,45 2,2% 1,6% Nord Est 28.097,40 28.248,73 28.608,49 1,8% 1,3% Italia 23.998,05 23.811,90 23.958,56-0,2% 0,6%

Rapporto sull Economia Anno 2016 e scenari 293