Percorsi didattici. Liliana Di Ruscio Sandra Terracina

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Percorsi didattici Liliana Di Ruscio Sandra Terracina

Progetto Memoria Fondazione CDEC Centro di Cultura Ebraica della Comunità Ebraica di Roma Assistenza ai testimoni delle persecuzioni anti-ebraiche per l Italia l centro-meridionale. Una rete di contatti e informazioni per diffondere la storia e la memoria della Shoah attraverso incontri nelle scuole, convegni, consulenza per ricerche e tesi di laurea. Formazione didattica per insegnanti e operatori.

Legge istitutiva Giorno della Memoria Parlamento italiano 20 luglio 2000 Legge n. 211/2000 Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.177 del 31 luglio 2000 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria,, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. 2. In occasione del Giorno della Memoria di cui all art. art. 1, sono organizzati cerimonie, incontri e momenti comuni di narrazioni dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi c nazisti in modo da conservare, nel futuro dell Italia, la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Un bilancio positivo A10 anni dalla istituzione della legge, il bilancio è sicuramente positivo. Vale la pena di tentare un analisi della situazione nelle scuole. Situazioni molto diverse si presentano nelle grandi città e nei paesi, rispetto anche alla loro collocazione geografica. Ad esempio, Roma dove la memoria del periodo dell occupazione nazista è molto forte, le città del centro nord, dove c èc il ricordo della Resistenza e il Sud dove l occupazione l non c èc stata, Napoli che si è liberata da sola.

Un quadro in evoluzione La richiesta di poter ascoltare un testimone è sempre stata prioritaria. La testimonianza è stata il più possibile integrata da un intervento storico, da letture, da approfondimenti multidisciplinari. Gli incontri di formazione tenuti a partire dal 1996 con il Centro di Cultura ebraica prima e poi con il Progetto Memoria hanno fatto registrare un quadro globale in evoluzione. Il punto cruciale delle leggi razziali in Italia spesso non veniva trattato, se non marginalmente, ma si affrontava unicamente la deportazione. C è molta curiosità verso alcuni aspetti di cultura e storia dell ebraismo. ebraismo. La memoria della Shoah è servita a volte per trattare o approfondire alcuni di questi temi.

Dall autunno autunno 2003, sono stati organizzati a Roma otto seminari per docenti e operatori, l ultimo l dei quali aperto anche agli studenti, nel febbraio di quest anno. I corsi hanno trattato argomenti sempre diversi e le varie relazioni sono state, quando possibile, pubblicate. Il confronto continuo con gli insegnanti e con i testimoni ha consentito di trovare ogni anno nuovi spunti di riflessione e di analisi, tenendo sempre ben in vista le mutazioni del quadro politico e sociale della nostra società. Sono stati valorizzati aspetti multidisciplinari in percorsi concordati con i docenti, che hanno riguardato in particolare letteratura, arte, scienze biologiche, scienze sociali, materie tecniche.

Esperienze e percorsi Visite guidate Testimoni e operatori di Progetto Memoria hanno curato le visite guidate per le scuole alle mostre che si sono tenute al Complesso del Vittoriano a Roma e cura la diffusione e distribuzione dela mostra didattica itinerante della Fondazione CDEC 1938-1945 La persecuzione degli ebrei in Italia

Esperienze e percorsi Il Parco della Memoria In due scuole della Provincia di Roma, l IIS l Leonardo da Vinci di Maccarese e l IPIA l Paolo Parodi Delfino di Colleferro. è stato realizzato un Parco della Memoria Piantare alberi e dedicarli a persone giuste,, non solo a coloro già dichiarati e Giusti fra le Nazioni,, ma anche a partigiani e martiri del nazifascismo, cercarne le storie e condividerle con i compagni, scegliere i materiali per la messa in opera, hanno rappresentato momenti di partecipazione e condivisione del lavoro estremamente importanti A Maccarese,, su un terreno piuttosto vasto, hanno partecipato alla realizzazione anche altre scuole di Roma e provincia, recandosi periodicamente presso l istituto. l A Colleferro,, le strutture del piccolo parco sono state realizzate dagli alunni interamente con materiali di riciclo, le piante scelte con n cura, gli ulivi già presenti nel terreno, accuratamente potati

Esperienze e percorsi Memorie d inciampo d Il 28 gennaio sono state istallate dall ll artista tedesco Günter Demnig,, 30 Stolpersteine in sei Municipi di Roma,, per ricordare deportati razziali, politici e militari All iniziativa, promossa da molte associazioni, è stato affiancato un progetto didattico: ogni Municipio, coadiuvato dal Progetto Memoria, dalla FNISM Sezione Roma e Regione Lazio, dall Irsifar e dalla sezione didattica del Museo Storico della Liberazione di Via Tasso, ha scelto alcune scuole affidando loro la ricerca storica sui deportati alla cui memoria sono dedicati i sampietrini. Nel corso dell installazione di Demnig,, gli studenti hanno letto i primi risultati del loro lavoro, che saranno poi inseriti in un sito Internet. Al progetto didattico ha partecipato anche l Osservatorio l Provinciale della Fotografia che ha pubblicato nel suo sito le foto degli studenti.

Esperienze e percorsi Memorie d inciampod

Esperienze e percorsi Anni Spezzati Storie e destini nell'italia della Shoah Giunti - Progetti Educativi, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma, con il contributo della Fondazione Roma Dalla collaborazione tra Giunti- Progetti Educativi, Progetto Memoria e FNISM Sezione Roma e Regione Lazio ènato: Anni Spezzati. Storie e destini nell'italia della Shoah di Lia Frassineti e Lia Tagliacozzo Quattro storie, quattro percorsi di persecuzione, deportazione e salvezza di ebrei italiani, sono illustrate da Lia Frassineti e narrate da Lia Tagliacozzo. Le vicende di Piero Terracina, Liliana e Susanna Colombo, della famiglia Tagliacozzo e di Enrico Modigliani sono state integrate da una postfazione di approfondimento didattico, a cura di Progetto Memoria e FNISM.

Esperienze e percorsi Anni Spezzati Storie e destini nell'italia della Shoah Il libro è stato distribuito alle scuole che ne hanno fatto richiesta e in alcuni casi adottato come libro di narrativa. Èstato letto dagli studenti che hanno poi incontrato le autrici, le curatrici e i protagonisti delle storie. Agli insegnanti che lo hanno utilizzato èstato somministrato un questionario, i cui risultati saranno presentati prossimamente.

Conclusioni Il Giorno della Memoria deve essere occasione di studio e di riflessione critica, inserito nel curricolo scolastico complessivo, non limitato alla celebrazione o al ricordo di una giornata. Non riteniamo utile restringere i docenti in percorsi e scadenze troppo definiti, ma piuttosto, interagire con una scuola-laboratorio: laboratorio: è utile un confronto, con le richieste e le esigenze delle singole scuole, al fine di collaborare con gli insegnanti, nella costruzione del percorso didattico che loro intendono realizzare per gli studenti della loro classe, per la loro scuola, nella quale operano e della quale conoscono il contesto sociale e culturale. Il futuro dell istituzione del Giorno della Memoria sta nella possibilità concreta di coinvolgere le nuove generazioni e i docenti in percorsi didattici realmente propositivi e aperti alla costruzione di un apprendimento finalizzato alla formazione di cittadini attivi, consapevoli dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale.