Dipartimento del Territorio Sezione forestale Viale S. Franscini Bellinzona

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Dipartimento del Territorio Ufficio forestale 2 circondario Piazza Nosetto 2 6710 Biasca Dipartimento del Territorio Sezione forestale Viale S. Franscini 17 6500 Bellinzona Biasca, 9 marzo 2009 Istanza di dissodamento Egregi Signori, con la presente inoltriamo l istanza di dissodamento per i seguenti mappali situati nel Comune di Personico: 769 RFD (Patriziato) 770 RFD (Comunità ereditaria Guzzi) RFP (Patriziato di Personico) per l elaborazione del Piano di utilizzazione cantonale nell ambito della costruzione e dell esercizio dei nuovi impianti AET in Val d Ambra (PUC-VA). Con i migliori saluti. Dott. Tognini Flavio Allegati: - Modulo 1,2,3 D+F - Estratto carta dei settori e delle zone di protezione delle acque approvato dal Consiglio di Stato con risoluzione n 750 del 18.02.2003. - Inventari e aree protette - Documentazione fotografica - Piano No. 424330.001 - Piano di sintesi - planimetria 1:25'000 (scala 1:25'000) - Piano No. 424330.002 - Piano dei dissodamenti (scala 1:5'000) - Piano No. 424330.003 - Piano dei compensi in natura e a favore della protezione della natura e del paesaggio (scala 1: 5'000)

UFAM Divisione Foreste 3003 Berna Domanda di dissodamento Circolare n. 1, modulo di dissodamento, pag. 1 Allegato 1) del 15.03. 2007 Richiedente Comune/i Personico Cantone/i: TI Circondario/ Sezione forestale n. 2 Legenda delle abbreviazioni: vedi modulo 3 1 Dissodamento previsto Parole chiave che descrivono il dissodamento previsto: Elaborazione di un Piano di utilizzazione cantonale per la costruzione e l esercizio di nuovi impianti in Val d Ambra (PUC-VA) da parte dell Azienda Elettrica Ticinese (AET); la quasi totalità della superficie inclusa nel PUC-VA fa parte della zona forestale. 2 Motivo del dissodamento e relativa prova 1) L opera per la quale si richiede il dissodamento è attuabile soltanto nel luogo previsto (art. 5 cpv. 2 lett. a LFo). Per quale ragione il progetto non può essere realizzato in un altro luogo al di fuori del bosco? Quali varianti sono state valutate? AET non può investire in nuovi impianti di produzione in valli già date in concessione ad altre società idroelettriche (Valle Maggia e Blenio) se non con il consenso di tutti gli azionisti dei Partnerwerke (cosa molto difficile da ottenere). Da un analisi approfondita dei vari progetti studiati in Ticino a partire dagli anni 50 fino ai giorni nostri risultano da scartare siti di produzione nel Sottoceneri principalmente per la mancanza di materia prima (acqua) nei pressi di invasi potenziali. AET è però proprietaria unica di impianti di produzione in Leventina. È facile pertanto giungere alla conclusione che un nuovo impianto deve essere inserito in un punto adatto della catena esistente in Valle Leventina. Interventi nelle zone di captazione del Lucendro e del Ritom sono difficilmente proponibili per le concessioni ancora in essere. I siti potenziali sono pertanto da ricercare a valle della centrale dello Stalvedro. Un progetto di pompaggio sarebbe possibile alla centrale Rodi - Tremorgio. Sebbene le condizioni topografiche e le quote altimetriche siano ideali, esiste il grosso problema geologico del lago. Vari studi dell ETHZ, eseguiti in epoche successive e nuovi studi con tecnologie satellitari eseguiti su mandato di AET da uno studio di petrografia nel 2002-2004 hanno dimostrato inequivocabilmente la struttura carsica del lago Tremorgio, con perdite di acqua e infiltrazioni in valli laterali (Val Piumogna, Valle Maggia verso il Sambuco, Prato Mascengo, Nante). Essendo l impermeabilizzazione del lago impossibile per questioni di impatto ambientale, questo sito potenziale è stato scartato. Prima della centrale del Piottino non esistono altre valli laterali interessanti per costruire un bacino di ritenuta di dimensioni minime di almeno 2 Mio di m 3 (volume minimo necessario per ottenere un ottimizzazione della catena di produzione su scala settimanale). A valle di Lavorgo esistono in sponda destra due valli laterali potenzialmente interessanti: La valle di Chironico, con il lago di Pian Laghetto a ca. 1700 m di altezza, già studiata più volte nell ambito del progetto della grande Piumogna. Questo sito, che dispone di un lago naturale invasabile fino a alcuni milioni di m 3, presuppone una centrale nei pressi dell abitato di Grumo. I costi di questo progetto, che si inerpica in profondità nella Valle di Chironico (difficilmente accessibile in inverno), sono importanti e non rispettano i coefficienti usuali di redditività per questo tipo di impianto. La frana che si è creata nell ultimo decennio all uscita della Val Chironico, con il trasporto continuo di materiale solido verso valle complica notevolmente dal lato civile la costruzione dell impianto. Questioni economiche e geologiche portano a escludere questo sito potenziale. A valle di Chironico l unica valle laterale indicata per un bacino delle dimensioni previste è la Val d Ambra. La valle, selvaggia ma senza caratteri di unicità, costituisce una buona soluzione anche in ragione dell esistenza di una strada di accesso al bacino esistente, per cui la prevista strada fino al progettato bacino Val d Ambra 2 risulterebbe relativamente breve (ca 3,2 km). Da segnalare che in Val d Ambra sono già presenti costruzioni militari e installazioni di telecomunicazione (Swisscom). Il bacino viene costruito nello gneiss della Riviera Bassa Leventina, in condizioni geologiche ben conosciute, (scavi della prima galleria AET negli anni 60 e dell Alptransit in corso) e ritenute dagli esperti ideali per la sicurezza della diga. L eventuale innalzamento della diga attuale (Val d Ambra 1) non è possibile a seguito delle quote delle prese a monte del bacino. Il rialzo provocherebbe stramazzi dalle prese laterali e dal bacino di compenso di Nivo. La realizzazione di un nuovo bacino di ritenuta sulla sponda sinistra della Leventina non è attuabile perché significherebbe dover attraversare il fondovalle intersecando tutte le infrastrutture esistenti (canalizzazioni, autostrada, ferrovia, strada cantonale e comunale), con costi di costruzione proibitivi. Si dovrebbe inoltre procedere a un andata e ritorno delle gallerie in pressione. Questa soluzione per motivi economici e pratici non è proponibile. Per tutto quanto sopra esposto e per la quantità d acqua che fluisce annualmente dal bacino Val d Ambra verso Personico (ca. 580 Mio m 3 /anno) l ubicazione del nuovo bacino a monte dell esistente è ritenuta tecnicamente e economicamente la più interessante, e questo con un impatto minimo rispetto alle altre varianti potenziali. 2) L opera soddisfa materialmente le condizioni della pianificazione del territorio (art. 5 cpv. 2 lett. b LFo). In tale ambito, sono disponibili o in elaborazione documenti come piani direttori, piani d utilizzazione, concezioni e piani settoriali? Il Piano di utilizzazione cantonale della Val d Ambra (PUC-VA) sarà lo strumento pianificatorio in grado di coordinare le attività di incidenza territoriale, disciplinato dagli Art. 44 e sgg. LALPT, derivanti dal potenziamento e dall esercizio degli impianti di produzione idroelettrica situati nella Val d Ambra, su territorio di Personico. 3) Il dissodamento non comporta seri pericoli per l ambiente (art. 5 cpv. 2 lett. c LFo). In che misura il progetto influisce su eventi naturali come valanghe, erosioni, frane, incendi o sradicamenti da vento? E quali sono i suoi effetti sull inquinamento delle acque e sulle emissioni foniche, di polveri, di vibrazioni ecc.? Dall analisi dei dati che fanno riferimento al Piano delle zone soggette a pericolo (PZP), elaborato in base alla Legge sui territori soggetti a pericoli naturali (del 29 gennaio 1990), risultano: - un settore con pendio instabile situato in corrispondenza della Val Calzetta (vallone nel bosco di Quattro Gambe ) che costituisce anche la faglia più importante di cui si è dovuto tenere conto in fase di progettazione: per allontanarsi dalla faglia, il tracciato della galleria di adduzione è stato infatti modificato rispetto alle prime opzioni in modo da garantire una maggiore copertura rocciosa. Il nuovo bacino Val d Ambra 2, trovandosi più a monte, non subisce alcun pregiudizio da questa zona di pericolo. Erika Aerni (erika.aerni@bafu.admin.ch), tel. 031 324 78 57, fax 031 324 78 66 www.ambiente-svizzera.ch/ci 01 Dissodamenti

UFAM Divisione Foreste 3003 Berna Domanda di dissodamento Circolare n. 1, modulo di dissodamento, pag. 2 Allegato 1) del 15.03. 2007 Richiedente La zona verrà per contro attraversata dalla nuova strada di accesso al bacino Val d Ambra 2: le altre opzioni di tracciato sul versante destro, volte a evitare questo settore di pericolo, sono state abbandonate in quanto ritenute complessivamente più sfavorevoli. - un area alluvionale è presente in prossimità dell attuale bacino di compenso ai margini di un settore destinato ad accogliere i cantieri e il materiale di scavo durante il periodo di costruzione. L area è già attualmente attraversata dalla strada d accesso al bacino Val d Ambra 1. Essa è indicata nel PR come ZP 2 Baseria 4) Esistono gravi motivi preponderanti rispetto all interesse alla conservazione della foresta (art. 5 cpv. 2 LFo). Per quale ragione la realizzazione del progetto è più importante della conservazione della foresta? Per assicurare l'approvvigionamento elettrico Cantonale, AET negli ultimi anni ha impostato il proprio piano strategico sull'acquisizione, sullo sviluppo e sulla realizzazione di nuove capacità produttive sia in Svizzera che all'estero diversificando il proprio portafoglio energetico, nonché sulla parallela crescita del reparto commerciale (trading). Oltre all'aumento delle capacità produttive AET dovrà procedere ad un rinnovo e potenziamento delle centrali e degli elettrodotti esistenti. La rete ad altissima tensione del Ticino è stata concepita a inizio anni '60 con densità di consumo e esigenze tecniche diverse di quelle attuali e deve pertanto essere adattata. L impianto di pompaggio/turbinaggio della Val d Ambra 2 rappresenta quindi un utile strumento per: - migliorare l autonomia del Cantone per quanto riguarda la produzione di energia di regolazione, riducendo così la variazione tra le previsioni di produzione e l effettiva realizzazione ( Soll und Istzustand ), contenendo di conseguenza i costi di aggiustamento per l economia ticinese; - aumentare la dotazione dell AET per quanto riguarda l energia di punta, creando una capacità di stoccaggio settimanale di cui l azienda attualmente non dispone negli impianti di proprietà; - gestire in modo diversificato i deflussi a valle della Centrale della Nuova Biaschina, riducendo l impatto determinato dalle variazioni di portata. Un simile impianto permette anche di migliorare la catena produttiva della Leventina, procedendo ad un uso razionale delle acque captate così come richiesto dalla legislazione federale e cantonale. La costruzione del nuovo impianto di turbinaggio/pompaggio di Val d Ambra 2 comporta il dissodamento definitivo di 72100 m 2 superficie boschiva e temporaneo di 6'650 m 2. di 5) Va tenuto conto della protezione della natura e del paesaggio (art. 5 cpv. 4 LFo). Quali sono le conseguenze del progetto sulla natura e sul paesaggio? Nell area di progetto non è presente nessun oggetto inserito negli inventari ecosistemici cantonali e/o federali. Ciò nonostante va tenuto conto di alcuni aspetti naturalistici e paesaggistici sui cui la realizzazione del progetto presenterà un impatto. La creazione dello sbarramento comporterà la formazione di un bacino che inonderà un comprensorio boschivo formato soprattutto dal nocciolo, da una formazione di forra dominata da tiglio e acero, e da boschi alluvionali composti da ontano bianco e frassino. La creazione della strada di accesso costituirà un ulteriore elemento di disturbo per la microfauna e per gli uccelli. Da notare a questo proposito la presenza della Balia dal collare (Ficedula albicollis), specie conosciuta in Svizzera esclusivamente in Ticino e nei Grigioni dove raggiunge il limite del suo areale occidentale di distribuzione, che in passato è stata localizzata nella selva castanile in località Baseria. Inoltre il tracciato di questa strada, soprattutto all entrata della valle, interessa una porzione di castagneto con presenza di individui monumentali di castagno. Dal profilo paesaggistico l elemento più marcante sarà rappresentato dallo sbarramento e dal nuovo bacino; tuttavia questi due elementi non saranno visibili dal fondovalle della Val Leventina e il loro impatto visivo dai vari sentieri e cascinali della Val d Ambra sarà in parte mitigato nei periodi di accessibilità dall effetto schermante della vegetazione. Gli altri elementi di trasformazione del paesaggio sono costituiti dalla strada e dai piazzali, dalla sottostazione e dalla linea di 150 kv che si collega sul fondovalle alla centrale della nuova Baschina. Erika Aerni (erika.aerni@bafu.admin.ch), tel. 031 324 78 57, fax 031 324 78 66 www.ambiente-svizzera.ch/ci 01 Dissodamenti

UFAM Divisione Foreste 3003 Berna Domanda di dissodamento Circolare n. 1, modulo di dissodamento, pag. 3 Allegato 1) del 15.03. 2007 Richiedente 3 Superficie/i da dissodare (Importante: allegare l estratto CN 1:25'000 con indicazione delle coordinate e i piani di dettaglio) Comune Coordinate principali (per unità da dissodare) N mappale Nome del proprietario temporaneo (m 2 ) definitivo (m 2 ) TOTALE Personico 713 960 / 134 989 769 RFD Patriziato di Personico 30 0 30 Personico 713 980 / 134 980 770 RFD Comunità ereditaria Guzzi 1 070 90 1160 Personico 713365 / 134 150 RFP Patriziato di Personico 5 550 72 010 77560 TOTALE 6 650 72 100 78 750 Precedenti domande di dissodamento (da compilare solo per i dissodamenti di competenza cantonale) Se il dissodamento interessa una superficie totale superiore a 5 000 m 2 è necessario consultare l UFAM (art. 6 cpv. 2 LFo): La superficie totale determinante include anche le superfici per le quali sono state autorizzate delle domande di dissodamento negli ultimi 15 anni (art. 6 cpv. 2 LFo). Data Superficie in m 2 78 750 TOTALE 0 78 750 + 0 = Termine per il dissodamento: 4 Superficie/i di rimboschimento compensativo (secondo l art. 7 cpv. 1 e 2 LFo) (Importante: allegare l estratto CN 1:25'000 con indicazione delle coordinate e i piani di dettaglio) Comune Coordinate principali (per unità da dissodare) N mappale Nome del proprietario Compenso diss. temp. m 2 Personico 713 960 / 134 989 769 RFD Patriziato di Personico 30 Personico 713 980 / 134 980 770 RFD Comunità ereditaria Guzzi 1070 Personico 713 365 / 134 150 RFP Patriziato di Personico 5 550 TOTALE 6 650 Compenso diss. def. (stessa regione) m 2 Compenso diss. def. (altra regione) m 2 Termini per i rimboschimenti compensativi: Erika Aerni (erika.aerni@bafu.admin.ch), tel. 031 324 78 57, fax 031 324 78 66 www.ambiente-svizzera.ch/ci 01 Dissodamenti

UFAM Divisione Foreste 3003 Berna Domanda di dissodamento Circolare n. 1, modulo di dissodamento, pag. 4 Allegato 1) del 15.03. 2007 Richiedente 5 Provvedimenti a favore della protezione della natura e del paesaggio (art. 7 cpv. 3 LFo) Motivazione: (perché non compenso in natura secondo l art. 7 cpv. 1/2 LFo?) La superficie interessata dai dissodamenti definitivi è molto vasta e un compenso in natura non è possibile né nella stessa regione che in altre regioni. All interno del comprensorio è invece presente una delle selve più estese del Cantone Ticino, la selva castanile di Personico (superficie totale 110 ha), toccata negli ultimi decenni da un progressivo inselvatichimento a causa della mancata gestione selvicolturale. La selva è descritta nel catasto cantonale (allegato H del Piano forestale cantonale, approvato il 19.12.2007) come interessante per un recupero. Nel febbraio 2006 l Ufficio forestale del 2 Circondario ha presentato alla Sezione forestale un concetto per il recupero della selva; documento in seguito approvato il 17.12.2007. La Sezione forestale ha approvato lo studio preliminare per il recupero della selva castanile, nelle zone più pregiate del comprensorio. Nell aprile 2008 è stato quindi elaborato un progetto di massima per il recupero della selva castanile di Personico nella fascia pedemontana sopra il paese, fra i Riali Rierna e Margarasca (1 fase). Si propone quindi di compensare l area boschiva dissodata in modo definitivo con una partecipazione al progetto di recupero della selva castanile avviato dal Comune di Personico, in stretta collaborazione con l Ufficio forestale del 2 circondario e quindi la Sezione forestale. Un progetto di massima per il recupero della selva castanile nella parte restante del comprensorio sarà presentato insieme al progetto di rimboschimento nell ambito della domanda di costruzione per la realizzazione dell impianto di produzione idroelettrica Val d Ambra II. (1 m 2 di dissodamento definitivo viene compensato con 4 m 2 di gestione). Dimensioni: 300 000 m 2 Coordinate 713'965 / 135 765 X nel bosco al di fuori del bosco Termine per i provvedimenti compensativi: 6 Il proprietario/i proprietari ha/hanno confermato per iscritto il suo/loro consenso al dissodamento SI X NO Il proprietario/i proprietari ha/hanno confermato per iscritto il suo/loro consenso ai provvedimenti compensativi Se no, si prevede l espropriazione? SI X NO SI X NO Osservazioni, altro: Avvertenza: per favore allegare l elenco (o gli elenchi) delle firme dei proprietari del bosco e/o del terreno 7 Ulteriori chiarimenti 1. Negli ultimi 10 anni sono state versate sovvenzioni federali per le superfici boschive in questione (LFo/LAgr)? SI X NO Se sì, c è stato un rimborso? (Avvertenza: obbligo di restituzione secondo l art. 29 LSu, fatta eccezione per sovvenzioni di minore importanza) SI NO 2. Le condizioni di precedenti autorizzazioni di dissodamento sono soddisfatte? SI NO Se no, motivazione: 8 Richiedente/i Dipartimento del Territorio Cognome, nome/ditta Sezione forestale Ufficio 2 Circondario Nome della persona di contatto/numero di telefono Dott. Tognini Flavio / 091 816 30 81 Indirizzo (via, CAP, località) Piazza Nosetto 21 6710 Biasca Luogo, data Biasca, 05.03.2009 Timbro, firma Erika Aerni (erika.aerni@bafu.admin.ch), tel. 031 324 78 57, fax 031 324 78 66 www.ambiente-svizzera.ch/ci 01 Dissodamenti

UFAM Divisione Foreste 3003 Berna Domanda di dissodamento Allegati: Circolare n. 1, modulo di dissodamento, pag. 4 Allegato 1) del 15.03. 2007 Richiedente 1. Estratto carta dei settori e delle zone di protezione delle acque approvato dal Consiglio di Stato con risoluzione n 750 del 18.02.2003. 2. Inventari e aree protette 3. Documentazione fotografica Piani: No. 424330.001 - Piano di sintesi - planimetria 1:25 000 No. 424330.002 - Piano dei dissodamenti 1:5 000 No. 424330.003 - Piano dei compensi in natura e a favore della protezione della natura e del paesaggio 1: 5 000 Legenda delle abbreviazioni LFo Legge federale del 4 ottobre 1991 sulle foreste (Legge forestale; RS 921.0) OFo Ordinanza del 30 novembre 1992 sulle foreste (Ordinanza sulle foreste; RS 921.01) OEIA Ordinanza del 19 ottobre 1988 sull esame d impatto ambientale (RS 814.011) LSu Legge federale del 5 ottobre 1990 sugli aiuti finanziari e le indennità (Legge sui sussidi; RS 616.1) LAgr Legge federale del 29 aprile 1998 sull agricoltura (Legge sull agricoltura, RS 910.1) Erika Aerni (erika.aerni@bafu.admin.ch), tel. 031 324 78 57, fax 031 324 78 66 www.ambiente-svizzera.ch/ci 01 Dissodamenti

Piano di utilizzazione cantonale/ Impianto di pompaggio turbinaggio Val d Ambra II Istanza di dissodamento Allegato 1: Estratto carta dei settori e delle zone di protezione delle acque approvato dal Consiglio di Stato con risoluzione n 750 del 18.02.2003. EcoControl SA 1

Piano di utilizzazione cantonale/ Impianto di pompaggio turbinaggio Val d Ambra II Istanza di dissodamento Allegato 2: Inventari e aree protette EcoControl SA 2

CO_TI_10 138'000 Inventari e aree protette Estratto banca dati degli inventari naturalistici federali e cantonali e delle aree protette tramite strumento cantonale. RC_1967 RC_225 SA_TI101 TS_0 IFP_1814 SA_TI98 Stato banca dati: dicembre 2008 137'000 TS_1033 RC_1116RC_1121 ZG_9012 RC_1135 136'000 SA_TI97 TS_1031 SA_TI96 TS_1032 PPS_1430 135'000 Area protetta da strumento cantonale SA_TI370 SA_TI100 IFP Zona palustre (ZP) CO_TI_9 Ordinanza federale zone golenali (ZG) Zona golenale cantonale (ZG) SA_TI99 Ordinanza federale torbiere (TA) Ordinanza federale paludi (PA) SA_TI334 134'000 Palude cantonale (PA) ZG_9011 Ordinanza sui siti di riproduzione degli anfibi (SA) Zona di protezione A Zona di protezione B Prato secco (PPS) Importanza nazionale Importanza cantonale SA_TI459 Torbiera Bolle di Pianazzora TA_210 133'000 Importanza non definita SA_TI261 Sito di riproduzione degli anfibi cantonale (SA) Sito di riproduzione degli anfibi locale (SA) Sito di riproduzione degli anfibi distrutto (SA) Rifugio chirotteri (RC) TS_2053 TS_2054 132'000 711'000 Dipartimento del territorio Ufficio della natura e del paesaggio 712'000 713'000 714'000 715'000 716'000 Corridoio faunistico (CO) scala foglio formato A3, 1:25'000 717'000 Bellinzona, 6 febbraio 2009

Piano di utilizzazione cantonale/ Impianto di pompaggio turbinaggio Val d Ambra II Istanza di dissodamento Allegato 3: Documentazione fotografica Foto 1-2: Parte di bosco interessato dalla realizzazione del bacino Val d Ambra 2 Foto 3: Parte di bosco nei pressi del futuro portale della galleria d accesso EcoControl SA 3

Piano di utilizzazione cantonale/ Impianto di pompaggio turbinaggio Val d Ambra II Istanza di dissodamento Foto 4: Parte di bosco interessato dalla realizzazione della sottocentrale Foto 5: Parte di bosco interessato dalla realizzazione del pozzo di oscillazione EcoControl SA 4