9C. Sintesi delle misure supplementari

Documenti analoghi
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

Indice del documento. Cartografie. 3. Identificazione dei corpi idrici

Rapporto Ambientale Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto idrografico pilota del fiume Serchio

Obiettivi di sostenibilità ambientale

Distretto del Fiume Serchio. ALLEGATO 9C SINTESI DELLE MISURE DI PIANO - PoM

Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro

Reggio Emilia, 8 maggio 2009

CORPI IDRICI: STATO E OBIETTIVI. II Forum di informazione pubblica Milano, 17 settembre 2009

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE

Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto

Milano, 23 aprile 2009

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro - Macerata. Gli adeguamenti alle normative europee nell A.T.O. 3 Marche Centro-Macerata

Già Professore ordinario di Geologia Applicata presso l Università di Pisa.

TITOLO II MISURE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI QUALITÀ

Le misure del Piano di Gestione delle Acque per i corpi idrici in relazione all uso idroelettrico

Diritto dell ambiente. Tutela delle acque dall inquinamento

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4

Le Competenze della Provincia di Lucca in Materia di Produzione di ENERGIA Idroelettrica e le scelte strategiche per un uso sostenibile della risorsa

Servizio Idrologico Regionale. STATO QUANTITATIVO DELLE ACQUE SOTTERRANEE ai sensi del DLgs 16 Marzo 2009 (aggiornato al 31/12/2012)

Glossario e architettura del piano

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

IMPATTI INDOTTI SU UN CORSO D ACQUA

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate)

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

Strumenti di intervento e opere necessarie per la riduzione del rischio

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

MONITORAGGIO QUANTITATIVO DELLA RISORSA IDRICA SOTTERRANEA ANNO 2013

Report di Sintesi dei Piani e Programmi

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO SPERIMENTAZIONE SUI RILASCI DAGLI SBARRAMENTI ENEL DEL BACINO DEL SERCHIO

Distretto del Fiume Serchio LE MODIFICHE AL PROGETTO DI PIANO DI GESTIONE E LA DICHIARAZIONE DI SINTESI

CONTRATTO DI FIUME "Arielli"

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE

DELIBERA N. 156 RELATIVA ALLA SEDUTA DEL C.I. DEL 19 giugno 2007 Pagina 1 di 6. Autorità di Bacino

Il percorso del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po al 2015 e le sue criticità

SETTORE DIRETTIVE EUROPEE NORMATIVA NAZIONALE NORMATIVA REGIONALE NOTE

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

Distretto idrografico delle Alpi orientali. Piano di gestione delle acque Aggiornamento

INDICE RELAZIONE ILLUSTRATIVA. Organizzazione del lavoro ed elenco elaborati di Piano

La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze

REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 5 NOVEMBRE 2009, N. 40 (ATTIVITA ESTRATTIVA NEL TERRITORIO DELLA REGIONE CALABRIA),

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

Piano di Gestione dell Appennino Centrale

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 45 DELIBERAZIONE 8 ottobre 2003, n. 171

Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali

Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO

Dalla qualità delle acque alla funzionalità ecologica

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 26_MAR

SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO

- ESTE (PD) 14 giugno

La Pianificazione delle acque Paolo Mancin

Monitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali

Nel settore delle infrastrutture per insediamenti edilizi. Dopo aver definito il rapporto ottimale tra superficie pavimentata ed area a

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido

Monitoraggio, controllo e valutazioni ambientali sulle risorse idriche dei bacini idrografici di Salto e Turano

AUTORITA INTERREGIONALE

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

il SIRA a supporto delle attività di controllo e monitoraggio ambientale Maura Ceccanti

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA

6- conti monetari bilancio consuntivo del Comune

OBBLIGO DELLA VALUTAZIONE DI INCIDENZA MISURE DI CONSERVAZIONE OBBLIGATORIE DA APPLICARSI NELLE ZONE DI PROTEZIONE

Autorità di bacino del fiume Po

PROPOSTA PER UN PIANO DI GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE AD ANGUILLARA

Giancarlo Mazzasette

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Autorità di Bacino del Fiume Arno

Processo di costruzione del progetto di Piano

Il ruolo delle aree di pertinenza fluviale negli indirizzi della pianificazione sostenibile: un progetto pilota

L Acqua che depura. Milano 16/11/2005. Uso plurimo delle acque

Definizione dei Corpi idrici sotterranei e pianificazione sulle acque a livello regionale

I consorzi di bonifica tra difesa idraulica e gestione multifunzionale dell acqua. Marco Bottino presidente ANBI Toscana

ACQUE DI BALNEAZIONE

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA

Pressioni degli usi agricoli sulla qualità delle acque e misure

Obiettivi di qualità ambientale e principali misure per il sottobacino. Delta Po

INQUINAMENTO DA NITRATI

La situazione, gli strumenti, le azioni per la tutela dei fiumi e delle acque nella nostra regione.

Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale

PROGETTO ANCONAPACO Analisi delle condizioni del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico delle aree di collina, pianura e costiere

COMUNE DI PIETRASANTA

INDICE. Bacino dello Slizza I

Legambiente Parma 8 novembre 2014 Esperienze di riqualificazione fluviale nel Parco del Taro

La direttiva quadro acque 2000/60/CE: governo delle acque e partecipazione attiva

I FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE E GLI ENTI PUBBLICI CHE RIUTILIZZANO LE ACQUE REFLUE

DOCUMENTO PRELIMINARE DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO OSPEDALE UNICO DELLA VALLE DEL SERCHIO

Progetto INHABIT Lo stato dell implementazione della WFD in Sardegna quadro conoscitivo e necessità di approfondimento

USO DELL ACQUA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE E DELLA BIODIVERSITÀ NEI BACINI DI ADDA, MERA, POSCHIAVINO E INN

BACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI

IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE LINEE DI AGGIORNAMENTO I CONFERENZA VAS 8 LUGLIO 2015 VIVIANE IACONE

P.L.I.S. Sorgenti del torrente Lura. SARONNO 29 novembre 2012 Christian Catelli

Scheda 1: Serchio Monte, Torrente Lima, Torrente Turrite Secca, Torrente Turrite di Gallicano SERCHIO MONTE

LE LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DEGLI UTILIZZI DELLA RISORSA ACQUA

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 19_ENT

Transcript:

Provvedimenti amministrativi 1. Tutela dei corsi d acqua ricadenti in aree di elevato interesse ambientale e naturalistico (SCHEDA 1). 2. Definizione, da parte della Regione Toscana, sentita l Autorità di Ambito competente, di apposita disciplina di salvaguardia del corpo idrico Serchio Lucchese al fine di tutelare i punti di captazione delle acque destinate all uso potabile situati nelle aree di pertinenza di tali corpi idrici (art. 94, D. Lgs. 152/2006). [Misura di base] 3. Programmazione, da parte dell Autorità Idrica Toscana, di interventi di realizzazione di reti fognarie e di impianti di trattamento depurativo dei reflui per le zone del territorio del bacino ancora non servite, con particolare riferimento alle aree condizionanti i seguenti corpi idrici [Misura di base]: Pressione Corpi idrici sotterranei Corpi idrici superficiali Pianura di Lucca - zona di Bientina Valdarno inferiore e piana Fosso Farabola 1_1 Urban waste water costiera pisana - zona Pisa Fiume Serchio Lucchese Valdarno inferiore e piana Canale Ozzeri costiera pisana - zona Pisa - Canale Burlamacca falda profonda Versilia e riviera apuana 1_1 Urban waste water Not Connected Alta e media valle del Serchio Valdarno inferiore e piana costiera pisana - zona Pisa Valdarno inferiore e piana costiera pisana - zona Pisa - falda profonda Fiume Serchio (2) medio sup. Torrente Loppora 4. Disciplina delle derivazioni da acque superficiali al fine di garantire il Deflusso Minimo Vitale e salvaguardare l'ambiente fluviale (SCHEDA 4). 5. Individuazione, da parte dell Autorità di Distretto Idrografico del fiume Serchio, di aree attigue a corpi idrici superficiali in cui promuovere la riqualificazione e la rinaturalizzazione degli ambienti fluviali mediante emanazione di apposita disciplina, congruente con le previsioni del Piano di Assetto Idrogeologico, volta a regolamentare le tipologie di intervento possibili e la metodologia per la loro effettuazione, con particolare riferimento ai seguenti copri idrici: 6. Definizione di un Codice di Buona Prassi per la gestione della vegetazione riparia lungo i corsi d acqua. (SCHEDA 6).) 7. Limitazioni temporanee alle derivazioni da acque superficiali e sotterranee del bacino del lago di Massaciuccoli (SCHEDA 7). 8. Definizione, da parte dell Autorità di Distretto Idrografico del fiume Serchio, del bilancio idrico per i bacini afferenti ai seguenti corpi idrici finalizzato alla successiva valutazione, da parte della provincia competente, della capacità di autodepurazione del corpo idrico e della necessità di definire valori limite di emissione per le acque reflue industriali più restrittivi, da raggiungere in modo graduale, rispetto a quanto stabilito dall allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/2006 (Legge Regionale Toscana 20/2006): -- Torrente Ania -- Torrente Pizzorna. Per il corpo idrico Torrente Celetra la necessità dell applicazione delle presente misura sarà valutata dall Autorità di Distretto Idrografico del fiume Serchio, sentita la Provincia di Lucca, al seguito dell attribuzione dello stato di qualità da parte della Regione Toscana al suddetto corpo idrico ai sensi della misura n. 26. Accordi negoziati in materia ambientale 9. Delocalizzazione degli impianti di lavorazione dei materiali inerti ubicati lungo l asta del fiume Serchio e del suo affluente principale (torrente Lima) (SCHEDA 9) 1

10. Istituzione, a cura dell Autorità di Distretto del fiume Serchio, di un tavolo tecnico sperimentale, costituito dai rappresentanti di tutti gli enti competenti, che costituisca la sede di confronto, elaborazione dati, scambio di informazioni inerenti il fenomeno di subsidenza del bacino del lago di Massaciuccoli al fine della determinazione di proposte operative per la sua mitigazione e per il monitoraggio dell esecuzione delle proposte stesse. 11. Istituzione, a cura dell Autorità di Distretto del fiume Serchio, di un tavolo tecnico sperimentale, costituito dai rappresentanti di tutti gli enti competenti, che costituisca la sede di confronto, elaborazione dati, scambio di informazioni e proposte operative inerenti la gestione degli svasi in coda di piena per il sistema idroelettrico. 12. Istituzione, a cura dell Autorità di Distretto del fiume Serchio, di un tavolo tecnico sperimentale, costituito dai rappresentanti di tutti gli enti competenti, che costituisca la sede di confronto, elaborazione dati, scambio di informazioni e proposte operative inerenti le modalità di eliminazione/riduzione delle acque saline depositate nelle ex buche di sabbia silicea presenti nel bacino del lago di Massaciuccoli. Progetti di costruzione 13. Verifica della fattibilità e valutazione costi/benefici dell intervento di realizzazione del collegamento tra il depuratore di Pontetetto in comune di Lucca e quello di Casa del Lupo in comune di Capannori. 14. Programmazione, da parte dell Autorità di Distretto del fiume Serchio sentite le province competenti, della realizzazione di rampe di risalita dei pesci agli sbarramenti fluviali più importanti, al fine di garantire il ripristino della continuità longitudinale del corso d acqua e quindi la riapertura dei corridoi ecologici, con riferimento ai seguenti corpi idrici: 4_2 Dams Corpi idrici superficiali Fiume Serchio (3) Monte Torrente Corfino Turrite di Gallicano Torrente Lima Torrente Limestre Torrente Edron 15. Promozione di intervento di ristrutturazione e di riqualificazione del fabbricato costituente il Casello Idraulico esistente presso le porte Vinciane sul canale Burlamacca al fine di giungere ad suo un utilizzo pubblico quale sede di cabina di regia delle opere idrauliche e di laboratorio di analisi. Misure tese a favorire l efficienza ed il riutilizzo 16. Aggiornamento dei Regolamenti Edilizi comunali per la disciplina del recupero acque. Progetti di ricerca, sviluppo e dimostrazione 17. Messa a punto di attività di diffusione permanente alla cittadinanza del Piano di Gestione, da parte dell Autorità di Distretto del fiume Serchio. 18. Realizzazione di banca dati georeferenziata unica ed omogenea, che raccolga i dati di: - risultati dei monitoraggi ai sensi del d.lgs. 152/2006 e s.m.i. e del d.lgs. 30/2009 -esiti dei controlli sugli scarichi dei depuratori pubblici -esiti dei controlli interni/esterni sulle acque potabili ai sensi del D.Lgs. 31/01 -esiti dei controlli agli scarichi privati -concessioni idriche -autorizzazioni allo scarico (SCHEDA 18) 19. Monitoraggio dei fabbisogni e degli utilizzi irrigui nel bacino del Lago di Massaciuccoli (SCHEDA 19) 20. Monitoraggio delle coltivazioni nel bacino del Lago di Massaciuccoli (SCHEDA 20) 21. Condivisione e taratura da parte degli Enti competenti del modello idrogeologico condiviso dell acquifero della piana di Lucca 2

22. Sperimentazione nelle enclosures del lago di Massaciuccoli di applicazioni di flocculanti volti all abbattimento del fitoplancton. Misura 23. Definizione, da parte dell Autorità di Distretto del fiume Serchio, della provincia di Lucca e di Pistoia, di un modello matematico per la valutazione del trasporto solido del fiume Serchio e del torrente Lima e la conseguente individuazione dei tratti in erosione o in sovralluvionamento al fine di ripristinare le originarie condizioni idromorfologiche, con il supporto di organismi universitari. 24. Monitoraggio dei livelli idraulici negli invasi del reticolo idraulico strategico (SCHEDA 24) Strumenti fiscali 25. Individuazione delle modalità operative volte ad incentivare un uso sostenibile della risorsa idrica nel bacino del lago di Massaciuccoli. (SCHEDA 25) Altre misure opportune 26. Predisposizione di studi di caratterizzazione su cave, miniere, discariche e siti contaminati sui seguenti corpi idrici superficiali e sotterranei: Pressione Corpi idrici sotterranei Corpi idrici superficiali Metamorfico Alpi Apuane Alta e media valle del Serchio Valdarno inferiore e piana costiera pisana - zona Pisa Valdarno inferiore e piana costiera pisana - Turrite Secca zona Pisa - falda profonda T. Serchio di Gramolazzo Versilia e riviera apuana 2_10_c Cave miniere e Torrente Pedogna Pianura di Lucca - zona freatica e del Serchio discariche Torrente Acqua Bianca Carbonatico di S. Maria del giudice e dei monti Torrente Acqua Bianca 1 pisani Fosso Tambura Arenarie di avanfossa della toscana nordorientale - zona dorsale appenninica Carbonatico della val di lima e sinistra Serchio Carbonatico non metamorfico delle alpi apuane Turrite Secca Turrite di Gallicano Torrente Freddana Torrente di Castiglione Metamorfico Alpi Apuane Torrente Ania Alta e media valle del Serchio Fosso Farabola Valdarno inferiore e piana costiera pisana - Fosso Doppio zona Pisa Fosso di Gragnana Valdarno inferiore e piana costiera pisana - Fosso dell Anguillara zona Pisa - falda profonda Fiume Serchio Lucchese Versilia e riviera apuana Fiume Serchio (3) Monte 1_5 Siti contaminati Pianura di Lucca - zona freatica e del Serchio Canale Ozzeri Arenarie di avanfossa della toscana nordorientale Canale Burlamacca - zona dorsale appenninica Turrite Cava Carbonatico della val di lima e sinistra Serchio Turrite cava 1 Carbonatico non metamorfico delle alpi Torrente Segone apuane Torrente Pedogna Arenarie di Avanfossa della toscana nordorientale Torrente Limestre - zona monti d'oltre Serchio Torrente Lima Torrente Fegana Torrente Edron Torrente Corsonna Torrente Contesora 3

Torrente Acqua Bianca Fosso Tambura Fossa della Liesina Fiume Serchio 1 Fiume Serchio 2 Fiume Serchio Soraggio 1 Fiume Serchio Soraggio 2 Fiume Serchio di sillano 27. Individuazione, da parte della Regione Toscana, degli stati di qualità dei corpi idrici del Piano di Gestione, al seguito del recepimento delle disposizioni contenute nella disciplina normativa nazionale su: -- corpi idrici, analisi di pressioni e impatti, attribuzione dello stato di rischio (DM 131/2008); -- definizione del programma di monitoraggio ed esecuzione dello stesso (ai sensi del DM 56/2009, del D. Lgs. 30/2009, del decreto in corso di definizione sui criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali), finalizzato anche all applicazione degli standard di qualità ambientale per le sostanze dell elenco di priorità al fine di raggiungere o mantenere il buono stato chimico delle acque superficiali; e revisione del Piano di Gestione, da parte della Autorità di bacino, al seguito di tale classificazione di qualità. ( 27 bis - Determinazione, da parte della Regione Toscana, nell ambito dell attività di monitoraggio, dei dati necessari all individuazione (da parte della stessa Regione e dell Autorità di bacino) delle tendenze significative e durature all aumento di concentrazioni di inquinanti e dei punti di partenza per l inversione di tendenza, ai sensi del art. 5, comma 1, del D. Lgs 30/2009. (Misura eliminata: obblighi di legge in essere) 28. Messa a punto di un sistema di monitoraggio delle caratteristiche economico ambientali delle proposte progettuali e di misure, volto a supportare la valutazione economica delle misure nell aggiornamento del Piano di Gestione. 29. Identificazione degli specifici costi (finanziari, della risorsa, ambientali) legati alle diverse attività nelle aree individuate come critiche dalla Relazione sull analisi economica del Piano di Gestione, da utilizzare per l aggiornamento del piano stesso. (Misura eliminata: la misura è stata eliminata in quanto superata con i recenti sviluppi in tema di analisi economica (cfr. bozza di linee giuda sull analisi economica)) Misure per le aree protette 30. - Verifica, da parte della Regione Toscana e di Arpat, della necessità di realizzare una carta della natura che definisca la localizzazione e l estensione degli habitat e delle specie igrofili di interesse conservazionistico nelle zone umide segnalate nel bacino del Serchio, di seguito elencate, non comprese nel perimetro delle aree già tutelate per legge, allo scopo di istituire nuove aree protette e/o individuare specifiche misure di conservazione: - Bottacci di Massa Pisana (Piana di Lucca) - Padule di Verciano e Sorbano (Piana di Lucca) - Lago di Casoli (Val di Lima) - Lago del Bagno o di Pra di Lama (Pieve Fosciana - Garfagnana) - Laghi di Cella (Garfagnana) - Lame di Capraia (Sillico - Garfagnana) 4

- Lago della Bega (Pugliano - Garfagnana) - Laghi di Sillano (Garfagnana). 31. Istituzione, da parte della Regione Toscana, di un monitoraggio specifico per il controllo della qualità delle acque nei punti di approvvigionamento idropotabile ubicati all interno degli Scisti, quarziti ed anageniti del Verrucano, in Comune di Capannori (loc. Guamo). Nuove misure supplementari individuate dal Piano di Gestione delle Acque- I Aggiornamento 32. Disciplina delle derivazioni da acque sorgive (SCHEDA 10). 33. Misura per la realizzazione nuovi impianti industriali (cfr. documento analisi economica e scheda norma 11) 34. Misura per l abbattimento del carico inquinante derivante dalla presenza di impianti di acquacoltura (cfr. documento analisi economica e scheda norma 11) 35. Misura per il trattamento delle acque dilavanti (cfr. documento analisi economica e scheda norma 11) Tabella di sintesi - Suddivisione delle misure di piano in: norme di piano, indirizzi vincolanti e indirizzi non vincolanti Norme di piano (allegato 9D) Indirizzi vincolanti (allegato 9E) Indirizzi non vincolanti Provvedimenti amministrativi Accordi negoziati in materia ambientale Progetti di 1 (Tutela corsi d acqua in aree protette) 2 (Salvaguardia acque potabili Serchio) 3 (AIT) 4 (Disciplina DMV) 5 (Rinaturalizzazione aree contigue al corso d acqua) 6 (Gestione vegetazione riparia) 7 (Conferma efficacia limitazioni Massaciuccoli) 8 (Bilancio idrico Ania, Pizzorna, Celetra) 32 (Disciplina delle derivazioni da acque sorgive) 9 (Delocalizzazione inerti) 10 (Tavoli Tecnici subsidenza) 11 (Tavoli Tecnici svasi in coda di piena) 12 (Tavoli Tecnici buche di sabbia silicea) 13 (Collegamento depuratore Pontetetto) 14 (Scale pesci per ripristino continuità fluviale) (Scheda norma N.1) (Scheda norma N.4) (Scheda norma N. 7) (Scheda norma N. 10) (Scheda norma N. 9) vincolante N. 6) 5

costruzione Progetti di ricerca, sviluppo e dimostrazione Strumenti fiscali Altre misure opportune Misure per le aree protette 15 (Riqualificazione casello idraulico) 17 (Attività di diffusione permanente) 18 (Database monitoraggi e scarichi) 19 (Monitoraggio fabbisogni irrigui Massaciuccoli) 20 (Monitoraggio coltivazioni Massaciuccoli) 21 (Modello idrogeologico della piana di Lucca) 22 ( Enclousures lago Massaciuccoli) 23 (Modello Matematico per il trasporto solido del Serchio e del T. Lima) 24 (Monitoraggio livelli idraulici invasi Enel) 25 (Incentivazioni risparmio idrico) 26 (Monitoraggi per effetti da cave-miniere-ravaneti ecc.) 27 (Individuazione stati qualità corpi idrici) 27 bis (Individuazione tendenze evolutive inquinanti) 28 (Monitoraggio caratteristiche economiche) 29 (Individuazione costi) 33 Misura per la realizzazione nuovi impianti industriali 34 Misura per l abbattimento del carico inquinante derivante dalla presenza di impianti di acquacoltura 35 Misura per il trattamento delle acque dilavanti 30 (Verifica perimetrazione nuove aree protette) 31 (Monitoraggio Verrucano vincolante N. 18) vincolante N. 19) vincolante N. 20) vincolante N. 24) vincolante N. 25) 6