STUDIO DEL MODELLO DI GESTIONE DEL SISTEMA IDRICO REGIONALE



Documenti analoghi
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio

PIANO DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di San Martino Buon Albergo

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi Varese

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

PIANO DEGLI INTERVENTI

COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

PROCEDURA

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

CORSO FORMAZIONE REVISORI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Sistema di Incentivazione 2010 per il Personale di Rete della Divisione Banca dei Territori

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

CHI SIAMO. Viale Assunta Cernusco s/n Milano

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.

U.O.C. Programmazione e Controllo di Gestione. Regolamento di Budget

PROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI

Disposizioni generali.

Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

A cura di Giorgio Mezzasalma

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

Disciplinare del Controllo di gestione

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 29 dicembre 2011, n Adozione Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia.

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

GUIDA OPERATIVA ALLA REDAZIONE DELLE SIMULAZIONI ECONOMIC0-FINANZIARIE DEL. Business Plan

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

TIPOLOGIA DEGLI INVESTIMENTI

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***

1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Il controllo di gestione nelle società partecipate. L esperienza di Acea ATO2

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

Avvio della programmazione

Valutazione economica per il piano di gestione del bacino del Serchio

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987

La strategia finanziaria adottata in relazione al profilo di rischio/rendimento. Il sistema di controllo e valutazione della gestione finanziaria

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE BASILICATA. Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato.

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.

Registro determinazioni n Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA)

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica

Il sistema di contabilità pubblica in Italia La riforma della contabilità in Italia: la situazione attuale

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (art. 10 del D.Lgs. n.

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEL PERSONALE

Descrizione sintetica delle attività da svolgere

PERFORMANCE FRAMEWORK, RESERVE E REVIEW NELLA PROGRAMMAZIONE ROMA, 25 FEBBRAIO 2014 (update 14 APRILE 2014)

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti

HORIZON 2020 PER LE PMI

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

La Formazione: elemento chiave nello Sviluppo del Talento. Enzo De Palma Business Development Director

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA)

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

IL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE (PROCEDURA) LE FASI

Transcript:

Allegato alla Delib.G.R. n. 50/38 del 5.12.2006 STUDIO DEL MODELLO DI GESTIONE DEL SISTEMA IDRICO REGIONALE 0. PREMESSE Come evidenziato nei documenti guida del nuovo periodo di programmazione dei fondi comunitari, la valutazione dell esperienza 2000-2006 ha mostrato una generale difficoltà a offrire adeguati servizi collettivi in ambiti essenziali per la qualità della vita dei cittadini. Si tratta di ambiti prioritari per la strategia delle politiche regionali di sviluppo il cui fine ultimo è contribuire a migliorare la disponibilità di beni e servizi la cui attuale assenza o debolezza comporta condizioni di disagio generalizzato, percezione di arretratezza e non competitività di un area. Pertanto, poiché la strategia di sviluppo per il 2007-2013 continua ad attribuire un ruolo centrale alla produzione e promozione di servizi collettivi, appare utile mettere a punto e sperimentare un sistema premiale regionale in uno degli ambiti di particolare rilievo tra i servizi pubblici essenziali quali è quello relativo al bene acqua, che permette preliminarmente, attraverso indicatori appropriati, di conoscere e misurare i costi e la qualità complessiva del Servizio. Un sistema premiale che, con la fissazione di obiettivi di servizio misurabili, consenta quindi, attraverso meccanismi di incentivazione, il raggiungimento di target predeterminati di qualità complessiva del Servizio. Il complesso delle attività che si intende avviare è volto alla conoscenza, definizione e misurazione delle componenti e delle grandezze delle voci costo e qualità del sistema idrico regionale che, come noto, è articolato nei cicli civile, agricolo e industriale, oltrechè nella gestione complessiva multisettoriale a monte. 1. LE ATTIVITA La Prima Attività riguarda il settore civile. Allo stato attuale, definito il Piano d Ambito, in ottemperanza della normativa regionale, nazionale e comunitaria, l Autorità d Ambito dell Ambito Territoriale Ottimale della Sardegna, ha provveduto ad affidare il servizio ad un Gestore Unico regionale che ha, tra gli altri, il compito di sviluppare gli investimenti previsti dal Piano d Ambito e suddivisi in Piani Operativi Triennali. Investimenti per i quali la Regione Autonoma della Sardegna, relativamente alle risorse nazionali e comunitarie assegnate al Ciclo integrato dell acqua, è responsabile circa il corretto utilizzo e la rendicontabilità della spesa. Il Gestore, da parte sua, sta oggi affrontando la fondamentale e certamente critica fase di start up e, pertanto, anche in relazione alla rilevante quota di finanziamenti comunitari assegnati, si pone l esigenza di sviluppare i seguenti temi: Regione Sardegna - 2006 Pagina 1

a) verificare il Margine Lordo di Autofinanziamento (MLA) del Piano di investimento previsto dal P.d.A. e verifica della possibilità del ridimensionamento del tasso di partecipazione a carico del Gestore Unico (quota finanziaria a carico della tariffa), anche nel contesto del Quadro Comunitario di Sostegno (art. 29 del Reg 1260/99/CE); b) valutare, conseguentemente, una serie di ipotesi di macro-ritaratura degli investimenti, in conseguenza della effettiva definizione del MLA, da sottoporre ad una successiva valutazione con l Autorità d Ambito ed il Gestore del servizio; c) simulare gli effetti di ricaduta delle ipotesi di macro-ritaratura nel contesto del Piano industriale di settore; d) realizzare una serie di strumenti operativi che consentano di: - individuare situazioni di criticità e irregolare funzionamento dei servizi; - definire indicatori di produttività per la valutazione economica servizi resi; - definire parametri di valutazione anche socio economici delle politiche tariffarie; - verificare il rispetto dei parametri della qualità, la qualità complessiva del servizio della tutela dei consumatori. e) costruire un modello sintetico di base che consenta di raccogliere dati ed informazioni, al fine evidenziare le performance gestionali del gestore unico con cadenza annuale e consentire nel tempo un controllo comparativo della gestione del servizio idrico a livello regionale. Per questa Prima Attività, in relazione alla settorialità dello studio, si formula una ipotesi di conclusione ravvicinata con consegna dei risultati entro il sesto mese. La Seconda Attività riguarda i settori agricolo ed industriale ed il sistema multisettoriale regionale e prevede di sviluppare le seguenti tematiche: 1) individuazione delle componenti di costo (investimenti, gestioni, etc.) dei restanti settori (agricolo e industriale) al fine di: - definire indicatori di produttività per la valutazione economica servizi resi; - definire parametri di valutazione anche socio economici delle politiche tariffarie. Regione Sardegna - 2006 Pagina 2

2) identificazione delle componenti di costo dell acqua all ingrosso e sviluppo delle ipotesi tariffarie e del Piano Industriale del sistema multisettoriale; 3) definizione di un modello di valutazione preliminare dei costi ambientali e dei costi opportunità per l intero ciclo dell acqua. Si evidenzia che le politiche regionali d intervento nel settore della gestione delle risorse idriche dovranno essere impostate per favorire il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva CE 2000/60, recepita in Italia con il D.Lgs. 152/06 e sue successive modificazioni. Le politiche tariffarie, per raggiungere l obiettivo dell uso economicamente e ambientalmente sostenibile delle risorse idriche, devono tenere conto dei costi finanziari totali del servizio e delle esternalità ambientali che impattano sulla salute pubblica e sul mantenimento dell ecosistema e tenere conto altresì del principio chi inquina paga. In linea di principio va perseguito l obiettivo di fare sostenere ad ogni utilizzatore i costi legati al proprio consumo di risorse, compresi i costi ambientali e quelli delle risorse. La tariffa deve inoltre essere legata alla quantità di consumo individuale e all inquinamento prodotto, assumendo un ruolo incentivante ad un uso sostenibile delle risorse idriche. Ciascuna Nazione entro il 2010 dovrà definire le politiche dei prezzi dell acqua per incentivare un corretto uso dell acqua e contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Direttiva. Entro la stessa data deve essere applicata agli utilizzatori civili, agricoli ed industriali una tariffa che comprenda i costi totali dei servizi idrici, ma gli Stati membri possono prendere in considerazione le ripercussioni sociali, ambientali ed economiche del recupero dei costi, unitamente alle condizioni geografiche e climatiche delle singole regioni. La copertura integrale dei costi del servizio rappresenta quindi un principio guida da perseguire, ma solamente ove possibile. Altri strumenti economici, quali i sussidi a fondo perduto, gli incentivi, l articolazione tariffaria, i canoni e le tasse sull uso delle risorse e sugli scarichi inquinanti possono ancora essere applicati, però ove ciò sia giustificato da specifiche condizioni. Tuttavia l uso di strumenti economici diversi dalla tariffa di copertura integrale dei costi ha effetti distorcenti sul raggiungimento dell equilibrio ottimale nell utilizzazione delle risorse idriche, e di conseguenza le modalità organizzative del servizio vanno valutate anche in funzione della disponibilità di strumenti adatti alla riduzione di questi effetti. Le politiche degli investimenti tenderanno a ridurre le ripercussioni sociali, ambientali ed economiche del recupero dei costi dei servizi, tenendo conto delle specifiche condizioni geografiche, climatiche e socioeconomiche. Regione Sardegna - 2006 Pagina 3

La Terza Attività riguarderà lo sviluppo del sistema premiale a partire dall individuazione degli indicatori e di target del servizio nei settori civile, agricolo ed industriale e nel sistema multisettoriale regionale, con la relativa metodologia di rilevazione dei suddetti parametri. Il sistema di indicatori e dei relativi target, intermedi e finali, dovrà delineare un quadro di politiche di incentivazioni (e/o penalizzazioni). Per la seconda e terza fase è prevista la consegna di un primo report entro il settimo mese dall avvio delle attività e la conclusione delle attività complessive al dodicesimo mese. Regione Sardegna - 2006 Pagina 4

2. GRUPPO TECNICO SCIENTIFICO DI PROGETTO (GTSP) E COMITATO DI INDIRIZZO E VERIFICA (CIV) L attività sarà svolta da un gruppo di lavoro, denominato Gruppo Tecnico Scientifico di Progetto (GTSP), costituito da consulenti esperti del settore delle risorse idriche e, in particolare, delle politiche tariffarie e di finanziamento degli investimenti, integrato con un esperto di economia agraria, che sarà supportato da un gruppo operativo di esperti junior. Le risorse professionali necessarie comprendono: Una figura di esperto senior di alto profilo professionale, individuato nel Consulente per le risorse idriche dell Assessorato dei Lavori Pubblici (Prof. Mario Rosario Mazzola), che effettuerà la supervisione ed il coordinamento dell attività del gruppo di lavoro, curerà i rapporti con i soggetti istituzionali, curerà, inoltre, l impostazione tecnico-scientifica alla luce degli obiettivi e degli indirizzi della pianificazione regionale. Una figura di esperto senior di alto profilo professionale in materia di processi tecnico-economici dei servizi idrici e dei relativi piani di investimento, che provvederà allo sviluppo delle attività caratteristiche, alla verifica della coerenza tecnico-scientifica delle procedure ed della verifica della compatibilità dei risultati conseguiti con gli obiettivi e le esigenze della Regione. Una figura di esperto senior in economia agraria (microeconomia), che svilupperà il tema settoriale relativo alla compatibilità dei costi di irrigazione nei diversi comparti colturali attuali e prevedibili della Sardegna. Il Gruppo Tecnico Scientifico di Progetto sarà supportato dalle risorse professionali disponibili presso l EAF per l elaborazione del Piano Stralcio di Bacino per l Utilizzazione delle Risorse Idriche, che comprenderà sino a sette figure di esperti junior, che svolgeranno le attività di analisi del sistema idrico regionale, degli interventi programmati, nonché le attività di calcolo necessarie per la determinazione dei costi e delle tariffe, e cureranno la redazione dei documenti, nonché l eventuale sviluppo di cartografie informatizzate. L EAF garantirà, inoltre, la consulenza di alto profilo professionale in materia di ingegneria delle grandi infrastrutture idrauliche. Oltre al Gruppo Tecnico Scientifico di Progetto è prevista l istituzione di un apposito Comitato di Indirizzo e Verifica (CIV), con funzioni di indirizzo delle attività generali del GTSP e di verifica delle risultanze delle medesime attività. Di tale Comitato farà parte il Coordinatore del GTSP (Prof. M.R. Mazzola), unitamente alle seguenti figure: Regione Sardegna - 2006 Pagina 5

Un rappresentante del Centro Regionale di Programmazione, che svolgerà attività di raccordo con le attività programmatorie nel settore, a livello regionale, nazionale e comunitario; Un rappresentante del FORMEZ, che svolgerà attività di affiancamento per l applicazione di meccanismi premiali e di incentivazione diretti al migliore utilizzo delle risorse pubbliche e alla qualità nella gestione dei servizi essenziali. Un rappresentante dell Assessorato dei Lavori Pubblici, che svolgerà attività di raccordo con i diversi soggetti istituzionali interessati nelle attività del comparto idrico, oltrechè di indirizzo e verifica; Un rappresentante dell Assessorato della Difesa dell Ambiente, che svolgerà attività di raccordo con i diversi soggetti istituzionali interessati nelle attività del comparto fognario depurativo, oltrechè di indirizzo e verifica. Un rappresentante dell Assessorato dell Agricoltura, che svolgerà attività di raccordo con i diversi soggetti istituzionali interessati nelle attività del comparto agricolo, oltrechè di indirizzo e verifica di per le attività regionali nella materia delle politiche agrarie comunitarie. I costi previsti per l attività del Gruppo Tecnico Scientifico di Progetto suddetto, si stimano in: 90.000,00 esperto di alto profilo professionale, coordinatore delle attività 90.000,00 esperto di alto profilo professionale in materia di processi tecnico-economici dei servizi idrici 45.000,00 esperto senior di economia agraria 225.000,00 Totale 4.500,00 Spese previdenziali (2%) 45.900,00 per I.V.A. (20%) 24.600,00 per le spese da documentarsi 300.000,00 Totale A tale spesa si farà fronte con risorse rese disponibili: dal Formez (per circa 70.000,00 euro); dall Assessorato della Programmazione e Bilancio Centro Regionale di Programmazione (Programma Operativo Regionale per circa 230.000,00 euro); Regione Sardegna - 2006 Pagina 6

3. CRONOLOGIA ATTIVITA E STIMA DEGLI IMPEGNI Per il conseguimento degli obbiettivi previsti viene stimata un attività del Gruppo Tecnico Scientifico di Progetto, comprensiva dei risultati intermedi, di circa dodici mesi. Le attività saranno articolate secondo il seguente cronoprogramma. Programma cronologico delle attività Predisposizione del Programma Operativo di dettaglio delle attività 2006 2007 Mesi ---> 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Prima Attività A Verifica del Margine Lordo di Autofinanziamento (MLA) del Piano di investimento previsto dal P.d.A. e verifica della possibilità del ridimensionamento del tasso di partecipazione a carico del Gestore Unico (quota finanziaria a carico della tariffa), anche nel contesto del Quadro Comunitario di Sostegno (art. 29 del Reg 1260/99/CE); B Valutare una serie di ipotesi di macro-ritaratura degli investimenti, in conseguenza della effettiva definizione del MLA, da sottoporre ad una successiva valutazione con l Autorità d Ambito ed il Gestore del servizio; C Simulare gli effetti di ricaduta delle ipotesi di macro-ritaratura nel contesto del Piano industriale di settore; D Realizzare una serie di strumenti operativi che consentano di: individuare situazioni di criticità e irregolare funzionamento nei servizi; definire indicatori di produttività per la valutazione economica servizi resi; definire parametri di valutazione anche socio economici delle politiche tariffarie; verificare il rispetto dei parametri di qualità, la qualità complessiva del servizio e la tutela dei consumatori. E Costruire un modello sintetico di base che consenta di raccogliere dati ed informazioni, al fine evidenziare le performance gestionali del gestore unico con cadenza annuale e consentire nel tempo un controllo comparativo della gestione del servizio idrico a livello regionale. F Coordinamento dell attività e verifica dei risultati Regione Sardegna - 2006 Pagina 7

Seconda e Terza Attività Mesi ---> 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 A B C Identificazione delle componenti di costo dell acqua all ingrosso Valutazione dei costi ambientali della risorsa e del servizio in relazione agli obiettivi di qualità settoriali Determinazione dei costi dei segmenti di gestione a valle per l uso irriguo e l uso industriale D Sostenibilità dei costi nei diversi comparti dell agricoltura E F G Sviluppo delle ipotesi tariffarie e definizione del Piano Industriale dell Ente gestore Individuazione delle connessioni con il finanziamento degli investimenti Definizione di un ipotesi di politiche di incentivazione in relazione agli indicatori ed ai target definiti Metodologia di applicazione degli incentivi e delle penalizzazione, e di rilevazione degli indicatori H Redazione documentazione intermedia e finale I Coordinamento dell attività e verifica dei risultati Stima degli impegni del personale esterno: Per la stima delle spese per il personale esterno sono state adottate le seguenti tariffe giornaliere: esperto di alto profilo professionale, coordinatore delle attività esperto di alto profilo professionale esperto senior di economia agraria esperti junior 500,00 /gg 500,00 /gg 450,00 /gg 200,00 /gg Regione Sardegna - 2006 Pagina 8