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COMUNE DI CAMERANO PROVINCIA DI ANCONA I Settore Affari Generali e Istituzionali Servizio alla Persona e alla Collettività. REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO CENTRO SOCIO-EDUCATIVO RIABILITATIVO DIURNO S. GERMANO (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 99 del 19/12/2016) 1

ART. 1 Definizione Il Centro Socio-Educativo-Riabilitativo diurno, di seguito denominato CSER, San Germano, autorizzato ai sensi della L.R. 20/2002, è un servizio istituito dal Comune di Camerano, rivolto a soggetti in condizioni di disabilità, che abbiano assolto l obbligo scolastico, per i quali nel breve periodo, non è prevedibile un percorso di inserimento lavorativo o formativo, e che non richiedano cure di tipo sanitario-assistenziale a ciclo continuo. Il CSER è aperto alla Comunità locale con funzioni di: accoglienza, sostegno alla domiciliarità, supporto al nucleo familiare promozione della vita di relazione, sviluppo delle competenze personali e sociali, formazione e sperimentazione per inserimenti sociali e lavorativi. Esplica la sua attività in collaborazione con la famiglia ed in collegamento con i Servizi Sociali Comunali, Educativi e Sanitari del territorio. ART. 2 Destinatari Sono ammessi alla frequenza del CSER S.Germano soggetti in condizione di disabilità, in possesso del riconoscimento L. 104/92, per i quali sia stato predisposto apposito progetto da parte del Servizio Sanitario UMEA/UMEE di riferimento. Su specifico progetto il Centro può accogliere soggetti con maggiori livelli di autonomia per i quali non sia immediatamente praticabile un percorso di inserimento lavorativo. Possono essere previste forme di fruizione part-time del servizio. ART. 3 Finalità Il Centro predispone, fornisce ed eroga interventi ed attività di tipo educativoriabilitativo- assistenziali, finalizzati ad accompagnare il percorso e progetto individuale dei soggetti in condizione di disabilità, per l attuazione delle finalità previste dalle normative di settore, perseguendo obiettivi inerenti le seguenti aree: - favorire l inclusione del soggetto disabile, - favorire la permanenza all interno del proprio contesto familiare, - mantenimento e consolidamento delle autonomie di base, della cura di sé, delle relazioni, potenziamento delle stesse e delle capacità residue, - orientamento ad attività formative, occupazionali, di inserimento sociale, lavorativo, ricreativo, supporto e sostegno alle cure parentali ed alla famiglia. Le modalità per il raggiungimento degli obiettivi potranno essere attuate con attività di gruppo, individuali, con interazione tra i progetti individuali e del Centro. Verranno favorite attività in collaborazione ed integrazione con iniziative e realtà del territorio, per un più inteso legame con la comunità locale. All interno delle attività del Centro, il progetto Laboratorio accentua la focalizzazione sull offerta di un servizio di riferimento permanente, per l acquisizione di competenze, conoscenze, osservazioni, mediante la realizzazione di laboratori specifici di attività 2

manuali,espressive, ricreative; per favorire modalità di interazione ed integrazione sociale con particolare attenzione allo sviluppo di capacità relazionali e di comunicazione; - sviluppare potenzialità creative e comunicative in un contesto collettivi stimolante e accogliente. ART. 4 Funzionamento Il Servizio è aperto, come da normativa regionale, 48 settimane/annue, per cinque giorni settimanali per almeno 7 ore giornaliere. E autorizzato ai sensi L.R. 20/2002, ai regolamenti attuativi n. 1/2004 e n. 3/2006. ART. 5 - Rapporto con le famiglie degli utenti 1 In considerazione del valore e del ruolo rivestito dalla famiglia nel collaborare al percorso educativo, riabilitativo e di integrazione proposto dal Centro, dei bisogni specifici delle persone con disabilità afferenti al CSER, saranno favoriti il coinvolgimento e la partecipazione dei familiari nella predisposizione ed attuazione del Progetto Educativo Individuale, di seguito denominato (PEI). 2 - Al fine di assicurare la partecipazione delle famiglie, il Coordinatore Assistente Sociale Referente Comunale del Centro, afferente al Servizio Servizi alla Persona, congiuntamente al Coordinatore Tecnico, convoca l Assemblea delle famiglie almeno una volta all anno o su richiesta scritta e motivata di almeno 1/3 dei genitori o di chi esercita la potestà parentale. 3 L Assemblea delle famiglie esprime osservazioni, pareri e suggerimenti sull andamento del servizio. Elegge i propri rappresentanti all interno del Comitato di Partecipazione Sociale. Art. 6 - Comitato di Partecipazione Sociale 1 E costituito un Comitato di Partecipazione Sociale, con compiti informativi e consultivi, di monitoraggio, verifica e promozione del CSER. Si riunisce periodicamente su iniziativa del Responsabile Comunale del Centro o del Coordinatore Tecnico. 2 Il Comitato è composto da: - Coordinatore Assistente Sociale Referente Comunale del Centro, afferente al Servizio Servizi alla Persona, congiuntamente - Coordinatore Tecnico CSER; - Rappresentante dei familiari degli utenti frequentanti il Centro - Coordinatore UMEA ASUR AV2 Distretto Sud, o suo delegato, in relazione ad argomenti di pertinenza; - Rappresentante Volontariato presente nel Territorio. Possono essere rappresentate le Associazioni dei familiari dei soggetti disabili, qualora ne facciano richiesta. 3 Funzioni del Comitato di Partecipazione Sociale: Recepisce il programma di attività annuale del Centro; Propone iniziative sull organizzazione ed attività del Centro; 3

Stimola ed attiva opportunità e risorse a favore dell integrazione sociale; Promuove proposte per aumentare il livello di conoscenza e la sensibilizzazione relativamente ai bisogni dell area disabilità, contribuisce alla realizzazione di progetti di sostegno alle famiglie. 4 - Il Comitato di Partecipazione Sociale può prevedere eventuali incontri con esperti e/o altre realtà rappresentative della comunità, in relazione a tematiche specifiche attinenti al funzionamento del Servizio. ART. 7 Modalità di iscrizione e di ammissione. 1 - Sono ammessi al CSER soggetti con disabilità che abbiano assolto l obbligo scolastico, residenti nel territorio comunale e dei comuni dell Ambito Territoriale XIII.L accesso al Servizio avviene su richiesta del soggetto, famiglia, legale rappresentante, sulla base della valutazione multidimensionale e del bisogno e progetto definito dai Servizi Sanitari, in collaborazione con i Servizi Sociali Comunali. L ammissione di soggetti con disabilità provenienti da altri Comuni è subordinata alla disponibilità dei posti autorizzati ed alla valutazione dei Servizi. La permanenza al centro è correlata al progetto e verifica della rispondenza del Servizio alle condizioni del soggetto. La continuità è garantita e rinnovabile, di norma, sino all età massima di 65 anni. 2 - Il modulo di domanda deve essere inoltrato al Comune di Camerano I Settore Affari Generali e Istituzionali - Servizio alla Persona e alla Collettività. Documentazione da allegare alla domanda di ammissione: a) Certificazione sanitaria (L.104/92) b) Relazione di valutazione e progetto del Servizio Sanitario Territoriale di competenza (UMEA/UMEE) c) Certificato medico, rilasciato dal medico curante, per l ammissione al servizio. 3 - Non possono essere ammessi al Centro soggetti con grave disabilità, necessità di prestazioni sanitarie continue e/o problematiche psichiatriche, o di pericolo per sé o per gli altri ospiti. 4 - L ammissione al CSER viene disposta con provvedimento del Responsabile I Settore Affari Generali e Istituzionali - Servizio alla Persona e alla Collettività del Comune di Camerano, su progetto socio educativo riabilitativo personalizzato, elaborato d intesa dai Servizi Sanitari territoriali di competenza, in collaborazione con i Servizi Sociali Comunali. 5 Qualora le richieste di ammissione fossero superiori al n. posti autorizzati e disponibili, verranno prese in considerazione le seguenti priorità : - Residenza nel Comune di Camerano - Residenza nei Comuni dell Ambito Territoriale Sociale XIII - Indicatori di rischio - Situazione di disabilità - Condizioni familiari, cure domiciliari, - Risorse attivabili 5 - Per ciascun soggetto disabile vengono predisposti una cartella individuale sociosanitaria e un profilo psico-sociale con indicazione degli obiettivi ed interventi previsti e stilati, in collaborazione ed integrazione, tra Servizi Sanitari Territoriali di competenza, 4

Servizio Sociale Professionale comunale, Coordinatrice ed operatori CSER e famiglia, specifici PEI e PAI (Progetto Assistenziale Individualizzato). ART. 8 - Personale 1 - Al Centro è assegnato personale Educativo e Socio-Sanitario (di seguito denominato OSS), nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali, per assicurare il regolare funzionamento del Servizio. Il personale deve possedere i requisiti indispensabili per le funzioni attribuite, frequentare corsi di formazione, aggiornamento, supervisione. Deve fornire prestazioni ed attività educative, riabilitative, occupazionali, ludiche, formative, di assistenza tutelare, cura, pulizia, servizio mensa, servizio trasporto. Il personale deve garantire un rapporto di continuità tra operatori ed ospiti, per la favorevole attuazione dei progetti, mantenere un comportamento professionale, rispettoso e corretto nei confronti degli ospiti, dei loro familiari, di assoluta fiducia e riservatezza. 2 Coordinatore Tecnico Il Coordinatore tecnico, in possesso dei requisiti indicati dalla normativa nazionale e regionale, svolge le seguenti funzioni: Coordina il personale Educativo o ed OSS assegnato al Centro Predispone l organizzazione del servizio, le turnazioni, garantendo la continuità, efficienza, efficacia e qualità del servizio Provvede all individuazione del personale titolare e sostituto, verificando possesso e permanenza dei requisiti previsti dalla normativa Mantiene contatti con familiari, Coordinatore Assistente Sociale Referente Comunale del Centro, afferente al Servizio I Settore Affari Generali e Istituzionali Servizio alla Persona e alla Collettività/Coop. che ha in gestione il Servizio/Enti/ Servizi/Realtà associative/istituti Comprensivi/realtà del territorio per favorire il raggiungimento ed attuazione degli obiettivi concordati Partecipa all assemblea delle famiglie ed al comitato di partecipazione sociale Predispone e partecipa alla stesura del PEI e PAI indirizza i propri interventi secondo le linee scelte collegialmente, nei confronti degli ospiti, dei loro ambiti familiari, delle relazioni ed interventi nell ambito sociale esterno; tiene rapporti costanti con il Coordinatore Assistente Sociale Referente Comunale per consulenza, riscontro, verifica, indicazioni, controllo interventi e qualità prestazioni erogate; Cura tenuta ed aggiornamento, delle cartelle personali, della documentazione amministrativa, sanitaria, tecnica, salvaguardando i principi di riservatezza. Trasmette regolarmente le certificazioni di malattia all Ufficio competente Comunale; Redige periodicamente relazione sull attività svolta, inviata al Responsabile Comune di Camerano I Settore Affari Generali e Istituzionali - Servizio alla Persona e alla Collettività. 3 - Personale Educativo Il personale educativo è in possesso dei requisiti indicati dalla normativa nazionale e regionale. Svolge le seguenti funzioni: 5

partecipa agli incontri collegiali del Servizio per la programmazione e verifica delle attività, sia dei singoli soggetti che del CSER, con l ottica specifica di intervento diretto alla persona ed all attività del CSER; indirizza i propri interventi secondo le linee scelte collegialmente, nei confronti degli ospiti, dei loro ambiti familiari, delle relazioni, dei progetti individuali e degli interventi nell ambito sociale esterno; tiene rapporti continuativi con il Coordinatore di struttura per consulenza, riscontro, verifica, indicazioni, controllo interventi e qualità prestazioni erogate; tiene il registro presenze ed il diario giornaliero; trasmette regolarmente le certificazioni di malattia all Ufficio competente Comunale; Partecipa alla stesure del PEI e del PAI. 4 - Operatore Socio-Sanitario (O.S.S.) L O.S.S. svolge le seguenti mansioni: cura l aspetto igienico-sanitario degli ospiti; cura l accompagnamento degli stessi nel trasporto dal domicilio al Centro e rientro e nelle uscite; provvede alla distribuzione e somministrazione dei pasti; provvede alla pulizia dei locali, dei bagni, delle attrezzature, delle suppellettili e dello spazio esterno adiacente. Provvede alla somministrazione farmaci,qualora necessario, previa certificazione medica obbligatoria con indicazione farmaco, dosaggio, modalità ed orario assunzione. Ogni modifica della stessa necessita di nuova certificazione medica. 5 Coordinatore Referente Assistente Sociale Comunale L Assistente Sociale Comunale svolge le seguenti funzioni: collabora con il Coordinatore di struttura; verifica i programmi generali e mensili delle attività CSER; partecipa alla stesura del PEI e del PAI ; partecipa alle riunioni dell Assemblea delle Famiglie e del Comitato di partecipazione partecipa alle riunioni/attività d équipe con Coordinatore di struttura, servizio educativo, Servizi Sanitari di riferimento; cura, collabora e mantiene regolari contatti con Servizi Sanitari, Servizi Sociali di altri Comuni, famiglie; collabora con i Servizi Sanitari di riferimento (UMEA/UMEE) per la predisposizione dei progetti individuali dei soggetti con disabilità Funge da referente per il CSER nei confronti dell Amministrazione Comunale Segue l iter degli inserimenti; Cura tenuta ed aggiornamento, della documentazione individuale,agli atti, salvaguardando i principi di riservatezza. ART.9 - Rette di frequenza 1 - L Amministrazione Comunale delibera annualmente la retta di frequenza al CSER. La quota retta mensile è dovuta dalla data di inizio della frequenza al Centro e cessa dal mese successivo alla data di presentazione delle dimissioni. 6

ART.10 - Divieti 1 Divieto di somministrazione pasti ed alimenti al di fuori di quelli forniti dal Servizio Mensa Comunale, se non preventivamente autorizzati 2 - Divieto di accesso al Centro da parte di personale non autorizzato ed estranei non preventivamente autorizzati dal Responsabile Comunale 3 Divieto al personale del Centro di prendere iniziative riguardanti variazioni di orario/chiusura Centro/sospensioni mensa, senza autorizzazione del Responsabile del Settore. 4 Divieto di esporre materiale pubblicitario, manifesti, avvisi, ecc. ART. 11 - Assenze 1- L ospite e la famiglia sono tenuti ad assicurare regolare frequenza, ogni assenza deve essere tempestivamente comunicata. Nel caso in cui l ospite sospenda temporaneamente la frequenza dal Centro, la famiglia è tenuta ad inviare comunicazione scritta e motivata al Coordinatore del Centro e al Referente Comunale. 2 - In caso assenza per malattia la riammissione è subordinata alla presentazione di certificato medico. 3 - In caso di assenza l utente è comunque tenuto all obbligo del pagamento della retta fissa mensile. Art. 12 - Rinunce e dimissioni 1 - L ospite, la famiglia, il legale rappresentante possono inoltrare rinuncia al posto presentando apposita comunicazione scritta al Coordinatore tecnico del Centro e al Comune di Camerano I Settore Affari Generali e Istituzionali - Servizio alla Persona e alla Collettività. Si da luogo a dimissioni d ufficio nei seguenti casi: - mancato rispetto del presente regolamento; - morosità nel pagamento della retta mensile di frequenza dopo due solleciti scritti; - assenza ingiustificata superiore a 30 giorni; - presentazione di documentazione non rispondente al vero/dichiarazioni mendaci. ART. 13 Opposizione Contro i provvedimenti di ammissione, dimissione, non ammissione al CSER S.Germano., l interessato, la famiglia, il legale rappresentante può presentare opposizione nel termine di 30 giorni dal ricevimento del provvedimento scritto. Il Responsabile I Settore - Affari Generali e Istituzionali - Servizio alla Persona e alla Collettività entro i successivi 30 giorni decide sull accoglimento o rigetto dell opposizione. ART. 14 - Disposizioni finali. Per quanto non previsto nel Regolamento, si farà riferimento alle disposizioni di legge vigenti in materia. 7

Normativa di riferimento: L. 104/92 Legge quadro per l assistenza l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate L. n. 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali L.R. n. 20/2002 Disciplina in materia di autorizzazione ed accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale DGRM 337/2001 Istituzione Ambiti Territoriali Sociali DGRM 1276/2009 Linee guida per la predisposizione e approvazione dei piani triennali di ambito sociale 2010/2012 Piano socio sanitario regionale 2012/2014 Piano di zona per lo sviluppo sociale ATS XIII 2005/2007 L.R. 18/96 e s.m. e criteri attuativi 2014/2015 Regolamento reg.le attuativo n. 1/2004 Regolamento reg.le attuativo n.3/2006 L.R. 32/2014 Sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia DPCM 14/02/2001 Atto di riordino e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie DPCM 39/11/2001 Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano sui Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria ai sensi dell art. 1 del D.Lgvo 30/12/1992 n. 502 e s.m. DGRM 1011/2013 Definizione degli standard assistenziali e dei criteri di rilevazione dei costi gestionali della residenzialità e semiresidenzialità delle aree sanitaria extraospedaliera e socio-sanitaria nei settori anziani non autosufficienti, disabili e salute mentale DGRM 1195/2013 Determinazione delle quote di compartecipazione a carico dell utente in conformità a quanto disposto dal DPCM 29/11/2011 per accesso a strutture sociali e socio-sanitarie per anziani, disabili e salute mentale DGRM 1331/2014 Accordo tariffe assistenza residenziale e semiresidenziale tra Regione Marche ed Enti gestori L.R. n. 33/2014 Assestamento del bilancio 2014 Determina DG ASUR n.736/2015 Approvazione Convenzioni con i Centri Socio Educativi Riabilitativi Diurni anno 2015 in attuazione del Piano di cui alla Determina n. 577/ASURDG/2015. 8