NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA - ANNO

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1 NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA - ANNO Il sistema imprenditoriale della provincia di Bologna mette in luce nel corso dell anno 2008 un saldo ancora positivo tra le imprese iscritte e quelle cessate nel Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio 1. I dati ottenuti evidenziano infatti iscrizioni, a fronte di cessazioni 2, con un saldo attivo pari a +685 unità, un risultato addirittura superiore al valore dell anno precedente. Il tasso di crescita annuale risulta pari a +0,70%, in sostanziale aumento rispetto allo scorso anno (quando la crescita % registrata è risultata pari a +0,51%), e peraltro in significativo miglioramento rispetto al trimestre luglio-settembre (quando si è registrato un incremento pari a +0,17%). Ciò è quanto si ricava dall analisi dei dati ottenuti tramite Movimprese, la rilevazione periodica sulla nati-mortalità delle imprese italiane realizzata da InfoCamere, la Società Consortile di Informatica delle Camere di Commercio italiane. Se la crisi internazionale sembra dunque non avere effetti di immediato periodo sul tessuto produttivo locale, è comunque opportuno ricordare che per avere un quadro completo di quanto accaduto nell ultima parte dello scorso anno è necessario attendere i consuntivi del primo trimestre dell anno in corso, quando vengono contabilizzate buona parte delle cessazioni concentrate negli ultimi giorni del 2008 e non ancora registrate per motivi puramente amministrativi. Sedi di impresa anni Registrate Attive Iscritte Cessate Variazioni

2 Il prospetto successivo riporta la sequenza di iscrizioni, cessazioni e saldi, nonché i relativi tassi di incidenza, registrati nelle province dell Emilia Romagna per l anno 2008: a fronte di un andamento altalenante nei saldi delle varie province emiliano romagnole, Bologna fa registrare la crescita più elevata in valore assoluto, confermandosi superiore anche a Modena e Reggio Emilia, che solo due anni fa avevano ottenuto risultati migliori, ed anche il tasso di crescita (+0,70%, a fronte di una crescita complessiva emiliano romagnola significativamente inferiore, +0,21%) risulta essere per la prima volta dal 2001 il più consistente in regione. Sedi di impresa - Iscrizioni, cessazioni e saldi per provincia nell anno 2008 Consistenza Iscrizioni Cessazioni Saldi Consistenza al 31/12/07 n. % n. % n. % al 31/12/08 Bologna , , , Ferrara , , , Forlì-Cesena , , , Modena , , , Piacenza , , , Parma , , , Ravenna , , , Reggio Emilia , , , Rimini , , , Emilia Romagna , , , ,00 8,00 Tassi annuali di iscrizione, cessazione e crescita Iscrizioni Cessazioni Saldo 6,00 4,00 2,00 0,00-2,

3 Il mantenimento della dinamica espansiva è in realtà determinato da andamenti analoghi di entrate ed uscite annuali, entrambe in contrazione seppure con tassi significativi sia per le iscrizioni (+6,77%), che per le cessazioni (+6,07%): il numero di imprese iscritte nella provincia di Bologna (6.631 unità) si conferma in valore assoluto il più elevato tra le province dell Emilia Romagna, sebbene segni leggermente il passo dopo il picco di fine Anche il numero delle imprese bolognesi cessate (5.946) si assesta peraltro su valori inferiori a quelli registrati a fine 2007 (6.630), continuando comunque a determinare quasi un impresa su 5 di quelle cessate complessivamente in regione in corso d anno. Sedi di impresa Andamento di iscrizioni, cessazioni per provincia nell anno Iscrizioni Cessazioni Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Piacenza Parma Ravenna Reggio Emilia Rimini Il numero di sedi di impresa registrate a fine 2008 si assesta peraltro al di sopra delle 98 mila unità (98.220, a fronte delle di fine 2007): se a queste si aggiungono le unità locali presenti (il cui stock cresce però nel corso dell anno con maggiore intensità, +2,57%, rispetto alla consistenza delle sedi di impresa, +0,25%, ed il 34% delle quali appartenenti ad imprese con sede fuori provincia), si ottiene un totale di attività registrate a fine dicembre nella provincia di Bologna

4 LE DINAMICHE SETTORIALI Dal punto di vista settoriale, il motore che sostiene la crescita imprenditoriale sembra essere la prolungata fase espansiva del settore delle costruzioni e dei servizi alle imprese. Si confermano infatti saldi annuali 4 attivi per il settore delle costruzioni, che continua la sua crescita con 214 imprese in più tra gennaio e dicembre, pari ad un tasso di crescita settoriale del +1,56%, e che in corso d anno ha fatto registrare nuove imprese, ed in particolare per il settore delle attività immobiliari, di noleggio, informatiche e di ricerca, i cosiddetti servizi alle imprese (+297 unità nel 2008), cresciuti di un ulteriore 1,82% rispetto a fine Torna su valori leggermente positivi peraltro, dopo la battuta d arresto di fine 2007, anche il settore della ristorazione, con 7 unità in più ed una crescita annuale dello 0,14%. Sembra segnare il passo, invece, il settore delle attività manifatturiere, che con 94 unità in meno sullo stock di fine anno riflette la selezione e la trasformazione del settore avvenute in corso d anno in seguito all intensificarsi della competizione sui mercati internazionali. Si confermano in rallentamento anche il settore del commercio, che fa registrare 177 unità in meno, dovute prevalentemente alla battuta d arresto del commercio al ingrosso, ed il settore dei trasporti, ancora negativo con 124 unità in meno in corso d anno ed una decelerazione nei dodici mesi del -2,38%. In valore assoluto, pertanto, il risultato più rilevante è stato raggiunto dai servizi alle imprese, che pur rappresentando solo poco meno del 17% delle imprese registrate a fine anno, contribuiscono per oltre il 36% alla determinazione del saldo positivo complessivo, seguiti dalle attività edili, che pur rappresentando il 14% delle imprese in complesso, contribuiscono al saldo per un ulteriore 26%, mentre il commercio, che definisce invece quasi un impresa registrata su 4 in provincia, ed i trasporti, il cui peso si limita a poco più del 5%, contribuiscono per oltre la metà alla contrazione del saldo complessivo

5 Graduatoria settoriale per saldo - anno 2008 Servizi alle imprese Imprese non classificate Costruzioni 214 Energ.elettr., gas e acqua Alberghi e ristoranti Istruzione Estrazione di minerali Pesca e servizi connessi 1 0 Sanità e altri servizi sociali Altri servizi 8-3- Intermediazione Attività manifatturiere Agricoltura, caccia e silvicoltura Trasporti e comunicaz. Commercio La tabella successiva mostra i pesi dei singoli settori nell universo delle imprese registrate e, al tempo stesso, offrendo un confronto tra i grandi settori tradizionali ed i servizi alle imprese e alle persone. Il numero di imprese registrate nei quattro settori tradizionali, pur continuando a rappresentare il 63% delle imprese registrate in provincia diminuisce in corso d anno di 158 unità: ciò è dipeso soprattutto dal rallentamento delle imprese manifatturiere (-94 unità), di quelle del commercio (-177), e dalla costante diminuzione delle imprese agricole (-101), legata alla continua riduzione delle superfici destinate ad uso agricolo e, in minor misura, ai modesti processi di accorpamento dei fondi agricoli. Fa eccezione il settore delle costruzioni (+214 imprese), probabilmente grazie alle peculiari caratteristiche del patrimonio abitativo (e alle cure che esso richiede), che alimentano un naturale ruolo delle attività di ristrutturazione, ammodernamento, risanamento, manutenzione, spesso di carattere artigianale 5. Il rallentamento osservato nei settori tradizionali si accompagna peraltro nel corso del 2008 ad una relativa tenuta del macro settore dei servizi alle persone e dei servizi - 5 -

6 alle imprese: sono in decelerazione il settore dei trasporti, -124 unità, e quello dell intermediazione monetaria e finanziaria, -69 unità, ma si confermano in crescita i settori principali, quello del turismo e della ristorazione, +7 unità, e soprattutto quello delle attività immobiliari e informatiche, che segnala una accelerazione, con 297 unità in più registrate in corso d anno. Sedi di impresa Confronto settoriale 2007/2008 Imprese registrate Peso % Imprese registrate Peso % Tasso di crescita settoriale Settori principali Commercio , ,0-0,7 Costruzioni , ,2 1,6 Manifatturiero , ,2-0,7 Agricoltura , ,4-0,9 Totale , ,7-0,3 Attiv. immobiliari, noleggio, informatica, ricerca , ,9 1,8 Alberghi e ristoranti , ,2 0,1 Trasporti,magazzinaggio e comunicazioni , ,2-2,4 Altri servizi pubblici,sociali e personali , ,2-0,2 Intermediazione monetaria e finanziaria , ,4-2,8 Sanità e altri servizi sociali 466 0, ,5-0,6 Istruzione 385 0, ,4 0,8 Totale , ,7 0,3 Altri settori 88 0,1 99 0,1 12,5 Imprese non classificate , ,5 13,1 TOTALE , ,0 0,2 Il grafico successivo riporta gli andamenti dei principali settori di attività rapportati all analogo valore assunto a livello regionale. L andamento osservato in Emilia Romagna sembra confermare quanto rilevato a livello provinciale, con la crescita rilevante dei servizi alle imprese (attività immobiliari, informatiche e di ricerca) e delle costruzioni, ed il - 6 -

7 calo di tutti gli altri principali settori, in particolare dei comparti del manifatturiero, dei trasporti e delle attività di commercio. Sedi di impresa Confronto Regione-Provincia per settore di attività - anno 2008 (valori assoluti) O Altri servizi pubblici,sociali e personali K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ri cerca I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. H Alberghi e ristoranti G Comm.ingr.e dett.-rip.beni pers.e per la casa F Costruzioni D Attivita' manifatturiere BO ER LE DINAMICHE PER FORMA GIURIDICA Consistenza ed incidenza delle diverse forme giuridiche sullo stock annuale Stock al 31/ Società di capitali Anno ,5% 24,3% Società di persone Ditte individuali Altre forme Totale ,2% Società di capitali Ditte individuali 22,0% Società di persone Altre forme Se si analizzano le diverse forme giuridiche nella provincia di Bologna per l anno 2008, si ottiene conferma del costante incremento delle società di capitale, cresciute nell ultimo anno di ulteriori 647 unità, fino a raggiungere un peso percentuale sul totale delle imprese provinciali del 27,2% (con un tasso di crescita annuale, pari a +2,80%, che si conferma decisamente al di sopra del valore medio complessivo, +0,70%, frutto non - 7 -

8 tanto delle nuove iscrizioni, che rappresentano il 24% circa di quelle complessive, quanto di un flusso di cessazioni decisamente contenuto, il cui peso risulta di oltre otto punti % inferiore a quello delle iscrizioni). In crescita, con 103 unità in più, anche le altre forme d impresa 6, che si confermano su valori positivi ormai da un triennio, anche se con un peso ancora poco rilevante (2,7%) sul totale. Ancora in rallentamento invece le forme giuridiche più semplici : le società di persone (-23 unità, con un peso del 23,4%) e le ditte individuali, che a fine 2008 registrano 42 unità in meno, pur continuando a rappresentare il 47% delle imprese registrate nel territorio bolognese (sostanzialmente in linea con quanto osservato a fine 2007). La dinamicità delle ditte individuali è evidenziata peraltro dalle iscrizioni (oltre 10 imprese al giorno si sono iscritte in corso d anno), a fronte di un valore delle cessazioni che si mantiene comunque elevato (ben oltre 6 imprese su 10 cessate nel 2008 sono ditte individuali). Sedi di impresa Confronto Regione-Provincia per forma giuridica - anno Bologna Emilia Romagna Società di capitali Società di persone Ditte individuali Altre forme Anche il raffronto tra le dinamiche della provincia di Bologna ed i risultati raggiunti a livello regionale sembra confermare il processo di ristrutturazione organizzativa delle imprese in atto ormai da alcuni anni: le società di capitale e le altre forme di impresa presentano infatti andamenti crescenti sia a livello provinciale che in ambito regionale, - 8 -

9 mentre le società di persone e le ditte individuali sono in calo anche in Emilia Romagna: in particolare, però, mentre a fine 2007 la contrazione delle ditte individuali bolognesi definiva oltre la metà del saldo complessivo delle ditte individuali a livello regionale, nel corso del 2008 tale peso si riduce ad un residuale 2%. I FALLIMENTI Un ulteriore, prezioso elemento di conoscenza dello stato del tessuto imprenditoriale viene dall analisi dello stato di attività. In particolare, le dinamiche di entrata in fallimento sono un aspetto importante dello stato di salute aziendale e, più in generale, di quello della congiuntura economica, poiché preludono comunque alla chiusura di un attività Sebbene sia opportuno ricordare che parte delle nuove procedure fallimentari di fine 2008 verranno iscritte nel Registro delle Imprese solo nel primo trimestre dell anno in corso, anche l analisi delle entrate in fallimento sembra confermare la tenuta del sistema economico provinciale osservata attraverso la nati-mortalità imprenditoriale: dopo la crescita registrata nel 2007, seguita al buon risultato di fine 2006, i 102 fallimenti aperti nel 2008 (l 1,4% di quanto registrato a livello nazionale) sembrano evidenziare infatti un assestamento delle imprese provinciali sul mercato, computando 4 procedure avviate in meno rispetto al 2007 (-3,8% in corso d anno). Complessivamente, se rapportato al numero totale di imprese registrate, il fenomeno, si dimostra sostanzialmente stabile, assestandosi attorno allo 0,10%

10 1 Da fine 2004 Movimprese include stabilmente l universo delle imprese agricole nella presentazione dei risultati con alcuni effetti statistici degni di nota sui diversi fenomeni demografici analizzati dall indagine. Precedentemente l evoluzione demografica dell agricoltura è sempre stata considerata a parte per la scarsa rilevanza della serie storica disponibile, dato che gran parte delle imprese di questo importante settore sono state incluse nelle statistiche delle Camere di commercio solamente a partire dal 1997, in concomitanza con la nascita del Registro delle Imprese. In termini strutturali, l inclusione del settore agricolo accresce l incidenza delle ditte individuali (largamente prevalenti, con l 86,1%, tra le imprese agricole) che era pari al 46,7% fra le imprese extra-agricole e che ora è pari al 51,2% sul totale di tutte le imprese. Conseguentemente si riduce il peso di tutti gli altri tipi di impresa costituiti adottando una qualche forma societaria. In termini congiunturali, l inclusione delle imprese agricole tende ad aumentare il fenomeno delle cessazioni: l agricoltura è un settore tradizionale nel quale cresce continuamente la produttività e che, insieme a profonde trasformazioni, negli ultimi anni conosce una continua riduzione del numero delle aziende, unita ad un elevata mortalità settoriale, confermata peraltro dalle 478 imprese cessate nel corso del A partire dal 2005, in applicazione del Dpr. 247/04 e successiva circolare n. 3585/C del Ministero delle Attività Produttive, sono stati forniti alle CCIAA i criteri necessari per giungere alla cancellazione d ufficio di quelle imprese non più operative da almeno tre anni e, tuttavia, ancora figurativamente iscritte al Registro Imprese. L analisi delle cessazioni è pertanto da considerarsi, a decorrere dal 1 trimestre 2006, al netto di tali attività meramente amministrative. E opportuno ricordare peraltro che l allargamento delle possibilità per le Camere di Commercio di ricorrere alle procedure di cancellazione d ufficio, comporta per ogni periodo una riduzione dello stock non derivante dall andamento propriamente economico della congiuntura demografica, ma piuttosto dalle decisioni di intervenire amministrativamente per regolarizzare la posizione di imprese non più operative: di conseguenza, i confronti intertemporali tra stock sono da utilizzarsi con cautela per non incorrere in interpretazioni dell andamento anagrafico non in linea con la congiuntura economica, perché potenzialmente influenzati da provvedimenti amministrativi. Dalle stesse considerazioni emerge come lo strumento più adatto per la valutazione congiunturale degli andamenti demografici resti il tasso di crescita, calcolato al netto delle cancellazioni d ufficio. 3 Valori di stock e movimenti di flusso non sempre danno risultati coincidenti, a causa di variazioni che in corso d anno possono determinare cambiamenti delle variabili di flusso non riportati nello stock al tempo precedente. 4 Il saldo annuale a livello settoriale viene calcolato al lordo delle variazioni, che non danno luogo a cessazione e/o reiscrizione delle imprese, ma che possono modificare la consistenza delle ditte a livello, in particolare, di rami di attività economica. 5 E opportuno ricordare peraltro che la fase espansiva del settore delle costruzioni può nascondere, in alcuni casi, un mero passaggio dalla condizione di occupato alle dipendenze a quella di lavoratore autonomo: questa ipotesi, suffragata peraltro dai dati Excelsior sul mercato del lavoro dipendente, sembra trovare ragione nella maggiore convenienza delle imprese a disporre di maestranze autonome anziché alle dipendenze. 6 Il raggruppamento delle altre forme conosce più di 40 tipologie di soggetti giuridici. A titolo di orientamento per il lettore, le tipologie più numerose sono: - società cooperative in genere e, in particolare, società cooperative a responsabilità limitata (la tipologia più numerosa in assoluto) - consorzio - consorzio con attività esterna - società consortile - società consortile per azioni o a responsabilità limitata