Ogni luce Un suicidio. 5 gennaio, in tutti i presidi d Italia Per non dimenticare



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e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare.

Linda Laura Sabbadini

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Ogni luce Un suicidio. 5 gennaio, in tutti i presidi d Italia Per non dimenticare L'imprenditore agricolo. Il proprietario di un'azienda di ruote per bicicletta. L'artigiano. Il titolare di un cinema di provincia. Il cingalese che aveva sfidato il pizzo a Napoli. O ancora le storie di Pietro, Riccardo, Gabriele, Domenico. Nomi. Di imprenditori che si sono tolti la vita per ragioni economiche. Per crediti inesigibili, cartelle esattoriali, fallimenti. Sono 54 gli uomini d'impresa che si sono uccisi per via della crisi dall'inizio dell'anno. Ecco i loro nomi, le loro storie. Da ricordare. 2 dicembre Li ha salvati la figlia, che, preoccupata, ha chiamato in tempo i Carabinieri. Una coppia di Castello di Serravalle (provincia di Bologna) aveva deciso di suicidarsi. Entrambi avevano ingoiato ansiolitici e inalato il gas di scarico della loro vettura. Lui, 62 anni, era un artigiano del paese. Lei, 60, casalinga. 30 novembre Debiti. Troppi debiti. Un imprenditore di Lallio, in provincia di Bergamo, aveva deciso di uccidersi, cospargendosi il corpo di un liquido infiammabile e minacciando di darsi fuoco. I Carabinieri, chiamati dai dipendenti e dai familiari, sono riusciti a farlo desistere. 26 novembre Massimo Tomeo è un imprenditore edile di Vasto. Per ore è rimasto barricato con un coltello alla gola nell'ufficio del presidente della provincia dell'aquila Antonio Del Corvo. «Non sono venuto qui per suicidarmi», ha detto Tomeo, dopo la trattativa con gli agenti e la fine della sua protesta: «Ma per rendere pubblica la mia situazione. Non voglio che si parli di me. Bisogna invece parlare di come questi enti si comportano da vili nei confronti di tanti piccoli imprenditori. Una vigliaccheria che non può essere accettate per il male che produce». 26 novembre Aveva 46 anni e un'azienda in provincia di Cagliari. Si è ucciso, soffocandosi col gas. 24 novembre Vito Di Canio gestiva, insieme a un socio, il cinema Due Torri di Potenza. Si è tolto la vita. 23 novembre Vallecrosia, Riviera ligure, vicino a Ventimiglia: Germano M., un imprenditore del settore dei fiori, 49 anni, si è impaccato a casa sua. 19 novembre Maurizio Canepa, 58 anni, era un noto imprenditore agricolo. Si è impiccato con una corda al balcone della cascina San Grato, nella campagna fra Alessandria e Vercelli. 12 novembre Alessandro Carlo Cuneo, 51 anni, aveva un'agenzia immobiliare a Soncino, Crema. Si è ucciso con un colpo di pistola lungo il fiume Oglio, lasciando soli la moglie e due figli di otto e 14 anni. 11 novembre Aveva 48 anni l'uomo che si è impiccato all'interno dell'azienda di informatica di cui era proprietario insieme alla moglie, a Chiesanuova nella repubblica di San Marino. A dare l'allarme sono stati gli amici, che lo seguivano dopo un recente ricovero in ospedale per depressione. 3 novembre Un imprenditore si è ucciso sparandosi un colpo di pistola nel suo ristorante a Riparbella, in provincia di Pisa. Aveva 68 anni e troppi debiti.

21 ottobre Poggiomarino, Vesuviano. Il titolare di una piccola azienda sartoriale si uccide. Aveva 48 anni. 18 settembre Si è tolto la vita impiccandosi al cancello della sua masseria a Ostuni, Brindisi. Aveva 54 anni ed era un imprenditore agricolo, con problemi economici così gravi da impedirgli di continuare l'attività. 17 settembre Piove di Sacco (Padova). Maurizio Bertin aveva un'azienda che produceva ruote per bicicletta. Alle 9.30 chiama gli operai e comunica loro la decisione di chiudere l'azienda: troppe poche commesse, troppe imposte. «Ci sono troppi problemi per andare avanti». All'una e mezza si è suicidato, legandosi un cavo elettrico al collo. 12 settembre F.B., 47 anni, si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Aveva un azienda ortofrutticola a Pomezia. 5 settembre Aveva 53 anni l'imprenditore di Rubano, in provincia di Padova, che si è impiccato in un magazzino della sua tipografia. 28 agosto Castelfranco Veneto. Gli operai trovano il corpo senza vita del proprietario dell'azienda, A.L., 39 anni, impiccatosi a un paranco. 16 agosto Aveva 60 anni l'imprenditore di Roseto, in provincia di Teramo, che si è tolto la vita nella sua azienda. In un biglietto l'uomo spiegava il suo gesto: debiti, pochi ordini, difficoltà coi clienti. 31 luglio Rodolfo Borfiga era un imprenditore, aveva 57 anni. Si è sparato alla testa vicino alla sua abitazione. 3 luglio Roberto Nirchi, 64 anni, piccolo imprenditore edile di Pofi, vicino a a Frosinone, scompare. Il 15 luglio viene trovato, morto, davanti al monastero di Santa Scolastica a Subiaco, in provincia di Roma. Era preoccupato per questioni economiche, in ansia per l'arrivo di una cartella Equitalia. Si è ucciso sparandosi. 27 giugno Aveva in tasca un sollecito di pagamento e diverse centinaia di euro in contanti. E si è lanciato dal quinto piano di un palazzo del Centro Direzionali di Napoli. Così si è ucciso un imprenditore campano. 20 maggio Un piccolo imprenditore edile di Massa Carrara si è impiccato a una trave del capannone industriale. 17 maggio Quarantasette anni, artigiano edile. L'ultimo grido d'aiuto l'aveva rivolto a Beppe Grillo, davanti alla sua villa. Era disperato. E lo è rimasto. Si è dato fuoco. 22 aprile Alessandro Comani, 59 anni, imprenditore edile. Non riusciva più a pagare nemmeno l'affitto per via della crisi che aveva travolto la sua azienda. Si è ucciso sparandosi un colpo in testa.

18 aprile 2013 Ha preferito togliersi la vita piuttosto che licenziare i dipendenti. Per questo Fermo Santarossa, titolare dell'omonimo gruppo di Pordenone, in Friuli, si è gettato nel laghetto della sua villa, senza lasciare biglietti. Il suo nome era stato coinvolto nelle indagini su Belsito ma lui aveva sempre smentito ogni rapporto. 18 aprile 2013 Nunzio Cannizzo, 49 anni, imprenditore di Gela, in provincia di Caltanissetta, è morto ufficialmente per infarto, ma secondo alcuni suoi colleghi si sarebbe «suicidato, lasciandosi morire negli ultimi tre mesi, dopo che lo Stato ci ha abbandonati». Cannizzo faceva parte di un gruppo che ha gestito per 9 anni il servizio dei rifiuti a Gela. Dopo aver subito estorsioni, denunciarono 11 mafiosi, fino a sentenza di condanna. Poi restarono senza appalti e con crediti di 8 milioni di euro non pagati. 17 aprile 2013 Un imprenditore del settore del marmo, Carmine Mancazzo, di 60 anni, si è impiccato a una trave del capannone della sua azienda, in via Traiana a Bitonto, in provincia di Bari. In un biglietto trovatogli addosso dagli agenti aveva scritto: «Nel momento del bisogno tutti mi hanno abbandonato». 17 aprile 2013 All'alba, con un colpo di fucile, si è suicidato l'imprenditore Antonino Siligato, 77 anni, titolare del residence Circe a Taormina. 15 aprile 2013 Andrea Mancini, titolare di un'azienda di prodotti chimici per il settore conciario, 65 anni, è stato trovato morto nella sua azienda a Santa Croce sull'arno, vicino Pisa. Si è impiccato all'interno della ditta, in cui lavorano 10 dipendenti. Ha lasciato un biglietto, in cui si citano i problemi economici che si trovava ad affrontare. 15 aprile 2013 Non aveva mai ricevuto quanto gli spettava per i lavori eseguiti. Per questo Zhou Zhaowu, un imprenditore cinese di 43 anni, titolare di un'azienda di confezionamento abiti, si è dato fuoco davanti alla Zama G.&C. snc di Faenza. Il titolare, Germano Zama, ha espresso la sua solidarietà e spiegato che la sua stessa ditta di abbigliamento «Vanta oltre 2 milioni di euro di crediti, oramai irrecuperabili, da aziende medio-piccole, che sono sparite a causa della crisi del sistema economico-finanziario e che l'hanno costretta a chiedere il concordato liquidatorio, anche in considerazione del comportamento tenuto da un istituto bancario, i cui vertici risultano indagati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna per estorsione ed usura». 13 aprile 2013 Luigi Melillo, 61 anni, imprenditore del ramo ortofrutticolo (la sua azienda è nel Caat di Grugliasco): si è ucciso con un colpo di pistola in casa sua, a Torino. Era sommesso dai debiti e dalle cartelle inevase di Equitalia, diventate per lui un incubo. 10 aprile 2013 Gonario Piroddi, 47 anni, impresario edile di Orotelli, in provincia di Nuoro. Il secondo imprenditore suicida nel Nuorese in soli due giorni.

9 aprile 2013 Un imprenditore di 53 anni si è tolto la vita nella sua segheria a Macomer, in Sardegna. L'azienda era in crisi ma nulla faceva presagire quanto accaduto. Lo ha confermato anche il sindaco del paese, Riccardo Uda, che del suo amico ha detto: «era un uomo capace, determinato, colto, ci sentivamo spesso e mai ha fatto trapelare che volesse attuare un gesto così tragico». Anche il presidente della Confesercenti Sardegna, Marco Sulis, è intervenuto: «È l'ennesima vittima di una crisi senza precedenti e del lassismo della nostra classe politica. Un altro giorno, infatti, è scivolato via senza un accordo tra le forze parlamentari per dare al Paese un Governo, e alle gente e alle imprese le risposte attese da anni, non da mesi». 4 aprile 2013 A Spinea, in provincia di Venezia si è suicidato un uomo di 46 anni, ex imprenditore. Si è tolto la vita nella sua casa, pignorata per debiti, come l'azienda 2 aprile. Edoardo Bongiorno, 61 anni, titolare dell'hotel Oriente, a Lipari, si è sparato un colpo di pistola alla testa a causa delle difficoltà economiche. 2 aprile 2013 «Senza lavoro non c'é speranza, senza speranza non c'é voglia di vivere». Questo era scritto sul biglietto lasciato da un imprenditore di Ferrara come spiegazione del suo gesto. Si é tolto la vita nell'abitazione in cui viveva in affitto in città. 28 marzo 2013 Fortunato Rubli si è tolto la vita nel magazzino della sua azienda, la Elettro Forma di Bannia di Fiume Veneto, in provincia di Pordenone. Sposato e padre di una bambina, aveva ereditato col fratello l'attività avviata dal padre all'inizio degli anni '50. 14 marzo 2013 A Valdobbiadene (Treviso) un artigiano edile di sessant'anni si e' tolto la vita impiccandosi: da un anno non riceveva più commesse. 11 marzo 2013 Alessandro Crivellaro, 47 anni, socio di una azienda di informatica. Si è gettato dalla finestra di uno stabile a Schio, in provincia di Vicenza. 7 marzo 2013 Elia Marcante, 65 anni, imprenditore di Schio (Vicenza) si è tolto la vita all'interno dell'azienda di sua proprietà, la Zimac, specializzata nella produzione di macchinari per la falegnameria. Marcante - che per cinque anni era stato presidente dello Schio Calcio - ha lasciato un biglietto indirizzato alla moglie nel quale chiede scusa per il suo gesto e le chiede di aver cura dei figli. 6 marzo 2013 Andrea Zampi, piccolo imprenditore perugino di 40 anni, titolare di un'impresa di formazione nel campo della moda, si è introdotto negli uffici della Regione e ha ucciso due dipendenti, Margherita Peccati, 61 anni, e Daniela Crispoliti, 46, per poi suicidarsi. La Regione non gli aveva ancora confermato l'accreditamento per alcuni corsi. «È una tragedia immane, frutto di un clima orribile legato all'attuale situazione economica» ha commentato il sindaco di Perugia Vladimiro Boccali 5 marzo 2013 Un imprenditore di 47 anni si è suicidato in provincia di Treviso impiccandosi all'interno della sua azienda, che si occupa di trattamenti termici. Di recente un forno si era danneggiato e si erano verificati problemi per un lavoro non andato a buon fine.

5 marzo 2013 Pietro D., 77 anni, ha ucciso la moglie e poi si è suicidato, nella camera da letto. Imprenditore del settore termoidraulico, ormai pensionato ma ancora in attività, ha motivato il suo gesto con l'incapacità di far fronte alle difficoltà economiche. Negli ultimi tempi aveva confidato al figlio di vivere una forte situazione di stress per i disagi finanziari. 27 febbraio 2013 Gianfranco Mazzariol, 59 anni, ex rugbista, titolare con il fratello Giancarlo «checchi» Mazzariol del Birrificio trevigiano di Vascon e del famoso ristorante «Al Mercato», nella zona del mercato ortofrutticolo alle Stiore, si è ucciso nel garage della sua abitazione di via Aquileia a Paese, in provincia di Treviso. Si è sparato con il suo fucile da caccia, a metà mattina, oppresso dalla paura di non riuscire più a fronteggiare i debiti e le richieste dei creditori e delle banche. 27 febbraio 2013 Quattromila euro, il valore di un prestito rifiutato dal Banco di Brescia a un piccolo imprenditore edile di Verona. Tanto gli è bastato per uscire dalla filiale e cospargersi di alcool. I carabinieri l'hanno fermato prima che appiccasse il fuoco. In alcune lettere indirizzate alle forze dell'ordine diceva di «non essere un delinquente» e di vivere in difficoltà, non «riuscendo a pagare i suoi operai» pur vantando crediti. 24 febbraio 2013 Gabriele Gaudenzi, 50 anni, si è tolto la vita nel magazzino della propria ditta ad Alfonsine, nel Ravennate. A pesare sulla sua decisione sarebbe stata la situazione economica della ditta, la 'Gaudenzi imballaggi', aggravata da una pesante sanzione di Equitalia da quasi 50 mila euro. 20 febbraio 2013 A Rocca Priora, vicino a Roma, un imprenditore di 60 anni è stato salvato dai carabinieri. Aveva ingerito barbiturici per suicidarsi a causa delle difficoltà economiche legate alla crisi. 11 febbraio 2013 Albino Mazzaro, 54 anni, si è tolto la vita impiccandosi nella sua azienda a Busa di Vigonza, a nord di Padova. L'uomo gestiva insieme al fratello una ditta di biciclette, poi convertita agli arredi. Non ha retto al peso della crisi, delle difficoltà economiche che lo avevano costretto a rallentare la produzione fino a sospenderla e a chiedere la cassa integrazione per la decina di dipendenti. 9 febbraio 2013 P.B., quarantottenne, padre di due figli piccoli, ha ingerito del cianuro ed è stato ritrovato, morto, dai dipendenti, sul pavimento della sua azienda. Al dolore della famiglia si uniscono l'incredulità e il cordoglio dell'intera comunità di Anghiari, in provincia di Arezzo, dove l'uomo era conosciuto e stimato anche per il suo impegno nel mondo del volontariato. 27 gennaio 2013 È morto suicida Vincenzo Minichini, 55 anni, proprietario del ristorante Santa Lucia di Nola e gestore del bar Convivium a Marigliano, in Campania. Negli ultimi anni aveva manifestato più volte la sua preoccupazione per le difficoltà economiche. 19 gennaio 2013 Domenico Marotta, 66 anni, falegname residente a Bellizzi, in provincia di Salerno, si è tolto la vita. Non sopportava il peso di non riuscire ad assicurare lo stipendio in modo puntuale ai suoi dipendenti, a causa dei crediti che non poteva incassare dai clienti. 16 gennaio 2013 Debiti e cartelle esattoriali. Raffaele Casolino, commerciante di Portocannone, Molise, si è impiccato nel garage di casa sua.

23 dicembre 2012 Il capannone brucia. Non ci sono persone nel magazzino, ma celle frigorifere con la merce: l'azienda è specializzata nella conservazione di prodotti ortofrutticoli. All'interno non è rimasto più nulla. E Bruno Di Lenardo, il titolare, 52 anni, non regge a vedere il suo patrimonio distrutto. Un collega, il giorno dopo, lo trova senza vita nel capannone devastato. «Cari dipendenti, scusatemi», ha scritto su un biglietto prima di uccidersi. 22 dicembre 2012 Riccardo Sobrero, titolare dell'azienda vinicola Monfortalba, si è suicidato nel capannone della sua ditta a Marene, in provincia di Cuneo. Aveva da poco avviato le procedure per mettere in liquidazione la ditta, fondata dal padre Matteo. 21 novembre 2012 Ha ucciso un imbianchino di 34 anni davanti a un bar alla periferia di Bologna. Poi S.F., imprenditore edile, incensurato, si è tolto la vita. 29 novembre 2012 Joseph Sumit, 33 anni. Imprenditore cingalese. Era arrivato a Napoli, aveva aperto quattro attività commerciali, era finito sotto usura e poi racket. Ma non aveva avuto paura. E aveva denunciato i suoi strozzini. Un esempio di legalità per tutti gli imprenditori della zona. Un piccolo eroe, premiato per il suo coraggio a una festa della polizia. Si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo nella sua casa di piazza Miracoli. Ucciso dai debiti e dalla sensazione di essere stato abbandonato. Solo contro i boss, incapace di proteggere la sua famiglia. 20 novembre 2012 Pierpaolo Boetto, elettricista di Monselice, titolare della Cge di Battaglia Terme, in provincia di Padova, si è impiccato all'interno della sua azienda. Aveva da poco ricevuto un'ingiunzione di pagamento di 25mila euro da un fornitore. Ma lo stesso elettricista, che lavorava per la pubblica amministrazione, avrebbe vantato numerosi crediti dai Comuni della zona. 23 ottobre 2012 In un solo giorno tre uomini si sono uccisi impiccandosi nella provincia di Treviso. Uno era senza lavoro da tre anni, uno l'aveva appena perso, il terzo era il cavatore Vittorio Ceotto, 62 anni, titolare della Old Beton di Susegana, azienda che opera nel ramo della ghiaia e del riciclaggio di inerti. 25 settembre 2012 Dopo il fallimento della sua impresa, a Campagna Lupia, Venezia, un imprenditore si è sparato con un fucile da caccia. Aveva perso per debiti anche la casa. «L'economia reale non è ancora uscita dalla crisi, e le imprese, al rientro dalle vacanze hanno trovato più difficoltà di prima», ha commentato il governatore del veneto, Luca Zaia. 17 giugno 2012 Un imprenditore di 72 anni, N.S., titolare di una azienda produttrice di intimo a Santa Maria Maddalena di Occhiobello (Rovigo), è stato trovato morto nel suo ufficio. Di fianco a lui la pistola. 4 giugno 2012 Un imprenditore di 61 anni si è impiccato nella sua azienda, specializzata nella commercializzazione di prodotti informatici, a Matera. 4 giugno 2012 Un giovane imprenditore di Quartu Sant'Elena, in Sardegna, si è tolto la vita. Aveva scritto ai familiari disperato per la crisi della sua piccola azienda di idraulica.

27 Maggio 2012. Cagliari E. G., imprenditore di 74 anni, ha tentato di togliersi la vita per asfissia. Soccorso dal congiunto, si è poi ucciso con un colpo di pistola: "Era oppresso da tasse e debiti", ha dichiarato il familiare. 22 Maggio 2012. Baiano (Avellino) G. L., imprenditore di 40 anni in difficoltà economiche, si è tolto la vita negli uffici della sua falegnameria a Baiano. L'uomo si è sparato un colpo di fucile all'interno dell'azienda in via Calabricito. 10 Maggio 2012. Pompei (Napoli) Arcangelo Arpino, 63 anni, titolare di un'impresa edile. Si è sparato con la sua pistola fuori dal santuario di Pompei. Nelle lettere lasciate per spiegare il gesto parla dei problemi economici della sua ditta e lancia accuse contro Equitalia. 8 maggio 2012. Cesate (Milano) Luigi Fenzi, 60 anni, titolare di un'impresa che opera nel settore delle telecomunicazioni. Si è ucciso impiccandosi a un albero nel parco. In una lettera trovata nella sua tasca, l'uomo ha motivato il gesto con le difficoltà economiche affrontate dalla sua azienda. 8 maggio 2012. San Valentino di Torio (Salerno) Un piccolo imprenditore edile, Angelo Coppola di 64 anni, si è ucciso nella sua abitazione sparandosi una fucilata al petto nella casa in via Sottosanti. Ha lasciato un biglietto: "Mi uccido per problemi economici, non ho più commesse, ho paura di quello che mi aspetta di tasse". 7 maggio 2012. Vicenza Il titolare di un'agenzia immobiliare si è tolto la vita impiccandosi in un parco. Secondo le prime indagini della polizia, alla base del gesto anche problemi di natura economica. 6 maggio 2012. Martellago (Venezia) Federico Pierobo, 40 anni, aritgiano e muratore. Si è ucciso impiccandosi con un cavo elettrico in casa propria. Tra le cause del gesto la difficoltà di pagare il mutuo. 3 maggio 2012. Volpago nel Montello (Treviso) Gianni Merlo, 52 anni, proprietario di una ditta specializzata nella realizzazione di stand fieristici. L'uomo si è impiccato nella cabina di uno dei suoi camion. La difficile situazione economica stava per fargli perdere la sua quota di proprietà della ditta. 29 aprile 2012. Marmoiada (Nuoro) G.M., 55 anni, imprenditore edile. Si è sparato un colpo con la propria pistola in una vigna che curava personalmente. La sua ditte edile aveva da poco cessato l'attività e tra i dipendenti licenziati risultano anche due figli dell'imprenditore. 24 aprile 2012. Napoli Diego Peduto, 52 anni, agente immobiliare. Si è ucciso lanciandosi dal balcone del suo appartamento nel quartiere Vomero, all'ottavo piano. Aveva già tentato il suicidio in precedenza: alla polizia, che aveva impedito il suo gesto all'ultimo momento, raccontò la sua angoscia per le cartelle di Equitalia da cui era gravato. 21 aprile 2012. Bosa (Oristano) Giovanni N., 52 anni, muratore. Aveva già perso il lavoro diversi mesi fa, e aveva sciolto la società costituita insieme a due amici. Si è impiccato nei pressi di una casa in costruzione alla periferia del paese. 13 aprile 2012. Donnalucata (Ragusa). Vincenzo Tumino, 29 anni, imprenditore agricolo. Si è impiccato all'interno di una delle serre di cui era titolare. Il cadavere è stato ritrovato dal padre. L'uomo negli ultimi tempi era apparso depresso per le scarse prospettive della sua attività.

13 aprile 2012. Sesto Fiorentino (Firenze). Giuliano V, ex manager di 42 anni, si è ucciso lanciandosi sotto un treno merci. Quattro mesi fa aveva perso il suo impiego in una azienda del settore del marmo in Garfagnana. Caduto in depressione, aveva provato ad avviare una nuova attività, ma senza fortuna. 12 aprile 2012. Altivole (Treviso) Paolo Tonin, 53 anni, imprenditore agricolo, si è impiccato nella sua azienda. Secondo i familiari, il suicidio è da collegare alla difficile situazione economica in cui versava l'impresa. 10 aprile 2012. Grumolo delle Abbadesse (Vicenza) Un'operaia di 51 anni, moglie di un imprenditore edile, si è uccisa di notte impiccandosi a un'altalena del giardino di casa. Secondo il marito, la donna era molto preoccupata per la crisi e per le difficoltà economiche dell'impresa familiare. 9 aprile 2012. Valtiberina (Arezzo) Imprenditore di 27 anni, titolare di una ditta occupata nel taglio di alberi. Si è ucciso nel bosco, collegando il gas di scarico all'abitacolo dell'auto. Familiari e compaesani raccontano che era ossessionato dai debiti, e che aveva appena ricevuto una cartella fiscale per circa 50.000 euro. 5 aprile 2012. Savona Vittorio Galasso, artigiano edile di 52 anni. Si è impiccato nell'appartamento che stava ristrutturando. Secondo gli amici, l'uomo non ce la faceva più a tirare avanti per la scarsità di lavoro e per i debiti. Lascia la moglie e due figli, di 15 e 17 anni. 3 aprile 2012. Roma Mario Frasacco, imprenditore di 59 anni. La sua impresa di progettazione e costruzione con profilati di alluminio era in fallimento, e gli operai in cassa integrazione. Si è ucciso con una fucilata nella sua azienda. Il corpo è stato ritrovato la mattina dopo dal figlio ventenne. 2 aprile 2012. Roma Pasqualino Clotilde, artigiano di 57 anni. L'uomo si è impiccato nel suo negozio di cornici. Un biglietto spiegava il motivo del gesto: "problemi economici insormontabili". Il giorno prima, la moglie aveva iniziato a lavorare in una ditta di pulizie per aiutarlo a pagare i debiti. 23 Marzo 2012. Cepagatti (Pescara) E.F, imprenditore di 44 anni, si è impiccato perché disperato per le condizioni economiche della sua azienda. E' stato trovato senza vita dai dipendenti della sua ditta di infissi. 21 Marzo 2012. Scorrano (Lecce) Antonio Maggio, artigiano di 29 anni, si è impiccato dopo aver perso il lavoro in una cava, con cui contribuiva al sostentamento della madre rimasta vedova. Pochi giorni prima di perdere il lavoro, alla famiglia era stato notificato il pagamento della tassa sui rifiuti. 21 Marzo 2012. Belluno Giampietro Benvegnù, imprenditore edile, si suicida dopo aver subito il fermo amministrativo dell'auto per guida senza patente. La sua azienda, già in difficoltà, avrebbe avuto difficoltà ad accedere ad appalti avendo il suo titolare la fedina pedale inquinata dalla denuncia. 9 Marzo 2012. Ginosa Marina (Taranto) Vincenzo Di Tinco, commerciante di 60 anni, si è impiccato dopo essersi visto rifiutato un fido dalla sua banca. L'uomo era proprietario di un negozio di abbigliamento e non ha ottenuto un prestito da 1.300 euro nonostante 40 anni di attività.

9 Marzo 2012. Noventa di Piave (Venezia) Un falegname di 60 anni si è tolto la vita a causa dei ritardi nei pagamenti dei suoi clienti. Il suo corpo è stato trovato da un collaboratore nel capannone dell'azienda. 26 febbraio 2012. Firenze Un imprenditore di 64 anni è stato trovato impiccato nel capannone della sua azienda in un comune vicino Firenze. Il gesto sarebbe motivato dalle difficoltà economiche contratte dalla ditta. 15 febbraio 2012. Paternò (Catania) Il proprietario di una ditta specializzata in macchine per l'agricoltura si è impiccato nel magazzino di sua proprietà. L'uomo, 57 anni, aveva contratto numerosi debiti per la sua azienda. 11 gennaio 2012. Montebelluna (Treviso) Franco Nardi, proprietario di un distributore di benzina, si è impiccato nello sgabuzzino dell'impianto. L'uomo di 47 anni si è trovato schiacciato dai debiti della sua impresa, che provava a vendere da circa un anno, e da una situazione sentimentale difficile. 3 gennaio 2012. Milano Giancarlo Chiodini, elettricista di 64 anni, si è sparato alla testa nel furgoncino parcheggiato davanti alla sede della sua ditta. L'uomo aveva dedicato la vita al lavoro, ma negli ultimi tempi tra commesse sparite e ritardi nei pagamenti la preoccupazione per la crisi era diventata un'ossessione. 3 gennaio 2012. Trani Antonio Losciale, proprietario di un negozio di climatizzatori, si è impiccato nel deposito del suo locale. L'uomo, 49 anni e padre di famiglia, sarebbe stato travolto dai debiti e dalle pressioni degli strozzini a cui si era affidato. 2 gennaio 2012. Montecchio Maggiore (Vicenza) Antonio Tamiozzo, imprenditore edile, si è tolto la vita nella sua azienda. L'uomo aveva 54 anni e una ditta con più di trenta dipendenti, i cui conti dalle prime indagini sono apparsi in regola, ma secondo i familiari la situazione del mercato aveva angosciato l'imprenditore negli ultimi tempi. 2 gennaio 2012. Catania Roberto Manganaro, proprietario di tre concessionarie, si è impiccato in casa. L'imprenditore aveva 47 anni, aveva da poco dovuto licenziare una sua dipendente per motivi economici e presto avrebbe dovuto fare lo stesso con un altro impiegato. 30 dicembre 2011. Longarone (Belluno) Giovanni Schiavinato, imprenditore di 71 anni, si è gettato in un fiume. Proprietario di una ditta di stampi a iniezione per scarponi e suole, la sua impresa era sbarcata in Cina ma era fallita nel 2005. Il giorno del ritrovamento del suo cadavere è combaciato con la messa all'asta della sua casa per il recupero crediti da parte di Equitalia. 29 dicembre 2011. Capodarsego (Padova) R.S., proprietario di una ditta individuale di pitture edili, si è impiccato ad una grondaia. In un biglietto lasciato ai familiari ha parlato di una "situazione insostenibile", legata a una serie di crediti non riscossi per dei lavori già fatti. 12 dicembre 2011. Vigonza (Padova) Giovanni Schiavon, imprenditore edile, si è sparato alla testa. L'uomo aveva 59 anni, due figli ed era titolare da 25 anni di una ditta edile. All'origine del gesto la decisione delle banche che gli avevano chiesto di restituire i prestiti, nonostante un credito di 200 mila euro nei confronti degli enti pubblici. Schiavon aveva dovuto mettere in cassa integrazione sette operai.

12 dicembre 2011. Spresiano (Treviso) Una donna, ex proprietaria di due ristoranti, si è gettata sotto le rotaie del treno. L'imprenditrice di 43 anni aveva appena accompagnato i tre figli a scuola. Il gesto, secondo le testimonianze, sarebbe riconducibile a ragioni economiche. 26 novembre 2011. Borgoricco (Padova). Giancarlo Perin, imprenditore edile, si è impiccato a una gru della sua ditta. L'uomo aveva 52 anni e due figli. All'origine del gesto, secondo un bigliettino lasciato dallo stesso Perin, la situazione di crisi e la preoccupazione di non poter garantire un futuro alla famiglia. Credo che se lo stato non fa qualcosa noi Italiani siamo perdenti dalla nascita.