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RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO GENERALITA Nel seguito si descrive il progetto di Progetto di completamento, valorizzazione e fruizione della sede del MAAC (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea), facente parte del Polo Museale di Ceglie Messapica commissionato dal Comune di Ceglie Messapica. L intervento consta nello specifico in : Realizzazione di linee di alimentazione illuminazione esterna; Realizzazione di linee di alimentazione prese e relativa protezione; Realizzazione di linea di alimentazione servizi e relativa protezione; NORMATIVA DI RIFERIMENTO L'impianto in oggetto è regolamentato dalla seguente normativa: D.P.R. 547 del 1955 e D.L. 626/94 (norme di prevenzione infortuni nei luoghi con presenza di lavoro subordinato); Legge 186 del 1968 e Legge 791 del 1977 (prescrizioni inerenti la regola d'arte negli impianti e la conformità dei materiali); Legge 46/90 (norme di sicurezza degli impianti) e D.P.R. 447 (regolamento di attuazione); Norma CEI 70.1 (grado di protezione degli involucri); Norma CEI 64.8 (impianti utilizzatori in B.T.); Norma CEI 64.12 (impianti di terra); 1

Norma CEI 17.13 (quadri elettrici); Guida CEI 64.50 (norme guida per la progettazione e realizzazione degli impianti elettrici negli edifici adibiti ad attività terziarie); Tabelle CEI UNEL 35024 70 e 35023 70 (portate dei cavi e cadute di tensione). MPIANTO ILLUMINAZIONE Dal punto di vista elettrico i corpi illuminanti fluorescenti ingloberanno il reattore, lo starter ed i vari cablaggi; saranno inoltre dotati di condensatore di rifasamento al fine di migliorare il cos fi. I circuiti illuminazione risulteranno distinti e separati dagli altri circuiti, con linee derivate da interruttori magnetotermici differenziali autonomi, al fine di realizzare protezioni contro i sovraccarichi correttamente dimensionate. IMPIANTO DISTRIBUZIONE ENERGIA L'impianto segue uno schema distributivo ad "albero" con circuiti posti entro tubazioni in PVC, delle seguenti tipologie: Canalizzazioni in PVC flessibile, incassate a parete e/o pavimento, per la distribuzione elettrica. Le derivazioni ed i collegamenti saranno realizzati esclusivamente entro cassette di derivazione a pavimento. Si precisa che dovranno essere rispettati i rapporti di riempimento delle tubazioni, mai superiori al 70%, così come prescritto dalla norma CEI 64.8. Le apparecchiature di comando e presa dell'energia saranno del tipo modulare componibile da incasso, serie civile, installate su torrette a pavimento con grado di protezione IP45. 2

Tutti i circuiti (di potenza) funzionanti con tensione di 230/400 V saranno costituiti da conduttori in rame flessibili, con isolamento a 450/750 V non propagante la fiamma (N07V K). Il quadro generale avrà struttura da incasso in PVC. Il cablaggio interno verrà realizzato tramite morsetti a pettine. La carpenteria dovrà avere grado di protezione minimo IP23 e sarà dotata di pannelli apribili al fine di consentire operazioni di controllo e verifica. Tutti gli interruttori dovranno avere chiare scritte identificatrici della funzione assolta così come prescritto dalle vigenti norme CEI. Le connessioni elettriche dovranno essere realizzate esclusivamente tramite morsetti a cappuccio isolanti ed autoestinguenti, dotati di barilotti in rame con serraggio dei conduttori a vite. Si precisa che i circuiti luce ed ausiliari dovranno avere conduttori con sezioni minime non inferiori a 1,5 mmq; mentre i circuiti prese dovranno adottare conduttori con sezioni non inf. a 2,5 mmq. I colori da usare per i vari circuiti sono i seguenti: FUNZIONE COLORE ISOLAMENTO SEZIONE MINIMA conduttori di protezione e di terra giallo verde sezione conduttori di fase (C.T. 16 mmq) conduttori equipotenziali giallo verde sezione min. 6mmq (non protetto mecc.) conduttori di neutro azzurro sezione condutt. di fase 3

conduttori di fase altri colori sez. min. 1.5 mmq IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI I conduttori di protezione saranno estesi a tutti gli apparecchi utilizzatori nonché alle prese a spina. I quadri elettrici con carpenteria metallica dovranno risultare collegati a terra mediante conduttori aventi sezioni non inf. alle indicazioni della tabella illustrata alla pag. precedente. Per quanto riguarda l'equipotenzializzazione dovranno essere realizzati dei nodi equipotenziali in corrispondenza dei quadri elettrici. Tutte le tubazioni acqua, riscaldamento, ecc. (metalliche) saranno connesse all'impianto di terra tramite conduttori con sezione minima di 6 mmq. Il collegamento tra il nodo principale e il sistema di dispersione di terra (conduttore di terra) avrà sezione di 25 mmq e sarà protetto meccanicamente. L'impianto di dispersione sarà quello preesistente della struttura. Tutti i circuiti faranno capo al quadro elettrico, con protezioni differenziali contro i contatti indiretti. Si precisa che le protezioni differenziali avranno Idn max non superiore a 0,03A (circuiti di potenza per servizi tecnologici e protezioni principali di quadro); ciò richiederà, per il coordinamento con l'impianto di terra dei dispositivi di interruzione automatica dell'alimentazione in caso di guasto, una resistenza di terra non superiore a 833 OHM (25V / 0,03). PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Per quanto concerne la protezione dai contatti diretti si precisa che l impianto dovrà presentare in ogni sua parte il grado di protezione minimo prescritto dalle norme per i locali in esame, avvero IP 20, da raggiungere mediante involucri, barriere ecc. rimovibili solo tramite l uso di chiavi ed appositi attrezzi. Il grado di isolamento rientra nei limiti previsti dalle norme: i componenti da utilizzare dovranno essere scelti per tale motivo con il marchio IMQ od analoga certificazione; cosa che ne assicurerà la corrispondenza dell isolamento alle disposizioni di 4

Legge. GENERALITA' SUI PROCEDIMENTI DI CALCOLO ELETTRICO PROTEZIONE CAVI CONTRO I CORTO CIRCUITI La verifica consiste nell'accertare che il potere di interruzione del dispositivo di protezione sia > alla massima corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione, e che l'organo di protezione lasci passare un valore di I 2 t inferiore o uguale al massimo valore di energia specifica passante, sopportata dal cavo in condizioni di riscaldamento adiabatico. Viene verificata quindi la relazione: ( I 2 t ) < K 2 S 2 dove: K è un coefficiente tabellare o calcolato; S è la sezione del conduttore. La verifica viene effettuata per conduttori di fase e conduttori di protezione nel caso in cui non sia verificata la relazione descritta nella Norma CEI 64.8/5. Si verifica inoltre che la corrente di corto circuito per guasto franco all'estremità della linea più lontana dal punto di alimentazione, sia superiore alla corrente di intervento istantaneo dell'interruttore di protezione; ovvero calcolo della massima lunghezza di conduttore protetto. Si precisa che se sono verificate le seguenti condizioni: assenza di pericolo d'incendio; energia specifica sopp. dal cavo in condizioni di riscaldamento adiabatico superiore al massimo valore lasciato passare dall'interruttore alla corrente di intervento istantaneo; 5

è possibile proteggere il cavo per lunghezze superiori a quella calcolata, utilizzando la protezione contro i sovraccarichi, correttamente dimensionata. Il calcolo della massima corrente di c.c. ammessa per una certa sezione del conduttore è effettuato per mezzo delle formule: Icc max = (S x K) / [ SQR (T) ] Icc min = (0,8 x Uo) / [ 1,5 x ro x ( 2L / S)] PROTEZIONE DAI SOVRACCARICHI Viene verificato il coordinamento del cavo con il dispositivo di protezione, in modo tale che siano soddisfatte le seguenti condizioni: Ib < In < Iz If < 1,45 x Iz dove: Ib è la corrente di impiego del circuito; Iz è la portata a regime permanente del cavo; In è la corrente nominale del dispositivo di protezione; If è la corrente di funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite. SCELTA INTERRUTTORI Per la scelta del dispositivo di protezione idoneo, bisogna considerare che l'apparecchio deve essere in grado di portare con continuità la corrente di impiego Ib senza dare luogo a interventi intempestivi, quindi: In > Ib considerando che la corrente nominale degli interruttori è funzione della temperatura all'interno del quadro elettrico. 6

Sono inoltre considerati i seguenti parametri: tensione di esercizio; corrente di c.c. (che deve essere superiore alla relativa corrente di c.c. dell'impianto nel punto di installazione del dispositivo di protezione), e valore di cresta della stessa; energia specifica passante (IxI x t) ; categoria di utilizzazione (classe ); numero di poli; caratteristiche degli altri interruttori per il coordinamento con il dispositivo in questione. CALCOLO CADUTE DI TENSIONE E TEMPERATURA DEL CONDUTTORE La caduta di tensione è calcolata considerando i conduttori a 70 (isolam. PVC) e 90 (isolam. HEPR o AFUMEX), con l'impiego della seguente formula: V = K x L x I x (R cos fi + X sen fi) La temperatura effettiva di esercizio di un cavo è calcolata mediante la formula: Tf = [ In / (Pn x N)] x ( Te Ta) + Ta 7