RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SOCCORSO SPECIALE. Direzione Centrale per l Emergenza ed il Soccorso Tecnico

Documenti analoghi
UFFICIALE.U

IL CAPO DIPARTIMENTO

CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

D.P.R. 23 dicembre 2002, n Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto

PRIMO. DIR. MED. DIR. SUP. G.S. PRIMO DIR. G.S. DIRETTIVI DIR. SUP. MED. DIRETT. MED. DIRETT. G.S. SD ISP COMANDI PROVINCIALI

USMAF Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE S E D E

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto

Ministero dell Interno

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE UFFICI VACANTI

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

Dino Losacco L IMPIEGO DI ELICOTTERI H.S.R. IN EMERGENZA SANITARIA

Comando Carabinieri per la Tutela dell Ambiente

Direzione centrale per le risorse finanziarie

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

ORGANIZZAZIONE DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO E PROTEZIONE CIVILE

Il soccorso tecnico urgente organizzazione, competenze, modalità d intervento

Stato Maggiore Aeronautica 1 Reparto

Ministero dell Interno

Comunicazione via PEC Mittente: AEROPORTI DI PUGLIA S.p.A.

Introduzione. Sassari 11 Luglio Oggetto: Organizzazione del Distaccamento di Porto Torres. Egregio Comandante,

Qualificazione, composizione e dotazioni del Servizio di Elisoccorso

Direzione Sviluppo Aeroporti

Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Imperia

Schema di decreto ministeriale recante la graduazione degli incarichi di funzioni dirigenziali del CNVVF

RIASSETTO FUNZIONALE-ORGANIZZATIVO DEL SETTORE TECNICO-LOGISTICO ROMA, 13 NOVEMBRE 2017

1 Reparto. Incontro con le OO.SS. Nazionali Tavolo Tecnico

DATI DI TRAFFICO 2015

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER L EMERGENZA ED IL SOCCORSO TECNICO AREA II

Corso di Laurea magistrale in Scienze per la pace

L applicazione della spending review in ambito aeroportuale: dalla Direzione Aeroportuale all Autorità Aeroportuale

Legge 189/1959 ORDINAMENTO DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA

SISTEMI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO

Ministero dell Interno

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 6 agosto 2008 (G.U. n. 268 del )

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA

BOZZA DISCIPLINARE TECNICO DELLA NUOVA SALA OPERATIVA S.O.C.A.V.

PROTOCOLLO D' INTESA. tra COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VICENZA CROCE ROSSA ITALIANA SEZIONE DI VICENZA

IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N.

A cura di Patrizia Sapia

VISTO il Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro.

RIORDINO DELLE COMPETENZE E DELL ORGANIZZAZIONE DEL CNVVF

d iniziativa dei senatori BATTISTA, BIGNAMI, AIROLA, BENCINI, BOCCHINO, DONNO, MORRA, ORELLANA e SERRA

ATTIVITA SVOLTA DAL COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO REGGIO CALABRIA

Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico ANALISI STATISTICA. Periodo di riferimento

MINISTERO DELL'INTERNO SEDI DI COSTITUZIONE DELLE R.S.U. QUESTURE E UFFICI PERIFERICI DI P.S.

Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VARESE

Airport traffic Monthly Report Maggio 2012

IL BRIDGE AL CONVITTO NAZIONALE DI ROMA

CROCE ROSSA ITALIANA

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

PROPOSTE PER UN NUOVO PIANO SANITARIO Quale sanita' in quale welfare? Analisi, proposte e suggestioni per l'elaborazione di politiche

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

Delegato Nazionale CRI per le attività di emergenza Roberto Antonini

Le esigenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella gestione delle emergenze che coinvolgono sostanze pericolose

PROVVEDIMENTI GIÀ ATTUATI O IN CORSO DI ATTUAZIONE DI COMPETENZA DEI CAPI DI STATO MAGGIORE DI F.A. ESERCITO SOPPRESSIONI

MONITORAGGIO INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI DI ROMA FIUMICINO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI INVESTIMENTI AEROPORTUALI IN ITALIA CONTRATTI DI PROGRAMMA

PIANO DI LAVORO E DI ATTIVITA DIDATTICA. Classe 5 Sezione Indirizzo A LOGISTICA E TRASPORTI DIRITTO PER LA LOGISTICA. Materia. Docente/i PAOLA NOTTI

Il Volontariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: una lettura economico-aziendale

ADR è responsabile dell informazione ai passeggeri, sia nella fase di arrivo nel terminal, sia nella fase di permanenza all interno del terminal:

Modifiche all'organizzazione interna del Dipartimento della protezione civile. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Gazzetta Ufficiale n. 36 del

ORGANICO DEL SEGRETARIATO GENERALE DELLA DIFESA DIREZIONE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI. Personale civile Personale militare Totale gen.

Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio

DEL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. VI Commissione legislativa. RISOLUZIONE n. 46

PREVISIONI IN CHIAVE NUMERICA. Ruote. Terzine per ambo VALIDE DALL ESTRAZIONE DEL 05/11/2013. sabato 16/11/2013

INDICE. Premessa alla seconda edizione... Premessa alla prima edizione... Parte Prima IL DIRITTO DEI TRASPORTI E LE FONTI

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese

GUARDIA DI FINANZA. Il ruolo del Comparto Aeronavale della Guardia di Finanza nelle Maxi Emergenze di Protezione Civile. Cap. pil.

COMANDO LOGISTICO DELL ESERCITO Stato Maggiore Ufficio Alienazioni

BANDO DI GARA D APPALTO

MESSAGGIO IN USCITA RIMODULAZIONE DISPOSITIVO

Relazione introduttiva ALLEGATO A CIG : C.U.P. : B34C Allegato A: Relazione introduttiva Pag. 1

organizzativo dei servizi ippomontati e della Polizia di... Stato. DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

Protocollo d intesa per la gestione delle emergenze PER EMERGENZE DI TIPO a), AI SENSI DELL ART. 2 DELLA LEGGE 225/1992

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

ATTIVITA ANTINCENDIO BOSCHIVO 2012 GEMELLAGGIO REGIONE PUGLIA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

L esperienza dei Vigili del Fuoco

TERMINOLOGIA USATA NEL TESTO

Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile

Questionario n. 1 Tecnica professionale

LA GUARDIA DI FINANZA. Organizzazione e missione istituzionale

IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE e I SERVIZI ESSENZIALI CONVEGNO ABI Basilea 3 Risk and Supervision 2014

IL CAPO DELLA POLIZIA DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA

Schema di Protocollo di intesa. tra MINISTERO DELLA DIFESA e REGIONE CAMPANIA

IL TERREMOTO IN ABRUZZO E IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

Ministero dell Interno

Si chiede pertanto una opportuna valutazione di verifica di legittimità e liceità rispetto in particolar modo al seguente contenuto deliberativo:

ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA CONTINUITA TERRITORIALE AEREA DA E PER LA SARDEGNA TRA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Ripartizione della dotazione organica del personale non dirigenziale dell Area dogane dell Agenzia

MINISTERO DELLA DIFESA

Organizzazione regionale A.I.B.

0 - SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

Questo è un servizio :

Prefettura - UTG di Roma. Prefettura - UTG di Napoli. Prefettura - UTG di Milano. Prefettura - UTG di Palermo. Prefettura - UTG di Torino

lo Statuto Speciale della Sardegna e le relative norme di attuazione;

DELIBERAZIONE N. 67/20 DEL

Transcript:

RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SOCCORSO SPECIALE Direzione Centrale per l Emergenza ed il Soccorso Tecnico 1

COLONNE MOBILI Saranno individuate le CC.MM.RR. che dovranno assicurare un pronto ed autonomo intervento in zona d operazioni. A queste CC.MM.RR. saranno dedicate con priorità le risorse finanziarie disponibili per ammodernare ed adeguare le dotazioni logistiche e del macchinario; 2

COLONNE MOBILI Nell ipotesi che il Corpo possa impegnare in calamità sino ad un massimo di 2.400 unità, si prevede, in prima istanza, una distribuzione del personale su 8 campi base. Sul piano gestionale e delle dotazioni, tale esigenza potrebbe non trovare piena soddisfazione nelle strutture del Corpo. Si prevede di stipulare in tal senso convenzioni con le Regioni con un auspicabile contributo del Dipartimento della Protezione Civile. 3

COLONNE MOBILI Sarà rivisitata l organizzazione del campibase tenendo conto delle 4 funzioni proprie: Funzione pianificazione interventi; Funzione operativa; Funzione logistica; Funzione amministrativo-contabile. 4

COLONNE MOBILI Sulla base del vigente CCNL, saranno preordinate le disposizioni riguardanti: le modalità di avvio delle unità in zona d operazioni e dei relativi avvicendamenti; gli orari di lavoro in relazioni ai compiti ed alle specialità; l organizzazione e l orario di lavoro delle strutture dipartimentali e periferiche interessate all evento. 5

COLONNE MOBILI Fatte salve le prerogative dei Direttori Regionali e dei Comandanti Provinciali aventi giurisdizione territoriale, si prevede inoltre di istituire e costituire un nuovo organo di comando e controllo con sede nella zona dell evento ed operante sino alla cessazione dell emergenza che, sempre con la medesima dotazione di personale (soprattutto a livello dirigenziale e direttivo), svolga una funzione di collegamento fra il Dipartimento, la DICOMAC del Dipartimento di PC ed i campi-base. 6

DIPARTIMENTO VV.F. DICOMAC CAMPO BASE Nuovo organo VV.F. di comando e controllo (in zona operativa) CAMPO BASE CAMPO BASE COMUNICAZIONE DIREZIONE REGIONALE VV.F. interessata (nel caso in cui l evento interessi una sola Regione) CAMPO BASE 7

SERVIZIO AEREO PIANO DI RIDISTRIBUZIONE DEGLI ELICOTTERI E COSTITUZIONE DEI NUCLEI DI SOCCORSO SPECIALE VV.F. ELITRASPORTATI IN CONVENZIONE CON LE REGIONI 8

SERVIZIO AEREO SCOPO 1. Riorganizzare la distribuzione degli elicotteri sul territorio nazionale, riducendo le linee di volo presso ciascun reparto ed ottimizzando così l impiego delle risorse umane e strumentali disponibili. L obiettivo è di creare le condizioni per conseguire più elevati standard di sicurezza e qualità nelle attività operative e tecnico-logistiche, primi fra tutti l adeguatezza dell addestramento degli equipaggi e delle procedure operative nonché il mantenimento della continuità della linea di volo impiegata in ciascun nucleo. 9

SERVIZIO AEREO 2. Ridurre i costi di gestione per effetto della necessità di addestramento del personale su una sola linea di volo. 3. Acquisire nuove e maggiori risorse finanziarie mediante la stipula di convenzioni a titolo oneroso con le Regioni interessate a cooperare, per i settori sanitario e di protezione civile, nella costituzione di Nuclei di Soccorso Speciale Elitrasportati 10

SERVIZIO AEREO NUOVA DISLOCAZIONE DEGLI AEROMOBILI E REGIONI AEREE D INFLUENZA A livello periferico operano attualmente il Centro Aviazione di Ciampino ed undici Nuclei Elicotteri, distribuiti in modo omogeneo sul territorio nazionale. Un ulteriore Nucleo elicotteri è previsto, nel prossimo futuro, presso l aeroporto di Lametia Terme ed ulteriori due basi satellite sono necessarie per esigenze di copertura territoriale nelle due isole maggiori. 11

SERVIZIO AEREO Il piano di ridistribuzione dei velivoli prevede il raggruppamento dei nuclei elicotteri in tre Regioni Aeree (Nord - Centro Sud), aree territoriali inviluppo delle aree di competenza dei nuclei elicotteri in esse inserite, e precisamente: Regione aerea Nord: Genova Torino Varese Venezia Bologna Regione aerea Centro: Arezzo Pescara Roma Sassari Regione aerea Sud: Salerno Bari (Lametia Terme) Catania 12

SERVIZIO AEREO L impostazione operativa con la logica delle Regioni Aeree, pur non prevedendo l assegnazione di elicotteri bimotori medi (attualmente AB412) ad ogni nucleo elicotteri, consente tuttavia, con la messa a fattor comune di tutte le risorse disponibili nella Regione Aerea (mediamente 6/7 elicotteri bimotori medi e 5/6 elicotteri leggeri per regione aerea) di garantire, a seconda delle esigenze ed importanza dell intervento, la copertura per macroaree del territorio nazionale. 13

SERVIZIO AEREO La nuova distribuzione di elicotteri è quindi di seguito riportata: Regione aerea Nord: ( 6 AB412, 2 A109E, 3 AB206 ) Genova Torino Varese Venezia Bologna 2 AB412 3 AB206 2 AB412 2 A109E 2 AB412 14

SERVIZIO AEREO Regione aerea Centro: (7 AB412, 1 A109E, 3 AB206) Arezzo Pescara Roma Sassari 2 AB206 2 AB412 3 AB412 + 1 A109E 2 AB412 (+ un AB206 da rischierare a base di esigenze stagionali Cagliari sulla da valutarsi a cura del Direttore Regionale) 15

SERVIZIO AEREO Regione aerea Sud: ( 4 AB412, 6 AB206 ) Salerno 3 AB206 Bari 2 AB412 (Lamezia Terme) 2 AB206 Catania 2 AB412 (+ un AB206 da rischierare a Palermo sulla base di esigenze stagionali da valutarsi a cura del Direttore Regionale) 16

SERVIZIO AEREO I rimanenti velivoli della flotta (quattro AB412 e tre AB206) non sono riportati in assegnazione in quanto costituiscono, su base statistica, l aliquota in ordinaria manutenzione. 17

SERVIZIO AEREO Orario di lavoro Il passaggio del personale aeronavigante all orario 12/12-12/60 è stato un primo fondamentale passo per un più utile impiego della componente aerea del Corpo. Ferme restando le prestazioni già rese nell arco diurno 8:00-20:00, si dovrà considerare la possibilità di un estensione stagionale dell attività nell arco delle effemeridi aeronautiche. Le maggiori prestazioni saranno compensate con le entrate derivanti dalle convenzioni di cui si dirà appresso. Sarà inoltre necessario ribadire che le figure professionali previste dal M.O.P. (Capo Nucleo, Responsabile Operativo, Capo Controllo, Responsabile della Manutenzione, ) articolino l orario di lavoro su base giornaliera per garantire continuità nell attività di gestione. 18

SERVIZIO SUBACQUEO L attuale distribuzione ed articolazione dei servizi subacquei sul territorio nazionale, appare generata più da casualità storiche che da una pianificazione intesa ad assicurare uniformità di prestazioni, affidabilità del servizio ed economicità di gestione. Taluni Nuclei SMZT, in particolare, a fronte di dotazioni organiche poco rilevanti e di conseguente scarsa capacità di copertura dei turni, impegnano risorse (in termini logistici, di mezzi terrestri e nautici, di attrezzature ed equipaggiamenti speciali) che non appaiono giustificate in relazione alla presenza di più consistenti Nuclei viciniori. 19

20

21

22

23

24

25

26

NUCLEI NBCR I Nuclei hanno acquisito una qualificazione d eccellenza che, dopo esser stata orientata verso la difesa contro attacchi terroristici con impiego di sostanze non convenzionali, potrà essere utilmente riversata nei settori del: Rischio trasporti sostanze pericolose Rischio radiologico 27

NUCLEI NBCR Rischio trasporti sostanze pericolose Sono stati formati ed equipaggiati dei nuclei per il travaso di sostanze infiammabili (GPL in primo luogo). E già in programma la formazione nel campo del travaso di sostanze criogeniche (Ossigeno e Azoto oggi) con la prospettiva di uno sviluppo nel trasporto terrestre del GNL (v. sperimentazione di un impianto di distribuzione stradale del GNL in provincia di Cuneo). E intendimento dell Amministrazione esplorare la possibilità di stipulare convenzioni con organismi del trasporto che vogliano assicurarsi la collaborazione del Corpo per fronteggiare situazioni diverse da quelle dell emergenza. 28

NUCLEI NBCR Rischio radiologico Il Corpo è attualmente impegnato nell assistenza al trasporto di materiale fissile dalle centrali termonucleari dismesse. E in fase avanzata una previsione di accordo con le Dogane (nell ambito del progetto MEGAPORT) per la gestione dei portali per il controllo radiologico dei containers nei porti di Genova e Gioia Tauro. Sarà lo sviluppo di questi impegni che imporrà scelte organizzative adeguate per i Nuclei che saranno deputati a questi ed altri compiti nel settore del rischio radiologico. Da subito però si può delineare una scelta che vedrà adibito a questo compito esclusivo il personale di più elevata qualificazione. 29

SERVIZIO ANTINCENDIO PORTUALE Il settore non è stato ancora oggetto di rivisitazione organizzativa. L orientamento è quello di assicurare ai distaccamenti portuali il solo personale di condotta e di gestione dei mezzi navali. Una squadra ordinaria terrestre potrà essere allocata nella stessa sede ed essere orientata per servizio a bordo, ma il Comando ne potrà disporre per gli interventi nell ambito urbano. 30

SERVIZIO ANTINCENDIO AEROPORTUALE Il Ministro dell Interno ha disposto presso l aeroporto di Malpensa l avvio di una sperimentazione intesa a formare il personale di handling affinché possa prestare assistenza antincendio sottobordo durante i rifornimenti di carburante con passeggeri a bordo. Il Comando di Varese, con la supervisione dell Area V della DCEST, ha avviato i percorsi formativi ed addestrativi. La sperimentazione si concluderà a fine anno con le determinazioni finali in ordine ad un eventuale diffusione della sperimentazione stessa presso altri aeroporti. Da tali determinazioni potrà dipendere un nuovo assetto organico dei VV.F. aeroportuali. 31