Bene per tutti Tutti per bene Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Libera È una rete di associazioni, scuole, università, cooperative, associazioni E persone Da 21 anni si occupa di antimafia sociale, di fare memoria delle vittime innocenti delle mafie E di promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
LA rivoluzione dei beni comuni ci porta sempre più intensamente al di là della dicotomia proprietà privata\pubblica; ci parla dell aria, dell acqua, del cibo, della conoscenza: ci mostra sempre la connessione più forte tra persone e mondo esterno, e delle persone tra loro: ci rivela proprio un legame necessario tra diritti fondamentali e strumenti indispensabili per la loro attuazione. STEFANO RODOTÀ
L economia mafiosa: perché sottrarre i beni? 1. 2. 3. 4. 5. Disarticolare le organizzazioni criminali Evitare l arricchimento Limitare le risorse per i traffici illeciti Disgregare le strutture logistiche Togliere sostegno economico ai clan
Le leggi antimafia in italia arrivano sempre dopo importanti fatti di cronaca, come risposta alle azioni della criminalità organizzata. Dopo la morte del deputato pio la torre, nel 1982, fu approvata la legge 646\1982 in cui si disciplina, per la prima volta, il reato di E la Associazione mafiosa confisca dei beni ai mafiosi. Cambiano i processi e le indagini, c è una definizione di mafia, i boss sanno di non poter contare più sulle loro ricchezze per controllare il territorio anche dopo le condanne.
LA DEFINIZIONE DI MAFIA
Libera nasce nel 1995 e raccoglie oltre 1 milione di firme per una nuova legge di iniziativa popolare
LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all'iniziativa legislativa, mediante il quale i cittadini possono presentare o al Parlamento o a un ente amministrativo locale (come la Regione) un progetto di legge che sarà discusso e votato. L'iniziativa popolare è un istituto di democrazia partecipativa, in quanto la sola volontà del corpo elettorale non produce di per sé effetti sull'ordinamento, infatti vi deve essere anche la volontà del titolare della funzione legislativa (il Parlamento a livello nazionale e il Consiglio Regionale a livello regionale) affinché il testo diventi legge.
LA LEGGE 109 DEL 1996 LA LEGGE PREVEDE CHE I BENI CONFISCATI ALLE MAFIE POSSANO ESSERE RIUTILIZZATI SOCIALMENTE DA ISTITUZIONI E DA CITTADINI ORGANIZZATI. I BENI CONFISCATI DIVENTANO CENTRI PER LE ASSOCIAZIONI E LE COOPERATIVE, DIVENTANO SPAZI DI AGGREGAZIONE GRATUITI PER LE COMUNITÀ E NUOVE OPPORTUNITÀ DI WELFARE DIVENTANO segni evidenti di un cambiamento per il territorio e per la comunità, strumenti per leggere il cambiamento e le opportunità di futuro
Oltre 1 milione di firme raccolte in tutta italia in pochi mesi, sono la vera innovazione sociale della legge. Sono un mutamento dell ordine delle comunità, che per la prima volta diventano protagoniste del cambiamento. Sono INNOVAZIONE SOCIALE
Beni confiscati CAMBIANO LA PERCEZIONE DEI TERRITORI E GENERANO NUOVE ASPIRAZIONI BENI PUBBLICI PERCHÈ NESSUNO È ESCLUSO DAL LORO UTILIZZO E TUTTI SONO PROTAGONISTI BENI COMUNI SONO CASA DI OGNUNO E PROPRIETÀ DI TUTTI
I TERRITORI E LE COMUNITÀ SONO AL CENTRO DEL RIUTILIZZO SOCIALE Spesso c è una reazione a uno stato di mancanza, qualcosa che non funzione Si attivano nuovi rapporti e nuovi sistemi di relazione, per portare cambiamento nei territori La comunità diventa unità di misura e confine per la costruzione del nuovo Da innovazione sociale (le cose che cambiano) si passa al ritrovamento sociale (i cittadini riscoprono legami che prima erano schiacciati)
Cosa è successo in questi 21 anni di riutilizzo sociale?
Oltre 600 Cooperative e associazioni Che gestiscono beni confiscati in tutta italia. Sono nuove forme di welfare, che offrono servizi a territori in difficoltà. Si creano percorsi di fiducia reciproca con le istituzioni
Oltre 400 persone che hanno trovato lavoro Oltre 1500 volontari che spendono il loro tempo sui beni confiscati riutilizzati Quasi 25.000 persone che in tutta italia stanno beneficiando dei servizi che sono realizzati sui beni c onfiscati: studenti e studentesse, persone in difficoltà, famiglie e bambini, istituzioni
L esperienza del Consorzio libera terra mediterraneo è un consorzio, ONLUS, che raggruppa cooperative sociali di Libera Terra, unite ad altri operatori che ne hanno sposato la causa. Nasce nel 2008 con l'obiettivo di mettere a fattor comune le attività agricole
Il consorzio comprende 9 cooperative sociali, che si occupano di agricoltura sociale
MASSERIA CANALI, PUGLIA - COOPERATIVA SOCIALE TERRE DI PUGLIA LIBERA TERRA
VIGNETI CENTOPASSI COOPERATIVA SOCIALE PIO LA TORRE LIBERA TERRA
AGRITURISMO PORTELLA DELLA GINESTRA COOPERATIVA SOCIALE PLACIDO RIZZOTTO LIBERA TERRA
Ambulatorio emergency A luglio 2013 Emergency ha aperto un Poliambulatorio a Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Il Poliambulatorio, il terzo di Emergency in Italia, nasce in collaborazione con Libera, la cooperativa Valle del Marro, la parrocchia Santa Marina Vergine
L esperienza del Cantiere per la Legalità responsabile è un gruppo di cittadini per lo più appartenenti ad associazioni, cooperative ed esercenti impegnati per il coinvolgimento attivo della società civile nel percorso di riuso sociale dei beni confiscati a Genova.
Nel 1970 arriva a genova la famiglia canfarotta - lo re Crea una agenzia immobiliare alternativa Nel quartiere della maddalena Nel 2009 inizia il processo e poi la confisca degli appartamenti, confermata nel 2014 I cittadini e le associazioni di quartiere decidono di mobilitarsi per portare il cambiamento
96 immobili confiscati Nel quartiere della maddalena il Cantiere costruisce una rete con gli Enti pubblici per raccontare i quartieri in cui i beni si trovano, le iniziative, le idee, i progetti il Cantiere sostiene lo sviluppo di una progettazione largamente condivisa che nutra le relazioni e promuova la cooperazione attraverso criteri di evidenza pubblica.
La Carta di adesione alla rete del Cantiere promuove i seguenti principi: il rispetto delle persone, delle decisioni prese insieme e la cura degli spazi collettivi; la responsabilità delle proprie azioni e dei propri comportamenti di fronte agli altri; la collegialità, perché le decisioni prese insieme in modi e forme condivise vengano rese operative; la trasparenza perché lo spazio nel quale ci si muove è da considerarsi spazio pubblico, per cui tutto ciò che si fa deve essere il più possibile pubblico e chiaro; la legalità responsabile con il rispetto e la pratica di quelle leggi che contribuiscono alla costruzione di una società più giusta ed equa a partire dal territorio.
. E allora cosa possono fare le comunità? PRODURRE CAMBIAMENTO VUOL DIRE GENERARE LEGAMI E MUOVERSI INSIEME. CHIEDERE ALLE ISTITUZIONI DI CAMMINARE VERSO NUOVE PROSPETTIVE E VERSO NUOVE SFIDE Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie